Istituto Professionale Statale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “E.V. CAPPELLO”
Piedimonte Matese (CE) – cap 81016 – via Salvo D’Acquisto, 1 Tel. 0823911648 – Fax 08231876505
email: CERH010001@istruzione.it – web:www.alberghieropiedimonte.gov.it
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA 2016/2017 – 2018/19
AGGIORNAMENTO PTOF 2018/19
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (prof.ssa Clotilde M. Riccitelli)
Firma autografa omessa ex art. 3n DLgs 39/1993
INDICE
Presentazione dell’istituto 3
La formulazione delle priorità e traguardi triennali 4
Le tabelle di sintesi del RAV 5
Il piano triennale dell’offerta formativa 7
Finalità del documento 11
Il curricolo 23
Traguardi di competenza per la costruzione del curricolo 24
Discipline e quadro orario 27
Discipline e quadro orario Corso Serale 33
Indagine dei bisogni e progettualità d’istituto 39
L’impianto progettuale 40
Fondi strutturali europei 43
Qualità 48
Inclusione 49 Valutazione 52 Scelte di Gestione e Organizzazione 59
Alternanza Scuola-Lavoro 61
Scuola digitale 63
Formazione in servizio dei docenti 64
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 67
Fabbisogno personale docente 67
Organigramma 72
Organico e Fabbisogno formativo Personale Ata 76
Monitoraggio e autovalutazione d’istituto 77
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’ISTITUTO
L’Istituto “E. V. Cappello” di Piedimonte Matese opera da oltre cinquant’anni nell’alto casertano e, negli anni, è sempre più diventato nel settore enogastronomico e alberghiero un sicuro centro di riferimento culturale e professionale.
Il territorio si caratterizza per la sua pressoché incontaminata bellezza naturale e per la presenza di svariati e importanti siti archeologici. Tali elementi si intrecciano con la presenza di una discreta ristorazione che sfrutta i numerosi prodotti tipici che offrono opportunità strategiche sia per la valorizzazione delle tradizioni matesine, sia per promuovere l’economia e il benessere del territorio dell’alto Casertano.
Il contesto socio-economico del territorio presenta le caratteristiche peculiari delle aree meridionali interne: alti livelli di disoccupazione giovanile, persistenza del fenomeno dell'emigrazione lavorativa, crisi delle poche realtà produttive industriali e imprenditoriali della zona, attività del settore terziario legate prevalentemente ai servizi pubblici, associate alla ricerca di nuove funzioni e ruoli delle tradizionali attività agricole e artigianali da parte delle diverse comunità locali.
L’istituto è frequentato da 476 per il corso diurno e 81 alunni per il corso serale. Gli alunni del corso diurno presentano una diversa estrazione sociale, molti provengono dai paesi limitrofi della dorsale e altri dal bacino di Caserta e qualcuno anche dalla periferia napoletana con evidenti situazioni di disagio sostanzialmente legati ai mezzi di trasporto locale pubblico. Gli alunni del corso serale, invece, sono per la maggior parte diplomati e laureati e presentano esigenze e motivazioni diverse.
FINALITÀ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA
L’Istituto, coerentemente con le finalità del sistema di istruzione poste in essere dal legislatore con l’emanazione della Legge 107/2015, dà piena attuazione all’autonomia scolastica ponendosi come anello di congiunzione tra le offerte del territorio e gli Enti locali che contribuiscono alla crescita professionale degli studenti.
Il comma 1 dell’art. 1 della legge 107/2015 recita che “Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini, la presente legge dà piena attuazione all'autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla dotazione finanziaria”.
Pertanto, la nostra Istituzione promuove il successo formativo, culturale ed umano dei propri allievi e lo sviluppo integrale in tutte le sue dimensioni: cognitive, emotive-affettive, socio- relazionali, morali, motorie, al di là di ogni forma di svantaggio fisico, sociale ed economico.
Una scuola di tutti e per tutti che, attraverso la valorizzazione completa del potenziale individuale, fonda il proprio agire sul soggetto in formazione impegnandosi e assicurandogli valide e numerose opportunità di successo.
Come sta a dimostrare la sua storia, da tempo l’Istituto è un qualificato centro leader sul territorio nel campo dei servizi alberghieri e della ristorazione, costituendo una valida opportunità, diversa e stimolante, per quanti vogliano confrontarsi con le diverse realtà sia vicine, sia lontane, a
partire dal contesto locale e nazionale fino a quello europeo e internazionale, portando con sé, con orgoglio, il valore aggiunto delle nostre tradizioni e della tipicità della terra matesina.
LA FORMULAZIONE DELLE PRIORITÀ E DEI TRAGUARDI TRIENNALI
PREMESSA
La formulazione delle priorità e dei traguardi triennali, graduati dai relativi obiettivi ed azioni, è alla base della stesura del PTOF dell’Istituto “E.V. Cappello” che vuole raccontare una trama progettuale identitaria, coerente con il raggiungimento dei traguardi prefissati, di impatto e, soprattutto, fattibile.
Se è vero che tra i suoi fondamenti ci sono le riflessioni emerse nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), è altrettanto vero e importante l’impegno che sarà posto in essere verso altre attività di spessore, collaterali ma funzionali ai percorsi di miglioramento individuati.
