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PIANO SCOLASTICO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA PER LE SCUOLE DELL INFANZIA COMUNALI

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Academic year: 2022

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PIANO SCOLASTICO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI

Riferimenti normativi

Decreto recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”.

Commissione Infanzia Sistema integrato Zero-sei (Dl.gs. 65/2017) ORIENTAMENTI PEDAGOGICI SUI LEAD:

LEGAMI EDUCATIVI A DISTANZA UN MODO DIVERSO PER FARE NIDO E SCUOLA DELL’INFANZIA.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021 e nota chiarimenti dell’Ufficio di Gabinetto del Ministero prot. 0010005 del 7 marzo 2021.

Circolare Ufficio Scolastico Regionale n. 0002896 del 8/3/2021 inerente l’applicazione del DPCM del 2 marzo 2021.

Finalità della Didattica Digitale Integrale nelle scuole dell’infanzia

Le scuole dell’infanzia rappresentano per i bambini uno spazio di socialità, fatto di relazioni multiple, nel quale le regole e le pratiche sono diverse da quelle domestiche, dove si sviluppano le autonomie personali, si fanno esperienze, si sostengono la curiosità e le competenze, si riflette per dare significato ai vissuti e si promuove il senso di appartenenza ad una comunità.

Sospensione della didattica in presenza e attivazione dei Legami Educativi a Distanza

Il DPCM del 2 marzo ha sospeso nelle zone rosse la didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e quindi la sospensione riguarda anche le scuole dell’infanzia.

Come durante il look down di un anno fa ci troviamo nuovamente a gestire la sospensione della relazione in presenza.

I bambini si trovano ancora una volta dentro le loro mura domestiche a contatto con un numero limitato di adulti (il/i genitore/i) e, nel caso dei figli unici, senza contatti con i pari.

Questa costrizione “forzata” priva i bambini di esperienze fondamentali, di relazioni, di contatti parentali e sociali, di opportunità di crescita, di movimento, di curiosità, di gioco.

Sappiamo che vi sono condizioni di disparità nelle opportunità di vita dei bambini e delle loro famiglie e che la scuola dell’infanzia, come tutte le istituzioni scolastiche, ha come prima finalità quella di offrire pari opportunità di crescita, accoglienza e socialità. La sospensione della scuola in presenza rischia di amplificare le disparità in contesti fragilità o di povertà educativa.

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LEGAMI EDUCATIVI A DISTANZA

Un’opportunità per contrastare questo rischio di privazione è stata ed è la “Didattica Digitale Integrata”

(DDI), che offre la possibilità di allacciare rapporti a distanza. La Commissione Infanzia Sistema integrato Zero-sei (D.lgs. 65/2017) nel documento “ORIENTAMENTI PEDAGOGICI SUI LEAD: LEGAMI EDUCATIVI A DISTANZA UN MODO DIVERSO PER FARE NIDO E SCUOLA DELL’INFANZIA”, propone opportunamente di chiamare la DID Legami Educativi a Distanza (LEAD) per la fascia d’età da zero a sei anni.

Lo stesso Decreto Ministeriale recante “Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39” richiama il documento sugli Orientamenti e prevede per la Scuola dell'infanzia quanto estratto di seguito:

“l’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie. Le attività, oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate evitando improvvisazioni ed estemporaneità nelle proposte in modo da favorire il coinvolgimento attivo dei bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto: dalla videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di sezione o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri compagni. Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio. È inoltre opportuno attivare una apposita sezione del sito della scuola dedicata ad attività ed esperienze per i bambini della scuola dell’infanzia. Si rimanda al documento di lavoro “Orientamenti pedagogici sui Legami educativi a Distanza. Un modo diverso per ‘fare’ nido e scuola dell’infanzia ”.

Nel sito del Comune di Pistoia, area tematica “Educazione”, nel box “Mantenere il legami” è pubblicato parte del materiale finalizzato al mantenere i legami (quello che non pone problemi di rispetto della privacy).

