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A L M A N A C C O PIEMONTESE-LOMBARDO

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SUE P R O F E Z IE

A L M A N A C C O PIEMONTESE-LOMBARDO

p e l 1 8 62Anno IX.

IL

E LE

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IL GALANTUOMO

A ’ SUOI AMICI.

Per la nona volta, venerati a m ic i, vengo a farvi visita e se q u a lch e b ru tto a ccid en te n on m i im p e d irà , con to di p o ­ tervi an cora venire m olti anni. D ebbo m e t­

tere questa con dizion e, perch è avvi un o ch e è qu alch e cosa p iù di m e, anzi è m io p adrone. Costui, se v u ole, in un m om ento, m i fa ta cere, o m i m anda a fare con v e r­

sazione co i verm i al ca m p o santo.

F inora p erò vivo a n co ra , e con m e vive il m io cod in o il quale m i fu strappato da una palla di ca n n on e nella battaglia di S olferino; ma p oco p er volta r in a c q u e , cr e b b e e ritorn ò al su o stato n orm ale di prim a. Mi g od e eziandio l’ an im o il trovarvi an cora voi tutti sani e salvi ; c iò d ico a voi con cu i io p a rlo, e n on a quelli c h e an darono a cercarsi una d im ora sotto terra.

Siate a d u n q u e tutti felici, vivete m olti anni in sanità ed allegria ; qu esti siano i g io rn i vostri e qu elli dei v ostri am ici.

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Io m i pensava in qu est’ an no di p otervi narrare le m ie vicen de, del passato, e ne avrei m olte, ma m otivi di prudenza e di rispetto mi persu adono a differire i m iei ra ccon ti ad un tem p o p iù seren o, in cui n on ci sia più p ericolo di te m p o r a li, di g ra ndine, di turbini e di uragani.

Siate cortesi di con tentarvi delle cose ordin arie degli alm anacch i, del calendario in cu i avvi un cen n o sulla vita del santo ch e o cco rre nel g io rn o. Di p oi vi n oterò il levare ed il tra m on tare del sole e dalla luna, del giorn o e della n otte, qu in di co n facile induzione ogn u n o potrà fissarsi l'o ra del m angiare, del bere, del d o r m ir e , del rip osa re, del ridere, del pian gere, del g iu o - ca re, del passeggiare se con d o la libertà e secon d o il b isogn o.

In ten do poi essere m io d overe di spie­

garvi le profezie dell’ anno scorso, cu i s e ­ g u ira n n o altre di q u est’anno. A p ro p o sito di profezie v og lio dirvi che o in un m od o o in un altro d ev on o sem p re con segu ire il loro avveram en to, p ercio cch é gli alm anac­

ch i hanno il diritto di stiracchiare tanto i loro detti, q u a n to è necessario p er avere sem pre ragione. Ciò p osto e cco m i all’ opera.

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V i diceva ch e nel 1 8 6 1 d u e cosp icu i personaggi sa reb b ero scom p a rsi dal m o n d o p olitico. Dal m o n d o p olitico già scom p a r­

vero il gra n du ca di T oscan a ed il duca di M odena. Q uest’ anno scom pa rvero dal m on d o vivente non più m e ta fo rica m e n te , ma in senso letterale due cospicu i p e r s o ­ naggi e questi son o il con te di Cavour ch e a n d ò nel n u m ero dei p iù il 5 g iu g n o anno corren te, ed il re di P ortoga llo.

Vedrete il vino a miglior prezzo, ma più caro il pane. R isposta. — T utti quelli ch e m angiano e ch e bevon o sa n n o p er espe­

rienza l’ aum ento del prezzo nel pane e la dim inu zion e in q u ello del v in o. Ciò l’ anno scorso fu in senso a llegorico, in qu est’ anno è in senso letterale.

Un paese sarà rovinato dal terremoto.

