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1) Normative di riferimento

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Academic year: 2022

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 1

D.P.R. n° 547 del 27 Aprile 1955

"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro"

D.P.R. n° 303 del 19 Marzo 1956

"Norme generali per l’igiene sul lavoro"

D.M. del 10 Marzo 1998

" Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro"

D.Lgs. n° 626 del 19 Settembre 1994

"Riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro".

D.M. del 29 Settembre 1998 n° 382

"Regolamento recante le norme per l’individuazione delle particolari esigenze negli Istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado, ai fini delle norme contenute nel D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni "

Circolare Ministeriale del 29 Aprile 1999 n° 119

" D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni - DM 382/98 : Sicurezza nei luoghi di lavoro - indicazioni attuative"

D.P.R. n° 503 del 24 Luglio 1996

"Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli uffici, spazi e servizi pubblici"

Legge 9 gennaio 1991, n.10

"Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"

D.P.R. 26 agosto 1993, n.412 e ss.mm.

"Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n.10"

D.Lgs 19 agosto 2005, n.192

"Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia"

D.Lgs 29 dicembre 2006, n.311

"Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia"

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 2 2) Premessa

L’edificio denominato Vittorio Marchi è stato oggetto di riqualificazione energetica parziale relativamente al piano rialzato e primo del comparto Ovest.

Con l’attuazione del Secondo Stralcio ci si propone di completare i lavori di Recupero e Valorizzazione dell’intero edificio, intervenendo sia sulle strutture disperdenti (tramite bonifica e coibentazione) che sulla parte impiantistica (rifacimento completo di impianto termico, di raffrescamento, di ventilazione e di gestione dell’acqua sanitaria).

L’edificio sarà riconvertito con funzione prevalente di studentato e foresteria tramite la realizzazione di alloggi per studenti, Sala di lettura, Smart Bar, Palestra e un auditorium.

Al piano rialzato saranno realizzati i locali dello Smart Bar, della Sala lettura e della Palestra.

Nel cortile interno al blocco centrale sarà realizzata una nuova struttura da adibirsi ad Auditorium e sala conferenze.

Tra i locali tecnici è presente la Cabina Elettrica, la Centrale Idrica e la Centrale Termica.

I corridoi e i vespai del piano seminterrato sono utilizzati per la distribuzione degli impianti, eseguita con tubazioni a vista staffate a livello del soffitto.

L’edificio è attualmente alimentato dalla rete cittadina di teleriscaldamento e pertanto in centrale termica sono presenti scambiatori di calore per una potenza termica complessiva di 1.000 kW (dato fornito dall’Ente erogatore del servizio di teleriscaldamento).

Sia l’impianto termico che quello idrico sanitario e gli scarichi sono attualmente configurati con distribuzione a colonne montanti verticali con percorso in cavedi tecnici ubicati negli attuali servizi igienici dei vari piani e dei vari comparti. Il collegamento delle colonne montanti con gli impianti di distribuzione orizzontali avviene all’interno del vespaio aerato del piano seminterrato.

I terminali dell’impianto di riscaldamento sono costituiti da termoconvettori in lamiera d’acciaio, distribuiti uniformemente all’interno delle varie stanze (ex camere di degenza), nei vani scala, nei servizi igienici e nei corridoi di piano.

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 3 Non sono presenti impianti di raffrescamento, né di climatizzazione estiva.

Le strutture disperdenti sono costituite da:

 pareti verticali in mattone pieno di spessore 30 cm con intonaci su entrambe le facciate

 copertura del tipo a pignatte 16 cm con manto in tegole d’argilla

 pavimento al Piano Rialzato costituito da struttura latero-cementizia confinante con vespaio aerato.

3) Considerazioni tecniche

Al fine di conseguire un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio si prevede di isolare termicamente le pareti esterne con involucro a cappotto composto da lastre di polistirene sinterizzato dotato di conducibilità termica di 0,035 W/mK di spessore 16 cm. Tale soluzione permetterà di raggiungere una trasmittanza termica media delle pareti esterne pari a 0,193 W/m2K in linea con quanto stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale Emilia Romagna n. 967/2015 per il 2017.

