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MISURE ELETTRONICHE

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Academic year: 2022

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(1)

(fase e frequenza): gen esi ed eq u a zion i • Ang oli piccoli: modulazione ortogonale - Spe ttr i di Bessel -Modulazione di ampiezza asimmetrica : decomposizione'- Mod u la- zioni d'impulso (cenno).

Sem icon du u ori,- Diodie transistori:richiami fisici,polaritàe sim b oli, equazioni -Variazioni dell a corre n te con la temperatura.

I ricevitori sOllori. - Amplificazione di bassa frequenza : tnbi finali e prefinali;

potenza erendimento; calcolo grafi co delle distorsioni> Coe fficie n t i di distorsionecon una e due tensioni applicate • Am plifica t or i in controfase • Rivelazione dei segn al i modulati in ampiezz a, distorsi oni, proporzionamento del gruppo RC - Rivelazione dell e onde modulate in frequenza: circ u it i ca r a tter ist ic i- Amplificazione a frequenza intermedia ; conver sion e di frequenza; circ u it i di entrata; oscillatori • Antenne reali efittizie(perle misure)- Il comando unico nelle supereterod ine .

Televisione e ricevitori televi sivi. - Principi ; an alisi dell'immagine, numero di righe, norme tel evi siv e- Rete italiana di ponti radio > Cavi coassiali(cenno)- Canali VH Fed UHF perla radiodiffusionetele vi siva-Segnalidi sincr onizza zion e - Soppres- sio ne parzial e di banda • Tubi da presa e da riproduzione • Antenne ricev enti - Il tel evi sor e: sche m a a blocchi -Circ u it i d' entra ta,oscill atorilocali, eon ver fit ori» L'am- plificazion e a fre que n za intermedi a con circ u it iscala t i : calc olo > Cen n o ai sinc ron is m i, Trasm ettit ori. - Sche m a a blocchi dei trasm ettitori a modulazione di ampiezza - Amplificatori di potenza a frequenza acus t ic a e a radiofrequenza: esempi - Cenno all a modulazione e all'alimentazione.

MISURE ELETTRONICHE

(P rof. GIULIO GREGORETTI)

Oscill ografi a tubi a raggi ca t odici - Metodi di presentazione delle formed'onda, ca ra tte ris t ic he dei diver si ele men t i degli oscillografi,oscillografi con prelievo di cam- pioni.

Gen eratori di segn a li ca m pion i a bassa frequenza, ad alta frequenza, di forme d' onda specia li.

Misure di ten sion e con t in ua e di resi st en ze elevate a tensioni con t in ue con volt- metri ele tt r on ici.

.Misure con voltme t r i elettro n ici per c. a.: volt met ri a valore efficace, a va lor e medio, a valore di cres ta • Analizza t ori d' ond a • Misure di ca m p o ele ttrom agn et ic o . Misure di pot en za con metodi ele ttro n ici : metodi bolometrici, a raddrizzatori, a termocoppie, ca lorime t ric o - Acco p p ia t or i direzionali.

Ca m p ion i di ele me n t i di circ u it o per radiofrequenze - Metodi di misura di ele - mentidi circ u it o a cos ta nte co nce n t r a te utilizzanti circ u it i oscillatoria costanti con- cen t r a te e ponti per radiofrequenze.

Met odi di misura di ele me n t i di circ u it o utilizzanti linee.

Misure su linee telefoni ch e: di equ ivalen t i, di impede n za cara tteris t ica , di atte- nuazione, di dia foni a , di riflession e.

Misure di fase con met odi ele ttro n ici.

Misure di fre q uenza e d'interv alli di tempo • Ca m p ion i primari e secon d a r i di frequ~nz? e di .t~mpo: fre q ue n zimet r i a rison anza, ad et er odin a, ca m p ion i a quarzo, campiom ato rrncr, con ta t ori.

TE CNICA DELLE IPERFREQUENZE

(P ro f. GIACINTO ZITo)

Generalità su lle micr oonde - Rich iami sulle eq u a z ion ì di ~Iaxwell in coor d in a te r~ttangolari e cili n d ric he , per siste mi uniformi - Modi di propag azione _Equ a zione don da.

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(2)

Eccitazionedelleguide d'onda e sist em i di accoppiamento - Possibilitàdi appli- cazione alle guide d'onda della teoria elem entare delle linee di trasmission e.

Propagazione di onde al di sotto della frequenza di taglio -Attenuatori - Guide d'onda dielettriche - Onde in un unico conduttore cilindrico • Linee di trasmissione radiali - Gui de d'onda a giogo (ridged) - Elica cilin drica - Cavitàrisonanti - Campo elettrom agne t ico, coefficien t e di merito e modi di ordine su p eriore nelle cavit à ret- tangolari e cilindriche - Eccitazione delle cavit à .

Circ uit i a microonde - Circ u it o equ iv alen te di una st ru ttu ra a due terminali - Det erminazione dei parametri del circ u it o equ ivalen te di una st ru ttu ra in guida d'onda,mediantemisure- Circu iti equivalen t i di cav it à risonanti-Circuitiequiv alen t i di discontinuità nella guida d'onda.

Elem enti e comp one n t i in gu ida d'onda: giunzioni,«st u bs», iridi, trasformatori, filtri, variatori di fase, circ u it i ibridi, ponti, accoppiatori direzionali , conver t it ori di modi, filtri di modo, terminazioni e atten u a tori.

Tubi per microond e - Limitazioni nei tubi e nei circ uit i conven zion ali alle iper- frequenz e • Scambi ene rge t ici tra ca m pi elettrom agnet ici e cariche in movimento - Corren t i di influenza.

Triodi a elettrodi piani - II kly stron am plifica t ore ed oscillator e - II klystron reflex -II magnetron acav it à risonan ti -Diagrammadi Riek e.

Tubi ad onde viaggianti - II carc ino t ron «O)) - Accele ra tori lineari.

Raddrizzatori a crist allo per guida d'onda - Modulatori, de modulatorie con ve r- titori- Capacità non lineari - Moltiplicatori di frequenza - Amplificatori parametrici.

Le ferriti nella tecnica delle microonde - Componenti non reciproci - Guide uni- direzionali - II giratore.

TELEFONIA

(Prof. FRANCOCAPELLO)

1. Gli strumenti matematici per lo studio dei sistem i comp lessi.

Cenn i di:

.Teoria degli insiemi.

Calcolo dell e probabilità . Statisti ca.

Logica sim bolica .

2. I sistemi di telecomunicazion e,

3. Il sistem a telefoni co come esemp io di sistem a comp lesso.

4. Commutazion e.

Le funz ion i fondamentali : segn ala zione, connessione , con trollo.

La st r u ttu r a di un autocommutatore.

Lo sca m bio di inform azioni tra utente e cen t ra le.

La st ru ttu r a di una ret e com p less a.

Lo scam b io di in for ma zion i tra cen t ra li.

Problemi di proporzionamento.

Alcuni esem p i di sis te m i di com mu tazione.

5. Trasmission e.

Circu it i in BF, virt ua lizza zione, am plificaz ione.

Circu it i in AF, sis te m i su cavo e P. Radio.

6. Teoria delle comunicazioni.

Misura della quantità d'informazi on e.

·T eorema di Shanno n.

Sistemi di codificaz ione.

371

(3)

A scelta:

ECONOMIA E TECNICA AZIENDALE

(Gli st u d en t i sono tenutia segu ir e lo st esso insegnamento impartito per la laurea in Ingegneria Civile) .

A scelta:

CALCOLATRICI E LOGICA DEI CIRCUITI

(Gli st u den t i sono tenuti asegu ire loste ss o insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eria Elettrotecnica).

CORSO PER LA LAUREA IN INGEGNERIA NUCLEARE

I ANNO

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

(Gli st u d en t i son o tenutia segu ir e lo stesso insegnamentoimpartito per la laurea

in Ingegn eria Civ ile). .

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

(Gli st u den t i sono tenutia segu ire lo stessoinseg n a m en t o impartito per la laurea in Ingegneria Mec canic a) .

FISICA TECNICA

(Gli st u de n t i sono tenuti a seg u ire lo stesso insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eria Civ ile).

ELETTROTECNICA

'(Glistu de n t ison o tenuti a segu ire lo stesso insegnamentoimpartito per la laurea

in Ingegn eria Meccanica).

CHIMICA APPLICATA

(Gli st u de n t isono tenuti a segu ire lo st ess o insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eri a Meccanica) .

TECNOLOGIA MECCANICA

(Gli st u de n t i son o tenutia segu ire lo stesso insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eria Meccanica).

372

(4)

DI SEGNO MECCANICO

(Gli st u de n t iche non lo ab bia no già segu ito,sono tenuti a segu ire lo stesso in se- gna mento impar ti to nel Bien nio Pro pe de u t ico).

II ANNO

FISICA ATOMI CA

(P rof. FRANCESCA DEMICHELIS) Sviluppo del conce tto di atomo -Teoria cine t ica dei gas.

Costante di Boltzmann - Moto browni ano.

Dimen sioni di ato m i e molecole.

Elettrone - Carica dell'elettro ne - Rapporto e/m - Massa dell' elettron e - Raggio classico dell'elettro ne .

Isotop i- Spet t rografo di massa - Focalizzazione neglispettrografidi ma ssa . Meto di per la separa zione degli isot opi .

Effetto fotoelettri co - Fotoelcttroni - Esperie n za di Millikan . Impossib ilit à di una teoria com p let a me n te cor puscolare della luce.

Effetto Com p t on.

