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CORTEO SEZIONE DI CONTROLLA NTROLL' PE^ LA REGIONE SICILIANA. Servizio di supporto. Al Commissario Straordinario del Libero Consorzio di MESSINA ]

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(1)

JOKTE Ut I UJHIi

CORTEO

NTROLL' Servizio di supporto

i CONTI

SEZIONE DI CONTROLLA PE^ LA REGIONE SICILIANA II Dirigente

Al Commissario Straordinario del Libero Consorzio di

MESSINA ]

All'Organo di Revisione del Libero Consorzio di

MESSINA

Tei: 090.776111, j;

PEC: protocollo@p ?c.prov.me.it

Air Assessorato felle PALERMO

PEC: assessorato.;

Autonomie Locali della Regione siciliana Oinie.locali.fp@certmail.regione.sicilia.it ai ton

Oggetto: Controllo finanziario degli enti locali —rendiconto 2013 - ai sensi dell'art. 148 bis del Tuel.

- Trasmissione Deliberazione n.

Si trasmette, copia della deliberazione n. 23 v* /2015/PRSP adottata dalla Sezione di Controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana, neiradunanza del 29 LUGLIO 2015.

Si prega di dare sollecito riscontro de esclusivamente a mezzo posta elettronica sicilia.controllo@corteconticert.it

l'av cert

enuta ricezione da parte dei destinatari ficata (PEC) al seguente indirizzo:

Via Notarbartolo, n.8 - 90141 Palermo | Tei./Fax 091^2672^9- 0916267323 | 3C2ione.controUo.sicilia@cortcconti.it

(2)

Deliberazione n.2$¥ /2015/PRSP

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

Sezione di controllo per la Regione siciliana

nell'adunanza del 29 luglio 2015, composta dai seguenti magistrati:

Maurizio Graffeo - Presidente Stefano Siragusa - Consigliere

Marco Fratini - Referendario - Relatore

visto l'art. 100, comma 2, della Costituzione;

vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e sùcceissive modificazioni ; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e'successive modificazioni;I i

visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;

visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il testo unico delle leggi sugli enti locali e successive modificazioni (TUEL);

vista la legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

visto l'art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006);

visto, in particolare, l'art 1, comma 610, della stessa legge 23 dicembre 2005, n. 266, il quale espressamente dispone che le disposizioni della predetta legge "sono applicabili nelle regioni a statuto speciale è nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme bei rispettivi statuti";

visto l'art. 3 del decreto legge 10 ottobr| 2012, n. 174, convertito nella legge 7i jj dicembre 2012, n. 213; ; i

vista la deliberazione di questa Sezione n.!;95/2:oi4/INPR del 30 luglio 2014, ayjent

' I ' x^T* -*t"L_±£

ad oggetto "Linee guida cui devono attenei-si, ai sensi dell'art. 1, commi

Ì ' ,jr

della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006), gli organi di-/yé^§^^

economico-finanziaria degli enti locali aventi sede in Sicilia nella relazione sul rendiconto dell'esercizio 2013";'

(3)

vista la nota del Presidente della Sezione di controllo per la Regione Siciliana del 12 settembre 2014, con la quale è stata comunicata al Commissario Straordinario del Libero Consorzio (già Provincia regionale^ dì Messina e ai Revisori dei conti la suindicata deliberazione n. 95/2014/INfrR, nonché i relativi questionari ai fini della loro restituzione a questa Sezione da parte oell'< rgaho di revisione;

esaminate la relazione dell'Organo dij revisione contabile dell'Ente e le risultanze

dell'attività istruttoria svolta; - i ,

vista l'ordinanza, del; Presidente della Steziotie di; controllo n. 185/2015/CONTR del 22 luglio 2015, con la quale la Sezione medesima è stata convocata il giorno 29 luglio 2015 per gli adempimenti di cui all'art. JL48 jbls del TUEL; i udito il relatore Referendario dott. Marco Fratini;

uditi, in rappresentanza dell'Ente, il Segretario generale, avv. Maria Angela Caponetti|

il Responsabile dei servizi finanziari, dott.ssa Maria Grazia Nuli) e il Dirigente della Direzione società partecipate, Arch. Francesca Alibrandi. '

