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Presentato Sweet Smile il primo EP di Seamus Ikonya, un lavoro in collaborazione tra Italia e Kenya

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Academic year: 2022

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Presentato “Sweet Smile” il primo EP di Seamus Ikonya, un lavoro in collaborazione tra Italia e Kenya

Seamus Ikonya, artista nato in Kenya e residente a Rimini (Italia), presenta il suo primo EP, Sweet Smile, lavoro nato grazie alla collaborazione tra le etichette Vibes Corner (Italia) e Arkangel Records (Kenya).

Contiene sette brani, alcuni inediti e altri già pubblicati, i

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cui testi sono ispirati alle esperienze di prima mano del cantautore e condivisi con i suoi compagni di vita. I temi includono l’amore in tutti i suoi aspetti, ma anche l’ingiustizia sociale e la lotta quotidiana per la crescita personale.

Gli stili versatili spaziano dal reggae classico al soul, RnB, dub e influenze jungle, un ponte musicale tra Italia, Africa, Giamaica, Regno Unito e Germania. Un viaggio dove il protagonista è un giovane dalla voce dolce e intensa innamorato della musica.

Sweet Smile, che include collaborazioni con il giamaicano Sizzla Kalonji e il tedesco Don Goliath, è disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Guendy Furlan

“É Parole Ca nun dice” – il nuovo singolo dei SoulBahia è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali

Il nuovo singolo dei SoulBahia “É Parole Ca nun dice”

è disponibile su tutte le piattaforme digitali

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Il brano, finalista al Festival di Napoli 2020, nasce dalla continua ricerca dell’autore, Genny Esposito, di testi in lingua napoletana e sonorità moderne senza mai distaccarsi dalle origini e senza mai piegarsi ai cliché di autori che senza innovazione, propongono i soliti testi che parlano d’amore.

Il dialetto napoletano è la lingua importante e musicale, scelta per dare voce a delle emozioni profonde che nascono quando un animo sensibile non riesce ad esprimersi, a trovare le parole adatte per creare un contatto con gli altri. Le parole che creano vuoti e le parole che colmano dei vuoti. La musica pensa a tutto il resto.

Un arrangiamento curato ed evocativo, accompagnato da una chitarra melodica e da una ritmica che si arricchisce con la voce di Emanuele, una voce

carica di emozione che con d o l c e z z a e v i g o r e , t i trasporta nell’atmosfera di un brano che affronta la tematica sempre attuale d e l l a d i f f i c o l t à d i comunicazione, in un gioco di armoniosi falsetti.

Il brano interamente autoprodotto, nasce dall’incontro di Emanuele Matrullo e Genny Esposito che si interseca bene con

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la loro passione consolidata nel gruppo Soulbahia, progetto musicale nato dieci anni fa da un’idea di Genny Esposito. Un progetto che propone un repertorio con un sound dai ritmi latini con radici partenopee che fonde l’anima del soul /pop con un mix di sonorità brasiliane, reggae, salsa, r&b, etc…, arricchito da mash-up tra i classici della canzone autorale italiana/napoletana e internazionale dagli anni ‘40 ad oggi.

Per visualizzare il video : https://youtu.be/vezIP4QhQMk

Guendy Furlan

Presentato “Laser Sight”, il nuovo singolo dei friulani Mellow Mood

I friulani Mellow Mood presentano il loro nuovo singolo Laser

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Sight. Dopo aver chiuso il 2020 con il singolo Mr. Global, che vedeva la partecipazione di Kabaka Pyramid, la band apre il 2021 riportando l’attenzione sul proprio talento compositivo.

Scritto dai gemelli Jacopo e Lorenzo Garzia, il brano promuove un messaggio costruttivo. L’accattivante sapore early- dancehall del ritornello fa da contrappeso ad una base strumentale incentrata su bassline ipnotiche e ritmiche granitiche.

Laser Sight, prodotto da Paolo Baldini e pubblicato da La Tempesta Dub assieme all’etichetta americana Ineffable Records, è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il videoclip del singolo, realizzato da Cristiano Pedrocco per Borotalco, può essere visualizzato sul canale YouTube dei Mellow Mood, forte di oltre 200.000 iscritti.

