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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI E SUL MERCATO DEL RISONE

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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI

E SUL MERCATO DEL RISONE

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ANALISI TRIMESTRALE SUI PREZZI E SUL MERCATO DEL RISONE

Il presente documento è realizzato dalla Camera di Commercio di Pavia, con la collaborazione tecnico scientifica di BMTI, nell’ambito delle proprie attività di supporto agli operatori locali del settore risicolo.

PER INFORMAZIONI SUL DOCUMENTO:

Borsa Merci Telematica Italiana Tel: +39 0644252922

Mail: ufficiostudi@bmti.it www.bmti.it

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Analisi trimestrale sui prezzi e sul mercato del risone

1 2 3

IL MERCATO NAZIONALE IL COMMERCIO ESTERO IL MERCATO INTERNAZIONALE

Il mercato risicolo nazionale I trasferimenti di risone I prezzi BMTI

I prezzi al consumo

p.6 p.9 p.10 p.10

Il commercio con l’estero Focus: le importazioni di riso dell’Unione Europea

p.15 p.18

Mercato risicolo internazionale

p.21

Le aspettative degli operatori p.11 Superfici investite a risone in

Italia: i risoni del gruppo Tondi

p.12

Appendice p.24

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L’andamento del mercato in sintesi

L’avvio della campagna risicola 2020/21 ha mostrato diffusi aumenti per i PREZZI DEI RISONI, sostenuti dalla domanda delle riserie e da una ridotta disponibilità di prodotto. In particolare, le condizioni climatiche avverse registrate durante la raccolta, a settembre e, soprattutto, ad inizio ottobre hanno determinato un rallentamento dei quantitativi disponibili sul mercato. I rialzi più accentuati si sono registrati per i risoni da consumo interno, soprattutto le classiche varietà da risotto, Arborio e Carnaroli in testa ma incrementi significativi sono stati messi a segno anche dai risoni Indica. Ampia la crescita rispetto allo scorso anno, nell’ordine del +30% per Carnaroli e Arborio (sulla piazza di Mortara) e del +20%

per il Thaibonnet. Sensibile anche l’aumento rilevato per il Baldo, sostenuto dalla domanda proveniente dalla Turchia. L’affievolirsi della domanda ha interrotto in avvio di novembre la fase di aumento ed ha determinato una stasi nei listini pressoché completa. Poche le eccezioni, peraltro in ribasso come nel caso del Selenio, la cui domanda ha risentito negativamente delle chiusure nel canale Ho.re.ca.

Sul fronte delle VENDITE, nel corso delle prime settimane della campagna corrente il volume degli scambi tra produttori e riserie è risultato superiore a quello registrato nello stesso periodo dell’annata precedente. I trasferimenti di risone hanno raggiunto quota 362mila tonnellate, in crescita del 3,5% su base annua (dati Ente Risi, aggiornati al 10 novembre).

Per quanto riguarda il COMMERCIO ESTERO, l’annata 2019/2020, chiusasi lo scorso agosto, si è rivelata positiva per le esportazioni italiane di riso verso i paesi extra UE-27. In particolare, le vendite complessive di riso greggio, riso semigreggio e riso lavorato hanno raggiunto quota 148mila tonnellate, in crescita del 32% rispetto allo stesso periodo dell’annata 2018/2019. In termini monetari, l’introito è salito a oltre 128 milioni di euro (+32%). E’ invece diminuito l’import italiano di risi dai paesi extra UE-27, in calo del 7,6%

rispetto all’annata precedente sebbene in crescita dell’1,6% in valore, attestato sui 120 milioni di euro.

Tra le diverse varietà, si è registrata una crescita dell’import italiano di risi lavorati, in particolare di risi Japonica (+54,7%) provenienti dal Myanmar (ex Birmania) (+97,9%), attualmente esenti da dazi UE.

Sul fronte delle IMPORTAZIONI DI RISO DELL’UNIONE EUROPEA, nel corso delle prime settimane dell’attuale campagna 2020/2021 (1 settembre - 15 novembre) i volumi acquistati di riso Indica lavorato e semilavorato si sono attestati ai minimi delle ultime tre campagne (-13,8% rispetto all’annata 2019/2020). Contrazioni sono state osservate anche per il semigreggio (-10%) e il riso lavorato (-8,1%) mentre sono quasi triplicati gli acquisti di risone. Spicca in particolare la forte contrazione degli arrivi di semigreggio di riso della varietà Japonica (-53%) e, seppur in misura più lieve, degli acquisti del prodotto lavorato Indica (-11%).

Per quanto riguarda il MERCATO INTERNAZIONALE, le stime di novembre del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) indicano che la produzione mondiale di riso per l’annata 2020/2021 dovrebbe collocarsi sui 500 milioni di tonnellate circa, in crescita dell1% rispetto all’annata precedente. Per gli scambi commerciali la crescita dovrebbe segnare un +1,3%. Per quanto riguarda le quotazioni mondiali, dopo i record toccati durante il secondo trimestre dell’anno, si sono registrati dei cali sia nel mercato thailandese che americano.

