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Tuttofabi del 31 agosto 2005

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Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - federazione@fabi.it Tel. (06) 8415751 Ufficio Stampa – Immagine – Comunicazione - e-mail l.sileoni@fabi.viterbo.it

Tuttofabi

del 31 agosto 2005

Il Sole-24 Ore - sezione: IN PRIMO PIANO data: 2005-08-31 - pag: 3

01 Riforma Bankitalia, il Governo accelera - Accordo nella maggioranza sul modello Bce Fazio: « Non mi dimetto »

dai quotidiani IL MATTINO DI PADOVA, LA GAZZETTA DI MODENA, LA GAZZETTA DI 02 MANTOVA,LA GAZZETTA DI REGGIO, ALTO ADIGE, CORRIERE DELLE ALPI, LA NUOVA FERRARA, LA TRIBUNA DI TREVISO e TRENTINO di mercoledì 31 agosto 2005

02 I sindacati: il governo non ci mortifichi

MF - Pressing sul Governatore - Numero 171, pag. 2 del 31/8/2005 03 I sindacati interni contro l'azionariato pubblico

Il Sole 24 Ore Radiocor 30-8-05

04 BANKITALIA: FABI, NUOVO DIRETTORIO COSÌ FAZIO LASCERÀ INCARICO

Adnkronos 30-8-05 15:42

05 BANKITALIA: FABI, ADESSO NUOVO DIRETTORIO E AVVIO AUTORIFORMA

Adnkronos 30-8-05 15:39

06 BANKITALIA: FABI, ADESSO NUOVO DIRETTORIO E AVVIO

AUTORIFORMA - RIUNIONE INTERSINDACALE RIBADISCE 'NÒ A SCIOPERO E REFERENDUM ANTI-

ANSA 30-8-05 15:41

07 BANKITALIA: FABI, AUTORIFORMA E LIMITE ETÀ A 70 ANNI

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APCOM 30-8-05 14:27

08 FAZIO/ FABI: SINDACATI D'ACCORDO, NE' SCIOPERO NE' REFERENDUM - Maranesi: "E' passata la nostra linea"

ANSA 30-AGO-05

09 BANKITALIA: FABI, AUTORIFORMA E LIMITE ETÀ A 70 ANNI VIRGILIO.IT 30/08/2005 - 15:16

10 FAZIO/ FABI: SINDACATI D'ACCORDO, NE' SCIOPERO NE' REFERENDUM - Serve rimpasto del direttorio per preparare autoriforma

TREND OnLine.com di redazione tl , 30.08.2005 15:58

11 Bankitalia - sindacato Fabi: niente scioperi e referendum contro Fazio - Gratis sul tuo pc le più importanti notizie economico finanziarie.

(AGI) - Roma, 30 ago. 05

12 BANKITALIA: FABI, NO SCIOPERO MA SUBITO NUOVO DIRETTOR L’INFORMAZIONE di Parma sabato 27 agosto 2005

13 Vincenzo Greco: << Grazie al mercato i clienti non mancano>> << Nei festivi siamo aperti da 20 anni>> Il direttore della filiale Cariparma di Santa Maria del Taro racconta la sua esperienza.

CORRIERE DI RIMINI mercoledì 31 agosto 2005 14 IMPRONTE DIGITALI PER ENTRARE IN BANCA

IL RESTO DEL CARLINO/Rimini mercoledì 31 agosto 2005 15 Rapine in banca: un record nell’indifferenza

FINANZA & MERCATI mercoledì 31 agosto 2005

16 Fazio, avviso a mezzo stampa annunciato dal pm Di Pietro LA VOCE DI RIMINI 31 agosto 2005

17 Rapine in banca: I bancari ‘aprono’ il conto alle istituzioni - Fabi e Fiba all’attacco dopo il nuovo record: “Prefetto assente”

LIBERTA’ Quotidiano di Piacenza – mercoledì 31 agosto 2005

18 << Il governo non mortifichi l’istituzione>> Via Nazionale, i sindacati chiedono chiarezza

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====================================================================Return Il Sole-24 Ore - sezione: IN PRIMO PIANO data: 2005-08-31 - pag: 3

01 Riforma Bankitalia, il Governo accelera - Accordo nella maggioranza sul modello Bce Fazio: « Non mi dimetto »

ROMA • « Non ci sarà nessuno scontro in consiglio dei ministri » e il Governo varerà « una riforma concordata della Banca d'Italia, con la primo punto la

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soluzione del conflitto di interessi » . Il ministro leghista del Welfare Roberto Maroni ha colto l'occasione dell'incontro sul Tfr con Domenico Siniscalco per parlare della Banca d'Italia.