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Il link del video LaserSight: https://youtu.be/DZnsDPZ45-s

I Mellow Mood protagonisti della Polinote Music Room di lunedì 22 febbraio

Polinote Music Room

Lunedì 22 febbraio, ore 21

Giovanni Gorgoni Intervista i Mellow Mood tra musica ed esperienze di vita, racconti e considerazioni

sull’attività musicale attuale

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Mellow Mood by FFH

Esposizione opere di Diego Flaiban

Ad aprire gli appuntamenti online della Polinote Music Room per il 2021 saranno i Mellow Mood, gruppo reggae di Pordenone, lunedì 22 febbraio alle 21.00.

L’appuntamento online trasmesso sulla pagina

Facebook dal salotto musicale Polinote Music Room. A

presentare e a intervistare la giovane band

pordenonese di fama internazionale sarà il musicista

e insegnante Giovanni Gorgoni. La conversazione

spazierà tra musica ed esperienze di vita, racconti

e considerazioni sull’attività musicale attuale. Non

mancheranno approfondimenti sul Mellow Modd pensiero

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“la musica e la consapevolezza spirituale sono gli strumenti più efficaci a nostra disposizione per superare i momenti difficili e continuare a camminare sulla retta via” e sulla loro critica alla scellerata economia di mercato dei giorni nostri, che spinge anche attraverso l’arte a consumare di più, produrre di più e vivere “alla grande” invece di nutrire solide relazioni personali, prendersi cura gli uni degli altri e apprezzare quanto già possediamo.

Polinote Music Room è un progetto realizzato dalla

scuola di musica Polinote di Pordenone, con la

direzione artistica di Luca Colussi e Giovanni

Truant. Il progetto è realizzato in collaborazione

con il Comune di Pordenone, l’Associazione Sviluppo

Territorio C’entro Anch’io di Pordenone, lo studio

grafico Interno99 di Cordenons e il supporto tecnico

di Davide Pettarini della cooperativa Claps.

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Arricchiscono il salotto musicale le opere di Diego Flaiban.

Siamo soddisfatti dei riscontri avuti dagli eventi on line – afferma la presidente di Polinote Giulia Romanin – e rimaniamo in attesa di potere riprendere i laboratori e workshop in presenza”. I prossimi appuntamenti – lunedì 8 e 22 marzo – avranno come protagonisti Angelo Comisso e Luca Colussi.

Mellow Mood by Samo

I Mellow Mood nascono a Pordenone nel 2005 e negli ultimi anni si sono affermati come uno dei nomi più importanti del panorama reggae europeo. Giunti ormai al quinto album (“Large”, 2018), hanno partecipato ad alcuni dei festival più importanti del pianeta, come Rototom Sunsplash (Spagna), Eurockéennes (Francia), California Roots (USA) e Jamming Festival (Colombia). Dal 2015 curano La Tempesta Dub, sub- label dell’omonima e più conosciuta etichetta indipendente italiana. Il loro ultimo singolo “Laser S i g h t ” è u s c i t o i l 2 6 f e b b r a i o 2 0 2 1 i n collaborazione con l’etichetta statunitense Ineffable Records.

Ufficio Stampa Polinote

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Friuli DOC 2020: alcune considerazioni su un’edizione che non sarà ricordata fra le migliori

Udine 16 settembre 2020 – L’edizione 2020 di Friuli DOC ormai è

conclusa e svuotate le piazze è ora di tirare le somme e fare qualche considerazione.

L’affluenza di pubblico sicuramente c’è stata, complici anche le

bellissime giornate che questo settembre ci sta regalando, ma più che Friuli DOC si potrebbe dire che è stata un edizione ampliata di “Udine sotto le stelle”, iniziativa che coinvolge il centro cittadino nelle serate dei fine settimana da maggio a ottobre con il permesso ai ristoratori di aumentare i posti a sedere all’esterno approfittando delle strade chiuse al traffico, per compensare il calo dei mancati introiti determinati dalle stringenti normative del Covid-19.

