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CI FU UNA GRANDE TEMPESTA

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Academic year: 2022

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“CI FU UNA GRANDE TEMPESTA

(Mc 4, 37)

Adorazione del Giovedì Santo, 2021

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CANTO

GESÙ E LA SAMARITANA

Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò.

Sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò.

Nessun male più ti colpirà, il tuo Dio non dovrai temere.

Se la mia legge in te scriverò, al mio cuore ti fidanzerò

E mi adorerai in Spirito e Verità.

don Salvo

Ci siamo tutti dentro da un anno ormai… E nella tempesta ciò che si desidera con tutto il cuore è la quiete, la sicurezza di un porto, rivedere i volti cari… Qui, trovi tutto questo!

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3

Nella fatica della pandemia, noi presbiteri vorremmo ringraziarvi perché siete qua, davanti all’Eucaristia, dove troviamo il Signore Gesù Cristo, vivo e amante, che è il volto più caro, il porto più sicuro, la quiete più profonda.

Grazie perché, nel silenzio, le nostre storie si intrecciano con la Sua, ed essere nella stessa barca è un onore, una gioia, una speranza, non una rassegnazione!

Per la preghiera ci facciamo ispirare da quella proposta da papa Francesco il 27 marzo 2020 in Piazza San Pietro.

Grazie per la bella testimonianza di fare la cosa più importante nella

“grande tempesta”: essere qui!

Buona preghiera!

ci sediamo

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4

1. RACCOGLITI ED ASCOLTA

don François

Porta davanti al Signore ciò che vivi, le fatiche che senti, le stanchezze e le paure. Invocalo perché apra il tuo cuore all’ascolto della sua Parola e all’accoglienza del suo amore. Prega così:

tutti

Dio onnipotente e misericordioso guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre. Per Cristo, nostro Signore. Amen.

(5)

5

don François

Prepariamoci ad accogliere la Parola del Vangelo pregando la prima parte del Salmo 77.

tutti

La mia voce sale a Dio e grido, grido a Dio e lui mi ascolta.

Quando sono in angoscia, cerco il Signore;

tutta la notte, senza stancarmi tendo le mani verso di lui.

uomini

Rifiuto ogni altro conforto.

Io penso a Dio, ma piango;

medito e mi perdo di coraggio.

Non mi fai chiudere occhio, Signore; sono agitato,

non ho più parole.

(6)

6

donne

Ricordo il tempo antico, ripenso agli anni lontani.

Passo la notte in continui pensieri, medito e senza sosta mi domando:

“Il Signore ci respingerà per sempre?

Di noi non vorrà più saperne?

È finito per sempre il suo amore?

Si è esaurita la sua promessa?

Ha dimenticato la sua compassione?

Nel suo sdegno

ha chiuso il suo cuore?”.

uomini

Dico: “Questo è il mio tormento:

Dio, l’Altissimo, non agisce più come prima”.

Signore, io voglio ricordare le tue azioni,

ripensare ai tuoi miracoli di un tempo.

(7)

7

tutti

Rifletto su ognuna delle tue opere,

considero le tue mirabili imprese.

Nessun Dio è grande come te, sante sono tutte le tue azioni.

ci mettiamo in piedi CANTO

LODE A TE

coro

Lode a Te o Cristo, Re di eterna gloria.

tutti

Lode a Te o Cristo, Re di eterna gloria.

(8)

8

don Salvo

Il Signore sia con voi.

tutti

E con il tuo Spirito.

don Salvo

Dal Vangelo secondo Marco.

(4, 35-41) tutti

Gloria a te, o Signore.

don Salvo

In quel giorno, venuta la sera, disse loro: “Passiamo all’altra riva”. E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca.

C’erano anche altre barche con lui.

Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena.

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9

Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?”.

Si destò, minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: “Perché avete paura?

Non avete ancora fede?”. E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: “Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?”.

ci sediamo don Emilio

Sostiamo in silenzio davanti all’Eucaristia ripetendo più volte le ultime parole del Vangelo:

“Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?”.

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10

silenzio don Emilio

Lodiamo per questa Parola, con la seconda parte del Salmo 77.

tutti

Sei l’unico Dio che fa prodigi.

Hai manifestato

la tua potenza alle nazioni.

