Interrogazione Forza Italia Camera dei Deputati Seduta del 5 novembre 2020
INTERROGAZIONE SULLA REVISIONE DELLA DECISIONE DI EFFETTUARE TAMPONI NEGLI STUDI MEDICI SPENA e BAGNASCO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il 28 ottobre 2020 è stato siglato l'accordo collettivo nazionale, che prevede l'effettuazione di tamponi rapidi antigenici anche da parte dei medici di base e dei pediatri di libera scelta. I tempi attuativi di questo accordo sono ancora incerti;
il citato accordo per l'esecuzione dei test rapidi di accertamento del Covid-19 da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri ha visto divisi gli stessi medici coinvolti e tra i sindacati dei medici di base soltanto la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), ha dato piena disponibilità, mentre il Sindacato medici italiani, Smi e il Sindacato nazionale autonomo medici italiani, Snami, hanno ribadito la loro contrarietà;
i tamponi saranno effettuati negli studi dei suddetti medici o in altri spazi. Nei giorni scorsi, il presidente dell'ordine dei medici di Milano, prevedeva una possibile «rivolta dei condomini» per quei medici di famiglia che comincino a fare tamponi rapidi nei loro studi, dichiarando che «la gente farebbe assemblee condominiali per buttare fuori i medici e si instaurerebbero un sacco di battaglie legali. Riteniamo che si tratti di una questione di sicurezza. È veramente pericoloso. Gli spazi che sono all'interno degli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta sono limitati. Ci vogliono spazi grandi per fare questa attività di testing, serve adeguato distanziamento» –:
se non ritenga necessario adottare iniziative di competenza anche alla luce delle evidenti criticità esposte in premessa, per rivedere la possibilità da parte dei medici di base e dei pediatri di libera scelta di poter effettuare i tamponi rapidi nei loro studi all'interno di condomini, prevedendo, in accordo con i medici di base e dei pediatri di libera scelta, che i test rapidi di accertamento del Covid-19 vengano effettuati nei locali dei distretti delle Asl o in altre specifiche strutture, anche removibili, come è avvenuto per i drive in o in autoveicoli tipo autoemoteche, messe a disposizione dalle diverse Asl, e non in studi medici all'interno di condomini.