Nonostante le attuali difficoltà ad organizzare eventi che coinvolgano migliaia di persone, come tradizionalmente avviene per la

manifestazione più importante di Udine, l’amministrazione comunale non ha voluto rinunciare all’appuntamento settembrino con le eccellenze della nostra regione, a tal fine a Udine sono state create alcune

“zone Friuli DOC”, opportunamente recintate e dotate agli ingressi di SAFE BOX – delle postazioni con controllo della temperatura e

conteggio presenze -, questo ha portato ad uno stravolgimento della manifestazione udinese per come eravamo abituati a conoscerla: le

“zone Friuli DOC” quest’anno erano spesso pressoché deserte – solo Piazza Duomo e Largo Ospedale Vecchio hanno registrato una discreta affluenza – mentre bar e ristoranti al di fuori delle stesse erano gremiti di persone, persone per buona parte prive delle famigerate

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mascherine che, lo ricordiamo, andrebbero indossate sempre all’aperto dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi dove è facile creare

assembramenti.

Una postazione SAFE BOX

Non si può certo dire che nelle serate delle due kermesse udinesi

l’assembramento non ci fosse stato, una vera folla ha invaso la città, sicuramente attratta dal richiamo di Friuli DOC, che in buona parte ha poi ripiegato sul più comodo passeggio lungo le vie e le piazze di Udine affollando i numerosissimi locali del centro. Questa anomala situazione si è creata principalmente a causa di un’idea buona ma purtroppo applicata male, ovvero solo per le aree recintate erano previsti varchi di entrata – i citati SAFE BOX – e uscita che implicavano, fra l’altro, il download sul proprio cellulare di un apposita applicazione oppure, in alternativa, di una registrazione presso alcuni addetti agli ingressi che andava ripetuta ad ogni

accesso. Iniziativa lodevole ma che avrebbe dovuto essere ampliata a tutto il perimetro dei festeggiamenti (analogamente ai controlli

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antiterrorismo che hanno ccontraddistinto le ultime edizioni di Friuli DOC) e non solo all’interno di alcune macro aree. Peccato poi che per accedere alle suddette aree fosse obbligatorio questo iter ma non la mascherina, o perlomeno, sarebbe stata obbligatoria ma la mancanza veniva tollerata, il personale addetto alla sicurezza non si curava infatti di sensibilizzare le persone sull’uso delle stesse. Le

operazioni di controllo e le registrazioni ai varchi hanno inoltre spesso creato code dove non sempre la distanza di sicurezza veniva rispettata e – come detto – la mascherina non veniva utilizzata, insomma una situazione di potenziale pericolo di contagio in un momento delicato come questo dove va evitata ad ogni costo la diffusione del virus.

Se la situazione non era completamente sotto controllo in queste zone, all’esterno era praticamente ingovernabile, dove non c’erano presidi di sicurezza la gente era libera di creare assembramenti in ogni dove e veramente in pochissimi rispettavano l’ordinanza sulla mascherina.

Rammarica poi evidenziare che la maggior parte delle persone che

affollavano il centro storico di Udine senza utilizzare le mascherine erano in buona parte giovani, segno questo che il messaggio sulla pericolosità del Coronavirus (per quanto la carica virale sia ora indebolita) non è stato recepito da una fascia di età che,

probabilmente, non avrà conseguenze serie in caso di contagio ma che potrebbe contribuire a prorogare ancora per molto l’emergenza che stiamo vivendo.

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Via Mercatovecchio (Foto Arnaldo Zorzetto)

Segnaliamo infine, sempre nell’ottica di evitare i cosiddetti

assembramenti, che gli spazi esterni occupati dagli esercizi pubblici andrebbero in alcuni casi probabilmente rivisti, come ad esempio

quelli relatici ai tavolini esterni dei due locali che si fronteggiano all’inizio di Via Mercatovecchio che creavano una sorta di imbuto con la conseguenza di portare spesso le persone ad ammassarsi mentre si incrociavano per percorrere la via nei due sensi.