Ene rg ia irrad iata da una carica accelerata - Diffusion e di raggi X. Numeri di elettroni in un atomo.

Ip ot esi di

J. J.

Tho mson - Ipot esi di Rutherford.

Serie spe ttra li • Costan te di Rydber g - Ip ot esi di Bohr.

Stat i quantici e liv elli energe t ici.' Teoria di'Sommerfeld - Elettrone ottico.

Meccanica on du lat oria - Lunghezza d'onda di De Brogli e • Diffrazi on e degli elettro ni - Espe rien ze di Davisson e Ger me r • Diffr azione di molecole.

Equazione di Schrddinger - Principio di inde te r m inazione di Heisenberg.

Au t ovalor i, auto funzioni - Nor ma lizza zione delle au t ofun zion i.

Equazione unidimen sion al e di Schro din ger - Particella di energ ia det ermin ata e non soggetta a forz e.

Gradino di potenziale - Particell a su un segme n t o - Oscillatore armon ico.

Barriera di pot enziale - Cenn osulla emissione elettroni ca a freddo - Particella tra due barrier e di pot enziale.

Problemi a tre dim en sion i - Particella in una scato la para llelepi pe da.

Equazione di Schrcdinger per l' atom o di idr ogen o.

Quantizza zion e del mom ento ango lare -Magnetone di Bohr Spino Parità - I

q,

12 come probab ilità.

Stati st azio na ri e rad iazi oni - Leggi della meccanica classica in meccanica on- dulatoria.

Ato m i conmolt ielettroni.

Interpret a zion e della tab ella perio dica degli elem enti secondo la meccanica quan tist ica .

Effetto di un campo magnetico su un ato mo -Effetto Zeem ann secondo lateoria quantisti ca - Regole di selezione.

Quantizzaz ion e spazia le - Espe rien za di Stern-Ger lac h .

Spettri atomici- Spettri ato mici deimetalli alcalini -Effettosp in -orb it a.

Liv elli multipli per ato mi con un solo elettrone -.A ccopp iamento LS - Fattore di Landé - Sp litting magn et ico.

Raggi X -Diffusion edeiraggi X •Spettri diraggi X -Origin e dei raggi X mono- cromatici - Liv elli di energ ia -Spettro X continu o -Assorbimento, diffusion e erifr a- zione deiraggi X - Scattering Comp to n dei raggi X - Effetto Auge r .

Em issione di elettroni dai metalli.

Propriet à magn etich e e con du ttiv ità ele t tr-ica dei metalli.

Supe rco n d u ttività - Semicond u ttor i - Transistori.

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Teoria della relatività - Trasformazioni di Lor entz _.Con t r azioni nello spa zio e nel tempo - Meccanica relati vi sti ca - Var iazio ne della ma ssa - Energia cine t ica rela- tivi stica - Relazione tra massa ed ene rg ia .

Nel corso di Fisica Atom ica sono comp rese le segue n ti Eser cita zioni pratich e svo lte dagli st u de n t i,

l. Det crmin azion e della car ica dell' elettrone.

2. Dete r m inazione del rapp orto c/m . 3. Determ in az ionc del Nu mero di Avog a d ro.

4. Dct ermin a zion c della costan te di Rydb erg, 5. Effctto Com pton .

6. Det er minazion e del rappor to h/c.

7. Espc ricn za'di Fr anc k ed Hertz, 8. Separazione di isot opi .

9. Micro scopi o a emiss io ne fred da .

lO. Misura di una lun gh czza d'onda con l'interferometro di Mich elson e ca lcolo della «larghczz a naturale» della riga sp et t ra le.

Il. Produzione di elettro ni seconda ri in camera a nebbia per effetto di raggi X.

MACCHINE - I

(Gli st u dent i sono tenuti a segu ire lost esso insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eria Meccani ca) .

FISICA NUCLEARE

(Prof. GIUSEPPE LOVERA) Rad ioattività.

Disp ositivi rivelato ri delle radiazi oni ionizzanti , Accelera t ori di particelle.

Primi fen om eni nucleari provocati.

Struttura del nucleo atom ico.

Propriet à dell e radiazioni alfa, beta, gam m a.

I mesoni e leforze nucleari, Le reazioni nueleari.

La fisica dei neutroni.

La fission e e le sue ap p lica zioni.

Lereazioni termonucleari.

Eserc ita zion i pratich e di Fisica nucleare.

Cur va cara tteristica di un contatore G.M.

Distribuzione st at ist ica delle fluttuazioni di conteggio.

Tempo di risoluzione di un con t at or e G.M.

Geometria ed efficienza di con t eggio.

Curva di assorbimentoper radiazionebeta.

Autoassorbimento con sorgen te spessa . Taratura di un conta t ore a liquido.

Radioattività atmosferi ca : prelievo di un ca m p ione e curva di disattivazione.

Camera di ionizzazione: cu r v a cor re n te -te ns ione; per corso delle particelle alfa nell' aria; cu r va di disattivazionedelTn.

Percorso ed ene rgia di una traccia in emu lsione nueleare.

374

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CHIMICA DEGLI IMPIANTI NUCLEARI

(Prof. ROLANDo RIGAIlIONTI)

Attinidi • Proprietà generali: valenza, formazione di comp less i, idrolisi.

Metodigen erali di sep ar azione di com p ost i; fattore di sepa razione • Separazione con metodi chim ici - Resin e scam b ia t r ici di ioni -Cr ist allizza zione frazionata-Fus ione a zone - Equilibri liquido-vapore - Estrazione con solve n te - Assorbimento di gas con liquidi o solid i.

Processi in controcorrente- Calcolo analitico e gra fico delnumero di st ad i; ap p li- cazione all'estrazione con solve n t ied alla distillazione - Calcolo dell e unitàdi trasfe- rimento - Apparecchiature per la distillazione e l'estrazione con solve n t i.

Materiali fertili e fissili - Tecnologia e proprietà dell'uranio, del torio e del plu- tonio.

Moderatorieriflettori- Proprietàgen erali -Grafite, berillio,acqua:preparazione, purificazione.

Materiali refrigeranti - Proprietà gen erali - Refrigeranti organici, sali fusi, me- talli fusi, gas: ca ra tterist iche di impiego.

Materiali per il controllo del reattore - Caratteris t ich e; boro, cadmio.

Materiali per scher m a t u ra - Proprietà gen erali; cemento e sue aggiunte, acqua, metalli: niobio, tantalio,

Materiali per incamiciatura - Caratteristiche; alluminio, acciaio inossidabile, ziroonio, magnesio > Materiali di contatto fra uranio ed incamiciatura.

Materialiper st ru ttu re varie del reattore » Proprietà generali > Tecnologia e pro- prietà del vanadio, del molibdeno e del titanio • Resine sin t etiche - Lubrificanti.

Azione dell eradiazioni su i metalli, su lle resine sin t et ich e,sulle sos t a n ze organiche e sulle solu zion i - Fenomeni di corrosione e di erosione.

Rigenerazionedell'uranio irradiato- Metodiad umido - Generalità- Dissoluzione delle sbar re di uranio • Metodi di precipitazion e- Metodi per est ra zione con solv ent i : tipi di solv en t i - Cicli di rigenerazione: Purex, Redox, T.T.A., eson e 25, TBP 25,

Thorex - Purificazione'dei solven t i.

Trattamento delle acque di scar ico degli impianti nucleari: ad alto, a medio ed a basso radioattività.

Rigenerazione dell'uranio irradiato: altri metodi - Distillazione di fluoroderivati;

voIatilizzazione ad alta temperatura ; est razione con metalliliquidi;scorifica zione con ossidi o con alogenuri; ele ttrolisi; fusione a zone.

Separazione degli isotopi- Gen eralità· Ca lcolo di una cas cat a - Cas ca t a ideal e.

Deuterio ed acq ua pesante- Proprietà ed analisi - Separazione per distillazione, per elettr olisi, per scambio isotopico: processi com bin at i ed a due temperature.

Separazione isotopi dell'uranio - Diffusione gassosa, termodiffusione, diffusione attraverso membrane, ultracentrifugazione.

COSTRUZIONE DI MACCHINE

(Gli studentisono tenutia segu ire lo stessoinsegnamentoimpartito per la laurea in Ingegneria Meccanica).

IDRAULICA

,(Gli stndenti son o tenutia seguire lo st ess oins~gnamentoimpartito perla laurea in Ingegneria Civi le).

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III ANNO

ELETTRONICA NUCLEARE

(Prof. GIACINTOZITO)

Nozioni gene r ali su ll'e lettronica - Richiami su lla fisica dei solidi.

Sem icon d uttor i -Effet t i di giunz ione e con t atto - Em issione termoionica , secon - daria e fotoelettrica - Cat odi a emissione termoionica .

Il diod o a em issione - Diodo a con t a tto e a giunzione -Applicazioni del diodo.

Il triodo - Studio del funzionamento - Parametri ed equ a zioni cara tter ist ica - Il triodo am plifica t ore ed oscillatore.'

Il transistore - Principio di funzionamento - Circuiti equivalenti • Para me tri cara tter ist ici - Car atter istiche st a t iche -Amplificatoricon transistori-Stabilizzazione del punto di funzionam ento a riposo.

Tubi con gr iglia sche r mo - Applicazio ni fondamentali.'

Cen ni di tecnologia dei tubie1ettro nici.e dei dispo sitivi

il

semicon d u ttor i.

St u dio gene rale della reazion e negli amp lifica t ori • I van taggi della reazione negativ a.

