Prot. n. 6581/2.2.l
PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE 2019/2020
“L’integrazione, nella prospettiva inclusiva, non vuole conservare nel presente chi ha Bisogni Speciali. Vuole che sia nel futuro comune.”
Andrea Canevaro
Documento redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione su modello del MIUR
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 18/06/2019 con Atto deliberativo n. 38/2019 Allegati: Protocollo di accoglienza per alunni con DSA, Protocollo di accoglienza alunni stranieri
SOMMARIO
PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ DELL’A.S.2018/19 ... 3
PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER l’A.S. 2019/20 ... 4
A. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO ... 4
A.1. DEFINIZIONE CHI FA COSA, LIVELLI DI RESPONSABILITÀ NELLE PRATICHE DI INTERVENTO ... 4
A.2. PRATICHE DI INTERVENTO ... 6
A.3. PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI... 7
B. POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI... 8
C. ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE... 8
C.1.STRATEGIE ... 8
C.2. CRONOPROGRAMMA DELLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI ... 9
D. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA ... 9
D.1. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI ... 9
D.2. RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE ... 9
D.3. SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI ...10
D.4. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI ...10
D.5. ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE ...10
D.6. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L’INGReSSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITA’ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO ...10
D.7. ASL - PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO PER GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DI CUI ALLA LEGGE 104/92 ...11
PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ DELL’A.S.2018/19
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati nell’a.s.2018/19*:
0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della Scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della Scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
PARTE II – OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER L’A.S. 2019/20
- Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive - Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
- Formazione su risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
- Coinvolgimento delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
A. ASPETTI ORGANIZZA TIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO
A.1. DEFINIZIONE CHI FA COSA, LIVELLI DI RESPONSABILITÀ NELLE PR ATICHE DI INTERVENTO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico è garante del processo di inclusione degli alunni con BES.
Assicura al proprio Istituto il reperimento di tutte le risorse (ausili, attrezzature, materiale) necessarie alle specifiche esigenze; la richiesta di organico di Docenti di sostegno; attiva azioni di collaborazione anche con Enti pubblici, Reti e Associazioni per assicurare l’inclusione di tutti gli alunni.
IL COLLEGIO DOCENTI
Delibera il PAI, i protocolli relativi alle prassi inclusive e gli interventi formativi mirati nei vari ambiti di intervento IL CONSIGLIO DI CLASSE
- Per gli alunni con certificazione ai sensi della Legge 104/92 e della Legge 517/77 elabora e approva il PEI, con la partecipazione dei genitori o dei soggetti che ne esercitano la responsabilità, delle figure professionali specifiche interne ed esterne all'Istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno certificato nonché con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare (di cui all'articolo 12, comma 5, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, come modificato dall’art.7, comma 2 del D.Lgs. 66/2017);
- Per gli alunni con DSA ai sensi Legge 517/77 predispone il PDP;
Tali adempimenti sono ottemperati, se richiesto dalla famiglia, anche nel corso dell’anno scolastico medesimo.
- Per gli alunni con svantaggio socio economico, linguistico, culturale e disagio comportamentale/relazionale valuta la necessità di un PDP.
IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)
Il GLI è composto dal Dirigente Scolastico che lo nomina e lo presiede, da Docenti curricolari, Docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti della Azienda Sanitaria Locale del territorio di riferimento dell' Istituzione scolastica.
Il gruppo ha il compito di supportare il Collegio dei Docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonché i Docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI.
In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con certificazione maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell'inclusione scolastica. Al fine di realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul Territorio (art. 9 comma 8, D. Lgs. 66/2017).
Ai compiti previsti dal suddetto articolo e dall’art. 15 comma 2 della Legge 104/92, si aggiungono anche le problematiche legate a tutte le tipologie di BES. A tale scopo i suoi componenti vengono integrati con quanti con esperienza o formazione specifica possono trasferire, all’intero corpo Docente, la capacità di rilevare e intervenire sulle criticità all’interno delle classi, nonché assicurare la comunicazione puntuale delle azioni di miglioramento intraprese.
Le attività che è chiamato a svolgere sono:
- Rilevazione dei BES nella Scuola;
- Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività nella Scuola;
- Elaborazione, aggiornamento e verifica del Piano annuale per l’inclusione di tutti gli alunni con BES, da redigere alla fine di ogni anno scolastico entro il mese di giugno;
- Coordinamento delle proposte formulate dai singoli Gruppi Operativi (G.O.)