Il PTOF definisce, quindi, un orientamento e una direzione, traccia il percorso evolutivo della scuola previsto nel triennio 2016/17 – 2018/19 e si assume consapevolmente precisi impegni nei confronti degli studenti, delle loro famiglie e del territorio. Il percorso evolutivo disegnato è l’impegno della Scuola e su di esso si è deciso di far convergere tutti gli sforzi sia in termini di risorse professionali, sia finanziarie e strumentali, sia infine di ricerca di supporti e collaborazioni con enti, organismi e associazioni del territorio in una prospettiva sinergica di pianificazione, programmazione e gestione.
Conditio sine qua non per il raggiungimento degli obiettivi posti da questa Istituzione in modo uniforme in tutte le classi è operare collegialmente per individuare e costruire un modello condiviso di scuola, definito in sede progettuale e di impostazione metodologico – disciplinare, dalle scelte curricolari e progettuali e dal sistema di monitoraggio, verifica e valutazione adottati.
Tale volontà ha comportato la messa a regime dei dipartimenti disciplinari quale luogo di scelte culturali, di confronto metodologico, di proposte di formazione e aggiornamento, di individuazione di strumenti e modalità per la rilevazione di standard di apprendimenti, di diffusione e documentazione delle buone pratiche, anche in relazione agli alunni disabili, con DSA e BES, implementando la collaborazione, la cooperazione e la sinergia tra docenti oltre il campo di azione dei Consigli di Classe.
Il presente Piano è inviato al competente USR CAMPANIA, pubblicato nell’apposita sezione “Scuola in chiaro” della Home Page del MIUR e all’Albo on line della Scuola all’indirizzo:
www.alberghieropiedimonte.gov. it
LA FORMULAZIONE
L’istituto, pur considerando importanti tutte le priorità evidenziate nel RAV, al fine di assicurare una concreta fattibilità del percorso che va a intraprendere, ha deciso di focalizzare la propria attenzione e i propri sforzi principalmente su due obiettivi, entrambi di forte impatto sulle finalità istituzionali. Tali obiettivi hanno il carattere dell’urgenza, sono interconnessi e in grado di delimitare i contesti educativo – didattici entro i quali gravitano molte altre attività poste in essere dalla scuola.
Gli obiettivi prioritari per il triennio 2016/17 – 2018/19 sono:
1. Il miglioramento dei risultati scolastici: rispetto sia alle prove standardizzate nazionali INVALSI, sia al numero dei respinti per anno di corso, sia agli alunni che abbandonano gli studi al termine del biennio dell’obbligo formativo, sia infine a quelli che concludono l’anno con sospensione di giudizio;
2. Il miglioramento dei risultati a distanza, in ordine sia al successo formativo post- secondario, sia a più rapidi e soddisfacenti inserimenti nel mondo del lavoro, sia a forme consapevoli e innovative di autoimprenditorialità.
Il conseguimento di migliori risultati nel percorso curricolare è una leva importante per la costruzione dell’autostima personale, inoltre un percorso scolastico sereno presenta potenziali vantaggi socio-economici non solo per l’interessato, ma per tutta la comunità in termini di contenimento della spesa per l’istruzione e di crescita del territorio di riferimento.
Il miglioramento degli esiti a distanza e sul lungo periodo è, per certi aspetti, il punto di convergenza dei risultati dell’operato della scuola, anche per la sua connaturata connessione con l’inserimento nel mondo del lavoro al termine del percorso di studi medi o successivamente al prosieguo universitario e/o di specializzazione tecnico – professionale post diploma per i risvolti socio - economici e personali di cui la scuola non può non farsi carico.
La scuola, infatti, non può non indagare sui tassi di occupazione e di prosecuzione negli studi e riflettere sull’efficacia della sua azione formativa anche per le note e diffuse problematiche di disoccupazione giovanile.
Secondo una logica di miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento, la proiezione dell’azione dell’istituto oltre il termine degli studi secondari non può non riguardare i percorsi formativo – professionali e gli esiti sia degli studenti normodotati, sia degli studenti disabili, sia degli studenti portatori di Bisogni Educativi Speciali.
Per chiarezza espositiva si sintetizzano nelle seguenti tabelle gli elementi essenziali del Rav.
Le tabelle di sintesi del RAV
RAV: RISULTATI SCOLASTICI Priorità Traguardi Indicatori
Ridurre il numero degli alunni respinti e in
dispersione
Diminuire il numero degli studenti respinti e/o in
abbandono
Percentuale di alunni i cui esiti formativi risultino migliorati nel confronto tra i
risultati del primo e del secondo quadrimestre
Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e strategie
innovative Ridurre il numero degli
alunni con sospensione di giudizio
Diminuire il numero degli studenti con sospensione di
giudizio Migliorare
l’orientamento in ingresso Diminuire significativamente il numero degli alunni che manifestano incertezze sull’indirizzo da
scegliere Incrementare i raccordi
organici con la formazione professionale
Diminuire significativamente il numero
degli studenti respinti e in abbandono
RAV: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Priorità Traguardi Indicatori
Potenziare l’educazione al comportamento
corretto
Aumentare l'introiezione di comportamenti corretti
Osservazione della qualità dei processi di partecipazione alla vita della
scuola Rafforzare la conoscenza
dei testi d’Istituto relativi al comportamento
Implementare l’educazione alla cittadinanza
attiva
Educare ad esercitare un ruolo propositivo e attivo nel
contesto di riferimento;
Assunzione di responsabilità e della cura dei
beni comuni;
Implementare le competenze e le abilità rispetto
alla capacità di elaborare un progetto di studio e di lavoro
soddisfacente e concreto
Migliorare le performance concrete e il livello di responsabilizzazione e di
autonomia
RAV: RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE Priorità Traguardi Indicatori
Diminuire la varianza
interna alle classi e fra le classi Diminuire la varianza interna alle classi e quella fra le
classi
Percentuale di alunni i cui esiti formativi risultino migliorati nel confronto tra i
risultati del primo e del secondo quadrimestre;
Indice di “varianza” tra le classi
Migliorare il punteggio
delle prove in tutte le classi Aumentare il numero di studenti collocati nei livelli 2, 3,
in italiano e in matematica.