La copertura sarà adeguatamente rivestita con struttura preformata in polistirene, sagomata per ottenere la ventilazione del tetto (intercapedine di 5 cm) e rivestita con lastre di rame. Ci si riserva la possibilità di isolare ulteriormente il pacchetto di copertura mediante l’apposizione di pannelli di polistirene a livello dell’ultimo solaio.

Al fine di concorrere alle esigenze di ridurre il consumo di energia non rinnovabile (esigenze bioclimatiche), anche in attuazione del trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e di migliorare la qualità della vita nel rispetto dei limiti ricettivi degli ecosistemi, della possibilità di rinnovo delle risorse naturali, della loro conservazione alle generazioni future, saranno adottati sistemi di produzione e di utilizzo dell’energia tali da possedere requisiti bioclimatici ed ecosostenibili.

L’analisi sulle condizioni di fatto desunte dallo stato di conservazione, manutenzione, vetustà degli impianti pone in primo piano i vantaggi ottenuti da una riqualificazione generale che possa migliorare il comfort ambientale, la sicurezza delle persone, la salvaguardia dell’ambiente interno e di quello esterno.

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In fase di progettazione definitiva sono state considerate quelle soluzioni impiantistiche tese a coniugare risparmio energetico, affidabilità di esercizio, razionale uso dell’energia ed ottimizzazione dei consumi e dei costi manutentivi al fine di:

- fornire il sistema di apparecchiature per la misurazione e regolazione di portata del fluido termovettore;

- fornire i sistemi di regolazione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento per ogni utenza;

- fornire un sistema di rinnovo dell’aria negli ambienti per garantire la salubrità dell’aria e ottimizzare il comfort per gli occupanti;

- bilanciare in modo automatico gli impianti di riscaldamento e condizionamento estivo e invernale;

- ottenere una riduzione dei consumi energetici e, conseguentemente, dei costi di gestione;

- fornire, se le risorse lo permetteranno, un sistema informatico di monitoraggio dei parametri termotecnica al fine di ottimizzare e migliorare le operazioni di gestione e manutenzione.

Tutti gli interventi saranno finalizzati a massimizzare i rendimenti di produzione, distribuzione, trasmissione e regolazione.

Per quanto concerne la realizzazione degli impianti di climatizzazione invernale, estiva e della produzione di acqua calda sanitaria, la presenza della rete di teleriscaldamento determina la possibilità di presentare soluzioni impiantistiche diversificate che saranno trattate al paragrafo seguente.

Per il trasporto dell’energia termica saranno utilizzate tubazioni preisolate in materiale metallico flessibile.

Gli impianti esistenti in Centrale Termica sono costituiti da gruppi di pompaggio del fluido termovettore (elettropompe) a servizio delle diverse zone dell’edificio.

Trattasi di elettropompe a tre velocità che richiedono un elevato fabbisogno di energia elettrica per

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 5 il loro funzionamento.

Le valvole miscelatrici e le valvole di intercettazione presentano cavillature di liquido che fuoriesce dalle giunzioni e dagli steli di manovra.

Da una analisi su un tratto di tubazione sezionato in precedenza si evince che la sezione libera utile delle tubazioni degli impianti termico e idrico sono notevolmente ridotte (più che dimezzate), con conseguente riduzione di portata ed aumento delle dispersioni termiche.

Pertanto, a seguito di quanto sopra esposto, l’intero impianto termico ed idrico sarà smantellato.

Nel locale Centrale Idrica è presente un sistema di addolcimento dell’acqua sanitaria ormai obsoleto e di capacità ciclica di rigenerazione decisamente insufficiente per garantire il fabbisogno idrico per i futuri alloggi.

La coibentazione delle tubazioni, pur presentandosi ancora ben compatta e ben eseguita, non è sufficiente per le esigenze di risparmio energetico volute per l’intervento in esame.