Obiettivi

L’esigenza primaria è mantenere un legame educativo tra insegnanti e bambini, insegnanti e genitori, insegnanti tra di loro, bambini tra di loro, genitori tra di loro, per allargare le esperienze nell’ambiente domiciliare, per costruire un progetto orientato al futuro e basato sulla fiducia anziché sulla paura che, inevitabilmente, caratterizza questo periodo.

Se questa seconda esperienza di sospensione ci trova, insegnanti e genitori, da un lato più preparati nella gestione dei device e della strumentazione informatica, dall’altro porta il peso di un’esperienza che nessuno avrebbe mai voluto vedere riproporsi. Alla paura si aggiunge la stanchezza, la frustrazione, la rabbia e l’impotenza. Tutte emozioni che devono essere accolte e gestite per poter mantenere dimensioni di benessere e per accompagnare i bambini in questo momento di criticità. Come per la precedente fase uno degli obiettivi, con adulti e bambini, sarà proprio quello di dare voce alle emozioni e i pensieri di questa nuova quotidianità.

I LEAD si costruiscono in un ambiente virtuale: è una presenza a distanza, un ossimoro oggi reso possibile dalla tecnologia.

Attraverso questi legami cercheremo di mantenere viva la curiosità dei bambini, attivi i percorsi e i progetti in corso, calde le relazioni con gli amici di scuola, con le insegnanti, non perdendo mai la capacità di parlare di ciò che sta accadendo, di infondere speranza e di pensare al futuro progettandolo insieme.

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Al centro dell’esperienza deve esserci comunque il gioco e lo stare bene insieme, non la prestazione o il prodotto di una proposta. Le proposte non saranno riempitive delle giornate ma tese a proseguire un progetto e a mantenere le relazioni.

L’ambiente virtuale non è tangibile, non consente il contatto fisico, l’abbraccio, ma ha potenzialità diverse, che sfruttano soprattutto i canali visivo e uditivo, e può stimolare anche l’uso degli altri sensi nell’esplorazione dell’ambiente fisico.

Altro obbiettivo sarà quello di mantenere vivo il legame con i genitori e rinsaldare il patto educativo tra insegnanti e genitori.

Il passaggio temporaneo dalla relazione in presenza ai legami educativi a distanza richiede una rinegoziazione del rapporto tra educatrici INSEGNANTI e genitori, rinegoziare spazi e tempi, entrare nelle case “in punta di piedi” e rispettarne l’intimità e le complessità delle organizzazioni familiari. Creare un patto affinché non sia caricato, da un lato sui genitori l'organizzazione di una giornata educativa come quella a scuola e dall'altro non sia delegato da parte dei genitori la gestione dei bambini (soprattutto i più piccoli) all’insegnante per il tempo del collegamento in video, aspettandosi un intrattenimento a distanza.

Nella relazione con i genitori il personale insegnante non deve trasformarsi in uno sportello di consulenza psicologica – non ne ha le competenze e non è la sua funzione – ma, deve cercare di far sentire alle famiglie che la scuola c’è, si ristruttura, rimane un punto fermo, si mette in gioco, può offrire un supporto e un riferimento in un momento in cui l’incertezza predomina.

I genitori, specialmente quelli al loro primo figlio, possono aver bisogno di sostegno per affrontare le problematiche che incontrano nell’educazione, di conferme sul proprio operato o rassicurazioni sul comportamento del bambino.

I LEAD richiedono ascolto attivo, offerta di fiducia senza alimentazione di illusioni.

Raggiungere tutti.

I LEAD richiedono che la scuola raggiunga tutti i bambini, secondo il principio di “non uno di meno”. I LEAD non sono solo per i bambini che hanno in casa un PC e una buona connessione Internet: i LEAD sono per tutti, compresi i bambini di famiglie che non parlano bene la lingua italiana, che appartengono a contesti svantaggiati sul piano sociale, culturale ed economico, che non si muovono alla ricerca degli insegnanti, che hanno bisogni educativi normalmente speciali, al fine di evitare che l’emergenza sanitaria generi disuguaglianze più marcate.