E alla fine si sono messi d'accordo: la Lega non si metterà di traverso a un intervento del Governo. Anche se continua nella sua difesa di Antonio Fazio:

« Siniscalco è d'accordo che si affronti il problema legato all'assetto proprietario, dove figurano soci le banche vigilate. È una persona seria, vuole una riforma vera, che non sia la punizione per Fazio per aver sfidato i salotti buoni » .

La Banca d'Italia e la questione Fazio sono stati uno degli argomenti discussi ieri sera a cena ad Arcore tra Maroni, Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Silvio Berlusconi, di ritorno dalla Russia ( presente anche il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni). In contatto telefonico, il vice premier Giulio Tremonti, invitato, ma impossibilitato ad andare da altri impegni.

La Lega non parla quindi di dimissioni: « Non può essere il Governo a costringere Fazio alle dimissioni e io non farò inviti. Certo, se uno vuole dimettersi, è libero di farlo » , è stato il commento di Maroni, che punta a una riforma bipartisan. Non le vorrebbe nemmeno il presidente del

Consiglio, che nei giorni scorsi ha fatto trapelare un sì alla riforma con mandato a termine, ma senza un cambio della guardia a via Nazionale. Di dimissioni, nell'interesse della Banca d'Italia e dello Stato, parla invece il ministro delle Politiche comunitarie, Giorgio La Malfa, in un articolo sulla Voce Repubblicana di oggi, in cui chiede anche la riforma della Banca d'Italia ( si veda l'articolo a fianco).

Riforma più vicina, quindi. Anche se di fronte al susseguirsi delle

dichiarazioni di ieri, e alle voci sulle possibile dimissioni di Fazio, alle 21 fonti della Banca d'Italia hanno fatto sapere che il Governatore non ha alcuna intenzione di lasciare la guida di Palazzo Koch.

Nel consiglio dei ministri di venerdì il ministro dell'Economia, Siniscalco, potrà contare sull'appoggio sia dei ministri della Lega che di La Malfa. La strada sembra spianata, con la maggioranza che si è ricompattata sulla riforma. Inoltre Fazio appare indebolito, con le forze politiche preoccupate per la perdita di credibilità di Bankitalia a livello internazionale: c'è chi fa notare che sarebbe difficile con Fazio a Palazzo Koch gestire un'eventuale nuova opa internazionale, dopo le vicende delle ultime settimane.

Siniscalco continua a lavorare alla relazione che farà dopodomani e che conterrà le linee guida della riforma.

Ieri sera, dopo aver visto Maroni, è andato a Palazzo Chigi per incontrarsi con il sottosegretario Gianni Letta, cui Berlusconi ha affidato il compito di sbrogliare la matassa Bankitalia. E presumibilmente proprio di Fazio hanno parlato, alla luce della nuova posizione della Lega. L'ipotesi di riforma su cui si lavora è di apportare emendamenti al disegno di legge sul risparmio,

indicando entro quanto la Banca d'Italia dovrà riformare il suo statuto ( da tre a sei mesi di tempo). Si pensa a un mandato di otto anni e un'età di

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pensionamento del Governatore di 70 anni. Resta aperta la questione delle dimissioni e di quanto Fazio resterà alla guida di via Nazionale.

Se sulla necessità di rivedere le regole c'è consenso diffuso nella maggioranza, sono in pochi a chiedere le dimissioni: nell'Udc, Bruno

Tabacci, presidente della commissione Attività produttive della Camera, e Michele Vietti, sottosegretario all'Economia; in An, il vice ministro Adolfo Urso. Parla di riforma, ma non di dimissioni, « il problema sono le regole, non un referendum su Fazio » , il leader dell'Udc, Marco Follini, che si aspetta dal Governo, come ha detto ieri, un emendamento al Ddl sul risparmio.

Secondo Follini, non sarà necessario mettere la fiducia, visto che sull'argomento esiste una larga convergenza parlamentare.

Anche Tabacci è convinto che gli emendamenti sulla riforma possono essere approvati a breve termine, e che debba muoversi il Governo. Per Ivo Tarolli, senatore Udc, le dimissioni di Fazio non sono opportune e il cambio di

posizione di La Malfa è legato ad una sua « sudditanza » nei confronti di alcune lobby. Sempre in difesa di Fazio, ieri Luigi Grillo, senatore di Forza Italia, ha sottolineato la posizione del giurista Giuseppe Guarino, a sostegno dell'atteggiamento del Governatore in merito alle Opa.

