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Academic year: 2022

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GUIDA ALLO STUDIO DEL TESTO DI FILOSOFIA III

Questioni di Antropologia e lineamenti di Etica generale (richiede un elaborato scritto e l’esame orale)

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Persona umana. Essere e compiutezza, Edusc, Roma 2022

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Obiettivo del corso

Il corso offre una conoscenza della persona umana sia dalla prospettiva metafisica che fenomenologica. Partendo dalla considerazione del corpo organico, senziente e spiritualizzato, si vuole identificare non solo il principio di unità dell’essere umano e le sue facoltà operative, ma anche il valore specificamente umano della sessualità in stretto rapporto con il carattere relazionale della persona.

Un altro obiettivo è introdurre sia la dimensione sensibile e intellettuale della conoscenza che la dinamica desiderativa presente nell’uomo. Verrà posto l’accento sulla natura della volontà e della libertà per facilitare l’accesso alla relazione fra persona e libertà, e quindi, alla comprensione del compito umano di autorealizzazione.

Il corso, inoltre, intende introdurre lo studente alla scienza etica come sapere pratico e normativo studiando l’atto umano e la sua specificazione morale, così come l’integrazione dell’affettività nell’agire libero. A partire dalla comprensione della natura della legge morale naturale e della funzione della coscienza morale, si dovrà raggiungere una buona intelligenza del significato essenziale della libertà e della retta ragione come regola morale.

Articolazione dello studio

Lo studio di Filosofia III – Questioni di Antropologia e lineamenti di Etica generale si articola in tre fasi che guidano la lettura e l’assimilazione delle Dispense del corso. Per ogni fase sono indicati gli obiettivi, ossia gli argomenti centrali che lo studente deve riuscire ad assimilare e a saper comunicare.

Anche le lezioni frontali del corso sono impostate in modo che servano a chiarire gli elementi principali di ogni tema e, quindi a favorire lo studio del testo base e il corrispondente apprendimento dei contenuti.

Prima fase – Capitoli 1 e 2 del testo base

È opportuno organizzare questa fase di studio come segue: in primo luogo, studiare i primi due capitoli. Successivamente, passare alla verifica del proprio apprendimento

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rispondendo alle domande di autovalutazione. In terzo luogo, ritornare al testo base per precisare i ragionamenti e apprendere le nozioni.

Il primo capitolo riprende i concetti di vita e di anima, così come le caratteristiche fenomenologiche di tutti i viventi, argomenti già affrontati nel corso Filosofia II (Elementi di antropologia e lineamenti di gnoseologia). Il ricupero di questi argomenti si fa necessario perché costituiscono la struttura primaria sulla quale si innalza la specificità dell’essere persona umana.

L’obiettivo dello studio del primo capitolo è triplo: rilevare che la sostanzialità dell’individuo persona umana procede da uno solo dei suoi principi costitutivi, l’anima spirituale; esaminare le ragioni filosofiche che sostengono la sua immortalità;

comprendere che nonostante sia sussistente e incorruttibile, l’anima razionale sviluppa la sua attività mediante il concorso degli organi sensoriali di un corpo.

Domande di autovalutazione (capitolo 1)

! Cosa significa essere corpo vivente?

! Come è caratterizzato il corpo vivente senziente?

! Ragiona il contenuto di quest’asserzione: “L’anima è l’essenza del corpo vivo”.

! Spiega se essere vivo coincide con operare. Se la risposta è negativa, come spiegheresti che il vivente è riconosciuto laddove c’è automovimento?

! Illustra filosoficamente la nozione di anima. Come si può differenziare l’anima umana dagli altri tipi di anima?

! Motiva la seguente asserzione: l’anima è atto primo o forma sostanziale, mentre le sue operazioni sono atti secondi o forme accidentali.

! Perché l’anima non può costituire una parte a sé stante dell’essere vivente?

! Spiega le caratteristiche del grado di vita detto razionale.

! Argomenta quest’asserzione: La razionalità sussiste nell’intero individuo umano, per cui anche il suo corpo è assunto in questa specificità, divenendo corpo razionale o personale.

! Cosa significa essere un vivente corporeo animato da un’anima spirituale?

! In senso generale, cosa significa trascendenza? Ha lo stesso significato nei viventi pianta, animale e uomo? La dimensione trascendente si riflette anche nel corpo dell’uomo?

! Qual è il nucleo dell’argomentazione razionale dell’immortalità dell’anima?

Il secondo capitolo propone una nozione filosofica di persona umana. In esso si esamina l’individualità propria della persona, che la distingue dalle altre sostanze e che rende comprensibile la sua inalienabilità.