Ridurre il numero di studenti al livello 1, 2.
Motivare gli studenti ad affrontare con consapevolezza le prove nazionali
Ridurre le risposte casuali, non date e i comportamenti
opportunistici.
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
LA PREMESSA
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa (P.T.O.F.), è elaborato in conformità ai dettami della legge 13 luglio 2015, n. 107 di “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
E’ il documento programmatico di valore identitario con il quale si declinano i percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa degli alunni: esso è orientato a esprimere le peculiarità dell’Istituto Alberghiero Cappello.
L’elaborazione e l’approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa si collocano nell'ambito del pieno esercizio dell’autonomia scolastica secondo quanto previsto dalla legge 107/2015 per la pianificazione triennale dell’azione promossa dalla Scuola e coerente con i valori nei quali l’Istituto si riconosce e in linea con le priorità emerse e i conseguenti obiettivi di miglioramento, intesi anche come traguardi da raggiungere.
IL VALORE IDENTITARIO
Il PTOF è concepito come carta di identità culturale, educativa e progettuale del Cappello, attraverso la quale si evidenziano le peculiarità della sua offerta formativa, ovvero la realizzazione della sua autonomia, nel solco della vigente normativa. In altri termini, esso costituisce lo strumento progettuale triennale per gli anni scolastici 2016/17 – 2018/19 con il quale l’Istituto definisce il proprio profilo peculiare e le relative specifiche intenzionalità educative, formative e gestionali.
LA COERENZA CON IL RAV (PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI DI PROCESSO) L'avvio del Sistema Nazionale di Valutazione ha previsto l’elaborazione del RAV che ha consentito al Collegio di individuare le priorità della propria azione e di concretizzarle in traguardi triennali. Il raggiungimento dei traguardi posti per il triennio di riferimento si perseguirà definendo la progressione delle azioni di miglioramento individuate che saranno costantemente sottoposte a monitoraggio, vigilate, controllate e valutate.
Tutte le azioni saranno documentate e condivise dai diversi organi collegiali, sottoposte alla riflessione di tutte le componenti professionali della scuola – personale docente e ATA e DS – e degli studenti e dei genitori nonché degli attori territoriali (enti, associazioni in rete, stakeholders).
L'elaborazione del PTOF è orientata alla puntuale ricerca della coerenza tra il PTOF stesso, il Rapporto di autovalutazione e il Piano di miglioramento.
LA COERENZA CON IL PROGRAMMA ANNUALE Le enunciazioni programmatiche del PTOF saranno strettamente connesse:
● con il Programma Annuale d’Istituto per la coerente allocazione e gestione delle risorse finanziarie;
● con la Contrattazione Integrativa d’Istituto per un’armonica e finalizzata gestione delle risorse umane disponibili.
GLI STAKEHOLDERS
Gli studenti e le famiglie. Il PTOF è il risultato di un’azione attenta di ascolto ed esame delle istanze di qualificata formazione culturale e professionale, manifeste e tacite, degli studenti e delle loro famiglie. Tali esigenze sono concretizzabili nelle richieste tra loro interconnesse di:
● sostegno al conseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno, in termini di
innalzamento del livello di istruzione e delle competenze degli studenti, miglioramento generale dei risultati, riduzione di ripetenze e sospensioni di giudizio, controllo e contenimento della dispersione, promozione del benessere;
● sostegno al conseguimento di positivi risultati nel breve – medio – lungo periodo per quanto concerne sia il successo formativo post-secondario, sia un soddisfacente inserimento professionale nel mondo del lavoro.
IL TERRITORIO E GLI ACCORDI DI RETE
Il PTOF si struttura intorno a una fitta e consolidata rete di relazioni con il territorio costituito dagli Enti locali, in particolare il Comune di Piedimonte Matese, e dalle varie entità istituzionali, socio- sanitarie, educative, di collocamento lavorativo, culturali ed economiche in cui il territorio medesimo si declina e alle cui risorse la scuola attinge per costruire un’offerta formativa più significativa.
A partire dall’a.s. 2016/17 l’Istituto rientra nella Rete territoriale dell’Ambito 09 (normativa di riferimento reti di ambito: commi 70, 71, 72 e 74 dell’art.1 della Legge 107 del 2015) e aderisce alle iniziative formative proposte.
L’ Istituto Cappello è promotore e capofila del POLO FORMATIVO DEL MATESE, rete inter istituzionale riconosciuta dalla Regione Campania ed è membro della Re.Na.I.A. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri).
Nell’a.s. 2017/18 ha stipulato l’accordo di rete “Percorsi Enogastronomici Italo Francesi” con altri istituti alberghieri della regione al fine di realizzare gemellaggi con Istituti scolastici francesi di analogo indirizzo e attivare contatti tra le istituzioni scolastiche e le imprese per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Per agevolare il percorso d’Inclusione di alunni con disagio, l’Istituto è entrato a far parte della rete
“Percorsi di inserimento attivo per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, scuola capofila I.C. “N.
Ventriglia”.
Infatti, il RAV ha già individuato le connessioni dell’Istituto con il contesto territoriale quale punto di forza, anche se la scuola non considera tale posizione come punto di arrivo ma di partenza per nuovi traguardi e iniziative prevedendone, nel contempo, un’ulteriore implementazione.
