REGIONE LAZIO
DELIBERAZIONE N. DELPROPOSTA N. 13812 DEL 28/04/2021 GIUNTA REGIONALE
STRUTTURA PROPONENTE
ASSESSORATO PROPONENTE
DI CONCERTO
Direzione: PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LA RICERCA
Area: CREDITO, INCENTIVI ALLE IMPRESE, ARTIGIANATO E COOPERAZIONE
Prot. n. ___________________ del ___________________
OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
(MUSCA ILEANA) (CIASCHETTI LETIZIA) (G. VASCIMINNO) (T. PETUCCI)
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE
SVILUPPO ECONOMICO, COMMERCIO E ARTIGIANATO, UNIVERSITA', RICERCA, START-UP
E INNOVAZIONE ___________________________(Orneli Paolo)
L'ASSESSORE
PROGR. EC., BILANCIO, DEM. E PATR., RAPP. IST.LI, RAPP. CON CONS. REG.LE, ACC. PROGR. E CONF. SERV.
(Leodori Daniele) (P. Iannini)
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
IL VICE-PRESIDENTE IL DIRETTORE IL DIRETTORE
ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE
COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:
Data dell' esame:
con osservazioni senza osservazioni
SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione ______________________
ISTRUTTORIA:
____________________________________ ____________________________________
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE
(LUIGI FERDINANDO NAZZARO)
____________________________________ ____________________________________
IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE
Assegnazione alla Regione Lazio delle risorse FSC 2021-2027 - art. 1, comma 178, lett. d), della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Proposta di utilizzazione delle anticipazioni delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per la realizzazione dell'intervento di immediato avvio relativo alla costituzione di una nuova sezione del Fondo di Fondi FARE Lazio - Credito 2021- 27.
(MARCO MARAFINI) ___________________________
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio
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OGGETTO: Assegnazione alla Regione Lazio delle risorse FSC 2021-2027 – art. 1, comma 178, lett.
d), della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Proposta di utilizzazione delle anticipazioni delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per la realizzazione dell’intervento di immediato avvio relativo alla costituzione di una nuova sezione del Fondo di Fondi FARE Lazio - Credito 2021- 27.
LA GIUNTA REGIONALE
Su proposta dell’Assessore per lo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-up e Innovazione, di concerto con il Vicepresidente, Assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, Rapporti Istituzionali, Rapporti con il Consiglio Regionale, Accordi di Programma e Conferenza di Servizi
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e s.m.i., “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e s.m.i., “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”;
VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i., “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5.5.2009, n. 42”;
VISTA la legge regionale 12 agosto 2020, n. 11, recante: “Legge di contabilità regionale”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26: “Regolamento regionale di contabilità”;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 25, recante “Legge di Stabilità regionale 2021”;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 26, recante “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1060, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del "Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi, titoli e macroaggregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1061, concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021-2023. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa ed assegnazione delle risorse finanziarie ai dirigenti titolari dei centri di responsabilità amministrativa”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 26 gennaio 2021, n. 20, concernente: “Disposizioni e indirizzi per la gestione del bilancio regionale 2021-2023 e approvazione del bilancio reticolare, ai sensi degli articoli 30, 31 e 32, della legge regionale 12 agosto 2020, n. 11”;
VISTA la circolare del Direttore Generale della Giunta regionale prot. n. 278021 del 30 marzo 2021 con la quale sono fornite le indicazioni relative alla gestione del bilancio regionale 2021/2023;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 9 novembre 2018, n. 656, con la quale è stato approvato il Documento Strategico di Programmazione (DSP) 2018 per gli anni 2018-2023;
VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n.13 del 22 dicembre 2020 recante “Un nuovo orizzonte di progresso socio-economico - Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027” (Indirizzi 2027), nella quale si delineano le principali strategie di sviluppo individuate nei 5 Obiettivi di Policy previsti dai Regolamenti comunitari e l’allocazione finanziaria sui Fondi comunitari (FESR, FSE, FEAMP, FEASR), sul Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), nonché la griglia programmatica, che dovrà essere seguita nella stesura dei Programmi 2021-2027 che dovranno essere presentati alla Commissione Europea;
VISTA la deliberazione del Consiglio regionale 22 dicembre 2020, n.14, con la quale è stato approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2021 – anni 2021-2023;
VISTA la Direttiva del Presidente della Regione Lazio n. R00001 del 19 febbraio 2021 di istituzione della "Cabina di Regia per l'attuazione delle politiche regionali ed europee 2021-2027" per la definizione e l’attuazione del Piano unitario regionale delle politiche regionali ed europee ed il coordinamento della programmazione, gestione, funzionamento, monitoraggio e controllo dei Programmi regionali cofinanziati dai Fondi comunitari (FESR, FSE, FEAMP e FEASR) e dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), nonché dallo strumento Next Generation EU e da eventuali ulteriori risorse comunitarie e nazionali destinate alla Regione Lazio;
