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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI E SUL MERCATO DEL RISONE

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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI

E SUL MERCATO DEL RISONE

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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI E SUL MERCATO DEL RISONE

Il presente documento è realizzato dalla Camera di Commercio di Pavia, con la collaborazione tecnico scientifica di BMTI S.C.p.A., nell’ambito delle proprie attività di supporto agli operatori locali del settore risicolo.

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Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del risone

1 2 3

IL MERCATO NAZIONALE IL COMMERCIO ESTERO IL MERCATO INTERNAZIONALE

Il mercato risicolo nazionale I trasferimenti di risone I prezzi BMTI

I prezzi al consumo

p.7 p.10 p.11 p.11

Import-export

Focus: importazioni dai Paesi EBA

p.17 p.23

Mercato risicolo internazionale

p.27

Le aspettative degli operatori p.12 Superfici investite a risone in

Italia: il gruppo Tondi

p.13

Appendice p.31

(4)

L’andamento del mercato in sintesi

Parte all’insegna dei rialzi dei prezzi la campagna commerciale 2018/2019 dei risoni, complice principalmente il calo che ci si attende per il raccolto italiano. Peraltro, problemi sembrano riscontrarsi sul fronte della qualità, a causa del caldo anomalo dei mesi estivi e degli attacchi di brusone. Tra i singoli gruppi, gli aumenti di prezzo sono stati marcati per le varietà da consumo interno, per le quali, non a caso, si stima una decisa contrazione produttiva conseguente al calo delle superfici. In particolare, i PREZZI del risone Carnaroli rilevati sulla piazza di Mortara (Pavia) hanno messo a segno nell’arco di tre sole settimane un aumento di 100 €/t, passando da un valore medio di 350 €/t (5 ottobre) a 452,50 €/t (19 ottobre).

Rilevante anche la crescita rispetto allo scorso anno, che si attesta su un +48,4%. Rispetto ai rialzi osservati in avvio della scorsa campagna, l’attuale ha mostrato invece nelle prime battute una sostanziale stabilità per i prezzi del Baldo, fermi sulla piazza di Mortara sui 327,50 €/t (19 ottobre) e in calo del 10% su base annua. Le attese di una contrazione della produzione hanno impresso una crescita anche ai listini dei risoni del gruppo tondi, sebbene meno marcata rispetto a quanto visto per i risoni da consumo interno.

Campagna risicola partita invece con prezzi stabili per i Lunghi B.

Sul fronte delle VENDITE, invece, la campagna è sembrata partire al rilento, con un volume di trasferimenti in calo rispetto alla campagna precedente (-11%).

Sul fronte del COMMERCIO ESTERO, rallentano gli arrivi in Italia di risi provenienti dall’estero. Nei primi sette mesi del 2018, infatti, si è registrata una contrazione su base annua delle quantità importate di risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso. Particolarmente accentuata è stata la riduzione dell’import di RISONE, che rispetto ai primi sette mesi del 2017 si è ridotto di quasi due terzi in quantità e si è dimezzato in valore. Un andamento che, unito al leggero incremento dell’export, ha consentito al saldo della bilancia commerciale di riportarsi in territorio positivo. Meno accentuata rispetto al risone è stata la flessione delle quantità di RISO LAVORATO E SEMILAVORATO acquistate all’estero (-9% su base annua). Un calo, quello in quantità, a cui è corrisposto però un incremento dell’esborso monetario (+14,7%), causato dall’aumento dei prezzi medi all’importazione. Nonostante l’incremento dell’import in valore il saldo della bilancia commerciale rimane positivo, mettendo a segno, grazie alla contemporanea crescita dell’export (+2,8%), un miglioramento del +2,3% (pari a circa 5 milioni di euro) rispetto ai primi sette mesi del 2017.

Sul fronte delle IMPORTAZIONI DI RISO DELL’UNIONE EUROPEA DAI PAESI EBA, nel corso della campagna 2017/2018 gli acquisti hanno raggiunto un volume di oltre 707mila tonnellate, in aumento dell’11,2% su base annua. Risultato riconducibile principalmente ai maggiori arrivi di rotture di riso e di riso lavorato e semilavorato. Concentrando l’attenzione sulla dinamica delle importazioni italiane di riso dai paesi EBA, prosegue la flessione degli arrivi dalla Cambogia, che nella campagna 17/18 si sono fermati a quota 11.700 tonnellate, in calo del -14% rispetto la campagna 2016/2017. In forte contrazione l’import dal Myanmar (-82%).

Per quanto riguarda il MERCATO MONDIALE, le ultime stime del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense indicano che la produzione mondiale di riso nell’annata 2018/19 dovrebbe attestarsi sui 487 milioni di tonnellate, in calo dell’1% rispetto all’annata precedente. Produzione 2017/18 che i dati USDA hanno rivisto al rialzo e che ora è attesa sui 491 milioni di tonnellate circa. Sul fronte della domanda, il consumo globale di riso è previsto raggiungere il livello record di 488,4 milioni di tonnellate riso nella stagione 2018/2019, in crescita dell’1% rispetto all’annata precedente. Segnato dai cali, invece, l’andamento nel terzo trimestre del 2018 delle quotazioni di risoni e risi nel mercato thailandese e statunitense.

