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Prova scritta di Fisica Generale 2 del

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Academic year: 2022

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Prova scritta di Fisica Generale 2 del 23-7-2020

(2)

Problema 1

Nel vuoto, si consideri una carica statica Q distribuita uniformemente entro una regione sferica di centro O e raggio R1, che reca una cavità sferica di centro O’≠ O e raggio R2< R1.

Dimostrare che il campo elettrostatico all’interno della cavità è uniforme, fornendone una espressione vettoriale.

 E’ sufficiente applicare il Principio di Sovrapposizione.

La distribuzione di carica sferica con cavità è equivalente alla sovrapposizione di:

• 1: una distribuzione sferica 1 di raggio R1 senza cavità, caratterizzata da densità volumetrica di carica 𝝆 = +4𝜋 𝑄

3 𝑅13−𝑅23 ;

• 2: una distribuzione sferica 2 di raggio R2, posizionata in corrispondenza della cavità, e caratterizzata da densità volumetrica di carica −𝝆;

+

(3)

• Sia P un punto generico all’interno della cavita.

• La simmetria radiale sferica dei campi elettrostatici 𝑬1 ed 𝑬2 prodotti indipendentemente dalle distribuzioni 1 e 2, rispettivamente, consente di applicare utilmente la legge di Gauss alla determinazione del campo elettrico all’interno di ciascuna distribuzione.

• Sia 𝑂𝑂′ = 𝒅 il vettore posizione di O’ rispetto ad O; siano 𝑂𝑃 = 𝒓𝟏 e 𝑂′𝑃 = 𝒓𝟐 i vettori posizione di P rispetto ad O ed O’ , rispettivamente, con i corrispondenti versori dati da 𝒖ෝ𝒓𝟏 = 𝒓𝟏

𝑟1 e ෝ𝒖𝒓𝟐 = 𝒓𝟐

𝑟2

• Dalla Legge di Gauss, i campi elettrostatici generati in P dalle rispettive distribuzioni hanno espressione:

𝑬1 𝑃 = 𝜌 𝑟1

3𝜀0 𝒖ෝ𝒓𝟏 = 𝜌 3𝜀0 𝒓𝟏 𝑬2 𝑃 = −𝜌 𝑟2

3𝜀0 𝒖ෝ𝒓𝟐 = − 𝜌 3𝜀0 𝒓𝟐

𝑬𝑇𝑂𝑇 𝑃 = 𝑬1 𝑃 + 𝑬2 𝑃 =

= 𝜌

3𝜀0 𝒓𝟏 − 𝜌

3𝜀0 𝒓𝟐 =

= 𝜌

3𝜀0 𝒓𝟏 − 𝒓𝟐 = 𝜌 3𝜀0 𝒅

• Di conseguenza, il campo elettrico totale nel generico punto P della cavità vale:

𝑬𝑇𝑂𝑇 𝑃 = 𝜌 3𝜀0 𝒅

Il campo nella cavità ha la direzione ed il verso del vettore 𝒅, ed è uniforme.

In definitiva:

(4)

Problema 2

Il circuito rappresentato nella figura a destra è in regime stazionario con l’interruttore T chiuso. All’istante t=0, l’interruttore viene aperto.

Determinare un’espressione per la differenza di potenziale φA – φB fra i punti A e B per t>0.

- Si risolva il problema introducendo, al posto del condensatore, un dispositivo di induttanza L.

.

Circuito con condensatore

• All’equilibrio, non scorre corrente nel ramo AB: 𝑖𝐴𝐵 = 0.

• Le resistenze dei rami CD e EF sono in parallelo, quindi equivalenti ad un’unica resistenza 𝑟

2 in parallelo ai rami AB e GH.

