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Interrogazione On. Bellucci (FdI) Camera dei Deputati Seduta del 26 ottobre 2020

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Interrogazione On. Bellucci (FdI) Camera dei Deputati Seduta del 26 ottobre 2020

INTERROGAZIONE SULLE CONDIZIONI LAVORATIVE DEGLI INFERMIERI E SULLA DISCONTINUITÀ DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE

BELLUCCI, CARETTA, FERRO e FRASSINETTI. — Al Ministro della salute, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. — Per sapere – premesso che:

con riferimento alle varie manifestazioni di protesta che stanno animando le nostre piazze in questi giorni di preoccupante emergenza sanitaria, si evidenzia che una categoria fondamentale nel nostro sistema nazionale, eppure spesso trascurata, è quella degli infermieri e, in particolare, degli infermieri che assistono a domicilio pazienti con disabilità, scesi in piazza contro il precariato e gli stipendi troppo bassi;

spesso si dimentica, infatti, che gli infermieri non lavorano solo nelle realtà ospedaliere, ma anche nelle case dove assistono pazienti ad alta complessità e affinché sia garantita la continuità di cura dei pazienti, c'è bisogno di personale stabile;

tale categoria professionale, unitamente alle famiglie, lamenta, invece, discontinuità a causa di condizioni lavorative non adeguatamente tutelate: nella maggior parte dei casi, esercitano la professione con partita iva, non godendo di diritti come ferie e malattia; la richiesta importante di infermieri in questo particolare momento di emergenza pandemica sta rendendo ancor più complicata la reperibilità di personale infermieristico per l'assistenza domiciliare;

come denunciato dalla presidente dell'Adi Famiglie italiane, Serena Troiani, «siamo dunque senza infermieri o alla mercé di continui cambi di personale. Le società che erogano i servizi per conto della regione inviano nelle nostre case personale che non è messo nelle condizioni di offrire quella fondamentale stabilità a famiglie fragili come le nostre, già seriamente minate dal dramma della malattia. Chiediamo diritti per gli infermieri e diritti per le nostre famiglie che necessitano di una assistenza domiciliare garantita, con personale che lavori stabilmente e con continuità nell'assistere i nostri cari»;

gli infermieri sono pochi e di questo ne risente, in particolare, l'assistenza: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, che ha lanciato l'allarme, in Italia ne mancano 53 mila e di questi almeno 21 mila dovrebbero essere gli infermieri di famiglia/comunità, indispensabili per l'assistenza, anche nelle Rsa vista la loro caratteristica, appunto, di comunità;

gli sviluppi epidemiologici e l'aumento delle malattie croniche hanno fatto sì che l'assistenza si stia sempre più spostando dall'ospedale al domicilio e questo richiede uno sforzo maggiore per assicurare la qualità e le giuste prospettive del loro percorso professionale, la formazione, la qualità dei contratti, la sicurezza sul posto di lavoro e, ovviamente, la qualità dell'assistenza realmente garantita ai pazienti –: se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere per garantire condizioni lavorative adeguate agli infermieri nel senso esposto in premessa e la continuità dell'assistenza domiciliare, anche attraverso l'apertura di un confronto con le associazioni maggiormente rappresentative della categoria degli infermieri e dei malati;

se è quali iniziative di competenza intenda intraprendere per garantire un accesso alle cure domiciliari

uniforme su tutto il territorio nazionale.

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