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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVAA.S. 2015-2016

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015-2016

Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 - MODENA

Via Amundsen, 80 41123 Modena Tel. 059/331373 oppure 059/821245

Fax 059/824135

SITO UFFICIALE: wwwic1modena.it E_MAIL: moic84100v@istruzione.it PEC: moic84100v@pec.istruzione.it

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INDICE

PREMESSA...3

1. LA SCUOLA...4

1.1. LA MISSION DELLA SCUOLA...4

1.2 LE FINALITA’ EDUCATIVE...4

1.3 L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO...9

1.4 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E L’ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO ...11

1.5 LE RISORSE STRUTTURALI...12

1.6 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE...16

1.6.1 Scuole primarie...16

1.6.2 Scuola Secondaria di primo grado “Cavour”...19

1.7 STRUTTURAZIONE DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA...24

1.8 CONTINUITÀ E BIENNIO PONTE...25

1.9 ORGANI COLLEGIALI...28

1.10 IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L’ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO...31

1.11 LE FUNZIONI STRUMENTALI...32

2. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI...34

3. PATTO DI CORRESPONSABILITA’...40

4. OFFERTA FORMATIVA...45

4.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA...45

4.2 MODALITA’ DI VALUTAZIONE...46

5. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA...50

6. CURRICOLI VERTICALI...62

6.1 CONTENUTI DI ITALIANO PER IL CURRICOLO VERTICALE...62

6.2 CONTENUTI DI MATEMATICA PER IL CURRICOLO VERTICALE...65

7. LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO...69

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PREMESSA

Il Piano dell’offerta Formativa 2015/2016 è predisposto in attuazione:

 del Decreto Legislativo n°59 del 10/02/04, che definisce le norme generali relative alla Scuola dell’Infanzia e al 1° ciclo di istruzione;

 del Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche , Art. 3, comma 1 del D.P.R. n°275/99;

 del Decreto Legislativo n° 137 del 01/09/’08, trasformato in legge il 29/10/’08;

 delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, D.M. del 16/11/’12 in G.U. n°30 del 05/02/’13.

Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento fondamentale, poiché costituisce l’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche.

Indica le finalità e le linee di azioni che vengono perseguite per assicurare a tutti il raggiungimento del successo formativo, valorizzando le diversità e i talenti individuali. Esplicita agli operatori e all’utenza la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell’ambito dell’autonomia.

La scuola interagisce con i vari enti del territorio che collaborano all’attuazione del progetto educativo e, in particolare, instaura rapporti fondamentali con i genitori, interlocutori privilegiati di quel patto e dialogo educativo che sostanzia e arricchisce ogni azione della comunità educante.

L’aspetto valutativo, poi, è imprescindibile dall’aspetto progettuale, perciò il piano viene annualmente verificato con l’utilizzo di strumenti appositamente predisposti che permettono di compiere un’attenta analisi e predisporre strategie di miglioramento.

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1. LA SCUOLA

1.1. LA MISSION DELLA SCUOLA

In una Società:

♦ caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità rispetto alla società del passato, relativamente stabile;

♦ in cui l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono;

♦ in cui ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali;

♦ in cui ogni singola persona, nella propria esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità delle culture;

♦ in cui ogni persona si trova ricorrentemente nella necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze perché diventano obsoleti nel volgere di pochi anni;

♦ in cui molti giovani vivono una vita impregnata di paure, incertezze, solitudine che fanno da sottofondo ad un malessere diffuso che è anche espressione di un eccesso di avere e di una carenza di essere;

LA SCUOLA SI PROPONE IL SUCCESSO FORMATIVO DI OGNI ALUNNO NEL RISPETTO DELLA DIVERSITA’ DI CIASCUNO.

1.2 LE FINALITA’ EDUCATIVE

Secondo le Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo di Istruzione, le finalità della Scuola sono:

• offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

• formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché

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possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri;

• fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendoli continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti;

• affiancare al compito dell’“insegnare ad apprendere” anche quello dell’

“insegnare ad essere”;

• far sì che la Scuola sia un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa, e dove è possibile la trasmissione dei valori fondanti di ogni società, primo fra tutti il rispetto di sé e degli altri, che nasce dalla consapevolezza che esiste un valore intangibile che è la dignità di tutti e di ciascuno;

• educare, istruendo. La Scuola è un luogo d’incontro e di crescita di persone, nel rispetto dell’unicità dell’essere di ogni persona.

(Tratto da MPI “Cultura – Scuola - Persona: verso le Indicazioni nazionali…”)

L’Istituto Comprensivo si propone di predisporre in modo progressivo e continuo l’itinerario scolastico per la formazione del ragazzo dai sei ai quattordici anni, pur abbracciando due tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale. La progettazione e l’attuazione di un unico curricolo verticale favoriscono il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Il primo ciclo di istruzione infatti comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado e ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni. È un periodo nel quale si promuove l’alfabetizzazione culturale di base e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

Ispirandosi ai principi espressi dalle Indicazioni nazionali, il nostro istituto Comprensivo ha individuato le seguenti finalità educative da perseguire:

1. Il successo scolastico 2. Innovazione didattica

3. La continuità dell’azione educativa 4. L’integrazione nella comunità scolastica

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5. L’orientamento ad un progetto di vita

1. IL SUCCESSO SCOLASTICO:

Il perseguimento di questo obiettivo pur in presenza di modelli scolastici diversi, è attuato tramite:

- la formazione di classi e di sezioni equieterogenee;

- la possibilità di agire con interventi di recupero e di potenziamento, tramite la compresenza dei docenti, rientri finalizzati e personalizzati, ore aggiuntive di insegnamento;

- la possibilità di lavorare a classi aperte e per laboratori;

- l’utilizzo di metodi d’insegnamento diversificati per poter soddisfare le diverse modalità di apprendimento degli alunni.

E’ supportato dalla presenza e dall’utilizzo di numerosi laboratori didattici, tra i quali i laboratori di informatica delle scuole primarie e secondaria, il laboratorio linguistico, scientifico, musicale, della scuola secondaria, le aule LIM e le classi LIM in entrambi gli ordini di scuola.

Si traduce nell’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA che vede realizzare in tutte le classi progetti legati alla molteplicità dei linguaggi (teatro, cinema, musica, motricità, manualità, ecc.); alla lettura, all’ambiente geo – storico, all’attualità, all’educazione ambientale e alla salute. Il vantaggio di essere un Istituto Comprensivo garantisce inoltre la possibilità di progettare in verticale garantendo l’uniformità degli ambiti e delle aree di intervento con la specificità di evitare sovrapposizioni negli ordini di scuola.

Si realizza con l’adozione di un Protocollo di buone prassi per accompagnare il percorso

scolastico di tutti, valorizzando le individualità e i bisogni degli studenti che presentano disturbi specifici di apprendimento.

2. L’INNOVAZIONE DIDATTICA:

La classe, concepita come insieme di alunni con stili di apprendimento diversi, ha la necessità di essere trattata con modalità di insegnamento diversificate,

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che vadano incontro alle esigenze degli studenti.

Si utilizzano metodologie didattiche che inducono gli alunni a riflettere sui percorsi per arrivare ad un apprendimento “ragionato” (imparo ad imparare) e una didattica laboratoriale, che si realizza non solo attraverso l’uso dei laboratori, ma operando in modo che gli alunni facciano esperienza attraverso la scoperta e la riflessione sia collettiva che individuale.

3. CONTINUITA’ DELL’ AZIONE EDUCATIVA

Essa presenta una dimensione orizzontale ed una verticale.