• * *:'*

L'art. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per, l'anno 2006) ha previsto, ai fini della1 tutèla dell'unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, l'obbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti locali, di trasmettere alla Coite dèi conti una relazione sul bilancio di i•I lì 'i previsione dell'esercizio di competenza è sul rendiconto dell'esercizio medesimo,

! I . i!

formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite dalla Corte. : Al riguardo occorre evidenziare )a peculiare natura di tale, forma di controllo, - volto a rappresentare agli organi eiettM, nell'interesse del singolo ente e della

!i . :j comunità nazionale, la reale situazione finanziaria emersa all'esito del procedimento . dì verifica effettuato sulla base delle relazioni inviate dall'Organo di revisione | affinchè gli stessi possano attivare le necessarie misure correttive. Esso si colloca

! •' |

nell'ambito materiale del coordinamento della finanza pubblica, in riferimento agli ,

articoli 97, primo comma, 28, 81 e Ì19 sdella Costituzione, che la Corte dei conti \e ad assicurare quale organo terzo ed imparziale di garanzia

> ! • I

dell'equilibrio economico-finanziario cjel settore pubblico e della corretta gestione ,.

delle risorse collettive, in quanto a seguito del novellato quadro scaturii

servizio dello Stato-ordinamento, vieppiù ~~à * o dille legge costituzionale n.1/2012. e dalla,\

T :| /: •'".•!>';">• v'Ai^Sft •?.

legge c.d. rinforzata n. 213/2012.

La giurisprudenza costituzionale ha precisato contenuti e fondanrì^n\p4dii«g

' r ^rX f^rf Sjà

peculiare forma di controllo anche a seguito dpi successivi interventi legr"*^-va^*^••* *

(4)

da ultimo la sentenza n. 39/2014 che richiama altresì le sentenze n. 60 del 2013, h.

198 del 2012, n. 179 del 2007), afferirìando che il controllo finanziario attribuito alla Corte dei conti e, In particolare, quellp che questa è chiamata a svolgere sui bilanci preventivi e sui rendiconti consuntivi degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, va ascrìtto alla categoria del sindacato di legalità e di regolarità - da intendere come verifica della q

enti alle regole contabili e finanziarie statica (com'era il tradizionale conti-olio finalizzare il confronto tra fattispecie i \a misure correttive, funzionali a garantire

jnfoj-mità delle (complessive) gestioni di detti ha io scopo, in una prospettiva non più•i

dì legalità-regolarità), ma dinamica, di

•ametro normativo all'adozione di effettive l'equilibrio del bilancio e li rispetto delle

regole contabili e finanziarie. l i ''•

Da ultimo, l'art. 148 bis del d.lgs. |8 agosto 2000 n. 267 (TUEL), introdotto dall'alt. 3, comma 1, lettera e) del decretp legge 10 ottobre 2012 n. 174, convcrtito nella legge 213/2012 (recante il rafforzamento del quadro dei controlli sulla gestione finanziaria degli enti) prevede che in caso di accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economico-fìnanziarì, della 'mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto d| stabilità interno, è fatto obbligo agli enti destinatati di adottare, entro 60 giorni' dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provved

ripristinare gli equilibri di bilancio, d competenza. Quanto al contenuto de che ai fini della suddetta verifica le

ìmejjìti idonei a rimuovere le irregolarità ed a smettere alla Sezione per le verifiche dì i Ipollò è, peraltro, espressamente stabilito

i • -. I • _ t -j

' della Corte dei conti accertano altresì che i rendiconti degli enti locali tengano conto a^nche delle partecipazioni in società! i

controllate alle quali è affidata la gestione' di servizi pubblici per la collettività locale ì f '' e di servizi strumentali all'ente.

Nei casi più gravi, l'inosservanza del citato obbligo di conformazione, per la mancata trasmissione dei provvedimenti cprrettivi o per l'inadeguatezza degli stessi, ha l'effetto di precludere all'ente inadempiente l'attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura o l'insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria. ; ,

Si tratta di "effetti - attribuiti [...] alle pronunce di accertamento della conti - chiaramente cogenti e, nel caso di inosservanza degli

imposti, inibitorif prò parte, deli'effìcìcìa costituzionale, sentenza n. 39/2014) la o.

dei bilanci da essi approvati attribuzione ad un organo

(5)

terzo e indipendente "si giustifica in rà.gioiie dei caratteri dì neutralità e indipendenza del controllo di legittimità della Cort^ del conti (sentenza n. 226 del 1976)" onde

"prevenire o contrastare gestioni contabili non corrette, suscettibili di alterare l'equilibrio del bilancio (art. 81 Cost.) ^ di riverberare tali disfunzioni sul c^nto consolidato delle pubbliche amministrazioni, vanificando conscguentemente la funzione di coordinamento dello JStefó finalizzata al rispetto degli obblighi comunitari"(cfr. Corte Costituzionale fi. 4(|/2013).

