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LE ATTIVITA’ IMMOBILIZZATE, ILMAGAZZINO, LE GRANDI COMMESSE

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(1)

S.A.F.

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

LE ATTIVITA’ IMMOBILIZZATE, IL MAGAZZINO, LE GRANDI COMMESSE

Claudia Mezzabotta

OIC-IFRS: LE BASI PER UN CONFRONTO

(2)

Le attività immobilizzate

(3)

Art 2426: valutare le immobilizzazioni

1. Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri:

1) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi; le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, ove applicabile;

[…]

7) il disaggio e l’aggio su prestiti sono rilevati secondo il criterio stabilito dal numero 8);

8) i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del valore di presumibile realizzo;

(4)

IFRS: Definizione di attività patrimoniale

Definizione

– Un’attività è una risorsa controllata dall’impresa a seguito di avvenimenti passati

• dei cui vantaggi economici futuri beneficerà l’impresa,

• il cui costo può essere valutato in maniera affidabile.

Di conseguenza…

– Il diritto di proprietà non è indispensabile per definire un’attività. Un bene detenuto in virtù di un contratto di locazione finanziaria si

considera un’attività se l’impresa beneficia dei vantaggi economici futuri associati alla detenzione.

Un’importante differenza rispetto ai principi italiani:

(5)

Contabilizzazione iniziale delle immobilizzazioni materiali e valutazioni successive (IAS 16 e IAS 40)

Immobilzzazioni materiali

(IAS 16)

Investimenti immobiliari (IAS 40)

Contabilizzazione iniziale Valutazioni successive

Costo ammortizzabile

Base ammortizzabile (valore lordo – valore residuo) suddivisa sulla vita utile

+

Costi sostenuti successivamente e inclusi nel valore lordo

Metodo del fair value

Immobili valutati alla fine di ogni esercizio in base al fair value

(soppressione dell’ammortamento) Rivalutazione periodica

Metodo del costo ammortizzabile +

Rivalutazione periodica del valore netto dell’immobilizzazione

(l’ammortamento continua)

Costo di acquisto dell’immobilizzazione

Oneri accessori (onorari, trasporto)

Oneri finanziari (per attività con significativo periodo di preparazione)

+ +

Contributi in conto capitale

-

(6)

IFRS: Contabilizzazione al costo di acquisto

Il costo è l’ammontare di cassa (o suoi equivalenti) pagato o il fair value di qualunque altra contropartita data al venditore per acquisire un’attività al momento dell’acquisto o della sua costruzione

– Se il pagamento è differito oltre i termini consueti di regolamento, le somme da ricevere devono essere attualizzate

– In caso di permuta di attività, il valore iniziale dell’attività ricevuta è uguale a quello di mercato del bene scambiato (contabilizzando, se del caso, una plus o minusvalenza)

Il costo include il prezzo di acquisto, gli oneri accessori, ma anche tutti i costi necessari per portare il materiale sul sito previsto e per metterlo nella

condizione di essere utilizzato conformemente all’utilizzo previsto

Un’immobilizzazione materiale deve essere iscritta all’attivo al costo d’acquisto

(7)

Costo di acquisto: esempi

No No

Diritti doganali X X

Sconti ottenuti dal fornitore X X

Imposte non deducibili X X

Costo di predisposizione del sito X X

Costo di trasloco di materiale

esistente X X

Spese di trasporto

X (fino al luogo dell'installazio

ne)

X (dopo l'arrivo del materiale

sul sito)

X (fino al luogo dell'installazio

ne)

X (dopo l'arrivo del materiale

sul sito)

Onorari notarili e professionali X X

Commissioni X X

Spese generali X X

Spese amministrative X X

Perdite operative sostenute durante il periodo di messa in funzione del bene

X X

Norme italiane IAS / IFRS

Costo incorporabile ?

(8)

Capitalizzazione degli oneri finanziari (IAS 23)

Gli oneri finanziari devono essere capitalizzati sul costo dell’immobilizzazione

L’opzione si applica alle attività cosiddette « qualificate », vale a dire a beni che esigono un lungo periodo di preparazione prima di poter essere utilizzati o venduti

Esempi : costruzione di una sede sociale, magazzino di acquavite o di parmigiano reggiano…

Deve essere applicata a tutte le attività qualificate (magazzino e immobilizzazioni, simultaneamente)

Nell’ambito della prima applicazione (norma IFRS 1), l’adozione di questa opzione implica la modifica del valore lordo di tutte le immobilizzazioni coinvolte e il ricalcolo degli ammortamenti