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L’edizione 2020 di Friuli DOC è stata comunque una sorpresa (in molti dubitavano sulla sua effettiva realizzazione) ma allo stesso tempo ha evidenziato una grossa falla sul lato della sicurezza, in occasione delle manifestazioni che coinvolgono la città spesso l’amministrazione comunale chiude comprensibilmente un occhio per quanto riguarda i

parcheggi ma di certo non lo si poteva chiudere, così come è stato fatto, per quella che è la salute pubblica. Questa edizione rimarrà comunque – nel bene o nel male – nella storia udinese, la città ha avuto il suo Friuli DOC ma sicuramente non sarà ricordata come una delle migliori.

Ci auguriamo ora caldamente che le scelte di questa giunta non saranno pagate sulla pelle dei cittadini, per molti utenti dei social – sempre più cartina al tornasole sugli umori del popolo – questo Friuli DOC non avrebbe dovuto svolgersi visto il potenziale pericolo di contagio per la popolazione udinese e per quanti hanno deciso di venire in città in quei giorni e che ha inoltre comportato uno spreco di denaro pubblico per mettere in piedi una manifestazione che probabilmente non ha ottenuto il riscontro sperato né a livello di incassi né tantomeno in quello pubblicitario.

Guendy Furlan

Anche l’Overjam ha dovuto

abdicare al 2021 ma con il

nuovo format non finisce di

stupire: sabato 22 la diretta

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streaming

Ideato un format che permetterà di avere un assaggio del Festival in streaming

Sono questi giorni nostalgici per i frequentatori del Festival che avrebbe visto nella giornata di ieri l’inizio della nona edizione dell’Overjam a Tolmino (SLO).

L’organizzazione verso fine aprile aveva annunciato che effettivamente non c’era certezza che vi fossero i presupposti per poter svolgere il Festival quest’anno,

da li a pochi giorni purtroppo sono state comunicate le date per Il 2021.

La macchina organizzativa non si è però arresa ed ha pensato ad un format moderno, verrà infatti sfruttata la tecnologia che permetterà di trasmettere in streaming sulle varie piattaforme social alcuni appuntamenti che, se pur non reali

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come l’esperienza che si potrebbe vivere sulle sponde dell’Isonzo, potranno far tornare alla mente ricordi ed emozioni fortissime.

La serata di domani prevede inizialmente l’incontro con la University with Reggae Corner – approfondimenti che hanno sempre richiamato l’attenzione del pubblico – e tre esibizioni live, permettendo così di avere comunque un assaggio di Overjam anche quest’anno, nel rispetto delle normative del Covid-19.

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Di seguito la scaletta di domani:

– 20:00 / University with Reggae Corner by Teo Rootical – 20:45 / Live with Raggalution

– 21:15 / Dancehall time with Mr.Skavillage, Pakkia Crew, Huntin Sound

– 22:45 / Dub selections and dj-set (with special guests)

Guendy Furlan – Foto Guendy Furlan/Damiano Podrecca

Collaudato il percorso della 46^Alpe del Nevegal

Ieri mattina il percorso di gara della 46^ Alpe del Nevegal è

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stato collaudato. Al

sopralluogo, convocato da Veneto Strade, ente gestore della viabilità, hanno presenziato le

autorità competenti, i rappresentanti di Tre Cime Promotor Asd e dell’Automobile club

Belluno. Il collaudo del tracciato – i classici 5.500 metri che dalla piana di Caleipo si inerpicano

fino all’Alpe in Fiore, superando un dislivello di 526 metri con una pendenza media del 9,56%,

rappresenta un’altra – fondamentale tappa di avvicinamento alla tre giorni motoristica che,

dal 7 al 9 agosto prossimi, vedrà il Nevegal divenire teatro dell’attesissima prova inaugurale

del Campionato Italiano Velocità Montagna 2020.

Non appena i lavori di sfalcio erba delle pertinenze stradali saranno terminati, lungo la strada

provinciale 31 inizieranno gli allestimenti degli apprestamenti di sicurezza che faranno

dell’arteria bellunese un eccellente e sicuro campo di gara, pronto per ospitare le sfide sul filo

dei centesimi di secondo fra i migliori interpreti della specialità. Fra questi, che aumentano di

ora in ora, spicca il nome di Simone Faggioli. Al volante della Norma M20 RC il campionissimo

fiorentino, vincitore di ben 13 titoli tricolori e 11 allori continentali, celebrerà il suo debutto

assoluto all’Alpe del Nevegal.

