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Relazione annuale del Presidente | Ordine degli Avvocati di Verona

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Academic year: 2022

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RELAZIONE DEL PRESIDENTE SULL’ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VERONA NELL’ANNO 2012

Care Colleghe, Cari Colleghi,

nel corso del 2012 molte sono state le novità normative che hanno riguardato il mondo della Giustizia.

Sono stati interventi volti a ridurre l'accesso alla giurisdizione, nell'evidente presa d'atto dell'attuale insostenibilità dei carichi giudiziari.

Basti ricordare la riforma del giudizio d'appello con l'introduzione del cosiddetto filtro, il progressivo aumento dell'ammontare del contributo unificato, il riconoscimento di maggiori compensi per l’ipotesi di conciliazione, ma anche la legge sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e la costituzione del Tribunale delle Imprese, che si aggiungono ai precedenti, ma comunque recenti, provvedimenti, quali ad esempio quello sulla media conciliazione o sulle sanzioni per la reiezione dell’istanza in appello di sospensione dell’esecuzione.

Pur nella consapevolezza della gravità di un sistema che, come l’attuale, non è in grado di sopportare e supportare la domanda di giustizia, non può preoccupare che la soluzione sia vista nel renderne l’accesso sempre più oneroso, nel creare percorsi processuali ad ostacoli (decadenze ed inammissibilità ad arte seminate), nello svalutare il valore del diritto e, conseguentemente, il principio di legalità.

E’ un disegno che di per sé umilia il ruolo della nostra categoria, perché se poco vale il diritto, e poco risolve il processo, poco utile è l'avvocato.

E’ accreditata, invece, la tesi secondo cui gli avvocati non avrebbero, e non eserciterebbero, la funzione di difendere i diritti dei cittadini, esercitandoli senza deviazioni dal loro fine, avendo interesse ad un processo che funzioni, ma ostacolerebbero l’applicazione della legge, intralciando il processo con iniziative inutili o temerarie, talvolta volte solo a lucrare competenze ai danni del cliente, o

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sfruttando ogni possibilità per impedire la pronuncia nel merito se ritenuta contraria al proprio cliente.

Una professione, dunque, esclusivamente privatistica, tutta racchiusa all'interno della vittoria del proprio cliente e dei propri, talvolta contrari, interessi economici, indifferente ai valori della responsabilità sociale.

La mancata consapevolezza del ruolo degli avvocati, e la mancata conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono, sembrano all’origine di molti provvedimenti emessi nel corso dell’anno per disciplinare la nostra professione. Sono interventi che svalutano principi deontologici fondamentali (quali quello dell’indipendenza, ed il riferimento è alle società con soci non professionisti, come erano previste dalla Legge di Stabilità 2012), indirizzano verso una concorrenza non basata sul merito (che solo il rigoroso rispetto del valore della competenza può garantire in professioni, come la nostra, in cui il valore non è immediatamente apprezzabile dalla parte assistita) ma solo sull’ammontare del compenso, non affrontano il problema dell’accesso alla professione, invece solleticando il luogo comune di una casta chiusa ai giovani (dimenticando che nessuna categoria professionale ha avuto, negli ultimi anni, un incremento pari al nostro, e salvo poi propagandare la tesi che va ridotto il numero eccessivo di avvocati perché causa prima dei problemi della Giustizia).

La nostra professione ha così subito il trattamento riservato a chi si ritiene essere tra i responsabili del sovraccarico giudiziario, portatore di competenze perlopiù superflue se non dannose, corporazione dedita alla conservazione di privilegi incompatibili con una società aperta al mercato, di cui gli Ordini sarebbero gelosi e retrivi custodi.

A fine anno vi è stato qualche segnale in controtendenza.

Ci si riferisce alla riforma della legge professionale, approvata negli ultimi giorni della Legislatura, che se molti limiti presenta, ha almeno il pregio di riservare alla legge, e non al potere regolamentare, la disciplina della professione, di riconoscere che l’avvocato ha la funzione di garantire al cittadino l’effettività della tutela dei diritti, di voler potenziare la preparazione e la qualità della prestazione professionale ed il controllo disciplinare, di rendere più trasparente il rapporto con il cliente, di preservare l’indipendenza e l’autonomia dell’avvocato.

Ci si riferisce, altresì, alla dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'obbligatorietà della mediaconciliazione che, per come ci era stata consegnata dal legislatore, esponeva il cittadino al rischio di affrontare la controversia senza alcuna adeguata informazione, in una posizione di debolezza, senza la forza della legge,

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senza garanzie di un procedimento giusto; nella certezza di dover sostenere costi non trascurabili.