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1. Il mercato nazionale

1Per un’analisi completa dell’andamento dei prezzi di risoni e risi lavorati rilevati dalle Camere di Commercio e dalle Borse Merci si veda anche l’Appendice a pag.27

1.1 DOPO UN AVVIO DI CAMPAGNA 2020/2021 ALL’INSEGNA DEI RIALZI, IN PARTICOLARE PER I LUNGHI A E LUNGHI B, I PREZZI SI STABILIZZANO A NOVEMBRE

L’avvio della campagna risicola 2020/21 ha mostrato diffusi aumenti per i prezzi dei risoni, sostenuti dalla domanda delle riserie e da una ridotta disponibilità di prodotto. In particolare, a incidere negativamente sull’offerta disponibile nelle prime settimane di campagna sono state le condizioni climatiche avverse registrate durante la raccolta, tra settembre ed inizio ottobre.

I rialzi più accentuati si sono registrati per i risoni da consumo interno, soprattutto le classiche varietà da risotto, Arborio e Carnaroli in testa ma incrementi significativi sono stati messi a segno anche dai risoni Indica. Sensibile anche l’aumento rilevato per il Baldo, dipeso però dal buon andamento della domanda proveniente dalla Turchia.

L’affievolirsi della domanda ha interrotto in avvio di novembre la fase di aumento ed ha determinato una stasi nei listini pressoché completa. Poche le eccezioni, peraltro in ribasso come nel caso del Selenio, la cui domanda ha risentito negativamente delle chiusure nel canale Ho.re.ca.

L’analisi dei listini dei risoni e dei risi1 rilevati dalle Camere di commercio e dalle Borse merci nazionali ha mostrato, tra i risoni TONDI, un avvio di annata negativo per il BALILLA (grafico 1.1).

Nonostante la crescita osservata durante il mese di ottobre, infatti, il prezzo medio mensile registrato sulla piazza di Pavia, pari a 305 €/t, ha accusato un calo del 9,6% rispetto allo stesso mese del 2019. I prezzi del risone SELENIO hanno mostrato invece una sostanziale stabilità ad ottobre, con il prezzo medio attestato sulla piazza di Mortara sui 365 €/t, in leggero calo (-2%) rispetto all’avvio della scorsa annata. A novembre i prezzi hanno evidenziato invece un calo, complice la minore domanda proveniente dalla ristorazione. Confronto negativo con la scorsa annata anche sul fronte dei risi lavorati del gruppo Tondo. Le quotazioni dell’ORIGINARIO/COMUNE hanno segnato un calo su base annua pari a -15% sulla piazza di Pavia (grafico 1.2).

Grafico 1.1: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Risone – Selenio

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Rialzi diffusi per i risoni in avvio di campagna 2020/21…

…interrotti dalla stasi registrata a novembre

Quotazioni più basse rispetto all’avvio della scorsa campagna per i risoni Tondi

€ 250

€ 300

€ 350

€ 400

€ 450

€ 500

€ 550

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV-Mortara VC

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Grafico 1.2: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Riso Lavorato – Originario/Comune

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Passando al gruppo MEDIO, i prezzi del risoneLIDO si hanno esordito ad ottobre attestandosi su un prezzo medio di poco inferiore ai 300 €/t (296 €/t sulla piazza di Pavia, grafico 1.3), in calo del -6,3% rispetto all’inizio della campagna precedente. Anche i prezzi del prodotto lavorato hanno accusato un calo, seppur lieve, rispetto lo scorso anno (-1,6% a ottobre) (grafico 1.4).

Grafico 1.3: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Risone – Lido e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Grafico 1.4: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Lido e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

A differenza di quanto osservato per il Gruppo dei Tondi e dei Medi, il confronto con la scorsa annata è risultato positivo per il comparto dei LUNGHI A. L’unica eccezione è l’ARIETE/LOTO con i valori di inizio campagna, ad ottobre, di fatto in linea con quelli osservati dodici mesi prima (+1,2% sulla piazza di Pavia). Sensibile il rialzo messo a segno dalCARNAROLI i cui prezzi a fine

Prezzi in calo su base annua anche per i risoni Medi

€ 500

€ 600

€ 700

€ 800

€ 900

€ 1.000

€ 1.100

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV PV-Mortara VC

€ 250

€ 275

€ 300

€ 325

€ 350

€ 375

€ 400

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV

€ 600

€ 700

€ 800

€ 900

€ 1.000

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV

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ottobre hanno superato la soglia dei 500 €/t, registrando una crescita rispetto a inizio mese del 10% a Mortara. Rispetto all’avvio della campagna 2019/2020 la crescita è stata superiore al 30%.

Come detto, dopo i rialzi di ottobre, a novembre è prevalsa una fase di stabilità. Forti rialzi si sono rilevati anche per l’ARBORIO, salito a fine ottobre sui 470 €/t sulla piazza di Mortara, in crescita del 13,9% rispetto a inizio mese. Accentuato anche in questo caso il divario rispetto allo scorso anno, pari ad un +29%. Più contenuti gli aumenti su base annua archiviati dalle varietà BALDO e il S.ANDREA, in crescita rispettivamente del 11,1% e 9,1% rispetto ad un anno fa. Di simile entità la crescita osservata per la varietà ROMA (+13%).

