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DISCUSSIONE
SDS-PAGE
Sulla base dei risultati ottenuti nelle elettroforesi monodimensionali ( fig. 14-15) di larve di regina ed si operaia si evidenzia la presenza di la nucleoplasmina. Nelle due larve però come è evidente essa assume forme polimeriche diverse . Questo potrebbe essere correlato al fatto che in regina ed operaia la nucleoplasmina è espressa ma nelle due larve si presenta in una conformazione diversa.
ELETTROFORESI BIDIMENSIONALE
Dati i risultati delle monodimensionali e dopo aver individuato la nucleoplasmina nei gel bidimensionali fig. 16 (a) e (b) siamo andati ad indagare la presenza di questa proteina nelle 2-DE di estratti proteici di larve di regina ed operaia di 96h, con l'ausilio del western blotting ed immunorivelazione. Come ci aspettavamo il blotting ha messo in evidenza la presenza di nucleoplasmina nell'operaia . La membrana fig. 17(b) permette di osservare che la nucleoplasmina è presente in conformazioni polimeriche diverse in particolare a 46 e 43 kDa . Grazie alla più alta capacità di risoluzione della 2-DE abbiamo potuto effettuare un' analisi più precisa delle notevoli differenze che intercorrono fra i due campioni nella distribuzione delle varie forme polimeriche. In operaia fig. 17(a) si possono osservare una serie di spot compresi tra i 67-43kDa per avere la conferma sulla natura di tali spot ci siamo avvalsi della tecnica del Western blot e dell'immunorivelazione, il risultato è visibile in figura 17(b), la nucleoplasmina nell'operaia ha subito una qualche modifica della sua conformazione che dà questo risultato. La stessa analisi è stata effettuata sulla regina, abbiamo quindi eseguito un'elettroforesi bidimensionale del campione
36 che ha dato il risultato visibile in fig. 18(b). In questo caso si nota l'assenza degli spot tipici dell'operaia. Per andare ad indagare la presenza o meno di nucleoplasmina abbiamo effettuato il blotting e l'immunorivelazione. In figura 18 (b) è mostrata la membrana PVDF del blot del gel (a) si vede che la regina a differenza dell'operaia, a parità di stadio larvale, presenta la nucleoplasmina a pesi molecolari diversi, sopra i 97 kDa ed in conformazione diversa . Quindi l'analisi mediante elettroforesi e bidimensionale ha confermato che la nucleoplasmina è espressa in entrambe le larve ma che differisce nella conformazione , queste evidenze ci hanno suggerito che la proteina possa andare in contro a delle modifiche postraduzionali . In particolare l'osservazione delle zimografie di figura (19) di estratto di operaia del quinto stadio larvale, farebbe pensare che la distribuzione degli spot in operaia possa essere l'effetto dell'attività proteolitica evidenziata dalla zimografia. L'attività di tale proteasi potrebbe quindi modificare la funzionalità della nucleoplasmina che si risolverebbe in una differenziata espressione genica e quindi nelle manifestazioni fenotipiche tipiche della casta.
(a) (b)
Figura 19: (a) zimografia bidimensionale di estratto proteico di operaia (96h); (b) 2-DE di estratto proteico di operaia, senza inibitori di proteasi. Il cerchio e la freccia azzurri sia in (a) che in (b) indicano rispettivamente l'area in cui è stata osservata attività proteolitica e gli spots che si pensava fossero coinvolti in tale attività. La freccia bianca in (a) indica lo spot che è stato fatto analizzare con la tecnica MALDI-TOF ( dati precedentemente acquisiti)