Nel caso in cui, invece, sussistono squilibri meno rilevanti o irregolarità non così gravi da richiedere l'adozione della pronuncia di accertamento >;ex art. 148 bis TUEli,

i t '' i

l'esito del controllo demandato alla Cor|e può, comunque, comportare eventuali segnalazioni, in chiave collaborativa,:

legge 131/2003, pur sempre volte a1 con fav<

e previsto dall'articolo 7, comma 7 della

: I

rire la riconduzione delle criticità emerse entro i parametri della sana e corretta gestione finanziaria al fine di salvaguardare, anche per gli esercizi successivi, il rfepetto dei necessari equilibri di bilancio e dei

' I '

principali vincoli posti a salvaguardiaTdelle esigenze di coordinamento della finanza pubblica. Anche ir» tal caso l'ente interessato è tenuto a valutare le segnalazioni ricevute ed a porre in essere intervenii idònei per evitare l'insorgenza di situazioni di defìcitarietà e di squilibrio ovvero per addivenire al superamento delle stesse. !

i ,

******

Alla luce delle suddette premesse,: con la presente attività di controllo la Sezione ha contestualmente proceduto,: da un lato, ad accertare la regolarità finanziaria del rendiconto 2013 e,; dall'altro, a valutare l'adozione di idonei

1 r

provvedimenti correttivi conseguenti alle risultanze della precedente sessione di controllo finanziario (che ha riguardato il rendiconto 2012), anche in base a quanto previsto nel decreto del Presidente dalla Sezióne n. 18/2014/CONTR con cui - n^l fornire gli indirizzi concernenti l'esple aménto Bell'attività di controllo - si è stabilito che le eventuali misure correttive richiesti possono formare oggetto di valutazione

; ? ; '

unitamente ai documenti contabili de successivo ciclo di controllo sui documenti di bilancio. Tale metodologia procedurale, legando gli esiti del precedente controllo e delle relative misure correttive al syccepsivo ciclo di bilancio, garantisce un più_

accurato apprezzamento dell'evoluzione dei fattori di squilibrio rilevati e della Jcró attualità e gravita, garantendo, al contempo, l'aderenza ai principi di concomitóniz) concentrazione delle attività dì controllo e dì effettività dei relativi esiti. (tfj^S;

i * * *

'4

(6)

Dalla relazione sul rendiconto dell'esercizio revisione dell'Ente e dall'attività istruttoria s 1. la violazione di quattro parametri

finanziario 2013 trasmessa dall'organo di /olta sono emerse le seguenti criticità:

di (deficitarietà, che determinano una situazione di defìcitarietà strutturale deB'enlja, e segnatamente:

A) il paràmetro n. 1, atteso chjg il ^valoie negativo del risultato contabile di gestione risulta superiore in termini dij valóre assoluto al 2,5 per cento rispetto alle entrate correnti (€ 12.093.811,60 > € ^.44$.055,06);

B) per il parametro n. 3, atteso cfie il volume complessivo delle spese di personale a vario titolo risulta superiofe a| 173,07 % del volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, Ile IIJ (soglia del 38%);

C) per il parametro n. 5, attesi cH'e la consistenza dei debiti fuori bilancio ."conosciuti nel corso dell'esercizio risulta superiore al 13,76 % rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (soglia Ì%);

D) per il parametro n.7, attesa l'esistenza di procedimenti di esecuzione forzata pari al 0,97% delle spese correnti (soglie O,

2. in merito agli equilibri di bilancio:!