G.F.

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SUM 41 – Le star del punk rock mondiale in concerto al 60° Festival di Majano il 14 agosto 2020

Zenit srl in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, nell’ambito della 60°

edizione del Festival di Majano

presenta

FESTIVAL DI MAJANO 2020

LE STAR DEL PUNK SUM 41 IN CONCERTO AL 60° FESTIVAL DI MAJANO

FRA LE BAND CHE HANNO SEGNATO LA STORIA DEL PUNK ROCK INTERNAZIONALE VENDENDO

OLTRE 15 MILIONI DI DISCHI NEL MONDO HANNO FIRMATO ALBUM MEMORABILI COME “ALL KILLER NO FILLER” (2001) E SUPER HIT COME

“IN TOO DEEP” E “STILL WAITING”

SARANNO SUL PALCO DI MAJANO IL PROSSIMO 14 AGOSTO PER L’UNICA DATA NEL NORD ITALIA DEL LORO NUOVO TOUR MONDIALE

#FestivalMajano60

SUM 41

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No Personal Space Tour”

Venerdì 14 agosto 2020,

inizio ore 21.30

MAJANO (UDINE), AREA CONCERTI FESTIVAL

Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati dalle 10.00 di

martedì 11 febbraio. Info e punti vendita autorizzati su www.azalea.it

Secondo annuncio internazionale per il Festival di Majano, storica rassegna musicale, culturale e enogastronomica del Friuli Venezia Giulia che festeggia nel 2020 i suoi 60° anni attestandosi come una delle manifestazioni più longeve e di successo dell’estate. Dopo il concerto con protagonisti i Bad Religion, i cui biglietti sono andati in vendita nelle scorse settimane, ecco ufficializzato oggi l’arrivo delle star del punk rock mondiale Sum 41, che saranno straordinariamente in concerto sul palco dell’Aera Concerti il prossimo venerdì 14 agosto 2020. I biglietti per questo nuovo grande appuntamento musicale dell’estate, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG e Hub Music Factory, saranno in vendita online su Tiketone.it e in tutti i punti vendita del circuito dalle 10.00 di martedì 11 febbraio. Tutte le info e l’elenco dei punti vendita su www.azalea.it .

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I Sum 41 sono uno dei gruppi più famosi e apprezzati della

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scena pop-rock-punk internazionale, sulle scene da oltre 20 anni, hanno venduto oltre 15 milioni di dischi e riscosso un successo planetario fondato sulla loro indiscussa capacità di suonare dal vivo, skill testimoniate dalle centinaia di date e da sold out incredibili come quello dell’imminente tour australiano con i biglietti polverizzati in prevendita in meno di tre ore. Sul palco di Majano saranno protagonisti dell’unica data nel nord Italia dei soli due concerti italiani parte del “No Personal Space Tour”, nuovo tour mondiale in cui la band presenta live il nuovo album “Order in Decline”. Ma il vero segreto della band capitanata da Deryck Whibley è tutto nella formula musicale – creata ad arte e limata a cavallo dei

’90/00 – che unisce i mondi pop-punk e nu-metal sotto gli occhi del pubblico; in quel periodo i Sum 41 hanno colto un perfetto punto sonoro creando un’atmosfera unica e stimolante nel loro debutto, per certi versi rivoluzionario per la scena punk-alternative, avvenuto con il disco “All Killer, No Filler”. Dopo quel disco sono susseguiti oltre tre lustri di opere musicali di livello e ovviamente centinaia di show, un arco di tempo che naturalmente ha cambiato anche attitudini, stili di vita e visioni del gruppo nativo di Ajax, Ontario, Canada. “Order in decline” il loro disco uscito a metà del 2019 ne è la più pura testimonianza, un disco per certi versi politico e impegnato socialmente che riflette i drammi e le difficoltà di questo periodo storico; il front-man della band ne è stato testimone diretto guardando dalle stanze di albergo di mezzo mondo tutto quello che accadeva, vivendo il voto della Brexit e seguendo l’ascesa di Donald Trump, assistendo alle elezioni francesi e ai violenti scontri nelle strade di Parigi, una fonte di ispirazione in presa diretta per un disco carico di aggressività e passione.

