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INDICATORI DIQUALITA’ProcessiEsitiStruttura

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Academic year: 2021

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(1)

INDICATORI DI QUALITA’

Processi

Esiti Struttura

Quali indicatori ?

1. Indicatori di struttura

2. Indicatori di processo

3. Indicatori di esito

(2)

Definizione

Requisiti Strutturali, Tecnologici, Organizzativi e Professionali (?) delle strutture sanitarie,

generalmente definite dai programmi di accreditamento

N.B. Standard di competence professionale = “the black hole”

1. Indicatori di struttura

Approvato con la delibera di Giunta regionale n. n. 109 del 4 febbraio 2008

(3)

Processi

Esiti

Struttura Professionisti

Evidenze

Sistemi informativi

Accreditamento ???

(4)

Copyright © -GIMBE

(5)

Definizione

Informano che il processo assistenziale è stato erogato, o meno, in maniera appropriata secondo quanto definito da standard di riferimento: linee-guida, percorsi assistenziali

2. Indicatori di processo

2. Indicatori di processo

Esempi

•Uso di aspirina, beta-bloccanti, ACE-inibitori, riperfusione nei pazienti con infarto del miocardio

•Profilassi della malattia tromboembolica

•Profilassi antibiotica nei pazienti sottoposti a protesi d’anca

•Endoscopia entro 24 ore nei pazienti con emorragia digestiva superiore

Vantaggi

• Misurano direttamente l’appropriatezza degli interventi sanitari prescritti ai pazienti, documentando la qualità dell’atto professionale.

• Rispetto agli indicatori di esito sono meno influenzati dalle differenze di case-mix.

• Permettono di identificare le inappropriatezze, suggerendo precocemente le aree di miglioramento.

• Possono essere raccolti in ‘‘real time’’

2. Indicatori di processo

(6)

Svantaggi

• Considerata la difficoltà ad ottenerli dai sistemi informativi aziendali, richiedono un audit clinico strutturato o database clinici dedicati

• Rispetto agli indicatori di esito, sono considerati di minore importanza da decisori, pazienti e, in parte, anche dai professionisti

2. Indicatori di processo

Robustezza

• E’ strettamente correlata alla forza della raccomandazione clinica su cui viene costruito l’indicatore

- Raccomandazioni A, B= indicatore molto robusto - Raccomandazioni C, D= indicatore poco robusto

2. Indicatori di processo

Definizione

Documentano una modifica di esiti assistenziali

3. Indicatori di esito

(7)

Humanistic

Economic Clinical

Indicatori di esito

Types of outcome measures

Epstein RS, et al. Ann Intern Med 1996

Clinical

-Mortality (Death specific cause - e.g. cardiovascular - or total) - Clinical events (myocardial infarction, stroke)

- Physiologic and metabolic measures (cholesterol levels, blood pressure)

Humanistic

-Symptoms (AUA symptoms score)

- Quality of life (SF-36 questionnaire, Nottingham Health Profile) - Functional status (Karnofsky)

- Patient satisfaction (Group Health Association of America Survey)

Economic

- Direct medical (hospitalizations, outpatient visit, diagnostic tests, drugs) - Indirect medical (work loss, restricted activity days)

- Untangible (burn of suffering, psycological distress, “labeling effect”

Esempi

• Mortalità dopo by-pass aorto-coronarico

• Accessi al PS per attacco asmatico

• Soddisfazione dei pazienti (qualità percepita)

Indicatori di esito

(8)

Vantaggi

• Soddisfano tutti gli attori di un sistema sanitario: decisori, medici, pazienti

• In quanto variabili discrete, sono più facili da misurare e spesso disponibili nei sistemi informativi aziendali, la cui completezza/affidabilità è:

- Massima per gli esiti economici - Intermedia per gli esiti clinici - Minima per gli esiti umanistici

3. Indicatori di esito

Robustezza

• Considerato che gli esiti clinici, oltre che dalla qualità dell’assistenza, sono influenzati da altre determinanti il principale elemento che ne condiziona la robustezza è il tempo trascorso dall’erogazione del processo.

• Nell’assistenza ospedaliera, gli indicatori di esito sono:

- molto robusti entro la dimissione - moderatamente robusti sino a 4 settimane

- dopo 4 settimane si “indeboliscono” progressivamente in misura variabile.

3. Indicatori di esito

Patrimonio Genetico

Assistenza Sanitaria - Prevenzione - Diagnosi - Terapia - Riabilitazione Cultura + condizioni

socio-economiche - Comportamenti - Stili di vita - Attitudini

Ambiente (ecosistema)

Esiti

Domenighetti G. Como, 2002

I determinanti della salute

(9)

“Robustezza”

• Documentata relazione volume-esiti (elevato livello di competenza tecnica e/o setting di eccellenza)

• Impossibilità a misurare indicatori di processo - LG con raccomandazioni molto deboli

- Molteplicità di strutture e professionisti coinvolti in breve tempo nel processo assistenziale (es. politrauma, prelievo d’organi)

3. Indicatori di esito

Svantaggi (1)

• Richiedono complesse tecniche statistiche (risk adjustment) per correggere differenze di case-mix e sociodemografiche,variazioni random, effetti di selezione.