Il sindacato, invece, è sempre sul piede di guerra: la Fabi non vuole scioperi o referendum ma chiede un nuovo direttorio, che comporterà

inevitabilmente le dimissioni di Fazio, l'autoriforma dello Statuto e il

pensionamento a 70 anni. Vertice ad Arcore tra Berlusconi e Bossi, Tremonti al telefono

====================================================================Return dai quotidiani IL MATTINO DI PADOVA, LA GAZZETTA DI MODENA,

LA GAZZETTA DI 02 MANTOVA,LA GAZZETTA DI REGGIO, ALTO ADIGE, CORRIERE DELLE ALPI, LA NUOVA FERRARA, LA TRIBUNA DI

TREVISO e TRENTINO di mercoledì 31 agosto 2005 I sindacati: il governo non ci mortifichi

ROMA. Sì all’autoriforma di Bankitalia, no alla sua «mortificazione» come istituzione da parte del governo. Con qualche incertezza sulle dimissioni di Fazio. Questa in sintesi la posizione dei sindacati di via Nazionale, che tracciano difesa contro le ipotesi di un azionariato pubblico della Banca d’Italia e la nomina politica dei suoi vertici.

Il governo - è il monito di Luigi Leone, segretario generale della Fabi, a

quattro giorni dall’autodifesa del Governatore al Cicr di venerdì - «non cerchi di mortificare la Banca d’Italia anziché colpire il governatore che è il

responsabile». Un tema che vede la convergenza di Falbi, Fabi e Sibc-Cisal, le principale sigle sindacali della Banca.

====================================================================Return MF - Pressing sul Governatore - Numero 171, pag. 2 del 31/8/2005

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03 I sindacati interni contro l'azionariato pubblico

Il governo ´non cerchi di mortificare la Banca d'Italia', e non pensi a una modifica del suo statuto nel senso dell'azionariato statale e della nomina governativa dei vertici di via Nazionale. A quattro giorni dall'autodifesa del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio durante il Cicr, i sindacati interni mettono le mani avanti contro l'ipotesi che il governo, come ha spiegato il segretario generale del Falbi Luigi Leone ´anziché colpire il governatore che è il responsabile, se la prenda invece con l'istituzione-

Bankitalia'. Magari, come ipotizzato in questi giorni ´pensando alla nomina politica di un futuro consiglio di amministrazione di Bankitalia, o

all'azionariato pubblico'. Falbi, Fabi e Sibc-Cisal, le principale sigle sindacali della Banca d'Italia, oltre a Cgil, Cisl e Uil, si sono riunite ieri per fare il punto. 'C'è stato un giudizio unanime molto negativo sull'operato del

governatore, ritenuto responsabile della bufera che investe Bankitalia', ha spiegato Leone. Quanto alla strategia da seguire, la posizione delle sigle sindacali per il momento è attendista. ´Abbiamo condiviso la necessità di aspettare il consiglio dei ministri del 2 settembre, per vedere quello che farà il governo'. Dopo quella data si negozierà sull'ipotesi di uno sciopero, che vede più propenso il Falbi e più prudenti, invece, Fabi e i dirigenti del Cida.

====================================================================Return Il Sole 24 Ore Radiocor

04 BANKITALIA: FABI, NUOVO DIRETTORIO COSÌ FAZIO LASCERÀ INCARICO

BANKITALIA: FABI, NUOVO DIRETTORIO COSÌ FAZIO LASCERÀ INCARICO Il Governatore è stato «non arbitro ma giocatore» (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 ago - Un nuovo direttorio che veda Antonio Finocchiaro affiancato da Giovanni Carosio e Ignazio Visco. È la soluzione per Bankitalia proposta dalla Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, per la quale la proposta

«non potrà che indurre inevitabilmente il Governatore, già delegittimato dall'esterno, a lasciare l'incarico consentendone un autorevole

avvicendamento». Il sindacato punta a far riacquistare a Via Nazionale

«quella credibilità messa purtroppo in discussione da un Governatore non arbitro ma giocatore in troppe recenti vicende». Com-Mar (RADIOCOR) 30- 08-05 15:45:43 (0359) 5 NNN

====================================================================Return Adnkronos 30-8-05 15:42