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IL MERCATO

NAZIONALE

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1. Il mercato nazionale

1.1 PREZZI DEI RISONI IN AUMENTO IN AVVIO DI NUOVA CAMPAGNA

Parte all’insegna dei rialzi dei prezzi la campagna commerciale 2018/2019 dei risoni, complice principalmente il calo che ci si attende per il raccolto italiano. Peraltro, problemi sembrano riscontrarsi sul fronte della qualità, a causa del caldo anomalo dei mesi estivi e degli attacchi di brusone. Tra i singoli gruppi, gli aumenti di prezzo sono stati marcati per le varietà da consumo interno, per le quali, non a caso, si stima una decisa contrazione produttiva conseguente al calo delle superfici.

In particolare, i prezzi del risone Carnaroli rilevati sulla piazza di Mortara (Pavia) hanno messo a segno nell’arco di tre sole settimane un aumento di 100 €/t, passando da un valore medio di 350

€/t (5 ottobre) a 452,50 €/t (19 ottobre). Rilevante anche la crescita rispetto allo scorso anno, che si attesta su un +48,4%. Dinamica simile per l’Arborio e il Roma, caratterizzati da forti aumenti nelle rilevazioni della prima metà di ottobre e il cui incremento su base annua - sempre prendendo come riferimento la piazza di Mortara - si attesta rispettivamente ad un +44,8% e un +38,1%. Rispetto ai rialzi osservati in avvio della scorsa campagna, l’attuale ha mostrato invece nelle prime battute una sostanziale stabilità per i prezzi del Baldo, fermi sulla piazza di Mortara sui 327,50 €/t (19 ottobre) e in calo del 10% su base annua. Le attese di una contrazione della produzione hanno impresso una crescita anche ai listini dei risoni del gruppo tondi, sebbene meno marcata rispetto a quanto visto per i risoni da consumo interno. Esordio di nuova annata che ha mostrato incrementi più contenuti per i risoni del gruppo Medio, sebbene anche in questo caso la variazione rispetto all’avvio dalla campagna precedente sia decisamente positivo.

Campagna risicola partita invece con prezzi stabili per i Lunghi B.

Sul fronte delle vendite, invece, la campagna è sembrata partire al rilento, con un volume di trasferimenti in calo rispetto alla campagna precedente (-11%, vedi paragrafo 1.2), dipeso dalla minore disponibilità di prodotto ma anche dalla volontà degli operatori di osservare l’evoluzione della campagna commerciale prima di chiudere scambi.

L’analisi dei prezzi di risoni e risi lavorati, realizzata a partire dai listini rilevati dalle Camere di Commercio, mostra, all’interno del gruppo TONDI, un buon avvio di campagna per le varietà

BALILLA e SELENIO, dopo un’annata 17/18 che si era già caratterizzata per un andamento positivo delle quotazioni. Un andamento legato al calo atteso per il raccolto, conseguente alla riduzione dell’ettarato (-12,9% secondo i dati Ente Risi di fine agosto). Nel dettaglio, sulla piazza di Mortara il prezzo medio del Selenio ha raggiunto nella rilevazione del 19 ottobre i 326,50 €/t (grafico 1.1), mettendo a segno un incremento del 4,8% rispetto all’avvio della campagna e, al tempo stesso, registrando un +34,6% nel confronto con lo scorso anno. Variazione rispetto alla scorsa campagna che appare di simile entità anche per il Balilla, i cui valori registrano una crescita del +34,7% (rilevazione del 16 ottobre sulla piazza di Vercelli).

Aumenti nei listini dei risoni a cui sono seguiti rialzi anche per i prezzi all’ingrosso del riso lavorato ORIGINARIO/COMUNE, saliti a metà ottobre sulla piazza di Mortara e di Milano al di sopra dei 750

€/t (grafico 1.2).

La nuova campagna si apre con prezzi in rialzo, soprattutto per Tondi e Lunghi A

Vendite a rilento in avvio di annata

Forte aumento rispetto all’avvio della scorsa campagna per il Selenio

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Grafico 1.1: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Risone – Selenio

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Grafico 1.2: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Riso Lavorato – Originario/Comune

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Tra i risoni del gruppo MEDIO, dopo una campagna 2017/2018 nel complesso positiva sotto il profilo dell’andamento dei prezzi, grazie soprattutto ai rialzi registrati nei mesi primaverili, anche l’avvio della campagna 2018/2019 è stato per il risoneLIDO e similari caratterizzato dal segno “più”

nei listini. Prendendo come riferimento la settimana 15-19 ottobre, l’incremento su base annua sulla piazza di Pavia sfiora il +30%, con il prezzo medio attestato sui 320 €/t.

Dinamica simile si è osservata per il riso lavorato, il cui prezzo, dopo la prolungata stabilità in atto sin dal mese di maggio, ha messo a segno un aumento a metà ottobre, superando gli 800 €/t sulla piazza di Pavia (+43,4% su base annua).

Grafico 1.3: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Risone – Lido e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Rispetto all’avvio della scorsa annata +30% per il Lido

€ 200

€ 225

€ 250

€ 275

€ 300

€ 325

€ 350

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VC

€ 350

€ 400

€ 450

€ 500

€ 550

€ 600

€ 650

€ 700

€ 750

€ 800

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VC

€ 200

€ 250

€ 300

€ 350

€ 400

€ 450

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV

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Grafico 1.4: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Lido e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Come detto in precedenza, per i risoni da interno appartenenti al gruppo LUNGHI A la nuova campagna si è aperta mostrando diffusi rialzi nei listini rilevati dalle Camere di Commercio. Gli incrementi durante le rilevazioni della prima metà di ottobre hanno riguardato CARNAROLI (grafico 1.5), ARBORIO, ROMA,S.ANDREA, risultando particolarmente accentuati per i primi due (sulla piazza di Mortara, rispetto alla quotazione di apertura, +100 €/t per il Carnaroli, +60 €/t per l’Arborio).

