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PROVINCIA DI POTENZA. Totale: Presenti n. 4 - Assenti n. 1.

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(1)

Città di Melfi

P ROVINCIA DI P OTENZA

COPIA

D

ELIBERAZIONE DELLA

G

IUNTA

C

OMUNALE N.23 DEL 18-03-2021

OGGETTO:PROGRAMMAZIONE ANNUALE E TRIENNALE DEL PERSONALE 2021/2023.

L’anno duemilaventuno il giorno diciotto del mese di marzo alle ore 12:00 nella sala delle adunanze del Comune suddetto, si è riunita la Giunta Comunale con la partecipazione dei signori:

Presenza

Livio VALVANO Sindaco Presente

Giovanna RUFINO Assessore Presente

Vincenzo BUFANO Assessore Presente

Michele MASTROMARTINO Assessore Presente

Michele PICCOLELLA Assessore Assente

Totale: Presenti n. 4 - Assenti n. 1.

Assiste il Segretario Generale Simona Manzo.

Tutti gli atti ai quali è fatto riferimento nella premessa e nel dispositivo della deliberazione sono depositati presso la struttura proponente, che ne curerà la conservazione nei termini di legge.

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ART. 49 – DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000, N. 267. TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI:

PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITÀ TECNICA:

SI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE AI SENSI DELL’ART. 49 DEL T.U. DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI N. 267 DEL 18/08/2000.

MELFI, 11-03-2021 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

SIMONA MANZO

Firma autografa apposta su Proposta di Giunta n. 29 del 11-03-2021

PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITÀ CONTABILE:

SI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE AI SENSI DELL’ART. 49 DEL T.U. DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI N. 267 DEL 18/08/2000.

MELFI, 12-03-2021 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO DOTT.NICOLA DE SIMONE

Firma autografa apposta su Proposta di Giunta n. 29 del 11-03-2021

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OGGETTO: REVISIONE DOTAZIONE ORGANICA, RICOGNIZIONE ANNUALE DELLE ECCEDENZE DI PERSONALE E PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DEL PERSONALE – TRIENNIO 2021/2023

LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO CHE:

- l’art. 39, comma 1, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449, prevede, al fine di assicurare le esigenze di funzionalità e di ottimizzare le risorse per il migliore funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio, che le Amministrazioni siano tenute alla programmazione triennale del fabbisogno di personale;

- il Piano triennale dei fabbisogni di personale 2019/21, è stato approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 155 del 21 novembre 2019;

- con DGC n. 7 del 21/01/2020 sono state apportate modifiche al piano approvato con DGC 115/19;

- con DGC n. 31/12/03/2020 è stato approvato il Programma del fabbisogno 2020/2022 successivamente integrato e modificato con DGc n. 53 del 24/04/2020;

Con l’entrata in vigore degli articoli 6 e seguenti del decreto legislativo n. 165/2001 come modificati dal decreto legislativo n. 75/2017 è mutata la disciplina la prospettiva che ispira la redazione del piano dei fabbisogni di personale delle pubbliche amministrazioni.

La dotazione organica non è più un elenco astratto di posti, ma risulta essere il prodotto del piano dei fabbisogni a sua volta derivato dai programmi strategici dell’Ente.

Il cambio di prospettiva è funzionale a rendere l’organizzazione più flessibile ai bisogni reali della comunità amministrata, evitando rigidità del passato.

In attuazione della disciplina sopra detta sono state adottate dal Ministero per la pubblica amministrazione, con D.P.C.M. 08.05.2018, pubblicato sulla G.U. n. 173/2018 le linee di indirizzo per la predisposizione dei piani di fabbisogno di personale delle pubbliche amministrazioni.

Il Comune di Melfi ha avviato in linea con le nuove norme e linee di indirizzo, una ridefinizione dei profili professionali, alla luce dell’evoluzione subita negli ultimi anni dalla pubblica amministrazione;

Le attuali funzioni svolte dal comune di Melfi non rappresentano la totalità delle funzioni e processi da presidiare.