05 BANKITALIA: FABI, ADESSO NUOVO DIRETTORIO E AVVIO AUTORIFORMA

(Adnkronos) - Il nuovo direttorio, così formato, «dovrà immediatamente procedere alla progettazione ed alla stesura di un'autoriforma che preveda:

mandato a termine del direttorio per la durata di 8 anni; età massima anagrafica di 70 anni; collegialità per le decisioni all'interno del direttorio,

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per evitare così il riemergere di quegli errori commessi da Fazio». Soltanto una risposta, «decisa ed immediata, potrà così impedire alla parte politica, sin dalla riunione del Consiglio dei ministri di venerdì, di interferire sulla autonomia che da sempre costituisce caratteristica primaria della Banca d'Italia e fornire, al contempo, una chiara soluzione ad un problema che al momento nessuno è in grado di risolvere, a causa delle attuali disposizioni normative e statutarie sia interne, sia nazionali che europee», aggiunge Maranesi. La realizzazione di questa proposta, conclude la Fabi, «non potrà che indurre inevitabilmente il governatore, già delegittimato dall'esterno, a lasciare l'incarico consentendone un autorevole avvicendamento. Consentirà soprattutto alla Banca d'Italia ed ai suoi dipendenti di riacquistare quella credibilità messa purtroppo in discussione da un governatore non arbitro ma giocatore in troppe recenti vicende». (Sec-Fin/Pe/Adnkronos) 30-AGO-05 15:42 NNN

====================================================================Return Adnkronos 30-8-05 15:39

06 BANKITALIA: FABI, ADESSO NUOVO DIRETTORIO E AVVIO AUTORIFORMA - RIUNIONE INTERSINDACALE RIBADISCE 'NÒ A SCIOPERO E REFERENDUM ANTI-FAZIO Roma, 30 ago. (Adnkronos) -

Un nuovo Direttorio, con la promozione di Antonio Finocchiaro a direttore generale e l'ingresso di Giovanni Carosio e Ignazio Visco, che proceda «immediatamente alla stesura di un'autoriforma». La

Fabi, dopo la riunione intersindacale di oggi in cui ha ribadito il proprio 'nò alle ipotesi di sciopero e referendum anti-Fazio, chiede

una svolta drastica per uscire dalla crisi della Banca d'Italia, dicendosi convinta che «la parte sana dell'istituto abbia la capacità e le risorse al proprio interno per riparare il danno provocato da un Governatore che seppure ormai politicamente delegittimato, non ha

alcuna intenzione di lasciare l'incarico». La Fabi, spiega il coordinatore nazionale della fabi Banca d'Italia, Angelo Maranesi,

propone «un immediato rimpasto del direttorio in cui resti solo Antonio Finocchiaro, quale elemento di continuità e conoscenza profonda delle istituzioni e dei suoi uomini, assumendo subito il

grado di direttore generale». Per rilanciare e rinnovare, con competenza e professionalità il vertice della banca, «è necessario affiancare il Finocchiaro con altri due funzionari generali, da poco

nominati, come Giovanni Carosio e Ignazio Visco: il primo competente per l'area banca e mercati ed esperto di vigilanza, il

secondo sovraordinato alle attività estere, nonchè ex capo del servizio studi della banca e di quello dell'Ocse». (segue) (Sec-

Fin/Pe/Adnkronos) 30-AGO-05 15:39 NNN - FINE DISPACCIO

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ANSA 30-8-05 15:41

07 BANKITALIA: FABI, AUTORIFORMA E LIMITE ETÀ A 70 ANNI ROMA, 30 ago - Mandato a termine del direttorio della Banca d'Italia per la durata di 8 anni. Età massima anagrafica per i suoi membri pari a 70 anni, e collegialità nelle decisioni, «per evitare così il riemergere di quegli errori commessi da Fazio». Così Angelo Maranesi, coordinatore nazionale Fabi- banca d'Italia, riassume l'autoriforma che, secondo la sigla sindacale, dovrebbe essere progettata dal direttorio di Bankitalia dopo il suo

rinnovamento. La Fabi - si legge in una nota - «ha sostenuto che scioperi e referendum contro Fazio, proposti da qualche sindacato, non rappresentano in questa fase quegli strumenti adeguati a combattere la grave crisi che ha investito la Banca d'Italia, perch‚ sarebbero stati i lavoratori gli unici a

pagare, di tasca propria, un conto troppo alto». Occorre quindi - secondo il sindacato - «un immediato rimpasto del direttorio in cui resti solo il dott.