Nella continuità orizzontale figurano le azioni tese a:

- individuare obiettivi comuni a tutte le discipline - pervenire ad una modalità di valutazione condivisa

- tracciare linee d’azione comuni a tutti i Consigli di classe, d’Interclasse - pervenire a programmazioni disciplinari unitarie per classi parallele Nella continuità verticale figurano le azioni tese a:

- formare classi e sezioni equilibrate rispetto al numero degli alunni, dei maschi e delle femmine, alla distribuzione delle problematiche sociali, delle problematiche specifiche di apprendimento, tenendo conto delle indicazioni provenienti dagli altri ordini di scuola;

- individuare un docente referente per la continuità;

- definire percorsi e prassi per l’accoglienza e la continuità tra i vari ordini di scuole;

- individuare contenuti essenziali e traguardi di apprendimento del percorso verticale

4. L’INTEGRAZIONE NELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Viene riferita tanto agli alunni quanto alla scuola, intesa come luogo che si apre sia culturalmente che fisicamente (a volte accogliendo, altre promuovendo) alla comunità circostante. In alcune occasioni, la scuola diventa polo aggregante promuovendo iniziative per la comunità, parallelamente aderisce a proposte promosse dal territorio. Inoltre, sfruttando risorse esterne, come genitori o esperti, gestisce attività come, ad esempio, laboratori pomeridiani.

In particolar modo, alcune attività favoriscono:

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- L’ INTEGRAZIONE DEI RAGAZZI DISABILI, - L’ACCOGLIENZA DEI RAGAZZI STRANIERI,

- LA GESTIONE DEL DISAGIO SOCIALE E SCOLASTICO,

Rispetto alle DISABILITÀ, si assume come punto di riferimento l’Accordo provinciale di

programma siglato da tutte le componenti coinvolte nel percorso di inserimento scolastico degli alunni con certificazione ex Legge 104, nonché l’accordo distrettuale che declina le procedure provinciali nel contesto del Comune di Modena e delle Istituzioni Scolastiche. I progetti educativi dei singoli alunni e la progettazione di percorsi / attività specifiche vengono raccolte nel Piano annuale per l’Inclusione.

Rispetto all’inserimento degli ALUNNI MIGRANTI, i referenti di istituto, in collaborazione con le F.S. e la dirigenza, attuano il protocollo d’accoglienza approvato dal Collegio Docenti. Vengono inoltre definiti piani personalizzati per gli alunni neo arrivati che tengono conto della situazione di partenza di questi alunni, predisponendo corsi di insegnamento dell’italiano come lingua seconda con operatori/docenti specializzati, anche in collaborazione con le diverse agenzie presenti sul territorio (MeMo, Centro Stranieri, Cooperative di mediazione linguistica).

(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza)

Rispetto alle problematiche del DISAGIO, termine con il quale si intendono gli esiti di uno svantaggio socio-culturale, di contesti di vita difficili ed esperienze negative, di difficoltà di apprendimento, la scuola predispone dei percorsi personalizzati, collaborando con le famiglie e con i servizi del territorio.

All’interno dell’Istituto poi, sono presenti docenti con la qualifica di counsellor scolastico che mettono a disposizione le loro competenze per attivare sportelli di consulenza e di supporto.

(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo relativo al Disagio)

Rispetto agli ALUNNI CON DIAGNOSI DI DISTURBO SPECIFICO DELLAPPRENDIMENTO e /o con bisogni educativi specifici, la scuola realizza quanto previsto dalla

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normativa (L.170/2010 e circolare 8/2013) attraverso l’applicazione dei protocolli approvati dal Collegio dei Docenti. Rispetto alle necessità espresse dagli altri alunni con BES, la scuola predispone piani personalizzati.

Tutte le azioni relative a queste aree sono raccolte, esaminate e verificate nel PAI, il Piano annuale di inclusione elaborato dal gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), nominato dal Collegio docenti e composto dal Dirigente, dai docenti referenti dell’integrazione e dai genitori individuati. I dati raccolti e rielaborati vengono poi diffusi e condivisi con tutti gli altri docenti al fine di adeguare e migliorare le pratiche e le proposte inclusive d’Istituto.

5. L’ORIENTAMENTO

Viene inteso come un’azione continua che coinvolge l’intero processo educativo, teso a creare le condizioni perché ogni ragazza o ragazzo riconosca i propri bisogni, manifesti attitudini ed interessi, maturi valori personali.

La scuola si impegna ad assicurare ciò attraverso:

- la realizzazione di un clima di classe positivo, improntato al dialogo, all’ascolto, alla collaborazione, al rispetto ed alla valorizzazione di tutti

- l’adozione di strategie didattiche diversificate, in considerazione dei molteplici stili di apprendimento;

- la costituzione di varie modalità di lavoro: a classe intera, a gruppi, a coppie, a classi

aperte per facilitare la partecipazione di tutti;

- l’adozione di metodologie di lavoro e di studio improntate ad “imparare ad imparare”.

1.3 L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO

L’Istituto comprensivo n. 1 di Modena nasce in seguito al Piano di riorganizzazione approvato dalla Regione Emilia Romagna per l’anno scolastico 2015/2016.

E’ situato nella zona a nord ovest della città e si articola in 4 plessi: una scuola

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distanza l’uno dall ‘altro, altri due plessi di scuola primaria, uno a Cittanova, sulla via Emilia in direzione di Reggio e l’altro a Villanova, un’ampia zona edificata nella periferia a nord della città. In particolare:

 Scuola Primaria “Giovanni XXIII”, quartiere Madonnina

 Scuola Primaria “Lanfranco”, frazione di Cittanova

 Scuola Primaria “Ciro Menotti”, frazione Villanova

 Scuola Secondaria di Primo grado “Cavour”, quartiere Madonnina

L’utenza risiede per lo più nei quartieri Madonnina- Quattro Ville e nelle frazioni di Cittanova, Marzaglia, Lesignana, Villanova, Ganaceto e San Pancrazio. Sono presenti diverse agenzie culturali consolidate da tempo che rappresentano punti di aggregazione per i ragazzi e che organizzano diverse iniziative rivolte a loro: la Polisportiva Madonnina, il Circolo di Cittanova, la Polisportiva Quattro Ville, la Biblioteca di Villanova, il Punto lettura Cittanova e il Punto Lettura Madonnina.

Il territorio, nel suo complesso, ha caratteristiche prevalentemente residenziali, con la presenza di esercizi di tipo artigianale e commerciale, ma nel quartiere Madonnina sono presenti anche molte realtà produttive che formano un importante polo industriale della città.

In un contesto così ampio e variegato, l’Istituto comprensivo n. 1 rappresenta la prima agenzia educativa del territorio e un luogo significativo di integrazione per tutti i ragazzi e le famiglie che vi risiedono.

La Scuola, consapevole che da sola non sarebbe in grado di fornire risposte adeguate ai bisogni dei propri alunni, ha cercato di intensificare e potenziare i rapporti, o di stabilirne di nuovi, con gli altri soggetti (Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena, Assistente sociale di quartiere, Patronato, Azienda ASL, Associazioni di volontariato, Parrocchie, Società sportive nonché, non ultimi, Vigili di quartiere e Carabinieri della locale stazione) che, per dovere istituzionale o meno, si occupano dei giovani.

Si effettueranno, all’occorrenza, incontri nel corso dei quali si definiranno e concorderanno le attività da mettere in atto - anche utilizzando i locali e le strutture della Scuola in orario extrascolastico - per rendere più concreta la

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dichiarata volontà di collaborazione.

Nell’ambito di tale progetto i genitori svolgeranno un ruolo importante di collaborazione.