In questo ambito, reso ancor più difficile dalla sempre più grave crisi economica, questo Consiglio ha operato nel tentativo di favorire la competenza, la preparazione, la deontologia, perché sono questi i valori che attribuiscono dignità e rilievo al nostro ruolo, organizzando eventi formativi, curando, tramite la Fondazione degli Studi Giuridici, la preparazione dei praticanti, esercitando con serietà la funzione disciplinare.

Ma ha altresì operato per favorire il buon funzionamento della Giustizia, e quindi degli uffici giudiziari, perché la crisi del processo umilia la nostra funzione, emargina il nostro ruolo, è violazione intollerabile ai diritti dei cittadini, ben prima che ostacolo alla tanto declamata competitività.

Per questo si è proseguito nella collaborazione con magistrati e personale nell’affrontare i problemi di funzionamento degli Uffici Giudiziari, ma ci si è talora anche fatti carico di oneri non propri, con iniziative che hanno suscitato le perplessità di alcuni, come i contributi versati per l’acquisto di materiale a favore di Tribunale e Giudice di Pace, e come lo sportello di ausilio alla Cancelleria della volontaria giurisdizione. E solo la consapevolezza dell’importanza del fine ha consentito di resistere talvolta alla tentazione di interrompere la collaborazione a fronte di prese di posizione non rispettose del nostro ruolo e del nostro disinteressato impegno.

Si riportano più in dettaglio alcune iniziative promosse nel corso dell’anno.

Convegni, formazione e attività culturali in genere

Anche nel corso del 2012, come negli anni precedenti, il Consiglio dell’Ordine, sia direttamente, sia per il tramite delle Commissioni, ha organizzato una serie di convegni e seminari ed altre attività di natura formativa e culturale in genere.

Gli eventi formativi (la cui indicazione è rinvenibile alla voce “eventi” del sito dell’Ordine) si sono voluti, per quanto possibile, tempestivi sulle riforme di maggiore impatto (ad esempio, riforma della legge fallimentare, introduzione di nuovi parametri per i compensi, riforma del condominio).

L’attività formativa si è caratterizzata per la gratuità della partecipazione, resa possibile anche grazie alla disponibilità di gran parte dei relatori (avvocati, magistrati, professori universitari), pur di chiara fama.

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L’aggiornamento affidato pressoché esclusivamente alla partecipazione dei convegni si è rivelato strumento non idoneo (e la nuova legge professionale indica l’abbandono di questo sistema).

Ma nel frattempo, si è cercato di rendere meno incomoda la fase dell’accreditamento ai convegni, evitando le non brevi attese in coda per la registrazione.

Dal settembre 2012 la registrazione della partecipazione agli eventi formativi organizzati dall’Ordine e dalle Associazioni forensi veronesi avviene pertanto tramite lettura ottica, in ingresso ed in uscita, di appositi tesserini nominativi, che sono stati distribuiti gratuitamente agli iscritti.

Il Consiglio dell'Ordine è poi intervenuto, indirettamente, in attività convegnistiche, seminariali e culturali in genere, svolte dall'Università, ovvero da altri Enti e dalle Associazioni Forensi, sia concedendo il patrocinio alle iniziative, sia contribuendo ad informare circa lo svolgimento degli eventi, sia infine accordando contributi economici, là dove l'iniziativa non prevedesse costi a carico degli avvocati (se non rimborsi di spese o comunque quote contenute).

Procedimenti disciplinari

Durante l'anno 2012 sono pervenuti 144 esposti per condotte di possibile rilevanza disciplinare, e sono stati aperti 24 nuovi procedimenti disciplinari.

Vi sono state 115 archiviazioni in fase istruttoria, mentre sono state emesse 16 decisioni disciplinari con 2 sospensioni, 2 censure, 9 avvertimenti, 3 non luogo a provvedere.

Pratica professionale e Scuola Forense

E’ stato controllato l'esercizio della pratica, attraverso la verifica dei libretti di pratiche delle relazioni periodiche semestrali, e con ulteriori verifiche qualora siano risultate necessarie.

E’ proseguita l’attività della Scuola Forense per la formazione dei praticanti, che anche per il 2013 si è voluto, nonostante le difficoltà logistiche sorte con l’inizio dell’anno accademico in corso, proseguisse all’interno dell’Università, per non allentare un rapporto che deve invece sempre più consolidarsi: sia per quanto previsto dalla riforma professionale in tema di tirocinio e specializzazioni, sia perché la nostra professione è il collegamento tra il progresso della ricerca scientifica giuridica e la applicazione del diritto nella società.