Antonio Finocchiaro, quale elemento di continuità», affiancato però da due funzionari generali di recente nomina, cioè Giovanni Carosio e Ignazio Visco.

Una risposta «decisa e immediata» che servirà a impedire - spiega Maranesi - «alla parte politica, sin dalla riunione del consiglio dei ministri di venerdì, di interferire sulla autonomia che da sempre costituisce caratteristica

primaria della Banca d'Italia».(ANSA). DOC 30-AGO-05 15:41 NNN FINE DISPACCIO

====================================================================Return APCOM 30-8-05 14:27

08 FAZIO/ FABI: SINDACATI D'ACCORDO, NE' SCIOPERO NE' REFERENDUM - Maranesi: "E' passata la nostra linea"

Roma, 30 ago. (Apcom) - "E' passata la nostra linea: non ci sarà né uno sciopero né un referendum dei lavoratori della Banca d'Italia contro Fazio.

Così Angelo Maranesi, coordinatore del Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, spiega quanto emerso dalla riunione che si è svolta oggi tra i

rappresentanti sindacali dei dipendenti di via Nazionale per fare il punto sulle vicende che vedono protagonista il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio.

====================================================================Return ANSA 30-AGO-05

09 BANKITALIA: FABI, AUTORIFORMA E LIMITE ETÀ A 70 ANNI ROMA, 30 ago - Mandato a termine del direttorio della Banca d'Italia per la durata di 8 anni. Età massima anagrafica per i suoi membri pari a 70 anni, e collegialità nelle decisioni, «per evitare così il riemergere di quegli errori commessi da Fazio». Così Angelo Maranesi, coordinatore nazionale Fabi- banca d'Italia, riassume l'autoriforma che, secondo la sigla sindacale, dovrebbe essere progettata dal direttorio di Bankitalia dopo il suo

rinnovamento. La Fabi - si legge in una nota - «ha sostenuto che scioperi e

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referendum contro Fazio, proposti da qualche sindacato, non rappresentano in questa fase quegli strumenti adeguati a combattere la grave crisi che ha investito la Banca d'Italia, perch‚ sarebbero stati i lavoratori gli unici a

pagare, di tasca propria, un conto troppo alto». Occorre quindi - secondo il sindacato - «un immediato rimpasto del direttorio in cui resti solo il dott.

Antonio Finocchiaro, quale elemento di continuità», affiancato però da due funzionari generali di recente nomina, cioè Giovanni Carosio e Ignazio Visco.

Una risposta «decisa e immediata» che servirà a impedire - spiega Maranesi - «alla parte politica, sin dalla riunione del consiglio dei ministri di venerdì, di interferire sulla autonomia che da sempre costituisce caratteristica

primaria della Banca d'Italia».(ANSA). DOC 30-AGO-05 15:41 NNN FINE DISPACCIO

====================================================================Return VIRGILIO.IT 30/08/2005 - 15:16

10 FAZIO/ FABI: SINDACATI D'ACCORDO, NE' SCIOPERO NE' REFERENDUM - Serve rimpasto del direttorio per preparare

autoriforma

Roma, 30 ago. (Apcom) - La Fabi ritiene che "scioperi e referendum contro Fazio, proposti da qualche sindacato, non rappresentano in questa fase quegli strumenti adeguati a combattere la grave crisi che ha investito la Banca d'Italia, perché sarebbero stati i lavoratori gli unici a pagare, di tasca propria, un conto troppo alto". Il sindacato rimane infatti convinto che "la parte sana dell'istituto abbia la capacità e le risorse al proprio interno per riparare il danno provocato da un governatore che seppure ormai

politicamente delegittimato, non ha alcuna intenzione di lasciare l'incarico".

"La Fabi - si legge in una nota - propone un immediato rimpasto del

direttorio in cui resti solo Antonio Finocchiaro, quale elemento di continuità e conoscenza profonda delle istituzioni e dei suoi uomini, assumendo subito il grado di direttore generale. Per rilanciare e rinnovare, con competenza e professionalità il vertice della banca, è necessario affiancare Finocchiaro con altri due funzionari generali, da poco nominati, come Giovanni Carosio e Ignazio Visco: il primo competente per l'area banca e mercati ed esperto di vigilanza, il secondo sovraordinato alle attività estere, nonché ex capo del servizio studi della banca e di quello dell'Ocse".