• Richiedono:

- Lunghi periodi di osservazione: se l’esito si presenta a notevole distanza di tempo

- Numero di pazienti molto elevato: se la frequenza attesa dell’esito è bassa.

Indicatori di esito

Svantaggi (2)

• La fonte principale degli indicatori di esito è la scheda di dimissione ospedaliera (SDO), che presenta due limiti:

- “deformazione quantitativa” degli esiti clinici conseguente alle codifiche opportunistiche

- reverse reporting bias che sottostima l’incidenza degli eventi sentinella,

• E’ impossibile risalire da esiti insoddisfacenti/sfavorevoli ai processi su cui intervenire per migliorare la qualità dell’assistenza.

Indicatori di esito

(10)
(11)
(12)

GIMBEnews®. Aprile 2009

Indicatori di processo o di esito ?

Processo appropriato

Processo inappropriato

Esito OK

Esito KO

Esito OK

Esito KO

(13)

Indicatori di processo o di esito ?

Processo appropriato

• Esito favorevole

- E’ funzione diretta dell’efficacia reale (effectiveness) di interventi sanitari efficaci in condizioni sperimentali ideali (efficacy)

• Esito sfavorevole

- Può dipendere da una prognosi infausta, da scarsa compliance del paziente, oltre che da vari fattori non sempre identificabili

Indicatori di processo o di esito ?

Processo inappropriato

• Esito favorevole

- E’ una stima della scarsa effectiveness di interventi sanitari efficacy

- Indica il livello potenziale di rischio clinico

• Esito sfavorevole

- Può avere rilevanza medico-legale

• Gli attuali sistemi informativi aziendali consentono di rilevare:

- indicatori di esiti economici: ricoveri, accessi ambulatoriali, consumo di farmaci, utilizzo di test diagnostici, etc

- "grossolani" indicatori di esito clinico, attraverso analisi (più o meno sofisticate) delle SDO

• Attenzione! Frequente “incomunicabilità” dei sistemi informativi aziendali

Indicatori di processo o di esito ?

Cartabellotta A, Potena A.

Il Sole 24 Ore Sanità e Management, 2001

(14)

• La valutazione della qualità dell’assistenza sanitaria non può prescindere dal clinical audit che permette di verificare:

- indicatori di processo

- indicatori di esito clinico più raffinati ed affidabili - misure di qualità di vita

- l’efficacia del processo di cambiamento

Indicatori di processo o di esito ?

Cartabellotta A, Potena A.

Il Sole 24 Ore Sanità e Management, 2001

Black N

Developing high quality clinical databases

The key to a new research paradigm BMJ 1997;315:381-382

(15)

• L’aziendalizzazione del SSN ha progressivamente estremizzato il peso degli indicatori di efficienza (produzione e consumi) e “confinato” la valutazione della qualità a quella percepita dagli utenti.

• Oggi l’attuazione della Clinical Governance impone di integrare indicatori di qualità assistenziale nella valutazione e nel finanziamento di servizi e prestazioni sanitarie.

GIMBEnews®. Marzo 2009

Quality of Health Care

Sicurezza

Parteci- pazione utenti

Efficacia Efficienza

Appro- priatezza Equità

Cartabellotta A, Cellini M.

Sole 24 Ore Sanità & Management Dicembre 2001

(16)

1. Sicurezza

GIMBEnews®. Marzo 2009

• E’ il grado con cui vengono evitati i potenziali rischi e minimizzati i danni conseguenti all’assistenza sanitaria.

• Obiettivo prioritario di tutte le organizzazioni sanitarie è il risk management che, oltre all’applicazione degli strumenti, deve essere sostenuto da radicali progressi culturali e organizzativi.

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

GIMBEnews®. Marzo 2009

SICUREZZA

• Incidenza di complicanze maggiori: mortalità e stroke perioperatori.

• Incidenza di complicanze minori: infezioni, ematomi, neuropatie dei nervi cranici (VII, IX, X, XII).

2. Efficacia

GIMBEnews®. Marzo 2009

• E’ la capacità di un intervento sanitario di ottenere gli esiti desiderati:

- riduzione della mortalità e della morbilità - miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

• La outcomes research è condizionata:

- dall’affidabilità e completezza dei sistemi informativi - da altri determinanti della salute:

• Quando si confrontano esiti assistenziali ottenuti in periodi diversi o tra organizzazioni differenti (benchmarking) sono indispensabili tecniche statistiche (risk adjustment).