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Nel corso dell’anno è sorto il problema, assai rilevante, dell’applicabilità o meno della riduzione a diciotto mesi, prevista dall’art. 9 del DL 1/2012, come convertito dalla L. 27/2012, anche ai tirocini che avevano avuto inizio prima dell’entrata in vigore della legge. Sulla questione (oggetto di contrastanti interpretazioni fornite dal Ministero, rispettivamente con parere 14.5.2012 dell’Ufficio Legislativo presso il Ministero, che ne aveva escluso l’applicabilità, e con circolare 4.7.2012 della Direzione Generale della Giustizia Civile presso il Dipartimento per gli Affari di Giustizia, che l’aveva invece riconosciuta), è stata convocata dal Consiglio l’assemblea straordinaria con i praticanti del 22.6.2012. Il Consiglio dell'Ordine ha recepito la circolare ministeriale del 4.7.2012.

Si sta valutando l’opportunità che le relazioni debbano anche dar conto del trattamento economico di cui i praticanti godono.

L’indicazione che si vorrebbe introdurre, sottoposta all’attenzione dei praticanti nel corso dell’assemblea del 22.6.2012, è volta ad evitare il rischio di intollerabili sfruttamenti e mancato riconoscimento di un compenso adeguato all’impegno del praticante

Potenziamento dell’informatizzazione

Prosegue, nonostante la carenza di risorse economiche e di personale, il processo di informatizzazione della Giustizia Civile.

Qualche progresso si registra anche in campo penale, con l’avvio sperimentale, da parte del Ministero, di notificazioni e comunicazioni telematiche penali (cd: SNT).

Per quanto riguarda le comunicazioni nel processo civile, dopo lo stentato decollo del 2011, il sistema legale di comunicazione a mezzo Posta Elettronica Certificata ha trovato definitiva attuazione e si è passati dalla comunicazione dei soli biglietti di cancelleria a quella dei testi integrali di provvedimenti giudiziali ed elaborati tecnici.

Ancora poco utilizzato il sistema di deposito telematico dei decreti ingiuntivi., ed ancora non vengono rilasciate copie informatiche autentiche nè è stato autorizzato, da parte del Ministero, il deposito telematico di altri atti del processo ordinario (memorie e comparse).

Ne risulta rallentato anche il processo di avvio delle notifiche telematiche (fra avvocati o fra avvocati e imprese), attualmente poco usato e praticabile solo per atti propri, sottoscrivibili con firma digitale e trasmissibili via PEC.

A breve diverrà obbligatoria la consultazione telematica dei registri di cancelleria, ma

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non è stata ancora realizzata la sistematica scansione dei verbali di causa che diminuirebbe sensibilmente l’esigenza di accessi in Cancelleria.

Il 2012 ha portato qualche nuovo strumento di grande utilità, come il Portale dei Servizi Telematici, che consente una più ampia consultazione dei registri di tutta Italia e consentirà i pagamenti delle spese di giustizia on-line.

Nello scorso anno il nostro Ordine è stato coinvolto, su invito ministeriale e del CNR, in un nuovo gruppo di studio per la realizzazione di una procedura telematica di ingiunzione di pagamento transfrontaliera (progetto E-CODEX).

E’ in fase di attuazione la procedura di iscrizione a ruolo dei processi civili mediante lettura ottica e la scansione di atti e verbali d’udienza, che dovrebbero consentire risparmi di costi per gli studi ed ottimizzazione delle risorse di personale da parte degli uffici.

L’Ordine ha rinnovato la convenzione con l’ente gestore del Punto d’Accesso, che consente un servizio di assistenza diretta dell’utente avvocato. Nel 2012 sono stati registrati oltre 700 accessi.

Per accordo fra Ordine e Comune è stato implementato anche il servizio di consultazione dell’anagrafe cittadina – accessibile dal punto d’accesso – , che consente ora di conoscere il regime patrimoniale familiare.

La Commissione Informatica sta valutando l’adozione di una connessione WI-FI per il palazzo di Giustizia.

L’informatizzazione del processo è necessaria al sistema giustizia, ma ancora troppe sono le resistenze in ogni categoria professionale che vi opera.