• Un circuito equivalente si può rappresentare come nella figura nella pagina seguente:

t ≤ 0 E’ necessario verificare lo stato di carica del condensatore prima dell’apertura dell’interruttore T

(5)

dove 𝐼0 indica la corrente (con verso arbitrario) che scorre tanto nel ramo DHGC del circuito dato (fig. a sx.: 𝐼0=𝐼1+𝐼2), quanto nella maglia HGC’D’ del circuito equivalente (fig. a dx),

Applicando II Legge di Kirchhoff alla maglia GC’D’G, si trova:

𝐼0 = 𝑓

𝑟 + 𝑟2 = 2

3 𝑓

𝑟 > 0 (𝐼0 quindi scorre proprio nel verso assegnato preliminarmente) La differenza di potenziale ai capi del condensatore per t ≤ 0 vale:

𝜑𝐴′ − 𝜑𝐵 ≡ 𝜑𝐴 − 𝜑𝐵 = 𝑟

2 𝐼0= 𝑓

3 > 0

pertanto, il condensatore risulta carico con 𝑄0 = 𝐶 𝑓

3 e polarizzato come rappresentato nella figura (in alto a destra).

t ≤ 0

(6)

• Dopo l’apertura dell’interruttore T, nella maglia D’HGC’ del circuito equivalente (e, naturalmente, nella maglia DHGC del circuito originale) non scorre corrente; si ha la scarica del condensatore sulla serie di resistenze 𝑅 e 𝑟

2 .

• Con riferimento al verso (arbitrario) della corrente 𝐼 𝑡 che scorre nella maglia C’ABD’ (nella maglia GC’C’H la corrente è nulla), denotata con 𝑄(𝑡) la carica sulle armature del condensatore al generico istante t , la II Legge di Kirchhoff si scrive:

− 𝑅 + 𝑟

2 𝐼 𝑡 − 𝑄 𝑡

𝐶 = 0 ⇔ − 𝑅 + 𝑟

2

𝑑𝑄(𝑡)

𝑑𝑡𝑄 𝑡

𝐶 = 0 la cui soluzione, imponendo la condizione iniziale 𝑄 𝑡 = 0 = Q0 = C f

3, è:

𝑄 𝑡 = 𝐶 𝑓 3𝑒

𝑡

𝑅+𝑟 2 𝐶

• Di conseguenza: 𝐼 𝑡 = 𝑑𝑄 𝑡

𝑑𝑡 = − 1

𝑅+2𝑟 𝐶 𝐶 𝑓

3 𝑒

𝑡 𝑅+𝑟

2 𝐶 = − 2 𝑓

3 2𝑅+𝑟 𝐶 𝑒

2𝑡 2𝑅+𝑟 𝐶

t ≥ 0

come atteso, 𝐼 𝑡 scorre in verso opposto a quello preliminarmente assunto)

apertura

(7)

• Infine, si può calcolare la differenza di potenziale fra i punti A e B per t ≥ 0:

𝜑𝐴(t ≥ 0) − 𝜑𝐵(t ≥ 0) = 𝑅𝐼 𝑡 + 𝑄 𝑡

𝐶 = −𝑅 2 𝑓

3 2𝑅+𝑟 𝐶𝑒

2𝑡

2𝑅+𝑟 𝐶 + 𝑓

3𝑒

2𝑡 2𝑅+𝑟 𝐶

t ≥ 0

(8)

Circuito con induttore

• All’equilibrio: 𝜑𝐴′(t ≤ 0) − 𝜑𝐵(t ≤ 0) = 0

• Le resistenze dei rami CD, AB e EF risultano tutte in parallelo, quindi equivalenti ad un’unica resistenza 𝑅𝑒𝑞 = 2

𝑟 + 1

𝑅

−1 = 𝑟𝑅

2𝑅+𝑟 in parallelo al ramo GH t ≤ 0 E’ necessario preliminarmente verificare se l’induttore sia ‘carico’

prima dell’apertura dell’interruttore T.

• Un circuito (maglia equivalente si può rappresentare come segue:

dove 𝐼0 indica la corrente (con verso arbitrario) che scorre sia nel ramo DHGC del circuito originale (fig. a sx; 𝐼0=𝐼1+𝐼2; 𝐼2=𝐼𝐿+𝐼3), sia nel ramo D’HGC’ della rete equivalente BD’HGC’A (fig. centro), sia nel circuito equivalente D’HGC’ (fig. a dx)

(9)

• Applicando II Legge di Kirchhoff al circuito equivalente HGC’D’, si trova:

𝐼0 = 𝑓

𝑟 +𝑅𝑒𝑞 = 𝑓

𝑟 + 𝑟𝑅

2𝑅+𝑟

= 𝑓 (2𝑅+𝑟)

𝑟 (3𝑅+𝑟) > 0 (𝐼0 quindi scorre nel verso assegnato preliminarmente)