In particolare si sono riscontrate carenze di professionalità e di strutture organizzative in alcuni servizi e processi nevralgici.

I controlli interni (strategico, di regolarità amministrativa, di gestione, sugli equilibri di bilancio, sulla qualità dei servizi) dovranno avere un potenziamento al fine di garantire un adeguato presidio anche con riferimento alla trasparenza e l’anticorruzione.

Che occorre potenziare i controlli sulla regolare esecuzione dei contratti e dei servizi.

La funzione acquisti, intesa in senso generale come gestione delle gare e degli acquisti sia sopra che sotto soglia, occorre che sia maggiormente presidiata.

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Inoltre occorre tenere conto di alcune variabili, rinvenibili nella storia degli ultimi anni delle pubbliche amministrazioni locali:

- Le gestioni dei servizi pubblici locali in ambiti ottimali

- Cambi negli assetti di governo locale, quali il ridimensionamento delle Province

- Norme statali e regionali che impongono determinati assetti organizzativi agli enti locali, o l’acquisizione di professionalità specifiche (sportelli unici, rup, responsabili di procedimenti in materia paesaggistica, attuazione del codice dell’amministrazione digitale, project manager etc…

Inoltre con riferimento al Comune di Melfi, dovranno essere rivalutate le scelte organizzative attuali di alcuni servizi.,

CONSIDERATO che la vigente normativa prevede che possano procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale gli Enti che:

1) abbiano conseguito, nell’anno precedente, il saldo non negativo, in termini di competenza, tra entrate finali e spese finali, come previsto dall’art. 1, comma 723, lett. e), Legge 28 dicembre 2015, n. 208;

2) abbiano trasmesso, con modalità telematiche, alla Ragioneria Generale dello Stato l’attestazione dei risultati conseguiti ai fini del saldo tra entrate e spese finali, entro il 31 marzo (e, comunque, entro il 30 aprile) dell’anno successivo a quello di riferimento (art. 1, comma 470, Legge 11 dicembre 2016, n. 232);

3) abbiano rispettato i termini previsti per l’approvazione del bilancio di previsione, del rendiconto e del bilancio consolidato nonché il termine di trenta giorni, dalla loro approvazione, per l’invio dei relativi dati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche (art.9 comma 1-quinquies Decreto Legge 24 giugno 2016, n. 113);

4) abbiano adottato il Piano della Performance (art. 10, comma 5, del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) che, per gli Enti Locali, ai sensi dell’art. 169, comma 3bis, del Decreto Legislativo 28 agosto 2000, n. 267, è unificato nel Piano Esecutivo di Gestione;

5) abbiano rispettato l’obbligo di contenimento della spesa di personale con riferimento al triennio 2011-2013 (art. 1, commi 557 e successivi, Legge 27 dicembre 2006, n. 296);

6) abbiano approvato il piano triennale dei fabbisogni di personale (art. 39, comma 1, Legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 6, Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165 e art.91 Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267);

7) abbiano verificato l’assenza di eccedenze di personale o di situazioni di sovrannumerarietà (art.

33, comma 1, Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165);

8) abbiano approvato il piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità (art. 48, comma 1, Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 e art. 6, comma 6, Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165);

9) rispettino gli obblighi previsti dell’art.9, comma 3 bis, Decreto Legge 29 novembre 2008, n.

185, in materia di certificazione del credito;

10) abbiano effettuato le comunicazioni previste dall’art. 1, comma 508, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (vincolo applicabile, dal 2018), agli Enti beneficiari di spazi finanziari concessi in attuazione delle intese e dei patti di solidarietà, ai sensi dell'articolo 10, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243); il divieto è limitato alle assunzioni di personale a tempo indeterminato e permane fino al momento dell’adempimento;

DATO atto che, in relazione ai suddetti vincoli:

con il presente provvedimento si è eseguita la ricognizione delle eccedenze di personale e si da atto che a seguito della ricognizione disposta in attuazione dell’articolo 33, comma 1, del d.Lgs.

n. 165/2001, non sono emerse situazioni di soprannumero o eccedenze di personale;