Al fine di concorrere alle esigenze di ridurre il consumo di energia non rinnovabile (esigenze bioclimatiche), anche in attuazione del trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e di migliorare la qualità della vita nel rispetto dei limiti ricettivi degli ecosistemi, della possibilità di rinnovo delle risorse naturali, della loro conservazione alle generazioni future, saranno adottati sistemi di produzione e di utilizzo dell’energia tali da possedere requisiti bioclimatici ed ecosostenibili.

L’analisi sulle condizioni di fatto desunte dallo stato di conservazione, manutenzione, vetustà degli impianti pone in primo piano i vantaggi ottenuti da una riqualificazione generale che possa migliorare il comfort ambientale, la sicurezza delle persone, la salvaguardia dell’ambiente interno e di quello esterno.

In fase di progettazione definitiva sono state considerate quelle soluzioni impiantistiche tese a coniugare risparmio energetico, affidabilità di esercizio, razionale uso dell’energia ed ottimizzazione dei consumi e dei costi manutentivi al fine di:

- fornire il sistema di apparecchiature per la misurazione e regolazione di portata del fluido termovettore;

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 6 - fornire i sistemi di regolazione degli impianti di condizionamento e di riscaldamento per ogni utenza;

- bilanciare in modo automatico gli impianti di riscaldamento e condizionamento estivo e invernale;

- ottenere una riduzione dei consumi energetici e, conseguentemente, dei costi di gestione;

- fornire, se le risorse lo permetteranno, un sistema informatico di monitoraggio dei parametri termotecnica al fine di ottimizzare e migliorare le operazioni di gestione e manutenzione.

Tutti gli interventi saranno finalizzati a massimizzare i rendimenti di produzione, distribuzione, trasmissione e regolazione.

Per quanto concerne la realizzazione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti, la presenza della rete di teleriscaldamento determina la possibilità di presentare soluzioni impiantistiche diversificate che saranno trattate al paragrafo seguente.

La progettazione degli impianti idrici per usi sanitari civili sarà finalizzata all’utilizzo esclusivo dell’energia ottenuta da pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua nel periodo estivo. Saranno utilizzati n. 14 pannelli solari installati sulla falda Sud delle coperture.

Per il trasporto dell’energia termica saranno utilizzate tubazioni preisolate in materiale metallico flessibile.

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 7 4) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO e RAFFRESCAMENTO

DATI DI PROGETTO

4.1. Condizioni termoigrometriche Condizioni termoigrometriche esterne:

* inverno - 6 °C 80% U.R.

* estate +35 °C 55% U.R.

Condizioni termoigrometriche interne locali condizionati:

* inverno +20°C 50% U.R.

* estate +26°C 50% U.R.

* tolleranze +/-1°C +/-10% U.R.

2.2. Temperatura fluidi Inverno:

* circuito primario impianto termico 45/37 °C Estate:

* Impianto frigorifero ad acqua, condensato ad aria. Temperatura del liquido 7-12°C

4.2. Rumorosità nei locali

Premesso che gli impianti non dovranno risultare percettibili al di sopra del rumore proveniente dall’esterno, il livello di rumore prodotto dal funzionamento dell’impianto di condizionamento per le singole destinazioni d’uso, non dovrà risultare superiore a :

a) 40 dBA

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Al fine di ottenere tali condizioni ambientali saranno adottati i seguenti accorgimenti : - refrigeratori di tipo insonorizzato ;

- utilizzo di terminali a bassa rumorosità ; - velocità dell’aria nei canali minore di 5 m/s;

- suddivisione della portata dell’aria su più terminali;

- giunti elastici per il collegamento fra componenti vibranti (ventilatori, elettropompe, gruppo refrigeratore) e i sistemi di distribuzione (tubazioni) ;

- supporti elastici per il sostegno delle tubazioni;

- supporti elastici per i macchinari come elettropompe, gruppi refrigeratori.

4.3. Impianto idrico

* Pressione a valle apparecchi sanitari: 0.5 ate

* Velocità massima dei fluidi nelle tubazioni: secondo Normativa UNI 9182

* Contemporaneità impianto idrico-sanitario: secondo Normativa UNI 9182

L’organismo edilizio ed i relativi impianti di riscaldamento, raffreddamento ed aerazione saranno concepiti e costruiti in modo che il consumo di energia durante l’utilizzazione dell’opera sia moderato, tenuto conto delle condizioni climatiche del luogo, senza che ciò pregiudichi il benessere termico degli occupanti.