Trasformazione di forme d' onda - Circ uit i deri v at ori ed integratori.

Am plifica zion e di forme d'ond a.speciali.

Circ uiti generatori di forme d'onda spec iali - Multivibrato re astabile, monosta- bile, bistabile - Multivibratore induttivo.

Circ uito di Miller e Fantastron ,

Siste m i di conteggio ad elem entibinari • Circu iti di con te ggio con reazioni per con teggio non binari o- Decadi- Dispo sit ivi di indicazi on e edi con teggio.

Tubi speciali per dispo sitivi di con teggio.

I transistori nei circ uiti ad impulsi - Compo r t a me n t o alle alte frequenz e ed ai tran sitori.

Misure elettron iche di gr andezze fisich e.

FISICA DEL REATTO RE NUCLEARE

(Prof. LUCIANO ORSONI)

1. Richiami sulle proprietà dei nuclei atomici . 1.1. Cos t it uzione gene rale dei nuclei atomici.

1.2. Il difetto dima ssa el'en er gia di legame.

1.3. La radioattività.

lA. Alcun i notevoli fenomeni che inter essano nuclei atomici.

2. La intera:ion edei neutroni con i nuclei ~tomici. 2.1. Le sezioni d'urto.

2.2. La mecc anica dello «sca ttering»elas tico.

2.3. La ca ttu ra neutroni ca.

2.4. La fissione nucleare.

2.5. La potenza ritardata e la radioattività dei prodotti di fissione.

2.6. La rappresentazion e an alitica dei cam pi neutronici.

2.7. Le cara tteris tiche nuclearidelle miscel e dinuclei diver si.

3. Il reattore nucleare e la reazion e a catena in generale.

3.1. Il reattore nucleare in gene ra le.

3.2. La reazione a cate n a nei reattori termici.

3.3. Le caratterist iche dei parametrifondamentalidei reattori termici.

376

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4. La diffusione ed il rallentam ento dei neutroni.

4.1. La equazione di trasporto.

4.2. La equ a zion e didiffusion e.

4.3. La equ a zione del rallentamento continuo.

4.4. La lunghezza ed il tempo di diffusion e, la lunghezza ed il tempo di rallenta.

mento.

5. Il calcolo deiparametrifondamentali deireattori termici.

5.1. Il fattore di moltiplicazione veloc e.

5.2. Il fattore di utilizzazione termica. 5.3. Il fa ttore di tras pare n za alle risonanze.

5.4. Il fattore di moltipli cazione termica.

6. La teoria deireattori termici nudi.

6.1. La equa zione crit ica di Fermi.

6.2. La valutazionedellalungh ezzadi diffusion enelnocciolodeireattori omogen ei ed et erogene i.

6.3. Il reattorea st ra t o piano infinito ed il reattor e cu bico.

6.4. Il reattor e sferico.

6.5. Il reattore cilin drico.

6.6. Le probabilità di con te nime nt o dei neutroni nei reattori termici nudi.

7. La teoria deireattori term ici rifl essi.

7.1. La teoria di un gruppodi neutroni.

7.2. Il calcolo del reattore sferico riflesso ad un gruppo di neutroni.

7.3. Il calcolo del reattore cilind rico ad un gru p po di neutroni.

7.4 . La teoria genera le a due grup p i di neutroni.

7.5. La solu zione delle equ azioni relative al nocciolo .

7.6. La solu zion e dell e equ azioni relativeal riflettore ela equ a zion e criticafinale a due gru pp i di neutroni.

7.7. Alcu n i esemp i nu me rici.

7.8. La teoria a molti gru ppi di neutroni e cenn i ai reattori veloci.

8. La dinamica dei reattori nucleari termici.

8.1. Il regime transitorio sen za neutroni ritardati.

8.2. Il regimetransitorio con neutroniritardati- Soluzione gen erale delproblema.

8.3. Studio delle cost an t i di tempoe cons id erazion isu l periodo st abile.

8.4. Trattazione a un gru ppo di neutroni ritardati.

8.5. Il caso delle reattività «piccole»e delle reattività «gr an di», 8.6. Formula zioni più gen erali del problema della dinamica dei reattori.

9. I reattori di potenza.

9.1. Collegamento fra flusso e potenza.

9.2. L'effetto di temperatura.

9.3. L'effetto dello xeno e del sam ario.

9.4. L'avvelenamento e la reattività .

lO. La teoria dellebarredi controllo.

10.1. Il parametrodi criticitàgeometrico,la reattività elecondizioni al cont orno.

10.2. Il reattore cilindrico con barra assial e totalmente immersa, teori a a un gruppo di neutroni.

10.3. Il reattore cilin drico con barra assiale totalmente immersa, teoria a due gruppi di neutroni.

10.4. Il reattore cilin drico, corona di barre totalmente immer se, teoria a due gru p p i di neutroni.

10.5. Il reattore cilin drico, barra assial eparzialmenteimmer sa,teoria aun gruppo

di neutroni. •

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Il. Le vari azionidi composizione dei combustibili nucleariperirraggiamentoprolungato.

11.1. Le equazion i tempora li per la composizione del com bus t ibile.

11.2. 11 calcolo di alcu ne grandezze sig ni ficative . 12. La esperie nza espo nenz iale.

12.1. La determinazi on e del paramet ro di cr it icit à materi al edi uu reattore pa- rallele pipe do medi ante la espe r ien za esp one n zia le.

12.2. La determi n azione degli alt r i para me t r i cara tter istici del mezzo molti- plica nte.

13. I princip i fisici dello schermagg io dei reattori.

13.1. 11problema generale dello sche r maggio.

13.2. La atten ua zione dei ra ggi gam ma: i processi fondamentali.

13.3. La attenu azione dei ra ggi gam ma: l' effetto globale di uno schermo finito.

1304. La attenuazio ne dei neu tro ni.

13.5. Le cor re zioni geome triche.

Esercitazi oni.

l. Comp lementi di matemat ica.

1.1. Richi ami sulle equazioni alle der ivate parziali lineari del secon do ordine.

1.2. L' equazione della diffusione.

1.3. L'integr a zion e per separazione di var ia bili.

lA. I probl emi al conto rn o per l'equaz ion e della diffusion e : le au t os oluzioni.

1.5. La for ma non om ogene a dell' equazion e di diffu sione.

1.6. L'equazione con coe fficien ti costan t i a tratti.

1.7. L'equazi on e delrallentamento .

1.8. L'ope ra to re di Laplace nei siste m i di coordin at e ortogonali.

1.9. Le funzioni cilind r iche.

1.10. Le equ a zioni di tipo ellittico in coord in ate sfe riche. 1.11. La trasformazion e di Laplace.

2. Esercitazi oni sulla teoria del rallentamento edella diffusion e dei neutroni.

2.1.'L'en ergia di collisione e le soglie delle reazioni nucleari.

2.2. Lo spe ttro neutronico in un moderatore omogeneo infinito.

2.3. Rela zio n e fra distribuzioni sp aziali dovute a sor gen t i puntiformi e piane.

204. Diffusionedi neutroni monocin etici in un mezzo infinito - Sorgenti pianae st ra t ifor me .

2.5. Rall entamento in un mezzo in fin ito non catturan te , con sorge n te monoci- netiea (pian a o pun t ifor me ).

2.6. Rallentament o in un mezzo semi-infini to, con sorgente monoein etiea piana.

3. Comp lemento ed esercizi sul calcolo dei reattori.

3.1. Calcolo del fattor e di moltiplicaz ion e velo ce in geome t ria piana.

3.2. Con fro n to tra riflettori di composizione div er sa: «albedo » e «sav in g». 3.3. La teoria a du e gr up pi modificata secon do Edlun d .

304. Calcolo di una barradi controllo eccent r ica in un reattoretermico cilin d r ico (teor ia a due gru ppi).

3.5. Calcolo di un reattore sferic o omogen eo (dimen sionicritiche e sch er m at u ra ).

4. Comple menti ed esercizi sulla dinamica dei reattori.

4.1. Rispo sta di un reattore ad una piccola varia zione di reattività, di forma arbitraria.

4.2. Dinamica di un reattore adia b at ico, con var ia zione iniziale impulsiva di reattività.

4.3. Le sezioni d'urtodi West cottper i calcoli di variazione a lungo terminedel com bus t ibile'

.

nucleare.

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IMPIANTI NUCLEARI

(Prof, CARLO ARNEono)

Parte I - Nozi oni propedeuti che di motodeifluidi edi trasmissionedel calore.

Proprietà dei fluidi.

Equazione di cont in uità, della quantità di moto, di conservazione dell'energia.

Moto dei fluidi visco si.

Turbolenza.

Analisi dimen sionale.

Tra smi ssione del calore classica.

Analogia di Reynolds, Colburn e l\Iartinelli.

Parte II - Trasmission edelcalore neireattori nucleari.

Trasmissione del calore in regime di ebollizione superficiale.

Trasmi ssione del calore in regime di ebollizione a film (calefazione).

Transizione da ebollizione superficial e a ebollizione a film (Burn out).

Apparecchiature sperimentali per lo st u dio della trasmissione del ca lore . Cadute di pression e durante l'ebollizione sup erficiale e di massa.

Teoriedi Martinelli e Nelsonsulleca d u te bifasi.

«Slip ratio»e frazione di vapore.

Tipi di alettature per reattori a gas.

Risultati sperimentali e formule relative alla trasmissione del calore con gas (in particolare"per reattori di tipo inglese).

Apparecchiature spe rime n t ali relative.