Circoscrizioni giudiziarie

Il Consiglio si è impegnato per evitare l’accorpamento della Sezione Distaccata di Legnago al Tribunale di Rovigo, indicato nel Decreto Delegato approvato il 6.7.2012 dal Governo, facendosi promotore di incontri con i parlamentari veronesi, di una conferenza stampa con la partecipazione di giudici, avvocati, commercialisti ed esperti contabili della Provincia di Verona, di una petizione sottoposta e sottoscritta dalla provincia di Verona e dai Sindaci dei Comuni coinvolti.

Tale impegno è nato dalla convinzione che tale accorpamento configgeva con i criteri di efficienza e di risparmio pur indicati nella legge delega, per modo che i pregiudizi che ne sarebbero derivati a cittadini e colleghi del territorio interessato non potevano trovare alcuna razionale giustificazione.

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Nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2012 sono stati pubblicati i decreti legislativi n. 155 e 156 di riordino della Geografia Giudiziaria (Tribunali e Giudici di Pace), con cui si è confermata la soppressione della Sezione Distaccata di Legnago che è stata però accorpata al Tribunale, non di Rovigo, ma di Verona.

Sportello di informazione relativo alle procedure di amministrazione di sostegno Nella sopra espressa convinzione che il buon funzionamento degli Uffici Giudiziari valorizza anche la funzione dell'avvocato, altrimenti impossibilitato a soddisfare efficacemente le esigenze della parte assistita, e va quindi a beneficio, non solo dei cittadini, ma anche della nostra categoria, è stato aperto uno sportello all’interno del Tribunale in cui nostri colleghi, per quattro mattine alla settimana, forniscono ai cittadini un servizio di informazione relativo alle procedure di amministrazione di sostegno

Lo sportello ha mostrato di contribuire al superamento dei disservizi che, per la quantità di lavoro e anche per la carenza di personale, da tempo si verificavano nell'attività della Cancelleria della volontaria giurisdizione.

Ai colleghi che, per mero spirito di servizio, svolgono l’attività di informazione va dunque il ringraziamento per un impegno meritorio anche sotto l'aspetto sociale.

Sportello di prima consulenza presso il Comune di Verona

Nel corso dell’anno il Consiglio ha fornito all’interno dello “Sportello di Prima Consulenza Polifunzionale” presso il Comune di Verona un servizio gratuito ai cittadini di consulenza ed informazione su costi, tempi, adempimenti necessari per l’instaurazione di una eventuale causa, sugli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la soluzione delle controversie, sulla difesa d’ufficio ed il patrocinio a spese dello Stato

L’iniziativa mostra la cura alla tutela dell’interesse pubblico ad opera degli avvocati, ed ha anticipato quanto ora previsto nella nuova legge professionale.

Protocollo delle prassi da seguire per le attribuzioni dei diritti reali nei procedimenti di separazione e/o divorzio e assimilabili

Erano sorte perplessità all’interno della Sezione Famiglia del Tribunale in merito ai trasferimenti di diritti reali nei procedimenti in oggetto, senza il coinvolgimento di un notaio.

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Le perplessità si sono composte con la sottoscrizione del "Protocollo delle prassi da seguire per le attribuzioni dei diritti reali nei procedimenti di separazione e/o divorzio e assimilabili", consultabile sul sito dell’Ordine

Indirizzi interpretativi sui nuovi compensi

La collaborazione con il Tribunale ha consentito di superare con tempestività incertezze operative derivanti dall'abrogazione delle tariffe disposta con l'art. 9 del D.L. n. 1/2012. Sono state infatti concordate con il Presidente del Tribunale le "Prime indicazioni operative" relative alla liquidazione e all'indicazione delle spese di lite (per i processi iniziati precedentemente alla data di entrata in vigore del Decreto e per i decreti ingiuntivi e le convalide di sfratto richiesti ed i precetti notificati successivamente

Anche a seguito della pubblicazione, nell’Agosto 2012, del D.M. 20.7.2012 n. 140 con cui sono stati introdotti i nuovi parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi professionali, sono state affrontate con il Tribunale le prime questioni interpretative poste dal nuovo Regolamento, tra cui la permanenza della disciplina prevista dagli artt. 633 – 636 cpc (ricorso per ingiunzione previo opinamento della parcella da parte del Consiglio dell’Ordine) e l’incidenza delle nuove disposizioni sui compensi, non concordati per iscritto, per attività già espletata, ed eventualmente già conclusa.

Ne è derivata una circolare del Presidente del Tribunale con cui si è dato conto, quanto all'applicabilità temporale dei nuovi compensi, dell'orientamento prevalso nella riunione del 20.9.2012, che il Consiglio ha voluto venisse dedicato all’argomento e si svolgesse congiunto (al fine di evitare, per quanto possibile, difformi iniziali indicazioni) con la partecipazione della Commissione Osservatorio sulla Giustizia Civile e del Direttivo di Valore Prassi.