VISTA la Direttiva del Presidente della Regione Lazio R00003 del 17 marzo 2021 di aggiornamento della composizione della “Cabina di Regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee 2021- 2027” a seguito delle modifiche ai componenti della Giunta Regionale dell’XI legislatura e alla rimodulazione delle relative deleghe apportate con il Decreto del Presidente della Regione Lazio n.T00033 del 12 marzo 2021;
CONSIDERATO che la programmazione unitaria della Regione Lazio per il periodo 2021-2027 ha preso le mosse da questo insieme di indirizzi, sostanziandosi in una politica per la crescita sostenibile, finalizzata alla sostenibilità economica, sociale, ambientale e territoriale, guidata dall’obiettivo di promuovere e garantire il benessere dei cittadini e dei territori attraverso la massimizzazione delle sinergie tra i diversi Fondi comunitari, nazionali e regionali;
CONSIDERATO che il Quadro Finanziario Pluriennale europeo per il 2021-2027 e gli strumenti di attuazione per la Politica di Coesione, nonché le indicazioni contenute nella Relazione Paese per l’Italia (Country report), e gli orientamenti per il prossimo Programma Nazionale e Regionale di Riforma 2020 assumono come decisivi i temi dello Sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030;
VISTA l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015, che individua 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs), articolati in 169 target da raggiungere entro il 2030 al fine di trasformare l’attuale modello di sviluppo mondiale, da considerare come punto di riferimento per la predisposizione della programmazione unitaria 2021- 2027;
VISTA la Comunicazione della Commissione europea COM(2016)739 final dal titolo “Prossimi passi per un futuro sostenibile in Europa – l’azione Europea per la sostenibilità” del 22 novembre 2016, in
cui si evidenzia che l'UE è pienamente impegnata nell'attuazione dell'Agenda 2030 e dei suoi obiettivi per lo sviluppo sostenibile, insieme ai suoi Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà;
VISTA la Comunicazione della Commissione europea COM(2019) 22 final, dal titolo “Verso un'Europa sostenibile entro il 2030” del 30 gennaio 2019;
VISTA la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Banca Centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti COM(2020) 575 final, dal titolo “Strategia annuale per la crescita sostenibile 2021” del 17 settembre 2020;
CONSIDERATO che i principi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sono stati declinati, per l’Italia, nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di cui alla Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica n. 108 del 22 dicembre 2017 “Approvazione della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 marzo 2021, n. 170 recante “Approvazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS) «Lazio, regione partecipata e sostenibile»”;
VISTO il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con legge 28 giugno 2019, n. 58, recante
“Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, ed in particolare l’art. 44 come novellato da ultimo con legge 27 dicembre 2019, n. 160, con il quale si istituiscono i Piani di Sviluppo e Coesione;
CONSIDERATO che l’art. 44 al comma 1 prevede la predisposizione di un unico Piano operativo per ogni amministrazione titolare di risorse a valere sul Fondo per lo sviluppo e coesione, denominato
“Piano sviluppo e coesione” (PSC), da sottoporre all'approvazione del CIPE, formato mediante riclassificazione degli attuali documenti programmatori variamente denominati dei cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020;
VISTO l’Accordo relativo alla “Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014- 2020 ai sensi del comma 6 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020” sottoscritto il 2 luglio 2020 tra il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e il Presidente della Regione Lazio, e la relativa presa d’atto con deliberazione di Giunta regionale n.446 del 14/07/2020;
VISTA la delibera del CIPE n. 38 del 28 luglio 2020 recante “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
Riprogrammazione e nuove assegnazioni FSC per emergenza COVID ai sensi degli articoli 241 e 242 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77. Accordo Regione Lazio - Ministro per il sud e la coesione territoriale”, con la quale è stata approvata la riprogrammazione e nuova assegnazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 a favore della Regione Lazio;
VISTA la legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), ed in particolare l’articolo 1, comma 178, che indica le disposizioni per l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, nell’ambito della normativa vigente sugli aspetti generali delle politiche di coesione;
CONSIDERATO che lo stesso comma:
alla lettera a) stabilisce che la dotazione finanziaria del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione
“è impiegata per obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per la convergenza e la coesione
economica, sociale e territoriale, sulla base delle missioni previste nel «Piano Sud 2030» e dando priorità alle azioni e agli interventi previsti nel Piano, compresi quelli relativi al rafforzamento delle amministrazioni pubbliche” e che la dotazione finanziaria “è altresì impiegata in coerenza con gli obiettivi e le strategie definiti per il periodo di programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali e di investimento europei, nonché in coerenza con le politiche settoriali e con le politiche di investimento e di riforma previste nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), secondo princìpi di complementarità e addizionalità delle risorse;