O gnuno sa ch e cosa sia avvenuto p er la eru zione del V esuvio nel reg n o di N apoli, Là vicin o a qu el m onte avvi un paese d etto Torre del Greco. Q uesto paese n on è più. Il terrem u oto su cced u to sul p rin ­ cip io del d icem b re di qu est’an n o scosse co n tale violenza le vie, le piazze, le case, ch e gli abitanti d ov ettero fu ggire p er non

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rim a nere sch iacciati. Di più il V esuvio fa­

c e n d o in qu egli stessi giorn i terribili e spaventevoli eruzioni co n lava, cen eri, b i­

tum e, pietre e fu o c o orrib ile, co p rì o d i­

strusse gli avanzi delle abitazioni e se p ­ pellì nelle voragin i e nei rotta m i co lo r o ch e non p oteron o p er tem p o fu ggire.

Altri paesi saranno desolati dalla siccità, O gnun o ricord a il ca lore eccessiv o di q u e ­ st’ an no. A m em oria d ’ u o m o n on fu mai s i­

m igliente. Basti il dire ch e in m olti paesi, provin cie e regni entro e fuori d ’ Italia da aprile a g en n a io non ca d d e p iù una p io g ­ gia che si possa dire aver innaffiate le cam pagn e. A n cora p resentem ente (1 g e n ­ naio 1 8 6 2 ) vi son o paesi e città ch e hanno i pozzi e' le fontane vuoti d’ a cq u a , le c a m ­ p agn e b ru cia te, i terreni e le sem in a gion i se cch e p er m ancanza di pioggia benefica ch e da tanto tem p o si attende indarno dalla m ano del C re a tore.

I grandi avvenimenti del 1 8 6 1 . Gli avvenim enti di qu est’ an no son o m olti ed essendo p u b b lici son n oti a v oi e a m e,

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perciò io ve ne an drò accen nan do alcuni affinchè ne possiate essere g iu d ici e rico ­ nosciate in essi il dito del S ign ore.

Una terribile siccità si fece sentire in tutta Italia e fu ori. Molti paesi e città in ­ tere d ovettero con du rre i lo ro bestiam i fino in lontananza di cin q u e m iglia p er a b b e­

verarli. I secon d i ra ccolti, cio è m eliga, m i­

g lio , patate, fagiuoli, ecc., si p osson o dire interam ente falliti. M olti in cen d i devasta­

ro n o case, isole ed anche paesi. O gni di nei giornali si p u bblicavano e si p u b b li­

ca n o p arecch i incendi ch e ha nno cagionato danno im m en so. F ra i m olti avvenuti in T o rin o si nota soltan to q u ello di casa T a­

rin o. M entre io assisteva a qu el d oloroso spettacolo ho più volte u d ito d ir e : dican o gli uom ini q u ello ch e v o g lio n o , ma qu esti disastri son o un flagello di Dio.

E la reazione ed il brigan taggio di N a­

p oli?

T u tti si pensavano ch e una decina di uom ini bastassero a disperdere o catturare C hiavone co i su oi cin q u e o sei com p a g n i b riga n ti, m a intanto sa ppiam o ch e fu ro n o già spediti colà circa cen tom ila u om in i, di cu i m olti resta rono m orti o f e r i t i , m olti ca d dero am m alati, e m i d ico n o òhe l'a ffa re n on sia a n cor fin ito.

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N on p och i si con sola n o p erch è m olti briganti siano stati u ccisi o presi e fu ci­

lati e ch e cosi il loro n u m ero fu assai d im in u ito. Che utile m i dà la m orte d ei b riganti m en tre tanti nostri parenti ed am ici lasciarono al par di loro la vita?

P otreb b e a talu no recare con solazion e se la m orte di co lo r o avesse portata la vita ai nostri, ma la cosa n on fu così. F u ron v i accaniti com b attim enti da am be le parti, restaro nvi m orti e feriti da am be le parti, e v’ è ancora da fare assai da am be le parti.

A n ch e q u i d ob b ia m o d ire: Bellum dei fla­

gellum. La gu erra è un flagello ch e p er­

m ette Iddio p er castigare i p ecca ti degli u om in i.