In controtendenza ilBALDO e il LOTO - ARIETE,ovvero due tra le varietà che hanno registrato un aumento delle superfici seminate nel 2018. I prezzi di queste due varietà, oltre a rimanere stabili in avvio di nuova campagna, hanno accusato infatti una variazione negativa rispetto all’avvio della scorsa annata (-10,9% per il Baldo a Mortara, -5,4% per il Loto a Vercelli).

Grafico 1.5: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Risone – Carnaroli

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio Grafico 1.6 Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Carnaroli

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Positivo il confronto anno su anno ad inizio

campagna per la maggior parte dei Lunghi A, eccetto per Baldo e Loto - Ariete

€ 500

€ 550

€ 600

€ 650

€ 700

€ 750

€ 800

€ 850

€ 900

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV

€ 200

€ 250

€ 300

€ 350

€ 400

€ 450

€ 500

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VC

€ 600

€ 700

€ 800

€ 900

€ 1.000

€ 1.100

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VR

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Nel comparto dei risi lavorati, decisi rialzi ad ottobre per il Carnaroli, con il prezzo medio all’ingrosso giunto a sfiorare i 1.000 €/t sulla piazza di Mortara, con una variazione del +25%

rispetto allo scorso anno (grafico 1.6).

Sebbene le prime rilevazioni della nuova campagna si siano contraddistinte per una sostanziale stabilità, anche per le varietà appartenenti al LUNGO B la variazione rispetto all’avvio della campagna precedente si attesta su un valore positivo. In particolare, i valori medi del THAIBONNET

sono rimasti fermi sulla piazza di Mortara sui 274 €/t (grafico 1.7), registrando però un +16,6%

su base annua (rilevazione del 19 ottobre).

Grafico 1.7: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Risone Thaibonnet

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Grafico 1.8: Prezzo medio (€/kg) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Thaibonnet e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Avvio di annata stabile per i lunghi B ma prezzi in crescita su base annua

1.2 TRASFERIMENTI DI RISONE IN CALO IN AVVIO DI CAMPAGNA

Le prime settimane della nuova annata commerciale hanno mostrato un volume limitato di scambi di risone, dinamica da ricondurre sia alle minori disponibilità di prodotto presenti nel mercato sia ad una volontà degli operatori di attendere il progredire dell’annata commerciale.

Nel dettaglio, i dati diffusi da Ente Risi sui TRASFERIMENTI di risone relativi alla campagna commerciale 18/19, aggiornati al 24 ottobre 2018, evidenziano un calo del -10,9% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente (tabella 1.1). Nel complesso, il calo delle quantità trasferite è di poco inferiore alle 35mila tonnellate.

La nuova campagna parte con vendite in calo:

-11% rispetto alla scorsa annata

€ 200

€ 220

€ 240

€ 260

€ 280

€ 300

€ 320

€ 340

€ 360

€ 380

€ 400

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VC

€ 400

€ 450

€ 500

€ 550

€ 600

€ 650

€ 700

€ 750

€ 800

set-17 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18

MI* NO PV-Mortara VC

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Minori trasferimenti che sono legati principalmente alla riduzione osservata per Lunghi A (- 25,7%). Scendono anche le quantità traferite dei risoni del gruppo Tondi (-6%) mentre sono cresciuti i trasferimenti per il gruppo Medio (+18,5%) e il gruppo Lungo B (+8,1%).

Tabella 1.1: Trasferimenti di risone al 24 luglio 2018 (in tonnellate)

Gruppi varietali 24/10/2017 24/10/2018 Var. %

Tondo 87.847 82.602 -6,0%

Medio 8.474 10.039 18,5%

Lungo A 141.429 105.025 -25,7%

Lungo B 75.110 81.170 8,1%

TOTALE 312.860 278.836 -10,9%

Risi Tondi 87.847 82.602 -6,0%

Varietà da interno* 86.071 68.825 -20,0%

Varietà varie Medio e Lungo A 16.507 8.210 -50,3%

Varietà export** 47.325 38.029 -19,6%

Risi Indica 75.110 81.170 8,1%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Risi

* Padano - Argo, Vialone N., S.Andrea, Roma, Baldo, Arborio - Volano e Carnaroli

** Lido - Alpe, Loto – Ariete

1.3 PREZZI BMTI: AVVIO DI CAMPAGNA 2018/2019 POSITIVO PER IL RISONE CENTAURO Al pari di quanto osservato nei listini camerali, anche le quotazioni dei risoni del gruppo Tondi scambiati nel mercato telematico hanno evidenziato un deciso aumento in apertura di nuova annata commerciale. In particolare, il prezzo del CENTAURO si è attestato ad ottobre sui 336 €/t (grafico 1.9), mettendo a segno una crescita di quasi il +35% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e riportandosi ai massimi dal mese di aprile 2016.

Grafico 1.9: Risone Centauro A – Prezzi medi mensili (€/t) e quantità (t) transate telematicamente.

Fonte: BMTI. Prezzi e quantità fanno riferimento ai contratti telematici franco partenza conclusi in Italia.