alla lettera b) stabilisce che “gli interventi del Fondo per lo sviluppo e la coesione – programmazione 2021-2027 sono attuati nell’ambito di «Piani di sviluppo e coesione»
attribuiti alla titolarità delle amministrazioni centrali, regionali, delle città metropolitane”;
alla lettera d) stabilisce che “nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale può sottoporre all’approvazione del CIPE l’assegnazione di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori, nel limite degli stanziamenti iscritti in bilancio. Tali interventi confluiscono nei Piani di sviluppo e coesione, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono”;
CONSIDERATO che con nota protocollo n. 5086 del 19/04/2021 il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, a seguito delle indicazioni della Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, ha comunicato alla Regione Lazio l’assegnazione di una prima quota di risorse FSC, nel limite di 195,9 milioni di euro, ai sensi dell’art. 1, comma 178, lett. d), della richiamata legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021) e ha chiesto di effettuare una ricognizione degli interventi che, a valle di apposita valutazione, saranno sottoposti all'approvazione del CIPESS per il successivo finanziamento attraverso un Piano Stralcio;
PRESO ATTO che tutti gli interventi che saranno finanziati con le citate risorse FSC possono essere utilizzati per la realizzazione di opere pubbliche, per l’acquisizione di beni e servizi, nonché per aiuti e agevolazioni a favore delle imprese, in coerenza con le aree tematiche indicate dall’art. 44 del citato decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con legge 28 giugno 2019, n. 58, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”;
CONSIDERATO che il finanziamento è rivolto ad interventi non interamente finanziati dalle risorse della politica di coesione, nonché coerenti con le indicazioni dell’articolo 1, comma 178, punto d) della legge di bilancio dello Stato 2021;
CONSIDERATO che, in relazione a quanto richiesto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con la citata nota, nelle more dell’approvazione del CIPESS, le spese finanziate con risorse FSC 2021-2027 devono ottemperare ai seguenti criteri:
non possono finanziare progetti o quote di progetti già coperti attraverso altre risorse nazionali o europee per la coesione;
devono permettere l’immediato avvio delle attività con progetti relativi ad opere pubbliche o acquisizione di beni e servizi dotati almeno di progettazione definitiva, mentre in
relazione agli aiuti è necessario l’impegno a pubblicare un bando entro tre mesi dall’assegnazione delle risorse finanziarie;
CONSIDERATO che la Direzione Regionale Programmazione Economica ha effettuato la ricognizione presso le Direzioni regionali, come richiesto nella citata nota del Direttore generale dell’Agenzia per
la Coesione Territoriale, anche sulla base delle citate “Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027” e degli obiettivi della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile;
CONSIDERATO che per il POR FESR Lazio 2021-2027 la Giunta intende confermare le misure che sono coerenti con il nuovo impianto programmatico comunitario e si sono rivelate efficienti ed efficaci;
CONSIDERATO che le parti sociali, anche in sede di tavolo del partenariato, hanno espresso il loro favore alla proposta della Giunta di riproporre con il POR FESR Lazio 2021-2027 strumenti finanziari per il Credito, quali a titolo di esempio il Fondo per il Piccolo Credito;
CONSIDERATO che le modalità attuative degli strumenti finanziari per il periodo 2021-27 possono essere confermate e che è possibile a tal fine integrare con uno specifico Addendum all’“Accordo di Finanziamento per la gestione del fondo di Fondi FARE LAZIO e delle risorse destinate ad altri interventi” sottoscritto con Lazio Innova S.p.A. in conformità allo schema di cui alla determinazione dirigenziale n. G07602 del 5 luglio 2016 e ss.mm. e ii., per la gestione di una nuova sezione del Fondo di Fondi (FdF) FARE Lazio - Credito 2021-27, salvo specifiche modifiche discendenti dalle disposizioni comunitarie per il periodo 2021-27 in corso di adozione;
RITENUTO di proporre di utilizzare 50 milioni di euro delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione che saranno messe a disposizione dal governo per anticipare gli interventi dei PO 2021-2027, per finanziare la nuova sezione “Credito 2021-27" del FdF FARE Lazio, già costituito nella programmazione 2014-2020 ed in coerenza anche con le bozze di regolamenti dei fondi SIE relativi alla programmazione 2021-2027;
RITENUTO pertanto di proporre, in coerenza con quanto sopra riportato, la finalizzazione di parte delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e l’assegnazione delle stesse, pari a euro 50.000.000,00, alla responsabilità della Direzione regionale per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca, per la gestione della nuova sezione del FdF FARE Lazio - Credito 2021-27 da parte di Lazio Innova S.p.A. in modo da anticipare il più possibile l’erogazione alle imprese del ciclo di programmazione 2021-2027 dei Fondi Strutturali;
RITENUTO pertanto di affidare, a condizione che la presente proposta sia approvata dal CIPESS, a Lazio Innova S.p.A., ente in house della Regione Lazio, soggetto gestore del Fondo di Fondi, la nuova sezione del FdF FARE Lazio - Credito 2021-27 e l’incarico di selezionare con procedura di evidenza pubblica un intermediario finanziario per gestire gli strumenti finanziari, le cui caratteristiche essenziali sono declinate negli allegati 1, 2 e 3 al presente atto, e che saranno finanziati con le ulteriori risorse del POR FESR Lazio 2021-2027 anche attraverso un accordo quadro, come definito dall’art.