In base alle condizioni climatiche esterne ed all’estensione dei vari comparti dell’edificio si stima un fabbisogno di potenza termica pari a circa 300 kW per la climatizzazione invernale, mentre per l’attenuazione de carichi termici estivi la potenza necessaria si riduce a circa 230 kW.

Per la climatizzazione invernale e per l’abbattimento dei carichi sensibili in estate, sarà realizzato di un impianto del tipo a pannelli radianti a pavimento sia negli alloggi che in tutti gli altri locali, compreso l’auditorium, palestra, smart bar e sala lettura.

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 9 Tale tipologia di impianto si rende possibile a seguito di verifica dell’attuale altezza dei davanzali delle finestre che permette l’innalzamento del livello dei pavimenti sufficiente alla posa dello strato isolante e del massetto additivato, per complessivi 15-16 cm.

Il sistema di riscaldamento a pannelli radianti garantisce elevate condizioni di comfort e bassi consumi energetici grazie all’impiego di acqua calda a bassa temperatura. I risparmi di energia termica rispetto all’impianto a termoconvettori attualmente installato sono di semplice valutazione:

infatti si può considerare che per un impianto con termoconvettori la temperatura media del fluido termovettore, per ottenere le condizioni di comfort, deve essere di circa 70°C mentre per un impianto a pannelli radianti le temperature si aggirano sui 35-40°C.

In riferimento al sistema di raffrescamento estivo si devono considerare le condizioni igrometriche dell’aria esterna nella provincia di Reggio Emilia, nonché dei carichi termici interni agli ambienti dovuti alla presenza di persone, indumenti, vapori di cucina.

L’abbattimento dei carichi sensibili è di semplice soluzione, mentre l’abbattimento dei carichi latenti prevede sistemi deumidificanti.

Per ogni unità termica sarà installato un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore in grado di rinnovare l’aria negli ambienti e di eliminare il calore latente (umidità)

prodotto dall’occupazione dei locali da parte delle persone.

Tutto il sistema di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione meccanica controllata sarà contabilizzato con suddivisione dei consumi per ogni area tipologica di utilizzo.

Teleriscaldamento e impianto frigorifero ad acqua

L’impianto di riscaldamento sarà realizzato tenendo conto che gli alloggi sono occupati da utenza con tempi di permanenza bassi e pertanto poco attenta alla gestione ed alla manutenzione delle attrezzature. Allo stesso tempo la palestra, lo smart bar e la sala lettura saranno utilizzati con regolarità.

Sarà utilizzato il servizio di teleriscaldamento fornito dalla rete pubblica per la produzione di

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energia termica.

La sottostazione di scambio termico sarà composta da scambiatore in controcorrente fornito dal gestore della rete pubblica, da installarsi nel locale Centrale Termica.

Dalla sottostazione partiranno le tubazioni di mandata e ritorno del circuito di

riscaldamento/raffrescamento, dimensionate in modo da far fronte alle richieste di potenza per l’intero edificio (DN100) e dotate di coibentazione in conformità e negli spessori richiesti dal D.P.R. 412/93, costituita da coppelle di polistirene ad alta densità dotate di protezione in lamierino d’alluminio.

I circuiti di riscaldamento in centrale termica saranno completi di valvola miscelatrice per la regolazione della temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna; il tutto gestito da regolatore elettronico con funzione di compensazione climatica, indipendente da quello della centrale di teleriscaldamento.

Ogni circuito sarà completo di circolatore e vaso di espansione.

Le tubazioni esistenti dovranno essere rimosse e sostituite con altre di nuova installazione, nei diametri desunti dai calcoli dimensionali del progetto esecutivo.

Per la distribuzione del calore alle varie utenze si prevede di utilizzare un sistema di colonne montanti con partenza dal vespaio aerato posto al piano seminterrato per terminare alle cassette di contabilizzazione da installarsi in luogo ad uso comune (corridoi di piano).