Anche per il prodotto lavorato si sono registrati diffusi aumenti su base annua. Il prezzo del Carnaroli rilevato sulla piazza di Pavia ha evidenziato ad ottobre un rialzo del 32,4% (grafico 1.6).

Grafico 1.5: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Risone – Carnaroli

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio Grafico 1.6 Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Carnaroli

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

L’avvio di campagna è stato nel complesso positivo per i prezzi dei Lunghi B, in crescita ad ottobre. Anche in questo caso, però, gli aumenti si sono fermati a novembre. Nello specifico, sulla piazza di Mortara, i prezzi delTHAIBONNET hanno chiuso il mese di ottobre sui 325 €/t (grafico 1.7), mettendo a segno una crescita del 12% rispetto a inizio mese. Rispetto a ottobre 2019 l’aumento è invece del +20,4%. Positivo anche il differenziale annuo per il riso lavorato:

+11,4% sulla piazza di Pavia (grafico 1.8).

Grafico 1.7: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Risone Thaibonnet

Aumenti in avvio di campagna 20/21 per i risoni Lunghi A

…e prezzi più alti rispetto allo scorso anno

Avvio di campagna nel complesso positivo per i Lunghi B

€ 300

€ 350

€ 400

€ 450

€ 500

€ 550

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV-Mortara VC

€ 650

€ 750

€ 850

€ 950

€ 1.050

€ 1.150

€ 1.250

€ 1.350

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV-Mortara VC

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*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

Grafico 1.8: Prezzo medio (€/t) per CCIAA (franco partenza) Riso lavorato – Thaibonnet e similari

*prezzo franco arrivo. Fonte: elaborazione BMTI su listini Camere di Commercio

1.2 TRASFERIMENTI DI RISONE IN LIEVE AUMENTO RISPETTO ALLA SCORSA ANNATA Nel corso delle prime settimane dell’attuale campagna il volume degli scambi di risone ha raggiunto le 362mila tonnellate, in crescita del +3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (elaborazione su dati Ente Risi).

Tabella 1.1: Trasferimenti di risone al 10 novembre 2020 (in tonnellate)

Gruppi varietali 12/11/2019 10/11/2020 Var. %

Tondo 89.863 94.758 5,4%

Medio 11.511 9.345 -18,8%

Lungo A 148.172 169.397 14,3%

Lungo B 100.354 88.690 -11,6%

TOTALE 349.900 362.190 3,5%

Risi Tondi 89.863 94.758 5,4%

Varietà da interno* 92.832 117.917 27,0%

Varietà varie Medio e Lungo A 6.937 7.951 14,6%

Varietà export** 59.914 52.874 -11,8%

Risi Indica 100.354 88.690 -11,6%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Risi

Il dato è da attribuire principalmente all’aumento dei trasferimenti di risoni del gruppo Lunghi A (+14,3% su base annua), che da soli hanno quasi inciso per la metà del totale trasferito (47%). In crescita, seppur lieve, anche i trasferimenti dei Tondi mentre sono calati quelli relativi ai risoni Medi (-18,8%) e Lunghi B (-11,6%).

Trasferimenti dei risoni in aumento del 3,5% rispetto alla scorsa annata

€ 200

€ 225

€ 250

€ 275

€ 300

€ 325

€ 350

€ 375

€ 400

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV-Mortara VC

€ 400

€ 500

€ 600

€ 700

€ 800

€ 900

set-18 ott-18 nov-18 dic-18 gen-19 feb-19 mar-19 apr-19 mag-19 giu-19 lug-19 ago-19 set-19 ott-19 nov-19 dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20

MI* NO PV-Mortara VC

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1.3 PREZZI BMTI: NEGATIVO IL CONFRONTO ANNUO A OTTOBRE NEL MERCATO TELEMATICO

Al pari di quanto emerso nei listini camerali, anche le quotazioni dei risoni Tondi scambiati nel mercato telematico hanno accusato una contrazione nel confronto con l’annata precedente (grafico 1.9). In particolare, il prezzo del CENTAURO si è attestato a ottobre sui 314

€/t a ottobre, archiviando un -10% rispetto allo stesso mese del 2019.

Grafico 1.9: Risone Centauro A – Prezzi medi mensili (€/t) e quantità (t) transate telematicamente.

Fonte: BMTI. Prezzi e quantità fanno riferimento ai contratti telematici franco partenza conclusi in Italia

1.4 PREZZI AL CONSUMO IN AUMENTO SU BASE ANNUA: +1,2% A OTTOBRE

Dopo il calo registrato a settembre (-0,9% rispetto ad agosto), i prezzi al consumo del riso hanno mostrato un lieve aumento ad ottobre (+0,2% su base mensile). La crescita su base annua si riporta sopra il punto percentuale (+1,2% rispetto ad ottobre 2019), in linea con la dinamica che si registra per i prodotti alimentari (+1,6% rispetto ad ottobre 2019).