TRIENNIO 2016/17 - 2018/2919
PRIORITÀ TRAGUARDI OBIETTIVI
Migliorare gli esiti delle prove INVALSI e attenuare le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali nella media della Campania per votazione conseguita all'esame dagli studenti diplomati.
Rientrare nella media regionale della Campania per votazione conseguita all'esame dagli studenti diplomati;
Rientrare nelle medie espresse dal Sud Italia nelle prove standardizzate di italiano e matematica.
Migliorare le pratiche di progettazione in riferimento alle competenze, monitorare e revisionare le scelte progettuali;
Individuazione sistematica e puntuale degli alunni BES e attivazione delle relative procedure didattiche;
Percorsi individualizzati volti alla valorizzazione delle eccellenze e delle potenzialità del singolo;
Implementare azioni di
monitoraggio sistematiche;
Migliorare le modalità di progettazione didattica.
Potenziare l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali Valorizzare della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio
Creare reti con le scuole secondarie di 1° grado più prossime per favorire i processi di continuità;
Interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Rinnovare la didattica Potenziare le metodologie digitali e le attività di laboratorio
Alfabetizzare all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini (smartphone, tablet, ecc.)
Formare i docenti per migliorare la didattica al fine di curare maggiormente il curricolo, incentivare il dialogo tra discipline e incrementare l’uso delle tecnologie nella didattica;
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
Cablaggio completo di tutto l’Istituto.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Entrambi i traguardi posti dalla scuola presentano problematiche comuni riconducibili sia a situazioni di carenze strumentali, sedimentate nel corso degli anni scolastici precedenti, sia a ragioni squisitamente motivazionali. Le priorità declinate per i due traguardi appaiono, quindi, perfettamente intercambiabili e cumulabili.
Le riflessioni del team, condivise con i diversi Organi Collegiali, hanno portato anche alla condivisione dei traguardi di miglioramento. Infatti, il miglioramento degli esiti scolastici e non ottenuti dagli alunni può essere favorito e sostenuto solo attraverso la condivisione dei processi, dei percorsi da parte di tutti i docenti della scuola e dal loro ricorso a metodologie innovative, fortemente motivanti e capaci di promuovere la fiducia nel proprio potenziale.
I punteggi ottenuti dagli studenti in Italiano della scuola alle prove INVALSI evidenziano differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali e nazionali; ugualmente i punteggi ottenuti dagli studenti in Matematica sono significativamente inferiori alle citate medie regionali e nazionali. Le differenze si attenuano se confrontate con le scuole con background socio-economico-culturale simile.
Elemento positivo è la constatazione che il fenomeno del cosiddetto “cheating” all’interno della Scuola tra gli studenti sottoposti a prove, sia Invalsi, sia d’istituto, è piuttosto contenuto.
Le percentuali degli alunni con livelli di apprendimento 1 e 2 in Italiano e Matematica e in entrambe le discipline sono abbastanza significative.
L'azione della scuola dovrà, quindi, essere volta a ridurre l'incidenza numerica e la dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di apprendimento posta al di sotto di una determinata soglia.
L'area degli esiti in tale contesto necessita di urgenti interventi da realizzare nel breve termine: il miglioramento in Italiano e Matematica deve avere un immediato e diretto riscontro sia nella rilevazione periodica intermedia, sia di fine anno scolastico, sia in ambito sociale e nei confronti di altri sistemi formativi.
Nella prospettiva del miglioramento degli esiti formativi di tutti gli alunni, l'area dell'integrazione e inclusione rappresenta uno dei processi che maggiormente incide sul funzionamento del sistema.
Il miglioramento degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e metodologie innovative tra docenti della comunità, di pratiche professionali, attraverso opportune azioni di formazione rispondenti agli effettivi bisogni formativi.
Centrare la propria attività verso la costruzione di un curricolo, oltre a consentire coerenza e coesione all’intera formazione di base, garantisce la progressiva armonizzazione dei metodi, cioè delle metodologie e strategie didattiche, degli stili educativi, delle concezioni e delle pratiche di insegnamento ed apprendimento.
Punti di forza/risorse … in pillole
● L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali professionali sono usati con frequenza elevata da tutte le classi.
● La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti, con la risoluzione di situazioni conflittuali gestite in modo efficace.
● La scuola realizza iniziative formative per i docenti, valorizzando le risorse con l'assegnazione degli incarichi, in funzione delle competenze possedute. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualità. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.
● I nostri servizi formativi sono volti a favorire l'equilibrato sviluppo fisico, psichico, cognitivo e comunicativo degli studenti, a promuovere conoscenze, abilità e competenze di apprendimento e di socializzazione di ciascuno, a facilitare l'instaurarsi di relazioni significative tra studenti e adulti e tra studenti e studenti, offrendo stimoli al percorso di crescita di questi ultimi, promuovendo ed integrando l'esperienza educativa con le attività del mondo del lavoro e del contesto sociale.
● Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attività didattiche sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità culturale.
● Attraverso eccellenti esperienze di alternanza scuola-lavoro, non solo nell'ambito dei PON o di progetti specifici, ma anche in esperienze singole a seguito di convenzioni con l’azienda ospitante, gli studenti si orientano al lavoro e nel contempo acquisiscono conoscenze fondamentali sulle realtà produttive del territorio. La scuola realizza, altresì, percorsi per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni in collaborazione con le università del territorio e con il Centro per l’impiego di Piedimonte Matese.
