Introduzione
La fluidodinamica computazionale, in inglese C.F.D.
Dynamic, è una tecnica che permette la soluzione di problemi fluidodinamici
computer. La disciplina si è sviluppata nei primi anni 70 in seguito allo sviluppo dei primi calcolatori elettronici. I problemi che possono essere analizzati sono di varia natura e coinvolgono sistemi fluidi inerenti problematiche ri
reazioni chimiche. Infatti le equazioni differenziali problemi solo in alcune casi presentano
parte delle situazioni, devono essere risolte numericamente.
Modello fisico
Il primo passo da affrontare per una simulazione numerica consiste nel semplificare un modello reale traducendolo in un modello
approssimano la situazione reale che si vuole analizzare.
necessario adottare il modello più semplice che si riesce ad ottenere caratterizzato però da risultati validi. Una volta terminata tale fase
si può passare al passo successivo rappresentato dal modello matematico.
Modello matematico
I problemi inerenti i sistemi continui
bilancio delle varie quantità fisiche coinvolte nei processi.
quantità fisica φ risulta pari a:
in cui u =(u,v,w) rappresenta la velocità del fluido
capacità di tale formulazione consiste nel poter esprimere il bilancio per qualunque grandezza fisica di interesse: φ deve essere una variabile dipendente trasferita al fluido e
una componente di velocità ,una frazione massica, una te termine che compare nella relazione S
viene creata o distrutta nell'unità di volume.
di quattro termini che sono rispettivamente il termine non stazionario, il termine convettivo, il termine diffusivo ed il termine di sorgente: in particolare quest'ultimo può comprendere anche termini che non rientrino nei termini convettivi o diffusivi
componente della velocità, ad esempio la componente lungo l'asse x indicata con u, si ottiene la seguente equazione:
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La fluidodinamica computazionale, in inglese C.F.D. acronimo di Computational Fluid , è una tecnica che permette la soluzione di problemi fluidodinamici
computer. La disciplina si è sviluppata nei primi anni 70 in seguito allo sviluppo dei primi I problemi che possono essere analizzati sono di varia natura e coinvolgono problematiche riguardanti flussi di massa, scambi di calore, moti turbolenti
e equazioni differenziali a derivate parziali che caratterizzano tali presentano soluzioni gestibili analiticamente, e perciò
devono essere risolte numericamente.
Il primo passo da affrontare per una simulazione numerica consiste nel semplificare un modello in un modello fisico caratterizzato da precise condizioni al
approssimano la situazione reale che si vuole analizzare. In questa fase preliminare sarebbe necessario adottare il modello più semplice che si riesce ad ottenere caratterizzato però da
Una volta terminata tale fase, che si conclude con l'introduzione del modello fisico, si può passare al passo successivo rappresentato dal modello matematico.
I problemi inerenti i sistemi continui, e dunque anche i fluidi, sono caratterizzati da equazioni di varie quantità fisiche coinvolte nei processi. L'equazione di bilancio per la generica
=(u,v,w) rappresenta la velocità del fluido, ρ la densità e il coefficiente di diffusione. Г capacità di tale formulazione consiste nel poter esprimere il bilancio per qualunque grandezza
deve essere una variabile dipendente trasferita al fluido e una componente di velocità ,una frazione massica, una temperatura oppure
termine che compare nella relazione S
φrappresenta il tasso con cui la particolare grandezza viene creata o distrutta nell'unità di volume. La particolare forma dell'equazione
che sono rispettivamente il termine non stazionario, il termine convettivo, il termine diffusivo ed il termine di sorgente: in particolare quest'ultimo può comprendere anche termini che non rientrino nei termini convettivi o diffusivi. Applicando tale rela
componente della velocità, ad esempio la componente lungo l'asse x indicata con u, si ottiene la acronimo di Computational Fluid , è una tecnica che permette la soluzione di problemi fluidodinamici attraverso l'uso del computer. La disciplina si è sviluppata nei primi anni 70 in seguito allo sviluppo dei primi I problemi che possono essere analizzati sono di varia natura e coinvolgono
flussi di massa, scambi di calore, moti turbolenti e he caratterizzano tali e perciò, nella maggior
Il primo passo da affrontare per una simulazione numerica consiste nel semplificare un modello fisico caratterizzato da precise condizioni al contorno che In questa fase preliminare sarebbe necessario adottare il modello più semplice che si riesce ad ottenere caratterizzato però da
conclude con l'introduzione del modello fisico,
sono caratterizzati da equazioni di L'equazione di bilancio per la generica
il coefficiente di diffusione. La
capacità di tale formulazione consiste nel poter esprimere il bilancio per qualunque grandezza
deve essere una variabile dipendente trasferita al fluido e può rappresentare
mperatura oppure l'entalpia: l'ultimo
la particolare grandezza φ
La particolare forma dell'equazione rivela la presenza
che sono rispettivamente il termine non stazionario, il termine convettivo, il
termine diffusivo ed il termine di sorgente: in particolare quest'ultimo può comprendere anche
. Applicando tale relazione ad una
componente della velocità, ad esempio la componente lungo l'asse x indicata con u, si ottiene la
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è bene notare che in questo caso il termine di pressione non viene inserito nel termine di sorgente perché la pressione, così come la velocità, è una variabile dipendente. Per ogni grandezza fisica φ i termini Г e S
φassumono determinati significati riepilogati nelle tabella seguente:
Digitare l'equazione qui.
la tabella riassume le principali quantità da inserire nell'equazione generalizzata: q'' indica il flusso termico, è il tensore degli sforzi,f rappresenta le forze di massa, T la temperatura, q''' la potenza termica volumetrica e ϕ il termine di dissipazione.