Grafico 1.10: Indice del prezzo al consumo (base 2015 = 100) del riso e dei prodotti alimentari.

Fonte: Elaborazione BMTI su dati ISTAT

Prezzi in tendenziale calo per il risone Centauro scambiato su BMTI

0 300 600 900 1.200 1.500 1.800

240 280 320 360 400 440 480

Quanti(t)

Prezzo (€/t)

Quantità transate (t) Prezzo BMTI (€/t)

98 100 102 104 106 108 110

mag-17 lug-17 set-17 nov-17 gen-18 mar-18 mag-18 lug-18 set-18 nov-18 gen-19 mar-19 mag-19 lug-19 set-19 nov-19 gen-20 mar-20 mag-20 lug-20 set-20

riso prodotti alimentari

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1.5 LE ASPETTATIVE DEGLI OPERATORI

Dopo i rialzi registrati nelle prime settimane della campagna 2020/2021, dovuti secondo gli operatori al buon andamento della domanda da parte delle riserie e alla ridotta disponibilità di prodotto sul mercato, i prezzi dei risoni si sono fermati a novembre. Sulla fase di stasi sta incidendo in primis la riduzione della domanda delle riserie, legata anche alle incertezze sull’evolversi dell’emergenza sanitaria, ma anche – sottolineano gli operatori intervistati – le chiusure attuali delle Borse Merci che fanno venire meno un’occasione di confronto tra le diverse controparti.

Sul fronte delle vendite all’estero, gli operatori hanno sottolineato la buona performance del Baldo, trainato dalla domanda turca.

A raccolta ormai terminata, le informazioni fornite dagli operatori delineano un’annata complessivamente nella media sia sotto il profilo della qualità ed un leggero calo delle rese. Ad incidere negativamente sono state le condizioni climatiche avverse (grandinate e alluvioni) registrate nell’ultima parte della campagna di coltivazione, tra settembre e ottobre. In particolare, alcuni operatori presumono che l’impatto del maltempo possa determinare un calo della resa alla lavorazione in particolare per l’Arborio, Tondo, Roma Barone e Baldo.

Gli operatori non escludono che il mercato rimanga in fase di attesa, con scambi limitati, fino a fine anno, con una possibile ripresa delle trattative dopo le festività natalizie. Possibile, qualora si prolunghino le chiusure attuali della ristorazione, un’ulteriore correzione al ribasso del prezzo del Selenio, prodotto utilizzato per la lavorazione del Sushi.

Gli operatori si aspettano una sostanziale stabilità dei prezzi fino a fine anno

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1.6. RISONI MEDI: SOSTANZIALE STABILITA’ PER LE SUPERFICI COLTIVATE A PAVIA

I dati definitivi diffusi dall’Ente Risi quantificano in oltre 227mila gli ettari coltivati a riso in Italia nel 2020, in crescita del +3,3% rispetto al 2019 (tabella 1.2). Il risultato, attribuibile anche a condizioni di mercato sfavorevoli per le colture alternative, è stato trainato dall’aumento delle superfici investite a risoni del gruppo Tondo (+25% su base annua). In crescita, seppur lieve, anche i Lunghi A (+4,1%) e il gruppo Medio (+3,1%). Sul fronte opposto, spicca il netto calo degli ettari destinati ai Lunghi B (-20,4%).

Tabella 1.2: Superficie (ha) investita a riso in Italia per gruppi varietali

2019 2020 2020/2019

TONDO 53.945 67.454 25,0%

MEDIO 8.044 8.293 3,1%

LUNGO A 105.077 109.396 4,1%

LUNGO B 52.962 42.175 -20,4%

Totale 220.027 227.319 3,3%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi (*Dati aggiornati al 09/12/2019)

Le superfici totali coltivate a risoni Medi nella provincia di Pavia ammontano a 2mila ettari (tabella 1.3). L’incidenza sul totale nazionale è pari al 25%, in linea con i livelli registrati nel 2019 (25,4%).

Tabella 1.3: Superficie (ha) investita a riso a Pavia e in Italia per gruppi varietali (Anno 2020)

PAVIA ITALIA % PAVIA/ITALIA

TONDO 26.234 67.454 38,9%

MEDIO 2.076 8.293 25,0%

LUNGO A 47.653 109.396 43,6%

LUNGO B 14.738 42.175 34,9%

Totale 90.701 227.319 39,9%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

A livello di singole varietà, le superfici destinate a VIALONE NANO e LIDO hanno rappresentato circa la metà degli ettari destinati al gruppo dei Tondi nella provincia (tabella 1.4 e grafico 1.11 A).