FINALITÀ DEL DOCUMENTO
Gli obiettivi finali, previsti dal Piano triennale, sono declinati in step progressivi e tassonomici, da realizzarsi nel triennio come indicato nel prospetto seguente.
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
Priorità fissate per il servizio di istruzione e formazione nel triennio 2016/17 – 2018/19 MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI SCOLASTICI
Anno scolastico 2015/16:
✓ alunni con giudizio sospeso, n. 162 pari al 28%
✓ alunni non ammessi, n. 78 pari al 13%
Partendo dall’analisi del Rav, si fissano per il triennio le seguenti finalità relative al miglioramento degli esiti degli studenti:
Anno scolastico 2016/17
✓ alunni con giudizio sospeso, n.
67 pari al 14,7 %
✓ alunni non ammessi, n.30 pari al 6,6 %
✓ alunni diplomati con 100/100 e 100/100 con lode, n. 2 pari al 2%
✓ alunni diplomati con voto tra 90/100 e 99/100, n.1 pari all’
1%.
FINALITÀ Classi prime/seconde:
- Ridurre il numero di alunni con livelli di apprendimento 1, 2 in italiano e matematica, almeno del 9%;
- Migliorare la qualità delle attività di recupero;
- Monitorare e revisionare le scelte progettuali (somministrazione prove di ingresso, in itinere e finali per classi parallele almeno in Matematica, italiano e inglese).
Declinazione degli Obiettivi Finali 016/17
017/18
018/19
Classi terze:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di qualifica;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability.
Classi quarte /quinte:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di stato;
- Ridurre dell’1% le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali, nella media della Campania, per votazione conseguita all’esame;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze autoimprenditoriali e successo formativo post-secondario anche in chiave internazionale.
Anno scolastico 2017/18
✓ alunni con giudizio sospeso, n.
101 pari al 20,6 %
✓ alunni non ammessi, n.80 pari al 15,5 %
✓ alunni diplomati con 100/100 e 100/100 con lode, n. 8 pari all’8%
✓ alunni diplomati con voto tra 90/100 e 99/100, n.12 pari al 12%.
Classi prime/seconde:
- Ridurre il numero di alunni con livelli di apprendimento 1, 2 in italiano e matematica, almeno del 9,5%;
- Migliorare la qualità delle attività di recupero;
- Monitorare e revisionare le scelte progettuali (somministrazione prove di ingresso, in itinere e finali per classi parallele almeno in Matematica, Italiano e Inglese)
Classi terze:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di qualifica;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability.
Classi quarte /quinte:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di stato;
- Ridurre dell’1,5 % le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali, nella media della Campania, per votazione conseguita all’esame;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze autoimprenditoriali e successo formativo post-secondario anche in chiave
internazionale.
Anno scolastico 2018/19
✓ alunni con giudizio sospeso, n.
000 pari al 00%
✓ alunni non ammessi, n.000 pari al 00%
Classi prime/seconde:
- Ridurre il numero di alunni con livelli di apprendimento 1, 2 in italiano e matematica, almeno del 10%;
- Migliorare la qualità delle attività di recupero;
- Monitorare e revisionare le scelte progettuali (somministrazione prove di ingresso, in itinere e finali per classi parallele almeno in Matematica, Italiano e Inglese)
Classi terze:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di qualifica;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability.
Classi quarte /quinte:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di stato;
- Ridurre del 2% le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali, nella media della Campania, per votazione conseguita all’esame;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze auto- imprenditoriali e successo formativo post- secondario anche in chiave internazionale.
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
Priorità fissate per il servizio di istruzione e formazione nel triennio 2016/17 – 2018/1919 MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI A DISTANZA
Partendo dall’analisi del Rav, si fissano per il triennio le seguenti finalità relative al miglioramento degli esiti degli studenti:
Anno scolastico 2017/18 Classi terze:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di qualifica;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability;
- Raccordare in modo sistematico la formazione d’aula con l’esperienza pratica, (Alternanza Scuola Lavoro)
Classi quinte:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di stato;
- Ridurre dell’1,5 % le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali, nella media della Campania, per votazione conseguita all’esame;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze autoimprenditoriali e successo formativo post-secondario anche in chiave
internazionale.
Anno scolastico 2018/19 Classi terze:
- Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di qualifica;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability;
- Raccordare in modo sistematico la formazione d’aula con l’esperienza pratica (Alternanza Scuola Lavoro).
Classi quinte:
- Potenziare la preparazione degli studenti in
vista del superamento dell’esame di stato;
- Ridurre del 2% le differenze negative rispetto ai valori di riferimento regionali, nella media della Campania, per votazione conseguita all’esame;
- Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze auto- imprenditoriali e successo formativo post- secondario anche in chiave internazionale.
Seguono le tabelle in cui vengono elencate le azioni utili a raggiungere, attraverso il soddisfacimento degli obiettivi di processo sinteticamente richiamati, i traguardi triennali di miglioramento che l’Istituto si è posto. L’orizzonte triennale degli interventi ha fatto sì che, per il principio della gradualità, solo parte di tali azioni rientrassero nel Piano di Miglioramento annuale.
Si tratta di azioni che la scuola ritiene sia di impatto che fattibili, in quanto spesso non create ex novo per questa occasione, ma già presenti nel vissuto dell’Istituto e, semmai, da riconfermare, fare oggetto di opportune riflessioni e da rafforzare.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIO
PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Curricolo, progettazione
Costruire un curricolo orientato
alla considerazione
delle aspettative, delle
esigenze, dei bisogni formativi
ed educativi specifici.