Io vi d ic o co n sincerità, ch e vorrei ch e n epp u r un brigan te fosse m o rtto, n epp ur u n o dei nostri fosse rim asto nean co ferito, ch e tutti vivessero ijn pace alle loro case, c o lle loro fam iglie, coltivan d o le cam pagn e, lavorando n e ’ loro m estieri. Cosi p o tre b ­ b e ro an ch e m eglio praticare la lo ro r e li­

g io n e, e santificare i giorn i festivi, e, se vi p ia ce, an ch e fare qu alch e partita a carte, a ta rocch i, alle b o c c ie , o se non altro a fare q u a lch e festino, q u a lch e allegria, q u a l­

c h e passeggiata o m erenda co i parenti e cog li am ici.

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E ' un g ra n de avvenim en to ch e in m ezzo a tanti p rogetti, tanti d esid erii, il papa a b ­ bia p otu to rim anere tranqu illo in R om a , e con servare libere le su e relazioni co n tutti i paesi della cristianità.

Al papa stanno uniti i veri cattolici g u i­

dati dai lo ro v escovi ch e con un c u o r s o lo e c o n ’ u n ’ anim a sola p rofessa n o, in segn a n o, di­

fen d o n o le dottrine del V ica rio di G esù Cristo.

E altresì u n gra n de avvenim ento la s p a ­ ventevole eru zion e del V esu vio, la siccità avvenuta, il fred d o rig id o ch e ci affligge, la carestia ch e cresce.

É pure un g ra n de avvenim en to la m orte del re di P o rtoga llo. D icesi ch e p o c o tem p o prim a egli c o ’ suoi m inistri disprezzasse la scom u n ica co m e roba antiquata e di niu n effetto. Intanto passarono p o ch i g io rn i e m oriva su o fratello di m orte quasi im p ro v ­ v is a ; quasi n e l tem po stesso il m edesim o re alla verde età di 2 4 anni d o p o appena alcuni g iorn i di v iolenta m alattia cessava di vivere fra gli spasim i.

S o n o eziandio gra vi avvenim enti le g u erre di A m erica, di P olon ia , del M onte L ibano, del M on ten eg ro, ma niun fatto è così stre­

p itoso co m e la m orte di Cavour.

Si sa ch e esso aveva il filo politico, di

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tutti gli affari. La sua m orte precipitata o im pedi di com u n ica r ad altri i su oi se ­ creti; m oren d o p oi in un tem p o inaspet­

tato pose il m o n d o in costernazion e e c o ­ strinse i bu on i e non bu on i a d ir e : qui è la mano del Signore ch e dà e toglie la vita a chi vuole e q u a n d o vuole.

Q ua lch edu n o d irà : G li affari non a n ­ d a ron o co n Cavour a lla tom ba.

S o n o a n ch ’ io del m edesim o parere. Io cred o e ne so n o persuaso ch e il m on d o non andò n è andrà alla tom ba co n C a vou r;

m a intanto colla sua m orte si è p erd u to il b an dolo e da allora in qua la matassa p olitica fu ogn ora più ingarbugliata. Vi era u n o ch e aveva l’ altra estrem ità del filo ; m a adesso egli non sa p iù d ov e fissarne la parte opp osta. Costui, ch e è a n cor vivo, sa b en issim o giu oca r alla palla, ma da solo n on p u ò fare la partita, nè sa d ove tro­

vare un a m ico ch e voglia o sappia fargli com pagnia.

Q ui siam o di n u ovo al p u n to di prim a, cio è che la m an o di D io con fuse la m ente degli uom ini.

Farà stupire che nel 1 8 6 1 sia comin­

ciata l’era di pace; pu re è così. Gli u o ­ m ini son o m iseri strum enti della divina p o ­

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tenza. F a ccia n o a talento q u ello ch e v og lion o, ma la bussola è perduta e n on si trova più. Ci sarà a n co r la g u erra , ci saranno an cora d isordin i di altro g enere, ma n iu n o potrà im p e d ire la m an o di D io ch e agisce tra noi, p erciò verrà il tem p o, e n on sarà lontan o, ch e ogn i b u o n ca tto lico p otrà vi­

vere in p a ce professan do la sua religione.

Ma nel tem p o stesso d eb b o dirvi ch e gli avvenim enti d el 1 8 6 1 so n o soltanto l’ in ­ d ice di quelli che su cced era n n o n el 1 8 62 .

Gli avvenimenti del 1 8 6 2 .