54 del D. Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016, chepotrà prevedere una dotazione fino a un massimo di 200 milioni di euro, comprensiva anche di apporti finanziari di altri enti creditizi nazionali ed europei, con un ammontare iniziale pari a 50 milioni di euro provenienti dal FSC 2021-2027;
RITENUTO, in particolare, di dare mandato alla Direzione regionale per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca a compiere tutti gli atti per pervenire alla stipula dell’Addendum all’Accordo di Finanziamento per le finalità richiamate sopra;
RITENUTO di stabilire che l’attivazione di interventi nell’ambitodel contratto quadro oltre i primi 50 milioni, fino a 200 milioni, è subordinata all’adozione di specifica deliberazione di Giunta regionale che individui puntualmente le ulteriori risorse;
CONSIDERATO che le spese finanziate con risorse FSC 2021-2027, adeguatamente rendicontate dal soggetto beneficiario, saranno soggette alle procedure previste nel relativo Si.Ge.Co. ed inviate al sistema informativo presso l’IGRUE, secondo le procedure stabilite dalla normativa vigente;
CONSIDERATO che con deliberazione della Giunta regionale 20 aprile 2021, n.195 recante
“Aggiornamento del Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) delle risorse FSC 2014-2020 per il Patto per lo Sviluppo del Lazio, di cui alla DGR n. 80 del 19 febbraio 2019, quale Sistema di Gestione e Controllo degli interventi finanziati con i fondi statali per le Aree Interne del Lazio e con le risorse FSC 2014-2020 aggiuntive, di cui alla Delibera CIPE n.38/2020” la Giunta ha dotato gli interventi finanziati con risorse FSC, nelle more dell’approvazione del Piano Sviluppo e Coesione e del suo Si.Ge.Co. definitivo, di un sistema di gestione e controllo transitorio e di un sistema di governance in grado di dare attuazione alle operazioni finanziate;
RITENUTO di stabilire che la proposta di finalizzazione delle risorse FSC assegnate alla Regione Lazio, da sottoporre all'approvazione del CIPESS per il successivo finanziamento del Piano Stralcio al Piano Sviluppo e Coesione, dovrà essere coerente con il dettato dell’art.1, comma 178, della richiamata legge 30 dicembre 2020, n.178 (legge di bilancio 2021), che prevede l’impiego delle Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per gli obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per la convergenza e la coesione economica, sociale e territoriale, nonché rafforzamento delle amministrazioni pubbliche;
PRESO ATTO che, in ottemperanza al citato Si.Ge.Co., il Direttore Regionale competente sopra richiamato, una volta approvati gli interventi ed il relativo Piano stralcio, dovrà designare il responsabile di intervento, il responsabile del procedimento e il responsabile del controllo di I livello dell’intervento, da comunicare al Direttore Regionale della Programmazione Economica, che provvederà con proprio atto di organizzazione alla nomina formale degli stessi;
PRESO ATTO che il Direttore Regionale Programmazione Economica provvederà al coordinamento delle attività di programmazione e alla trasmissione all’Agenzia per la Coesione Territoriale entro il 30 aprile 2021 della presente deliberazione e del format per la ricognizione degli interventi proposti per il finanziamento con le risorse FSC 2021-2027;
ATTESO che la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale e che la Direzione per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca assumerà gli atti necessari alla finalizzazione delle risorse solo a seguito dell’assegnazione delle risorse con delibera CIPESS;
DELIBERA
1. di formulare la proposta di utilizzazione delle anticipazioni delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, che confluiranno nel Piano Sviluppo e Coesione, per la realizzazione di interventi di immediato avvio, nel rispetto delle finalità indicate dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, sulla base della ricognizione effettuata in coerenza con le “Linee d’indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027” approvate con deliberazione del Consiglio regionale n. 13 del 22 dicembre 2020 e con gli Obiettivi della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 170 del 30/03/2021;
2. di proporre, in particolare, in coerenza con quanto sopra riportato, la finalizzazione di parte delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e l’assegnazione delle stesse, pari a euro 50.000.000,00, alla responsabilità della Direzione regionale per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca, per la costituzione della nuova sezione del FdF FARE Lazio - Credito 2021-27;
3. di affidare, a condizione che la presente proposta sia approvata dal CIPESS, a Lazio Innova S.p.A., ente in house della Regione Lazio, soggetto gestore del Fondo di Fondi, la nuova sezione del FdF FARE Lazio - Credito 2021-27 e l’incarico di selezionare con procedura di evidenza pubblica un intermediario finanziario per gestire gli strumenti finanziari, le cui caratteristiche essenziali sono declinate negli allegati 1, 2 e 3, e che saranno finanziati con le ulteriori risorse del POR FESR Lazio 2021-2027 anche attraverso un accordo quadro, come definito dall’art. 54 del D. Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016, che potrà prevedere una dotazione fino a un massimo di 200 milioni di euro comprensiva anche di apporti finanziari di altri enti creditizi nazionali ed europei, con un ammontare iniziale pari a 50 milioni di euro provenienti dal FSC 2021-2027;