Cadute di temperatura negli eleme n t i di combustibile.

ParteIII - Reattori a uranio naturale e grafi te con raffreddamento a CO2 Generalità.

Diagrammi di Weinberg.

Proprietà e requisiti della grafite per reattori.

Energia accumulata nella grafite.

Elementi di combustibile.

"E ffetti dell'irraggiamento su gli elementi di combustibile.

Il magnesio.

Progetto dei reattori a gas.

I rea ttori francesi.

Tipi di cicli di vapore.

Parte IV - I reattori a uranio arricchito e acqua naturale.

I reattori ad acqua bollente.

Esperienze con i BORAX.

Progetto dei reattori ad acqua bollente.

Descrizione di alcune centrali nucleari.

Elementi di combustibile.

I reattori ad acqua in pression e.

Centralidi Shippingport e di Yankee.

Apparecchiature sperimentali sim u lan t e reattori ad acqua.

Tipi di cicli di vapore.

Parte V - Altri tipi di reattori.

I reattori omogenei.

I reattori a moderatore organico.

I reattori ad acqua pesante.

I reattori veloci.

Il progetto Dragon,

"II reattore AGR.

379

(11)

Parte VI • Economia degli impianti nucleari.

Cicli di com b us t ibile.

Cos ti di impianto edi eserci zio, Riser ve attuali di uranio.

MACCHINE - II

(Gli st u de n t isono tenutia seguire lostesso insegnamentoimpartito per la laurea in Ingegn eria Meccani ca) .

CALCOLO E PROGETTO DI MACCHINE

(Gli studenti sono tenuti a seguire lo stesso insegn amentoimpartito per la laurea in Ingegner ia Meccanica).

A scelta:

E CONOMIA E TECNICA AZIENDALE

(Gli st u de n t isono tenutia seguire lo,stesso insegn amento impartito perla laurea in Ingegn eria Civ ile).

A scelta:

TECNICA DELLE COSTRUZIONI

(Gli st u de nt i sono tenuti a seguire lo stesso insegn amentoimpartito per la laurea in Ingegneri a Meccanica) .

A scelta:

IMPIANTI CHIMICI

(Gli st u de nt isono tenuti a seguire lo stesso insegn am entoimpartitoper la laurea

in Ingegn eri a Chi mica ). _ .

A scelta:

MISURE TERMICHE E REGOLAZIONI

(Gli st u dent i sono tenuti a seguire lo stesso insegnamentoimpartito perla laurea in Ingegn er ia Meccani ca ).

380

(12)

SCUOLA DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE

PROGRAMMI DE GLI I NSEGNAMENTI

(13)
(14)

I ANNO

AERODINAMICA - I

(Prof. SILVIO TOCI LLA ) Parte I - Teoremi ed eq uazioni gene ra li.

Parte II - Mot! piani permanenti di fluido perfetto incompressibile.

Parte III - Moti sp a ziali permanenti di fluido perfetto incornpressibile.

Parte IV .- Motiomoentropicì permanenti di fluido perfetto com press ibile : a) relazioni generali; b) moti unidimen sionali; c) teoria liuearizzata; d) teoria esatta

dei moti supersonici piani. .

Parte V - Onde d'urto.

Parte VI - Regole di similit u dine per corpi so ttili.

GASDINAMICA • I

(Gli st ude n t ison o tenutia segu ire lostesso insegnamento impartito per la laurea in Ingegneria Aeronautica).

MOTORI PER AEROMOBILI

(Prof. FED ERI CO FILIPPI)

Caratteri stich e e particolarità dei motori per impiego aeronautico; prestazioni;

parametri ca ra tter ist ici.

Autoreattori; calcolazioni relative ; diffusori subs onici e su pe rs on ici ; st ab ilizza - zione della fiamma; com bus t ori; funzionamento in con d izioni non di progetto; rego- lazione.

Turboreattori ; ealcolazioni relative; turbocompressori ; combustori;turbine; fu n-

.zion a men to in condizioni non di progetto; regolazione; turboreattori a due flussi;

metodi per l'incremento della spin t a ; cenni descrittivi; combustibili; cir cu it o co m - bustibile.

Turboeliche; ealcolazioni relative; funzionamento in con dizioni non di progetto;

relazione; cenni descrittivi.

Motori alternativi; ealcolazioni relative; motori ad alimentazione normale, con compressore a comando meccanico, con com pressore comandato da turbina a gas di scar ico, co m p ositi ; cenni descrittivi; refrigerazione; carburazione.

COSTRUZIONI DI MOTORI PER AEROMOBILI

(Gli st u de n t ison o tenutia segu ire lo stesso insegnamentoimpartitoper la laurea in Ingegn eria Aeronautica) .

(15)

COSTRUZIONI AERONAUTICHE I

(Prof. PIETRO MORELLI)

Geo me t r ia e nomen clatura del velivoloedelle sue parti - Funzione delle diverse parti - Architettura del velivolo : esigen ze che la defini scono.

Influenza dellc caratteri stich e geom etriche e ponderali del velivolo sulle princi- pali car atter ist iche di volo.

Cond izioni di carico in volo poste a base del progetto st ru tturale - Diagrammi V-n - Determinazione delleforze este r ne che sollecit ano il velivolo nel su o compless o e le sue varie parti.

Caratteri stich e dei materiali aeronautici di impiego più corre n t e.

L' Ala:- Longh eroni, cen t ine , rivestimento - Diver si tipi di st r uttu re alari - Attacchi - Alettoni, ipersost entatori, freni aerodinamici -,Ser b at oi sga n cia bili • Di- vers i tipi di installazioni antighiaccio.

Fusoliera. - Fuso liere reticolari, a gusc io, a fal so gusc io, geod etich e- Collega- mento ala-fuso liera .

Impennaggi.- Divers eforme eposizioni- Com pe ns azione aerodinamica - Equi- libramento st a t ico e dinamico delle su pe rfici mobili - Strutture.

Organ i di com ando.- Trasmissioni rigid e e flessibili - Ser vo comandi e comandi assistiti- Particol ari di progetto e di cost ru zione.

App arato propulsore. - Propulsori ad elica (ca st ello motore- tubazionidiscarico e di alimentazione -imp ian ti di utilizzazion e dei gas di scar ico, refrigerazione,lubri- fica zione - capo t a ttu re ) - Propulsori a reazion e (ca st ello motore - prese d'aria - im- piantidi refri gerazione e lubrificazione- Razzi a liquido e a polvere - Razzi per la propulsion enormal e eloro install az io ne-Raz ziper il decollo assistito) - Installazioni var ie (impianto com b us ti bile -com an di - avviame n to ).

Organ iperl'involo el'arrivo.- Galleggianti e sca fi (caratteristicheid rodi n amiche - sta b ilità in acqua - rcalizz azione st ru ttur ale) -Care lli (architettura- la ruota orien- tabil e - comportamen to al rullaggio - ruot e e pneumatici - freni - ammortizzatori - lo«schim my »- ca re lli fissi e retrattili:disp ositivi di retrazione).

Cabina di pilotaggio. - Installazione degli st ru me n t i e dei comandi. Impianti oleodi nam ico ed elett rico.

Cabina dei passeggeri. - Dispo sizione interna, arre d ame n t o - Condizionamento dell' ari a (fisiologia del volo in quota - inalatori - cabina stag na in pressione - venti- lazion e -risca ldame n to erefriger azion e- par t icolar ità cost r uttive dell e cabine stag ne - isolamento termico) - Inson orizzaz ion e.

Armi e armamento.

TECNOLOGIE AERONAUTICHE

(Gli st ude n t isono tenutia segu ire lostesso insegnamentoimpartito per la laurea

in Ingegn eria Aeronautica). .

PROGETTO DI AEROMOBILI • I

(Gli st u de n t isonotenuti a seguire lostesso Inse a n ame n t o impartito per la lau rea

in Ingegn eria Aero na ut ica ). e

384

(16)

AE RONAUTICA GENERALE

(Glist u dentison o tenut ia seg uire lost ess o insegnamento impartito per la laurea in Ingegneria Aeronautica).

SISTEMI DI GUIDA E NAVIGAZIONE

(Gli st u de n t i son o tenutia seguire lostesso insegnamentoimpartito per lalaurea in Ingegneria Aeronautica).

II ANNO Iruiirieeo strutture:

PROGETTO DI AEROMOBILI - II

(Prof. GIUSEPPE GABRIELLI)

Schemiepesideivelivoli.- Assidiriferimento -Simbo li -Lelinee di costruzione e glischem i degli assi - La snddivisionedelpeso dei velivoli- I piani di costruzoine dei velivoli.

Ilcentrame n to dei veli voli.- Il cen t ra mento teor ico - La determinazionepratica delpesoe del buricentro > La determinazione teoricadei momenti d'inerzia-Elissoide d'inerzia del velivolo -La determinazione pratica dei momenti d'inerzia e della posi- zione degli assi principali d'inerzia.

Le strutture alari.- Evolu zione sto r ica delle st r u ttu re alari - Peso teorico epeso reale delle ali a sba lzo.