- Formulazione un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse per incrementare il livello di inclusività generale della Scuola nell’anno scolastico successivo
IL GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO PER ALUNNI CON CERTIFICAZIONE (GLHO)
E’ composto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, Docente coordinatore, Docenti curriculari, Docenti di sostegno dell’alunno disabile, Genitori dell’alunno disabile, eventuale esperto dell’associazione di cui fanno parte i genitori o da un esperto di loro fiducia, eventuali assistenti di base e/o specialisti che operano con l’alunno disabile.
Il Gruppo si riunisce di norma due volte nell’arco dell’anno scolastico, ed ha il compito di:
- Individuare e programmare le modalità operative, le strategie, gli interventi e gli strumenti necessari All’integrazione dell’alunno certificato;
- Progettare il PEI;
- Verificare periodicamente gli effetti individuali dei vari interventi e l’influenza esercitata dall’ambiente scolastico.
Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire il GLHO straordinario, concordando la presenza degli operatori sanitari.
L’ASSISTENTE ALL’AUTONOMIA E ALLA COMUNICAZIONE
Tale figura presta il suo intervento in presenza di alunni con minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali (art.13 c.3 Legge 104/92) per facilitare la comunicazione, l’autonomia e favorire le loro relazioni con le persone con cui interagiscono nell’ambiente scolastico.
L’assistente all’autonomia e alla comunicazione coopera in sinergia con i Docenti del Consiglio di classe, secondo gli obiettivi contenuti nel PEI.
IL PERSONALENON DOCENTE
Collabora con gli insegnanti e la famiglia per favorirne l'inclusività. Stabilisce altresì rapporti positivi con gli alunni certificati rappresentando il loro supporto; è preposto all’accoglienza e ala vigilanza di tutti gli alunni.
LA FUNZIONE STRUMENTALE “INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI”
Ha il compito di:
- Coordinare dei bisogni degli alunni (borse di studio, carta dello studente, esonero tasse, etc.) e delle iniziative studentesche (assemblee, riunioni, , etc.);
- Curare le problematiche degli alunni pendolari;
- Monitorare fenomeno della dispersione scolastica (in collaborazione con i Docenti coordinatori di classe);
- Curare la comunicazione tra gli insegnanti, la famiglia e gli specialisti esterni;
- Promuovere le attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione;
- Promuovere delle eccellenze IL COORDINATORE PER L’INCLUSIONE
Ha il compito di coordinare tutte le figure (interne ed esterne alla Scuola) e tutte le attività dell’Istituto relative all’inclusione e al successo formativo degli alunni.
IL DOCENTE COORDINATORE DEL SOSTEGNO
- Presiede e coordina le riunioni di Dipartimento;
- Coordina la programmazione annuale di Dipartimento;
- Raccoglie e conserva copia della documentazione prodotta dal Dipartimento;
- Riferisce al Collegio sulle tematiche affrontate dal Dipartimento;
- Informa il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori sulle riflessioni e proposte più significative emerse in seno al Dipartimento
IL REFERENTE ALUNNI STRANIERI
- Cura l’inserimento degli alunni stranieri nelle varie classi;
- Mantiene monitorata l’applicazione del protocollo di accoglienza alunni stranieri;
- Partecipa alla progettazione d’Istituto o di rete per la piena inclusione degli alunni
GLI STUDENTI
Studenti con buone competenze relazionali e didattiche vengono coinvolti in attività di tutoraggio alla pari.
LA FAMIGLIA
E’ chiamata a formalizzare con la Scuola un patto educativo/formativo nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso;
autorizza tutti i Docenti del Consiglio di Classe ad applicare ogni strumento compensativo e ogni strategia dispensativa ritenuta idonea, prevista dalla normativa vigente e tenuto conto delle risorse disponibili;
sostiene la motivazione e l’impegno dello studente nel lavoro scolastico, a casa;
verifica che i compiti assegnati vengano svolti in modo regolare e che lo studente porti a scuola i materiali scolastici necessari; gratifica l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i Docenti;
tiene conto del valore formativo delle singole discipline oltre a considerarne l’aspetto puramente valutativo.