S ebben e sia com inciata l' e ra di pace , tuttavia lo s tato delle cose del 1 8 6 1 non è altro, co m e vi dissi, ch e l’ in d ice di qu a n to avverrà nel 1 8 6 2 . P e rciò q u elle p iccole guerre c h e l’ anno sco rso co m in cia ­ ron o, in qu est’ anno pren d eran n o assai più vaste p rop orzion i, m a passati tre quarti dell’ an no cesserann o le o s tilità , e gli uom ini ch e prim a cam m in avan o co m e privi di testa com in ciera n n o a con oscere i loro con d ottieri e faranno un passo in d ietro in quella m edesim a strada p er cu i cie ca ­ m en te ha nno cam m inato m olto te m p o senza fru tto. Ma guai a co lo r o ch e saranno in ­ con trati m entre si farà quel passo in d ie tro.

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Una malattia terribile affliggerà m olti in qu est’ anno. Ma farà assai bene alle anim e.

Q uesto flagello si p otre b b o m itigare assai se gli uom in i santificassero m eglio il g io rn o festivo.

V erranno la sete, la fam e, gli ulceri a punire le b estem m ie che ogn i g io rn o si proferiscon o co n tro al n o m e di D io, c o n ­ tro alle cose di religione. Guai ai b e stem ­ m iatori. S i pentira nno fino quelli ch e di essi hanno com p assion e.

S in o ad un certo tem p o dell’ anno si te­

m erà assai dei fratti della terra, ch e dì fatto saranno m olto d ev a sta ti, ma d op o i due terzi dell’ anno n on vi sarà p iù p eri­

c o lo di carestia.

Ora vi d irò una cosa assai im portan te, state attenti e p rocurate di capire. Avvi un v erm e terribile ch e gira rod en d o le v it a degli u om in i. M olti stu d ia ron o di assalirlo ed u ccid erlo, ma inutilm ente, niun o lo può arrestare. L ’ anno sco rso forò il cervello a m olti, ch e p e r c iò diven nero sem ipazzi, di poi an dò a passare p e r la spina dorsale di un u om o g ra n d e e lo rose fino a l cerv ello;

questa fu la ca g ion e di sua m orte.

Ora è già entrato nella spina dorsale di ch i da alcuni pazzam ente cred esi d irei-

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tore del m o n d o. La m età è r o s a , gli effetti li ved rete in quest’ an n o.

Io v o rrei an cora dirvi m olte c o s e , m a la prudenza m i d ice ch e basta, p e rciò mi lim ito ad aggiun gere soltan to alcune p r o ­ fezie antiche le quali ha n n o relazione co i nostri tem pi.

PREDIZIONE MANOSCR1TTA

D 'UN VILLA.NELLO SEMPLICISSIMO DI F IA N D R A

Un p ov ero villanello della Fiandra fran­

cese ha fatto nel 1 7 9 2 le predizioni s e ­ guen ti. Egli non fu co n d o tto a ciò per al­

cu n m otivo d 'in te r e s s e . E b b e a sostenere dileggi e b effe, seb b en e egli abbia narrate queste co s e con am m irabile sem plicità.

Q uesto virtu oso fia m m in go disse a d u n q u e : 1 . « Ch’ egli vedeva n ell’ avvenire delle persecu zion i, gu erre e mali d ’ ogn i g en ere.

2 . « Egli annunziò lo sp oglia m en to dei tem pli, ed il sistem a esecrabile del te r ­ rore.

3 . « Parlò in q u esto m edesim o tem p o d ’ un g o v e rn o , in cu i alla testa dei d ip a r­

tim enti si v ed reb b ero dei prefetti e dei sotto-prefetti.

4 . « Egli ha detto ch e allora si ved ra n n o

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gu erre m icidiali, quasi co n tin u e . Tutta la gioventù francese sarà m ietuta.

5. « A n n u n ziò ch e questi tem pi fin i­

ranno c o n d u e guerre co n tro l’ A u stria ; nella prim a questa m onarchia sarà co m e scrollata, m a non distrutta. Il n em ico e n ­ trerà in V ie n n a , m a non saccheggierà la città.