4. di dare mandato, in particolare, alla Direzione regionale per lo Sviluppo economico le attività produttive e la ricerca a compiere tutti gli atti per pervenire alla stipula dell’Addendum all’Accordo di Finanziamento per le finalità richiamate sopra;
5. di stabilire che l’attivazione di interventi nell’ambito del contratto quadro oltre i primi 50 milioni, fino a 200 milioni è subordinata all’adozione di specifica deliberazione di Giunta regionale che individui puntualmente le ulteriori risorse;
6. di stabilire che la presente proposta di finalizzazione delle risorse FSC assegnate alla Regione Lazio, da sottoporre all'approvazione del CIPESS per il successivo finanziamento del Piano Stralcio al Piano Sviluppo e Coesione, dovrà essere coerente con il dettato dell’art.1, comma 178, della richiamata legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), che prevede l’impiego del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per gli obiettivi strategici relativi ad aree tematiche per la convergenza e la coesione economica, sociale e territoriale, nonché rafforzamento delle amministrazioni pubbliche;
7. di stabilire che, in coerenza con quanto sopra riportato, la presente proposta regionale prevede la finalizzazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e l’assegnazione delle stesse risorse pari a 50.000.000 di euro alla responsabilità della Direzione regionale per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca, per la realizzazione dell’intervento di cui all’allegato 1;
8. di stabilire che il Direttore responsabile dell’intervento, di cui al precedente punto, dovrà procedere all’espletamento delle attività nel rispetto della tempistica prevista dalla comunicazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale richiamata nelle premesse, al fine di permettere l’immediato avvio delle attività per l’avvio del Nuovo fondo per il piccolo credito;
9. di dare mandato, in ottemperanza al citato Si.Ge.Co., al Direttore Regionale per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca, una volta approvato l’intervento ed il relativo Piano stralcio, di provvedere a designare il responsabile di intervento, il responsabile del procedimento e il responsabile del controllo di I livello, da comunicare al Direttore Regionale della Programmazione Economica, che provvederà con proprio atto di organizzazione alla nomina formale degli stessi;
10. di dare mandato al Direttore Regionale Programmazione Economica di provvedere al coordinamento delle attività di programmazione e alla trasmissione all’Agenzia per la
Coesione Territoriale entro il 30 aprile 2021 della presente deliberazione e del format per la ricognizione degli interventi proposti per il finanziamento con le risorse FSC 2021-2027;
11. di stabilire che, una volta approvato il Piano stralcio del Piano Sviluppo e Coesione, con successiva deliberazione di Giunta Regionale si procederà alla necessaria variazione di bilancio, in termini di competenza e cassa, per l’anno 2021 e, in termini di competenza, per le annualità 2021 e 2022.
La presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale. La Direzione per lo Sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca assumerà gli atti necessari alla finalizzazione delle risorse solo a seguito dell’assegnazione delle risorse con delibera CIPESS.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul portale internet regionale.
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Allegato 1
Scheda Prodotto Nuovo Fondo Piccolo Credito Caratteristiche essenziali
Il Nuovo Fondo Piccolo Credito (NFPC), in sostanziale continuità con l’analogo strumento finanziario attivato nel contesto della Programmazione UE 2014-2020, ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il fallimento del mercato del credito nella regione Lazio, individuato in sede di Valutazione ex ante 2016, ex art. 37 del Reg. (UE) n. 1303/2013, relativo alla tendenza all’esclusione delle PMI con fabbisogni limitati dal credito bancario, per assenza di marginalità su prestiti di importo contenuto.
Il NFPC è sostenuto dal FESR ed è finalizzato alla concessione diretta di prestiti a imprese già costituite e con storia finanziaria, che hanno difficoltà nell’accesso al credito in quanto hanno fabbisogni di entità contenuta (tema del “cost to serve” per il sistema bancario).
C’è ampio consenso sul fatto che la crisi economica dovuta alla pandemia di Covid-19 possa ulteriormente accentuare la ricerca di marginalità da parte delle banche commerciali i cui conti, terminati gli effetti degli interventi pubblici emergenziali a favore del credito, non potranno che riflettere la crisi.