1.4 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E L’ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO

La direzione amministrativa e gli uffici di segreteria forniscono agli insegnanti dipendenti supporto amministrativo per lo svolgimento di pratiche relative allo stato professionale, giuridico ed economico.

Il personale dei servizi amministrativi fornisce inoltre ai genitori, in forma gratuita, informazioni e supporto per l’espletamento delle pratiche relative alle iscrizioni, ai trasferimenti, ai passaggi da un grado scolastico all’altro, ai versamenti dei premi assicurativi, al conseguimento di borse di studio, a contributi per partecipazione ad attività didattiche.

Direttore dei servizi generali e amministrativi: sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili. Organizza le attività di tutto il personale ATA.

Personale ATA: si occupa di attività e mansioni espressamente previste dall'area di appartenenza, incarichi specifici.

Collaboratore scolastico: è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza degli alunni, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza e assistenza durante il pasto, di custodia e di sorveglianza generica sui locali della scuola e di collaborazione con i docenti.

Orario di Apertura della Segreteria RICEVIMENTO DEL PUBBLICO

DAL LUNEDI’ AL SABATO:

dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle ore 11.00 alle ore 13.00 GIOVEDI’ POMERIGGIO:

dalle ore 15.00 alle ore 17.00

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TELEFONO: 059/331373 oppure 059/821245 FAX: 059/824135

MAIL: moic84100v@istruzione.it

1.5 LE RISORSE STRUTTURALI

Ecco i dati identificativi dell’Istituto Comprensivo 1 relativi all’anno scolastico 2015/2016:

SCUOLA PRIMARIA

PLESSI Giovanni XXIII C. Menotti Lanfranco

Alunni 408 208 110

Alunni stranieri 84 13 8

Alunni disabili 24 5 3

Insegnanti 51 28 14

Insegnanti di

sostegno 11 2 1

Specialista di

lingua inglese 1 1 1

Educatori 3 1 /

Insegnanti

religione 2 1 1

Collaboratori

scolastici 4 3 2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

PLESSO Cavour

Sezioni 6

Alunni 426

Alunni stranieri 90

Alunni disabili 21

Insegnanti 48

Insegnanti di sostegno 11

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Educatori 4

Insegnanti religione 2

Collaboratori scolastici 6

SEGRETERIA

N° 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi N° 6 Assistenti amministrativi di ruolo

Ecco gli spazi relativi a ogni plesso:

PLESSO SPAZI

SCUOLA PRIMARIA

“GIOVANNI XXIII”

Quartiere Madonnina

 36 aule

 1 palestra

 1 laboratorio di informatica

 1 laboratorio linguistico

 1 aula multifunzionale

 1 laboratorio scientifico

 1 biblioteca

 1 spazio multifunzionale (refettorio, teatro, sala riunioni),

 3 aule per attività laboratoriali,

 1 refettorio SCUOLA

PRIMARIA

“CIRO MENOTTI”

Frazione Villanova

 10 aule di cui 2 dotate di LIM

 1 palestra adiacente alla scuola

 1 biblioteca

 1 laboratorio multifunzionale

 1 laboratorio di informatica, 1 aula multifunzionale ( sala riunioni, teatro, attività didattica)

 2 refettori

 1 aula docenti

 vari interspazi per attività didattiche.

SCUOLA PRIMARIA

“LANFRANCO”

Frazione Cittanova

 5 aule

 1 palestra

 1 laboratorio d’informatica

 1 aula multifunzionale (laboratorio)

 1 sala refettorio (punto lettura adiacente).

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

“CAVOUR”

Quartiere Madonnina

 18 aule (4 con LIM)

 2 laboratori di informatica

 1 laboratorio di informatica docenti

 1 laboratorio di scienze

 2 laboratori di arte

 2 aule di musica

 1 laboratorio di tecnologia

 Diverse aule attrezzate per ragazzi disabili e/o in difficoltà

 1 laboratorio di lingue

 1 aula per l’alfabetizzazione

 vari locali di servizio

 biblioteca

 aula LIM

 aula magna

 2 atri, uno dei quali adibito a spazio teatrale

 zona uffici

 sala insegnanti

 portineria

 infermeria

 palestra

 ampio spazio verde

Tutti gli ambienti della scuola rispondono a caratteristiche di pulizia, igiene ed accoglienza.

L’Istituto adempie a quanto previsto dal Nuovo Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza dei Lavoratori “Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81”:

 nominando un Responsabile per il Servizio di Protezione, e per ciascun plesso un ASPP, che, tra l’altro, supervisionano le prove annuali di evacuazione dagli edifici scolastici;

 elaborando un documento di valutazione dei rischi;

 eleggendo il proprio R.L.S. (responsabile dei lavoratori per la sicurezza);

 istituendo in ogni scuola squadre d’emergenza sia antincendio che di primo soccorso;

 organizzando le attività scolastiche nel rispetto delle norme di sicurezza;

 promuovendo aggiornamenti per docenti e personale ATA;

 segnalando gli eventuali adeguamenti strutturali all’Amministrazione Comunale, in quanto proprietaria degli edifici.

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Referenti di plesso per la sicurezza:

 Giovanni XXXIII: Concetta Di Pippo

 Ciro Menotti: Rosanna Salanitri

 Lanfranco: Angela Mattioli

 Cavour: Vittorio Mascellani

R.L.S.: Patrizia Malagoli

1.6 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE 1.6.1 Scuole primarie

Ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 89/2009, sono iscritti alla scuola primaria i bambini che compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell' a.s. di riferimento.

Il tempo scuola è articolato, nei limiti delle risorse di organico assegnate, in un orario scolastico settimanale di 40 ore, corrispondente al tempo pieno (reintrodotto dall’art. 1, co. 1, del D.L. 147/2007 – L. 176/2007). Sono previsti due docenti per classe, eventualmente coadiuvati da insegnanti di inglese e di religione cattolica.

L’orario ordinario è di 40 ore settimanali, composte da 30 ore di insegnamenti curricolari e 10 ore di attività comprensive del tempo mensa.

A tutti gli alunni viene garantito l’insegnamento delle seguenti discipline:

 ITALIANO

 INGLESE

 MATEMATICA

 STORIA

 GEOGRAFIA

 SCIENZE

 TECNOLOGIA

 MUSICA

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 ARTE E IMMAGINE

 EDUCAZIONE FISICA

 RELIGIONE

L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine delle iscrizioni.

Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento, è prevista l’ora di studio individuale con affiancamento del docente.

Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento utilizzando le ore di compresenza dei docenti per recupero / approfondimento /integrazione e attività laboratoriali. L’offerta formativa viene arricchita anche con l’adesione a progetti particolari. (per maggiori informazioni si veda capitolo 4)

Orari di apertura delle scuole primarie

Tutti i plessi delle scuole primarie funzionano a tempo pieno ed effettuano il seguente orario:

Giorni Pre-

scuola Attività

didattiche Mensa Ricreazio

ne Attività didattiche Dal

lunedì al venerdì

7.30/8.30 8.30/12.30 12.30/13.4

5 13.45/14.3

0 14.30/16.3

0

Le attività didattiche pomeridiane sono precedute da un momento di ricreazione e gioco, che ha un forte valore educativo, in quanto può anch’esso aiutare a sviluppare delle fondamentali competenze sociali.