Gli organi di atterram ento degli aeroplani. - Introduzione - I pneumatici - Le ruote ei freni - Gli ammortizzatori (tipi, funzionamento e loro ev oluzione sto r ica ) _ Crite ri di progetto - Leprov e di cad u t a del com pless o pneumatico-ammortizzatore _ Le equ az ioni del sis te m a elastico-ammortizzatore-Coe fficien t i di riempimento- Indici di ricupero e di dissip am ento - Prescrizioni secon do varie norme su i coefficien t i di robustezza dei ca rre lli e su ll'ene rg ia da assorbire - Interpretazion e e discu ssion e se- con d o vari enorme -Ca sidi atterramento -Su lvalore dellamassaridotta di unaero- plan onel cas o di atterramenti non cent rati - Descrizione dei carre lli - Car re lli fissi, car re lli retrattilie loroclassificazione-Siste m i dimanovra dei carrelli- Comand ielet - tromeccanici - Co man di oleodinamici.

Supe rfic i di govern o.- Impennaggi ed alettoni - Bilan ciamento st a t ico e dina- mico delle supe r fici mob ili - La porta nza delle su pe rfici di gover no v Il mom ento di cern iera delle su pe rficie mobili - Compe nsazio ne aerodinamica delle su pe r fici mobili:

Com pe nsazione anteriore ; Alette correttrici e com pe ns at r ici - Il peso degliimpennaggi e degli alettoni.

Gli ipersost entatori, - Classificaz ione - Iper sostentatori applica t i sul bordo di attacco (dispo sitivi fissi, aletta H.P.) - Iper sostentatorìapplicati sulbordo d'uscita (dispo sitivi sen za fessura) ~ Dispo sitivi co n fessura (aletta a fessura, aletta este rn a, aletta Fowler) - Sistemi div er sidi iper sostentator i -Esempi di applicazione.

Le tras missioni di'com ando delle supe rfic i di governo e degli ipersostentatori, - Tipi di trasmi ssionedicom a ndo-Carich i nell etra smi ssionidicoman do - Forzed'inerzia - Forzedi attrito-Il problem adella Clsensazione muscolare»-Eliminazione dell' equi- Iibramento st at ico - Trasmissioni ad aste - Trasmi ssioni a funi - I rcgolatori di ten- sione nelle trasmi ssioni a funi - For za di eq u ilibr io e di attrito - Indice e massa di com pe ns azione - Massa equiv alente di una trasmissione di comando - Cusc ine tti a

385

(17)

sfere e sn odisfer ici nelletrasm issioni•Sforzi nelle linee di trasmissione - Progettodi unificazione degli eleme n t i delle linee di trasmi ssione - Leve e volanti di coman do - Pedalier e- Comandi degli ipersost entatori.

Fusoliere, scafi e galleggianti.

I motopr opulsori ,

La determinazione della supe rfi cie ala reedelSIlOollungame nto, - Introduzion e - Metodo per la det erminazione della super ficie alare edel suo allungamento - L'equa- zione della velocità minima - L'equazione del volo orizzontale - L'equazione della quota di tangenza - L'equazione dei pesi.

Il coefficient e di ingrandi mento dei veliv oli e le sue app licazioni ,

I material i aeronautici:- Cons ide ra zionie dati su i materiali aeronautici - Tipi di materiali metallici e non metallici eloro caratteri sti che - Curve delle tensioniuni- tarie e allungamenti unitari di alcuni materiali metallici e definizione dell a ten sion e elas t ica convenziona le - Indicedi bontà dei materia li.

lIuli l'iz zo

«t

rutturet

COSTRUZIONI AERONAUT ICHE - II

(Prof. PLACIDO CICALA)

Cen ni su i fondamenti della teoria d'elasticità - Metodi generali di risolu zion e deiproblemi elastici, principi fondamentali(Lavor ivirtuali,teoremidi minimo lav or o e di minima energia poten zial e totale, teoremi di reciprocità).

La teoria di StoVenan t della torsion e e del taglio - Soluzioni approssimate per profilati a sezione aperta - Analisi delle deformazioni- Centri di torsione e di taglio.

Applicazionedella teoria della piastra-membrana al cediment o delle par eti piane -Carich icr it ici nell e con dizioni più usu alidi car icoedi vin colo-Last r iscia indefinita - Regimiultracr itici - La st r iscia com press a in con dizion i ultraeritiche -Calcolo della larghezza equivalente - St r u ttu re in flesse e com p resse, con pannelli in condizioni ultracrit ich e • Le travi con anima lav orante in cam p o di tension e diagon al e -Teori a diWagn er del ca m po di ten sione diagonale co m plet o- Correzione spe rimentale della teori a di Wagn er.

App licazione della teoria dellapiastra-membrana al cedimentodelle pareticurve - Parete cilin drica epannello cilin drico- Fenom enidi scatto neI collasso delle par eti cur ve.

Effetti difenomeni ane las t ici nel collass o delle st r u ttu re - Cedimentolocale, fles- sionale o flesso-torsionaledei cor re nt i di rinforzo • Cedime n t o dellapareterinforzata.

Teoria ele me n t are delle st r u ttu re a gusc io - Comportamento del pan n ello di parete secon do lo sche ma membranale- Calcolo degli sforzi nei correnti, nei pannelli di par et e enelle ordinate - Det ermin azionedei flussi di ten sionenelle st ru ttnre a se- zione più volte connessa - Calco lo delle deformazioni torsionali e di taglio - Deter- minazi on e dell'asse elas t ico second o la teori a eleme nt are.

St ru ttu re alari con rivestimentolavorante al taglio . Calcolodell'ala bilongherone secon do la teori a eleme n t are - Calcolo approssimato dell e ten sioni correttiv e, come per t u rbazioni - Sor genti di pertnrbazioni più notev oli- Strutture con pareti incom- plete - Ali multilongh eroni: calcolo appross im at o (centinatura indeformabile) - Cal- colo deglieleme n t i st ru ttur ali nelle cond izioni regolamentari di carico.

St ru tture alari con rivestimento resist ente a flessione - Calcolo secon d o la teoria eleme nt are - Corre zione approssimata per gli effetti di car ich i locali, di aperture di paret e> Problemi st ru ttu rali di unioni e attraversamenti.

Strutture alari di tipo spec iale.

St r u ttu re di fusoli er e a gusc io - Teoria eleme n t are e cor re zione approssimata - Ordinate spec iali.

386

(18)

Strutture rcticolaridi castello motore - Schemisim m et r ici isostaticie perstntici, in condizioni di car ico sim m et r ico e antisimmetrico.

Aeroelasticità- Matrici della deformabilitàflessionali elorocalcolov Matricidell e deformabilità torsionali e loro calcolo - .Ma t rice f1essotorsionale: co nd izio ni per l'esi- sten za dell'asse elastico- Vibrazioni liberein aria ferma - Calcolo delle frequenzepro- priecon procedimenti diiterazione- Depurazionedella matrice dinamica per ilca lcolo dellefrequenze su p er ior i - Instabilità't orsion ale aeroelastica - Analisiapprossimatadel fenomeno su sch em a unidimensionale- Procedimento generalecon l'uso delle matrici - Inver sioneaeroelaati ca del comando di alettoni - Analisi di prima approssimazione eprocedimenti gene ra li - Impost azione delle eq u a zionigene r ali per le vibrazioni alari - Discu ssione dei risultati nel caso dcll e vib r a zioni flesso-torsionali - ozioni teoriche e spe r imen t alisu lle vibrazioni di alettoni e altre superficiearticolate.

llUli.'izzo strutture:

AERODINAMICA - II

(Prof. SILVIO N OCILLA)

ParteI • .Moti tran soni cipiani :a) ugelli di LavaI;b)profili alari neiregimi senza onda d'urto, con onda d'urto attacca t a e co n onda d'urto st acca t a .

Parte II - Elementi di aerodin amica transonica sp a ziale.

Parte III - Elem enti di magn etofluidodinamica. .

Parte IV • Prov e sperime n tali in galleria su hs onica , transonica e su pe rs onica . Parte V - Ele me n t i di aero din a m ica ipersonica ,

llUliJ'izzo

sts-utturet

PROPÙLSORI ASTRONAUTICI

(Prof. FEDERICO FILIPPI) Parte I - Produzionedi energia.

Tipi di missioni ast ron au t ic he, fabbisognod~ene rgia - Sorgentidi ener g iachim ica;

pile elettrochimiche ; pile termochimiche; cicl i termodinamici e loro realizzazione;

gene r a t ori tcrmomagnetogasdinamici - Sorgentidi ene r gia nucleare; ele me n t i di fisica nucleare ; radioisotopi; ele me n t i di tecnica del reattore nucleare; reattori nucleari, cicli termodinamici eloro realizzazionc-Ene rg iasola r e;colle ttor i;cicli termodinnmici e loro realizzazione; pile sola r i - Generatori termoelettrici - Generatori termoionici - Altrefonti di ene rg ia possibili.

Parte I I - Propulsione.

Tipi di missioniastron autiche-Esige n ze nei riguardi della propulsione - Propul- sor i ch imici: endoreattori - Propulsor i nucleari: en d or ea ttor i, propulsori co n isotopi radioattivi • Propulsori sola ri : "vela» sola re - Autor eattori a ricombinazione - pro- pulsorì termoelettrici - Nozioni di magnetogasdinamica - Propulsori ionici - Propul- so r i magnctoga sdinamici - Propulsori con fotoni - Altri propulsori possibili.

Lndirizeo stl'uitUJ'C:

STRUMENTI E IMPIANTI DI BORDO

(Prof. LUIGI ELIA) Strumenti di bordo.

Gen eralità sugli st ru men t i di bordo per aerei - Ca ra ttcr ist ich e e cond izioni am- bientali.

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Elementi cos t r u t trvi , trasduttori, componenti: eleme n t i manometrrcr; indici, quadrantiesistemidiilluminazion edeglistessi; sist emi di trasmissionedi dati; sinc r o ; rivelatori termometrici; giroscopi; cu scine tti a sfere; eleme n t i cr onome t rici.