Il Consiglio ha ritenuto invece di non poter condividere la nuova tabella sui compensi nei procedimenti monitori adottata nel Settembre 2012, seppure frutto del confronto costruttivo tra Magistrati incaricati, Consiglio dell'Ordine e collega che da tempo cura l'elaborazione delle tabelle, e benchè espressione di corretta, e necessitata, applicazione dei nuovi parametri.

La Tabella, che ha comportato una riduzione dei precedenti compensi per i ricorsi di valore superiore ad € 103.000,00, non è stata condivisa da questo Consiglio perché si sarebbe altrimenti implicitamente accettato l'obiettivo, perseguito dal D.M. 140/2012

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con cui sono stati introdotti i nuovi parametri (e di cui la tabella costituisce attuazione), dell'abbattimento dei nostri compensi, incoerente ed eccentrico rispetto alla finalità della fonte primaria di favorire la trasparenza e la prevedibilità dei costi;

ed avrebbe significato condividere la convinzione di chi ritiene gli avvocati non lavoratori, produttori di reddito e di occupazione, colpiti dalla crisi economica, ma casta arroccata su privilegi, di cui le precedenti tariffe, e dunque anche le nostre precedenti tabelle, avrebbero costituito conferma.

Patrocinio a spese dello Stato

Nel corso del 2012 sono state presentate 676 domande, di cui 479 accolte (30 inammissibili per eccedenza di reddito; 3 inammissibili per procedimento penale; 10 inammissibili per incompetenza territoriale; 63 inammissibili per mancata integrazione delle istanze; 6 inammissibili per infondatezza della domanda; 47 respinte per insussistenza dei requisiti di merito; 5 rinunciate; 4 sospese).

Al 31.12.2012 erano pendenti 29 domande di patrocinio, per richieste di chiarimenti o altro motivo.

E’ proseguito anche nel 2012 il servizio di consulenza gratuito per il patrocinio a spese dello Stato, istituito nel 2007, reso possibile grazie alla collaborazione delle associazioni forensi e dei loro componenti

Opinamento delle parcelle

Nel corso del 2012 sono state presentate n. 378 parcelle per l'opinamento, ne sono state liquidate n. 324; al 31.12.2012 residuavano n. 15 parcelle da liquidare mentre n.

9 sono state ritirate senza che fosse intervenuto provvedimento di liquidazione, per ragioni varie, mai dovute a ritardi nell'attività di liquidazione.

Sono stati liquidati onorari per un ammontare complessivo di euro 2.174.804,20 con l'applicazione di una tassa totale di euro 60.839,70, di cui euro 8.795,57 sospesi perché relativi a parcelle nei confronti di clienti dichiarati falliti o ammessi a procedura concorsuale.

Intensa è stata inoltre l'attività per la composizione dei contrasti insorti tra iscritti e parti assistite relativamente ai compensi richiesti.

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Deve però darsi anche conto del mancato favore mostrato nel corso dell’anno da parte dei colleghi ad iniziative ritenute invece deal Consiglio di grande importanza.

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Ci si riferisce: - al massimario informatico dei provvedimenti civili del Tribunale di Verona (il cui scopo, nella relazione dell’anno 2011, si indicava nell’offrire, con riferimento alla specifica giurisprudenza veronese, uno strumento utile alla formazione ed all’ampliamento delle opportunità professionali, all'uniformità degli orientamenti ed alla loro motivata modifica, al contraddittorio processuale mirato); - agli strumenti di incentivazione del procedimento arbitrale (che sempre nella relazione dell’anno 2011 si indicava dettato dalla convinzione che il ricorso diffuso al procedimento arbitrale, anche per le controversie già pendenti avanti all’autorità giudiziaria, avrebbe molteplici effetti positivi, ed anzi necessari alla luce della situazione sopra riassunta: contribuire all'efficienza del sistema Giustizia, riducendo il numero dei processi, nel pieno rispetto dei diritti delle parti; contribuire così al recupero del ruolo anche sociale della nostra professione; fornire opportunità professionali; contribuire alla formazione dei colleghi giovani).

Nessun provvedimento è pervenuto dai colleghi veronesi e nessun procedimento arbitrale con le modalità proposte dal Consiglio è stato promosso.