1.4 PREZZI AL CONSUMO

Brusca frenata in chiusura di terzo trimestre per i PREZZI AL CONSUMO del riso, la cui variazione anno su anno è passata dal +1,7% di agosto al -1,4% di settembre. Dopo 5 mesi, dunque, torna in territorio negativo la variazione tendenziale per i prezzi del riso. Sebbene in maniera meno accentuata rispetto a quanto visto per il riso, settembre ha mostrato un rallentamento anche per l’inflazione alimentare, con la variazione su base tendenziale passata per i beni alimentari dal +2,3% di agosto al +1,6% di settembre.

Forte calo in chiusura di terzo trimestre per i prezzi al consumo del riso

0 300 600 900 1.200 1.500 1.800

200 240 280 320 360 400 440

Quanti(t)

Prezzo (/t)

Quantità transate (t) Prezzo BMTI (€/t)

(12)

Grafico 1.10: Prezzi al consumo, variazioni percentuali rispetto all'anno precedente.

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

1.5. LE ASPETTATIVE DEGLI OPERATORI

Avvio di campagna commerciale segnato dagli aumenti dei prezzi dei risoni. Un andamento che – dalle informazioni raccolte nella consueta indagine svolta presso gli operatori di mercato – è dipeso dal basso livello di scorte di prodotto 2017, oltre che da una limitata disponibilità di prodotto del nuovo raccolto. In particolare, con la raccolta 2018 ormai di fatto terminata (a detta degli operatori mancherebbe soltanto una parte del basso Vercellese e del basso Alessandrino), le attese sono per un calo quantitativo legato sia alle minori superfici coltivate che ai problemi sulle rese conseguenti al caldo anomalo dei mesi estivi. Andamento climatico avverso che ha favorito anche l’insorgenza di attacchi di brusone, con ricadute ovviamente negative sotto il profilo della qualità.

Oltre ai risi da interno (Arborio, Carnaroli, Roma, S. Andrea), in termini di volume ci si attende un significativo calo per i risoni del gruppo Tondi, in particolare per la varietà Sole, che negli areali piemontesi ha registrato problemi sia sul fronte delle rese che della qualità.

Circa l’evoluzione dei prezzi, dopo i rialzi osservati in apertura di campagna, gli operatori si attendono che i prezzi nell’ultima parte dell’anno possano mostrare una maggiore stabilità, anche per via dell’arrivo completo sul mercato del nuovo raccolto. A detta di alcuni operatori e con riferimento ai risoni Baldo e Roma, per il mantenimento quantomeno degli attuali livelli di prezzo sarà importante un buon andamento della domanda della Turchia.

-0,5

-0,8 -0,8 -0,9

1,1 -0,1

-0,7

0,7 0,3

0,81,9 1,7

-1,4 1,5

2,2 2,0

1,7 1,2

-1,0 0,4

1,3 1,9

2,5 2,2 2,3 1,6

-2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5

3,0 Riso Prodotti alimentari

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1.6. SUPERFICI INVESTITE A RISONE IN ITALIA: I RISONI DEL GRUPPO MEDIO

Sulla base delle stime diffuse dall’Ente Nazionale Risi le superfici coltivate a riso in Italia nel 2018 dovrebbero attestarsi sui 219mila ettari, accusando un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente (tabella 1.2). In particolare, diminuirebbero gli ettari dedicati a tutti i gruppi, con l’unica eccezione della crescita dei lunghi B. Segno “meno” anche per i risoni del gruppo Medio, sebbene in valore assoluto la contrazione sia stata decisamente lieve, con le superfici ridottesi di poco più di 450 ettari (-4,4%).

Tabella 1.2: Superficie (ha) investita a riso in Italia per gruppi varietali

2017 2018* 2018*/2017

TONDO 64.384 56.100 -12,9%

MEDIO 10.508 10.050 -4,4%

LUNGO A 108.889 101.350 -6,9%

LUNGO B 45.766 51.800 13,2%

Totale 229.547 219.300 -4,5%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi (*Dati provvisori al 27/08/2018)

Nel 2017 appena il 3,7% del totale degli ettari coltivati nella provincia di Pavia sono stati impiegati per il gruppo Medio (tabella 1.3), una percentuale leggermente più bassa rispetto a quanto emerge a livello nazionale (4,6%). Circa il 30% della superficie italiana è localizzato nella provincia di Pavia.

Tabella 1.3: Superficie (ha) investita a riso a Pavia e in Italia per gruppi varietali (Anno 2017)

PAVIA ITALIA % PAVIA/ITALIA

LUNGO A 40.470 108.888 37,2%

TONDO 26.751 64.384 41,5%

LUNGO B 11.359 45.766 24,8%

MEDIO 3.093 10.509 29,4%

Totale 81.672 229.547 35,6%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Nel dettaglio, la varietà del gruppo Medio principalmente coltivata nella provincia di Pavia risulta essere il VIALONE NANO, che nel 2017, con circa 1900 ettari, ha rappresentato una quota del 62%

sul totale del gruppo, seguita da LIDO e PADANO,con un’incidenza rispettivamente del 25% e 6%

(tabella 1.4 e grafico 1.11).

Tabella 1.4: Superficie (ha) investita a Medio a Pavia e in Italia (Anno 2017)

Pavia Italia % Pavia/Italia

VIALONE NANO 1.928 4.778 40,4%

LIDO E SIMILARI 772 2.511 30,8%

PADANO E SIMILARI 181 715 25,3%

VARIE 211 2.504 8,4%

Totale MEDIO 3.093 10.509 29,4%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

E’ interessante notare come la superficie investita a gruppo Medio nella provincia di Pavia abbia raggiunto nel 2017 il picco del decennio, proseguendo la crescita avviata nel 2014. Un trend simile emerge a livello nazionale, sebbene per il 2018 si prospetti un lieve calo, con le superfici che, comunque, si manterrebbero vicine ai massimi del decennio.

