REPUBBLICA ITALIANA – REGIONE SICILIANA Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia”
Via Francesco De Gobbis, 13 - 90146 - Palermo Tel. 091/244310 Fax 091/6791363 c.m. PAIC870004
C.F.: 80020100824 Codice Unico: UFH90U
E-mail: PAIC870004@istruzione.it - paic870004@pec.istruzione.it
Istituto Comprensivo “ LEONARDO SCIASCIA” - PALERMO Anno Scolastico 2020/2021
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Il Piano Annuale per l’Inclusione raccoglie dati qualitativi e quantitativi che sintetizzano i punti di forza e i punti di criticità della scuola, gli obiettivi di incremento dell’inclusività e la proposta di assegnazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
I dati qualitativi permettono una valutazione dell’inclusività che la scuola intende realizzare.
I dati quantitativi fanno riferimento al numero degli alunni tutelati dalla L.104/92, al numero degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento tutelati dalla L.170/2010, agli alunni con Disturbi Evolutivi Specifici o con disagio comportamentale o che provengono da una situazione di svantaggio socioculturale e/o linguistico che ostacola il percorso formativo. A questi dati si aggiunge un’analisi quantitativa dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) e dei Piani Didattici Personalizzati (PDP). La Legge 170/2010 e il DM 5669/2011 hanno introdotto il Piano Didattico Personalizzato (PDP) rivolto a soggetti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), (disgrafia,dislessia, disortografia e discalculia che si manifestano in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali). Con le successive disposizioni sui BES, Bisogni Educativi Speciali, (Dir. Min. 27/12/2012 ed il c.m.n.8/ del 6/3/2013 si è sottolineata “l’urgenza di applicare la normativa già destinata agli alunni con disabilità e DSA anche a tutti gli alunni che manifestano inadeguatezza alle sollecitazioni dell’ambiente scolastico.”
Nei BES rientrano: la disabilità “ufficiale” certificata ex L104; i Disturbi Specifici dell’Apprendimento certificati ex L 170;lo svantaggio socio-economico e culturale ;le difficoltà di apprendimento che hanno un carattere più stabile o che comunque presentano un maggior grado di complessità rispetto a quelle ordinarie;le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana.
Il Collegio dei docenti pertanto ha il compito di definire il curricolo in direzione inclusiva, facendo in modo di rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno e tenendo conto dei due criteri della individualizzazione e della personalizzazione. Spetta al Consiglio di classe l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato,che preveda misure compensative o dispensative, metodologie e didattiche inclusive,nella prospettiva di una scuola capace di dare risposte formative adeguate a ciascuno.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” di Palermo ha quindi elaborato il presente “Piano Annuale per l’Inclusione” per l’anno scolastico 2020/2021.
In allegato il PAI completo.
Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti (a.s.2019/2020) TOTn° Infanzia Primaria Secondaria
1.
Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, cc. 1 e 3)
Minorati vista 1 / 1 /
Minorati udito 2 / 2 /
Psicofisici 65 12 32 212.
Disturbi evolutivi specifici
DSA / / / /
ADHD/DOP / / / /
Borderline cognitivo / / / /3.
Svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 20 / 10 10
Linguistico-culturale 7 / / 7
Disagio comportamentale/relazionale 2 / / 2Totali(1+2+3) 97 12 45 40
Totale alunni scuola 661 164 330 167
% su popolazione scolastica 15% 7% 14% 24%
N° PEI redatti dai GLHO 68 12 35 21
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria / / / /
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di
certificazione sanitaria 29 / 10 19
Totale certificazioni a.s.2019/2020 EHG art.3 c.3 EH art.3 c.1
68 33 35
12 9 3
35 12 23
21 12 9 Totale insegnanti di sostegno a.s.2019/2020
Totale Assistenti alla comunicazione e all’autonomia a.s.