La corrente che scorre nel ramo AB che contiene l’induttore per t ≤ 0 si può ricavare facilmente considerando che la

differenza di potenziale i punti A e B nel circuito originale corrisponde alla differenza di potenziale quella fra i punti C’ ed D’

del circuito equivalente HGC’D :

𝜑𝐴(t ≤ 0) − 𝜑𝐵(t ≤ 0) ≡ 𝜑𝐶′(t ≤ 0) − 𝜑𝐷′(t ≤ 0)

⇔ 𝑅 𝐼𝐿 (t ≤ 0) ≡ 𝐼0 𝑅𝑒𝑞= f (2𝑅+𝑟)

𝑟 (3𝑅+𝑟)

𝑟𝑅

2𝑅+𝑟 = f 𝑅

3𝑅+𝑟

da cui: 𝐼𝐿 t ≤ 0 = f 3𝑅+𝑟𝑅

𝑅 = 𝑓

3𝑅+𝑟

t ≤ 0

(10)

• In alternativa, 𝐼𝐿 (t ≤ 0) si può ricavare considerando che la differenza di potenziale i punti A e B è identica a quella fra i punti G ed H:

𝜑𝐺(t ≤ 0) − 𝜑𝐻(t ≤ 0) ≡ 𝜑𝐴(t ≤ 0) − 𝜑𝐵(t ≤ 0)

⇔ 𝑓 − 𝑟𝐼0 ≡ 𝑅 𝐼𝐿 (t ≤ 0)

da cui: 𝐼𝐿 (t ≤ 0) = 𝑓−𝑟𝐼0

𝑅 = 𝑓−𝑟 𝑓

(2𝑅+𝑟) 𝑟 (3𝑅+𝑟)

𝑅 = 𝑓

3𝑅+𝑟

t ≤ 0

(11)

• Dopo l’apertura dell’interruttore T, nella maglia D’HGC’ del circuito equivalente (e, naturalmente, nella maglia DHGT del circuito originale) non scorre corrente; si ha la ‘scarica’ dell’induttore sulle resistenze in serie 𝑅 ed 𝑟

2 , quest’ultima corrispondente al parallelo delle resistenze dei rami CD ed EF.

• Con riferimento al verso (arbitrario) della corrente 𝐼L 𝑡 ≡ 𝐼L 𝑡 ≥ 0 che scorre nella maglia C’ABD’ (nella maglia GC’D’H o nella GCDH, la corrente è nulla), la II Legge di Kirchhoff si scrive:

− 𝑅 + 𝑟

2 𝐼L 𝑡 − 𝐿𝑑𝐼L 𝑡

𝑑𝑡 = 0

la cui soluzione, imponendo la condizione iniziale 𝐼L 𝑡 = 0 = 𝑓

3𝑅+𝑟 è:

𝐼L 𝑡 = 𝐼L 𝑡 = 0 𝑒

𝑅+𝑟 2

𝐿 𝑡 = 𝑓

3𝑅+𝑟 𝑒

𝑅+𝑟 2 𝐿 𝑡

t ≥ 0

come atteso, 𝐼L 𝑡 ha lo stesso verso di 𝐼L 𝑡 = 0

apertura

(12)

• Infine, si può calcolcare la differenza di potenziale fra i punti A e B per t ≥ 0:

𝜑𝐴 t ≥ 0 − 𝜑𝐵(t ≥ 0) = 𝑅𝐼L 𝑡 + 𝐿𝑑𝐼L 𝑡

𝑑𝑡 = 𝑓 𝑅

3𝑅+𝑟 𝑒

𝑅+𝑟 2

𝐿 𝑡𝑓𝑅 2𝑅+𝑟

2 3𝑅+𝑟 𝑒

𝑅+𝑟 2 𝐿 𝑡

t ≥ 0

(13)

Problema 3

Con riferimento alla figura a sinistra, si consideri un cilindro conduttore di raggio R e lunghezza infinita, in cui sono presenti due cavità cilindriche uguali, con assi paralleli a quello del conduttore. Le due cavità cilindriche hanno raggio

⅓R; i loro assi sono posizionati da parti opposte lungo lo stesso diametro, a distanza ½R dall’asse del conduttore. Nel conduttore circola una corrente uniforme I (uscente dal piano del foglio).

Ricavare un’espressione vettoriale per il campo magnetico nel punto P, posto a distanza x dall’asse.