Scendono le superfici coltivate a risone in Italia: - 4,5% nel 2018

In calo anche gli ettari a risoni del gruppo Medio (- 4,4%).

Vialone Nano la principale varietà coltivata in provincia di Pavia

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Grafico 1.11: Suddivisione della superficie investita a Tondo a Pavia (A) e in Italia (B) (2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.12: Superficie (.000 ha) investita a riso Medio a Pavia (A) e in Italia (B) (2008-2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi (*Dati provvisori al 27/08/2018)

Dopo il picco raggiunto nel 2016, gli ettari coltivati a risoneVIALONE NANO nella provincia di Pavia hanno subìto un’inversione di tendenza nel 2017, evidenziando un calo del 12,2% su base annua (grafico 1.13a). Per quanto riguarda la varietà LIDO E SIMILARI è proseguita ininterrotta la crescita delle superfici investite (+34% nel 2017), giunte a sfiorare gli 800 ettari (grafico 1.14a). In ripresa invece le superfici destinate al risone PADANO, di fatto triplicatesi rispetto al 2016 e tornate dopo tre anni sopra i 150 ettari (grafico 1.15a).

Grafico 1.13: Superficie (.000 ha) investita a riso VIALONE NANO a Pavia (A) e in Italia (B) (2008-2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Raggiunto nel 2017 il picco decennale per le superfici investite a Medio

In calo le aree destinate al Vialone Nano rispetto al record del 2016

7%

6%

25%

62%

0% 20% 40% 60% 80%

varie padano e similari lido e similari vialone nano

A - Pavia

23,8%

6,8%

23,9%

45,5%

0% 10% 20% 30% 40% 50%

varie padano e similari lido e similari vialone nano

B - Italia

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 Gruppo Medio - Pavia

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18*

Gruppo Medio - Italia

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

(15)

Grafico1.14: Superficie (.000 ha) investita a riso LIDO a Pavia (A) e in Italia (B) (2008-2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.15: Superficie (.000 ha) investita a riso PADANO a Pavia (A) e in Italia (B) (2008-2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.16: Superficie (.000 ha) investita a riso VARIE a Pavia (A) e in Italia (B) (2008-2017) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Ulteriore crescita nel 2017 per le superfici destinate al Lido

Crescono nel 2017 anche le superfici di risone Padano 0

100 200 300 400 500 600 700 800

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 50 100 150 200 250

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 200 400 600 800 1.000 1.200

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 50 100 150 200 250 300

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000

'08 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 '17

(16)

IL COMMERCIO

ESTERO

(17)

2.Il commercio estero

2.1 FORTE CALO NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2018 PER L’IMPORT ITALIANO DI RISONE, RISO SEMIGREGGIO E ROTTURE DI RISO. GIU’ ANCHE GLI ARRIVI DI RISO LAVORATO

Rallentano gli arrivi in Italia di risi provenienti dall’estero. Nei primi sette mesi del 2018, infatti, si è registrata una contrazione su base annua delle quantità importate di risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso. Particolarmente accentuata è stata la riduzione dell’import di RISONE, che rispetto ai primi otto mesi del 2017 si è ridotto di quasi due terzi in quantità e si è dimezzato in valore. Un andamento che, unito al leggero incremento dell’export, ha consentito al saldo della bilancia commerciale di riportarsi in territorio positivo. Meno accentuata rispetto al risone è stata la flessione delle quantità di RISO LAVORATO E SEMILAVORATO acquistate all’estero (-9% su base annua).

Un calo, quello in quantità, a cui è corrisposto però un incremento dell’esborso monetario (+14,7%), causato dall’aumento dei prezzi medi all’importazione. Nonostante l’incremento dell’import in valore il saldo della bilancia commerciale rimane positivo, mettendo a segno, grazie alla contemporanea crescita dell’export (+2,8%), un miglioramento del +2,3% (pari a circa 5 milioni di euro) rispetto ai primi sette mesi del 2017.

RISONE

Dopo la crescita tendenziale nei volumi messa a segno nel corso del 2017, nei primi sette mesi del 2018 l’export italiano di risone ha subìto una battuta di arresto, registrando una flessione del 3%

rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente (tabella 2.1). A livello di paesi, risultato ampiamente positivo, con una crescita a due cifre, per Marocco (+68,7%) e Portogallo (+42,8%). I maggiori acquisti di questi paesi, però, non sono riusciti a compensare le forti flessioni di Paesi Bassi (-23,7%) e Francia (-44,7%). Opposta la dinamica sul fronte dei valori: il dato cumulato tra gennaio e luglio mostra per l’export una crescita del +2,3%. Contrariamente a quanto osservato per i volumi, gli aumenti in termini monetari del Marocco (+36,9%) e Portogallo (+41,4%) hanno più che compensato i risultati negativi osservati per i Paesi Bassi (-22,2%) e Francia (-38,9%). A livello di aree geografiche, forte variazione positiva per le vendite dirette al di fuori dei confini comunitari (+79,2% mentre sono apparse in flessione le vendite nel mercato comunitario (-11,8%), che, tuttavia, si conferma area privilegiata di sbocco per le esportazioni nazionali di risone (82%).