6 . « L e gu erre intestine non saranno tollerate. La pace sarà segnata. L ’ im pera­

tore d ’A u stria rientrerà nella sua capitale;

il su o g ov ern o sarà carezzato.

7 . « Un’ altra guerra sarà suscitata alla P russia: in una battaglia la sua arm ata sarà distrutta, ed il re potrà raccogliere gli avanzi sotto una pianta di pomo ; tu t­

tavia q u esto ream e n on sarà interam ente distrutto.

8 . «L a Russia prenderà parte in q u este due guerre, ma n on ne riceverà alcun van­

taggio, nè in q u est’ epoca , nè in alcu n o degli avvenim enti seguenti.

9. « Infine il term ine arriverà in cui , d op o indegni trattam enti ch e si saranno fatti su bire al Capo della Chiesa, l’ Austria prenderà le arm i e cop rirà tutta l’ A lem a - gna coi su oi in n u m erevoli battaglioni.

1 0 . « L ’ epoca felice pel paese sarà ve-

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nuta qu ando gli arciduch i saranno posti alla testa di tutti gli affari.

1 1 . « Il n e m ico , m algrado i p rim i van­

taggi, n on trionferà o n o n andrà a V ienna . 1 2 . « E gli arm erà tutta la F ran cia, e farà m arciare anche i fa n ciu lli; egli s’ im ­ padronirà dei beni d elle persone, e porterà l’ iniquità fin o i l c o l m o ; m a i suoi sforzi saranno vani.

1 3 . « Il tem p o d ’ allarm e e di spavento d u rerà tre m esi (quelli ch e c o n o s co n o l’ in - gen uo profeta d ic o n o , ch e questi saranno a gosto, settem bre ed o ttob re ).

1 4 . « La Prussia prenderà le arm i. In tre battaglie con secu tiv e distruggerà l’ a r­

mata francese, la quale n on entrerà più in Francia ch e a p iccoli drappelli. N eppure un francese fuggirà d ’ Italia.

1 5 . « I T u rch i che avranno preso parte nella vertenza non verran n o ch e sin o alle frontiere.

1 6 . Gli stranieri entreranno in F rancia.

1 7 . « I paesi oppressi si sollevera nno.

Il B elgio com in cierà ; la Bretagna e la Maine segu iran n o.

1 8 . « Gli A u striaci verranno fino alle p orte di P a rig i; il loro im pera tore m orrà all'arm ata.

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1 9 . « Gl’Inglesi che sb arch eran n o sovra otto punti, faranno uscire gli A ustriaci da una posizione pericolosa.

2 0 . « Parigi sarà o cc u p a ta, poi evacuata e bruciata.

2 1 . « I l disordine e lo sterm in io avranno fine prim a del cader d e ll'anno in cu i tutti questi avvenim enti a v ra n n o avuto lu og o.

2 2 . « Il p rim o genn aio dell’ anno se­

guente la pace e la felicità rin ascerann o.

2 3 . « Tutti i prefetti ed i m aires ch e avranno fatto m arciare dei coscritti peri­

rann o, siccom e eziandio tutti gli acquisitori dei b eni nazionali.

2 4 . « La F rancia avrà qu in di v en t’ anni di prosperità. »

Questa profezia non si riferisce soltan to alla rivoluzione francese del se colo XVIII, ma si estende sin verso al fine del XIX..

( V. I futuri destini ecc. pag. 2 2 0 ),

Con approvazione della Revisione ecclesiastica

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INDICE

Le quattro stagioni: Ecclissi: Com­

puti ecclesiastici . . . . P ag. 3 Feste mobili: I quattro tempi: Tempo

proibito per cel e no so­

lenni . . . . . 4

Real Casa di Savoia, . . . 5 Romano P on tefice... 6 C alendario... 7 Varietà utili e curiose d’agricoltura 41 Varii modi di moltiplicare le patate 42 Delle piante fruttifere . . . 46 Gontra'l vissi dl'ubriachessa. Canson 59 Il Galantuomo a’ suoi amici . 65 Predizione manoscritta d’un villa­

nella semplicissimo di Fiandra 75

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Torino 1861 — Tip. Paravia e Comp,

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