E deve darsi conto del mancato seguito alla richiesta, formulata di concerto con il Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili al Presidente del Tribunale ed al Presidente della Sezione Fallimentare, perché siano conoscibili, tramite la predisposizione di relativi elenchi aggiornati, resi disponibili agli Ordini, gli incarichi di curatore, di legale e di tecnico della procedura concorsuale.

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Resta da istituire l’Organismo previsto dalla nuova disciplina per la composizione delle crisi da sovraindebitamento, e da realizzare la Stanza di ascolto dei minori, per la quale i tempi sono oramai prossimi.

Andrà affrontato il problema della sede del Consiglio dell’Ordine, che la cessione del Palazzo del Capitano da parte del Comune, ente comodante, ha posto.

Va poi incentivata la partecipazione alle decisioni di maggior momento di tutti i colleghi del Foro veronese; a tal fine sono state organizzate nel corso dell’anno due assemblee straordinarie, in cui si è però riscontrato un assai modesto afflusso, a cui dovrebbe porsi rimedio con la convinzione, da parte di tutti, che solo decisioni frutto di ampio confronto e forte sostegno consente di assumere prese di posizione a tutela della nostra professione, e quindi della Giustizia, che chi governa debba prendere in seria considerazione.

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E’ poi intenzione del Consiglio creare nel corso del 2013 occasioni di incontro e confronto sul rapporto tra la nostra professione ed il valore della legalità, che la cultura imperante della semplificazione vuole di conflitto e non di cooperazione.

* * * Albo e registri

I numeri degli iscritti al 31 dicembre 2012 sono i seguenti (tra parentesi i dati al 31.12.2011):

avvocati ordinari 2256 (2.222) avvocati addetti agli uffici legali 48 (46) professori universitari a tempo pieno 18 (18) avvocati stabiliti 41 (15) Totale 2363 (2.301) (di cui Cassazionisti 496 486 In totale, quindi, alla data del 31.12.2012, gli iscritti all’Albo degli Avvocati risultavano 2363

Gli iscritti al 31.12.2011 erano complessivamente 2.301, al 31.12.2010 2.246, al 31.12.2009 2.191, al 31.12.2008 2.148; al 31.12.2007 2.039.

Questo invece il numero dei praticanti iscritti, suddivisi secondo i relativi registri (anche per essi tra parentesi è indicato il numero al 31.12.2011):

Praticanti abilitati 250 (284) Praticanti non abilitati 307 (303) Totale praticanti 557 (587) L’evoluzione del numero dei praticanti negli ultimi cinque anni è la seguente:

• al 31.12.2007, 723;

• al 31.12.2008, 639;

• al 31.12.2009, 614;

• al 31.12.2010, 600;

• al 31.12.2011, 587

• al 31.12.2012, 557

Nella tabella che segue vengono indicati i numeri suddivisi per sesso degli iscritti (i dati si riferiscono sempre al 31.12.2012; fra parentesi i dati al 31.12.2011).

Totale iscritti M F

Avvocati ordinari 1249 (1.247) 1007 (975) Avvocati addetti agli uffici legali 26 (26) 22 (20)

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Professori universitari 15 (16) 3 (2) Avvocati stabiliti 22 (11) 19 (4) (di cui Cassazionisti 416 (401) 94 (85) TOTALE AVVOCATI 1312 (1.300) 1051 (1001) Praticanti abilitati 92 (107) 158 (177) Praticanti “semplici” 107 (108) 200 (195) TOTALE PRATICANTI 199 (215) 358 (372)

Nel corso del 2012 sono stati cancellati 49 avvocati, mentre sono stati cancellati 37 praticanti abilitati (di cui 10 hanno richiesto il mantenimento nel Registro Speciale dei Praticanti ex art. 12 bis del Regolamento della Pratica) e 43 praticanti iscritti al registro speciale; per un totale di 70 praticanti, complessivamente, cancellati.

Il totale dei cancellati, fra avvocati e praticanti, nel corso del 2012, assomma a 119

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Vengono ora riportate le attività svolte dalle Commissioni del Consiglio

Commissione Formazione e Convegni

I numerosi eventi formativi promossi dalla Commissione sono stati già elencati.

Comitato pari opportunità

Nel 2012, stante si è costituito il nuovo Comitato per le pari opportunità, rinnovato pressoché completamente nelle sue componenti.