2019/2020 44
31 12
8 17
11 15
12
Totale certificazioni a.s.2020/2021 EHG art.3 c.3 EH art.3 c.1
58 28 30
6 5 1
32 15 17
20 8 12
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno
Tot.n.44 Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) SI AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) NO Assistenti alla comunicazione e
all’autonomia Tot.n.31
Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.) SI
Assistenti igienico-sanitari
Tot.n.2 Attività individualizzate SI Funzioni strumentali
Tot.n.8 Inclusione/Qualità/Orientamento/Valutazio
ne SI
Funzioni di Coordinamento
Tot.n.7 Progettazione/Sostegno/
Tirocinio Sostegno SI
Referenti di Istituto
Tot.n.20 Coordinamento e supporto SI Psicopedagogisti e affini esterni/interni Supporto psicopedagogico SI
Docenti tutor
Tot.n.3 Tutoraggio/Orientamento SI
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Attraverso… Sì / NoCoordinatori di classe/interclasse/intersezione
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva SI
Partecipazione al GLHO SI
Docenti con specifica formazione
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva SI
Partecipazione a GLHO SI
Altri docenti
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva SI
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione / laboratori integrati SI Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva NO
E. Coinvolgimento famiglie
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili SI
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola SI
Rapporti con CTS / CTI SI
Progetti a livello di reti di scuole SI
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva SI Didattica interculturale / italiano L2 SI
H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-
didattiche/gestione della classe SI
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) SI
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0 1 2 3 4Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (FF.SS. x Presenza nel Piano Triennale della Formazione di percorsi specifici per
l’Inclusione x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative x Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi x
Valorizzazione delle risorse esistenti x
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione x
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
x Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Dirigente Scolastico. Garante sul piano formale e sostanziale dell’Inclusione e, attraverso il PAI e il GLI, della valutazione annuale delle criticità e dei punti di forza degli interventi operati nell’anno trascorso e della messa a punto di interventi correttivi che saranno necessari per incrementare il livello di inclusione e di funzionamento dell’Istituto. Detta i criteri generali e formula ipotesi di utilizzo delle risorse.
Funzione Strumentale Inclusione: collabora con il D.S. per le attività di cui sopra;coordina le attività relative alla stesura del PAI; coordina il gruppo di sostegno; supporta i Cdc nella stesura e compilazione dei PDP e PEI; tiene i rapporti scuola – famiglia e con gli operatori socio sanitari presenti nel territorio; tiene i rapporti con il CTS provinciale; partecipa ad attività di formazione sui temi dell’Inclusione
.
Collegio Docenti: delibera e approva il PAI proposto dal GLI; definisce i criteri programmatici miranti ad incrementare il grado di inclusività della scuola all’interno di un Piano Triennale dell’Offerta Formativa e di un Piano Annuale di Inclusione; partecipa ad azioni di formazione e aggiornamento inerenti le tematiche dell’inclusione.
Consigli di classe: articolano nella progettazione degli interventi didattico educativi, quanto previsto dal Collegio Docenti, organizzando l’insegnamento in relazione ai diversi stili di apprendimento adottando strategie didattiche diversificate in relazione ai reali bisogni degli alunni.
I recenti documenti ministeriali impongono una maggiore responsabilità pedagogico didattica del Consiglio di classe e l’esplicito coinvolgimento di tutti i docenti nel progettare e realizzare una didattica più inclusiva e forme di personalizzazione; i Cdc individuano i casi in cui è necessario adottare una programmazione personalizzata, anche in assenza di certificazione sanitaria;
elaborano dei PDP per alunni BES; collaborano con la famiglia e con gli OO.SS.; collaborano con il/gli insegnanti di sostegno interni al Cdc.
Docenti di Sostegno:partecipano alla rilevazione degli alunni BES; collaborano all’interno del CdC nella messa in atto di strategie pedagogiche e metodologiche di tipo inclusivo;presidiano il processo di inclusione e socializzazione degli studenti BES nella classe; collaborano con le famiglie e con gli OO.SS.; coordinano nella progettazione e stesura definitiva del PDP e PEI.
GLI(Gruppi di Lavoro per l’Inclusione): rileva i BES presenti nell’Istituto; monitora il grado di inclusività e valuta i punti di forza e di debolezza;elabora una proposta di PAI per tutti gli alunni BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
GLHO(Gruppi di Lavoro Operativi per l’Integrazione): gruppo di lavoro composto di norma dal Dirigente Scolastico, dal consiglio di classe o, in sua rappresentanza, da un insegnante
curriculare e dall’insegnante di sostegno, dagli operatori psico-socio-sanitari referenti per il caso, dall’educatore, dai genitori dell’alunno/a o dagli esercenti potestà parentale, che contribuisce all’elaborazione del P.D. e del PEI.