A.2. PRATICHE DI INTERVENTO
A.2.1. PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI CON CERTIFICAZIONE (AI SENSI DELLA LEGGE 104/92, LEGGE 517/77)
Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale (il verbale di accertamento della disabilità previsto dalla Legge 104/92 con l’eventuale specificazione della gravità e la Diagnosi Funzionale). La Scuola prende in carico l’alunno con certificazione e convoca il GLHO con il compito di redigere il PDF (Profilo Dinamico Funzionale che sarà sostituito dal Profilo di funzionamento a partire da gennaio 2019) e il PEI (Piano Educativo Individualizzato).
Si mette in evidenza che il PEI, in base alla nuova normativa (art. 7 comma 2 D. Lgs. 66/2017) in vigore dall’anno scolastico 2017-2018:
a) È elaborato approvato dai Docenti con titolari o dal Consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori o dei soggetti che ne esercitano la responsabilità, delle figure professionali specifiche interne ed esterne all'Istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l'alunna o l'alunno, con certificazione nonché con il supporto dell'unità di valutazione multidisciplinare;
b) Tiene conto della certificazione e del Profilo di funzionamento (da settembre 2019 sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale);
c) Individua strumenti, strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell'interazione, dell'orientamento e delle autonomie);
d) Esplicita le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata;
e) Definisce gli strumenti per l'effettivo svolgimento dell'Alternanza Scuola - Lavoro, assicurando la partecipazione dei soggetti coinvolti nel progetto di inclusione;
f) Indica le modalità di coordinamento degli interventi ivi previsti e la loro interazione con il Progetto individuale;
g) È redatto all' inizio di ogni anno scolastico di riferimento, a partire dalla scuola dell'infanzia, ed è aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona. Nel passaggio tra i gradi di istruzione, compresi i casi di trasferimento fra scuole, è assicurata l'interlocuzione tra i Docenti della scuola di provenienza e quelli della scuola di destinazione ed è soggetto a verifiche periodiche nel corso dell'anno
scolastico al fine di accertare il raggiungimento degli obiettivi e apportare eventuali modifiche ed integrazioni.
Per consentire la stesura, l’aggiornamento e la verifica degli interventi sono programmati almeno tre incontri per ogni alunno durante l’anno scolastico.
A.2.3.ALUNNI CON CERTIFICAZIONE ULTRA DICIOTTENNI
La Circolare Ministeriale prot. n.14659 del 13 novembre 2017 relativa alle iscrizioni per l’ A.S.2018/19 dispone che:
“Alunne e alunni con disabilità ultradiciottenni, non in possesso del diploma di licenza conclusivo del primo ciclo, ovvero in possesso del diploma di licenza conclusivo del primo ciclo ma non frequentanti l’istruzione secondaria di secondo grado, hanno diritto a frequentare i percorsi di istruzione per gli adulti con i diritti previsti dalla legge n.104/1992 e successive modificazioni (cfr. sentenza della Corte Costituzionale n. 226/2001)”.
A.2.4.PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI CON DSA LEGGE N. 170 DEL 8/10/2010
Si veda l’allegato Protocollo di accoglienza per alunni con DSA.
A.2.5.PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE E DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE
Si veda l’allegato Protocollo di accoglienza per alunni stranieri.
A.2.6.ISTRUZIONE DOMICILIARE
Nei casi in cui venga accertata l'impossibilità della frequenza scolastica a causa di gravi patologie certificate, l’istruzione domiciliare garantisce la fruizione di attività educative di competenza specifica della Scuola, assicurando contestualmente il diritto allo studio e il diritto alla salute (secondo la normativa vigente).