A) un disavanzo di competenza per lyn importo di € 16.030.652,27, di cui € 13.526,905,56 riferito alla parte correntìe, d ^vutò, secondo quanto riferisce l'Organo di revisione, ai minori accertamenti di entrata;:

i >

B) si difatti un disavanzo dèlia -parte corrente del bilancio pari a C

• i1

13.526.905,56, parzialmente coperto 'con l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione (pari a € 13.507.204,69), con un tendenza In notevole aumento rispetto all'esercizio precedente in cui risultava un utilizzo paVi a € 5.092.326,98;

3. con riferimento alla gestione jtei residui, l'assoluta mancanza di movimentazione con riguardo ai residui attivi vetusti dei titoli I e III ed un perdurante disallineamento tra residui attivi e passivi precedenti al 2009 allocati alle partite di

giro; ' ;i 5

4. con riguardo alla situazione debitòria:

A) la sussistenza di debiti fuori Isiam io p^r un importo pari a € 7.944.374,76, notevolmente aumentati rispetto al 2012 (ir

36.185,73 riferiti alla tipologia di cui alici lett B) la presenza di debiti fuo 4.343.977,29;

i b

cui erano pari a € 1.286.750,25) di cui € e) (Jell'art. 194 del TUEL; '

' \' *•'

ancio ancora da riconoscere pari a € 1

(7)

C) un ammontare complessivo di contenzioso in cui l'Ente è coinvolto (€

18.246.092,94, di cui € 2.416.282,OJO per cause in cui l'Ente è convenuto in opposizione a decreto ingiuntivo);

D) la sussistenza di pignoramenti |sub ti dall'Ente per€ 269.313,34;

5. la violazione del disposto di cui

spese: "Indennità ondine pubblico - err

all'a t. 168 del TUEL e del principio contabile 2.25 conseguente agl'errata imputazione sil.sejryizi conto terzi di talune tipologie di olurtìenti'ad eredi di dipendenti - restituzione somme per beneficiario o c/c errato";

6. in merito alle partecipazioni possedute in organismi:

A) la incompleta compilazione dei relativi allegati nonché una discrasia relativa alle unità di organismi in cui si detengano (partecipazioni. Al sistema Siquel risulta la presenza di 19 organismi a differenza di quanto emerge dalla deliberazione n. 13 del 26 febbraio 2015 del Commissario straordinario, con cui sono state adottate le misure correttive conseguenti alla deliberazione n. 244/2014/PRSP relativa al consuntivo 2012, nella quale invece si riscontra li» presenza di n. 47 organismi partecipati. Si

«""'denzia la mancata adozione del bilancio consolidato per tutti gli organismi indicatii i

nelle tabelle del punto 2;

B) la perdurante inottemperanza all'<

l'adozione di note informative relativa a partecipate. Dalla sopra citata deliberaz one fatti riferimento alla concessione dì una ant

rt. 6;, comma 4 del d.l. n. 95/2012 circa rapporti debito/credito con le società del Commissario straordinario viene n. fi

cipazione da parte della Cassa Depositi e prestiti per € 3.285.963,48 a copertura ideile posizioni debitorie maturate verso taluni partecipati, ma non è dato conoscere la consistenza della massa passiva complessiva;

C) la mancata conclusione delle ; procedure di dismissione già avviate per 43 : :

organismi; '

7. in merito alle spese per il personale, si riscontra, come sopra già evidenziato, la perdurante violazione del parametro dj deficitarietà n. 3:

A) la mancata adozione del provvedimento di verifica degli effettivi fabbisogni di personale e di quello di ricognizione dei personale ai sensi degli articoli 6, comma 1 e 33 del d.lgs. 165/2001; '

B) l'elevata percentuale di incidenza della spesa di personale sulla spesa complessiva dell'Ente pari al 66,9% co

all'esercizio 2012;

C) il mancato rispetto dell'alt. 9,

risulta una percentuale d'incidenza del 199,84%

ri ura tendenza peraltro in

comma 28, del d.l. n. 78/2010,' atteso che

f

(8)

i •

I profili di criticità sopracitati, ad eccezione^di quelli indicati ai punti 1 A-C-D, 2 A e 6 C , sono già stati oggetto di pronunciaci accertamento della Sezione (cfr. delibera n.

244/2104/PRSP). i : Con riferimento ai profili di criticità ri^con|rati nell'ambito dell'esame sul rendiconto 2012 è stata adottata la deliberazion|e del Commissario straordinario n. 13 del 26

i

febbraio 2015 avente ad oggetto; "Dejlibeijazione n. 244/2014/PRSP delia Corte dei conti - Sezione di controllo per la Regione siciliana - Adozione misure correttive".