Servizi di supporto

 Assistenza pre-scolastica

Presso le scuole primarie dell’Istituto Comprensivo funziona, per tutta la durata dell’anno scolastico, un servizio di assistenza per i bambini che possono o hanno necessità di essere lasciati a scuola prima dell’orario di inizio

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delle lezioni o delle attività didattiche. Tale servizio, a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione Comunale, è effettuato dai collaboratori scolastici, secondo la disponibilità individuale, in regime di convenzione con l’Amministrazione Comunale stessa e si svolge dalle ore 7.30 alle ore 8.25.

 Assistenza post-scolastica

L’assistenza post scuola è organizzata nei plessi Giovanni XXIII, Lanfranco e Menotti dalle società sportive presenti nel quartiere. Il servizio è a pagamento.

 Servizio mensa

Il servizio mensa è un servizio fornito dalla CIR per conto dell’Amministrazione comunale a tutti i bambini che frequentano la scuola primaria.

Il servizio è a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione Comunale.

 Servizio di trasporto

Al fine di permettere il raggiungimento delle scuola agli alunni residenti in zone particolarmente distanti e non servite dai mezzi pubblici di linea l’Amministrazione Comunale si attiva per mettere a disposizione un servizio di trasporto scolastico, utilizzabile per il tragitto di andata e ritorno, per la sola andata o per il solo ritorno, i cui costi variano a seconda delle modalità di utilizzo, per i plessi di Giovanni XIII, Ciro Menotti e Lanfranco.

 Supporto educativo assistenziale per alunni in situazione di handicap

A supporto dell’integrazione scolastica degli alunni disabili ed in applicazione degli Accordi P r o v i n c i a l i e distrettuali di programma per l’attuazione della L.104/92, l’Amministrazione Comunale fornisce, alle scuole primarie e dell’infanzia, personale che opera con gli insegnanti di classe per facilitare e ampliare i percorsi di integrazione.

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Nel plesso Lanfranco, a partire dall’Anno Scolastico 2014/2015, è stata avviata una sperimentazione della metodologia didattica Montessori. Il Metodo Montessori è stato messo a punto già a metà del secolo scorso: l’interesse rinnovato per tale metodologia è giustificato dai successi che essa continua ad avere nel mondo (vedi n. settembre 2001 rivista americana Wired sui “figli di Maria Montessori”), dalle scoperte delle neuroscienze che confermano le intuizioni teoriche alla sua base (vedi tecniche di brain-imaging) ed infine dalle illuminate risposte che fornisce alle problematiche educative attuali, tanto che molti paesi stanno ancora implementando la sua diffusione (l’Italia, per quanto patria del Metodo, conta solo 136 scuole montessoriane, in gran parte private, contro le 1140 della Germania e le 800 della Gran Bretagna, ad esempio, per non parlare della loro diffusione negli USA).

La scelta di condurre questo progetto è stata motivata, oltre che dalle richieste di numerose famiglie residenti nel Comune, anche dalla constatazione della necessità di una didattica differenziata, della sempre maggiore esigenza di offrire agli alunni esperienze formative reali di tipo senso-percettivo e motorio, di potenziare autonomia, capacità decisionali, logiche e di concentrazione dei bambini e dall’intento di sviluppare un buon equilibrio psichico dei singoli, relazioni armoniche e rispetto tra compagni, attraverso una gestione della classe non direttiva. Per realizzare ciò, oltre all’impiego di personale qualificato (formazione organizzata dall’Opera Montessori) e il tutoraggio dei formatori preposti, è stata necessaria l’acquisizione di materiali didattici (di sviluppo) specifici, che sono costruiti in modo tale da consentirne al bambino un uso indipendente e strutturante.

I principi del metodo:

• Segui il bambino (il bambino è il padre dell’uomo) – una mente portentosa e “assorbente”

• L’ambiente “maestro”

• Libertà di scelta

• Permanere ed elaborare

• Rispetto e collaborazione

• Aiutami a fare da solo!

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1.6.2 Scuola Secondaria di primo grado “Cavour”

Tutte le classi sono soggette alla riforma della scuola secondaria di primo grado e si conformano al modello scolastico unico previsto dalla legge 53/03 e dal D.L. 23/01/04, aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n.

4 del 15/01/2009.

Secondo quanto recitano tali normative vigenti e l’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che si articola su 30 ore settimanali.

La scuola “Cavour” ha attuato, nel corrente anno scolastico, il seguente modello organizzativo:

ORARIO ORDINARIO di n. 30 ORE SETTIMANALI (n. 29 ore di insegnamenti curricolari più 1 ora di approfondimento di italiano);

MATERIE ORARIO ORDINARIO

30 ORE SETTIMANALI ITALIANO

STORIA E GEOGRAFIA 10 SCIENZE

MATEMATICHE 6

INGLESE 3

2° lingua straniera

FRANCESE 2

TECNOLOGIA 2

MUSICA 2

ARTE E IMMAGINE 2 SCIENZE MOTORIE 2

RELIGIONE 1

TOTALE ORE

SETTIMANALI 30

L’orario delle lezioni è il seguente: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

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L’intervallo si effettua dalle 9,55 alle 10,05. La sorveglianza degli alunni è garantita dai collaboratori scolastici e dai docenti, che rispettano dei turni predisposti secondo una griglia approntata ad inizio anno (tre turni di intervallo a settimana).

L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine delle iscrizioni.

Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento è prevista l’ora di alternativa. La nomina del docente di insegnamento alternativo alla religione cattolica può essere effettuata attingendo da tutte le classi di concorso.

Durante le ore di alternativa gli alunni svolgono attività di studio assistito o approfondiscono tematiche relative alle materie di studio.

La valutazione del profitto dell’I.R.C. non rientra nel computo delle valutazioni finalizzate alla formulazione del voto finale di uscita dell’alunno.

Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento

(per maggiori informazioni si veda capitolo 4):

 Inglese: collaborazione con l’Università americana col progetto

“VICTORIA LANGUAGE AND CULTURE”

 Progetto Cambridge con esame KET

 Latino: avviamento al Latino

 Attività sportive

 Laboratori gestiti dai genitori ed esperti

 Neuropedagogia della sordità, bilinguismo e concerti con la lingua dei segni:

Dal 1990 operano nella scuola docenti esperti in pedagogia dell’attività mentale e didattica della sordità che hanno elaborato una nuova didattica che scaturisce dall’intreccio tra la didattica visiva, le modalità di presentazione visivo-ipertestuale spazio-temporale o attraverso “scenari” visivo-globali, le mappe mentali e il bilinguismo Italiano/Lingua dei segni italiana.

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Nella lunga esperienza di inclusione di alunne/alunni sordi, infatti, queste si sono dimostrate le strategie comunicative, pedagogiche e didattiche più efficaci ai fini della facilitazione non solo dell’accesso alle informazioni ma anche dell’espressione del pensiero e delle conoscenze acquisite da parte dell’alunna/alunno sorda/sordo e dei compagni udenti, anche con l’intento di fornire a tutti gli alunni della classe un modello metodologico che porti alla consapevolezza, allo sviluppo e ad un uso più efficace delle personali abitudini di lavoro, abitudini mentali che sono alla base dell’attenzione, della memorizzazione, della comprensione e della riflessione.

La lingua dei segni è, infatti, una “lingua inclusiva” in quanto, grazie al movimento, integra a livello emisferico le diverse componenti spaziali e temporali della comunicazione; quindi, è particolarmente indicata per tutte quelle situazioni di difficoltà comunicative, espressione verbale, difficoltà di lettura e scrittura, anche in alunni udenti, in quanto può all’occorrenza aggirare l’ostacolo dell’espressione verbale, utilizzando il canale visuo-motorio al posto di quello uditivo-verbale.