Il NFPC si differenzia dalle iniziative di microcredito in quanto tali iniziative riguardano la sfera della promozione dell’autoimprenditorialità e di inclusione sociale (sostenute dal Fondo Sociale europeo) anche con riferimento a soggetti potenzialmente non finanziabili dal sistema bancario per carenze di merito creditizio o senza storia finanziaria, mentre il NFPC punta a sostenere soggetti non finanziati per elementi riconducibili prevalentemente a una ridotta redditività dei prestiti per il sistema bancario e non a carenze soggettive.
I prestiti saranno concessi a fronte della presentazione di specifiche domande, nei termini e con le modalità previste nell’avviso che sarà pubblicato sul BURL e i cui contenuti dovranno essere coerenti con quanto indicato negli atti necessari ad attivare lo strumento.
È fatta salva la possibilità di pubblicare nuovi avvisi qualora se ne riscontri la necessità, incluso il caso di adeguamento ad intervenute modifiche del quadro normativo, o l’opportunità di introdurre miglioramenti nelle modalità operative dello specifico strumento, anche per effetto dell’esperienza.
È inoltre fatta salva la possibilità, previa autorizzazione del Comitato di Governance del Fondo di Fondi, di riaprire i termini di presentazione delle domande o, se opportuno, di pubblicare un nuovo avviso, in caso di economie o di incremento della dotazione dello strumento.
Il periodo di erogazione dei prestiti termina il 30 ottobre 2030 ovvero, se precedente, al momento del completo utilizzo della dotazione del NFPC, salva la possibilità di incremento della stessa.
Si riporta di seguito lo schema di funzionamento del Nuovo Fondo Piccolo Credito.
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Non è previsto il cofinanziamento da parte del gestore, né da parte del canale bancario, né di altri co-finanziatori a livello di singolo prestito.
Sono ammissibili al NFPC le imprese in possesso dei requisiti di seguito indicati:
• devono rientrare nei parametri dimensionali di micro, piccola o media impresa (“MPMI”), come definita dall’allegato 1 al Regolamento UE 651/2014; il requisito dimensionale deve essere mantenuto fino alla concessione del prestito;
• devono avere una sede operativa nel Lazio, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento e conseguente erogazione del prestito; in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinataria del prestito e, se il prestito richiesto è finalizzato ad investimenti, questi vi devono essere localizzati;
• devono essere in grado di fornire, alla data di presentazione della domanda, i dati contabili relativi all’attività di impresa, riferiti almeno agli ultimi due esercizi;
• devono avere un’esposizione complessiva nei confronti del sistema bancario contenuta entro i limiti che saranno definiti negli atti necessari a dare attuazione allo strumento e nell’avviso.
In tali atti saranno definite le situazioni di inammissibilità all’agevolazione e i settori esclusi, nonché le caratteristiche dei prestiti da erogare a valere sul NFPC in termini di finalità, importo, durata, ammortamento ed eventuali altri aspetti tecnici rilevanti.
Le domande potranno essere presentate in forza di un apposito avviso pubblicato sul BURL, mediante un portale di accesso all’agevolazione.
Il gestore dello strumento effettua l’istruttoria amministrativa e l’istruttoria di merito, nei termini che saranno previsti negli atti necessari ad attivare lo strumento.
In base all’esito dell’istruttoria il gestore assume le delibere di concessione o di diniego e provvede a darne comunicazione al richiedente e, in caso di concessione, provvede ad erogare il prestito.
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Sotto il profilo degli aiuti di Stato, non si configura aiuto al gestore dello strumento, in quanto è selezionato con gara pubblica e non si prevede un suo co-investimento/co-finanziamento.
Le imprese prenditrici dei prestiti beneficiano del minor tasso d’interesse applicato al finanziamento: l’aiuto è calcolato in termini di “Equivalente Sovvenzione Lorda” (“ESL”), secondo quanto disposto dalla Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione, 2008/C 14/02.
L’aiuto è concesso ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013 (“de minimis”).
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Allegato 2
Scheda Prodotto Fondo Patrimonializzazione PMI Lazio Caratteristiche essenziali
Il Fondo Patrimonializzazione PMI Lazio (FPPMI) è uno strumento che interviene con l’obiettivo ultimo di rafforzare le imprese del territorio a sostegno dello sviluppo e della ripresa, per uscire dalla crisi che si sta attraversando a seguito della pandemia di Covid -19.
Il tessuto imprenditoriale regionale è infatti storicamente caratterizzato da un basso livello di patrimonializzazione, che impatta negativamente sul merito di credito. Inoltre, le perdite subite dalle imprese per effetto della crisi economica dovuta alla pandemia non potranno che incidere negativamente sul loro patrimonio netto, con ulteriore impatto sul merito di credito e sulla possibilità di far fronte agli sforzi finanziari necessari alla ripresa.