Il primo obiettivo dello studio di questo capitolo è dimostrare che la dignità della persona non deriva dall’umanità o dalla razionalità considerata in astratto, ma dalla concreta sussistenza di ciascuna persona: ogni individuo possiede una dignità particolare che proviene dall’ essere la persona che è, come tale, unica; dunque, a differenza delle realtà inanimate e dei viventi irrazionali, all’individuo umano spetta essere amato come soggetto proprio del bene, essere amato per se stesso.

Il secondo obiettivo è rilevare che gli atti umani sono permeati dalle due dimensioni, spirituale e corporale: poiché l’unità di anima e corpo si realizza nell’essere della sostanza “uomo” e nel dinamismo delle sue azioni, anche il corpo è finalizzato e

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governato dal principio spirituale; di conseguenza, anziché avere un corpo l’uomo è il suo corpo. Tale comprensione illumina il significato stesso della sua condizione sessuata, la quale trascende lo scambio genetico e la riproduzione, raggiungendo l’espressione dell’amore, la realizzazione della comunione o reciproco dono di sé.

L’ultimo obiettivo di questa fase è esaminare la relazionalità umana, proprietà innanzitutto del principio vitale spirituale. L’essere in sé e per sé – sussistenza – costituisce la persona come unità verso l’altro. Nel conoscere la verità del proprio essere persona, l’uomo scopre anche la bontà inerente al suo stesso essere: si riconosce come qualcuno e non qualcosa, e con ciò percepisce l’obbligo morale sia di condurre la propria esistenza secondo tale verità-bontà, sia di trattare i suoi simili secondo questa verità o dignità costitutiva.

Domande di autovalutazione (capitolo 2)

! Delineare le circostanze in cui nasce la prima definizione filosofica di persona.

Spiegare gli elementi centrali della definizione boeziana.

! Presentare l’approfondimento della definizione boeziana portato a termine da Tommaso d’Aquino.

! Cosa significa essere sussistente? In quale senso il sussistente razionale è causa sui?

! Che cosa distingue la inalienabilità della sostanza persona umana dall’inalienabilità presente nelle altre realtà corporee?

! Perché l’individualità della persona umana è peculiare rispetto all’individualità che caratterizza le cose inanimate e i viventi non umani?

! Esporre il fondamento della dignità della persona umana.

! È possibile alla persona smarrire la propria dignità fondamentale?

! Si potrebbe sostenere che l’anima umana è una realtà estranea al corpo? Si potrebbe concepire il corpo umano separatamente dall’anima?

! Argomenta se nella sessualità umana c’è qualcosa di specifico che la differenzia dalla sessualità propria del regno animale.

! Come si rapportano nell’uomo sessualità e dono di sé?

! Giustifica la bontà-dignità della sessualità umana.

! Se non si riconoscesse l’unità della persona nella natura corporale-spirituale, ci sarebbero conseguenze per la comprensione del significato etico della sessualità umana? Dare una risposta con ragionamento filosofico.

! La relazionalità è una proprietà umana originaria o appartiene al suo agire libero? È presente nella corporeità o nel dinamismo razionale?

! Come si risolve nell’uomo la tensione bipolare fra l’essere sussistente e l’essere relazionale, cioè l’essere con l’altro e per l’altro?

! Perché la relazionalità non riferisce soltanto la necessaria interdipendenza funzionale o utile tra gli uomini?

! La relazionalità umana si fonda su tendenze o inclinazioni socializzanti che sono alla radice delle condotte che edificano il bene comune delle società. Descrivere brevemente le principali tendenze sociali e le virtù che ne derivano.

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Seconda fase – Capitoli 3 e 4 del testo base

La seconda fase dello studio riprende ancora alcune nozioni studiate nella parte antropologica del corso Filosofia II (Elementi di antropologia e lineamenti di gnoseologia), poiché per conoscere la natura dell’agire libero dell’uomo è necessario approfondire quelle dimensioni che in maggior misura specificano l’io umano, ovvero le capacità conoscitive e appetitive.

Anche per questa seconda fase è opportuno iniziare da una lettura attenta delle altre due sezioni da studiare: il terzo capitolo, riguardante la conoscenza umana, e il quarto capitolo sul dinamismo volitivo e affettivo. Dopo si può passare alla verifica del proprio apprendimento tramite le domande di autovalutazione. Infine, si riprendono i contenuti dei due capitoli studiati per precisare i ragionamenti e fissare le nozioni.

Il terzo capitolo mira a fornire la base conoscitiva, a supporto delle potenzialità dell’ordine appetitivo, che sarà argomento del capitolo successivo. L’obiettivo è rilevare la specificità del processo conoscitivo umano, non riscontrabile nei senzienti irrazionali.

