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Narrare storie di vita con il Digital Storytelling. Spello, 27 ottobre 2011

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Testo completo

(1)

Digital Storytelling

Spello, 27 ottobre 2011

(2)

La narrazione

• Fondamento

dell’esperienza umana;

• Processo educativo e formativo;

• Processo riflessivo;

• Strumento di empowerment.

(Bruner, 1986)

Spello, 27/10/2011 De Rossi – Restiglian 2

(3)

Narrazione e meta-cognizione

KNOWING-IN-ACTION

KNOWLEDGE-IN-ACTION

REFLECTIVE LEARNING

Spello, 27/10/2011 De Rossi – Restiglian 3

(4)

Processi narrativi

PENSIERO NARRATIVO DISCORSO NARRATIVO

TESTO

ORALITÀ MULTIMEDIALITÀ

Spello, 27/10/2011 De Rossi – Restiglian 4

(5)

Lo storytelling

Tecnica del racconto di storie.

• Storie autobiografiche (personali, professionali);

• Storie di contenuto (i valori, le

rappresentazioni, le emozioni, le conoscenze);

• Storie di simulazione (creatività, fantasia, immaginazione).

(Butler, 1994)

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Restiglian 5

(6)

Funzioni dello storytelling

• Dare senso alle azioni;

• Creare un’identità (individuale o di gruppo);

• Condividere significati;

• Mantenere la memoria (documentazione)

• Emozionare;

• Costruire elementi culturali;

• Progettare

(pianificare-prevedere, migliorar la qualità ri- progettare l’azione).

(Mcdrury, Alterio , 2002)

Spello, 27/10/2011 De Rossi- Restiglian 6

(7)

Storytelling e processi di apprendimento 1

• Assunzione di punti di vista esterni al vissuto;

• Sviluppo di processi relazionali, esperenziali, emotivi;

• Funzione meta-cognitiva (riflessione sul pensiero,

sull’azione, valore proiettivo);

• Funzione autoformativa e formativa;

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Restiglian 7

(8)

Storytelling e processi di apprendimento 2

• Tacit knowledge;

• Processi di EMPOWERMENT;

• Trovare significati, connessione tra l’individuale ed il collettivo;

• Esercizio comunicativo.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Restiglian 8

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Caratteristiche ed effetti delle storie

CARATTERISTICHE

Adattabilità ai contesti Comprensione rapida Gradimento

Easy memory Compact

EFFETTI

Costruiscono saperi

Favoriscono la socializzazione

Sviluppano interesse, motivazione all’apprendimento

Suscitano emozionalità profonda Comprensione nelle situazioni

complesse

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Restiglian 9

(10)

Le storie quindi…

Rappresentano un “dispositivo organizzatore”: ci costringe a mettere ordine nei nostri pensieri e ad organizzarli in modo chiaro, comprensibile, comunicabile.

Raccontare è quindi:

• un atto cognitivo-riflessivo,

• un atto dialogico.

Spello, 27/010/2011 De Rossi - Campion 10

(11)

A chi narriamo?

Per ogni persona che narra c’è n’è almeno una che ascolta... o dovrebbe ascoltare!

L’ “Altro” a seconda del contesto, potrebbe essere: un singolo, un gruppo, un “altro immaginario” inteso anche come una proiezione di noi stessi o una

personificazione del problema/oggetto.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 11

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Cosa succede quando ascoltiamo una storia? Se è una “buona” storia…

rileviamo in una storia degli elementi interessanti,

• riconosciamo che la storia è coerente e dotata di un senso preciso,

correliamo la storia con altre storie (vissute o sentite),

la storia produce un cambiamento emotivo (ma non ancora una azione concreta),

la storia ci porta ad agire concretamente per

risolvere un problema e a trasformare noi stessi.

(McDrury e Alterio, 2003)

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 12

(13)

Cosa fa di una storia di una buona storia?

• Coinvolgimento emotivo sugli argomenti trattati!

• La curiosità su come finirà la storia stessa!

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 13

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Perché raccontiamo/ascoltiamo storie?

Il pensiero è gestito dal soggetto in due differenti modalità:

1. una logico-paradigmatica, il

cosiddetto pensiero razionale,

2. l’altra di tipo non lineare, reticolare, il pensiero narrativo.

(Bruner, 1991)

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 14

(15)

La narrazione…

da sempre rappresenta per il genere umano un’attività naturale, inevitabile e necessaria

(Barthes, 1969)

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 15

(16)

L’importanza costitutiva delle storie

Ogni persona può essere considerata non soltanto

come la somma delle sue esperienze o delle relazioni che instaura ma ancor più come quella delle sue

storie.

