RISOLUZIONE
1. La risposta esatta `e c . Le soluzioni dell’equazione z
4+ 4i = 0 corrispondono alle radici quarte di ↵ = 4i = 4(cos
32⇡ + i sin
32⇡) e sono date da z
k= p
44(cos ✓
k+ i sin ✓
k) = p
2(cos ✓
k+ i sin ✓
k) dove
✓
k=
3
2
⇡ + 2k⇡
4 = 3⇡ + 4k⇡
8 , k = 0, 1, 2, 3 Dunque le soluzioni cercate sono
z
0= p
2(cos
38⇡ + i sin
38⇡), z
1= p
2(cos
78⇡ + i sin
78⇡), z
2= p
2(cos
118⇡ + i sin
118⇡), z
3= p
2(cos
158⇡ + i sin
158⇡).
e nessuna appartiene all’asse immaginario del piano complesso.
2. La risposta corretta `e la d , abbiamo infatti che per n ! +1 risulta p
3n
3+ n n = n
✓
3
q
1 +
n121
◆
⇠ n ·
3n12=
3n1mentre, essendo ↵ > 0 si ha
cos
n1↵e
n1=
2n12↵+ o(
n12↵)
n1+ o(
n1) ⇠ 8 >
<
> :
1
n
se 2↵ > 1
3
2n
se 2↵ = 1
1
2n2↵
se 2↵ < 1 Ne concludiamo che per n ! +1
a
n⇠ 8 >
> >
> >
> >
> >
> >
> <
> >
> >
> >
> >
> >
1 n 1 3n
= 3 se ↵ >
123 2n
1 3n
=
92se ↵ =
121
e quindi che la successione converge a 3 se ↵ >
12, converge a
92se ↵ =
12e diverge a 1 se
↵ <
12.
3. La risposta corretta `e b . Scriviamo (cos x)
x sin x1= e
log(cos x)x sin xe studiamo il comportamento dell’esponente
log(cos x)x sin xper x ! 0. Dai limiti notevoli, per x ! 0 abbiamo
log(cos x) = log((cos x 1) + 1) ⇠ cos x 1 ⇠
x22mentre, dalla formula di Taylor del seno risulta sin x x =
x63+ o(x
3) ⇠
x63. Ne segue che log(cos x)
x sin x ⇠ 3
x ! ⌥1 per x ! 0
±e dunque che
x
lim
!0+(cos x)
x sin x1= 0 mentre lim
x!0
(cos x)
x sin x1= + 1.
Dato che limite destro e sinistro non coincidono possiamo concludere che non esiste il limite
x
lim
!0(cos x)
x sin x1.
4. La risposta corretta `e b . Abbiamo infatti
f
↵(x) = x(x
x63+ o(x
3)) x
2↵(1
x22+ o(x
2))
= x
2 x64+ o(x
4) x
2↵+
x2↵+22+ o(x
2↵+2)
= 8 >
<
> :
x
2+ o(x
2) se 2↵ > 2
x
2↵+ o(x
2↵) se 2↵ < 2
x4
6
+
x24+ o(x
4) =
x34+ o(x
4) se 2↵ = 2 e dunque che la funzione ha ordine di infinitesimo 4 per ↵ = 1.
5. La risposta corretta `e d , infatti dato che
x
lim
!0f (x) = lim
x!0
p
31 + x = 1 = f (0) per ogni 2 R, mentre
x
lim
!0+f (x) = lim
x!0+
log(1 + x
2) + sin ↵x
x = lim
x!0+
x
2+ o(x
2) + ↵x + o(x)
x = ↵
per ogni ↵ 2 R, abbiamo che la funzione risulta continua solo per ↵ = 1, qualunque sia 2 R.
Quindi a e c sono false.
Riguardo alla derivabilit` a osserviamo che per ogni 2 R risulta
x
lim
!0f (x) f (0)
x = lim
x!0
p
31 + x 1
x =
3e quindi che la funzione ammette derivata sinistra in x = 0 con f
0(0) =
3. Per ↵ = 1 abbiamo che
x
lim
!0+f (x) f (0)
x = lim
x!0
log(1+x2)+sin x
x
1
x = lim
x!0
log(1 + x
2) + sin x x x
2= lim
x!0
x
2+ o(x
2) + x + o(x
2) x
x
2= 1
e dunque che la funzione ammette derivata destra in x = 0 con f
+0(0) = 1. La funzione risulta pertanto derivabile in x = 0 solo per ↵ = 1 e = 3 con f
0(0) = 1 e anche b `e falsa.