● Sviluppare l’ambito progettuale e le attività relativi all’area;
● Rilevare concretamente e precocemente le aspettative, i bisogni, gli stili di apprendimento, le esigenze e le attese degli studenti e delle famiglie;
● Considerare le proposte e i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
● Incrementare l’ascolto delle famiglie, la comunicazione, le occasioni di incontro e di confronto anche a distanza;
● Valorizzare il sodalizio educativo tra scuola e famiglia;
● Incrementare e uniformare l’attività di ricerca e programmazione didattica dei Dipartimenti;
● Valorizzare l’apporto del CTS nella formulazione del curricolo legato all’autonomia della scuola;
● Promuovere e sperimentare
Dirigente scolastico Collaboratori del
Dirigente Consigli di classe
(docenti curricolari
e di sostegno) Organico del potenziamento Collegio e Dipartimenti Commissioni operative Funzioni Strumentali
Nucleo di
e valutazione l’innovazione e la ricerca metodologico-disciplinare e valutativa;
● Promuovere la varietà metodologica con particolare attenzione alla diffusione delle ICT, della didattica laboratoriale e personalizzata;
● Valorizzare la figura dell’animatore digitale previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale;
● Valorizzare l’organico di potenziamento al fine della personalizzazione dei percorsi formativi;
● Applicare strategie di recupero e di potenziamento
nell’ordinaria e quotidiana attività d’aula;
● Potenziare la preparazione degli studenti in vista del superamento dell’esame di stato e di qualifica;
● Orientare l’offerta formativa verso occupability, sviluppo di competenze autoimprenditoriali, successo formativo post- secondario anche in chiave internazionale;
● Affinare le tecniche di orientamento e la relativa comunicazione (informazione, questionari;
● Valorizzare le strategie educative incentrate sul benessere psico- fisico e scolastico;
● Attivare una formazione del personale coerente con gli obiettivi di processo;
● Promuovere procedure
standardizzate di monitoraggio dell’efficacia dell’azione formativa (somministrazione prove di ingresso, in itinere e finali per classi parallele almeno in Matematica, Italiano e Inglese*.
valutazione
Personale ATA
* La prova finale per Italiano e Matematica nella classe II può corrispondere ai test INVALSI.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE
DELL’OBIETTVO PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Ambiente di apprendimento
Creare una struttura organizzativa e
ambienti di Apprendime nto capaci di sostenere qualità e
specificità del curricolo di scuola.
● Orientare la flessibilità didattica e organizzativa in funzione delle
esigenze emerse e
oggettivamente rilevate;
● Attivare contatti a livello territoriale e regionale per la realizzazione di un plesso unico,
funzionale anche
all’orientamento verso scuola- impresa;
● Relazionarsi con Enti e Istituzioni per ottenere risorse finalizzate a creare spazi attrezzati per lo svolgimento di una didattica innovativa (ICT) e laboratoriale;
● Partecipare a bandi per ottenere risorse finalizzate a creare spazi attrezzati per lo svolgimento di una didattica innovativa (ICT) e laboratoriale;
● Valorizzare e ottimizzare la fruizione di tutti gli spazi interni disponibili in un’ottica di ricerca del benessere;
● Valorizzare gli spazi extrascolastici come risorse aggiuntive offerte dal territorio;
● Verificare l’impronta dell’ambiente didattico innovativo sulla qualità dell’offerta formativa.
Dirigente Scolastico Collaboratori del
Dirigente DSGA Consigli di classe (docenti curriculari
e sostegno) Organico di potenziamento
Collegio e dipartimenti
Nucleo di Valutazione Personale ATA
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Inclusione e Differenziazione
Migliorare le strategie
relative alla didattica inclusiva
Implementare la rete di relazioni con Enti, Associazioni, figure professionali
con finalità coerenti all’area
di processo.
● Sviluppare le attività e l’ambito progettuale volti all’inclusione e alla differenziazione, anche a supporto del progetto di vita degli alunni disabili;
● Definire a livello dipartimentale i criteri di inclusività di scuola, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente;
● Rilevare concretamente e precocemente le aspettative, i bisogni, gli stili di apprendimento, le esigenze e le attese degli studenti e delle famiglie;
● Incrementare l’ascolto delle famiglie, la comunicazione, le occasioni di incontro e di confronto anche a distanza;
● Cercare il supporto delle famiglie, degli Enti locali, delle Associazioni e dei Servizi Socio-Sanitari ed Educativi;
● Raffinare i protocolli operativi per le pratiche di inclusione e di rilevamento dei diversi bisogni formativi (non italofoni, DA, DSA);
● Incrementare e uniformare l’attività di ricerca e programmazione didattica;
● Promuovere esperimentare l’innovazione e la ricerca metodologico-disciplinare e valutativa, finalizzata all’inclusività;
● Promuovere la varietà metodologica con particolare attenzione alla diffusione delle ICT, della didattica laboratoriale e personalizzata/individualizzata;
● Elaborare piani educativi ad elevato livello di personalizzazione e individualizzazione;
● Valorizzare l’organico di potenziamento e di sostegno al
● fine della personalizzazione e individualizzazione dei percorsi formativi;
● Diffondere tra gli studenti la
Dirigente Scolastico
Collaboratori del Dirigente
Consigli di classe (docenti
curriculari e sostegno) Organico di potenziamento Collegio e dipartimenti Referenti e Funzioni Strumentali (DSA,
DA, BES) Commissioni Operative Nucleo di Valutazione Personale ATA
cultura dell’inclusione, del reciproco rispetto e l’educazione all’esercizio attivo della cittadinanza;
● Attivare una formazione del personale coerente con gli obiettivi di processo.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE
DELL’OBIETTIVO PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Continuità e Orientamento
Incrementare la Qualità dello Orientamento in ingresso, in itinere e
in uscita.