Tabella 1.4: Superficie (ha) investita a Medio a Pavia e in Italia (Anno 2019)

PAVIA ITALIA % PAVIA/ITALIA

VIALONE NANO 1.270 3.955 32,1%

LIDO E SIMILARI 704 3.478 20,2%

PADANO E SIMILARI 1 122 0,8%

VARIE 101 739 13,7%

Totale MEDIO 2.076 8.293 25,0%

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.11: Suddivisione della superficie investita a Medio a Pavia (A) e in Italia (B) (2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

In lieve crescita le superfici a risoni in Italia: +3,3% nel 2020

Il 25% degli ettari destinati al gruppo Medio è localizzato a Pavia

Vialone Nano e Lido si

confermano le principali varietà dei risoni Medi coltivate a Pavia

5%

0%

34%

61%

0% 20% 40% 60% 80%

varie padano e similari lido e similari vialone nano

8,9%

1,5%

41,9%

47,7%

0% 20% 40% 60%

varie padano e similari lido e similari vialone nano

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Dopo un biennio negativo, nel corso del 2020 le superfici coltivate a risi Medi si sono di fatto stabilizzate sui livelli dell’anno precedente (+2%) (grafico 1.12).

Grafico 1.12: Superficie (.000 ha) investita a Medio a Pavia (A) e in Italia (B) (2010-2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

A livello di singole varietà, dopo tre anni di cali consecutivi, tornano a crescere gli ettari investiti a VIALONE NANO (+26% su base annua) riportandosi così sopra la soglia delle mille tonnellate (grafico 1.13). Sul fronte opposto, il 2020 si è rivelato un anno negativo per il LIDO, (-18%) interrompendo così una fase di crescita in atto dal 2014. Flessione anche per il PADANO, che ha visto di fatto azzerarsi il livello di investimenti (grafico 1.13).

Grafico 1.13: Superficie (.000 ha) investita a riso VIALONE NANO a Pavia (A) e in Italia (B) (2010-2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.14: Superficie (.000 ha) investita a riso LIDO a Pavia (A) e in Italia (B) (2010-2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Stabili gli ettari investiti a MEDIO rispetto al 2019

Crescono gli investimenti a Vialone Nano dopo tre anni di interrotti cali

Inversione di tendenza delle superfici coltivate a riso Lido 0

500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

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Grafico1.15: Superficie (.000 ha) investita a riso PADANO a Pavia (A) e in Italia (B) (2010-2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Grafico 1.16: Superficie (.000 ha) investita a riso VARIE a Pavia (A) e in Italia (B) (2010-2019) A B

Fonte: elaborazione BMTI su dati Ente Nazionale Risi

Nel 2020 si azzerano gli ettari destinati a riso Padano

0

50 100 150 200 250 300

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20

0 50 100 150 200 250 300

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20 varie

0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000

'11 '12 '13 '14 '15 '16 '17 '18 '19 '20 varie

(15)

2.Il commercio estero 2

2.1 CRESCE L’EXPORT ITALIANO DI RISO VERSO I PAESI EXTRA UE NELLA CAMPAGNA 2019/20 Nel corso della campagna 2019/2020 le esportazioni italiane di riso greggio, semigreggio e lavorato dirette fuori dai confini comunitari hanno raggiunto complessivamente 148mila tonnellate, in crescita del +32% rispetto alla campagna 2018/2019. Identico anche l’incremento registrato dal punto di vista degli introiti monetari, saliti a oltre 128milioni di euro (+32%).

Sul versante dell’import si è invece registrato un segno “meno” nelle quantità, con un -7,6% per un volume complessivo pari a 124mila tonnellate circa. Determinante è stato il crollo dell’import di risone (-65,3% rispetto alla campagna 2018/19), solo parzialmente compensato dagli aumenti degli acquisti di lavorato e semilavorato (+7%). La riduzione dei quantitativi importati è stata accompagnata da un leggero aumento dell’esborso monetario, cresciuto dell’1,6% rispetto alla campagna 2018/2019 ed attestato sui 120 milioni di euro.

RISONE

La campagna 2019/20 ha visto un forte aumento delle esportazioni italiane di risone dirette verso i paesi extra-UE (tabella 2.1), sostenute dall’incremento delle vendite di risoni del gruppo Japonica.

Nel complesso, le vendite all’estero hanno oltrepassato la quota di 3mila tonnellate per un valore di 3,3 milioni di euro circa.

Tabella 2.1: Esportazioni nazionali di risone in volume e in valore nella campagna 2019/20 verso Paesi extra-UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Risone Indica 25 36 46,7% 45.927 50.019 8,9%

Risone Japonica 130 3.179 +++ 194.293 3.276.538 +++

Totale risone 155 3.215 +++ 240.220 3.326.557 +++

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Per contro, si sono fortemente ridotti gli acquisti di risone di provenienza extracomunitaria, più che dimezzati rispetto all’annata precedente. Se si esclude l’annata 2017/2018, quando si importarono meno di 5.000 tonnellate, le quasi 7.000 tonnellate importate nel 2019/2020 hanno rappresentato il minimo delle ultime annate.

Tabella 2.2: Importazioni nazionali di risone in volume e in valore nella campagna 2019/20 da Paesi extra- UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Risone Indica 19.235 6.682 -65,3% 9.405.509 3.368.545 -64,2%

Risone Japonica 2 - 11.590 -

Totale risone 19.235 6.684 -65,3% 9.405.509 3.380.135 -64,1%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Campagna 2019/20 positiva per l’export di riso italiano verso i paesi extra- EU…

…mentre frenano le importazioni, seppur solo nei volumi

Boom dell’export di risone Japonica

Più che dimezzato invece l’import di risone Indica

2 In questo numero la consueta analisi sugli scambi con l’estero dell’Italia di prodotti risicoli ha riguardato esclusivamente le dinamiche commerciali con i paesi extra UE-27.