6. La risposta corretta `e b . La funzione f (x) = xe
xe
x1 `e definita e continua in R\{0}, non risulta pari dato che f ( x) 6= f(x) per ogni x 6= 0 (quindi a `e falsa). Risulta
x!0
lim f (x) = lim
x!0
xe
xe
x1 = lim
x!0
x e
x1 = 1 mentre
x!+1
lim f (x) = lim
x!+1
xe
xe
x1 = + 1 e lim
x! 1
f (x) = lim
x!+1
xe
xe
x1 = 0
La funzione non ammette asintoti verticali e y = 0 `e asintoto orizzontale per x ! 1. Abbiamo inoltre che
x!+1
lim f (x)
x = lim
x!+1
e
xe
x1 = 1 e
x!+1
lim f (x) x = lim
x!+1
xe
xe
x1 x = lim
x!+1
x
✓ e
xe
x1 1
◆
= lim
x!+1
x e
x1 = 0 Dunque la funzione ammette come asintoto obliquo per x ! +1 la bisettrice y = x.
Osserviamo che la risposta c `e falsa, infatti la funzione risulta derivabile nel suo dominio con f
0(x) = (e
x1)(e
x+ xe
x) xe
x· e
x(e
x1)
2= e
x(e
x1 x) (e
x1)
2e poich´e f
0(x) > 0 per ogni x 6= 0 (in quanto, essendo e
xfunzione convessa, risulta e
x> 1 + x per ogni x 2 R), dal Teorema di Fermat possiamo concludere che la funzione non ammette punti n´e di minimo n´e di massimo relativo. Dal criterio di monotonia, abbiamo che la funzione risulta strettamente crescente sia in ( 1, 0) che in (0, +1).
7. La risposta corretta `e d . Determiniamo gli zeri della funzione f
↵(x) = ↵ log |x 1 |
x 11al variare di ↵ > 0. Abbiamo che la funzione risulta definita R \ {1} con
x!±1
lim f
↵(x) = + 1 e lim
x!1±
f
↵(x) = ⌥1
per ogni ↵ > 0. Dato che la funzione risulta continua nel suo dominio, dal Teorema dei valori
intermedi possiamo subito concludere che la funzione ammette almeno uno zero, precisamente
nell’intervallo (1, + 1). La funzione risulta inoltre derivabile nel suo dominio con
Dato che, per ↵ > 0, risulta f
0(x) > 0 se e solo se x >
↵ 1↵e che
↵ 1↵< 1 per ogni ↵ >
0, otteniamo che la funzione risulta risulta strettamente crescente in ( 1,
↵ 1↵), strettamente decrescente in (
↵ 1↵, 1) e in (1, + 1) e x =
↵ 1↵risulta punto di minimo relativo con
f
↵(
↵ 1↵) = ↵ ↵ log ↵ Poich´e, per ↵ > 0, risulta ↵ ↵ log ↵ > 0 se e solo se ↵ < e
dal Teorema dei valori intermedi possiamo concludere che la funzione ammette un unico zero se 0 < ↵ < e, due zeri se ↵ = e, tre zeri se ↵ > e e dunque che la risposta corretta `e d .
8. La risposta corretta `e b . L’area del rettangolo inscritto in una circonferenza di raggio 1 `e data da A(x) = 4x p
1 x
2dove x 2 [0, 1] indica la semibase del rettangolo. La funzione A(x) risulta continua in [0, 1], quindi dal Teorema di Weierstrass ammette massimo e minino assoluto. Per determinarne il massimo, osserviamo che la funzione risulta derivabile in (0, 1) con
A
0(x) = 4 p
1 x
24x x
p 1 x
2= 4 1 2x
2p 1 x
2Poich´e per x 2 (0, 1) risulta A
0(x) = 0 se e solo se x =
p12
, dal Teorema di Fermat abbiamo che tale punto `e l’unico candidato punto di massimo interno a [0, 1]. Essendo A(1) = A(0) = 0 e A(
p12
) = 2, ne deduciamo che x =
p12
`e punto di massimo assoluto e dunque che l’area massima
`e A(
p1 2) = 2.