(17)

GIMBEnews®. Marzo 2009

EFFICACIA

• Percentuale di pazienti sottoposti a TEA in cui viene documentato il ripristino del flusso ematico

• Incidenza di stroke nei 6 mesi successivi alla TEA

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

3. Appropriatezza

GIMBEnews®. Marzo 2009

• Un intervento sanitario è appropriato se viene erogato:

- “al paziente giusto, nel momento giusto e per la giusta durata” (appropriatezza professionale)

- “nel setting adeguato e dal professionista giusto”

(appropriatezza organizzativa).

• Il miglioramento dell’appropriatezza professionale dovrebbe massimizzare la probabilità di effetti favorevoli (efficacia) e minimizzare quella di effetti avversi (sicurezza), oltre che ottimizzare le risorse, obiettivo primario dell’appropriatezza organizzativa.

GIMBEnews®. Marzo 2009

APPROPRIATEZZA

• Tasso di appropriatezza della TEA nei pazienti sintomatici in relazione al grado di stenosi: > 50% negli uomini e > 70%

nelle donne

• Tasso di appropriatezza della TEA nei pazienti asintomatici, in relazione al grado di stenosi e al tasso di complicanze maggiori locali

• Appropriatezza di timing (entro due settimane) nei pazienti clinicamente stabili dopo episodio acuto di TIA o stroke

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

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4. Coinvoglimento degli utenti

GIMBEnews®. Marzo 2009

• Gli utenti hanno il diritto di partecipare alle modalità di erogazione e valutazione dei servizi sanitari e il loro coinvolgimento può apportare numerosi vantaggi:

- definire un linguaggio comune

- migliorare l’appropriatezza della domanda - identificare priorità, aspettative e bisogni

- fornire informazioni sugli esiti a breve e lungo termine - offrire opportunità per risolvere i problemi in partnership - sviluppare la conoscenza della percezione sociale di salute.

GIMBEnews®. Marzo 2009

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

COINVOLGIMENTO DEGLI UTENTI

• Predisposizione e distribuzione di materiale informativo sulla TEA

• Percentuale di pazienti che dichiara di aver ricevuto adeguate informazioni pre-operatorie

• Implementazione di una misura di soddisfazione degli utenti e documentazione di progressivo miglioramento

5. Equità d’accesso

GIMBEnews®. Marzo 2009

• Un sistema sanitario equo e solidale dovrebbe garantire servizi essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente da:

età, genere, razza, religione, residenza, grado d’istruzione, livello socio-economico.

• E’ condizionata da numerose variabili: appropriatezza degli interventi assistenziali, capacità dell’utente a raggiungere le sedi di erogazioni dei servizi, forme di rimborso delle prestazioni sanitarie.

(19)

GIMBEnews®. Marzo 2009

EQUITA’ DI ACCESSO

• A parità di indicazioni/urgenza, tempo medio di attesa per la TEA stratificato per età, genere, razza, livello socio- economico dei pazienti in lista

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

6. Efficienza

GIMBEnews®. Marzo 2009

• L’efficienza tecnica:

- ha l’obiettivo di fornire la massima qualità dei servizi al costo più basso

- consente di minimizzare i costi.

• L’efficienza allocativa:

- definisce le modalità per ottenere dalle risorse disponibili il mix ottimale di servizi e prestazioni per massimizzare i benefici di salute.

- influenza la programmazione sanitaria

6. Efficienza

GIMBEnews®. Marzo 2009

• L’efficienza allocativa - estremamente complessa - è poco utilizzata nel SSN, rispetto alla “ragionieristica” efficienza tecnica di cui si fa ampio esercizio, spesso in maniera impropria.

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GIMBEnews®. Marzo 2009

EFFICIENZA

• Numero TEA eseguite

• Degenza media dei pazienti sottoposti a TEA

• Tempo medio della valutazione pre-operatoria

Case-study: l’endoarteriectomia carotidea

GIMBEnews®. Marzo 2009

Due scenari estremi

competence

appropriatezza

competence

appropriatezza

A B

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Due scenari estremi

ORGANIZZAZIONE A

• Esegue 1000 TEA/anno

• Tasso di complicanze maggiori 4%

• Tasso di efficacia della TEA a breve termine: 99%

• Tasso di appropriatezza 50%

40 pazienti à stroke o morte perioperatoria 20 (50%) “regalati”

Due scenari estremi

ORGANIZZAZIONE B

• Esegue 500 TEA/anno

• Tasso di complicanze maggiori 8%

• Tasso di efficacia della TEA a breve termine: 95%

• Tasso di appropriatezza 80%

40 pazienti à stroke o morte perioperatoria 8 (20%) “regalati”

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