In relazione ai profili di criticità rilevati,jl'En|e, con nota del 29 luglio 2015, ha dedotto quanto segue:

i) in merito agli equilibri di bilancio, il

entrate sia correnti che in e/capitale,

disavanzo di competenza per un importo di € 16.030.652,27 si e determinato con! ;egutent0mente ai minori accertamenti delle,

rispètto alle previsioni iniziali in rapporto alle corrispondenti spese impegnate; P i

ii) i residui attivi vetusti, per quanto cpncerne il Titolo I, si riferiscono ad un credito attualmente in contenzioso, vantato nej confronti dell'Ente per € 223.328,87, mentre per quanto concerne il Titolo III, i residui vengono ancora riportati in quanto afferenti a crediti vantati nei confronti di enti pubblici;

iv) in merito all'errata imputazione sui, servizi per conto terzi, si conferma che sono state adottate misure correttive volte 4 limitare l'utilizzo del "Servizio per e/terzi" in c^emperanza alla normativa vigente; !si è registrata una diminuzione degli importii si impegnati ed accertati nell'esercizio 2013 e 12014 rispetto agli esercizi precedenti.

Alla luce delle deduzioni formulate dall sussistenza di tutte le criticità rilevate.

•nte$ la Sezione ritiene di dover confermare la

In merito alle misure correttive adottate dall'enee con deliberazione del Commissario straordinario n. 13 del 26 febbraio 2015, deve osservarsi quanto segue:

1. in merito al plano'di dismissione defilé società partecipate, nonostante la procedura sia stata già approvata ed avviata, la stessa non ha ancora prodotto alcun risultatoi ii effettivo, atteso che non è ancora stata formalizzata la vendita delle quote azionarie;

2. con riguardo al profilo dell'allineamento tra posizioni debitorie e creditorie, è stajta_

*'

sollecitata la competente Direzione a provvedere alla verifica dei crediti/debiti dL che essa venga allegata alla delibera di approvazione del rendiconto 2014;

3. con riferimento alla gestione dei residui, si da atto dell'avvio della riaccertamento straordinario, della futura creazione del Fondo svalutazione

i.

(9)

ale (Jei residui vetusti, precedenti il 2009, in merito al disallineamento della parte capi

si è data indicazione del recupero coattivo, ma la criticità si è ripresentata nell'esercizio 2014;

4. in merito ai debiti fuori bilancio, l'Enti di|hiara di aver proceduto a riconoscere una massa di € 9.618.924,47 e di aver assegnalo l'obiettivo alla competente Direzione di

I ('

assicurare un monitoraggio quadrimestrale- sullo stato del contenzioso e dei deaiti fuori bilancio; ; ;

5. con riguardo al profilo della errata contabilizzazione all'interno delle partite di giro si registra una diminuzione delle partite alfocat», avendo L'Ente raccomandato di limitare l'-tilizzo del servizio per conto di terzi; \.[ '

6. sul versante delle spese di personale, sebbene sia perdurante la violazione del relativo parametro di defìcitarietà strut

dell'incidenza sulle spese di parte correnti talune cessazioni di personale.

Nel complesso, le suddette misure rlsult

urafé e si riscontri una tendenza in aumento , si ; registra una riduzione ascrivibile a

ino insufficienti e inidonee a superare compiutamente le criticità rilevate.

La grave situazione finanziaria in cui versa fEnte è comprovata dalla sua defìcitarietà strutturale. ' •

Desta particolare preoccupazione la sussistenza di debiti fuori bilancio per un importo

I

molto elevato e in aumento rispetto al 2012\é la presenza di molti debiti fuori

bilancio ancora da riconoscere, oltre a un elevato ammontare complessivo di contenzioso in cui l'Ente è coinvolto e alla sussistenza di pignoramenti subiti dall'Ente medesimo. i f

La situazione finanziaria dell'Ente è segnate negativamente dall'ingente spesa per il personale, caratterizzata da un'elevata^ incidenza sulla spesa complessiva dell'Ente stesso.

o tdlrzi, '^ssa deve avvenire nel rispetto delle nei ni contabili.

Riguardo all'imputazione dei servizi con norme poste dal TUEL ( art.168) e dai p

a

Tali norme elencano una serie di ipot si d| stretta interpretazione che giustificano l'imputazione di entrate e di spese ir| cojnto terzi sempre sul presupposto-della situazione di neutralità dell'ente rispetto e ta|» voci.