A Majano la band proporrà oltre 25 canzoni, dalle più recenti ai loro cavalli di battaglia, come “Catching Fire”, “Pieces”,

“Fat Lip”, “Still Waiting” e tante tante altre, compresi bis a sorpresa e cover.

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Il concerto dei Sum 41 a Majano si aggiunge come detto a quello ufficializzato di un’altra band simbolo del punk rock mondiale, i Bad Religion, live al festival il prossimo 12 agosto. Biglietti in vendita, info su www.azalea.it .

Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Majano, Associazione regionale tra le Pro Loco, Comunità Collinare del Friuli, Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare.

SUM 41 – Biografia

I Sum 41, band punk rock di fama internazionale, si formano in Canada nel 1996 con il nome di Kaspir. Cambiano presto nome in Sum 41, per ricordare l’incontro dei componenti durante un concerto avvenuto 41 giorni dopo l’inizio dell’estate dello stesso anno. Influenzati dalle sonorità degli Iron Maiden, NOFX, Green Day e degli Judas Priest, debuttano nel 2000 con l’EP “Half Hour of Power”. L’esordio è positivo, dal momento che alcune canzoni vengono utilizzate come colonne sonore di film e videogiochi. La band raggiunge il successo mondiale con il primo album “All Killer No Filler” (2001), che vende oltre 15 milioni di copie. Dal CD vanno ricordate in particolare

“Fat Lip”, che scala le classifiche di tutto il pianeta durante l’estate, “Motivation” e “In Too Deep”, che nel 2002 vince il MuchMusic Video Awards nella categoria “Best Rock Video”. Il secondo singolo è “What We’re All About” (2002), che verrà scelto nella tracklist del videogioco della EA Sports NHL 2002 e successivamente inserito nella colonna sonora del film Spider-Man. I Sum 41 nascono come band pop punk, ma negli anni si avvicinano anche ad altri generi musicali quali il punk rock, l’hardcore punk, l’alternative rock e il metal, che troviamo per esempio nelle famose canzoni

“Still Waiting” (2002) e “Pieces” (2004), per poi tornare allo stile originario con il quinto album “Underclass Hero”. In tutta la loro carriera artistica hanno pubblicato sette album in studio e due dal vivo; nel 2016, a vent’anni dalla

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fondazione della band, esce “13 Voices”, che vede il ritorno di Dave Baksh, uscito dalla formazione nel 2006. Il disco segna una vera e propria rinascita, testimoniata anche dal video del singolo “War”, nel quale Whibley brucia fra i rottami quelli che sono i simboli del suo passato. I tre singoli estratti dall’album, “War” appunto, “Fake My Own Death” e “God Save Us All (Death to POP)”, con più di 15 milioni di views su YouTube, sono il segnale netto e deciso del ritorno in grande stile dei Sum 41, di nuovo con la formazione a 5 elementi e con quel sound inconfondibile che li ha resi una delle più celebri band punk rock del mondo. Il 19 luglio 2019 viene pubblicato “Order in Decline”, settimo e ultimo album di inediti anticipato dai singoli “Out for Blood”, “A Death in the Family”, “Never There” e “45 (A Matter of Time)”.

Tutte le info su

www.azalea.it e www.promajano.it oppure scrivendo a info@azalea.it o a promajano60@gmail.com.

“Pop Art Revolution”:

l’intervista al quartetto comico che da vita allo spettacolo

“Il teatro non si può raccontare, il teatro si deve vedere”

parte da questo assunto tutto ciò che verrà scritto in questo comunicato stampa.

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Siete pronti?