A.3. PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI Settembre/Ottobre
- Attivazione del monitoraggio per la valutazione dell’Inclusione d’Istituto on-line (per Docenti curriculari;
Docenti di sostegno, genitori; studenti; collaboratori) - Attivazione del protocollo di accoglienza degli alunni
- Incontro gruppo di lavoro per l’handicap per l’assegnazione dei casi e l’organizzazione dell’accoglienza - Incontro GLI per la rilevazione delle risorse presenti, la rilevazione del grado di inclusività della Scuola, la
pianificazione del calendario degli incontri e delle attività
- Incontri con i Consigli di classe dove è inserito l’alunno BES, per coordinare il passaggio delle informazioni sull’alunno e per collaborare alla redazione del PDP
- Incontro dei Docenti di sostegno e genitori degli alunni con certificazione neo iscritti per conoscere esigenze (es. necessità ausili, supporti tecnologici, etc.) e aspettative
- Approvazione nei Consigli degli eventuali percorsi di Alternanza Scuola - Lavoro e progetti sul territorio, in rete
- Presentazione al Collegio Docenti del PAI (contenuto nel PTOF)
- Incontro del GLHO per costruzione fascicolo personale: (PEI, PDF); il Docente coordinatore, in collaborazione con il Docente di sostegno, coordina la costruzione del fascicolo personale, integrandolo con quanto già archiviato
- Invio all’Unità Multidisciplinare elenco alunni frequentanti, rinnovo documentazione e aggiornamento documenti in scadenza
Novembre/Dicembre
- Programmazione per la costruzione dei rispettivi P.E.I (modalità di archiviazione di PEI e PDF) - Presentazione e approvazione dei P.E.I. ai Consigli di classe
- Programmazione dell’ orientamento in entrata
- Verifica in itinere del lavoro svolto nell’ambito del gruppo operativo sostegno/inclusione, evidenziando i punti di forza e le criticità, valutazione laboratori
Gennaio/Febbraio
- Avvio di attività di orientamento in entrata e in uscita - Verifica ed eventuale revisione del PEI dei singoli alunni Marzo/Aprile
- Verifica iscrizioni alunni H e alunni con certificazione BES in entrata - Predisposizione dell’organico di diritto Docenti specializzati Maggio/Giugno
- Riunione GLHO per criteri di valutazione finale ed esami, certificazione crediti e obbligo scolastico - Predisposizione richieste per i progetti relativi agli assistenti educatori o alla comunicazione o
all’autonomia
- I Docenti di sostegno predispongono le relazioni finali
- Incontro gruppo GLH per verifica finale PEI eventuale revisione Progetto Educativo - Riunione GLI per l’ analisi della situazione nuovi alunni
- Compilazione schede di presentazione alunni nuovi iscritti
- Segnalazione alla commissione formazione classi prime della presenza di alunni con certificazione, accordi per l’abbinamento degli alunni alle classi, previsione di ausili indispensabili per bisogni particolari - Acquisizione documentazione scuola media di provenienza
- Approvazione del PAI da parte del GLI per il futuro anno scolastico da sottoporre alla delibera da parte del Consiglio di classe
- Verifica della completezza dei documenti: DF (diagnosi funzionale); PDF e PEI; relazione sugli interventi realizzati
- Disamina da parte della commissione delle classi prime dei dati degli alunni certificati
B. POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIO NE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI
Si promuoveranno iniziative di aggiornamento sulle seguenti tematiche:
- Valutazione;
- strategie d’intervento e gli strumenti dispensativi e compensativi per attuare una proficua progettazione didattica con l’alunno con DSA, in collaborazione con l’A.I.D., gli operatori dell’équipe multidisciplinare;
- didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale/
italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, disabilità intellettive).
Si considerano gli operatori dell’ASP e il CTRH come risorse esterne da utilizzare per incontri informativi/formativi sulle problematiche specifiche riscontrate all’interno della Scuola e i CTS/CTI come veicolo di procedure condivise di intervento sui disagi.
Sul sito della Scuola sarà possibile scaricare la modulistica e la normativa vigente.
C. ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE
C.1.STRATEGIE
La valutazione ha lo scopo esplicito di concentrare l’attenzione sulle pratiche dell’apprendimento e dell’insegnamento promuovendo l’inclusione sociale.
Tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione.
Tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento.
Relativamente ai percorsi personalizzati, i Consigli di Classe concorderanno le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze, individuando modalità di verifica dei risultati raggiunti, prevedendo anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorso comune. Per gli alunni con certificazione la valutazione in decimi va
rapportata al PEI, che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con certificazione e dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance.
Per i DSA si veda il protocollo dell’accoglienza.
Nella valutazione degli alunni stranieri occorre necessariamente tener conto della situazione di partenza della conoscenza della lingua italiana come L2, dei risultati raggiunti dall’alunno nel suo personale percorso di apprendimento e delle competenze acquisite nel percorso scolastico.