La contabilizzazione dell’energia avrà il vantaggio di poter eseguire un controllo a distanza dei consumi onde ottimizzare al massimo il comportamento del sistema Edificio-impianto-ambiente.

Dalle cassette di contabilizzazione saranno derivate le tubazioni per il collegamento dei collettori di distribuzione dell’impianto a pannelli radianti.

Le regolazione della temperatura ambiente sarà capillare, costituita da termostati in ogni stanza (esclusi i servizi igienici) con azione diretta su valvole elettrotermiche situate sui collettori di distribuzione di zona. Una ulteriore regolazione sarà affidata ad un programmatore giornaliero e settimanale con possibilità di impostazione di più fasce orarie e livelli di temperatura nell’arco della giornata; tale programmatore agirà sulla valvola di zona ubicata all’interno della cassetta di contabilizzazione dell’energia.

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 11 La circolazione del fluido termovettore sarà garantita da elettropompe elettroniche a regolazione automatica di portata da installarsi nel locale Centrale Termica.

I bagni saranno riscaldati, oltre che con sistema radiante a pavimento, a mezzo radiatori in tubolare d’acciaio (termoarredi) completi di testa termostatica, alimentati dal sistema di distribuzione a collettore a bassa temperatura.

Il raffrescamento degli ambienti non sarà di tipo centralizzato, ma dedicato ed a servizio di ogni singola utenza.

Saranno installate unità moto condensanti alimentate ad energia elettrica con tipologia a pompa di calore e sistema VRF / VRF, dotate di unità interna idronica per il collegamento ai circuiti relativi alle singole utenze.

I sistemi a pompa di calore utilizzeranno l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e saranno utilizzati per alimentare anche le unità di recupero calore (dotate di batteria di

raffreddamento) per la deumidificazione dei locali.

Le canalizzazioni per il trasporto dell’aria di rinnovo e per la deumidificazione dei locali avranno percorso a vista nei corridoi e saranno del tipo a sezione circolare, nelle dimensioni desunte sugli elaborati grafici allegati, dotate di bocchette di mandata ubicate nel sopraporta delle stanze.

In tutti gli ambienti sarà garantito un ricambio d’aria per persona in conformità della norma UNI 10339. L’aria sarà trattata da opportune unità di recupero calore installate nel sottotetto, che immetteranno l’aria nuova nei locali tramite canalizzazioni in acciaio adeguatamente isolate.

Sarà previsto un sistema di scarico delle condense che collegherà le unità interne e correrà parallelamente alle tubazioni di scarico.

5) IMPIANTO ADDOLCIMENTO

L’addolcimento è un trattamento dell’acqua basato su un processo di scambio ionico, con il quale si trasformano i sali di calcio e magnesio nei corrispettivi sali di sodio che non sono incrostanti.

Si prevede l’installazione di un impianto di addolcimento con portata ciclica di circa 10 mc/h e conseguente quantità di resine granulari.

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L’impianto sarà installato a valle del contatore acqua ed a monte di ogni altro apparecchio utilizzatore, in modo da addolcire sia l’acqua sanitaria che l’acqua del circuito termico.

Per i circuiti dell’impianto termico sarà previsto anche un condizionamento chimico in grado di togliere aggressività all’acqua.

6) IMPIANTO IDRICO SANITARIO

La produzione di acqua calda sanitaria sarà effettuata in modo centralizzato con derivazione da stazione di scambio termico in centrale termica alimentata da teleriscaldamento.

Il sistema di accumulo di acqua calda sanitaria, in considerazione della contemporaneità di prelievo, sarà costituito da n. 2 serbatoi verticali di capacità pari a 2000 litri complessivi.

Sarà installato un sistema programmabile per la regolazione della temperature e del ciclo antilegionella.

E’ previsto un sistema di ricircolo dell’acqua calda sanitaria.

Tutti i rubinetti saranno del tipo termostatico e dotati di frangigetto per il risparmio della risorsa idrica.

L’impianto idrico avrà origine dal nuovo punto di consegna da definire durante l’esecuzione dei lavori con la locale azienda erogatrice (IREN).