9. La risposta corretta `e b . Abbiamo che Z
22
|x
21 |e
xdx = Z
12
(x
21) |e
xdx Z
11
(x
21)e
xdx + Z
21
(x
21)e
xdx
e determiniamo R
(x
21)e
xdx. Integrando per parti otteniamo Z
(x
21)e
xdx = (x
21)e
x+ Z
2xe
xdx = (x
21)e
x2xe
x+ 2 Z
e
xdx
= (x
21)e
x2xe
x2e
x+ c = (x + 1)
2e
x+ c e pertanto
Z
22
|x
21 |e
xdx = Z
12
(x
21) |e
xdx Z
11
(x
21)e
xdx + Z
21
(x
21)e
xdx
= ⇥
(x + 1)
2e
x⇤
1 2⇥ (x + 1)
2e
x⇤
1 1+ ⇥
(x + 1)
2e
x⇤
2 1= e
2+ 4e
19e
2+ 4e
1= e
2+
8e e9210. La risposta corretta `e c . Osserviamo innanzitutto che integrando per parti si ha Z
x arctan
x+11dx =
x22arctan
x+11Z
x2
2 1
1+⇣ 1 x+1
⌘2 1 (x+1)2
dx
=
x22arctan
x+11+
12Z
x2 x2+2x+2
dx
=
x22arctan
x+11+
12Z
1
x22x+2+2x+2dx
=
x22arctan
x+11+
12(x log(x
2+ 2x + 2)) + c Dalla definizione di integrale improprio otteniamo
Z
+1 0x arctan
x+11dx = lim
b!+1
Z
b 0x arctan
x+11dx
= lim
b!+1
h
x22
arctan
x+11+
12(x log(x
2+ 2x + 2)) i
b 0= lim
b!+1 b2
2
arctan
b+11+
12(b log(b
2+ 2b + 2)) +
12log 2 = + 1 NOTA: il risultato si poteva dedurre direttamente dalla condizione necessaria alla convergenza osservato che per x ! +1 risulta x arctan
x+11! 1 6= 0 e che l’integranda `e positiva in [0, +1), l’esercizio richiedeva comunque il calcolo esplicito.
11. La risposta corretta `e d . Osserviamo che la funzione integranda f
↵(x) =
log(1 x)2x sin↵px
con ↵ > 0 risulta continua in (0, 1) e l’integrale improprio R
10
f
↵(x) dx risulter` a convergente se e solo se risultano tali gli integrali R
120
f
↵(x) dx e R
11
2
f
↵(x) dx. Studiamone quindi il comportamento per x ! 0
+e x ! 1 .
Per x ! 1 , essendo log x = log(1 + (x 1)) ⇠ (x 1), abbiamo che f
↵(x) ⇠ (1 x)
↵sin 1(x 1)
2= 1 sin 1(1 x)
2 ↵Dal criterio del confronto asintotico, dato che R
11 1
(1 x)2 ↵
dx converge se e solo se 2 ↵ < 1,
Per x ! 0
+abbiamo invece che
f
↵(x) ⇠ 1 p x log
2x L’integrale R
120 p 1
x log2x
dx converge, infatti risulta
x!0
lim
+px log1 2x p1
x
= lim
x!0+
1 log
2x = 0 e poich´e R
120 p1x
dx converge, dal criterio del confronto asintotico sar` a tale anche l’integrale R
120 p 1
x log2x
dx. Dunque, sempre dal criterio del confronto asintotico, possiamo concludere che R
120
f
↵(x) dx converge per ogni ↵ > 0.
Riunendo quanto ottenuto possiamo concludere che l’integrale dato converge se e solo se ↵ > 1.
