• Non ci sono risultati.

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto"

Copied!
34
0
0

Testo completo

(1)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

20 aprile 2010 – Golfo del Messico

Disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon

(2)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Serbatoi di stoccaggio in sostituzione delle pipeline ‘‘Golfo del Messico’’

(3)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

LA COMUNITÀ EUROPEA CON DECISIONE DELLA COMMISSIONE DEL 19.01.2012 HA ISTITUITO IL

FORUM PER LO SCAMBIO DI ESPERIENZE E DI COMPETENZE TRA LE AUTORITÀ NAZIONALI E

LA COMMISSIONE.

(4)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

DECISIONE 17.12.2012 UNIONE EUROPEA ADERISCE A PROTOCOLLO OFF-SHORE

DISCIPLINA OMNIBUS

FA SEGUITO ALLA CONVENZIONE DI BARCELLONA SULLA PROTEZIONE DEL MARE MEDITERRANEO

DALL’INQUINAMENTO

(5)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

SCHEMA DEL PROTOCOLLO OFF-SHORE

Autorizzazioni (l’impatto estetico)

Residui e sostanze pericolose e/o nocive

Misure di Salvaguardia Cooperazione

Disposizioni Finali

(6)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

MISURE DI SALVAGUARDIA

Misure di sicurezza per:

PROGETTAZIONE COSTRUZIONE POSA

ATTREZZATURE

SEGNALAZIONE E MANUTENZIONE

PIANO DI EMERGENZA A CURA DEGLI OPERATORI

OGNI PAESE ISTITUISCE COORDINAMENTO PER ELABORAZIONE E ATTUAZIONE PIANI DI EMERGENZA (ALLEGATO VII AL PROTOCOLLO).

(7)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

MISURE DI SALVAGUARDIA

Assistenza reciproca in caso di emergenza fra Stati.

Monitoraggio dell’operatore sugli effetti nelle attività estrattive sull’ambiente.

Il Paese istituisce un sistema nazionale di monitoraggio.

Rimozione impianti abbandonati o in disuso per motivi di sicurezza tenendo conto degli interessi economici coinvolti (pesca - ambiente).

(8)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

COOPERAZIONE

Studi e programmi di ricerca fra stati SCOPO

Mettere a punto metodi per svolgere attività MINIMIZZANDO il rischio di inquinamento;

Prevenire/ridurre/combattere i casi di emergenza;

Armonizzazione normativa nazionale dei Paesi contraenti;

Assistenza ai Paesi in via di sviluppo;

Formazione personale ed acquisizione ed utilizzazione attrezzature antinquinamento.

(9)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

COOPERAZIONE

INQUINAMENTO TRANSFRONTALIERO

Principio cardine:

‘’ogni Parte adotta le misure necessarie al fine di non causare inquinamento oltre i limiti della propria giurisdizione’’

Informare le parti interessate ed il REMPEC (MALTA)

Obbligo di cooperazione di ciascuna parte nei confronti dei Paesi che non hanno aderito al Protocollo.

(10)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto COOPERAZIONE

‘’Le Parti si adeguano per garantire parità

di accesso e trattamento nei procedimenti

amministrativi a cittadini di altri Stati che

possono aver subito danni

dall’inquinamento’’.

(11)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

COOPERAZIONE

Responsabilità e Risarcimento

Impegno delle Parti ad adottare una legislazione comune in materia di responsabilità e risarcimento dei danni.

Attraverso le procedure della Convenzione di Barcellona

NELLE MORE

Ogni Parte adotta le misure necessarie affinché gli autori dell’inquinamento versino un risarcimento PRONTO ed ADEGUATO.

Ogni Parte adotta le misure affinché gli operatori abbiano e mantengano una copertura assicurativa o altre forme di garanzia.

(12)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Disposizioni finali: punto forte della protocollo

Ogni Parte nomina una o più Autorità competenti per:

Rilascio/rinnovo autorizzazioni.

Rilascio permessi speciali per l’utilizzo, smaltimento, magazzinaggio di sostanze e materiali pericolose e nocive impegnate in attività di prospezione.

Rilascio di permessi per lo smaltimento di idrocarburi e miscele provenienti dagli impianti.

Approvare il sistema di trattamento e certificazione degli impianti di depurazione per scarico acquee reflue provenienti da impianti .

(13)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Disposizioni finali: punto forte della protocollo

Autorizzazione preventiva per scarichi eccezionali.

Il rilascio certificato di sicurezza ed idoneità per la progettazione, costruzione, posa, attrezzature, segnalamento, funzionamento.

Svolgere le funzioni relative al ‘‘Piano di emergenza’’.

Stabilisce le procedure di monitoraggio dell’attività off-shore.

Controllare le operazioni di rimozione degli impianti.

(14)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

(15)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto SCHEMA DI DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO che modifica la direttiva sulla sicurezza delle attività di prospezione, ricerca degli idrocarburi in mare.