Classifica zione degl i str u me n t i di bordo per aer ei.

Strumentidi con t rollo dei motori: tachimetri e sinc ronoscopi, termometri, mano- metri, flussometri, misuratori di livello, indicatori·di com bus t ione.

Altimetri barometrici ; taratura ; er rori ; com pe ns a zio ne termica; altimetri di liv ellazione, di atterraggio .

Radioaltimetri.

Va r iometri barometrici: teoria isote r m a ;err ori - Var iometri accel erometri.

Ane m o me t ri manometrici, a tubo di Pitot; solcometri a tubo Pitot; Machmetri ; calco lator i di dati d'aria - Ane m o me t r i per basse velocità.

Indicatori di incid enza, di deviazione.

Sba ndo me t r i, inclinometri.

Indicatori di vira t a giros co pici.

Orizzonti.ar t ificiali.

Bussole mag ne t iche , a ago e a induzione.

Giroscopi dir ezi on ali ; bussol e giroma gne t iche.

Bussole giro scopich e.

Giroscop i integratori.

Piattaforme inerziali con car d a no , a due e tr e giroscopi.

Na viga t or i Doppler .

Cen ni su gli aiuti radio alla na vi gazion e.

Piloti au t om a tici.

Aerologia.

Stat ica dcll'atmosfera - Livella zione barometrica - At m osfera tipo.

Dinamica dell'atmosfera: Teor ema di Bj erknes.

Circ ola zione gene ra le dell'atmosfer a - Superfi cie di discontinuità ; fronti - Confi- gurazion i barich e particolari.

Cen ni di meteorologia .

Indit'iz zo s#t'utture:

SPERIMENTAZIO NE DI VOLO

(Pro f. GIULIO CIAMPOLINI)

Introduzion e su finalità e metodi di spe r ime n tazione di volo.

Inviluppo di volo. .

Equazioni gene r ali dell a meccanica del volo come guida della spe r ime n t a zione : sig nifica t o dei sing oli termini e gru p pi di termini.

Manovre tipiche di volo, termini corrisp onde n t i, e scelt a delle condizioni per la sper imen tazione .

Ele me n t i di principio di siste m i di misura del lo e 20 ordin e.

Definiz ion e. e misura delle gr an de zze di velo cità rispetto all ' a ria, di pressione e temperat u ra aria este r na.

Prestaz~oni.di voi? in parametri adimen sionali e gener alizza t i.

Determina zion e di derivate aerodinamich e.

Indagini di fenomeni vibratori.

St r u me n tazione di riliev o e regi strazioni di dati volo.

Indiriz zo sb'u ttu t'e :

AEROTERMODINAMICA

(Prof. GIOVANNI JARRE)

La trasmi~sionedel cal~re.ad alt a velocità ; este ns ione dell' analogia di Reynolds;

temperature di arrest o e di rrcupero ; il mu ro del calore.

388

(20)

Raffred d a m ento natura le delle st ru ttu re, per ir raggiamento, per dissocia zion e e per ionizzazione.

Raffr edd amento ar tific ia le rigen er a ti vo o ev aporat iv o ; l' ablazi on e e il pro blema del rientro at mosfer ico.

Indirizzo propulsori:

MOTORI PER MISSILI

(Prof. LAURA MAZZAFABBROVICII) Parte I - Propulsione astronautica.

Limitazion i e prest a zioni degli endoreattori ch imici - Enco rea ttori nucleari - Propulsioni con radioisot op i - Propulsori elettrici con riscaldamento ad arco - Pro- pu lsori ionici - Propulsori magne t og asdina mic i - Propulsione'foto nica e con vela solare - Alt ri possibili propulso ri per l'impiego astro na u t ico.

Parte II - Com bustione.

Richiami di aero te r mo dinamica e cine t ica chim ica - Calcolo degli equilibri ch i-, miei - Deflagrazioni e det onazioni - Com bus tio ne di miscele omoge nee - Sta bilità dell a combustione - Fiam me di diffusion e - Com bus ti one di com bus ti bili liquidi e solidi -Ap plica zion iai com bust ori degli en doreattori.edesoreattori - Metodi e attrez - zature spe rime n tali per ricer ch e sulla com bus tione .

Indiriz zo propulsOf'i:

COSTRUZIONE DI MOTORI PER MISSILI

(P ro f. RENATO GIOVANNOZZI)

Tipi di mot ori per missili - Gr uppi mccca ni ci tipici - Pompe, turbin e, valvo le, circ ui t i - Calcoli di resist en za statica e a fatica - Problemi delle alte temperature - Feno me ni vibrato ri nella combus tione - Problemi di ter m oelasticità - Probl emi spe- ciali'd i vibr azion i - Studio di laboratori o di probl emi specia li.

Indirizzo propulsorìe

GASDINAMICA - II

(P ro f. GIOVANNIJARRE) Oltre agli argomenti del corso di Aerotermodinamica:

Gasdina micà delle miscele non reagen t i; analogia di Colburnfra attri to, trasmis- sione termica e trasporto di massa ; on de di con dens a zion e.

Gasdinamicadell emiscelereagenti;teor em a diGibbs; attivitàeaffinitàchi mic he;

l'equ ilibriochim ico e cenni di cinet ica chi m ica in fase gassosa.

La propagazione lami n ar edell a fiam ma; onde di deflag razione e di deton azione.

Indiriz zo pl'opulsori:

STRUTTURE AE ROMISSI LI STI CHE

(Prof. ETTORE ANTONA) Carichi sulle strutt ure.

Carichi sulle stru tture aeronautiche. - Generalità; coefficienti di contingenza e robustczza, ecc.; norme relativ e ; prove st a tiche • Criteri di robust ezza - Carichi da

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man ovre sim me t r iche(in regime stab ilizzato e transitorio) - Diagrammi di manovra e confro nt i fra le varie norme - Influen za delle deformazioni elast iche - Carich i da man ovre asim met ric he (in regime sta bilizza t o e transitorio) ; rollio, manovra del ti- mone, richi am ata con rollio - Influen za delle deformazioni elas tic he - Ca rich i di raf- fica (diagr a m m idi raffica) -Azioni aerodin a m ichelocali; ca rich isulle su pe rfici mobili e org ani di coma ndo - Car ich i di atter ra mento (confronti fra norme).

Carichisullestru tt u re missilistiche. - Introduzione-Carich i ad applicazione st a- tica; dovuti a pressione, dovuti al peso proprio, car ichi del vento, car ich ist at ici di volo - Carich i ad ap plicazione dinami ca - Applicazione della spin t a - Combustione instabil~- Oscillazioniindottedal vento(numero di Strouhale vor t ici divon Karman).

Fatica.- Cri te r i di progetto-Spe ttro di carico - Resistenza a tempo -Crite r i di valu tazione della vit a diuna st ru ttura- Provedifatica -Fat ica acu stica.

Carichi termici. - Introduzione - Relazioni fond ame n t ali della trasmi ssione del calore - Cond uzio ne - Irraggiamento - Convezione - Fon t i di calore per le st ruttu re aeromìssilist iche - Riscalda ment o aerodi n amico - Irraggiamento solare - Riscalda- mento del moto re - Influenza della temperatura sulle caratter ist iche dei materiali - Mezzi per co ntenere la tempera tura nelle st r u tture aero missilist iche - Mezz i attivi : pozzi dicalore spe nd ibili,traspirazione, evapo razione ,circola zionedi fluido co nscarn- biatori - Mezzipassivi: isola mento, pozzi di calore fissi, radi azi on e.

Rigidezza.- Genera litàsuipro blem i di flutter e di efficien za dei com an di - In- fluenza della temper atura - Cr iter i di progetto - Nor me.

Determinazione delle sollecitazi oni .

Sollecitazioni in campoelastico.- Rassegna dei metodiclassicidi calcolo normal- mente usati.

Sollecitazioni in campo elastop lostico, - Rassegn a dei proce dime n ti usati.

Cenno ai metodi matricial i per la d~terminazione dellesollecitazio ni, sia in camp o elastico che elastopl astico.

Problemi particolari dellestr utture aeromissilistiche.- Ten sioni correttive - Con - centrazioni di ten sioni - Diffusione delle tensioni da punti di carico concen t rato (shear-lag)- Effettodelle aperture sulle st r u ttu recontinue - ((Cr ush ing load»e ((cr u- shing pressure» - Ten sione diagon ale.

Modelli struttura li e resistenza dei materiali.

Impatto con meteoriti - Generalità - Ricerche nel ca m po.

Inairts eo proputsort:

TE CNOLOGIE DEGLI ENDOREATTORI

(Prof. AURELIO ROB OTTI)

L'en.ergia t.ermochi'?lica. - Le fonti di ene rgia ter mo chimica o propellenti _ Impul~o SP~CI~CO diun.a miscela - Il processo d'ossi-riduzione- Le ener gie di legame - La dissociazione termica.

Parametri cheinflu iscono sull' imp ulsospecifico.- La temper aturadi com b ust ione -Il peso molecolaremedio dei gas com bus t i - Il rapporto dei calor ispecifici. .

Calcolo . della temp eratura di combustione e determinazione della comp osiz ione dei gascombus ti,- Il metodo termodinamicoclassico- I metodi di calcolo approssimato . L'es~ans~one dei gas co"! b,ust!.- Cara t te rist iche termodinamich e dell ' espansione - Det erminazionedella velocità diefllusso-Cara t te risticheaerodin amichedegliugelli, . l pro~ellenti l~quidi. -:- Qua lità desid erabili - L' accensione • Le miscele ipergo- l~ch~~ Il ritardo di accensione -Caratte r istiche dei princ ip a li ossida nti e com b usti bili Iiquidi.