"Il nuovo direttorio, così formato, dovrà immediatamente procedere alla progettazione ed alla stesura di un'autoriforma che preveda il mandato a termine del direttorio per la durata di 8 anni, un'età massima anagrafica di 70 anni, la collegialità per le decisioni all'interno del direttorio, per evitare così il riemergere di quegli errori commessi da Fazio".

"Soltanto una risposta, decisa ed immediata, potrà così impedire alla parte politica, sin dalla riunione del Consiglio dei ministri di venerdì, di interferire sulla autonomia che da sempre costituisce caratteristica primaria della

Banca d'Italia", prosegue Fabi, concludendo: "La realizzazione di questa

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nostra proposta non potrà che indurre inevitabilmente il governatore, già delegittimato dall'esterno, a lasciare l'incarico consentendone un autorevole avvicendamento. Consentirà soprattutto alla Banca d'Italia ed ai suoi

dipendenti di riacquistare quella credibilità messa purtroppo in discussione da un governatore non arbitro ma giocatore in troppe recenti vicende".

====================================================================Return TREND OnLine.com di redazione tl , 30.08.2005 15:58

11 Bankitalia - sindacato Fabi: niente scioperi e referendum contro Fazio - Gratis sul tuo pc le più importanti notizie economico

finanziarie.

Niente scioperi e referendum contro Fazio: lo sostiene il sindacato Fabi che stamane ha indetto una riunione intersindacale. Questi strumenti, dice il Fabi, non rappresentano in questa fase quegli strumenti adeguati a

combattere la grave crisi che ha investito la Banca d'Italia, perché sarebbero stati i lavoratori gli unici a pagare, di tasca propria, un conto troppo alto.

Il sindacato Fabi propone quindi un immediato rimpasto del direttorio in cui resti solo il dott. Antonio Finocchiaro, quale elemento di continuità e

conoscenza profonda delle istituzioni e dei suoi uomini, assumendo subito il grado di direttore generale.

Per rilanciare e rinnovare, con competenza e professionalità il vertice della banca,progue la sigla sindacale. è necessario affiancare il dott. Finocchiaro con altri due funzionari Generali, da poco nominati, come il dott. Giovanni Carosio e il dott. Ignazio Visco: il primo competente per l'area banca e

mercati ed esperto di vigilanza, il secondo sovraordinato alle attività estere, nonché ex capo del servizio studi della banca e di quello dell'OCSE.

Il nuovo direttorio, così formato, dovrà immediatamente procedere alla progettazione ed alla stesura di un'autoriforma che preveda:

a) mandato a termine del direttorio per la durata di 8 anni;

b) età massima anagrafica di 70 anni;

c) collegialità per le decisioni all'interno del direttorio, per evitare così il riemergere di quegli errori commessi da Fazio.

Soltanto una risposta, decisa ed immediata, potrà così impedire alla parte politica, sin dalla riunione del Consiglio dei ministri di venerdì, di interferire sulla autonomia che da sempre costituisce caratteristica primaria della

Banca d'Italia e fornire, al contempo, una chiara soluzione ad un problema che al momento nessuno è in grado di risolvere, a causa delle attuali

disposizioni normative e statutarie sia interne, sia nazionali che europee.

La realizzazione di questa nostra proposta, conclude la Fabi, non potrà che indurre inevitabilmente il governatore, già delegittimato dall'esterno, a lasciare l'incarico consentendone un autorevole avvicendamento.

====================================================================Return (AGI) - Roma, 30 ago. 05

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12 BANKITALIA: FABI, NO SCIOPERO MA SUBITO NUOVO DIRETTOR Ne' sciopero ne' referendum contro Fazio, ma subito un nuovo direttorio che proceda all'autoriforma della Banca d'Italia. Questa la proposta della Fabi, al termine della riunione tra i rappresentanti sindacali di Palazzo Koch. In una nota, il coordinatore della federazione presso l'istituto centrale, Angelo

Maranesi, propone "un immediato rimpasto" del vertice di via Nazionale, che veda la conferma del solo vice direttore generale, Angelo Finocchiaro,

affiancato da Giovanni Carosio, responsabile dell'area banca e mercati, e da Ignazio Visco, cui fanno capo le attivita' estere. A questa nuova struttura, spiega il comunicato, dovrebbe essere affidato il compito di riscrivere le regole di governance di Bankitalia, attorno a tre paletti: mandato a termine di otto anni per l'intero direttorio, eta' massima di settanta anni e

collegialita' per le decisioni. (AGI) . 301525 AGO 05

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