Per i bambini con disabilità gravi (che hanno un’insegnate di sostegno assegnata con il contratto di servizio per il sostegno scolastico), per i quali non è possibile mantenere il legame con nessun supporto alternativo alla relazione in presenza, sarà valutata l’opportunità e la fattibilità di un sostegno domiciliare.

Attività e strumenti.

L’esperienza va offerta, non imposta. Per quanto riguarda i mezzi, essi vanno individuati in relazione alla disponibilità e allo scopo.

- Se la famiglia non possiede device o è priva di connettività, si può immaginare di predisporre del materiale: libri, disegni, colori, oggetti da costruire, da consegnare periodicamente, con una restituzione da parte del bambino di disegni, piccoli oggetti, storie raccontate e trascritte dal genitore.

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- Se la famiglia è disponibile alla relazione in presenza, la videochiamata è la soluzione più immediata: si possono concordare il momento, la durata, la frequenza, le modalità di presenza del genitore o di altri familiari all’incontro, in modo da rispettare le routine e le esigenze domestiche.

- Se più famiglie sono disponibili alla relazione dal vivo, qualche collegamento in piccolo gruppo con la piattaforma in dotazione al personale (Cisco Webex) può aiutare a mantenere il contatto anche con gli amici, essenziale per lo sviluppo delle autonomie, delle competenze, degli apprendimenti, della socialità.

- Se la famiglia incontra difficoltà alla modalità sincrona ma ha la possibilità di connettersi a Internet, si possono creare ed inviare podcast o video. È molto importante che la scelta del mezzo sia effettuata anche tenendo conto dell’età del bambino.

Molto importante è la programmazione delle attività, che devono essere accuratamente progettate in relazione al singolo bambino o gruppetto di bambini, ai contesti di vita e ai materiali che hanno a disposizione a casa e in continuità con il progetto pedagogico, evitando improvvisazioni.

E' fondamentale parlare con i bambini di ciò che sta accadendo e di come lo si sta affrontando, con chiarezza e con un linguaggio adeguato all'età, perchè con i bambini anche gli argomenti più difficili possono essere affrontati, l’importante è che non vengano edulcorati e contemplino sempre il futuro e la speranza.

Molto importante è l’attenzione che le insegnanti devono riservare al feedback ai bambini sulle esperienze compiute e sulle conquiste individuali. Deve essere attivata una reciprocità che permette all'insegnante di valorizzare e incoraggiare i risultati del bambino nell'affrontare anche questa situazione e anche in una relazione a distanza. Per poter fare questo anche in questo caso la comunicazione deve essere a tre: i genitori vanno coinvolti sia nella raccolta di quanto realizzato in questo periodo sia nel riconoscimento delle conquiste effettuate e nel creare una continuità di senso che consente ai bambini di costruire il significato delle sue azioni, di fare previsioni e di essere attivo e propositivo.

In merito ai LEAD rivolti ai genitori si possono organizzare occasioni di incontro con loro, sia in rapporto 1:1, sia, se possibile, in modalità di gruppo (anche videoconferenze per brevi assemblee di sezione) per comunicare le attività proposte, dare indicazioni di materiali utili, aprire canali di confronto periodico, consentire lo scambio di suggerimenti, e l’incontro tra loro su temi di interesse comune coordinati dalla scuola stessa, anche, eventualmente, con il coinvolgimento di esperti esterni.

I LEAD hanno come obiettivo il mantenimento dei legami, la scelta degli strumenti pertinenti possono favorire il mantenimento del senso della collettività nei bambini e nei genitori. Le insegnanti possono diventare il tramite per riallacciare le relazioni tra i genitori, che possono, una volta rientrati in contatto, proseguire la relazione anche senza la presenza attiva del personale educativo. Avere un confronto con chi sta vivendo situazioni simili, scambiarsi consigli, darsi appuntamenti per incontri virtuali di socialità, aiuta anche gli adulti a non sentirsi isolati e a vedere la scuola come una vera comunità di incontro. Le insegnanti possono altresì accorgersi se sorgono casi di esclusione, individuarne i motivi e progettare soluzioni per cercare di superarli, affinché, davvero, nessuno sia lasciato solo.