Favorire l’inserimento
proficuo degli studenti
neodiplomati anche a livello internazionale
sia in ambito lavorativo (o in
esperienza di autoimprenditorialità
), che relativamente alla prosecuzione
degli studi post- secondari.
● Sviluppare l’ambito progettuale finalizzato a migliorare la qualità degli orientamenti, la strutturazione di un consapevole progetto di vita, il supporto alle scelte effettuate in ambito formativo e/o lavorativo (ASL, IeFP, PEI…);
● Incrementare ulteriormente la presenza della scuola, a livello organizzativo e/o partecipativo, negli eventi esterni;
● Potenziare gli aspetti del curricolo relativi a scuola impresa e alla didattica per competenze;
● Promuovere
l’internazionalizzazione della formazione;
● Promuovere incontri con figure esterne rappresentanti delle imprese, delle categorie economiche, delle Associazioni, dell’Università e dell’Alta formazione;
● Valorizzare l’apporto del CTS nella formulazione del curricolo legato all’autonomia della scuola;
● Migliorare i raccordi tra stakeholders interni e mondo del lavoro, Enti di formazione, Uffici di consulenza per il lavoro;
● Migliorare la comunicazione in merito alla scelta del corso di qualifica e alla prosecuzione nel secondo biennio;
Dirigente Scolastico
Collaboratori del Dirigente
DSGA Collegio e dipartimenti
Nucleo di Valutazione
Personale ATA Orientamento in ingresso / in itinere
Funzione strumentale e Commissioni operative;
Docenti dei Consigli di classe e del potenziamento;
Referenti e Funzioni strumentali DSA, DA, BES;
Docenti delle discipline delle
aree di indirizzo.
● Implementare la verticalità delle attività di orientamento sia rispetto al passaggio dalla secondaria di primo grado a quella di secondo grado, sia da quest’ultima all’istruzione post- secondaria;
● Implementare l’efficacia dell’orientamento interno;
Monitorare i risultati
dell’orientamento in ingresso, interno e in uscita per migliorare il proprio operato;
● Attivare servizi di job placement e di supporto all’inserimento lavorativo per i neo-diplomati e i neo-qualificati che decidono di uscire dall’istruzione; Attivare una formazione del personale docente e amministrativo coerente con gli obiettivi di processo.
Orientamento in uscita;
Referenti per contatti con Università e Alta Formazione;
Docenti delle discipline
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Orientamento Strategico e Organizzazione della scuola
Incardinare la scuola nel sistema
socio- economico del territorio di
appartenenza (scuola impresa
Incrementare il valore del diploma
attraverso l’internazional izzazione del curricolo e la proposta di esperienze e certificazioni aggiuntive
● Attivare progetti e attività didattiche coerenti con gli obiettivi di processo;
● Mettere in sinergia scuola e impresa (alternanza, partecipazione ad eventi…);
● Partecipare allo sviluppo socio- economico territoriale anche attraverso l’elargizione di servizi formativi e culturali;
● Definire stabili relazioni con l’Istituto agrario del territorio, complementare nella
valorizzazione della filiera agro- alimentare;
● Internazionalizzare i propri percorsi formativi;
● Implementare le azioni volte alla promozione del benessere e alla tutela della salute
Dirigente scolastico
DSGA Collaboratori del dirigente
Consiglio di Istituto
Dipartimenti Funzioni strumentali e
Referenti Nucleo di valutazione
AREA DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Sviluppo e Valorizzazione delle risorse umane
Valorizzare le risorse umane
attraverso la motivazione, la condivisione, l’implementazione e
la diffusione delle competenze per la piena realizzazione
del PTOF
● Stilare un piano di formazione triennale che tenga conto degli orientamenti ministeriali, delle esigenze/preferenze del personale, delle richieste normative e sia coerente con i bisogni e le direzioni assunte dalla scuola;
● Individuare le migliori modalità per analizzare i bisogni del personale, ad esempio mediante attività di form online, “box” di richieste formative, questionari o sportelli, assemblee…;
● Far convergere la formazione di tutto il personale
all’interno di un sistema unitario e condiviso;
● Coordinare le attività
ispirandosi all’ empowerment e alla logica della motivazione e della condivisione.
Dirigente scolastico
DSGA Consiglio di Istituto
Collegio Docenti Nucleo di valutazione
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE
DELL’OBIETTIVO PRINCIPALI AZIONI ATTORI INTERNI
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Accrescere ulteriormente il ruolo della scuola
all’interno del territorio di riferimento Favorire
il processo osmotico di reciproco vantaggio
tra scuola e territorio Connotare
maggiormente l’istituto come nodo importante
della rete territoriale Consolidare il sodalizio educativo
con le famiglie
● Attivare progetti e attività didattiche coerenti con gli obiettivi di processo;
● Implementare le relazioni con Enti, Imprese ed Associazioni del territorio (stakeholders esterni);
● Ottimizzare le opportunità offerte dalla relazione con il Comitato Tecnico-Scientifico;
● Incrementare ulteriormente la presenza della scuola, a livello organizzativo e/o partecipativo, negli eventi esterni;
● Creare maggiori occasioni di confronto partecipato con le famiglie sulle tematiche del successo formativo, delle educazioni, dell’orientamento, della costruzione del curricolo (questionari…);
● Coinvolgere maggiormente le
Dirigente scolastico
Collaboratori del dirigente
Consiglio di Istituto Collegio dei docenti
Funzioni
strumentali e Referenti Nucleo di
valutazione
Personale ATA
famiglie nelle iniziative didattico- culturali poste in essere dalla scuola;
● Sostenere una maggior fruizione da parte delle famiglie del registro elettronico e dei vari strumenti digitali (e-book), con incontri mirati ad esempio all’atto della formalizzazione delle iscrizioni e ad inizio anno scolastico;
● Prevedere momenti di condivisione con le famiglie del Patto educativo di corresponsabilità, del Regolamento di Istituto e del relativo Codice disciplinare;
● Rafforzare la sensibilità sui temi della rappresentanza, nonché sul ruolo dei rappresentanti dei genitori negli Organi Collegiali;
● Attivare una formazione del personale coerente con gli obiettivi di processo.