Pop Art, il testo di Maurizio Francabandiera è la volontà di rappresentazione dell’interiorità creativa degli autori, attraverso immagini, suoni, volutamente esasperati, dissacratori, ironici, un’arte contemporanea dove l’esaltazione del talento inventivo mette in mostra una grande capacità espressiva. “Avete capito? In una sinossi uno ci può scrivere di tutto, di questi tempi poi. Abbiamo letto certe sinossi, talmente descrittive e bizzarre, poi abbiamo visto lo spettacolo ci siamo chiesti: “ma quello che ha scritto la sinossi…lo ha visto?” affermano i Fuorisync, il gruppo composto da Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nissolino che darà vita allo spettacolo.

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Scrivere una sinossi per l’autore e il gruppo di attori è davvero complicato perché hanno la certezza che ciò che scriveranno sarà completamente stravolto dal primo giorno di prova. Ma una cosa è certa: Pop Art, come diceva Picasso, è l’arte che scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. Pop Art è il grande amore di esprimersi attraverso il teatro, un bisogno di provare in una sola volta più emozioni possibili.

Il quartetto comico è formato da 3 noti doppiatori italiani: Alessandro Campaiola -voce di Flash nella serie omonima, Kingsman, Steve in Stranger Things, Michelangelo delle tartarughe Ninja, Eren Jaeger nell’attacco dei giganti, Saitama in One punch man e molti altri -, Federico Campaiola – voce di Ready Player One, Johnatan in Stranger Things, Firestorm di Leggend of Tomorrow, Onorevole Kyoshi in Prison School, Ryder nella Paw Patrol, il premio oscar Manchester By the Sea e molti altri – e Alessio Nissolino, voce di Moccicoso in Dragon Trainer, Toby di Pretty little Liars, Dorian Gray in Penny Dreadfull, Jake di Due uomini e mezzo, Matt Mcguire in Lizzie Mcguire, Marco Polo nella serie Netflix omonima, Koku in Be the Begining e molti altri. Maurizio Francabandiera,

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celebre autore comico nel panorama romano, nella sua prestigiosa carriera ha collaborato, tra gli altri, con e per Antonio Giuliani, Pablo e Pedro, Massimo Lopez.

Domande per Maurizio Francabandiera:

– Come mai hai scelto dei doppiatori per il tuo spettacolo

Non è che li ho scelti, ci siamo conosciuti 5 anni fa ad un corso di recitazione che facevo insieme ad Antonio Giuliani al Teatro Tor Bella Monaca. Poi Alessandro e Federico Campaiola mi chiamarono perché dovevano montare un pezzo per un provino e da lì abbiamo pensato di formare un gruppo. Subito dopo è arrivato Alessio Nissolino.

– Da dove è nata l’idea di questo spettacolo

In realtà insieme abbiamo fatto uno spettacolo l’anno, questo è il quarto. Se tutto va bene, penso che questo sodalizio con i FuoriSync durerà per molto tempo!

Domande per Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nissolino (ha risposto Alessio per tutti):

– È la prima volta che vi capita di uscire dal ruolo di doppiatori per fare gli attori?

No, non è la prima volta. In particolare, io e mio fratello sono dieci anni che facciamo anche questo parallelamente al doppiaggio: Federico ha preso parte a diverse commedie teatrali, io invece ho fatto anche set (quest’estate, per esempio, ho girato un film con Stefano Mordini, “Gli Infedeli”, con Laura Chiatti, Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio). Non è la prima volta, è da diverso tempo che facciamo anche gli attori.

– Cosa vi appaga di più tra fare il doppiatore e l’attore?

N o n c ’ è u n a v e s t e c h e c i a p p a g a d i p i ù f r a l e d u e , semplicemente non potremmo vivere – e penso di parlare a nome

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di tutti – senza entrambe: doppiaggio e palco, nonostante le loro diversità, ci portano a fare ciò che amiamo davvero, ovvero recitare.

Domanda per tutti e quattro:

– Da quello che ho potuto leggere, lo spettacolo vuole rappresentare l’interiorità creativa dell’attore e la sua capacità espressiva, ma che emozioni personalmente volete trasmettere a chi vi guarda?