GOSP(Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico):è un organo interno all’Istituzione Scolastica con compiti di supporto nell’ambito del contrasto della dispersione scolastica, i cui membri si interfacciano con le attività dell’Osservatorio di area e, in particolare, con l’OPT(Operatore Psicopedagogico di Territorio).
Presenza nel Piano Triennale di Formazione di percorsi specifici per l’Inclusione
La nostra scuola considera la formazione e l’aggiornamento percorsi indispensabili alla crescita culturale, individuale e sociale. Nel corso dell’anno, in relazione ai bisogni rilevati e alla opportuna copertura economico-finanziaria si procederà all’organizzazione di corsi di formazione interna e/o all’adesione a corsi di formazione esterna sui temi di inclusione e integrazione.
Operativamente il nostro Istituto, ritiene importante:
Proporre corsi di aggiornamento/formazione per i docenti sin dall’avvio dell’anno scolastico, per uno sviluppo delle competenze necessarie per il riconoscimento delle diverse problematiche attraverso una formazione generalizzata, sulle seguenti tematiche:
Mindfulness, Soft Skills
Proseguire e potenziare il rapporto di collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia al fine di realizzare eventi di formazione e sensibilizzazione.
Agevolare la partecipazione di docenti a corsi di formazione funzionali alle strategie per la realizzazione del PAI, proposti da Enti di Formazione/Scuola/Università.
Prosecuzione Formazione organizzata da USR/ASP relativamente al Piano Regionale per la prevenzione del disagio giovanile, infantile ed adolescenziale
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
La valutazione per gli alunni con disabilità fa riferimento a quanto indicato nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) alla cui stesura partecipano i docenti del Cdc in collaborazione con gli operatori socio sanitari e in accordo con i genitori. II PEI può prevedere percorsi didattici differenziati anche ai fini della valutazione intermedia e finale.
La valutazione degli alunni con DSA. Gli insegnanti avranno cura di lasciare traccia scritta del percorso svolto, della personalizzazione dell’insegnamento (PDP), degli strumenti e delle metodologie utilizzate al fine di una corretta e proficua continuità didattica ed educativa e per favorire il successo formativo. Si prevederanno, pertanto, quali misure dispensative, a titolo esemplificativo la dispensa dalla lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, studio mnemonico delle tabelline, dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta, programmazione di tempi lunghi per prove scritte e per lo studio a casa, organizzazione di interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non nella forma, l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti. Gli strumenti compensativi si sostanziano nell’introduzione di mezzi di apprendimento alternativi e nell’uso delle tecnologie informatiche.
La valutazione degli alunni con BES.
Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie:
1. La disabilità (L.104/92);
2. I disturbi evolutivi specifici (disturbi specifici dell’apprendimento, deficit del linguaggio, deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, borderline cognitivo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo non altrimenti specificate);
3. Lo svantaggio (socioeconomico;linguistico;culturale;disagio
comportamentale/relazionale; altre difficoltà (malattie, traumi, dipendenze).
L’adeguamento della programmazione consentirà anche la personalizzazione dei contenuti della valutazione includendo progettazioni didattico – educative calibrate oltre alla possibilità di aumentare i tempi di esecuzione di un compito, di ridurre quantitativamente le consegne, di strutturare le prove, di programmare gli impegni o altro, sempre in riferimento agli obiettivi della programmazione di classe.
La valutazione degli alunni con speciali bisogni di cure farmacologiche, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado terrà conto delle necessità specifiche derivanti dalla condizione stessa della patologia. La Scuola rispetta, ovviamente, quanto indicato nel protocollo delle Linee Guida Ministeriali per la somministrazione dei farmaci a scuola emanate dal MIUR/Ministero della Salute in data 25/11/2005.
La valutazione degli alunni stranieri, frequentanti le scuole di ogni ordine e grado deve avere un carattere orientativo e formativo finalizzato alla promozione della persona nell’interezza della sua storia e del suo progetto di vita. I docenti delle discipline si avvarranno di prove di verifica appositamente predisposte, che contribuiranno a fornire elementi utili alla valutazione, che sarà specchio della personalizzazione del percorso.