 E’ sufficiente applicare il Principio di Sovrapposizione.

Il conduttore con cavità è equivalente alla sovrapposizione di:

• un conduttore cilindrico, di raggio R e senza cavità, percorso da corrente 𝑰𝟎, caratterizzata da densità di corrente (uscente dal piano del foglio) Ԧ𝑱0 = 𝐼

𝜋 𝑅2− 2 𝑅3 2

= 9

7 𝐼 𝜋𝑅2𝒌෡

• due conduttori cilindrici, di raggio 𝑅

3 , posizionati in corrispondenza delle cavità, percorsi da corrente 𝑰𝟏 ed 𝑰𝟐 , rispettivamente e con stessa densità di corrente pari a Ԧ𝑱1 = Ԧ𝑱2 = −Ԧ𝑱0 = −9

7 𝐼 𝜋𝑅2𝒌.෡

(14)

• Le correnti precedentemente indicate valgono:

𝑰𝟎𝑠𝑒𝑧.

𝑐𝑎𝑣𝑖𝑡àԦ𝑱0 ∙ 𝑑𝑺 = −9

7 𝐼

𝜋𝑅2 𝜋𝑅2 = −9

7 𝐼

𝑰𝟏= 𝑰𝟐= ׬ 𝑠𝑒𝑧

𝑐𝑎𝑣𝑖𝑡àԦ𝑱1 𝑜 2 ∙ 𝑑𝑺 = −9

7 𝐼

𝜋𝑅2 𝜋 𝑅

3

2 = −1

7 𝐼

• Applicando la Legge di Ampere a ciascuno dei conduttori precedentemente indicati, si trova che

- Il campo magnetico 𝑩0, generato in P dal conduttore cilindrico, di raggio R e senza cavità, percorso da corrente 𝑰𝟎, ha espressione:

𝑩0(𝑃) = μ0𝑰𝟎

2𝜋 𝑂𝑃 Ƹ𝒋 = μ0

9 7𝐼

2𝜋 𝑥 Ƹ𝒋 = 9 μ0𝐼

14𝜋 𝑥 Ƹ𝒋 con 𝑩0 = μ0𝑰𝟎

2𝜋 𝑂𝑃 = μ0

9 7𝐼 2𝜋 𝑥

(15)

𝑩1(𝑃) = − 𝑩1(𝑃) 𝑠𝑖𝑛𝛼 Ƹ𝒊 − 𝑩1(𝑃) 𝑐𝑜𝑠𝛼 Ƹ𝒋 =− 9 μ0𝐼 𝑅

28𝜋 𝑥2+ 𝑅

2

2 Ƹ𝒊 − 9 μ0𝐼 𝑥

14𝜋 𝑥2+ 𝑅

2 2 Ƹ𝒋

𝑩2(𝑃) = 𝑩2(𝑃) 𝑠𝑖𝑛𝛼 Ƹ𝒊 − 𝑩2(𝑃) 𝑐𝑜𝑠𝛼 Ƹ𝒋 = μ0𝐼 𝑅

28𝜋 𝑥2+ 𝑅

2

2 Ƹ𝒊 − μ0𝐼 𝑥

14𝜋 𝑥2+ 𝑅

2 2 Ƹ𝒋

cone 𝑩1(𝑃) = 𝑩2(𝑃) = μ0𝑰𝟏

2𝜋 01𝑃 = μ0

1 7𝐼 2𝜋 𝑥2+ 𝑅

2

2 = μ0𝐼

14𝜋 𝑥2+ 𝑅

2 2

- I campi magnetici 𝑩1 e 𝑩2, generati in P dai due conduttori cilindrici, di raggio 𝑅

3 , posizionati in corrispondenza delle cavità, percorsi da corrente 𝑰𝟏 ed 𝑰𝟐, rispettivamente, hanno espressione:

- Di conseguenza, il campo magnetico totale, 𝑩𝑇𝑂𝑇, in P ha espressione:

𝑩𝑇𝑂𝑇(𝑃) = 𝐵𝑜𝑦 𝑃 + 𝐵1𝑦 𝑃 + 𝐵2𝑦 𝑃 Ƹ𝒋 = 0𝐼

14𝜋 𝑥 − 2 μ0𝐼 𝑥

14𝜋 𝑥2+ 𝑅

2

2 Ƹ𝒋 = 0𝐼

14𝜋 𝑥4 μ0𝐼 𝑥

7𝜋 4𝑥2+𝑅2 Ƹ𝒋

(16)

Problema 4

Con riferimento alla figura a destra, si consideri una spira piana, di area S e resistenza totale R. A partire dall’istante t=0, la spira si trova immersa in un campo magnetico uniforme, le cui linee di forza sono dirette ortogonalmente al piano della spira, ed il cui modulo varia nel tempo secondo la legge B(t) = B0 exp (− t/T), dove T>0 è una costante.