390

(22)

I monopropellenti,- Caratteristiche e classificazione.

I propellenti solidi. - Caratteristiche e classificazione - Le polveri colloidali - Le polveri composite - Là combustione dei propellenti solidi • La velocità di com- bustione-La sensibilità termica - Formegeometriche dei grani -L'inibizione- Dispo- sit ivi di innesco - La cos t ruzion e degli endoreattori a propellente solido - Problemi meccanici- Problemi termici.

Gli endoreattori a propellenti liquidi. - Problemi e sistemi della alimentazione • Alimentazione a pressurizzazione e alimentazione con turbopompe - L'iniezione dei propellenti - Problemi e sistemi di refrigerazione del combustore.

Prove al banco degli endoreattori. - Finalità e modalità delle prove al banco - Misure della spin t a, delle pressioni, delle temperature, delle portate.

Esercitazioni pratiche. - Prove al banco di un microendoreattore a propellenti liquidi - Misure eregistrazionioscillografichedeiprincipaliparametri di funzionamento.

1lldil'izzo pl'opuls01'i:

DINAMICA DEL MISSILE

(Prof. CARLO GRILLO PASQUARELLI) 1. Class ifica zion e dei missili e generalità.

2. Missili balistici non guidati.

2.1. Equazioni del motodel punto materiale sen za propulsion e, nel vuoto, e con le segue n t i ipotesi :

a) Terra immobile, camp o gravitazionale uniforme.

b) Terra immobile, cam po gravitazionale sfer ico.

c) Terra rotante intorno al proprio asse, cam p o gravitazionale sfer ico.

2.1.1. Orbite interplanetari e sen za propulsione.

2.1.2. Spinta del propulsoreagetto, interfer enze aerodinamich e,moto ideal e a getto acce so.

2.1.3 . Disp er sion e e sueca us e» Disassamentodella sp in t a - Errori di lancio.

2.1.4. Equazioni delmoto del missile con massae sp in ta cost an t i, nel vuoto.

2.2. Missili balistici st a bilizza t i con impennaggi.

2.2.1. Principali azioni aerodinamiche.

2.2.2. Eqnazioni del moto a getto acceso nell'aria.

2.2.3. Effetto del vento.

2.2.4. Effettodi una lenta rotazione assial e.. 2.2.5. Equazioni del moto a getto spe n t o nell'aria.

2.2.6. Lancio da aeroplani in volo.

2.3. Missili balist ici a st a bilizzazione giroscopica - Equazioni del n-oto a getto acceso e a getto spe n t o.

3. Missili alati.

3.1. Principali problemi di meccanica del volo.

3.2. Stabilità st a t ica edinamica -Manovrabilità.

4. Traiettorie tipo con t ro bersagli fissi.

5. Inseguimento di bersagli mobili.

6. Accenno ai problemi meccanici della guida e dei servoco m and i.

7. Accenn o ai problemidel rientro nell'atmosfer a terrestre» Riscald amento aerodina- mico • Ablazion e - Veicoli ìper velo ci - Subsatelliti.

391

(23)

lndil'iz zo proputsorìs

SUP E RAE RODI NAMI CA

(Prof. SILV IO NOC I LLA )

Parte I - Richi am i sulla teor ia cine tic a dei gas; numero di Knudsen.

Par te II • Class ifica zio ne dei var i regimi di moto nei gasrarefatti.

ParteIII •Fluss o di moleco le liber e :a)proprietà fondamentali ;b)modelli finora adottat i per lariemi ssion edellemolecoledalla paret e ; c)sca m bi di en er giae quantità di moto tra gas e parete.

392

(24)

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN ELETTROTECNICA

PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI

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SEZIONE ELETTROMECCANICA

COMPLEMENTI DI · MACCHINE ELETTRICHE

MACCH INE ROTA NTI (Prof. ANTONIO CARRER) 1. Trasformatori .

Tra sformatore trifase a mantello fu n zionante con carichi squ ilib rati.

Tra sformator e a cinq ue colo n ne funzionante con car ichi squ ilibra t i.

Trasformatori particol ari -Au totrasfor mat or i - Tra sformatori aus ilia r i eleva to r i ed ab bassat or i di ten sion e - Tra sformatore di Scotto

Funzionamento in parallelodi più trasformatori.

Regolazion edella tension e -.Sugli avvolgime n t i princip ali -"Sn un avvolgi ment o ausili ari o.

St u dio di campi elettr ici par ticolari fra parti sottoposte a tensione nei trasfor- matori.

2. A[ acchin e a induzione.

Onde di f. m. m. rotanti di ind otto - Nu mero dellefasi per pai odi poli intero , oppure non intero.

Schemi di av v olgime n ti con numero di scan ala t u re per polo c fase non intero - Classi degli avvolgimenti.

Avv olgime n t i di indottoincor to circui to particol ari - A più sb ar re per fase - A repulsione di corre n te -A gabbie multipl e.

Effetti dci camp i armoni ci su pe rio r i al prim o • Autoind uz ione - Mom enti asin - croni - Momenti sine ro ni - Scu otimenti .

Au t oecc itazione a vuo to e a carico. Macchina monofase.

Collegame nto in cascata.

Macchine polifasi alime n t ate da linea monofase.

Macchine polifasi multiple.

Collegame n t i in casc ata con macchine a collettore . 3. M acchinesincrone.

Oscill azi oni di cor renti liber e.

Cor to circu ito sim me t rico nella macch in a polifase sen za e con aper t u ra contem- poranea del circ u it o di eccitazio ne .

Cor t o circu it o monofase o polifa se nella macchina av ente l'avvol gimento indut- tore cos t ru ttivame n te dissimmetrico.

Oscillazioni pendolari di una macchina c di più macchine colleg ate in par allel o c con linea - Potenza oscillante - Gradodi irregolarità - Pendolazioni autoadeseate- Avvolgimenti smo rzat or i.

Mac chi n a monofase sen za c con avvolgime nto sm or za to re.

4. Macchine a corrente continua.

Com mu tazione mediamente lineare ed a fra zioni linea r i second o Dreyfus.

Cara tterist iche di funzion amento con eccitazione indip endente, derivata , ser ie mista.

(27)

Macchine a corrente cos t an t e.

Pendolazioni di motori.

Macchina agente da conden satore per correnti forti.

Oscillazione di un generatorecon eccit a zion e derivata.

Gen eratore eccitato in ser ie inserito in un circu it o induttivo e capacitivo.

Commutatrice.

COMPLEMENTI DI MACCHINE ELETTRICHE

METADINAMO (ProL STEFANOGRECÒ)

Gene ralit à su lla macchina a corrente continua a collettore.

Gen eralizzaz ion e del principio di Pacinorti .

La teoria gen er ale delle metadinamo dal punto di vista st a tico.

Il calco lo magnetico delle metadinamo nel cas o generale.

Il calcolo magnetico e della co m mu t azione delle metadinamo nel caso generale.

Il calcolo magnetico e della commutazione delle metadinamo nei casi pratici.

Metadinamo generatrici: metageneratrice a croce con cor t o circuito fra le spaz- zole primarie e velocità di rotazione dell' indotto costante. . Metadinamo generatrici: metageneratrice a croce con corto circuito fra le sp a z- zole primariee velocità di rotazione dell'indotto var iabile (dinamo a campo trasver- sale di Rosemberg).

Metadinamo generat r ici : metageneratrice a 4 sp azzole e velocità di rotazione dell 'indotto cos t an te, capace di erogare ener gia da due coppie di spazzole. •

Metadinamo motrici: metamotore alimentato a tensione costante, munito di 4 sp azzole,con cortocircu it o frale spa zzolesecon d arie e velocità dirotazione costante.

Metadinamo motrici: metarnotore alimentato a corrente costante, munito di 4 sp a zzole, e velocità di rotazione variabile.

Metadinamo trasformatrici: metatrasformatrice a croce alimentata a tensione cos t an te.

Metadinamo trasformatrici : metatrasformatrice a otto alimentata a tensione cos t ante munita di due collettori .

Met adin amo trasformatrici: metatra sformatr-ee a otto alimentata a tensione cos t an t e munita di un solo colle ttore.

COMP LEMENTI DI MACCHINE ELETTRICHE

TRASFORMATORI (Prof. BERTO CERRETELLI)

Car atterist iche fondamentali del trasformatore: a vuoto e in corto circuit o.

Ar m oniche su pe riori della cor re n te magnetizzante e loro eliminazione.

Corrente magnetizzante all'inserzione.

Lamierini magnetici per trasformatori; loro ev olu zione. Lamierini magnetici a cr ist alli orientati. , Circuiti magnetici di comune impiego e d'impiego spec iale,

Circuiti magnetici a lamierini misti, cioè in parte di tipo normale e in parte a cr ist a lli orientati. .

Esempi pratici di ci rcu it i magnetici (nuclei) cost ru it i.

Perdite a vuoto.

Reat~anzadeitrasformatori: co.m po?e nte ass!aleecom p one n te radiale(trasvcrsa).

Perditedovute alla corre nte di can co: ohmiehe, addizionali, di disp er sione.

396

(28)

Caduta di tensione.

Avvolgimenti di alta e di bassa tensione.

Avvolgimenti di bassa tensione con traspo sizioni fra conduttori in parallelo.

