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Come il menestrello Blondel salvò. Re Riccardo Cuor di Leone

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Academic year: 2022

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Come il menestrello Blondel salvò Re Riccardo Cuor di Leone

Adattamento da l’Anonimo Remense (1260 circa).

…e adesso parliamo di Re Riccardo Cuor di Leone.

Il Re inglese aveva trascorso diversi anni a Gerusalemme, dove era andato a fare la Crociata1. Ora poteva finalmente tornare alla sua amata Inghilterra ma, durante il viaggio di ritorno, era stato preso prigioniero da un suo nemico, il Duca d’Austria.

Re Riccardo, prima ancora di partire per la Crociata, aveva allevato un menestrello chiamato Blondel.

Proprio Blondel, ora diventato un uomo adulto e un musicista e cantastorie molto amato in patria, decise di partire per cercare il suo Re per tutte le terre d’Europa. Attraversata la Manica2, viaggiò per molti paesi stranieri e arrivato infine in Austria, portato lì da una stella che, si dice, lo guidava costantemente, giunse nelle vicinanze del castello dove Re Riccardo era tenuto prigioniero.

1 Le Crociate furono delle guerre che gli eserciti europei combatterono in Medio Oriente per fare diventare Gerusalemme una città cristiana e per difendere i pellegrini che andavano lì.

2 Con la parola Manica si indica in italiano la striscia di mare tra la Gran Bretagna e la Francia.

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Blondel trovò ospitalità presso una vedova e subito le chiese a chi appartenesse quel castello tanto possente e bello.

Re Riccardo Cuor di Leone in un’immagine medievale La padrona di casa rispose che era del Duca d'Austria.

– Cara signora – disse dunque Blondel – v’è al momento qualche prigioniero nel castello?

– Beh, sì – disse la buona signora – c’è un prigioniero da almeno quattro anni.

Non è dato sapere chi sia, ma vi posso assicurare che è trattato con cura; gira infatti voce che si tratti di un nobile importante.

Blondel, udite queste parole, divenne incontenibilmente felice. Sapeva in cuor suo di aver trovato ciò che cercava, ma non volle rivelare nulla alla vedova che lo ospitava. Passò felicemente la notte dormendo, fino al mattino. Quando sentì la guardia annunciare il giorno si alzò e andò al convento a pregare Dio di dargli assistenza. Poi raggiunse il castello, conobbe il castellano che vi dimorava, e si presentò come un menestrello, cosa che realmente era.

Il castellano, un signore giovane e allegro, disse a Blondel che sarebbe stato molto felice di sentirlo suonare, così, per vedere di cos’era capace. Blondel rallegrato, dopo aver recuperato i suoi strumenti, suonò allora per il castellano

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che rimase molto contento. Presto riuscì a farsi un’idea precisa di tutti coloro che erano nel castello. Un giorno, durante le vacanze di Pasqua, mentre camminava da solo in un giardino vicino alla torre, si guardò intorno e si chiese se, per caso, sarebbe riuscito a individuare il prigioniero.

D’un tratto Re Riccardo guardò fuori da una stretta finestra e riconobbe Blondel. Cercava nei suoi pensieri un modo per farsi riconoscere. Si ricordò allora di una canzone che avevano composto assieme, lui e Blondel. Cominciò così, ottimo cantante qual era, ad intonare i versi con voce forte e chiara.

Ecco le parole della canzone:

Nessun uomo fatto prigioniero

sa più ben dire quale fosse la sua destinazione.

Come se non sentisse più dolore o nostalgia, per consolarsi non sa far altro che scrivere una canzone.

Ho molti amici, ma i loro doni sono sempre poveri e si vergognerebbero se sapessero che per il secondo inverno,

per un riscatto mai pagato, sono ancora prigioniero.

I cavalieri del mio esercito e i baroni lo sanno di certo.

Tra gli inglesi, i normanni, i guasconi e la gente di Poitiers non ho amici, fosse anche un povero

che forse io stesso abbandonerei e lascerei in carcere.

Non dico per rimproverare, ma perché sono prigioniero io stesso.

Nessun uomo fatto prigioniero

sa più ben dire quale fosse la sua destinazione.

Come se non sentisse più dolore o nostalgia, per consolarsi non sa fare altro che scrivere una canzone.

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L’originale inglese suonava così:

No man who's jailed can tell his purpose well adroitly,

as if he could feel no pain;

but to console himself, he can write a song.

I've many friends, but all their gifts are poor;

they'd be ashamed to know for ransom now two winters I've been jailed.

My men-at-arms and barons know full well.

The English, Normans, Gascons, Poitevins, I've no companion, poor though he may be,

whom I'd abandon, leaving him in jail

and I don't say this merely to reproach but still, I have been jailed.

No man who's jailed can tell his purpose well adroitly,

as if he could feel no pain;

but to console himself, he can write a song.

Non appena Blondel sentì il Re cantare, sentì nel petto una gioia infinita, come mai prima d’allora. Addirittura, anche lui cantò, qui e là, qualche strofa della canzone che conosceva perfettamente, avendola composta molti anni prima insieme a Re Riccardo.

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Da lì a poco, Blondel venne a sapere qual era il riscatto richiesto dal Duca d’Austria: duecento mila marchi d’argento. Senza perdere tempo, il menestrello inglese si mise al galoppo verso la sua patria. Una volta giunto lì, riunì i baroni d’Inghilterra e chiese loro di mettere insieme la cifra per andarlo a liberare. La cosa curiosa è che i baroni sapevano già, come dice la canzone…, dove si trovasse Re Riccardo! …ma un po’ per paura e un po’ perché non volevano pagare quella grossa somma di denaro, non si erano avventurati nella missione di andare a liberare il loro Re. Blondel però, dopo avere affrontato quel viaggio spossante e pericoloso, li convinse.

I baroni, con le loro splendide armi e cavalli e accompagnati dai loro valenti scudieri, andarono dunque fin giù in Austria dove pagarono il riscatto al Duca.

Fu così che Riccardo Cuor di Leone fece ritorno a casa, in compagnia dei suoi baroni e del suo migliore amico, il menestrello Blondel.

- FINE -

(6)

I baroni sapevano veramente dove si trovava Re Riccardo prima che Blondel lo scoprisse? La canzone, scritta molto tempo prima dei fatti narrati, non sembra parlare proprio di quanto accade al Re inglese in Austria? Ci sono altre cose che ti hanno colpito in questa leggenda medievale?

Parlane liberamente.

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