La scelta di una didattica visiva, punto d’incontro tra la programmazione curricolare della classe e il Percorso Educativo Individualizzato (PEI) dell’alunna/alunno sorda/sordo, consente di garantire loro l’accesso all’informazione scolastica e permette, inoltre, di integrare - o sostituire, se occorre - la spiegazione frontale orale dell’insegnante curricolare e quella in lingua dei segni.

Da svariati anni, inoltre, la lingua dei segni viene proposta anche in occasione dei concerti della scuola. I testi di molti brani musicali, infatti, vengono presentati non solo attraverso il canto e il suono, ma anche nella versione segnata, cioè con la traduzione in Lingua dei segni italiana, interpretata da

“cori” di ragazze e ragazzi.

La presentazione dei nostri concerti, preparata dell’Insegnante di Musica, recita: «Nella nostra scuola da anni si usa la lingua dei segni come strumento di dialogo fra insegnanti ed alunni, come strumento di integrazione fra ragazzi con difficoltà, non solo ed esclusivamente percettive, ma anche comunicative e di apprendimento, per una loro più completa socializzazione ed integrazione. La lingua dei segni è uno strumento didattico prezioso anche nelle attività

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musicali. Nella nostra scuola è tradizione organizzare concerti in vari momenti dell'anno scolastico. Coinvolgere anche chi ha difficoltà a percepire correttamente la musica è diventato un obiettivo prioritario da perseguire ...

Così, cantare tutti insieme non solo con la voce, ma anche con la lingua dei segni, è un valore aggiunto ai nostri concerti.

La lingua dei segni è per tutti noi la lingua che dà voce a chi non l'ha, è la lingua dell'anima che ci rende uguali e consapevoli che la diversità è sempre una sfida che ci completa in un dialogo senza fine ... e così ... avanti tutta ....

con la gioia di aver imparato a cantare e ... segnare!»

Si specifica che alcune di queste attività sono opzionali e vengono svolte al pomeriggio.

USCITE E VISITE DIDATTICHE

Per tutte le attività previste fuori dall’edificio scolastico (attività sportive, itinerari scuola-città ecc.), gli alunni sono autorizzati dai genitori sin dall’inizio dell’anno, mediante modulo appositamente predisposto dalla segreteria; in ogni caso, nel momento in cui si verifichi una attività didattica o un’uscita didattica di questo tipo, la scuola provvede ad avvisare le famiglie attraverso una semplice comunicazione in forma scritta sul diario.

USCITE EXTRASCOLASTICHE IN ORARIO CURRICOLARE

Durante l’anno scolastico sono previste uscite extrascolastiche in orario curricolare, nei dintorni della scuola, per le quali è previsto come accompagnatore il solo docente della classe, tutt’al più accompagnato dall’insegnante di sostegno qualora fosse previsto all’interno della classe. Per tali uscite, che prevedono spostamenti all’interno del quartiere (Parco di via D’Avia, campi della polisportiva, campi di calcio della Madonnina, ecc.), è prevista un’autorizzazione sottoscritta all’inizio dell’anno da parte dei genitori, i quali verranno di volta in volta avvisati di un’uscita attraverso l’uso del diario.

Chiaramente il personale scolastico verrà messo al corrente ogni qualvolta una classe lascerà l’istituto, in modo tale da permettere la reperibilità di tutti gli alunni.

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1.7 STRUTTURAZIONE DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA

Le scuole primarie dell’ex Terzo Circolo di Modena hanno avuto come principale naturale scuola di riferimento la Scuola secondaria di primo grado

“Cavour” con la quale hanno costituito l’Istituto Comprensivo. Ciò ha permesso di far tesoro delle esperienze di continuità messe in campo e delle conoscenze personali che concorreranno ad arricchire ulteriormente l’identità della nuova istituzione scolastica.

La struttura didattica e organizzativa dell’Istituto Comprensivo è la seguente:

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DI MODENA Organizzazione didattica

1° BIENNIO 1° e 2° classe Scuola Primaria 2° BIENNIO 3° e 4° classe Scuola Primaria

3°BIENNIO (Biennio ponte) 5° classe scuola primaria e 1° classe Scuola secondaria di Primo grado 4° BIENNIO 2° e 3° classe scuola secondaria di

primo grado

1° BIENNIO

L’organizzazione delle prime due classi di scuola primaria in un biennio unitario risulta funzionale all’acquisizione piena dell’alfabetizzazione strumentale seppure inquadrata nelle sue dimensioni sociali e culturali. Le competenze di letto-scrittura vanno costruite e consolidate senza forzarne i tempi nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni alunno.

2° BIENNIO

Il secondo biennio è caratterizzato dall’ingresso nella dimensione disciplinare proposta dalle Indicazioni Nazionali, con la forte valorizzazione delle dimensioni unitaria, esperienziale e operativa che sappiano legare il fare al pensare. E’ presente un rafforzamento dell’autonomia intesa come fiducia in sé e negli altri, come capacità di fare da solo ma anche di chiedere aiuto. Tutto ciò consente l’avvio di percorsi metacognitivi di riflessione sulle proprie competenze.

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3° BIENNIO

Il biennio ponte tra classe V della scuola primaria e la classe 1° della scuola secondaria costituisce l'autentica sfida per la costruzione reale di un Istituto comprensivo che rimane un'occasione unica per i diversi ordini di scuola di confronto e arricchimento di strategie didattiche ed educative al fine di favorire una percorso formativo globale e reale fondato su un arco temporale di otto anni in continuità con il percorso fondamentale svolto alla scuola dell'infanzia.

Perché ciò si traduca in reale pratica didattica occorre prevedere momenti di confronto e coinvolgimento dei docenti nella costruzione di un percorso scolastico, cercando la maggiore collaborazione possibile tra i diversi ordini di scuola che, pur nella loro specificità, si impegnino a costruire un terreno pedagogico comune per facilitare il passaggio nei diversi momenti di maturazione dei ragazzi.

4° BIENNIO

Il biennio finale del primo ciclo è orientato agli apprendimenti più formalizzati e a un profondo percorso di orientamento personale prima ancora che scolastico. La riflessione su se stessi, sui propri limiti e le proprie competenze, scolastiche e non solo, sui propri desideri consente ai ragazzi di impossessarsi degli strumenti per una scelta il più possibile ponderata e centrata sulla persona.

1.8 CONTINUITÀ E BIENNIO PONTE

Il biennio ponte tra le classi quinte della Scuola Primaria e le classi prime della Scuole Media costituisce l'autentica sfida per la costruzione reale di un Istituto Comprensivo: rimane un'occasione unica, per diversi ordini di scuola, di confronto e arricchimento di strategie didattiche ed educative, al fine di favorire una percorso formativo globale e reale fondato su un arco temporale di otto anni, in continuità con il percorso fondamentale svolto alla scuola dell'infanzia.

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Perché ciò si traduca in reale pratica didattica occorre prevedere momenti di reale confronto e coinvolgimento dei docenti nella costruzione di un percorso scolastico, cercando la maggiore collaborazione possibile tra i diversi ordini di scuola che, pur nella loro specificità, si impegnino a costruire un terreno pedagogico comune per facilitare il passaggio nei diversi momenti di maturazione dei ragazzi.

Nel corso dell'anno scolastico di classe quinta, si prevedono momenti di raccordo e scambio tra docenti di scuola primaria e di scuola secondaria durante i quali sia previsto l'intervento di docenti di diverso ordine scolastico su alunni che frequenteranno la scuola secondaria l'anno successivo.