L’impianto idrico-sanitario prevede la realizzazione delle reti di distribuzione dell’acqua calda e fredda all’interno dei servizi igienici.

La rete di distribuzione all’interno dei servizi igienici sarà realizzata con tubazioni in tubo di polietilene multistrato ubicate sottotraccia a pavimento. Tutte le tubazioni saranno coibentate con elastomeri dello spessore conforme all’allegato B del D.P.R. 412/93 per l’acqua calda, dello spessore minimo di 9 mm per l’acqua fredda. Le tubazioni a vista all’interno del locale tecnico saranno rivestite con foglio in PVC.

La distribuzione dell’acqua calda sanitaria sarà effettuata ad una temperatura non superiore di 48°C, mediante taratura del termostato di controllo.

All’interno dei servizi saranno presenti tutte le apparecchiature sanitarie necessarie, collegate alla nuova rete di scarico, in particolare gli apparecchi sanitari saranno dei seguenti tipi:

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• vaso all’inglese in vitreus-china di colore bianco tipo sospeso dotato di cassetta esterna, canotto di collegamento cassetta vaso, sedile con coperchio;

• lavello in vitreus-china di colore bianco dotato di gruppo miscelatore termostatico, flessibili in rame cromato e mensole di sostegno;

• lavabo per disabili in vitreus-china di colore bianco di prima scelta assoluta di primaria marca dotati di gruppo miscelatore con leva lunga e scarico a salterello, sifone flessibile, flessibili in rame cromato e mensole di sostegno;

• vasi per disabili in vitreus-china di colore bianco di prima scelta assoluta di primaria marca dotati di cassetta a zaino con comando di scarico pneumatico a pulsante o a placca, canotto di collegamento cassetta vaso e sedile anatomico.

I servizi igienici per disabili saranno completi di maniglioni e corrimani delle caratteristiche indicate negli elaborati di progetto.

Gli scarichi saranno convogliati all’esterno nella rete comunale di raccolta acque nere.

7) IMPIANTO ANTINCENDIO

A protezione dell’intera struttura sarà realizzato un impianto fisso di estinzione incendi costituito da un sistema di idranti UNI 45 ubicati in vari punti strategici dell’edificio, compresi i vani scala. Il sistema di tubazioni del sistema antincendio sarà realizzato con struttura ad anello con percorso nel seminterrato.

Sarà eseguita una implementazione degli estintori a protezione dei nuovi alloggi e delle aree ad uso pubblico, nonché dei locali a rischio specifico: centrale termica, cabina di trasformazione elettrica, locale quadri elettrici di distribuzione.

Prima della fase esecutiva sarà verificato il corretto funzionamento dell’impianto antincendio con la misurazione delle pressioni residue e delle portate, i conformità della norma UNI EN 10779.

Per garantire i corretti valori di pressione e portata dell’impianto fisso di estinzione, si prevede di installare una riserva idrica di 42 mc interrata che andrà ad alimentare un gruppo di surpressione ubicato in apposito locale dedicato e dotato di motopompa diesel.

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C_im_relazione tecnica impianti meccanici .docx Pagina 14 8) Tipologie degli apparecchi proposti

Saranno utilizzate apparecchiature delle migliori marche disponibili sul mercato, tutte dotate di certificazioni di prodotto.

Di seguito si riportano gli standard di prodotto approvati:

Scambiatori di calore: Alfa Laval – Pacetti - Fiorini Accumulatori: Buderus, Paradigma, SICC, Fiorini Gruppi frigoriferi: Daikin, Mitsubishi, Aermec

Regolazione elettronica: Siemens, Honeywell, Controlli, Coster Contabilizzazione Calore: Siemens, Honeywell, Coster

Pannelli radianti: Loex, Uponor, Rehau

Collettori di distribuzione: RBM, Caleffi, IVAR Tubazioni acciaio: Mannesmann, Chibro

Addolcitore: Cillichemie, Culligan, Sartorelli, Pineco Coibentazione: Armaflex

Il tecnico Per. Ind. Stefano Sola

Riferimenti

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