Domande di autovalutazione (capitolo 3)

! Differenziare l’atto di conoscere presente nel soggetto umano e quello realizzato dagli animali.

! Che cosa vuol dire: l’uomo “conosce coscientemente”?

! Definire la conoscenza. La definizione si applica indistintamente alla conoscenza intellettiva e alla conoscenza sensibile?

! Ci sono caratteristiche comuni tra la conoscenza sensibile e quella intellettiva?

! Se l’apprendimento sensibile è necessario affinché l’uomo conosca, come si spiega che le percezioni sensibili umane non siano le stesse sensazioni che si effettuano negli esseri irrazionali?

! Qual è l’oggetto della percezione sensoriale? Qual è l’oggetto della conoscenza intellettiva? Come si rapportano le due potenzialità conoscitive?

! Spiega quest’asserzione: l’uomo è dotato di facoltà intellettiva poiché è abilitato a cogliere la realtà nelle sue dimensioni entitative.

! Perché l’uomo è un intelletto imperfetto?

! Se l’oggetto proprio dell’intelligenza umana è l’essenza degli esseri materiali ciò non dovrebbe significare che l’uomo è in grado di conoscere soltanto la realtà sensibile?

! L’animale, poiché dotato di conoscenza sensibile, non potrebbe svilupparsi e arrivare a raggiungere anche dati meta-empirici?

! Cos’è la riflessività dell’intelletto umano?

! L’affermazione “si pensa con il cervello” vuol dire che il cervello è parte intrinseca dell’attività dell’intelletto?

! Cos’è il linguaggio? Gli animali hanno un linguaggio?

! Se il linguaggio è un requisito naturale e necessario all’uomo, perché non ha una forma univoca universale?

! Quali sono le operazioni dell’intelletto umano? Perché esiste tale diversità?

Il quarto capitolo studia le tendenze o le disposizioni interne dell’uomo che nascono in presenza di ciò che è percepito come fine da raggiungere. La tendenzialità o

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appetibilità è particolare nell’uomo, in virtù della sua capacità di conoscere razionalmente le cose e trasformarle.

Il primo obiettivo di questo capitolo è mettere in evidenza il fenomeno della doppia appetibilità umana, che manifesta la presenza sia delle facoltà tendenziali sensibili che della facoltà tendenziale intellettiva. Si pone l’accento, inoltre, sull’unità del soggetto che agisce:

nell’atto umano è presente la doppia appetibilità; l’affettività è soggetta ad essere guidata dall’intelligenza e dalla volontà.

Un altro obiettivo è acquisire chiarezza sul dinamismo della volontà, caratterizzato dalla inclinazione al bene in generale e dalle elezioni verso i beni particolari e ordinato alla pienezza del bene che corrisponde all’essere persona. Tale comprensione dovrà facilitare anche un’adeguata visione dei rapporti fra le due facoltà intellettive, intelligenza e volontà.

Obiettivo del capitolo è, inoltre, chiarire il significato metafisico e il significato morale della libertà: dalla dimensione interiore di essa derivano i cosiddetti diritti umani, però la libertà resta per l’uomo una conquista da effettuarsi sul piano personale (libertà interiore) e sul piano sociale (libertà civile, politica, religiosa, o anche libertà di pensiero, di espressione, di associazione, etc.); la persona può, tuttavia, fallire nell’esercizio della libertà.

Domande di autovalutazione (capitolo 4)

! Quali sono le realtà che posseggono tendenze (appetito naturale)?

! Cos’è un appetito elicito? Ha lo stesso significato sia nell’animale che nell’uomo?

! Quali sono le facoltà tendenziali? Come si riesce ad identificarle?

! Spiega quest’affermazione: La conoscenza è occasione e condizione dell’appetizione.

! L’uomo possiede appetibilità elicita di tipo sensibile e di tipo intellettivo. Si tratta di due dinamismi indipendenti?

! Caratterizzazione e fini delle due tendenze o facoltà sensibili. Come si rapportano tra loro?

! Cos’è l’affettività? Nell’essere umano l’affettività ha lo stesso significato che nel vivente senziente irrazionale?

! Caratterizzazione della facoltà tendenziale intellettiva.

! Nella volontà c’è determinazione o indeterminazione?

! Potresti spiegare che la volontà è qualcosa di distinto rispetto all’appetibilità sensibile?

! Differenziare atto dell’uomo e atto umano.

! Qual è l’oggetto proprio della volontà? Come si spiega che la volontà, essendo inclinazione o apertura al bene nella sua universalità, compia atti cattivi?