(16)

RISO SEMIGREGGIO

In maniera simile a quanto rilevato per il risone, anche l’export italiano di riso semigreggio ha mostrato una crescita nel corso della campagna 2019/2020, seppur in misura più lieve, registrando un +23% in volume e un +33% in valore (tabella 2.3). A crescere sono state le spedizioni sia della varietà Japonica (+13% in quantità) che della varietà Indica, quest’ultima con volumi di fatto raddoppiati rispetto all’annata precedente. In particolare, sono aumentate le esportazioni verso la Svizzera (+12%), principale mercato di sbocco, con un’incidenza sul totale esportato pari al 61%.

Tabella 2.3: Esportazioni nazionali di riso semigreggio in volume e in valore nella campagna 2019/20 verso Paesi extra-UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Semigreggio Indica 681 1.306 92% 801.786 1.884.422 135%

Semigreggio Japonica 5.102 5.781 13% 6.634.176 7.968.305 20%

Svizzera 3.876 4.332 12% 4.704.792 5.280.718 12%

Totale semigreggio 5.783 7.087 23% 7.435.962 9.852.727 33%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Gli acquisti di riso semigreggio da paesi extra UE-27 (tabella 2.4) hanno accusato una lieve flessione in quantità (-2,9%), a fronte però di una crescita dell’esborso monetario (+5,7%). In particolare, il lieve aumento dei volumi importati di Indica (+1%) non è stato tale da compensare la contrazione degli arrivi della varietà Japonica (-49,3%), dimezzati rispetto alla campagna 2018/2019. L’analisi per paesi evidenzia un aumento degli arrivi di Indica dal Pakistan (+4,8%), che rappresenta il 65%

degli arrivi in Italia da paesi extra UE-27. Forte incremento anche per l’India (+74%), con volumi quasi raddoppiati rispetto alla campagna precedente, e la Cambogia. Si è osservato invece un rallentamento delle importazioni da Guyana (-36,8%) e Thailandia (-13,8%).

Tabella 2.4: Importazioni nazionali di riso semigreggio in volume e in valore nella campagna 2019/20 da Paesi extra-UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Semigreggio Indica 53.940 54.457 1,0% 56.978.269 61.701.051 8,3%

Pakistan 33.833 35.441 4,8% 38.718.178 40.424.650 4,4%

India 4.275 7.437 74,0% 5.430.937 8.482.297 56,2%

Guyana 9.433 5.962 -36,8% 4.757.609 3.500.190 -26,4%

Thailandia 3.278 2.824 -13,8% 5.746.067 5.696.491 -0,9%

Cambogia 421 1.861 +++ 476.448 2.251.377 +++

Semigreggio Japonica 4.503 2.284 -49,3% 2.839.850 1.540.182 -45,8%

Vietnam 736 1.481 101,2% 487.754 951.283 95,0%

Totale semigreggio 58.443 56.741 -2,9% 59.818.119 63.241.233 5,7%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Aumentano le spedizioni extra UE-27 di riso

semigreggio…

…rallenta invece l’import di semigreggio ma solo nelle quantità

RISO SEMILAVORATO E LAVORATO

La campagna 2019/20 ha mostrato una crescita consistente per le esportazioni extra UE-27 di riso semilavorato e lavorato, con un +30% in quantità e un +29% in valore rispetto alla campagna precedente (tabella 2.5). Il risultato riflette il consistente aumento delle esportazioni della varietà Japonica (+26%), la cui crescita dipende però dall’inclusione del Regno Unito tra i paesi extra Ue-27 in seguito alla Brexit. Robusta crescita è stata registrata anche per l’export di Indica (+62%), trainato dalle maggiori spedizioni verso la Svizzera (+23%). Per quanto riguarda la varietà Japonica, è apparso invece in difficoltà l’export italiano diretto in Turchia (-21%).

Segno

“più” anche per l’export di riso lavorato

(17)

Tabella 2.5: Esportazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in volume e in valore nella campagna 2019/20 verso Paesi extra-UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Semilavorato e lavorato Indica 11.092 17.982 62% 9.222.266 14.267.506 55%