Pertanto sono state raccolte disponibilità di docenti dei due ordini di scuola per costruire momenti di scambio durante i quali verranno offerti brevi percorsi didattici da parte di docenti di scuola secondaria a tutti gli alunni di classe V dell'Istituto comprensivo in modo da favorire la conoscenza reciproca ed un passaggio più consapevole e sereno all'ordine scolastico successivo.

Per l’anno scolastico in corso, 2015/2016, i percorsi che verranno svolti prevedono i seguenti interventi nelle scuole primarie dell'I.C:

 Scuola primaria 'Lanfranco’:

o “E usciron fuori a guardare le stelle” (percorso di astronomia).

 Scuola primaria 'Giovanni XXIII':

o “Una goccia nel mare” (laboratorio di riciclaggio);

o tre incontri di educazione motoria.

 Scuola primaria 'Menotti':

o “Let’s speak together” (quattro lezioni di lingua inglese).

 Classi quinte di tutti i plessi:

o “Tracce”;

o “Ti scrivo una lettera…”;

o partecipazione ad uno spettacolo in lingua francese che si terrà lunedì 3 marzo c|o la Scuola Secondaria Cavour.

I ragazzi avranno poi modo di vedere valorizzato il proprio lavoro nel corso di

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una giornata di apertura della scuola 'Cavour' dedicata esclusivamente agli alunni iscritti alla classe prima di Scuola Secondaria prevista dopo la fine dell'anno scolastico.

Nel corso di questa giornata saranno esposti alcuni cartelloni realizzati durante le attività svolte con i professori e nel corso della giornata di visita alla scuola Cavour, che avverrà nel mese di maggio, le classi saranno invitate a realizzare alcuni elaborati grafici e a conoscere i compagni della scuola media con cui avranno intrattenuto una breve amicizia epistolare e che costituiranno punti di riferimento importanti (tutor) al loro ingresso alla scuola secondaria l'anno successivo.

( Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza e continuità )

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1.9 ORGANI COLLEGIALI

Gli organi collegiali della scuola sono l’organo di gestione, di autogoverno e di rappresentanza delle varie componenti. Essi rivestono un ruolo fondamentale e ciascuno opera con specifiche competenze:

ORGANO COLLEGIAL E

COMPONENT

I FUNZIONE

CONSIGLIO

D’ISTITUTO Dirigente Scolastico Direttore

Amministrativo 8 Genitori 8 Docenti 2 ATA

- Disporre e deliberare il bilancio preventivo e consuntivo (acquisto materiale, sussidi, attrezzature, …) - Definire l’orario di inizio e fine delle lezioni

- Promuovere forme e modalità para, extra, interscolastiche e concedere l’uso dei locali e delle attrezzature - Indicare i criteri generali per la formazione delle classi

- Promuovere forme e modalità di iniziative assistenziali

-Approvare attività complementari (gite, soggiorni, visite guidate)

- Esprimere parere sull’andamento didattico amministrativo dell’Istituto COLLEGIO DEI

DOCENTI Dirigente Scolastico

Docenti di Istituto

- Elaborare la programmazione educativa

- Approvare il piano dell’offerta formativa

- Promuovere iniziative di aggiornamento

- Adottare i libri di testo

- Approvare i progetti di sperimentazione

- Verificare periodicamente l’azione scolastica

- Organizzare incontri Scuola- Famiglia

CONSIGLIO DI CLASSE

(Scuola

Secondaria di Primo Grado)

Solo docenti - Coordinare l’azione didattica ed educativa

- Programmare percorsi diversificati per la personalizzazione degli

interventi (recupero,

consolidamento, potenziamento) - Progettare attività interdisciplinari

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- Definire parametri di valutazione - Verificare periodicamente

l’andamento didattico

- Assumere eventuali

provvedimenti disciplinari a carico degli alunni

CONSIGLIO DI INTERCLASSE (Scuola

Primaria)

Genitori

rappresentanti di classe e Docenti di plesso

- Verificare l’andamento didattico educativo

- Formulare proposte al collegio docenti sull’azione didattica ed educativa e su iniziative di sperimentazione

- Esprimere pareri sull’adozione dei libri di testo

ASSEMBLEA DI

CLASSE Insegnanti,

Genitori della classe

- Discutere la programmazione annuale didattica ed educativa

- Discutere iniziative inerenti alla programmazione

- Verificare il lavoro didattico e gli aspetti educativi della classe

- Eleggere i rappresentanti di classe Rivestono una funzione determinante anche i Comitati Genitori delle scuole primarie e della scuola secondaria. Tali Comitati, che hanno funzione propositiva e di supporto all' Istituzione scolastica, offrono un prezioso contributo nella realizzazione e gestione di momenti di incontro scuola-famiglia e contribuiscono fattivamente alla realizzazione dell’ampliamento dell’offerta formativa proponendo e finanziando importanti progetti educativi. Collaborano, inoltre, nella realizzazione di diversi momenti di festa e di socializzazione che, permettendo a tutte le componenti, docenti, genitori e alunni, di partecipare in maniera attiva, contribuiscono a consolidare l'identità e il senso di appartenenza alla scuola.

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1.10 IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L’ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

Il Dirigente Scolastico coordina l’interazione tra gli Organi Collegiali e si fa garante della legalità e dell’attuazione delle decisioni prese da ciascun organo.

Ricopre un ruolo di coordinamento e di indirizzo, agisce per promuovere e sostenere l’azione progettuale della scuola rinforzando la sua identità culturale, ricerca e sostiene alleanze e intese con i partner educativi del territorio e con le istituzioni.

Il D.S si avvale del contributo dei collaboratori di presidenza, scelti dallo stesso Dirigente, e delega loro varie funzioni relative alla gestione organizzativa dell’Istituto. I collaboratori del Dirigente hanno il compito di sostituirlo in sua assenza, di organizzare le attività del comprensivo e di raccogliere e gestire le diverse problematiche dei plessi.

Per ogni plesso, è presente un coordinatore di plesso che organizza le attività della singola scuola ed è tramite con la direzione.

Altra importante funzione di riferimento è il Dirigente dei Servizi Amministrativi che si occupa di tutta la parte amministrativa organizzando gli uffici e il personale ATA e cura e gestisce il patrimonio.

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Concetta Ponticelli DIRETTORE DEI

SERVIZI AMMINISTRATIVI

Carla Malaguti

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLATICO

Elisa Alietti Patrizia Malagoli

COORDINATORI DI PLESSO

SCUOLA SCUOLA SCUOLA SCUOLA

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1.11 LE FUNZIONI STRUMENTALI

Le Funzioni Strumentali sono docenti, designati dal Collegio Docenti, che collaborano con la Dirigenza per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e per la sua gestione, anche d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.

Nel corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha individuato tre aree di pertinenza delle funzioni strumentali:

AREA 1

Si occupa di: Referenti:

 P.O.F Loi/Cervone

 PROGETTI Alietti/Guandalini M.G.