IL CURRICOLO
LA CENTRALITÀ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA: GLI ELEMENTI IDENTITARI
L’identità culturale, educativa e progettuale che caratterizza l’istituto si esprime nel curricolo elaborato dalla scuola, sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida, e nelle caratteristiche del processo di apprendimento/insegnamento posto in essere.
La strutturazione del curricolo tiene in dovuta considerazione la molteplicità delle motivazioni e dei bisogni formativi ed educativi degli alunni concretamente rilevati.
Nello specifico si occupa dei BES, incluse le aspettative degli studenti capaci e meritevoli, della molteplicità degli stili di apprendimento, delle attese espresse dalle famiglie e dal contesto territoriale, della necessità di garantire un corretto e continuo orientamento e ri-orientamento in funzione dell’occupability o del sereno proseguimento degli studi post-secondari.
Gli elementi identitari, ovvero quelli nei quali l’Istituto si identifica e attraverso i quali cerca di porre in essere il proprio piano di miglioramento, sono conseguenti ai punti di debolezza rilevati nel RAV e su cui la scuola ha deciso di far convergere i propri sforzi.
Essi sono:
Primo elemento identitario:
- attivazione di un orientamento in ingresso e in itinere di qualità e di modalità didattiche ad alto grado di personalizzazione dei percorsi formativi per favorire il successo formativo, contrastare la dispersione e valorizzare le abilità.
Secondo elemento identitario:
- attenzione a incrementare le strategie pro-occupability e a sostegno del successo formativo post-secondario, anche attraverso un corretto orientamento/ri-orientamento in uscita e un più attento monitoraggio dei risultati a distanza al fine di modulare in modo opportuno l’offerta formativa.
Terzo elemento identitario:
- impegno verso la promozione del benessere psico-fisico per la costruzione di un futuro migliore e a sostegno del successo lavorativo, formativo e dell’inclusività.
Rilevazione dei bisogni.
L’Istituto Cappello effettua le rilevazioni dei bisogni attraverso:
• Questionari rivolti alle famiglie e agli studenti;
• Valutazione esiti risultati scolastici;
• Valutazione esiti prove INVALSI;
• Analisi delle azioni didattiche svolte e del loro impatto.
Individuazione delle situazioni in ingresso
I docenti, al principio dell’anno scolastico, pongono in essere azioni mirate all'individuazione delle singole situazioni in ingresso mediante:
• esame di apposite schede di rilevazione relative ai singoli alunni;
• test di ingresso opportunamente predisposti.
TRAGUARDI DI COMPETENZA PER LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
Per l’individuazione dei traguardi di competenza che gli studenti nei diversi anni dovranno acquisire nel curricolo, l’Istituto tiene conto delle competenze trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche). Le competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari, (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) sono definite nel curricolo e sono articolate in 1° e 2° biennio e 5° anno.
Il primo biennio, comune a tutti gli indirizzi di studio, ad eccezione delle discipline specifiche dell’istituto, ha lo scopo di fornire competenze culturali e professionali di base. Al termine di tale percorso gli alunni potranno passare ad altro indirizzo di studio e compiere una scelta tra i percorsi offerti dall’istituto.
Le articolazioni possibili sono: Enogastronomia - Servizi di sala e vendita - Accoglienza turistica.
Nel percorso di Enogastronomia gli studenti acquisiscono competenze per intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;
operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali, applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Attività professionali e/o tipologie di lavoro cui il diplomato può accedere
● Cuoco in alberghi, ristoranti ed attività ricettive
● Cuoco nella ristorazione ferroviaria, aerea, marittima, autostradale
● Cuoco pizzaiolo
● Executive chef, chef de cuisine
● Sous chef, chef de partie
● Commis de cuisine
● Pasticciere e cioccolataio
● Addetto alla preparazione, alla cottura e alla vendita di cibi preparati o pronti
● Addetto alla preparazione di pasti
● Addetti al banco nei servizi di ristorazione
● Commesso di banco
● Inserviente di cucina
● Addetto alla produzione pasti per specifiche necessità dietologiche ed intolleranze alimentari
● Esercente di pasticceria, cioccolateria e gelateria
● Esercente di bar e rivendite di prodotti enogastronomici
Nel percorso di Servizi di sala e vendita gli studenti acquisiscono competenze per svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.
Attività professionali e/o tipologie di lavoro cui il diplomato può accedere
● Addetto Food and Beverage nelle strutture turistico ricettive
● Cameriere di ristorante, albergo e bar
● Sommelier
● Barman, aiuto barman
● Addetto al banco nei servizi di ristorazione