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Denunciare è obbligatorio?

Autore: Mariano Acquaviva | 30/08/2021

Obbligo soggettivo di denuncia: quali persone devono sempre segnalare i reati? Quali crimini vanno denunciati anche dai comuni cittadini?

Può capitare di assistere alla commissione di un reato. Ad esempio, può succedere che, passeggiando in strada, si assista a un’aggressione fisica, a un furto oppure a una rapina. All’interno di un ufficio pubblico potrebbe accadere di assistere a un tentativo di corruzione. Perfino in casa propria potrebbero essere commessi dei reati: si pensi al coinquilino che spaccia oppure che si avvale dell’IpTv illegale. In

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tutti questi casi, il senso morale per il rispetto della giustizia porterebbe a denunciare i crimini; dall’altra parte, però, sporgere denuncia implica delle conseguenze, quali ad esempio l’obbligo di testimoniare e di rimanere a disposizione degli inquirenti. A volte, poi, si preferisce far finta di nulla per timore di ritorsioni. Come comportarsi in queste circostanze? Denunciare è obbligatorio?

Come vedremo, in Italia, solamente in alcune ipotesi c’è l’obbligo di sporgere denuncia. Per essere più precisi, la legge italiana distingue tra: un obbligo oggettivo, che grava su qualsiasi cittadino, inerente al dovere di segnalare determinati tipi di reati; un obbligo soggettivo, che riguarda invece solo specifici soggetti in relazione a qualsiasi tipo di reato.

In sintesi, secondo l’ordinamento giuridico italiano, ci sono persone che devono sempre denunciare un crimine, mentre tutti gli altri devono farlo solo in relazione a particolari reati. Se l’argomento ti interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme quando è obbligatorio denunciare.

Per quali persone la denuncia è obbligatoria?

Come detto in apertura, la legge prevede che la denuncia sia obbligatoria per alcuni soggetti che rivestono una determinata qualità. Potremmo parlare, in questi casi, di obbligo soggettivo di denunciare, visto che, con riferimento a tali persone, sussiste l’obbligo giuridico di segnalare sempre qualsiasi tipo di reato.

La denuncia è obbligatoria per tutti i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio che hanno avuto notizia di un reato procedibile d’ufficio nell’esercizio o a causa delle loro funzioni.

Sono pubblici ufficiali tutti coloro che svolgono una funzione riconducibile a uno dei poteri dello Stato (legislativo, giudiziario o amministrativo). Sono esempi di pubblico ufficiale: gli appartenenti alle forze dell’ordine; gli insegnanti; i notai; i medici; i sindaci; i consiglieri comunali.

Sono incaricati di un pubblico servizio coloro che svolgono funzioni pubbliche residuali, ma non mansioni manuali: è il caso degli infermieri o di coloro che sono investiti di una concessione pubblica (come quella radiotelevisiva).

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Per quali reati la denuncia è obbligatoria?

Da un punto di vista oggettivo, per legge, ci sono dei reati che devono essere denunciati da chiunque ne abbia notizia, a prescindere dalla carica rivestita. Si può parlare in questi casi di un obbligo oggettivo di denuncia, in quanto anche il comune cittadino è tenuto a sporgere denuncia alle autorità.

Se, dunque, ti stai chiedendo «Sono obbligato a denunciare un reato?», la risposta è sì, ma solo nei seguenti casi:

quando si ha notizia di un delitto contro la personalità dello Stato per il quale la legge prevede la pena dell’ergastolo (è il caso, ad esempio, del delitto di attentato contro il Presidente della Repubblica o del reato di strage);

quando si ricevono in buona fede monete contraffatte o alterate;

quando si riceve denaro o si ricevono cose provenienti da delitto senza conoscerne o sospettarne la provenienza;

quando si ha notizia che nel luogo in cui si abita si trovano materie esplodenti o si rinvengono esplosivi di qualunque natura, o ancora si ha conoscenza di depositi o di rinvenimenti di esplosivi;

quando è stata smarrita la propria arma detenuta legalmente, oppure quando è stata rinvenuta un’arma o del materiale esplodente.