Condizioni da rispettare

Il sostenimento dei costi relativi ai beni è iniziato e le attività indispensabili alla preparazione dell’attività sono in corso

L’impresa sostiene oneri finanziari

La capitalizzazione degli oneri finanziari sul costo di un’attività deve essere sospesa nei periodi prolungati di interruzione dell’attività produttiva (salvo in caso di arresto programmato e inevitabile dell’attività)

(9)

IAS 23: Capitalizzazione degli oneri finanziari

Gli interessi da capitalizzare dipendono dal tipo di finanziamento utilizzato per finanziare l’immobilizzazione

La norma fissa un limite : gli oneri capitalizzati non devono eccedere gli oneri finanziari sostenuti nell’esercizio

Tipo di finanziamento Interessi capitalizzabili

Prestito specifico Oneri finanziari effettivi dell’esercizio, ridotti di eventuali proventi ottenuti dall’investimento temporaneo dei fondi presi a prestito

Prestito non specifico Gli interessi capitalizzati sono calcolati a partire da un tasso di capitalizzazione uguale alla media ponderata dei costi dei finanziamenti ottenuti dall’impresa e sostenuti nell’esercizio

(10)

IAS 16: La rivalutazione periodica (opzione)

La norma IAS 16 prevede un trattamento opzionale per la contabilizzazione delle immobilizzazioni

Devono essere rispettate alcune condizioni :

– L’opzione è possibile per categoria di immobilizzazioni, ma tutte le immobilizzazioni della stessa categoria devono essere rivalutate – Le rivalutazioni devono essere praticate con regolarità

• La norma non precisa una frequenza minima di rivalutazione, la quale dipenderà dalla natura dell’immobilizzazione

– L’effetto della rivalutazione è registrato direttamente nel capitale proprio Il valore rivalutato diventa la nuova base ammortizzabile

– La contropartita dell’ammortamento concernente la parte rivalutata del bene è registrata in diminuzione del capitale proprio

Rivalutazione periodica

Le immobilizzazioni sono allora rivalutate al fair value e gli ammortamenti sono ricalcolati in modo tale che il valore netto contabile del bene sia uguale al valore rivalutato

(11)

IAS 16: Esempio di rivalutazione

Un terreno è stato acquistato per 100 il 1° gennaio 2010. L’impresa ha optato per la contabilizzazione secondo il metodo della rivalutazione.

Immobilizzazione materiale

Differenza di rivalutazione

Conto economico

Osservazioni

Costo (01/01/10) 100

Rivalutazione 2010

20 20 -

L’aumento passa in patrimonio netto

Saldo chiusura 2010

120 20

Rivalutazione 2011

(15) (15) - La diminuzione non passa in conto

economico perché esisteva una riserva di rivalutazione nel 2010 Saldo di chiusura

2011

105 5

Rivalutazione 2012

(9) (5) (4) Diminuzione a patrimonio netto

fino a concorrenza della differenza di rivalutazione esistente. Il resto passa in conto economico.

Saldo di chiusura 2012

96 -

Rivalutazione 2013

15 11 4 L’aumento passa in conto

economico fino a concorrenza della perdita potenziale anteriore. Il resto va a patrimonio netto.

Saldo di chiusura 2013

111 11

(12)

Il nuovo bilancio ex d.lgs. 139/15: valutare gli oneri pluriennali

Art. 2426, comma 1:

5) i costi di impianto e di ampliamento e i costi di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell'attivo con il consenso, ove

esistente, del collegio sindacale. I costi di impianto e ampliamento devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni.

I costi di sviluppo sono ammortizzati secondo la loro vita utile; nei casi eccezionali in cui non sia possibile stimarne attendibilmente la vita utile, sono ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l'ammortamento dei costi di impianto e ampliamento e di sviluppo non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se

residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non

ammortizzati;

(13)

D.lgs. 139/15: avviamento

Art. 2426, comma 1:

6) l'avviamento può essere iscritto nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto e deve essere ammortizzato entro un periodo di cinque

anni. È tuttavia consentito ammortizzare sistematicamente l'avviamento in un periodo di durata superiore, purché esso non superi la durata per

l'utilizzazione di questo attivo e ne sia data adeguata motivazione nella nota integrativa;. L’ammortamento dell’avviamento è effettuato secondo la sua vita utile; nei casi eccezionali in cui non sia possibile stimarne

attendibilmente la vita utile, è ammortizzato entro un periodo non

superiore a dieci anni. Nella nota integrativa è fornita una spiegazione del periodo di ammortamento dell’avviamento;

N.B.: l’obbligo di ripristino di valore dopo le svalutazioni (comma 1, punto 3)