 FORMAZIONE Loi/Cervone

FUNZIONI STRUMENTALI: Irene Loi e Rosa Cervone

AREA 2

Si occupa di: Referenti:

 CONTINUITA’ /BIENNIO PONTE Ghirri/Cirianni

 ORIENTAMENTO Cirianni

 MONITORAGGIO APPRENDIMENTI

Leonardi/Rivaroli

FUNZIONI STRUMENTALI: Ilaria Ghirri e Salvatore Cirianni

AREA 3

Si occupa di: Referenti:

 PROGETTO Il tempo che occorre

Basiricò

 ALUNNI CERTIFICATI Bocchini/Guazzi

 DISAGIO Bocchini/Ferrari

 BES/DSA Bocchini/ Ferrari

 STRANIERI Lomonaco/Babbini

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 SERVIZI SOCIALI Basiricò/Malagoli

 SCUOLA BOTTEGA Basiricò

 TUTORAGGIO Chiapparino

 COMPITI INSIEME Amuso

FUNZIONI STRUMENTALI: Antonella Ferrari e Rosa Basiricò

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2. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

ISCRIZIONE – AMMISSIONE ALLE SCUOLE (tratto da “Protocollo di Intesa per la Gestione delle Iscrizioni alle Scuole Primarie e Secondarie primo grado”)

In caso di domande di iscrizione in esubero rispetto alla capienza delle classi della scuola, si individuano i seguenti criteri di precedenza per la formazione delle graduatorie per le iscrizioni:

Scuola primaria

1° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono la scuola di riferimento indicata dal Comune nel tabulato "assegnati da stradario" inviato dal Comune alla Scuola

2° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che possono dimostrare di aver ottenuto la residenza nel Bacino Scolastico di utenza della scuola richiesta, unitamente ad un responsabile dell’obbligo scolastico, entro la data fissata per il termine delle iscrizioni

3° gruppo: Alunni aventi fratelli/sorelle ancora frequentanti la scuola (esclusa la classe 5a)

4° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono una scuola diversa da quella indicata dal Comune, ma appartenente allo stesso Istituto Comprensivo (con priorità a chi richiede una scuola con tempo-scuola diverso)

5° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono una scuola diversa da quella indicata dal Comune, ma non appartenente alla stessa Istituzione Scolastica (con priorità a chi richiede una scuola con tempo-scuola diverso)

6° gruppo:

nati dal 1° gennaio al 30 aprile, che richiedono la scuola di riferimento territoriale, come da stradario (residenza nel Bacino scolastico della scuola richiesta)

7° gruppo: nati dal 1° gennaio al 30 aprile che richiedono una scuola diversa da quella di riferimento territoriale (residenza esterna al Bacino

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Scolastico della scuola richiesta)

Nell’ambito dei gruppi: 2 – 3 – 4 – 5 saranno applicati i seguenti criteri:

1. alunni provenienti dalle scuole dell’infanzia vicinorie (da documentare), cioè ubicate all'interno del Bacino Scolastico dell'Istituto Comprensivo;

2. alunni dei quali almeno un genitore presta attività lavorativa nell’ambito della zona di pertinenza della scuola richiesta (da documentare);

3. alunni i cui genitori prestano attività lavorativa e che vengono affidati ai nonni residenti nella zona di pertinenza della scuola richiesta (da documentare).

Note

Si intendono “assegnati allo stradario” coloro che, essendo nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, risultano compresi nel tabulato inviato alle Scuole dal Comune di Modena elaborato sulla base dei Bacini Scolastici modificati in ottemperanza alle richieste formulate dalle Istituzioni Scolastiche Statali; l'ubicazione della residenza in un solo e dato Bacino Scolastico, è altresì consultabile on line sul SIT (Sistema Informativo Territoriale) del Comune di Modena, a partire dal mese di gennaio.

Allo stesso modo, per il gruppo 6, si intendono “come da stradario” coloro che, essendo nati dal 1° gennaio al 30 aprile, sono residenti nello stradario risultante dal tabulato inviato alle Direzioni Didattiche dal Comune di Modena elaborato sulla base dei Bacini Scolastici modificati in ottemperanza alle richieste formulate dalle Istituzioni Scolastiche Statali.

In caso di parità di criteri:

1. gli alunni appartenenti ai gruppi: 2 - 3 - 4 - 5, saranno a loro volta graduati per ordine alfabetico a partire dalla lettera che sarà estratta a sorte durante la riunione con i genitori;

2. gli alunni appartenenti ai gruppi 6 e 7 saranno a loro volta graduati per data di nascita, dando la precedenza agli alunni nati prima.

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Si invitano i genitori che intendono iscrivere i propri figli, nati dal 1° gennaio al 30 aprile dell'anno successivo, alla scuola primaria, ad avvalersi delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’Infanzia frequentate, ai fini del raggiungimento del successo formativo.

I criteri determinano l’ordine di precedenza. Eventuali situazioni particolari, debitamente documentate, saranno valutate a parte.

Scuola secondaria

Dalle iscrizioni dell'anno successivo all'entrata a regime degli Istituti Comprensivi (iscrizioni a.s. 2017/18), gli alunni uscenti dalla scuola primaria proseguiranno il percorso scolastico all’interno dell’Istituto Comprensivo di appartenenza. Gli alunni residenti uscenti da scuole primarie paritarie o fuori comune, saranno assegnati in base all'appartenenza allo stradario dell'istituto comprensivo.

1° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono la scuola di riferimento indicata dal Comune nel tabulato "assegnati da comprensivo e da stradario" inviato dal Comune alla Scuola

N.B.: per il solo a.s. 2016/17, il 1° gruppo si intende composto esclusivamente dagli “assegnati in base allo stradario delle scuole secondarie di primo grado”.

2° gruppo:

Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che possono dimostrare di aver ottenuto la residenza nel Bacino Scolastico di utenza della scuola richiesta, unitamente ad un responsabile dell’obbligo scolastico, entro la data fissata per il termine delle iscrizioni

3° gruppo: Alunni aventi fratelli/sorelle ancora frequentanti la scuola (esclusa la classe 3a)

4° gruppo: Alunni aventi almeno un genitore che lavora nell'ambito del Bacino Scolastico della scuola richiesta

5° gruppo:

Alunni aventi entrambi i genitori che lavorano fuori Modena e con nonni residenti nell'ambito del Bacino Scolastico della scuola richiesta

I criteri determinano l’ordine di precedenza. Eventuali situazioni particolari, debitamente documentate, saranno valutate a parte.

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Note: Si intendono “assegnati da comprensivo e da stradario” coloro che, essendo nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, risultano compresi nel tabulato inviato alle Scuole dal Comune di Modena. Tabulato elaborato sulla base degli iscritti alla 5a primaria delle scuole pubbliche e dei Bacini Scolastici degli Istituti Comprensivi; l'ubicazione della residenza in un solo e dato Bacino Scolastico, è altresì consultabile on line sul SIT (Sistema Informativo Territoriale) del Comune di Modena, a partire dal mese di gennaio.

DOMANDE FUORI TERMINE E TRASFERIMENTI A CLASSI GIÀ FORMATE Le famiglie che non provvedano all’iscrizione online entro i termini previsti dalla circolare ministeriale dell’anno di riferimento, potranno rivolgersi direttamente alla scuola scelta; i trasferimenti a classi già formate vanno formalizzati alla scuola di destinazione per Bacino Scolastico di utenza. Domande fuori termine e richieste di trasferimento saranno accolte qualora vi siano posti disponibili anche in relazione al dimensionamento ottimale della programmazione scolastica. Se la scuola non ha disponibilità di posti si attiverà nel verificare quale scuola può accogliere la richiesta. La ricerca deve avvenire sempre secondo il principio della territorialità (cioè verificando la disponibilità in una logica di prossimità territoriale alla residenza). Di norma non sono previsti trasferimenti in corso d'anno; richieste specifiche saranno valutate dal Dirigente Scolastico. Il Comune in accordo con i Dirigenti Scolastici, una volta abilitato all'accesso all'anagrafe nazionale degli studenti, potrà svolgere un ruolo di coordinamento informativo.