! Commentare l’affermazione: All’uomo non è possibile volere non essere felice, può soltanto decidersi riguardo al modo di esserlo.

! Come si rapportano l’intelligenza e la volontà nell’agire umano?

! Se è proprio della volontà seguire il bene conosciuto dall’intelligenza, non dovremmo dire che la facoltà volitiva è del tutto sottomessa all’intelletto,

“schiava” di esso?

! Che cos’è la riflessività dell’intelletto e della volontà?

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! Distinzione fra gli atti della volontà chiamati eliciti e quelli imperati.

! Spiega la doppia modalità di atti eliciti.

! Potresti fare una descrizione dei momenti di interazione della ragion pratica e la volontà nell’atto umano?

! Definire bene onesto, bene dilettevole e bene utile e spiegare le definizioni servendosi di un’azione concreta come esempio.

! Definizione di libertà. In quale senso non si tratta di una libertà assoluta?

! Significato e dimensioni della libertà costitutiva.

! Cos’è la libertà di scelta e come si specifica?

! C’è determinismo nell’atto libero?

! La libertà può essere ridotta a scelta?

! Distinguere fra oggetto indiretto della volontà, oggetto voluto direttamente come mezzo e oggetto diretto delle azioni volontarie miste.

! È possibile incidere sulla sfera della libertà costitutiva? Perché?

! Quale relazione c’è fra i diritti fondamentali della persona e la libertà costitutiva?

! Cos’è il libero arbitrio?

! Essere libero vuol dire essere indeterminato?

! Presentare le interpretazioni della libertà di tipo determinista e quelle di tipo liberale.

! Perché la libertà è per l’uomo una conquista sia sul piano personale che sul piano sociale?

! Come si spiega che il male possa essere oggetto dell’azione libera?

! Perché chi esercita male la libertà danneggia se stesso e gli altri? È libero chi esercita male la propria libertà?

Terza fase – Capitoli 5 e 6 del testo base

In questa terza fase si mette a fuoco, in primo luogo – nel quinto capitolo –, la doppia sfida della vita di ogni persona: comprendere la verità del proprio essere e voler portarla a compimento. Si studiano, pertanto, gli elementi che compongono la dimensione etica o morale dell’agire libero. Poi – nel sesto capitolo – si offrono le componenti fondamentali della vita etica, che unisce la legge morale naturale alla concreta esistenza di ogni persona, e il significato della coscienza e delle qualità umane da acquisire mediante l’esercizio della libertà.

Come nelle fasi precedenti, è opportuno iniziare lo studio prendendo visione completa del contenuto dei due capitoli, per mezzo di una lettura riflessiva. In un secondo momento è necessario verificare il proprio apprendimento rispondendo alle domande di autovalutazione. Per ultimo, si ritorna ai contenuti dei due capitoli studiati per precisare i ragionamenti e fissare le nozioni.

Come primo obiettivo, il quinto capitolo vuole facilitare la comprensione della na- tura dell’ordine morale e del suo rapporto sia con la soggettività presente nelle decisioni di chi agisce sia con l’ambiente sociale, caratterizzato dal pluralismo di concezioni antro- pologiche ed etiche. Il secondo obiettivo si pone nell’ottica del fine ultimo o felicità al quale si orienta l’essere della persona umana e nel quale si compie la vita etica, vita felice.

Il terzo obiettivo è quello di approfondire l’indole relazionale del bene umano. Si

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esamina, dunque, la dignità fondamentale o costitutiva di ciascun uomo in quanto dinamismo operativo che si spiega e cresce anche come dignità seconda o acquisita.

Tali considerazioni portano, infine, all’obiettivo di evidenziare il modo specifico dell’uomo di raggiungere la pienezza del proprio essere, vale a dire, quell’auto- determinazione che è autorealizzazione o felicità, unione col fine ultimo. Ciò richiede, come si esamina nell’ultimo paragrafo del capitolo, un’adeguata integrazione dell’af- fettività nella condotta libera e nella retta ordinazione morale degli atti.

Domande di autovalutazione (capitolo 5)

! Che cos’è la moralità dell’atto umano?

! La percezione della moralità delle azioni è spontanea o è una conoscenza acquisita?

! Perché la persona ha bisogno di scienza morale?

! Qual è l’oggetto di studio dell’etica o filosofia morale?

! Che cos’è l’esperienza morale? il carattere pratico della scienza morale.

! Spiegare, secondo la prospettiva etica, il concetto di “fine ultimo”. Perché l’etica filosofica accosta le nozioni di “fine ultimo” e “felicità”?

