Ghise
• LEGHE Fe-C (2.1-4.3%);
• Leghe da fonderia (contengono Si fino al 3%);
• Basso costo.
Diagramma stabile Fe-C Linea continua
Diagramma metastabile Fe –Cementite (FE3C)
Linea
tratteggiata
Le ghise possono essere distinte in:
• ghise grigie, in cui il C è contenuto nella forma stabile (grafite);
• ghise bianche, in cui il C è contenuto nella forma metastabile (cementite Fe
3C)
• La struttura e le proprietà fisiche della ghisa
dipendono dalla composizione chimica e dalle
velocità della solidificazione e del successivo
raffreddamento.
Ghisa grigia
• Durante il raffreddamento della ghisa,
l’ottenimento della grafite, forma stabile
del C, è favorito dalla presenza di elementi
grafitizzanti (Si,Al,Ni) e da basse velocità
di raffreddamento. Per le ghise grigie
occorre considerare il diagramma stabile.
Ghisa bianca
• L’evoluzione delle trasformazioni secondo
il diagramma metastabile, con la
formazione della cementite, è favorito dal
basso contenuto di elementi grafitizzanti
(Si,Al,Ni), dalla presenza di elementi che
favoriscono la formazione dei carburi
(Cr,V,ecc.) e da più elevate velocità di
raffreddamento. In tali casi occorre
considerare il diagramma metastabile (a
curve tratteggiate).
• Austenite
• Ferrite
• Cementite
• Grafite
• Perlite (eutettoide)
• Ledeburite (eutettico austenite-cementite)
200x 500 x
Microstruttura di una ghisa grigia ipo-eutettica (grafite+perlite) a diversi ingrandimenti
Sviluppo lamellare o a foglie della grafite eutettica
Microstruttura di una ghisa grigia iper-eutettica
(grafite+perlite): a) Campione non attaccato chimicamente- La grafite primaria o di schiuma a lamelle spesse è distinta dalla grafite eutettica a lamelle sottili (100x); b)campione attaccato chimicamente- La perlite è in buona parte risolta (500x);
a) b)
Ghisa bianca
Microstruttura di una ghisa bianca ipo- eutettica (ledeburite+perlite)
Eutettico (ledeburite)+perlite (austenite pro-eutettica trasformata) con sviluppo
ramificato o dendritico 500x; c) 1000x: a più elevato
ingrandimento appare il tipico aspetto a pelle di leopardo della ledeburite; la
perlite è in gran parte risolta.
Microstruttura di una ghisa bianca iper-eutettica (cementite+ledeburite)
a) 20x, b) 100x: Cementite primaria (lunghi aghi diritti)+eutettico
(ledeburite)
A più elevato ingrandimento (500x) appare la struttura a bastoncini del costituente austenitico nella
ledeburite.
Caratteristiche delle ghise
• Basso costo;
• Resistenza all’usura;
• Elevata rigidità;
• Resistenza alla compressione;
• T fusione bassa;
• Buona fluidità-getti complessi
Composizione
La ghisa comune contiene sempre almeno cinque elementi di lega sempre presenti : C, Si, S, Mn e P il complemento è Fe. Alle ghise speciali si
aggiungono in quantità variabili Ni, Cr, Mo, V, Cu.
• carbonio grafitico e carbonio combinato con il Fe per formare la cementite (Fe3C)
• La cementite è un composto duro, fragile, di aspetto e lucentezza metallica. Le ghise che lo contengono mostrano una superficie di
frattura lucente e presentano una bassa resistenza all'urto, ma
un'elevata resistenza all'usura. La ghisa di questo tipo è chiamata ghisa bianca.
• La grafite non ha aspetto metallico e la superficie di frattura della ghisa che la contiene appare grigia e piuttosto opaca.
Silicio
Il Si è il principale elemento grafitizzante nel sistema Fe-C. Esso si scioglie nella ferrite- e favorisce la decomposizione di Fe3C in Fe e grafite
producendo ghisa grigia. Le ghise grigie contengono una quantità 2% di Si.
Quanto maggiore è il contenuto di Si, tanto piú completa sarà la
decomposizione della cementite e di maggiori dimensioni i fiocchi di grafite. Il Si, data la sua solubilità nel reticolo del Fe-, aumenta la resistenza
meccanica della ferrite, ma essendo un elemento grafitizzante diminuisce la durezza della ghisa, poiché la cementite è sostituita progressivamente dalla
grafite.
Il Si aumenta anche la fluidità della ghisa liquida: per ottenere getti di qualità.
Grazie all'effetto lubrificante della grafite, la ghisa grigia possiede un'ottima lavorabilità alle macchine utensili. Inoltre, poiché la grafite occupa un maggior
volume nel solido di quello occupato dal carbonio in soluzione, la ghisa grigia solidifica con aumento di volume eliminando cosí i problemi presentati dal
ritiro nei getti di acciaio.
• Zolfo
• L'effetto dello zolfo è esattamente opposto a quello del silicio. Lo zolfo stabilizza la cementite e inibisce la grafitizzazione, favorendo la formazione di ghisa bianca.
Tuttavia l'effetto piú importante dello zolfo
è quello (nocivo) di aumentare la fragilità a
caldo quando è presente come FeS.
• Manganese
• L'effetto fragilizzante dello zolfo può essere in parte controllato con aggiunte di Mn poiché MnS è meno dannoso di FeS.
Come effetto indiretto, il Mn favorisce la grafitizzazione sottraendo S all'equilibrio.
Tuttavia il Mn in eccesso rispetto allo zolfo
stabilizza i carburi e quindi favorisce la
formazione di ghise bianche.
Fosforo
• Il fosforo è presente nelle ghise come Fe
3P.
Esso forma un eutettico con la ferrite nelle ghise
grigie e con la ferrite e la cementite nelle ghise
bianche (eutettico fosforoso) Questi eutettici
fondono intorno a 950 °C e conferiscono alle
ghise fosforose un'elevata fluidità. Tuttavia il P
aumenta la fragilità e deve essere tenuto basso
nei getti nei quali è importante avere una buona
resistenza all'urto.
Ghise speciali: ferritiche
Ghise speciali: ferritiche
• raffreddamento lento di un getto di ghisa grigia con un contenuto di Si molto alto (~ 5%)
• una piccola distanza fra le lamelle di grafite favorisce la formazione dell’eutettoide stabile (grafite+ferrite).
• La struttura ottenuta costituita solo da ferrite e
grafite, e presenta limitata durezza, ridotta
resistenza meccanica e buona lavorabilità.
• Le ghise sferoidali, dette anche nodulari o duttili, hanno composizione analoga a quella delle ghise grigie perlitiche usuali, ma contengono piccole quantità di magnesio (Mg) o cerio (Ce) (agenti sferoidizzanti) aggiunti alla ghisa liquida immediatamente prima della colata in piccole quantità (totale <0.1%), provocando la formazione dei noduli sferici di grafite.
• Tipiche caratteristiche della ghisa sferoidale perlitica: Rm=550785 MPa, allungamento a rottura 13%, durezza HB 240290.
Ghise sferoidali
E’ possibile sottoporre le ghise sferoidali a trattamento termico finale di ricottura a circa 850-920° C per 2-3 ore, con lento raffreddamento fino a 600° C, in modo da provocare la decomposizione in grafite di tutta la cementite perlitica presente. La duttilità della struttura così ottenuta (ghisa sferoidale ferritica) è la massima possibile in una ghisa.
Tipiche caratteristiche della ghisa sferoidale ferritica: Rm=380535 MPa, allungamento a rottura 1530%, durezza HB 130170.