Tabella 2.1: Esportazioni nazionali di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Portogallo 1.121.606 1.585.559 41,4% 1.401 2.001 42,8%

Romania 1.175.654 1.124.055 -4,4% 2.116 2.100 -0,7%

Marocco 810.355 1.109.721 36,9% 931 1.570 68,7%

Spagna 909.347 942.287 3,6% 1.263 1.348 6,7%

Paesi Bassi 1.209.507 940.407 -22,2% 4.479 3.416 -23,7%

Francia 1.146.105 700.111 -38,9% 1.715 947 -44,7%

UE-28 6.133.201 5.695.009 -7,1% 11.704 10.320 -11,8%

Extra UE-28 1.098.463 1.705.116 55,2% 1.259 2.255 79,2%

Mondo 7.231.664 7.400.125 2,3% 12.963 12.575 -3,0%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT.

Giù i volumi esportati di risone nei primi sette mesi dell’anno, ma aumentano gli introiti monetari

(18)

Forte calo nei primi sette mesi dell’anno per l’import di risone (tabella 2.2), fermatosi a 16mila tonnellate (-63,3% su base annua) per un valore pari a 7 milioni di euro (-54,2%). Il risultato è ascrivibile principalmente al crollo degli arrivi dalla Guyana, scesi sotto le 6mila tonnellate dalle oltre 35mila dell’anno precedente (-83,3%). Tra le variazioni più significative sono da annoverare anche la flessione degli arrivi da Romania (-66,2%) e Francia (-21,8%). In controtendenza gli acquisti di risone dalla Grecia, quadruplicati rispetto allo scorso anno. Una performance che ha portato la Grecia a diventare il primo mercato di approvvigionamento al posto della Guyana. Da notare come rispetto al 2017 l’incidenza dei paesi comunitari nei volumi sia balzata dal 18% al 62%.

Tabella 2.2: Importazioni nazionali di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Grecia 1.277.969 3.329.220 ++ 1.679 6.728 ++

Guyana 9.720.200 1.436.256 -85,2% 35.745 5.974 -83,3%

Stati Uniti 600.196 767.258 27,8% 81 124 54,1%

Romania 2.185.075 732.136 -66,5% 2.786 942 -66,2%

Francia 1.003.390 563.223 -43,9% 2.363 1.849 -21,8%

Spagna 333.869 168.931 -49,4% 697 371 -46,7%

UE-28 5.165.705 4.873.077 -5,7% 7.879 9.927 26,0%

Extra UE-28 10.325.168 2.214.541 -78,6% 35.827 6.100 -83,0%

Mondo 15.490.873 7.087.618 -54,2% 43.706 16.027 -63,3%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT. Nota: ++ designa un aumento superiore al +150%

Grazie alla forte riduzione delle importazioni, il commercio estero dell’Italia di risone è tornato a mostrare un saldo finale positivo (tabella 2.3).

Tabella 2.3: Bilancia commerciale di risone in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Export 7.231.664 7.400.125 2,3% 12.963 12.575 -3,0%

Import 15.490.873 7.087.618 -54,2% 43.706 16.027 -63,3%

Saldo -8.259.209 312.507 -103,8% -30.743 -3.452 -88,8%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Tabella 2.4: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Prezzo medio export 0,56 0,59 5,5%

Prezzo medio import 0,35 0,44 24,8%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Si dimezza l’import in valore del risone, complice il crollo degli arrivi dalla Guyana

Passa in territorio positivo il saldo della bilancia commerciale

RISO SEMIGREGGIO

La dinamica negativa dell’export di semigreggio registrata nel corso del 2017 è proseguita nei primi sette mesi del 2018, evidenziando un -8,3% in valore e un -6,7% in quantità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (tabella 2.5). Sulla performance hanno pesato principalmente le flessioni delle spedizioni verso Francia (-45,5% in quantità), Svizzera (-27,4%) e Belgio (-10,6%), che tuttavia si conferma il principale cliente italiano di riso semigreggio. In controtendenza la Polonia che ha evidenziato un +31,1% in quantità e +30,1% in valore. Crescono anche i volumi di semigreggio venduti alla Germania (+9,8%), nonostante la flessione nei valori (-5,8%).

In linea con quanto osservato per il risone, anche le importazioni di semigreggio hanno accusato un calo (tabella 2.6), fermandosi sotto la quota di 35mila tonnellate (-32,9%), per un esborso monetario di quasi 28 milioni di euro (-22,9%). In particolare, si confermano in flessione gli arrivi dall’India,

In affanno le esportazioni di riso semigreggio

(19)

diminuiti del 78,6% in quantità e del 77,3% in valore. In forte contrazione sono risultate anche le importazioni dalla Guyana (-79,9% in volume e -81,2% in valore), dinamica già vista per i risoni.

Rispetto allo scorso anno sono invece raddoppiati i volumi di semigreggio acquistati dal Pakistan, che strappa cosi all’India il primato nella lista dei fornitori dell’Italia.