Al fine di incentivare interventi di rafforzamento patrimoniale dell’impresa da parte dei soci privati, lo strumento finanziario eroga prestiti a fronte di aumenti di capitale sottoscritti e versati dai soci esistenti o da nuovi soci.
In aggiunta all’iniezione di risorse finanziarie strettamente legata all’accesso all’agevolazione, si determina così un miglioramento della capacità finanziaria dell’impresa, per effetto dell’aumento di capitale richiesto per accedere all’agevolazione.
Il FPPMI è sostenuto dal FESR ed è finalizzato alla concessione diretta di prestiti a imprese già costituite, a fronte di un aumento di capitale che determini un effettivo ingresso di risorse finanziarie nell’impresa.
I prestiti saranno concessi a fronte della presentazione di specifiche domande, nei termini e con le modalità previste nell’avviso che sarà pubblicato sul BURL e i cui contenuti dovranno essere coerenti con quanto indicato negli atti necessari ad attivare lo strumento.
È fatta salva la possibilità di pubblicare nuovi avvisi qualora se ne riscontri la necessità, incluso il caso di adeguamento ad intervenute modifiche del quadro normativo, o l’opportunità di introdurre miglioramenti nelle modalità operative dello specifico strumento finanziario, anche per effetto dell’esperienza.
È inoltre fatta salva la possibilità, previa autorizzazione del Comitato di Governance del Fondo di Fondi, di riaprire i termini di presentazione delle domande o, se opportuno, di pubblicare un nuovo avviso, in caso di economie o di incremento della Dotazione dello strumento Finanziario.
Il periodo di erogazione dei prestiti termina il 30 ottobre 2030 ovvero, se precedente, al momento del completo utilizzo della dotazione del FPPMI, salva la possibilità di incremento della stessa.
Si riporta di seguito lo schema di funzionamento del Fondo Patrimonializzazione PMI.
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Non è previsto il cofinanziamento da parte del gestore, né da parte del canale bancario, né di altri co-finanziatori a livello di singolo prestito.
Sono ammissibili al FPPMI le imprese in possesso dei requisiti di seguito indicati:
• devono rientrare nei parametri dimensionali di piccola e media impresa (“PMI”), come definita dall’allegato 1 al Regolamento UE 651/2014; il requisito dimensionale deve essere mantenuto fino alla concessione del prestito.
• devono avere effettuato un aumento di capitale in misura non inferiore all’importo minimo che sarà definito negli atti necessari a dare attuazione allo strumento e nell’avviso.
• devono avere un volume d’affari rientrante nei parametri che saranno definiti puntualmente negli atti necessari all’attuazione dello strumento e nell’avviso;
• devono avere una sede operativa nel Lazio, al massimo entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento e conseguente erogazione del prestito; in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinataria del prestito e, se il prestito richiesto è finalizzato ad investimenti, questi vi devono essere localizzati;
Negli atti necessari a dare attuazione allo strumento e nell’avviso saranno definite le situazioni di inammissibilità all’agevolazione e i settori esclusi.
In tali documenti saranno inoltre definite puntualmente le caratteristiche dei prestiti da erogare a valere sul FPPMI, in termini di importo, anche in rapporto all’aumento di capitale, durata, ammortamento ed eventuali altri aspetti tecnici rilevanti.
Le domande potranno essere presentate in forza di un apposito avviso pubblicato sul BURL, mediante un portale di accesso all’agevolazione.
Il gestore dello strumento effettua l’istruttoria, nei termini che saranno previsti negli atti necessari ad attivare lo strumento.
In base all’esito dell’istruttoria il gestore dello strumento assume le delibere di concessione o di diniego e provvede a darne comunicazione al richiedente e, in caso di concessione, provvede
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ad erogare il prestito, previa verifica delle eventuali condizioni previste (ad esempio: versamento del capitale).
Sotto il profilo degli aiuti di Stato, non si configura aiuto al gestore, in quanto il gestore è selezionato con gara pubblica e non si prevede un suo co-investimento/co-finanziamento.
L’aiuto è concesso ai sensi del Reg. (UE) 1407/2013 (“de minimis”) o ai sensi del QT, finché in vigore.
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Allegato 3
Scheda Prodotto Nuovo Fondo Futuro Caratteristiche essenziali
Il Nuovo Fondo Futuro (NFF), in sostanziale continuità con l’analogo strumento finanziario attivato nel contesto della Programmazione UE 2014-2020 in coerenza con la Valutazione ex ante 2017, ex art. 37 del Reg. (UE) n. 1303/2013, ha l’obiettivo di sostenere le microimprese, per contrastare l’economia sommersa e sostenere la nuova occupabilità, l’autoimpiego e l’inclusione di lavoratrici e lavoratori con contratti atipici.