Si ricavi un’espressione per:

- la quantità di carica che circola attraverso la resistenza in un intervallo di tempo molto lungo (t >>T);

- l’energia dissipata sulla resistenza nello stesso intervallo di tempo.

Come conseguenza della variazione temporale del flusso del campo 𝑩(𝑡) concatenato con la spira, quest’ultima diviene sede di forza elettromotrice indotta, 𝑓𝑒𝑚𝑖𝑛𝑑, e, di conseguenza, di corrente indotta, 𝑖𝑖𝑛𝑑 per t ≥ 0:

Applicando la legge di Faraday-Lenz, si ricava:

𝑓𝑒𝑚𝑖𝑛𝑑 = − 𝑑

𝑑𝑡𝛷𝑐𝑜𝑛𝑐.

𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎 𝑩 = − 𝑑

𝑑𝑡 න

𝑠𝑢𝑝. 𝑎𝑟𝑏𝑖𝑡𝑟.

𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜

𝑩 𝑡 ∙ 𝑑𝑺 = − 𝑑 𝑑𝑡න

𝑆

𝑩 𝑡 ∙ 𝑑𝑺 = − 𝑑 𝑑𝑡 න

𝑆

𝑩 𝑡 𝑑𝑺 𝑐𝑜𝑠0 = − 𝑑

𝑑𝑡 𝑩 𝑡 න

𝑆

𝑑𝑺

= − 𝑑

𝑑𝑡 B(t) 𝑆 = − 𝑑

𝑑𝑡 B0 exp (−t/T) 𝑆 = B0S

T exp (−t/T) Di conseguenza:

𝑖𝑖𝑛𝑑 = 𝑓𝑒𝑚𝑖𝑛𝑑

𝑅 = B0S

TR exp (−t/T)

(17)

Quindi, con riferimento alla figura:

𝑓𝑒𝑚𝑖𝑛𝑑 > 0 : la fem indotta ha la polarità indicata;

𝑖𝑖𝑛𝑑 > 0 : la corrente indotta scorre in verso antiorario

La quantità di carica totale che circola attraverso la resistenza si può ricavare:

𝑄 = ׬𝑖𝑛𝑖𝑧𝑓𝑖𝑛 𝑖𝑖𝑛𝑑 𝑑𝑡 = ׬0B0S

TR exp (−t/T) 𝑑𝑡 = B0S R

oppure, in modo equivalente:

𝑄 = ׬𝑖𝑛𝑖𝑧𝑓𝑖𝑛 𝑖𝑖𝑛𝑑 𝑑𝑡 = ׬𝑖𝑛𝑖𝑧𝑓𝑖𝑛 1 R

𝑑

𝑑𝑡𝛷𝑐𝑜𝑛𝑐.

𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎(𝑩) 𝑑𝑡 = 1

R׬𝑡=0

𝑡=∞ 𝑑𝛷𝑐𝑜𝑛𝑐.

𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎 𝑩 =

= 1

R 𝛷𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎𝑐𝑜𝑛𝑐. 𝑡 = ∞ − 𝛷𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎𝑐𝑜𝑛𝑐. 𝑡 = 0 = 1

R B(∞) S − B(0) S = 1

R 0 − B0S =

B0S R

(18)

L’energia totale dissipata attraverso la resistenza durante il passaggio della corrente nella spira vale:

𝑈 = න

𝑖𝑛𝑖𝑧 𝑓𝑖𝑛

𝑊𝑅 𝑑𝑡 = න

𝑖𝑛𝑖𝑧 𝑓𝑖𝑛

𝑅 𝑖𝑖𝑛𝑑2 𝑑𝑡 =

= න

0

𝑅 B0S

TR exp (−t/T)

2

𝑑𝑡 = 𝐵02𝑆2 2T𝑅

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