Il lavoro educativo degli adulti

I LEAD non riguardano, come si è detto, solo il personale educativo e i bambini, ma anche i rapporti tra le figure adulte, con la necessità di rinsaldare il lavoro educativo in collaborazione.

In primo luogo deve essere ricostituito il team di sezione, l’equipe pedagogica: tutte le proposte e i contatti

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con i bambini e le famiglie devono essere accuratamente progettati insieme affinché si possa intraprendere un percorso verso una direzione comune.

La programmazione è svolta in collettivo anche se ogni sezione deve calibrare le proposte in base alle specifiche caratteristiche dei bambini e dei familiari.

Gli obiettivi, le metodologie gli strumenti, le azioni riportate nel presente Piano sono state già condivise dalla coordinatrice con il personale insegnante e ogni scuola presenta periodicamente la propria programmazione alla coordinatrice pedagogica.

Sono mantenute le riunioni di coordinamento pedagogico, sia quelle che coinvolgono le referenti dei servizi sia i singoli collettivi delle scuole, sia le riunioni degli intercollettivi tematici (5 gruppi su seguenti temi contestualizzati all'emergenza sanitaria: le relazioni con le famiglie e la comunità; la continuità educativa;

l'innovazione nelle pratiche e nella progettualità educativa), sia tutta formazione programmata.

Nello specifico sono già in programma, sino alla conclusione dell'anno scolastico, percorsi formativi che affrontano i seguenti temi:

 la relazione con le famiglie ai tempi dell'emergenza sanitaria (educatrici e insegnanti del Comune di Pistoia e dei Comuni dell'area Pistoiese);

 il gioco ai tempi dell'emergenza sanitaria: ricerca di nuove modalità e metodologie (educatrici e insegnanti del Comune di Pistoia e dei Comuni dell'area Pistoiese);

 la cura delle relazioni e degli spazi nei servizi educativi (collaboratrici e cuochi del Comune di Pistoia e dei Comuni dell'area Pistoiese ).

I temi sanitari legati alla riapertura saranno affrontati in modo continuativo, come dall'avvio dell'emergenza, anche con la Dirigente del Servizio, la referente Covid del Servizio e i singoli referenti di ogni scuola dell'infanzia.

Documentazione e valutazione

I LEAD sono un modo diverso di portare avanti il progetto pedagogico. E 'quindi necessario prevedere delle forme snelle e utili di documentazione e di valutazione degli apprendimenti, delle conquiste, dei progressi dei bambini durante questo periodo di scuola a distanza.

Si può concordare la creazione di una sorta di portfolio (digitale, analogico o in versione mista) che tenga traccia di quanto condiviso tra bambino e insegnante, tra bambino e genitori, tra i bambini. Documentare (e poi condividere anche in gruppo) un’esperienza di gioco, la preparazione di una ricetta, la semina nell’orto, un disegno, una nuova scoperta, un'attività con i genitori...

Tenere traccia è utile per conservare memoria e condividere. Può aiutare il bambino a costruire la propria identità, a sviluppare l’autostima, a riconoscere i propri progressi per sostenere meglio il peso degli sforzi futuri, anche per chi andrà alla scuola primaria.

Un’altra forma di valutazione importante è l’autovalutazione da parte degli operatori, già in uso nella didattica tradizionale. Dobbiamo chiederci: in quali occasioni i LEAD hanno maggiore successo? Tutti i bambini (le famiglie) partecipano e raccolgono gli stimoli? Se così non è, quali possono essere le cause e come possiamo intervenire? Che cosa non ha funzionato in questo contatto?

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