Nel caso specifico le voci evidenziate dall'Ente non sembrano rispettare i suddetti presupposti e pertanto si richiama l'enee ad una corretta imputazione delle singole, poste contabili al fine di permettere Una rappresentazione fedele della situazione^

finanziaria dell'ente evitando l'inserimento tra i servizi conto terzi di poste contabili

(10)

che trovano una più corretta collocazióne nelle singole voci in entrata ed in uscita

i

all'interno del bilancio.

Peraltro si deve anche rilevare come il egis decreto legislativo 118/2011, abbia affo previgenti stabilendo che l'imputazione regolamentare i servizi conto terzi non ioss Per quanto concerne le criticità relatì

atofè, con l'introduzione dell'articolo 7 del zatò! il contenuto delle disposizioni già li sihgole voci nei capitoli destinati a

t

avvenire neppure a titolo provvisorio.

e aJle partecipazioni detenute, si ricorda, al riguardo, che l'ente locale è sempre tenutp ad esercitare una stretta vigilanza sulle

• '• i

società e sulle altre forme associativè cdi partecipa, assicurando il rispetto delle disposizioni di legge in materia, specie àuelfe relative al contenimento dei costi, anche! j al fine di evitare che da una gestióne'non proficua possano derivare pesanti ripercussioni sul bilancio dell'ente stesso, i

T j'

L'obbligo di rendicontazione della gestione degli organismi partecipati è stato di recente ribadito dali'art. 148 bis, comma 2, del TUEL, introdotto dall'art. 3, comma 1,i

i i

lettera e) del decreto legge 10 ottobre £012, n. 174 convcrtito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, ove si afferma che "le se ùon

accertano altresì che i rendiconti digli

! i

partecipazioni in società controllate e al1 e qi

regionali di controllo della Corte dei conti enti] locali tengano conto anche delle ali è affidata la gestione di servizi pubblici per la collettività locale e di servizi strunent ìli all'ente".

Si invita, pertanto, l'Ente, nell'esercizio'ideile proprie prerogative di socio, ad acquisire ed a fornire all'organo di revisione,; ai iifini della redazione della relazione sul rendiconto, tutte le informazioni riguardanti gli organismi partecipati.

In conclusione, le irregolarità riscontrate dalla Sezione manifestano una situazióne

t '

fortemente critica, che necessita di essére gestita con immediatezza di Interventi. Nel segnalare il persistere della crisi finanziaria strutturale dell'ente e la gravita della stessa, nei termini sopra riferiti, il Collegio evidenzia la necessità che la situazione sia affrontata attraverso un coerente ed articolalo programma di risanamento.

Dal lato delle verifiche propedeutiche, dj estremo rilievo al fine dell'emergere del reale stato dei conti, è necessaria una più chi} ra 4 approfondita disamina.

.Q|M. ;

iati j di tYtti i profili di criticità sopra riportati", con riferimento alla sana gestione finanziaria,; e la necessità di adottar^.misure correttive ed adeguate a consentire il risanamento finanziario dell'ente. \-j.

accerta la presenza, nei termini eviden

(11)

O R D I N A

che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata al Commis'sarip Straordinario del Libero Consorzio di Messina, oltre che all'Organo di revisione dell'Ente, nonché all'Assessorato dellei ' Autonomie Locali della Regione siciliana

D I S P O N E

che l'ente, ai senst dell'art. 148-bis, conm^ 3, del TUEL, trasmetta a questa Sezione di Controllo le misure correttive adottate erftro il termine di 60 giorni decorrenti dalla

i

comunicazione della presente deliberazione ai fini della relativa verifica. Qualora l'ente non provveda alla trasmissione dei suddetti provvedimenti o la verifica dia esito negativo, è preclusa l'attuazione dei programmi di spesa per i quali è stata accertata la mancata copertura o l'insussistenza della relativa sostenibilità finanziaria.

> ?

j deciso in Palermo nella Camera di Consiglio del 29 luglio 2015.

L'ESTENSORE Jarcffl F/atinì)

DEPOSITATO IN SEGRETERIA IL £ <j OTL;2lOi$,

IL PRESIDENTE (Madrizio/Graffeo)

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE BortsRASURA

io

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