! Perché la felicità umana non trova la sua giustificazione ultima nel possesso e nell’uso dei beni sensibili e nemmeno nella soddisfazione soggettiva che essi producono?

! Quali sono i criteri o fonti della moralità delle azioni e come si rapportano?

! Esistono atti intrinsecamente cattivi indipendentemente dalle buone intenzioni e dalle circostanze?

! Partendo da un esempio concreto, spiega alcuni principi/criteri generali per la valutazione morale di un atto.

! A causa della natura razionale, nell’uomo si trova uno sconfinato desiderio di bene al quale corrisponde un bene-felicità proporzionato. Qual è questo bene?

In che modo gli uomini, esseri limitati, sono realtà-beni commisurati a quel desiderio sterminato?

! Spiegare quest’affermazione: “ciascun uomo ha una dignità relazionalmente infinita”.

! Esporre la relazione esistente fra felicità e vita morale.

! Le inclinazioni naturali sono in se stesse rette? Perché? Si può dire lo stesso delle passioni? Che cos’è l’affettività?

! Spiega la relazione fra le passioni e le facoltà razionali.

! Le passioni incidono sulla volontà? La volontà può incidere sulle passioni?

! Cosa significano “passione ordinate” e “passione disordinate”?

! Che cosa significa educare all’affettività?

Il sesto capitolo ha come primo obiettivo quello di esaminare il rapporto fra legge di natura e libertà, per arrivare alla comprensione del significato della legge morale ai fini della autorealizzazione dell’uomo. Si vuole evidenziare che, malgrado l’universalità dei principi della legge morale naturale, essi si fanno presente con maggiore o minore forza in base alla rettitudine dei soggetti etici.

Un secondo obiettivo è approfondire la comprensione della natura della coscienza morale e il carattere vincolante dei suoi giudizi.

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Per ultimo, ma non meno importante, è l’obiettivo di giungere alla comprensione degli abiti operativi buoni: cosa sono le virtù, la classificazione principale delle virtù. È interessante notare che nelle virtù morali il fine della volontà coincide con il fine della persona, per cui le virtù morali sono virtù in senso più proprio di quelle intellettive.

Domande di autovalutazione (capitolo 6)

! Esiste necessità nell’agire libero?

! Perché la libertà umana è limitata? Si può dire che non sia libertà autentica, dato che può fallire?

! Che cos’è la legge morale naturale?

! Natura e libertà sono di per sé dimensioni dell’essere incompatibili tra loro?

! C’è incompatibilità fra la fondazione trascendente della legge morale e l’autonomia della ragione?

! Dal punto di vista gnoseologico, come può essere definita la legge naturale?

! Che cosa sono le leggi umane e qual è la loro relazione con la legge naturale?

! Perché non tutti gli uomini riescono a conoscere gli obblighi di legge naturale?

! Commentare: Vivere bene è vivere secondo ragione.

! Spiegare la natura della coscienza morale.

! Che cosa vuol dire coscienza vera, coscienza erronea, errore invincibile?

! Perché la coscienza non è un giudice autonomo delle azioni?

! Quali elementi influiscono sulla formazione del giudizio di coscienza?

! Dare ragione delle espressioni coscienza virtuosa, coscienza lassa e coscienza ristretta.

Perché non si riferiscono propriamente alla coscienza? Cos’è, invece, la coscienza retta e quella negligente?

! La coscienza vincola la condotta? Cosa fare quando il dettame della coscienza non è chiaro?

! Che tipo di cambiamenti le azioni libere producono nel soggetto che agisce?

! Quale somiglianza e quale differenza fra abitudine e abito (habitus)?

! Definire il concetto di virtù. Perché gli abiti operativi (virtù e vizi) non esistono nell’animale?

! Dare ragione dell’espressione: Gli abiti sono come una “seconda natura”.

! Cos’è la “medietà” o “giusto mezzo” come criterio della virtù?

! Distinguere abiti naturali e abiti acquisiti. Come si generano gli abiti acquisiti?

! È possibile fare cattivo uso di alcune delle virtù?

! Distinguere le virtù intellettive e le virtù morali.

! Quali virtù perfezionano l’intelletto speculativo e pratico? In particolare, spiegare la virtù della prudenza.

! Descrivere le quattro virtù cardinali. Spiega come si rapportano tra loro.

! Perché la prudenza (saggezza) è chiamata auriga virtutum?

! Definire ed esemplificare: parti soggettive, parti integranti e parti potenziali delle virtù cardinali

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Elaborato scritto

Il titolo dell’elaborato è personalizzato e si ottiene tramite i servizi di segreteria on- line.

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