Il Comitato ha rilasciato, interpellato dal Consiglio, due pareri consultivi, ha organizzato un convegno accreditato previsto per il mese di gennaio 2013, ha tenuto contatti con i CPO presso il CNF e la Triveneta e coltivato quelli con i CPO presso gli altri ordini forensi, ha inviato delegate per la partecipazione a convegni di richiamo nazionale al fine di confrontare le esperienze locali su tematiche di maggiore interesse sotto il profilo delle pari opportunità (quali la rappresentanza delle avvocate negli organi rappresentativi forensi, l’esigenza di stilare protocolli se non di invocare una normativa che preveda e regoli il legittimo impedimento a partecipare alle udienze per le professioniste nel periodo connesso alla gravidanza, la struttura e l’organizzazione del lavoro delle professioniste).

Commissione deontologia

La Commissione Deontologia ha espresso complessivamente 19 pareri consultivi su

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altrettante richieste formulate dal Consiglio su vari argomenti di natura deontologica, di regola su sollecitazioni di iscritti.

La Commissione ha esaminato, sempre su richiesta del Consiglio, nuovi siti web di iscritti, esprimendo eventuali osservazioni, ed ha operato il controllo periodico di siti in precedenza esaminati e per i quali erano state rilevate irregolarità.

Ha altresì organizzato 3 incontri seminariali, accreditati in materia Obbligatoria, fornendo così la possibilità di acquisire 9 crediti formativi in tale materia.

Commissione Rapporti Internazionali La Commissione ha partecipato:

- al primo incontro, tenutosi a Bilbao, della nuova Confraternita del Vino fondata dagli Ordini di Verona e Bilbao e quindi estesa a quelli di Madrid, Porto e Bordeaux sui temi della legislazione comunitaria sul vino;

- all’assemblea annuale FBE (Federation des Barreaux d’Europe) a Bruxelles,con svolgimento della relazione italiana sul tema Avvocato / Social media ed implicazioni deontologiche;

- all’incontro annuale del Barreau a Rennes con i loro gemellati con relazione in francese sulla normativa italiana in tema di minori non accompagnati;

- all’evento annuale in Exeter dell’Ordine gemellato Devon & Somerset Law Society (Legal Sunday Service) a celebrazione dell’anno giudiziario, partecipato dai presidenti delle Corti, Ordini gemellati, Universita', rappresentati della Corona;

- all’incontro con l’Ordine gemellato in Nimes, dove sono state ospitate per una settimana di stage gratuito due praticanti del Foro di Verona;

- alla assemblea intermedia – stage della FBE, tenutasi a Ginevra, sui temi dell’esercizio transfrontaliero della professione, obblighi relativi al riciclaggio del denaro ed autoregolazione della professione forense tramite Ordini indipendenti.

Ha inoltre organizzato un corso di francese giuridico, il gemellaggio con l’Ordine di Salisburgo, con l’esordio tra Italia ed Austria del reciproco diretto riconoscimento delle attività formative, la celebrazione del ventennale del gemellaggio con l’Ordine di Francoforte, l’incontro biennale a Verona con gli Ordini gemellati ed il convegno, condiviso con l’Università di Verona, Dipartimento giuridico, in lingua inglese, sul tema della Compravendita transfrontaliera dei beni mobili.

Commissione Storica

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La Commissione composta da una quindicina di Colleghi ha continuato nell’anno 2012 ad impegnarsi nell’elaborare alcuni progetti di valorizzazione e recupero della memoria storica dell’Ordine e del Foro di Verona.

In particolar modo si menziona l’attività di sensibilizzazione circa la conservazione degli archivi giudiziari.

Inoltre la Commissione ha organizzato la presentazione a Verona del libro edito nella Collana del Consiglio Nazionale Forense sulla storia dell’Avvocatura dal titolo

“Avvocati che fecero l’Italia”, che racchiude le biografie di avvocati protagonisti del risorgimento, tra cui due veronesi.

Purtroppo per malattia di uno dei curatori del libro, l’evento non si è potuto celebrare entro il 31 dicembre 2012, ma verrà recuperato nell’anno 2013.

La Commissione, inoltre, accogliendo l’invito di molti Colleghi, ha dato il via al secondo ciclo di lavori per raccogliere le esperienze professionali sia tra Colleghi anziani, che tra i Colleghi che hanno ricoperto la carica di Presidenti dell’Ordine.

Il CD che raggruppa il materiale è in corso di ultimazione.

Commissione Previdenza

La Commissione ha fornito consulenza a tutti gli avvocati ed i praticanti tramite lo sportello quindicinale di informazione previdenziale (presso la sede dell’Ordine in Tribunale).

Commissione diritti dell’uomo

L’attività della Commissione si è articolata durante il 2012 lungo quattro linee di riflessione e di azione, tutte dirette – nello stesso tempo – a promuovere la riflessione culturale e giuridica sui diritti umani ed a rendere evidente l’impegno dell’Avvocatura in questo importante settore.