Con forza hai liberato il tuo popolo,

i discendenti di Giacobbe e di Giuseppe.

don Salvo

Quando sei apparso sul mare, o Dio, tremarono tutte le acque, si sconvolsero anche gli abissi.

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11

don François

Le nubi rovesciarono torrenti d'acqua;

scoppiarono tuoni nel cielo;

i tuoi lampi guizzarono come frecce.

don Emilio

Al fragore dei tuoni nella tempesta i fulmini rischiaravano il mondo, la terra tremò e fu scossa.

Tu sei passato attraverso il mare, hai camminato tra acque profonde, nessuno può ritrovare le tue orme.

tutti

Per il tuo popolo sei stato un pastore.

(12)

12

2. “NON TIMPORTA DI ME?”

lettore

Dalla meditazione di papa Francesco, il 27 marzo 2020.

“Venuta la sera” (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.

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lettore

Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda.

Su questa barca… ci siamo tutti.

Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.

don Salvo

È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati,

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Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre - è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme -. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero:

“Perché avete paura? Non avete ancora fede?” (v. 40).

lettore

Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?” (v.

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38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.

don Emilio

Sostiamo in silenzio e ripetiamo davanti all’Eucaristia quella domanda: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?”

don François

Porta al Signore i tuoi momenti di disperazione, di rabbia, di dubbio.

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Aprigli il cuore: lui salverà anche te! Come incenso, salga la nostra preghiera.

durante il canto alcuni ministri entrano dal fondo con i due vasi già fumiganti d’incenso

CANTO

LA MIA PREGHIERA ELEVO A TE

La mia preghiera elevo a te che sei l'immenso amore, sei.

Il Dio dell'impossibile.

Se questa bocca griderà, se questo cuore invocherà, io so che ascolterai.

Dio, la mia voce sale al cielo, Dio, ti prego agisci tu.

Mio Dio, l'uomo che confida in te non è deluso.

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17

Se tutto sembra perso innalzo gli occhi al cielo.

Dio, so che nulla posso io, Dio, ogni cosa affido a te.

Mio Dio spero nella tua bontà tu fai prodigi, tu fai miracoli:

agisci tu!

silenzio

don François

Ti adoro, Signore, vero Dio e vero uomo, realmente presente in questo Santo Sacramento.

tutti

Ti adoro, Signore, nostro Salvatore, Dio-con-noi,

fedele e ricco di misericordia.

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18

don François

Ti adoro, Signore, vincitore del peccato e della morte.

tutti

Ti adoriamo, Signore, amico dell’uomo, risorto e vivo alla destra del Padre.

don Salvo

Credo in te, Signore, Figlio unigenito del Padre, disceso dal Cielo per la nostra salvezza.

tutti

Credo in te, Signore, medico divino, che ti chini sulla nostra miseria.

don Salvo

Credo in te, Signore, Agnello immolato, che ti offri per riscattarci dal male.

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19

tutti

Credo in te, Signore, buon Pastore, che doni la vita per il gregge che ami.

don Salvo

Credo in te, Signore, Pane vivo e farmaco di immortalità,

tutti

che ci doni la vita eterna.

3. “PERCHÉAVETEPAURA?”

lettore

Dalla meditazione di papa Francesco, il 27 marzo 2020.

“Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che

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tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo:

“Svegliati Signore!”.

lettore

“Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che

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non è tanto credere che tu esista, ma venire a te e fidarsi di te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”,

“ritornate a me con tutto il cuore”

(Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita.

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don Emilio

Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso:

sono le nostre armi vincenti.

lettore

“Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle.

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don Salvo

Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché lui le vinca.

Come i discepoli sperimenteremo che, con lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte.

Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.

don François

Sostiamo in silenzio e ripetiamo davanti all’Eucaristia quella domanda: “Perché ho paura?”. Porta al Signore le tue paure, chiamale per nome. Portagli i volti di tutti coloro che ti stanno aiutando a non averla, i volti di chi ti annuncia con amore e con i piccoli gesti

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quotidiani il Vangelo della speranza. Apri il cuore a chi ti dice:

“Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo” (Gv 16,33).

silenzio

don François

Dal potere di satana e dalle seduzioni del mondo:

tutti

liberaci, o Signore!

don François

Dall’orgoglio e dalla presunzione di poter fare a meno di te:

tutti

liberaci, o Signore!