Articolo 7

Responsabilità per danno ambientale

‘’fatto salvo l’ambito di responsabilità esistente riguardo alla prevenzione e alla riparazione del danno ambientale ai sensi della Direttiva 2004/35/CE, gli Stati membri provvedono affinché il licenziatario sia finanziariamente responsabile per la prevenzione e la riparazione del danno ambientale quale definito di tale direttiva, causato da operazioni in mare nel settore degli idrocarburi svolte dal licenziatario o

(16)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

DIRETTIVA 2004/35/CE del 21 aprile 2004

sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e

riparazione del danno ambientale

(17)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

La direttiva istituisce un quadro di

responsabilità ambientale basato sul principio “chi inquina paga” per

prevenire e riparare i danni

ambientali

(18)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Campo di applicazione del principio di responsabilità

si applica ai danni ambientali e alle minacce imminenti di danni qualora risultino da attività

professionali, laddove sia possibile stabilire un rapporto di causalità tra il danno e l'attività in

questione

(19)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Prevenzione e riparazione dei danni

Quando emerge una minaccia imminente di danno ambientale, l'autorità competente designata da ciascuno Stato membro può:

 imporre all'operatore (inquinatore potenziale) di adottare le misure preventive idonee;

 adottarle essa stessa recuperando successivamente le spese relative a queste misure.

(20)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

La direttiva non obbliga gli operatori a fornire una garanzia finanziaria, come

un'assicurazione, per coprire la loro potenziale insolvenza

Gli Stati membri sono tenuti a incoraggiare gli operatori a utilizzare tali meccanismi

(21)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Il recepimento della direttiva

L’Italia ha recepito la direttiva 2004/35/CE con un anno di anticipo rispetto alla scadenza,

nella parte sesta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Codice dell’ambiente)

(22)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

I criteri di risarcimento del danno ambientale

Tali criteri sono disciplinati dal decreto

legislativo n.152/2006 agli articoli 305, 306 e 307

(23)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Procedura d’infrazione 2007/4679

La Commissione ha contestato all’Italia tre violazioni

(24)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

la non previsione di un criterio di responsabilità oggettiva per danno

all’ambiente causato dalle attività

professionali elencate nell’allegato 3 della direttiva

(25)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

la previsione di una specifica esclusione dall’ambito di applicazione della responsabilità

qualora siano già state intraprese operazioni di bonifica rispetto alle situazioni di

inquinamento in oggetto.

(26)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

la mancata previsione di una gerarchia tra i diversi criteri di riparazione (sostanziale

equipollenza fra ripristino stato dei luoghi e bonifica) .

(27)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

In generale la disciplina italiana rimane ancorata al principio di responsabilità per colpa

previsto dalla legislazione previgente

(28)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Art. 26 dello Schema di Disegno di Legge Europea 2013.

“Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia di tutela

risarcitoria contro i danni all’ambiente.

Procedura di infrazione 2007/4679”

Numerose modifiche al T.U. Ambiente

(29)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

In particolare:

- l’art. 303 del ‘‘Codice dell’Ambiente’’

viene modificato in aderenza a quanto previsto nell’allegato II della direttiva 2004/35/CE, la quale prevede di usare il metodo di valutazione monetaria al solo scopo di determinare quali misure di riparazione ambientale compensative siano necessarie, ma non di sostituire tali misure con risarcimenti di natura pecuniaria.

(30)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

- nell’art. 311 del ‘‘Codice dell’Ambiente’’

viene eliminato ogni riferimento al risarcimento per danno equivalente.

In pratica chi inquina, indipendentemente dal dolo o colpa o caso fortuito è tenuto al ripristino dello stato dei luoghi.

In definitiva si introduce il concetto di responsabilità oggettiva a carico degli operatori.

(31)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Nei casi di concorso nello stesso evento di danno, ciascuno risponde nei limiti della propria responsabilità personale. Il relativo debito si trasmette, secondo le leggi vigenti, agli eredi nei limiti del loro effettivo arricchimento.

(32)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

Modifica articolo 317 del ‘‘Codice Ambiente’’ :

per gli interventi di rispristino effettuati dallo Stato in caso in cui non provvedano i responsabili, il MATTM attinge ad un fondo in cui affluiscono le somme ottenute per il risarcimento dei danni.

Resta fermo che, per la quantificazione delle spese sostenute dallo Stato per gli interventi a tutela dell’ambiente marino, si applica il tariffario SCOPIC internazionalmente riconosciuto dagli armatori.

(33)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

IN SINTESI

LA NORMATIVA ITALIANA SI CONFORMERÀ AL PRINCIPIO

‘‘ CHI INQUINA PAGA’’

(34)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto

GRAZIE PER L’ATTENZIONE.

Contrammiraglio Pietro VERNA Email: pietro.verna@mit.gov.it

Riferimenti

Documenti correlati

L’UNIME e il Comando Generale – nell’ambito dei rispettivi compiti e finalità istituzionali − concordano di cooperare per lo sviluppo di attività di interesse comune

Il sistema nazionale di controllo della qualità, delle misure, delle procedure e delle strutture in materia di maritime security richiesto dalle normative internazionali -

Con specifico riguardo all’argomento dell’audizione, le funzioni del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera a tutela della pesca si radicano nel Codice

93 del 14 maggio 2008 emanato dalla Direzione generale per il personale militare di concerto con il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto con il quale il

15º Campionato Italiano VV.F... CLASSIFICA

1. Gli Stati membri esigono che le succursali di paesi terzi tengano un registro che consenta loro di annotare e tenere una registrazione completa e precisa di

168 del 9 ottobre 2015 emanato dalla Direzione Generale per il Personale Militare (DGPM) di concerto con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e

Elenco dei centri autorizzati, aggiornato al 15 Marzo 2018, a cura del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Reparto VI – Ufficio IV Personale