Flessibilità organizzativa all’interno della scuola
L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza della scuola, che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso un’intensa ed articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Alla base del piano esiste un modello di flessibilità che vede inclusi tutti i docenti.
Organizzazione delle diverse risorse presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Per quanto riguarda le risorse esterne, l’Istituto collabora attivamente da anni con i servizi esistenti sul territorio (ASL, Servizi sociali, Osservatorio di Area Distretto 13, Associazioni di volontariato…)
Progetti integrati con le Associazioni presenti sul territorio, sul tema dell’ inclusione:
Progetto SCATTI
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
La collaborazione scuola-famiglia è il prerequisito fondamentale per il successo scolastico dell’alunno; è importante che le finalità della Scuola siano condivise dalla famiglia perché i migliori risultati si hanno proprio quando genitori e insegnanti collaborano.
Le modalità di comunicazione con le famiglie sono improntate sui principi di trasparenza, correttezza e partecipazione. Pertanto la scuola si impegna ad assicurare: la condivisione del Patto di corresponsabilità fra scuola e famiglia; il coinvolgimento attivo nella redazione dei PDP/PEI; un costante confronto con il coordinatore di classe; partecipazione agli incontri programmati tra scuola e famiglia e con la èquipe multidisciplinare della ASL.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa. Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili. Sono previsti inoltre incontri di approfondimento su varie tematiche, in collaborazione con l’ASL.
Si prevede anche la redazione di un protocollo per l’inclusione degli alunni stranieri, la somministrazione di questionari e schede per la valutazione delle conoscenze pregresse e delle competenze linguistiche in ingresso o dei neo-arrivati; eventuali interventi da parte di mediatori linguistici per favorire la comunicazione; iniziative volte all’accoglienza ed all’integrazione degli alunni stranieri, contatti con gli enti e le associazioni presenti sul territorio, programmazione e calendarizzazione di interventi e progetti interculturali specifici.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
Individuazione di percorsi-ponte per gli alunni BES. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: rispondere ai bisogni individuali; monitorare la crescita personale e favorire il successo nel rispetto della propria individualità/ identità; monitorare l'intero percorso.
Si dovrà inoltre operare in modo tale da attivare:
Coordinamento dei docenti dei diversi ordini di scuola, in modo da creare dei percorsi personalizzati per i BES in verticale.
Raccordo tra i docenti che si occupano del Progetto Continuità e del Progetto Orientamento.
Organizzazione di attività didattiche in forma di laboratorio-ponte, relative a temi disciplinari condivisi, che siano portate avanti contemporaneamente nei tre ordini di scuola.
Predisposizione di incontri periodici tra gli insegnanti dei vari ordini scolastici per poter favorire il passaggio delle informazioni, cercare soluzioni e supportare gli insegnanti che si troveranno ad affrontare situazioni problematiche nelle loro classi.
Disponibilità di tutti i docenti ai percorsi e alle attività di continuità.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Ogni intervento sarà posto in essere partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola, attraverso i seguenti criteri:
Attenta formazione delle classi.
Attenta elaborazione dell’orario dei docenti.
Conoscere e utilizzare le risorse della comunità (finanziarie, strutturali, umane).
Valorizzazione di tutti gli alunni attraverso l'apprendimento classico, cooperativo, il peer-tutoring, i piccoli gruppi, le attività a classi aperte, le attività laboratoriali...
Partecipazione a varie iniziative anche degli alunni in situazione di particolare gravità
Valorizzazione ed utilizzazione degli spazi, delle strutture, dei materiali, degli strumenti esistenti nei diversi plessi ed ordini di scuola dell'Istituto per favorire l'inclusione e l'effettiva continuità didattica.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Considerata l’eterogeneità degli studenti con BES e la molteplicità di risposte possibili, l’Istituto necessita di:
Progetti di inclusione, di orientamento e continuità;
Assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni certificati con disabilità;
Risorse umane specifiche per l’inclusione degli alunni di nazionalità straniera e l’organizzazione di laboratori linguistici;
Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;
Ausili compensativi;
Acquisizione di materiale didattico cartaceo e informatico
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 26/06/2020
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2020