Con i nostri spettacoli noi ci poniamo l’obiettivo di far ridere le persone. Oggi la vita risulta particolarmente s t r e s s a n t e , s i a m o m e s s i d i f r o n t e a t a n t i s s i m e realtà spiacevoli, perciò, secondo noi, quando uno esce e va a teatro, deve ridere o perlomeno sorridere. Vogliamo entrare nel cuore degli spettori con un sorriso, ma anche trasmettere qualcosa di più profondo grazie a dei momenti riflessivi.

Pop Art è un susseguirsi caleidoscopico di gag dove i Fuorisync si cimentano nella reinterpretazione di famose scene di film e pezzi cult della televisione che tutti ricordiamo, tutto legato da monologhi innovativi ed esilarante. Uno show che affida ai 90 minuti di durata: comicità fulminante, memoria, improvvisazione , suggestione dei ricordi, suoni e immagini facilmente riconducibili nella memoria ma stravolti e reinterpretati.

FUORISYNC in POP ART

REVOLUTION Dal 10 al 15

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dicembre al Teatro Roma

Scritto e diretto da Maurizio Francabandiera Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nissolino, Maurizio Francabandiera con la partecipazione straordinaria di Lorenza Giacometti

Coreografie di Ambrogio Dei

“Il teatro non si può raccontare, il teatro si deve vedere”

Pop Art, il testo di Maurizio Francabandiera è la volontà di rappresentazione dell’interiorità creativa degli autori, attraverso immagini, suoni, volutamente esasperati, dissacratori, ironici, un’arte contemporanea dove l’esaltazione del talento inventivo mette in mostra una grande capacità espressiva. “Avete capito? In una sinossi uno ci può scrivere di tutto, di questi tempi poi. Abbiamo letto certe sinossi, talmente descrittive e bizzarre, poi abbiamo visto lo spettacolo ci siamo chiesti:

“ma quello che ha scritto la sinossi…lo ha visto?” affermano i Fuorisync, il gruppo composto d a A l e s s a n d r o C a m p a i o l a , Federico Campaiola, Alessio Nissolino che darà vita allo spettacolo.

Scrivere una sinossi per l’autore e il gruppo di attori è davvero complicato perché hanno la certezza che ciò che scriveranno sarà completamente stravolto dal primo giorno di

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prova. Ma una cosa è certa: Pop Art, come diceva Picasso, è l’arte che scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. Pop Art è il grande amore di esprimersi attraverso il teatro, un bisogno di provare in una sola volta più emozioni possibili.

Il quartetto comico è formato da 3 noti doppiatori italiani: Alessandro Campaiola -voce di Flash nella serie omonima, Kingsman, Steve in Stranger Things, Michelangelo delle tartarughe Ninja, Eren Jaeger nell’attacco dei giganti, Saitama in One punch man e molti altri -, Federico Campaiola – voce di Ready Player One, Johnatan in Stranger Things, Firestorm di Leggend of Tomorrow, Onorevole Kyoshi in Prison School, Ryder nella Paw Patrol, il premio oscar Manchester By the Sea e molti altri – e Alessio Nissolino, voce di Moccicoso in Dragon Trainer, Toby di Pretty little Liars, Dorian Gray in Penny Dreadfull, Jake di Due uomini e mezzo, Matt Mcguire in Lizzie Mcguire, Marco Polo nella serie Netflix omonima, Koku in Be the Begining e molti altri. Maurizio Francabandiera, celebre autore comico nel panorama romano, nella sua prestigiosa carriera ha collaborato, tra gli altri, con e per Antonio Giuliani, Pablo e Pedro, Massimo Lopez.

Guendy Furlan

T E A T R O R O M A V i a U m b e r t i d e , 3 ( P . z z a S a n t a M a r i a Ausiliatrice) 00181 – Roma

Info: 06.78.50.626

COSTO BIGLIETTO Biglietto intero: 25,00 €

Orari: dal Martedì al Sabato ore 21:00 – Domenica ore 17:30

Riferimenti

Documenti correlati

11 (Norme in materia di comunicazione, di emittenza radiotelevisiva locale ed istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.)). La Regione promuove

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