C.2. CRONOPROGRAMMA DELLA VALUTAZIONE DE GLI ALUNNI
Per gli alunni che frequenteranno le classi terze, quarte e quinte :
a) nei mesi di ottobre/novembre i Consigli di classe elaborano le proposte relative alle programmazioni personalizzate di ogni alunno (disabile,DSA,BES,domiciliare);
b) nel mese di gennaio ogni Consiglio di classe, con l'ausilio dei Docenti di sostegno e dei referenti degli alunni certificati, con DSA e con BES, monitora l'efficacia dei piani personalizzati e propone l'eventuale modifica agli scrutini. Le modifiche verranno proposte al GLI per l'approvazione definitiva entro la fine di Febbraio;
c) nei consigli di classe dei mesi di marzo/aprile, si procederà alla definitiva conferma dell'adeguatezza della programmazione personalizzata. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla conferma della programmazione semplificata per obiettivi minimi o alla sua modifica indifferenziata;
d) nel periodo antecedente lo scrutinio finale, ogni Docente del Consiglio di classe "sostenuto" adeguatamente dal Docente di sostegno deve predisporre tutta la documentazione inerente la valutazione del soggetto (test, compiti, valutazioni pratiche, etc.), redigendo una motivata proposta di valutazione dell’alunno da presentare al Consiglio di classe. Tali relazioni verranno fornite in copia al GLI;
e) dopo gli scrutini finali il GLI si riunisce per valutare l'efficacia del Piano per l’inclusione sociale e proporre le modifiche migliorative allo stesso, sulla base degli esiti ottenuti.
D. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Il coordinamento tra il lavoro dei Docenti curriculari e quello dei Docenti di sostegno è alla base della buona riuscita dell’integrazione scolastica. L’insegnante è di sostegno alla classe, prima ancora che all’allievo, pertanto il suo orario deve tenere conto dell’orario delle discipline “base” e, oltre a intervenire, sulla base di una preparazione specifica, nelle ore in classe, collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza.
Viene esplicitato l’orario dei singoli Docenti di sostegno, al fine di aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno all'interno della classe.
Tutti i soggetti coinvolti (Docenti di sostegno, referenti, FF.SS., coordinatori, assistenti alla comunicazione e/o all’autonomia, collaboratori…) si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione (attività per piccoli gruppi, tutoring, attività laboratoriali, attività individualizzata di apprendimento sia per gli alunni con certificazione che per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe).
D.1. ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTE GNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI
Coinvolgimento dei CTS e dei servizi presenti nel territorio (ASL, associazioni,…) al fine di utilizzare le eventuali risorse messe a disposizione.
Accordi con Istituzioni e aziende del territorio.
Si intende intensificare la collaborazione, già avviata, con le associazioni di categoria del territorio per supportare i progetti di inclusione.
D.2. RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUAR DANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE
La famiglia è corresponsabile nel realizzare il percorso del proprio figlio all’interno dell’Istituto. Partecipa alla stesura, al monitoraggio e verifica dei PEI e dei PDP.
La Scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione delle famiglie attraverso:
- la formulazione del patto Scuola–famiglia da allegare al PDP;
- la formalizzazione degli accordi per un lavoro sinergico;
- la definizione di incontri periodici per favorire il racconto della vicenda scolastica precedente, accogliere i dati significativi e prendere atto della diagnosi (incontro preliminare); presentare una proposta precisa in base agli elementi significativi e rilevanti osservati; illustrare le decisioni prese coinvolgendo l’alunno; incontri successivi per mantenere un rapporto costante nel rispetto dei propri ruoli;
- il coinvolgimento nei progetti riguardanti l’inclusività attraverso la promozione dell’informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva con il supporto degli operatori dei servizi sociali e dell’U.N.PIA, nel primo trimestre dell’anno scolastico; attraverso incontri focus/confronto inerenti in special modo il “Dopo di noi”.
D.3. SVILUPPO DI UN CURRI COLO ATTENTO ALLE DI VERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI
In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP. Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività
educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione.
Sulla base dei singoli bisogni verranno adottate le seguenti metodologie e strategie didattiche:
didattica laboratoriale; sostegno della motivazione ad apprendere; apprendimento cooperativo; tutoring e peer education; tecnologie multimediali; promozione di laboratori interculturali; didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo e cinestesico).