Svizzera 6.837 8.427 23% 5.423.383 6.548.052 21%

Semilavorato e lavorato

Japonica 95.153 119.753 26% 80.325.393 101.083.781 26%

Regno Unito 29.732 - 23.413.701 -

Turchia 25.659 20.397 -21% 19.393.279 15.443.031 -20%

Giordania 13.805 14.632 6% 8.744.287 8.794.255 1%

Libano 11.932 7.678 -36% 8.341.431 5.642.189 -32%

Totale semilavorato e lavorato 106.245 137.735 30% 89.547.659 115.351.287 29%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Parallelamente alle esportazioni, anche le importazioni di riso lavorato hanno mostrato un aumento rispetto alla campagna 2018/2019, pari ad un +7% in quantità e +9,2% in valore (tabella 2.6). Ad incidere sulla crescita complessiva sono stati i maggiori acquisti della varietà Japonica (+54,7%), in particolare proveniente dal Myanmar (ex Birmania) (+97,9%), dato che conferma come il paese asiatico stia incrementando l’export di Japonica, attualmente esente da dazi UE. In aumento anche l’import della varietà Indica (+2,6%). In particolare, il forte incremento registrato dalla Thailandia (+52,4%) e Vietnam, (+81,9%) ha più che compensato la sensibile riduzione dell’import dalla Cambogia, con i volumi giunti in Italia scesi di due terzi rispetto alla campagna 2018/2019. Da segnalare l’azzeramento dell’import proveniente dal Myanmar. Sul drastico calo delle importazioni di riso Indica da Cambogia e Myanmar pesa la reintroduzione del dazio da parte dell’Unione Europea attraverso il regolamento di esecuzione (UE) n. 2019/67.

Tabella 2.6: Importazioni nazionali di riso semilavorato e lavorato in volume e in valore nella campagna 2019/20 da Paesi extra-UE

Quantità (tonnellate) Valori (migliaia di euro)

2018/2019 2019/2020 var. % 2018/2019 2019/2020 var. %

Semilavorato e lavorato

Indica 52.267 53.617 2,6% 46.217.307 49.142.122 6,3%

Thailandia 12.191 18.577 52,4% 11.262.150 17.218.125 52,9%

Pakistan 16.200 15.809 -2,4% 15.122.470 14.493.636 -4,2%

India 8.238 9.425 14,4% 9.030.498 10.086.994 11,7%

Vietnam 2.744 4.992 81,9% 1.811.057 3.312.271 82,9%

Cambogia 9.503 3.170 -66,6% 7.225.489 2.555.067 -64,6%

Myanmar 2.272 - 956.224 -

Semilavorato e lavorato

Japonica 4.849 7.501 54,7% 3.211.986 4.819.776 50,1%

Myanmar 2.350 4.650 97,9% 967.703 1.962.270 102,8%

Regno Unito 901 - 1.295.573 -

Cambogia 675 630 -6,7% 546.377 448.151 -18,0%

India 115 413 ++ 77.937 260.340 ++

Totale semilavorato e

lavorato 57.116 61.118 7,0% 49.429.293 53.961.897 9,2%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Dinamica positiva per gli arrivi di riso lavorato

In caduta libera però gli acquisti di Indica dalla Cambogia e Myanmar

(18)

FOCUS: LE IMPORTAZIONI DI RISO DELL’UNIONE EUROPEA

L’inizio della campagna 2020/2021 ha evidenziato una netta riduzione dell’import dell’Unione Europea di riso Indica semilavorato e lavorato. Tra il 1° settembre e il 15 novembre l’import comunitario è sceso dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’annata 2019/20, attestandosi complessivamente sulle 85mila tonnellate circa (grafico 2.1). Contrazione che diventa più marcata se come termine di paragone si prendono le annate 2018/19 e 2017/18, con, rispettivamente, un -41% e un -35%.

Grafico 2.1: Importazioni comunitarie di riso semilavorato e lavorato Indica (in tonnellate) nelle campagne 2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Estendendo l’analisi anche alle altre categorie di riso (grafico 2.2), sempre relative al periodo tra il 1° settembre 2019 e 15 novembre, le importazioni complessive di riso dell’Unione Europea si sono attestate sulle 304mila tonnellate, in calo del 13,8% rispetto l’annata precedente (-11,7% rispetto la campagna 2018/19). La contrazione si è osservata per tutte le categorie, eccezion fatta per il risone, con volumi importati quasi triplicati su base annua. La contrazione più marcata è stata registrata per le rotture di riso (-34%), seguite dal semigreggio (-10%) e riso lavorato (-8,1%).

Grafico 2.2: Importazioni comunitarie di riso (tonnellate) nella campagna 2020/21 (1 settembre 2020 – 15 novembre 2020) e confronto con le campagne precedenti

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Concentrando l’attenzione sul riso semigreggio, nelle prime settimane della campagna 2020/2021 le importazioni comunitarie della varietà Japonica sono state pari a circa 3.000 tonnellate, meno di un terzo dei livelli raggiunti nella scorsa annata (-53,3%). Contrazione che è stata registrata anche per la varietà Indica, seppur in misura mano marcata (-3,9%), con un volume complessivo pari a quasi 111mila tonnellate. Per quanto riguarda l’import di riso lavorato della varietà Indica,

Import comunitario di riso semilavorato ai minimi delle ultime tre campagne

In calo gli acquisti complessivi di riso durante l’attuale campagna

Forte contrazione per gli acquisti di semigreggio della varietà Japonica 0

2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000 22.000

03-09 17-09 01-10 15-10 29-10 12-11 26-11 10-12 24-12 07-01 21-01 04-02 18-02 04-03 18-03 01-04 15-04 29-04 13-05 27-05 10-06 24-06 08-07 22-07 05-08 19-08

tonnellate

2018/19 2019/20 2020/21

2018/19 2019/20 2020/21

Risone 5.850 2.476 6.693

Riso semigreggio 112.006 126.924 114.259

Riso semilavorato e lavorato 160.854 137.777 126.635

Rotture di riso 65.556 85.554 56.441

0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 300.000 350.000 400.000

tonnellate

(19)

che è soggetto a dazio, gli acquisti UE sono scesi sotto su 85mila tonnellate circa, in calo dell’11%

su base annua. Gli acquisti della varietà Japonica, pari a 41mila tonnellate hanno invece pressoché confermato i livelli di dodici mesi fa (-1,4%).