«non si applica a rettifiche di valore relative all’avviamento»

(14)

IAS 38: che cosa si intende per immobilizzazione immateriale

Identificabile : essa è separabile, cioè l’entità può affittare, vendere, scambiare o distribuire i vantaggi economici futuri specifici a tale attività senza separarsi dai vantaggi economici risultanti da altre attività utilizzate nella medesima cash- generating unit (CGU)

Controllata : i vantaggi futuri vanno all’entità e questa è in grado di limitare l’accesso ai terzi

Per essere identificabile, l’immobilizzazione deve essere separabile e risultare da un diritto legale o contrattuale, anche se tale diritto non è

E’ un’attività non monetaria identificabile e controllata dall’impresa

Un’immobilizzazione immateriale è un’attività:

è probabile che essa generi flussi finanziari positivi

il suo costo deve poter essere misurato in maniera affidabile

(15)

IAS 38: Immobilizzazioni immateriali generate internamente

Le condizioni di capitalizzazione sono simili a quelle stabilite dai principi italiani – In generale : i costi sono spesati a conto economico

– Tuttavia, la norma IAS impone la capitalizzazione di alcuni costi di sviluppo Secondo la norma, i costi devono essere classificati come

Costi di ricerca

• Esiste di fatto un’incertezza sui vantaggi economici futuri

• I costi sono spesati a conto economico – Costi di sviluppo

• I costi devono essere capitalizzati, ma solo se rispondono a criteri precisi

• Non è possibile applicazione retroattiva : i costi possono essere capitalizzati solo a partire dal momento in cui sono soddisfatti tali criteri

(16)

IAS 38: contabilizzazione iniziale

Determinazione del costo iniziale

– Per gli elementi acquistati, il costo iniziale è costituito da

• Prezzo di acquisto

• Costi diretti

– Per gli elementi prodotti internamente, il costo è la somma dei costi diretti o ragionevolmente attribuibili al bene

Materie prime, servizi consumati e royalties

• Manodopera

• Ammortamento delle immobilizzazioni impiegate

• Oneri relativi alla registrazione del brevetto

• Altre spese generali ragionevolmente attribuibili (canoni di locazione, etc.)

(17)

IAS 38: valutazioni successive

Metodo di riferimento

– Le immobilizzazioni immateriali sono valutate al costo storico ammortizzato Trattamento alternativo

– Le immobilizzazioni immateriali possono essere rivalutate al fair value – Si applica lo stesso trattamento delle immobilizzazioni materiali, ma il fair value

deve essere determinato in relazione a un mercato attivo, cioè:

• Un mercato per il quale gli elementi negoziati sullo stesso sono omogenei, sul quale si possono sempre reperire acquirenti e venditori consenzienti e in cui i prezzi sono messi a disposizione del pubblico

– In pratica, la rivalutazione delle immobilizzazioni immateriali sarà rara

(18)

IAS 38: Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali

Separazione delle attività immateriali in due categorie: immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita

Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita: ammortamento sistematico, no presunzione di vita utile inferiore a 20 anni

Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita: non si applica più l’ammortamento, ma l’impairment test con cadenza annuale.

L’avviamento non si ammortizza, ma si assoggetta a impairment test almeno alla fine di ogni esercizio, anche in mancanza di « segni e sintomi » che possano far ritenere gli amministratori che si sia verificata una perdita di valore

(19)

Come distinguere tra vita definita e indefinita?

A durata definita se elementi precisi

permettono di

determinarne la durata

A durata indefinita in caso contrario

Le immobilizzazioni sono

La durata di vita deve ricalcare la durata del relativo diritto contrattuale o legale?

NO ! Può essere inferiore (utilità su una parte del periodo) o superiore (volontà e capacità dell’impresa a rinnovare i suoi diritti)

(20)

Il magazzino

(21)

Art 2426, comma 1: valutare il magazzino

1. Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri:

[…]

9) le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, calcolati secondo il numero 1),

ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore;

tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione;

10) Il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli: «primo entrato, primo uscito» o: «ultimo entrato, primo uscito»; se il

valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell’esercizio, la differenza deve essere indicata, per categoria di beni, nella nota integrativa;

(22)

D.lgs. 139/15: abrogato il «valore costante» di talune attività

Art. 2426, comma 1:

12. le attrezzature industriali e commerciali, le materie prime, sussidiarie e di consumo, possono essere iscritte nell'attivo ad un valore costante qualora siano costantemente rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto all'attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni

sensibili nella loro entità, valore e composizione.