A tal fine il NFF finanzia progetti di investimento finalizzati a promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità tramite il sostegno finanziario all’avvio di nuove imprese o progetti per la realizzazione di nuovi investimenti da parte di imprese già esistenti.
Il NFF è sostenuto dal FSE ed è finalizzato alla concessione diretta di prestiti a microimprese, anche non ancora costituite al momento della presentazione della domanda, che hanno difficoltà di accesso ai canali ordinari di credito.
In presenza di specifiche condizioni può essere previsto l’abbinamento ad una sovvenzione in forma di abbuono delle ultime rate di rimborso del prestito.
I prestiti saranno concessi a fronte della presentazione di specifiche domande, nei termini e con le modalità previste nell’avviso che sarà pubblicato sul BURL e i cui contenuti dovranno essere coerenti con quanto indicato negli atti necessari ad attivare lo strumento.
L’avviso potrà prevedere l’apertura dei termini per la presentazione delle domande secondo finestre annuali predefinite, ciascuna con una dotazione finanziaria coerente con le risorse messe a disposizione per l’anno di riferimento. È fatta salva la possibilità di pubblicare nuovamente l’avviso, in occasione dell’apertura della nuova finestra annuale, qualora se ne riscontri la necessità, incluso il caso di adeguamento ad intervenute modifiche del quadro normativo, o l’opportunità di introdurre miglioramenti nelle modalità operative dello strumento, anche per effetto dell’esperienza.
Il periodo di erogazione dei prestiti termina il 30 ottobre 2030 ovvero, se precedente, al momento del completo utilizzo della dotazione del NFF, salva la possibilità di incremento della stessa.
Si riporta di seguito lo schema di funzionamento del Nuovo Fondo Futuro.
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Non è previsto il cofinanziamento da parte del gestore, né da parte del canale bancario, né di altri co-finanziatori a livello di singolo prestito.
In presenza di specifiche condizioni può essere previsto l’abbinamento ad una sovvenzione in forma di abbuono delle ultime rate di rimborso del prestito.
Sono ammissibili al NFF le imprese in possesso dei requisiti di seguito indicati.
• devono rientrare nei parametri dimensionali di “microimpresa”, come definita dall’allegato 1 al Regolamento UE 651/2014; il requisito dimensionale deve essere mantenuto fino alla concessione del prestito.
• devono trovarsi, per condizioni soggettive e oggettive, in situazioni di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito, secondo quanto più avanti precisato (Focus “difficoltà di accesso al credito”).
• devono avere una delle forme giuridiche che saranno indicate nell’avviso e, in coerenza con la finalità dello strumento, possono presentare domanda anche promotori di imprese da costituire.
• devono avere una sede operativa nella regione Lazio, al più tardi entro la data di sottoscrizione del contratto di finanziamento e conseguente erogazione del prestito; in tale sede si deve svolgere l’attività imprenditoriale destinataria del prestito e devono essere localizzati gli investimenti oggetto del progetto agevolato.
Negli atti necessari a dare attuazione allo strumento e nell’avviso saranno definite le situazioni di inammissibilità all’agevolazione e i settori esclusi.
In tali documenti saranno inoltre definite puntualmente le caratteristiche dei prestiti da erogare a valere sul FPPMI, in termini di importo, durata, ammortamento e eventuali altri aspetti tecnici rilevanti, nonché l’eventuale possibilità di beneficiare dell’abbuono delle ultime rate.
In considerazione della finalità dello strumento e delle specifiche caratteristiche dei prenditori,
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anche alla luce dell’esperienza dei precedenti periodi di programmazione, si valuterà la possibilità di affiancare all’erogazione del prestito servizi di tutoraggio erogati dal gestore dello strumento.
Le domande potranno essere presentate in forza di un apposito avviso pubblicato sul BURL, mediante un portale di accesso all’agevolazione.
Il gestore dello strumento effettua l’istruttoria, nei termini che saranno previsti negli atti necessari ad attivare lo strumento.
In base all’esito dell’istruttoria il gestore dello strumento assume le delibere di concessione o di diniego e provvede a darne comunicazione al richiedente e, in caso di concessione, provvede ad erogare il prestito.
La modalità e i termini per la concessione dell’eventuale sovvenzione in forma di abbuono delle ultime rate saranno definiti negli atti necessari ad attivare lo strumento e nell’avviso, che potranno prevedere anche l’erogazione di servizi di tutoraggio ai prenditori dei prestiti da parte del gestore dello strumento.
Sotto il profilo degli aiuti di Stato, non si configura aiuto al gestore, in quanto è selezionato con gara pubblica e non si prevede un suo co-investimento/co-finanziamento.
L’aiuto, sia quello connesso al finanziamento agevolato sia l’eventuale abbuono delle rate, è concesso in “de minimis”.