FORMARE CLASSI EQUIETEROGENEE

Le classi dovranno essere equieterogenee quanto a:

1. Numero di alunni, fatta salva la presenza di alunni certificati 2. Numero di maschi e femmine

3. Numero di alunni stranieri

4. Distribuzione dalle scuole di provenienza, secondo il criterio di non concentrazione

5. Distribuzione delle problematiche più gravi di:

a) Salute, certificate e non b) Difficoltà di apprendimento

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c) Difficoltà sociali, relazionali e comportamentali, che saranno esaminate con particolare attenzione

d) Difficoltà rilevate e segnalate dagli insegnanti

6 Mantenere insieme alunni in considerazione di specifiche segnalazioni degli insegnanti dell’ordine precedente

7 Garantire la continuità di sezione nella quale è inserito un fratello o una sorella ancora frequentante.

FAVORIRE LO SVILUPPO INDIVIDUALE

Sarà favorito lo sviluppo autonomo di ciascun alunno:

 Dividendo alunni su segnalazione degli insegnanti dell’ordine precedente.

 Mantenendo nella stessa classe alunni che rinforzano vicendevolmente i percorsi di maturazione.

 Nell’inserimento dei fratelli gemelli, dopo aver recepito l’orientamento dei genitori e sentita la valutazione degli insegnanti dell’ordine precedente, secondo una linea orientata alla separazione.

Note:

Eventuali situazioni particolari, segnalate dalle famiglie, verranno presentate direttamente al Dirigente Scolastico e valutate in occasione di incontri appositamente concordati.

PROCEDURA DI FORMAZIONE CLASSI PRIME (in osservanza dei criteri generali deliberati dal Consiglio d’Istituto)

1. La formazione in ingresso e delle classi prime viene effettuata da apposita commissione, nominata dal DS ed approvata dal Collegio dei docenti.

2. Della Commissione fanno parte: il Dirigente scolastico, i docenti referenti per la Continuità, i componenti della commissione continuità. Compongono la commissione continuità: per la scuola secondaria i docenti che non sono impegnati negli esami di stato, per le scuole primarie i docenti nominati in apposite commissioni.

3. La Commissione ha il mandato di assicurare che il passaggio tra i diversi ordini di scuola avvenga nel modo più adeguato possibile rispetto ad un positivo inserimento di ciascun alunno nelle nuove classi.

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A tale scopo:

 Raccoglie, in maniera sistematica per ogni alunno, i dati relativi al precedente percorso scolastico, sia nell’ambito dello sviluppo della personalità che in quello dell’acquisizione delle competenze specifiche, utilizzando specifici modelli predisposti dalla commissione stessa, per la scuola secondaria, concordati a livello cittadino, per la primaria, e approvati in collegio.

 Esamina e riordina tali dati, per procedere alla formazione delle nuove classi tenendo conto dei criteri sopra riportati

 Riesamina la formazione delle classi insieme agli insegnanti dell’ordine precedente

 Provvede ad inserire, nel rispetto di obiettivi e criteri deliberati, eventuali alunni non facenti parte degli elenchi precedenti:

a) alunni non ammessi alla classe successiva b) nuovi arrivi.

4. Nei plessi Giovanni XXIII e Menotti i docenti si riservano di effettuare una settimana di osservazione e scambi di alunni tra i diversi gruppi per garantire una formazione omogenea e più equilibrata delle future classi prime. Pertanto le classi saranno definite in modo ufficiale a partire dalla seconda settimana di scuola.

5. Il docente referente per la continuità:

 Convoca e coordina la Commissione

 Custodisce gli atti e li consegna ai docenti interessati

 Predispone i prospetti necessari alla raccolta e al riordino dei dati.

 Tiene i rapporti con i vari ordini di scuola.

 Assicura il passaggio delle informazioni ad ogni Consiglio di Classe 1^ e ai team docenti di scuola primaria, nel periodo precedente l’inizio delle lezioni.

6. Per l’inserimento di alunni in corso d’anno, procede il Dirigente Scolastico sentiti: i docenti di team della primaria e dei consigli di classe della secondaria, i referenti per la Continuità, i collaboratori di sede, il referente alunni stranieri per il caso di specie.

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3. PATTO DI CORRESPONSABILITA’

Gli obiettivi prioritari della scuola sono:

• fornire ai bambini/ragazzi un bagaglio di competenze e la capacità di saperle impiegare per orientarsi nel percorso di crescita cognitiva ed emotiva;

• trasmettere valori per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità, allo scopo di assumere consapevolezza di sé ed autonomia nelle scelte.

Con il DPR 235/2007, che modifica il DPR 249/1998 (Statuto degli studenti), si istituisce il “Patto di corresponsabilità educativa”, uno strumento di sviluppo formativo e di mediazione orientato a porre in evidenza i ruoli che le singole figure (alunni/figli, genitori, docenti) rivestono all'interno della scuola e le loro rispettive responsabilità, definendo un sistema di regole reciproche.

Si tratta di uno strumento che, insieme alla legge sull'autonomia scolastica (DPR 275/1999), rafforza la funzione educativa della scuola e la possibilità di avviare sinergie virtuose tra i soggetti che la compongono ed il territorio.

FINALITA’ DEL PATTO EDUCATIVO

La lettura congiunta del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Piano

dell’Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta la carta d'identità del nostro istituto, in quanto contiene le buone pratiche concordate dalle parti coinvolte.

La sottoscrizione del patto da parte di genitori, alunni e insegnanti, vincola gli stessi al rispetto delle regole in esso contenute.

Il nostro Istituto comprensivo si può considerare come un sistema costituito da numerose componenti in cui ciascuna è in relazione con tutte le altre (dirigente scolastico, docenti, genitori, alunni, personale amministrativo, collaboratori scolastici). Affinché questo “sistema” sia in grado di raggiungere gli obiettivi posti, ogni componente deve essere coerente con il ruolo che riveste, sfruttando al meglio le proprie competenze e quelle offerte dall’organizzazione. Docenti e genitori assumono, con modalità differenti, il

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ruolo condiviso di educatori nei confronti degli alunni / dei figli, nel rispetto della funzione della scuola, che ha al centro il benessere dell’alunno e il suo processo di apprendimento.

Tra gli obiettivi fondamentali si tenderà soprattutto a valorizzare:

• il benessere, l’equilibrio e la pienezza dei rapporti interpersonali;

 la fiducia verso l’ambiente scolastico e sociale

• le competenze intese come capacità, secondo le età, di utilizzare in concreto le conoscenze acquisite e di coglierne l’organicità e la coerenza;

• l'educazione, intesa come acquisizione delle capacità di rapportarsi con coetanei e non, in ogni contesto, sperimentando valori quali rispetto, accoglienza, condivisione, solidarietà, giustizia e correttezza;

• lo spirito critico, inteso come insieme di strumenti necessari per orientarsi nelle situazioni e negli ambienti che l’alunno dovrà affrontare nel percorso di crescita cognitiva ed emotiva;

• l’autonomia, intesa come percorso che, prendendo le basi dal “saper fare”, giunge a formare persone in grado di operare scelte consapevoli.

E’ importante sottolineare che alla base di tutto ci sarà la “relazione”, strumento fondamentale di lavoro delle identità che operano all'interno della scuola.

I DOCENTI

, al fine di promuovere il successo formativo di ogni alunno, si impegnano, nei confronti di alunni e genitori, a:

- proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni degli alunni - promuovere la motivazione ad apprendere

- tener conto dei tempi e ritmi di apprendimento di ciascuno

- rendere l’alunno consapevole delle proprie capacità, degli obiettivi e dei percorsi intrapresi

- promuovere l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali - garantire la trasparenza nella valutazione e la tempestiva correzione dei compiti

- distinguere sempre il giudizio sull’errore dal giudizio sulla persona

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