In primo luogo, all’inizio del mandato, su proposta del Coordinatore e tenuto conto della delicatezza dei temi trattati e delle diverse sensibilità che con essi possono interagire, la Commissione ha definito il proprio ambito di attività nei termini e secondo le linee guida che seguono:

La Commissione si occupa di agevolare la conoscenza di tutti i diritti umani come declinati nei vari Trattati internazionali in materia e interpretati a livello internazionale, soprattutto dalla Corte europea. In questo contesto, tutte le tipologie di diritti umani possono essere oggetto di approfondimento, sempre ovviamente

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assicurando – nell’insieme delle nostre iniziative ed in ciascuna di esse - il pluralismo, la qualificazione scientifica e l’equilibrio dei contributi culturali.

La Commissione, operando nell’ambito del CdO, è estranea al conflitto politico ed agisce in modo da tutelare la sostanza e l’apparenza della propria imparzialità e terzietà rispetto a ogni orientamento politico.

In secondo luogo, la Commissione ha proseguito l’attività già avviata nel biennio precedente, consistente nel realizzare – d’intesa con i Dirigenti scolastici – interventi in alcune Scuole superiori cittadine sul tema dei diritti umani. Tali interventi non consistono in una “lezione” sui diritti umani, ma nella presentazione di una caso particolarmente controverso, sul quale gli studenti vengono invitati a dividersi in due gruppi, per ricercare e successivamente presentare gli argomenti a sostegno di ciascuna delle due tesi in conflitto. Diviene così possibile stimolare un notevole interesse fra i ragazzi ed aiutarli a sviluppare capacità di argomentazione e di ascolto, tipiche di ogni professione forense. L’attività verrà proseguita, in quanto sono pervenute diverse richieste di effettuare ulteriori interventi.

In terzo luogo, la Commissione ha realizzato durante il 2012 due importanti convegni sul tema dei diritti umani, con la presenza di qualificati relatori. Il primo convegno – sul tema dell’accesso alla giustizia come diritto umano – ha visto fra gli altri la partecipazione del dr. Zagrebelsky, già Giudice alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Il secondo – sul tema del divieto di discriminazione - ha visto fra gli altri la partecipazione del prof. Mezzetti, Ordinario dell’Università di Bologna.

Infine, in occasione del secondo dei menzionati convegni, è stato attribuito un riconoscimento ad un collega bielorusso – avv. Sapelko – la cui attività professionale è stata resa nella sostanza impossibile dal Governo a causa del suo impegno nel campo dei diritti umani.

Commissione Osservatorio Giustizia Civile

Anche nell’anno 2012 la Commissione ha intrattenuto un costante e assiduo rapporto con gli Uffici del Tribunale (Presidenza, Dirigenza, Cancellerie, UNEP, sia a Verona che a Legnago e a Soave), tramite le sedute periodiche, cui ha sempre partecipato il Presidente del Tribunale, e tramite ripetuti interventi singoli.

Tra gli argomenti trattati e le iniziative assunte nell’anno 2012, si segnalano, oltre alla già riferita questione relativa alla formazione di criteri orientativi resi necessari dalla abolizione, senza norme transitorie, delle tariffe forensi,:

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• la possibile utilizzabilità delle dichiarazioni sostitutive delle certificazioni e degli atti di notorietà – D.P.R. 28.12.00 n. 445 modificato da legge 12.11.2011 n. 183 art. 15.

• la carenza di organico, con particolare riferimento alle sedi distaccate ed alle ripercussioni sulla loro funzionalità

• la possibilità di copiare/fotografare in udienza i verbali, prima della loro sottoscrizione, senza tassazione alcuna

• il ritardo nella assegnazione delle cause ai magistrati

• le nuove tabelle per le liquidazione delle spese nelle ingiunzioni in materia di lavoro

• la revisione degli albi dei CTU, in collaborazione con Valore Prassi

Il Consiglio dell'Ordine, in adempimento a quanto disposto dall'allegato B al decreto legislativo n. 196/2003, ha provveduto ad aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza a suo tempo adottato.

Anche quest’anno va espressa profonda riconoscenza a tutti i consiglieri e ai molti colleghi che, per mero spirito di servizio, hanno dedicato il loro impegno per migliorare il funzionamento della Giustizia, a beneficio della nostra categoria e di tutti i cittadini.

Un ringraziamento particolare, inoltre, al personale di segreteria del Consiglio.

Il Presidente

Avv. Bruno Piazzola

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