(23)

IAS 2, « Magazzino »: Principi fondamentali

Il metodo del costo storico è il metodo di riferimento per la contabilizzazione del magazzino.

Le altre basi di valutazione (fair value o valore attuale) non sono applicabili alla

valutazione del magazzino, fatta eccezione per alcune circostanze specifiche

(fair value nelle aggregazioni d’azienda, in particolare).

(24)

IAS 2: Definizione di magazzino

Le scorte di magazzino sono attività :

– detenute per essere vendute nel normale corso dell’attività ; – in corso di produzione e finalizzate a tale vendita ; oppure

– aventi forma di materie prime o di merci da consumare nel processo produttivo o di prestazione di servizi.

Esse sono pertanto vendute, consumate o realizzate nell’ambito del normale ciclo operativo e per questo si classificano tra le attività correnti.

Il ciclo operativo designa il periodo che trascorre tra l’acquisizione delle materie prime che entrano nel processo produttivo e il loro realizzo sotto forma di cassa o di uno strumento finanziario immediatamente convertibile in cassa.

(25)

IAS 2: Regole per la valutazione

Il magazzino è inizialmente contabilizzato al costo. Esso deve essere valutato

successivamente al minore tra il costo e il valore netto di realizzo (principio della prudenza).

Il costo deve comprendere – i costi di acquisto,

– i costi di trasformazione

– gli altri costi sostenuti per portare le scorte nel luogo e nello stato in cui si trovano.

Il trattamento di riferimento per le ulteriori valutazioni è il metodo FIFO o quello del costo medio ponderato, oltre al costo specifico (sempre ammesso).

N.B.: Il metodo LIFO, un tempo autorizzato, è stato soppresso

(26)

Le grandi commesse

(27)

Art 2426, comma 1: valutare le grandi commesse

1. Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri:

[…]

11) I lavori in corso su ordinazione possono essere iscritti sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza;

(28)

1. Criterio della commessa completata: valutazione al costo

2. Criterio della percentuale di completamento: valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza

3. Il Codice civile, all’art. 2426, n. 9, ammette la scelta tra i due criteri 4. Prudenza vs. competenza economica

5. I principi internazionali IFRS (IAS 11) ammettono solo il criterio della percentuale di completamento

OIC 23: I criteri di valutazione per le grandi

commesse

(29)

• Commesse di durata inferiore all’anno: i due criteri possono essere scelti liberamente

• Commesse ultrannuali (NOVITA’ IMPORTANTE): valutazione con il metodo della percentuale di completamento se sono rispettati determinati

requisiti:

a) esistenza contratto vincolante tra le parti

b) risultato di commessa stimabile attendibilmente

c) diritto al corrispettivo che matura con ragionevole certezza con l’esecuzione dei lavori

d) no incertezze relative a condizioni contrattuali o fattori esterni che rendano dubbia la capacità dei contraenti di adempiere alle proprie obbligazioni

• Commesse ultrannuali che non rispettano i requisiti (NOVITA’

IMPORTANTE): valutazione con il metodo della commessa completata

OIC 23: La scelta del criterio di valutazione

(30)

IAS 11: Contabilizzazione dei ricavi e dei costi di commessa

Quando il risultato di commessa può essere stimato attendibilmente:

Quando il risultato di commessa non può essere stimato attendibilmente:

– Costi contabilizzati nel periodo in cui sono sostenuti NON differiti/riscontati

– Ricavi contabilizzati solo nella misura dei costi sostenuti e solo se è probabile che i costi possano essere recuperati

Metodo della percentuale di completamento

NO CONTABILIZZAZIONE PROFITTO

(31)

IAS 11: Percentuale di completamento

Metodi per la determinazione della %

% di costi/input a fine esercizio

Ispezioni effettuate

Completamento fisico/

“milestones”

I cambiamenti nella base per la determinazione di ricavi e costi si contabilizzano come

CAMBIAMENTI DI STIME CONTABILI

(secondo IAS 8: utile o perdita netti dell’esercizio)

(32)

IAS 11: Percentuale di completamento

% dei costi a fine periodo/

altri metodi legati agli input

» Quando lo stadio di completamento è determinato in base ai costi di commessa sostenuti a fine periodo, solo i costi che riflettono il lavoro effettivamente svolto sono inclusi nei costi sostenuti a fine periodo.

» Esempi di costi di commessa esclusi:

 Costi di commessa relativi ad attività che saranno svolte in futuro in base al contratto

 Pagamenti fatti a subappaltanti in via anticipata rispetto al lavoro da costoro svolto in subappalto

(33)

Alcune domande…

GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE !

cmezzabotta@yahoo.it

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