• Non ci sono risultati.

I disturbi del calcolo e della soluzione dei problemi Maria Chiara Passolunghi

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "I disturbi del calcolo e della soluzione dei problemi Maria Chiara Passolunghi"

Copied!
18
0
0

Testo completo

(1)

I disturbi del calcolo e della soluzione dei

problemi

Maria Chiara Passolunghi

Università di Trieste

(2)

ARGOMENTI:

ABILITA’ implicate nella soluzione dei problemi e metodi per indagarle – tipologia problemi

HIP: abilità cognitive implicate nella soluzione di problemi aritmetici

 Test diagnostici difficoltà soluzione problemi

Abilità numeriche e di calcolo

 Test diagnostici difficoltà calcolo

(3)

ARGOMENTI:

Memoria e apprendimento matematico

Precursori apprendimento matematico

Definizione disturbo apprendimento matematico

Riflessioni sulla diagnosi e trattamento delle difficoltà di calcolo e soluzione dei

problemi e indicazione materiale trattamento

(4)

ARGOMENTI OGGI:

 TIPOLOGIA problemi

ABILITA’ implicate nella soluzione dei problemi

(5)

Alcuni interrogativi:

Cosa avviene nella nostra mente mentre tentiamo di risolvere una

situazione problematica?

Quali sono i processi sottostanti?

Analisi introspettiva?

Non sempre è sufficiente

(6)

COS'E' UN PROBLEMA?

Un problema sorge quando un essere vivente ha una meta ma non sa come

raggiungerla”

(Duncker, 1935)

(7)

TIPI DI PROBLEMI : Problemi "pratici"

Problemi "relazionali"

Problemi connessi con il proprio lavoro

(8)

Un buon modo è cercare di

capire quali sono gli ostacoli che rendono difficoltosa la soluzione

Vediamo alcuni esempi ….

(9)

Quali sono le difficoltà sottostanti alla soluzione dei problemi veri e propri?

(caso dei problemi insight) 1) AUTOPORSI dei LIMITI

(talvolta posti dalle caratteristiche del problema)

2) FISSITA’ FUNZIONALE, cioè fissarsi solo su una sola funzione di un elemento del problema (es. "candele",

"corde")

3) effetti dell'ABITUDINE (es. si ripetono i procedimenti tentati in precedenza, che però non portano al successo)

(10)

Caratteristiche dei "problemi veri e propri" o

"problemi insight"

La soluzione dipende spesso da un'unica intuizione cruciale (illuminazione improvvisa)

Sensazione di "tensione cognitiva" e di coinvolgimento emotivo

Insight cognitivo in cui avviene una ristrutturazione delle conoscenze e degli elementi del problema

(11)

Wertheimer (1920) ha esteso gli esperimenti agli esseri umani e ha studiato i processi di

"pensiero produttivo" (o creativo),

distinguendoli da quelli di pensiero meramente

"riproduttivo"

NB! Importanza di stimolare un pensiero di tipo produttivo. Evitare quanto più possibile di

fornire soluzioni già pronte, dando invece la sensazione di dover effettivamente risolvere un

problema

(12)

Problemi di tipo "routinario"

Sono i tipici problemi proposti a scuola, nei quali si devono applicare ad una data situazione

delle procedure già apprese.

(13)

Differenza fra

COMPITO e PROBLEMA:

è data dal vissuto del soggetto

(es. i problemi proposti, il teorema di

Pitagora)

(14)

Problemi scolastici

Come viene elaborata l'informazione durante le varie fasi di soluzione?

 Quali sono le abilità cognitive implicate nella soluzione dei problemi?

Quali abilità cognitive distinguono solutori abili da solutori non abili?

Vediamo l'esempio di un problema verbale, cioè

un problema che può essere considerato più vicino a quelli tipicamente scolastici.

(15)

PROBLEMA

La nonna di Maria ha 19 nipoti. La nonna di Gina ha 7 nipoti in meno della nonna di Maria.

La nonna di Carolina ha 1/3 del numero di nipoti della nonna di Gina.

Quanti nipoti hanno in tutto le tre nonne?

(16)

Processi implicati nella soluzione di un problema aritmetico

COMPRENSIONE CATEGORIZZAZIONE

PIANIFICAZIONE

ESECUZIONE DI ALGORITMI METACOGNIZIONE,

CONTROLLO E SUPERVISIONE

(17)

ESERCITAZIONE

Per ognuna delle componenti presentate nella slide precedente (tranne esecuzione degli

algoritmi)

Pensare e scrivere delle possibili prove per valutarli – in riferimento a un problema

aritmetico di tipo verbale

(es. il problema delle nonne)

(18)

Come ci organizziamo per gruppi

e poi fine registrazione

Riferimenti

Documenti correlati

Nelle liste richieste occorre elencare le sigle delle regole nell’ordine che corrisponde alla se- quenza di applicazione: la prima (a sinistra) della lista deve essere la sigla

Nelle liste richieste occorre elencare le sigle delle regole nell’ordine che corrisponde alla se- quenza di applicazione: la prima (a sinistra) della lista deve essere la sigla

Dall’esame dello spettro IR si deduce che il composto X è un chetone infatti si notano a 2900 cm −1 e a 1450-1359 cm −1 i segali dovuti allo stiramento e al piegamento dei legami

L’approccio metodologico dell’apprendimento rovesciato, spostando la semplice trasmissione dei contenuti fuori dalla classe e liberando in aula tempi aggiuntivi per

In questo processo di chiusura degli OPG sono previsti diversi livelli di presa in carico e diversi gradienti di trattamento a seconda della gravità della malattia e pericolosità

La capacità di tale formulazione consiste nel poter esprimere il bilancio per qualunque grandezza deve essere una variabile dipendente trasferita al fluido e

Per stabilire se `e possibile chiudere qualche problema `e necessario individuare una soluzione ammissi- bile per il problema (11.1.2) e quindi il valore dell’ottimo corrente

riconoscere classi di modelli di programmazione lineare sia continua che a variabili intere, 2. utilizzare fogli elettronici per la soluzione di problemi di