12. La risposta corretta `e c . Per stabilirlo studiamo il comportamento della successione a
n=
↵n q
1+3n2 cos2n1
per n ! +1. Dai limiti notevoli, per n ! +1 risulta q
1 +
32ncos
21n= 1 +
12·
32n+ o(
31n) (1
12·
(2n1)2+ o(
(2n1)2))
=
31n+ o(
31n) +
41n+ o(
41n) =
31n+ o(
31n) ⇠
31nessendo
41n= o(
31n) per n ! +1. Ne segue allora che
n!+1
lim a
n= lim
n!+1
↵
n1 3n
= lim
n!+1
(3↵)
n= 8 >
> >
> <
> >
> >
:
+ 1 se 3↵ > 1 1 se 3↵ = 1 0 se |3↵| < 1 6 9 se 3↵ 1
Dalla condizione necessaria alla convergenza di una serie possiamo allora concludere che la serie non converge se |3↵| 1. Se invece |3↵| < 1, cio`e |↵| <
13, abbiamo che |a
n| ⇠ |3↵|
ne poich´e la serie geometrica
+1
X
n=0
|3↵|
ncon |3↵| < 1 converge, dal criterio del confronto asintotico otteniamo che anche la serie a termini non negativi
X
+1 n=0|a
n| converge, e pertanto per tali valori di ↵ anche la serie
+1
X
n=0
a
nconverge.
13. La risposta esatta `e b . Per determinare l’insieme di convergenza della serie X1 n=1
x
n2
np n log n determiniamone innanzitutto il raggio di convergenza utilizzando il metodo del rapporto. Posto an=
2np1
n log n
, abbiamo
n!+1
lim
|a
n+1|
|a
n| = lim
n!+1
2
np n log n 2
n+1p
n + 1 log(n + 1) = lim
n!+1
1 2
r n
n + 1
log n
log(n + 1) = 1
2
Ne segue che il raggio di convergenza `e ⇢ = 2 e dunque che la serie converge per |x| < 2 e non converge per |x| > 2. Per x = 2 abbiamo la serie
X
1 n=1p n log n 1 che risulta divergente per il criterio del confronto asintotico, dato che
n!+1
lim
p 1 n log n
1 n
= lim
n!+1
p n
log n = + 1 e che la serie
X
1 n=11
n diverge. Per x = 2 abbiamo invece la serie a termini di segno alterno X
1n=1
( 1)
np n log n che risulta convergente per il criterio di Leibniz essendo la successione p 1
n log n de- crescente e infinitesima per n ! +1.
Possiamo quindi concludere che l’insieme di convergenza della serie data `e l’intervallo [ 2, 2).
14. La risposta corretta `e a . La serie
+1
X
n=0
( 1)
nx
2n+1n + 1 per x 6= 0 si pu`o riscrivere come
+1
X
n=0
( 1)
nx
2n+1n + 1 = 1
x
+1
X
n=0
( 1)
n+1x
2n+2n + 1 = 1
x X
+1 n=0( x
2)
n+1n + 1
Posto y = x
2, riconosciamo nella serie
+1
X
n=0
( x
2)
n+1n + 1 =
+1
X
n=0
y
n+1n + 1 la serie integrata della serie geometrica
+1
X
n=0
y
nche ha raggio di convergenza ⇢ = 1 e somma R
y 0 11 t
dt = log(1 y) per
|y| < 1. Otteniamo quindi che per | x
2| < 1, x 6= 0, ovvero per 0 < |x| < 1, risulta X
+1n=0
( 1)
nx
2n+1n + 1 = 1
x
+1
X
n=0
( x
2)
n+1n + 1 = 1
x · ( log(1 + x
2)) = 1
x · log(1 + x
2)
15. La risposta corretta `e a . Riconosciamo infatti nella serie
+1
X
n=1
n(n + 1)
2
nla serie di potenze
+1
X
n=1
n(n + 1)x
nvalutata in x =
12. Posto k = n + 1 possiamo scrivere
+1
X
n=1
n(n + 1)x
n=
+1
X
k=2
k(k 1)x
k 1= x
+1
X
k=2
k(k 1)x
k 2La serie
+1
X
k=2
k(k 1)x
k 2si ottiene derivando due volte la serie geometrica
+1
X
k=0
x
k, quindi per
|x| < 1 risulta
+1
X X
+1✓
1 ◆
002
Pertanto
+1
X
n=1
n(n + 1)x
n= x
+1
X
k=2
k(k 1)x
k 2= 2x
(1 x)
3, 8|x| < 1 e quindi
+1
X
n=1