Tabella 2.5: Esportazioni nazionali di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Belgio 8.564.069 7.211.800 -15,8% 11.970 10.703 -10,6%

Germania 5.479.485 5.161.858 -5,8% 4.089 4.489 9,8%

Francia 4.371.197 3.785.019 -13,4% 4.953 2.701 -45,5%

Polonia 2.809.467 3.654.846 30,1% 5.061 6.645 31,3%

Svizzera 3.527.529 3.048.734 -13,6% 4.894 3.552 -27,4%

Paesi Bassi 4.096.933 2.999.998 -26,8% 5.519 4.757 -13,8%

UE-28 31.763.956 29.111.177 -8,4% 38.582 36.743 -4,8%

Extra UE-28 4.813.172 4.415.033 -8,3% 6.293 5.135 -18,4%

Mondo 36.577.128 33.526.210 -8,3% 44.874 41.879 -6,7%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Tabella 2.6: Importazioni nazionali di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Pakistan 8.552.555 18.006.910 110,5% 10.854 21.745 100,3%

India 18.446.189 4.190.858 -77,3% 23.889 5.104 -78,6%

Thailandia 2.712.953 2.881.302 6,2% 2.531 2.594 2,5%

Guyana 3.346.082 630.527 -81,2% 10.846 2.183 -79,9%

Regno Unito 222.014 418.850 88,7% 277 642 132,2%

Paesi Bassi 417.010 332.180 -20,3% 356 270 -24,1%

UE-28 1.470.798 1.202.145 -18,3% 1.395 1.221 -12,5%

Extra UE-28 34.623.202 26.610.783 -23,1% 50.076 33.307 -33,5%

Mondo 36.094.000 27.812.928 -22,9% 51.471 34.528 -32,9%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT.

La forte flessione accusata dall’import ha comportato, nonostante la contemporanea riduzione dell’export, un netto miglioramento del saldo positivo della bilancia commerciale passato da un avanzo di poco meno di 500mila euro a quasi 6 milioni di euro (tabella 2.7).

Tabella 2.7: Bilancia commerciale di riso semigreggio in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Export 36.577.128 33.526.210 -8,3% 44.874 41.879 -6,7%

Import 36.094.000 27.812.928 -22,9% 51.471 34.528 -32,9%

Saldo 483.128 5.713.282 +++ -6.597 7.350 ++

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT. Nota: ++ e +++ designano un aumento superiore al +150% e al 1000%.

Tabella 2.8: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Prezzo medio export 0,82 0,80 -1,8%

Prezzo medio import 0,70 0,81 14,9%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

In forte calo gli acquisti di riso

semigreggio dall’India e Guyana

Si rafforza il saldo positivo della bilancia commerciale di riso

semigreggio

(20)

RISO SEMILAVORATO E LAVORATO

Dopo i buoni risultati messi a segno nel 2017, continuano a crescere le esportazioni di riso semilavorato (tabella 2.9), saliti a oltre 363mila tonnellate (+2,5%) per un valore pari a circa 269 milioni di euro (+2,8%). In particolare, sono aumentate le vendite verso Francia (+11% in quantità), Germania (+16,4%) e Regno Unito (+5,4%), i primi tre mercati di sbocco del prodotto italiano. Hanno invece registrato una riduzione le esportazioni verso Belgio (-9,2%), Austria (-14,4%) e Turchia (- 17,6%), che tuttavia rimane il principale destinatario di riso lavorato al di fuori dei confini comunitari.

Tabella 2.9: Esportazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Francia 51.952.769 57.971.738 11,6% 62.660 69.542 11,0%

Germania 43.027.049 49.839.044 15,8% 55.163 64.229 16,4%

Regno Unito 31.077.761 29.987.574 -3,5% 45.392 47.828 5,4%

Turchia 17.000.462 16.831.550 -1,0% 27.707 22.838 -17,6%

Belgio 11.140.477 9.628.373 -13,6% 15.589 14.156 -9,2%

Austria 10.068.044 9.305.293 -7,6% 11.558 9.892 -14,4%

UE-28 201.961.655 213.680.587 5,8% 272.551 291.795 7,1%

Extra UE-28 59.802.143 55.478.508 -7,2% 81.823 71.578 -12,5%

Mondo 261.763.798 269.159.095 2,8% 354.374 363.373 2,5%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Sul fronte dell’import (tabella 2.10), i volumi di semilavorato e lavorato acquistati oltre frontiera sono scesi dalle 42mila tonnellate dei primi sette mesi del 2017 a circa 38mila tonnellate (-9,0%).

Complice l’aumento dei prezzi all’import (+17,1%, tabella 2.12), l’esborso monetario è tuttavia cresciuto (+6,5%). A livello di singolo paese, hanno registrato una flessione le importazioni dalla Thailandia (-27% in quantità), Cambogia (-16,5%) e Myanmar (-31,4%). In netto calo anche gli arrivi dall’India (-29,5%), sopravanzata, come primo esportatore di riso lavorato verso il nostro paese, dal Pakistan, le cui spedizioni verso l’Italia sono più che raddoppiate rispetto allo scorso anno (+166,8%).

All’interno del mercato comunitario, segna il passo la Francia (-20,6%) mentre appaiono in forte crescita gli acquisti dai Paesi Bassi (+141,2%).

Tabella 2.10: Importazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Pakistan 2.807.505 7.626.391 ++ 2.967 7.914 ++

India 7.487.737 5.882.838 -21,4% 7.187 5.064 -29,5%

Thailandia 5.662.433 5.259.632 -7,1% 8.292 6.055 -27,0%

Cambogia 4.473.358 4.640.528 3,7% 7.804 6.513 -16,5%

Francia 3.549.237 3.474.412 -2,1% 3.888 3.086 -20,6%

Paesi Bassi 877.545 2.137.311 144% 734 1.771 141,2%

Romania 2.049.111 2.107.774 2,9% 1.682 1.682 0,0%

Regno Unito 1.250.270 1.487.755 19% 1.241 1.425 14,8%

Myanmar 799.072 560.104 -29,9% 2.025 1.390 -31,4%

UE-28 11.917.411 10.900.164 -8,5% 12.631 9.519 -24,6%

Extra UE-28 22.159.750 25.406.273 14,7% 29.542 28.853 -2,3%

Mondo 34.077.161 36.306.437 6,5% 42.173 38.372 -9,0%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT. Nota: ++ designa un aumento superiore al +150%

Riguardo alla bilancia commerciale, il saldo finale positivo ha sfiorato la soglia dei 233 milioni di euro, in crescita del +2,3% su base annuale.