Avvolgimenti di alta tensionea discoclassico,ast ra t i, a discocon pireintercalate.

Riscaldamento e raffreddamento dei trasformatori.

Riscaldamento degli avvolgimenti, dell'olio e del ferro in regimepermanente di carico.

Carichi transitori di brev e e di brevi ssima durata.

Ambientiisolantidiversi dall'olio: fluoruri di carbonio,esafluoru ro di solfo.

Isolamento dei trasformatori: principale e interno.

Isolamento principale: trasv er sal e elongitudinale.

Isolamento interrio: di sp ira , di sezione, di bobina.

Ten sioni impulsiv e: loro distribuzione.

Tensioni impulsive ad onda piena e ad onda tronca.

Troncatura su l fronte dell'onda.

Tra sformatori antirisonanti.

Trasformatori ad isolamento principale solido e con avvolgimenti a sp ire inter- calate.

Esempi di costruzioni cosìrealizzate.

Sovratensioni di natura oscill atoria e impulsiva.

Teoria dell'impulso rettangolare di lunghezza infinita.

Concetto ed importanza della costante oc.

Rilievo pratico della distribuzione iniziale impulsiva.

Rilievo pratico delle massime sollecitazio ni impulsive verso massa e fra parti adiacenti d'avvolgimento.

Inviluppo delle sollecit a zioni impulsive.

Rilievo dei difetti durante la prova ad impulso: corrente di fase e corrent e di neutro.

Modelli a scala ridotta di trasformatori per lo st u d io preliminare della distribu- zione di tensioni impulsiv e: modello geome t r ico, a circuit o equivalente, ele t t rom a- gnetico.

Prese di regolazione per il cambio di rapporto a vuoto e senza interromper e il carico.

Cambio di rapporto sotto car ico :sche m a a reattanzae a resist enza di commuta- zione.

Regolazione sotto carico su l principio del trasduttore.

Regolazione sotto carico in fase e in quadratura.

Regolazione sotto carico: comandi a mano, a distanza, automatici . Polarità, con nessioni, sens o ciclico delle fasi nei trasformatori.

Funzionamento in parallelo di due o più trasformatori.

Autotrasformatori.

Moderniautotrasformatoriad altissimaten sioneper interconnessionedi grandi reti.

Trasformatori a più di due avvolgimenti o circuiti: loro gius t ifica zione pratiea

in generale. '

Trasformatori a treavvolgimenti:teoria e circu it o equivalentea ste lla o a maglia chiusa (triangolo).

Calcolo delle cadute di ten sion e e delle con dizioni di corto circ uit o nei trasfor- matori a tre avvolgimenti.

Concetto fisico di resistenza e di reattanza negative nei trasformatori a tre av- volgimenti.

Trasformatori a quattro av volgimenti:lorocircu it o equivalente a maglia chius a , calcolo delle cadute di tensione e delle con dizioni di corto circuito.

Circuito equivalente di Starred altricirc u it i equivalenti sem plifica t i nello st u dio dei trasformatoria quattro avvolgimenti.

Trasformatori ad n avvolgimenti.

Cireuiti equivalenti a magliachiusa per trasformatoria più di due avvolgimenti e loro limitazioni nell'approntamento dei modelli di reti.

Forze di eorto cireuit o a piena ten sione applicata sos te nu t a nei trasformatori.

. Forze di corto circuito assiali e radiali. .

(29)

Accenno a modelli a sca la ridotta per lo st u d io dell e forze di corto circuito.

Riscaldamento in corto circuito a piena tensione applicata sost enu t a.

Il corto circ u it o con le grandissime potenze moderne e su oi riflessi economici e limitativi nelle costruzioni.

Calcolo particolareggiato di un moderno trasformatore trifase da 180.000 kVA, rapporto 15.000/229.000 V, 50 Hz, con nucleo a lamierini a cristalli orientati, giunti piani normali, isolamento principale solid o e avvolgimento di alta ten sione a sp ir e in te rc a la te.

Trasformatori a cor re n t e costante per illuminazione st r a d a le, trasformatori ser ie, di misura, per prove d'i solamento ad altissima ten sione, per alimentazione di rad- drizzatori sta t iei polianodici, trasformatori da forno e per altre specia li applicazioni.

Accenno al raffreddamento termodinamieo dei trasformatori.

COMPLEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI

TEORIA DELLE RETI IN REGIME PERMA NENTE E TRANSITORIO (Prof. ANTONINO ASTA)

Cos t a n t i ele tt r iche delle macchine e dell e linee aere e e in cavo.

Eq u a zio n i delle reti di trasmissione di ene r gia elettrica e d'interconnessione.

Ca lcolo dell e reti ele ttr ic h e in condizioni di regime permanente; parallelo delle reti , regolazione.

Ca lcolo dell ereti ele tt ri che in regime transitorio- Stabilit à.

Trasmission e a co rre n te alternata e a corre n te continua ad alta tensione - Con- fronti.

COMPLEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI

i\WDELLI DI RETI (Prof. BASSANOCOLO~IBO)

1. Sim ilitutline ed analogia .

Principi gene r a li, applica zioni alle reti ele ttr ic h e in regime permanente e tran- sit o r io.

2. Studi di regolazion edellalension e.

Gen eralità, mezziper regolare laten sionein retiradiali ed in retia maglie, mezzi per co nt ro lla re la ripartizion e delle potenze reattive eroga te dai gen eratori e la cir- cola zio ne dell e potenze reattiv e su lle linee indipendent em ente dalla regolazione di te n sion e.

~Iodelli del macchi nario, macchin e sinc r one a rotore cilin d r ico e a poli sa lien t i, trasformatori, regolatori lon gitudin ali e trasv er sali dei tra sformatori , linee, caric h i st a t ici, motori asincroni, batter ie di condensatori e metodi per esegu ire gli st u di di regolazione della tension e.

Ammplicazioni: st u d io di una rete radiale con linee di trasmissione a 220 kV e a 38 0 kV e st u d io di una rete a maglia.

3. Studi dei limùi di stabilitù statico dei sistem i Irifasi di Irasm ission ed'energia.

Gene r ali tàe definizioni.

Applica zion e: modello di una rete radiale co n macchine sinc ro ne a rotore cilin - dri~o e a poli salien~i, metod?I?er eseguire la verifica deilimiti di st a b ilit à nella ipo- t~Sl che la rete~onslderatasra mt.erconnessa ad un'altra rete di potenzainfinita fun- zionante a ten sione cos t a n te o ahmenti un carico preponderante di motori sinc ro n i,

398

(30)

4. Studi delle condizioni di funzionameruo di una retedurante i guasti.

Generalità, componenti simmetriche.

Modelli di macchine sincr one a rotore cilindrico e a poli salien t i e di macchine asincrone, idonei a st u dia re il transitorio di corrente ca u sa t o da guasti trifasi, tra fase-terra e tra due fasi e la terra.

Applicazion e: modelli di una rete e determinazione delle corre n t i di cor t o cir- cu it o presuntenei punti di guasto, delle ten sioni e cor ren t i relativea circuiti lontani

dai punti di guasto. .

Modelli di linee con una o due fasi aperte.

:Modelli di una rete per rappresentare le condizioni di guasto contemporaneo in punti diver si.

5. Studi deilimiti di stabilità dinamicadeisistem i trifasi di trasmissioned'energia.

Generalità edefinizioni.

Modelli di macchine sin cr on e a rotore cilindrico e a poli salien t i e di macchine asincrone idonei a determinare i limiti di st a b ilit à dinamica e metodi di st u d io.

Applicazione:modello di unaretee determinazionedei limiti dist a b ilit à dinamica nellaipotesi di guasti trifasi efase-terra, di eliminazione del guasto eripristinodelle co n dizion i normali della rete tramite ape r t u re erichiusure tripolari o unipolari degli interruttori di protezione del circ uito interessato dal guasto.

6. Studio di fenom eni transitori rapidi.

Generalità, apparecchiature e metodi di registrazione.

Applicazioni: modello di una rete e rilievo delle frequenze proprie e dei fattori di ampiezza della tension e di ristabilimento.

COMPLEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI

AL T E TENSIO NI (Prof. CESARE DE BERNocm)

Gencralità sui fenomeni elettrici rapidi - Teoria dello spin te r om et r o a sfere - Il c1idonografo - L'amperometro di cre st a - L'oscillografo a raggio catodico: a catodo freddo: tubo di scar ica, dispositivodi blocco,focalizzazione, assedelfenomenoe divi- sor i di ten sione, asse dei tempi , came ra fotografica e sche r m i - Oscillografi a catodo cald o per alta.ten sione - Onde ad impulso normalizzate - Gen eratori ad impulsi di ten sione edi corrente- Gen eratorecombinato di Bella schi -Calcolo dellaforma d'onda prodotta da un gen eratored'impulsi- Impianti per provein alta ten sionea frequenza industriale- Sist emidi misura- Impianti per produzionedi pioggia artificial e- Misure su gli isolatori -Generatore ad impulsia ripetizione a bassa tensione - Misure sui tra- sfor m at or i - Pratica dellemisurepiù usuali- Cenni sulcoord in a me n t o dell'i solamento .

COMPLEMENTI DI IMPIANTI ELETTRICI

APPARECCHI D'INTERR UZIO NE (Prof. GIUSEPPE FAGGIANO)

1. Introduzion e.

1.1. Class ificazione degli apparecchi d'interruzione.

1.2. Tipi di apparecchi d'interruzione e loro evoluzione nel tempo.

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Riferimenti

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