(25)

25

don François

Dagli inganni della paura e dell’angoscia:

tutti

liberaci, o Signore!

don François

Dall’incredulità

e dalla disperazione:

tutti

liberaci, o Signore!

don François

Dalla durezza di cuore e dall’incapacità di amare:

tutti

liberaci, o Signore!

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26

don François

Da tutti i mali che affliggono l’umanità:

tutti

salvaci, Signore!

don François

Dalla fame, dalla carestia e dall’egoismo:

tutti

salvaci, Signore!

don François

Dalle malattie, dalle epidemie e dalla paura del fratello:

tutti

salvaci, Signore!

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27

don François

Dalla follia devastatrice, dagli interessi spietati e dalla violenza:

tutti

salvaci, Signore!

4. “CALMATI”

lettore

Dalla meditazione di papa Francesco, il 27 marzo 2020.

Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la

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nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone:

nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza:

nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi.

Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che

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29

mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.

lettore

Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare.

Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci

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e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza.

don Salvo

Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: “Voi non abbiate paura” (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in te ogni preoccupazione, perché tu hai cura di noi” (cfr 1Pt 5,7).

don Emilio

Calmati in silenzio davanti all’Eucaristia. Rinnova la tua fede nel Risorto. Raccontagli il tuo impegno a conservare nel cuore la calma del suo amore e della sua potenza.

silenzio

(31)

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don Emilio

Carissimi fratelli e sorelle, carissimi che state partecipando a quest’adorazione eucaristica seguendo la diretta streaming, concludiamo la nostra preghiera invocando insieme il Signore.

don Emilio

Guarda la tua Chiesa che attraversa il deserto:

tutti

consolaci, Signore!

don Emilio

Guarda l’umanità, atterrita dalla paura e dall’angoscia:

tutti

consolaci, Signore!

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don Emilio

Guarda gli ammalati e i moribondi, oppressi dalla solitudine:

tutti

consolaci, Signore!

don Emilio

Guarda i medici

e gli operatori sanitari:

tutti

consolaci, Signore!

don Emilio

Guarda i politici e gli amministratori,

che portano il peso delle scelte:

tutti

consolaci, Signore!

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don Salvo

Nell’ora della prova e dello smarrimento:

tutti

donaci il tuo Spirito, Signore!

don Salvo

Nella tentazione e nella fragilità:

tutti

donaci il tuo Spirito, Signore!

don Salvo

Nel combattimento contro il male e il peccato:

tutti

donaci il tuo Spirito, Signore!

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don Salvo

Nella decisione di rimanere in te e nella tua amicizia:

tutti

donaci il tuo Spirito, Signore!

don François

Se il peccato ci opprime:

tutti

aprici alla speranza, Signore!

don François

Se l’odio ci chiude il cuore:

tutti

aprici alla speranza, Signore!

don François

Se il dolore ci visita:

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tutti

aprici alla speranza, Signore!

don François

Se l’indifferenza ci angoscia:

tutti

aprici alla speranza, Signore!

don François

Se la morte ci annienta:

tutti

aprici alla speranza, Signore!

don Salvo

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire

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sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

tutti Amen.

tutti

Benedetto sei tu, Gesù, che stai con noi quando viene la sera.

Benedetto sei tu, Gesù, che ci inviti a passare all’altra riva.

Benedetto sei tu, Gesù, che stai nella barca con noi.

don Salvo

Benedetto sei tu, Gesù, che non ci abbandoni nella grande tempesta.

Benedetto sei tu, Gesù, che non vuoi che siamo perduti.

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Benedetto sei tu, Gesù, che minacci il vento e dici al mare: “Taci, calmati!”.

tutti

Benedetto sei tu, Gesù, che ci inviti a non avere paura.

Benedetto sei tu, Gesù, che ci doni la fede.

Benedetto sei tu, Gesù: a te il vento e il mare obbediscono.

don Salvo

Carissimi tutti qui presenti e quanti ci seguite da casa, vi raggiunga la benedizione di Dio onnipotente e misericordioso.

Lasciate entrare solo Lui nelle vostre case perché porti serenità e pace alle nostre paure. Buon triduo pasquale e grazie per la vostra preghiera. Buonanotte.

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CANONE

BONUM EST CONFIDERE

Bonum est confidere in Domino, Bonum sperare in Domino.

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