Dati Istat relativi al I trimestre 2016.
SOMMARIO
Editoriale, p. 1
Dati Istat I trim 2016, p. 2 Considerazioni conclusive, p. 5 I numeri, p. 6
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Editoriale
I dati Istat relativi al primo trimestre restituiscono una situazione di chiaro miglioramento del mercato del lavoro in Lombardia. Il numero dei disoccupati resta alto, ma gli occupati medi degli ultimi 12 mesi sono saliti allo stesso livello della media del 2008, ultimo anno prima della crisi.
Questo recupero avviene con una crescita del lavoro dipendente, a discapito di una costante decrescita del lavoro autonomo. In un confronto con i dati nazionali appare evidente come il recupero rispetto ai livelli 2008 sia stato lento e progressivo, ma i livelli occupazionali non hanno conosciuto la seconda caduta occupazionale avvenuta nel 2013. La crescita occupazionale presente avviene quindi con una redistribuzione territoriale che vede in Milano e nella Lombardia un polo di attrazione e di concentrazione delle risorse umane più specializzate del paese, specialmente in alcuni settori manifatturieri, nella finanza, nella moda, nel design, nella ricerca, nella sanità e nella comunicazione. Il ruolo specifico di Milano come polo di attrazione richiede un ripensamento complessivo delle politiche del lavoro in una ottica più ampia di bacino di attrazione.
Dati ISTAT I trimestre 2016
Istat ha reso disponibile il 9 giugno alcuni dati disaggregati per regione relativi alla rilevazione continua della forza lavoro, che riporta i tassi di disoccupazione e altre variabili rilevanti del mercato del lavoro. Nel primo trimestre 2016, secondo ISTAT,
il tasso di disoccupazione in Lombardia è al 7,8%, contro l’8,4% del trimestre precedente (-0.6), un valore inferiore (-0.8) anche a quello fatto registrare nel I trimestre del 2015 quando il tasso di disoccupazione era all’8,6% (vedi figura 1).
Figura 1 - Tasso di disoccupazione in Lombardia
Fonte: elaborazione Arifl su dati ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro, I trimestre 2016 Il tasso di disoccupazione totale e quello maschile
stanno progressivamente scendendo dalla metà del 2014 e si stanno assestando nella fascia di oscillazione compresa fra il 6 e l’8%, mentre il tasso di disoccupazione femminile si mantiene su una fascia di oscillazione di circa un punto percentuale al di sopra.
Nel complesso i disoccupati ammontano a circa 365mila unità, un valore in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente, quando i disoccupati erano 393mila (-29mila), sia rispetto al I trimestre 2015 quando erano 398mila (-33mila) - figura 2.
Figura 2 - Disoccupati in Lombardia (in migliaia).
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La riduzione del numero dei disoccupati riguarda sia i disoccupati senza precedenti esperienze lavorative sia con precedenti esperienze, anche se in misura maggiore per questi ultimi, meno 25mila persone rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (figura 3).
Risultano in diminuzione, fra le non forze lavoro, anche le cosiddette forze di lavoro potenziali, vale a dire le persone che sono in qualche modo interessate al lavoro ma alle quali mancano i requisiti, oltre alla mancanza di lavoro, per potersi classificare come disoccupati.
Ricordiamo che i disoccupati sono definiti tali perché: hanno effettuato almeno un’azione attiva di
ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento;
sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive;
oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.
Istat rileva quindi fra le non forze lavoro le persone che cercano lavoro ma non attivamente (e quindi non hanno cercato lavoro di recente), oppure che cercano lavoro ma non sono disponibili a lavorare nelle prossime due settimane, oppure che non svolgono attività di ricerca del lavoro ma che sarebbero disponibili a lavorare se si presentasse una specifica occasione.
Figura 3 – Forze lavoro potenziali in Lombardia (in migliaia).
Fonte: elaborazione Arifl su dati ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro, I trimestre 2016. Le persone che cercano lavoro non attivamente
sono probabilmente il gruppo che contiene il maggior numero di scoraggiati, e ha fatto rilevare un calo negli ultimi due trimestri, dopo una crescita sostanzialmente continuativa dal 2008.
In Italia nel primo trimestre 2016 il tasso di disoccupazione è pari all'12,1%, -0,9 punti percentuali in confronto a un anno prima; la riduzione riguarda sia gli uomini sia le donne,
l'indicatore è pari all'11,5% per gli uomini e all’12,9% per le donne.
Figura 4 – Occupati in Lombardia (scala di sinistra) e in Italia (scala di destra) – in migliaia.
Fonte: elaborazione ARIFL su dati ISTAT – rilevazione continua delle forze di lavoro – I trimestre 2016
Si conferma la tendenza positiva della crescita del numero degli occupati in Lombardia, nel primo trimestre le persone occupate sono 4.300mila,
73mila in più rispetto al I trimestre 2015 e 15mila in più rispetto al trimestre precedente.
Figura 5 – Occupati dipendenti (scala di sinistra) e indipendenti (scala di destra) in Lombardia– in migliaia.
Fonte: elaborazione Arifl su dati ISTAT, rilevazione continua delle forze di lavoro, I trimestre 2016. In particolare l’incremento del numero degli
occupati è da attribuire alla crescita dei lavoratori
dipendenti sia a livello tendenziale che
congiunturale; nel primo trimestre di quest’anno ammontano a 3.370mila persone, +26mila rispetto
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Considerazioni conclusive
Nel primo trimestre 2016 si è consolidata la crescita dell’occupazione. La media degli occupati negli ultimi 12 mesi è pari alla media degli occupati del 2008, ultimo anno prima dell’inizio della crisi economica globale. Il tasso di disoccupazione medio resta elevato, soprattutto perché hanno avviato la ricerca del lavoro persone che in precedenza non partecipavano al mercato del lavoro.
Possiamo concludere che:
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Lombardia in numeri
Fonte: ISTAT (Rcfl aggiornati al I trim 2016). Valori espressi in migliaia (*) e in percentuale (**)