D.4. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI
Gli interventi saranno realizzati partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella Scuola. Con tali risorse si realizzeranno progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva. Si terrà conto delle competenze dei Docenti interni, valorizzando le stesse nella progettazione di momenti formativi. Verrà valorizzata la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi o per mezzo del tutoraggio tra pari.
Saranno utilizzati gli spazi, le strutture e i materiali presenti a Scuola (ausili e software specifici, libri e sussidi multimediali, materiali per attività didattiche differenziate).
Sarà creata una banca dati di materiale didattico semplificato realizzato dai Docenti dell’Istituto e i Docenti saranno invitati a fornire esempi di buone prassi da inserire nella sezione area inclusione del sito web d’Istituto.
D.5. ACQUISIZIONE E DISTR IBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZ IONE DEI PROGETTI DI INCL USIONE
Si farà riferimento alle risorse interne alla Scuola, ai fondi del CTRH e del CTS ed agli eventuali Progetti posti in essere dalla Scuola (PON, Erasmus +).
D.6. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZ IONE CHE SCANDISCONO L’INGRESSO NEL SISTE MA SCOLASTICO, LA CONTI NUITA’ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSE RIMENTO LAVORATIVO
La Scuola organizza degli incontri tra alcuni Docenti delle classi interessate a ricevere gli alunni con bisogni educativi speciali con alcuni Docenti della scuola secondaria di primo grado, per assicurare l’inserimento e la continuità didattica nel sistema scolastico.
Notevole importanza viene data, durante l’accoglienza, agli incontri con i genitori dei ragazzi e con i Servizi.
La Commissione Formazione Classi, valutate le certificazioni e i bisogni educativi speciali presenti, provvede alla definizione dei criteri generali per un adeguato inserimento nella classe degli alunni con BES segnalati e in particolar modo degli alunni stranieri.
La documentazione delle scuole di provenienza, relativa ai BES, è accolta e condivisa, al fine di assicurare continuità e coerenza nell’azione educativa. Il PAI che si intende proporre, partendo dalla documentazione della scuola di provenienza, vuole sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa.
La Scuola prevede attività di orientamento in uscita, al fine di dotare gli alunni delle competenze necessarie a sviluppare un proprio progetto di vita.
D.7. ASL - PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO PER GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DI CUI ALLA LEGGE 104/92
Il progetto vuole offrire a questi allievi pari opportunità formative atte a promuoverne l'autonomia sociale anche ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro. Per l'attuazione del progetto vengono adottate procedure diverse correlate alle reali specificità degli alunni e alle loro differenti abilità.
A questo proposito vengono proposte due diverse tipologie di progetto Alternanza Scuola – Lavoro:
Nel caso di alunni che seguono una programmazione per obiettivi minimi, il percorso di Alternanza Scuola- Lavoro si rifà allo stesso progetto valido per gli altri studenti della classe, rispettando i bisogni specifici di ciascun allievo.
Per gli alunni che seguono una programmazione differenziata, il progetto di Alternanza Scuola - Lavoro deve essere condiviso oltre che con le famiglie, anche con tutto il Consiglio di Classe per definire al meglio le modalità ed i contesti lavorativi coerenti con il PEI Infatti, la Scuola, in base alle potenzialità, attitudini e competenze dell'alunno certificato, tenendo presente il suo “progetto di vita” individua una azienda dove lo studente potrà svolgere attività lavorative alternative alle lezioni, come tirocinio formativo. Si prevedono inoltre, attività laboratoriali presso l'Istituzione Scolastica che potranno affiancarsi all'esperienza in azienda o sostituirsi ad essa, qualora non ci siano le condizioni per l'attuazione di questo percorso formativo “esterno” alla Scuola. In base alle difficoltà dell'alunno/a alle specifiche esigenze e ai suoi bisogni, durante il progetto di alternanza, l'allievo/a potrà essere affiancato/a dall'insegnante di sostegno che funge da tutor scolastico e che insieme a tutto il Consiglio di Classe e al tutor aziendale avrà la responsabilità dell'attuazione del progetto. Alla fine dell'iter formativo il tutor aziendale insieme al tutor scolastico e a tutto il Consiglio di classe produrrà una relazione in cui si attestano le competenze acquisite nell'esperienza formativa da utilizzare per un eventuale inserimento lavorativo dopo la scuola.