La denuncia è obbligatoria, infine, per chiunque, essendone a conoscenza, omette o ritarda di riferire fatti e circostanze concernenti un sequestro di persona a scopo di estorsione, anche solo tentato, salvo i casi in cui l’omissione o il ritardo di denuncia sia stato fatto per favorire un prossimo congiunto.

Omissione di denuncia: cosa si rischia?

Chi aveva l’obbligo di denunciare e, ciononostante, non ha segnalato nulla alle autorità incorre (quasi sempre) in reato.

Per la precisione, l’omessa denuncia di reato da parte di pubblici ufficiali e incaricati di un pubblico servizio è punita, rispettivamente, con la multa da 30 a 516 euro e con la multa fino a 103 euro. Stessa pena si applica anche nel caso di ritardo nello sporgere denuncia [1].

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La pena è della reclusione fino ad un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto.

La pena è della reclusione da sei mesi a tre anni (e da uno a cinque anni, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria) se l’omessa o ritardata denuncia riguarda un delitto contro la personalità dello Stato. Si parla in questi casi di omessa denuncia aggravata [2].

Come anticipato nel primo paragrafo, nessuna sanzione è prevista nel caso di omessa denuncia di un reato procedibile a querela: in questa ipotesi, infatti, non sussiste alcun obbligo di segnalazione.

Nel caso di violazione dell’obbligo di denuncia da parte del semplice cittadino per i delitti contro la personalità dello Stato puniti con l’ergastolo, la pena è la reclusione fino a un anno o la multa da 103 a 1.032 euro [3].

Disciplina particolare è prevista per i medici. Chiunque, nell’esercizio di una professione sanitaria, avendo prestato la propria assistenza in casi che presentano i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d’ufficio, omette o ritarda di riferirne all’autorità giudiziaria, è punito con la multa fino a 516 euro [4].

L’obbligo di referto non sussiste se la denuncia esporrebbe la persona assistita dal medico a procedimento penale. Ciò significa che, se ad esempio un medico di pronto soccorso presta le proprie cure a una persona che ha evidentemente aggredito un’altra, non è tenuto a darne comunicazione alle autorità.

Ancora, il cittadino che ha ricevuto in buona fede monete contraffatte o alterate e non le ha consegnate all’autorità entro tre giorni da quello in cui ne ha riconosciuto la falsità o l’alterazione, è punito con la sanzione amministrativa fino a 206 euro [5]. Pertanto, non si tratta di reato.

Nel caso di omessa denuncia di cose provenienti da un delitto, la pena è l’arresto fino a sei mesi o l’ammenda fino a 516 euro [6].

L’omessa denuncia di materie esplodenti è punita con l’arresto da tre a dodici mesi o con l’ammenda fino a 371 euro [7].

Per quanto riguarda l’omessa denuncia dello smarrimento di armi o del

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ritrovamento di armi o esplosivi, nel primo caso è prevista l’ammenda fino a 258 euro, mentre nel secondo con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda fino a 103 euro [8].

Infine, nel caso di omessa denuncia di un sequestro (anche tentato) di persona a scopo estorsivo, o anche solo di omissione di informazioni utili all’autorità giudiziaria in riferimento a tale delitto, la pena è la reclusione fino a tre anni [9].

Note

[1] Artt. 361 e 362 cod. pen. [2] Art. 363 cod. pen. [3] Art. 364 cod. pen. [4] Art.

365 cod. pen. [5] Art. 694 cod. pen. [6] Art. 709 cod. pen. [7] Art. 679 cod. pen.

[8] Art. 20, l. n. 110/75. [9] Art. 3, D.L. n. 8 del 15 gennaio 1991.

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