Grafico 2.3: Importazioni comunitarie di riso (tonnellate) nella campagna 2020/21 (1 settembre 2020 – 15 novembre 2020) per varietà Indica e Japonica

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

L’analisi per paese mostra come gli acquisti dell’UE-27 di riso Indica lavorato dalla Thailandia abbiano subìto un calo significativo (-26,4%). Segno “meno” anche per le importazioni dalla Cambogia, più che dimezzate rispetto allo stesso periodo dell’annata precedente (-56,1%). In crescita invece gli arrivi dall’India (+36,4%) e Pakistan (+18,5%). Per quanto riguarda la varietà Japonica, spicca la crescita del Myanmar (+17,3%) e, soprattutto, dell’India (+52,9%). Un trend cedente si è invece delineato per gli arrivi da Stati Uniti (-40,8%) e Thailandia (-24,1%).

Tabella 2.1: Importazioni comunitarie di riso semilavorato e lavorato (tonnellate) nella campagna 2020/21 (1 settembre 2020 – 15 novembre 2020) per Paese di provenienza

INDICA JAPONICA

Paesi Quantità

(tonnellate) Inc. % var. % su

2019/20 Paesi Quantità

(tonnellate) Inc. % var. % su 2019/20

Thailandia 23.024 27,0% -26,4% Myanmar 25.067 60,7% 17,3%

India 19.100 22,4% 36,4% Stati Uniti 3.573 8,7% -40,8%

Pakistan 18.309 21,4% 18,5% India 3.187 7,7% 52,9%

Cambodia 11.592 13,6% -56,1% Thailandia 2.530 6,1% -24,1%

Vietnam 9.109 10,7% 75,8% Pakistan 1.884 4,6% 14,4%

Altri 4.231 5,0% 18,5% Altri 5.028 12,2% -31,8%

Totale 85.366 100% -11,0% Totale 41.269 100% -1,4%

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Grafico 2.4: Importazioni comunitarie di riso (tonnellate) nella campagna 2019/20 (sett-ago) e confronto con le campagne precedenti

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Si riducono gli acquisti di riso lavorato Indica dalla Thailandia e Cambogia…

… mentre

aumentano gli arrivi della varietà Japonica da Myanmar e India

2018/19 2019/20 2020/21

Japonica 7.594 11.779 3.549

Indica 104.412 115.145 110.711

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000

tonnellate

Riso semigreggio

2018/19 2019/20 2020/21

Japonica 20.561 41.847 41.269

Indica 140.294 95.930 85.366

0 50.000 100.000 150.000 200.000

tonnellate

Riso semilavorato e lavorato

2016/17 2018/19 2019/20

Risone 39.539 19.640 20.754

Semigreggio 499.888 646.825 788.738

Riso semilavorato e lavorato 704.833 771.513 860.341

0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000 1.400.000 1.600.000 1.800.000

tonnellate

(20)

Concentrando l’analisi sulle IMPORTAZIONI ITALIANE DI RISO DA CAMBOGIA E MYANMAR (grafico 2.4), nel corso della campagna 2019/20 gli acquisti dalla Cambogia sono scesi sotto la soglia delle 6.000 tonnellate, praticamente dimezzati rispetto la stagione precedente (-47%) e in calo del -67%

rispetto alla campagna 2015/16 (grafico 2.5). Determinante è stata la forte contrazione degli arrivi del prodotto lavorato Indica scesi ad un terzo dei livelli raggiunti nell’annata 2018/19 (-67%). Di contro, sono più che quadruplicati gli arrivi di semigreggio Indica, con un’incidenza sul totale che ha raggiunto il 33%.

Per quanto riguarda il Myanmar (ex Birmania), dopo il balzo dell’annata 2018/19 (+83% su base annua), le importazioni sono calate nella campagna 2019/2020 (-5%), mantenendosi comunque a ridosso delle 5mila tonnellate. A livello di singole tipologie, l’aumento osservato per il riso lavorato della varietà Japonica, raddoppiato su base annua (+98%), è stato controbilanciato dall’azzeramento registrato per l’import del lavorato Indica.

Grafico 2.5: Importazioni nazionali di riso (in tonnellate) da Cambogia (A) e Birmania (B) nella campagna 2019/20 (settembre-agosto) e confronto con le campagne precedenti

A

B

Fonte: Elaborazione BMTI su dati Commissione Europea

Crollo degli acquisti italiani di riso Indica dalla Cambogia …

…e si azzerano quelli provenienti dalla Birmania

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