(Bruner, 1991)

Spello, 27/10/2011 De Rossi -Campion 16

Esse rappresentano delle cornici di significato, dei medium che la mente crea per elaborare,

spiegare, memorizzare/ricordare la realtà.

(De Rossi, 2009)

(17)

La narrazione oggi

Grazie al basso costo dei dispositivi digitali e i nuovi supporti disponibili si moltiplicano le possibilità e le

modalità di costruzione e comunicazione delle storie

(Meadows, 2003): una di queste è il Digital Stoytelling.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 17

Acquisisce forme diverse e complesse.

(18)

Il Digital Storytelling

Definito come la moderna espressione dell’antica arte del narrare (Ohler, 2008),

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 18

consiste nell’usare media digitali per creare storie arricchite

(“media-rich”) da raccontare, da condividere e preservare”.

(Digital Storytelling Association, 2008)

(19)

La nascita

Nato nella prima metà degli anni novanta nel Center for Digital Storytelling di San Francisco. Progressivamente messo a punto da Dana Atchley e Joe Lambert.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 19

http://www.storycenter.org/index1.html

(20)

Secondo i fondatori…

… si tratta di un breve racconto (massimo 5-8 minuti), realizzato con degli strumenti digitali, che permette l’espressione di emozioni e punti di vista in relazione ad un evento significativo.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 20

(21)

I primi studi

Si sono focalizzati soprattutto sulle

caratteristiche dello strumento e gli step

necessari per realizzare gli artefatti digitali.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 21

(22)

Le 7 caratteristiche

1. Punto di vista personale,

2. Struttura narrativa costruita a partire dalla drammatic question,

3. Contenuti emotivi e coinvolgenti, 4. Uso voce per narrazione

5. Utilizzo colonna sonora adeguata 6. Efficace economia della narrazione

7. Ritmo adeguato alle modalità narrative scelte.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 22

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Dal prodotto al percorso

Dietro la realizzazione di questi brevi filmati vi sono processi narrativi e riflessivi.

Scrivendo un racconto digitale ci si rende conto dell’importanza che acquistano i sentimenti e le emozioni personali legate ad un evento.

Ciò che interessa non è solo produrre un video ma riflettere su un fatto, rivederlo dal proprio punto di vista e rielaborarlo per comunicarlo ad altri.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 23

(24)

Proceduralmente:

progettare e realizzare un DST

1. Fase preliminare:

Scelta del contesto specifico, della finalità e dell’audience.

Cosa si vuol comunicare, a chi e perché?

Opportuno riflettere sulla disponibilità di risorse umane, tecnologiche e finanziarie.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 24

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2. Visual portrait

Mappatura emozionale dal punto di vista

emozionale dello svolgersi narrativo della storia.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 25

Inizio: sorgere problema,

opportunità, sfida che si pone al protagonista,

Parte centrale: momento cruciale, Chiusura: elemento significativo che

pone, anche solo

temporaneamente, un punto fermo al flusso eventi.

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3. Storyboard

Esplicitazione, dal punto di vista tecnico, di tutto ciò che costituisce il contenuto della sceneggiatura.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 26

(27)

4. Dalla carta al digitale

Utilizzando software specifici, realizzare l’artefatto digitale diventa un’operazione semplice e alla portata di tutti.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 27

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5. Diffusione e feedback

Un video, dopo essere stato pensato, girato, montato, è auspicabile venga condiviso, al fine di generare confronto e quindi ulteriore crescita.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 28

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I contesti del DST: usi possibili

• Educativo-traformativo: sviluppare percorsi critico-riflessivi in grado di raggiungere

autoconsapevolezza identitaria,

• Didattico-informativo: spiegazione di

contenuti disciplinari o co-costruzione di brevi unità tematiche,

• Documentativo-formativo: registrare,

testimoniare attività complesse, condividere buone pratiche e procedure metodologiche.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 29

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Nel panorama internazionale

La letteratura internazione ci conferma che tale

metodologia si stia rapidamente diffondendo tanto soprattutto in contesto scolastico, ma non solo.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 30

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Nel contesto nazionale

Negli ultimi anni sono apparsi gruppi di lavoro che hanno incluso nelle loro progettazioni l’uso di tale metodologia

ma

manca una sistematizzazione delle esperienze una riflessione generale ed approfondita sulle

implicazione della sua messa in pratica.

Spello, 27/10/2011 De Rossi - Campion 31

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