Prosegue l’aumento delle vendite oltre frontiera di riso semilavorato

Calano i volumi importati di riso semilavorato ma aumenta l’esborso monetario

(21)

Tabella 2.11: Bilancia commerciale di riso semilavorato e lavorato in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Export 261.763.798 269.159.095 2,8% 354.374 363.373 2,5%

Import 34.077.161 36.306.437 6,5% 42.173 38.372 -9,0%

Saldo 227.686.637 232.852.658 2,3% 312.201 325.001 4,1%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Tabella 2.12: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Prezzo medio export 0,74 0,74 0,3%

Prezzo medio import 0,81 0,95 17,1%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

ROTTURE DI RISO

Leggera contrazione per le esportazioni italiane di rotture di riso nei primi sette mesi del 2018, in calo del 2% in valore del 3,3% in quantità. Il risultato complessivo è da attribuire alla forte flessione delle spedizioni verso i mercati extra UE-28 (-65%), complice in primis l’azzeramento dell’acquisto di prodotto italiano da parte di Serbia e India. A livello comunitario invece, le minori vendite verso Francia (-12,3% in quantità), Paesi Bassi (-24,9%) e Belgio (-29,3%) sono state compensate dagli aumenti della Repubblica Ceca (+99,3%), Germania (+82,2%) e Polonia (+24,3%).

Tabella 2.13: Esportazioni nazionali di rotture di riso in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Francia 4.749.726 4.222.060 -11,1% 12.772 11.199 -12,3%

Repubblica ceca 732.837 1.341.587 83,1% 2.295 4.574 99,3%

Germania 573.758 960.541 67,4% 1.560 2.842 82,2%

Polonia 767.339 957.051 24,7% 2.109 2.621 24,3%

Paesi Bassi 547.504 406.785 -25,7% 1.662 1.249 -24,9%

Belgio 347.030 239.054 -31,1% 836 591 -29,3%

UE-28 9.050.894 9.168.367 1,3% 25.741 25.902 0,6%

Extra UE-28 475.245 168.777 -64,5% 1.627 570 -65,0%

Mondo 9.526.139 9.337.144 -2,0% 27.368 26.471 -3,3%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

In parallelo alla flessione dell’export, i primi sette mesi del 2018 hanno evidenziato una diminuzione delle importazioni di rotture di riso (tabella 2.14), sia in valore (-19,6%) che in volume (-28,3%). E’

interessante osservare che fatta eccezione per il Belgio (-10.9% in quantità), tutte i principali paesi fornitori hanno mostrato un trend crescente, in primis la Turchia (+44,4%), primo fornitore dell’Italia. Il dato negativo dell’import è da ricercare invece nella performance di altri paesi, in particolare il Myanmar che ha visto crollare le proprie spedizioni di rotture di riso verso l’Italia (si veda anche il focus sulle importazioni di riso dai paesi EBA a pag.23).

In aumento il surplus della bilancia commerciale

In lieve flessione l’export di rotture di riso

Importazioni di rotture di riso dalla Myanmar in caduta libera…

(22)

Tabella 2.14: Importazioni nazionali di rotture di riso in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Turchia 1.093.733 1.519.408 38,9% 1.717 2.480 44,4%

Pakistan 1.087.354 973.830 -10,4% 1.917 1.993 4,0%

Belgio 1.076.336 751.088 -30,2% 2.629 2.344 -10,9%

Paesi Bassi 624.631 632.097 1,2% 734 780 6,2%

Thailandia 439.835 612.628 39,3% 923 1.348 46,0%

Cambogia 354.730 437.699 23% 776 893 15,1%

India 178.200 279.840 57,0% 330 506 53,3%

Spagna 106.568 269.363 ++ 127 255 100,9%

Bulgaria 41.428 113.774 ++ 116 335 ++

UE-28 2.616.707 2.090.732 -20,1% 4.937 4.118 -16,6%

Extra UE-28 4.842.953 3.908.839 -19,3% 11.215 7.470 -33,4%

Mondo 7.459.660 5.999.571 -19,6% 16.152 11.587 -28,3%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT. Nota: ++ designa un aumento superiore al +150%

Similmente a quanto visto per il semigreggio, il netto miglioramento del saldo positivo della bilancia commerciale delle rotture di riso è imputabile ad un maggior calo delle importazioni rispetto alle esportazioni (tabella 2.15).

Tabella 2.15: Bilancia commerciale di fratture di riso in valore ed in volume nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

Valore in euro Volume in tonnellate

gen17-lug17 gen18-lug18 var. % gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Export 9.526.139 9.337.144 -2,0% 27.368 26.471 -3,3%

Import 7.459.660 5.999.571 -19,6% 16.152 11.587 -28,3%

Saldo 2.066.479 3.337.573 61,5% 11.216 14.884 32,7%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Tabella 2.16: Prezzo medio all’esportazione (€/kg) e prezzo medio all’importazione (€/kg) nel periodo indicato e relativa variazione percentuale

gen17-lug17 gen18-lug18 var. %

Prezzo medio export 0,35 0,35 1,3%

Prezzo medio import 0,46 0,52 12,1%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

…con conseguente balzo del surplus della bilancia commerciale

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