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Tenuto conto che le possibilità assunzionali degli enti locali derivano da numerose norme di coordinamento della finanza pubblica, il cui rispetto è stato inserito nell’apposito prospetto di bilancio;

• con riferimento al precedente punto 10), il Comune di Melfi ha effettuato le comunicazioni previste dall’art. 1, comma 508, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232, come si evince dalla certificazione agli atti dell’Ente;

DATO, atto che le previsioni di spesa per il personale flessibile per gli anni 2021-2023 e (comprensive della spesa connessa alle azioni di reclutamento previste nel presente provvedimento e che incidono su tale tipologia di spesa), evidenziano, il rispetto del limite previsto dall’art. 9, comma 28, del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con Legge 30 luglio 2010, n. 122, come integrato dall’art. 11, comma 4bis, del Decreto Legislativo 26 giugno 2014, n. 90, convertito con Legge 11 agosto 2014, n. 114, relativo all'obbligo di contenimento della spesa annua per lavoro flessibile nel limite della spesa per la medesima voce dell’anno 2009, decurtata delle somme per eventuali stabilizzazioni

VISTO l’articolo 6 del decreto legislativo n. 165/2001 che testualmente prevede:

“1. Le amministrazioni pubbliche definiscono l'organizzazione degli uffici per le finalita' indicate all'articolo 1, comma 1, adottando, in conformita' al piano triennale dei fabbisogni di cui al comma 2, gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti, previa informazione sindacale, ove prevista nei contratti collettivi nazionali (2).

2. Allo scopo di ottimizzare l'impiego delle risorse pubbliche disponibili e perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicita' e qualita' dei servizi ai cittadini, le amministrazioni pubbliche adottano il piano triennale dei fabbisogni di personale, in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attivita' e della performance, nonche' con le linee di indirizzo emanate ai sensi dell'articolo 6-ter. Qualora siano individuate eccedenze di personale, si applica l'articolo 33. Nell'ambito del piano, le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilita' e di reclutamento del personale, anche con riferimento alle unita' di cui all'articolo 35, comma 2. Il piano triennale indica le risorse finanziarie destinate all'attuazione del piano, nei limiti delle risorse quantificate sulla base della spesa per il personale in servizio e di quelle connesse alle facolta' assunzionali previste a legislazione vigente (3).

3. In sede di definizione del piano di cui al comma 2, ciascuna amministrazione indica la consistenza della dotazione organica e la sua eventuale rimodulazione in base ai fabbisogni programmati e secondo le linee di indirizzo di cui all'articolo 6-ter, nell'ambito del potenziale limite finanziario massimo della medesima e di quanto previsto dall'articolo 2, comma 10-bis, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, garantendo la neutralita' finanziaria della rimodulazione. Resta fermo che la copertura dei posti vacanti avviene nei limiti delle assunzioni consentite a legislazione vigente ..

6. Le amministrazioni pubbliche che non provvedono agli adempimenti di cui al presente articolo non possono assumere nuovo personale”

Visto altresì l’articolo 6 bis medesimo decreto legislativo quanto alle regole da seguire nei processi di esternalizzazione:

“1. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, nonché gli enti finanziati direttamente o indirettamente a carico del bilancio dello Stato sono autorizzati, nel rispetto dei princìpi di concorrenza e di trasparenza, ad acquistare sul mercato i servizi, originariamente prodotti al proprio interno, a condizione di ottenere conseguenti economie di gestione e di adottare le necessarie misure in materia di personale (2).

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2. Le amministrazioni interessate dai processi di cui al presente articolo provvedono al congelamento dei posti e alla temporanea riduzione dei fondi della contrattazione in misura corrispondente, fermi restando i processi di riallocazione e di mobilita' del personale (3).

3. I collegi dei revisori dei conti e gli organi di controllo interno delle amministrazioni che attivano i processi di cui al comma 1 vigilano sull’applicazione del presente articolo, dando evidenza, nei propri verbali, dei risparmi derivanti dall’adozione dei provvedimenti in materia di organizzazione e di personale, anche ai fini della valutazione del personale con incarico dirigenziale di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.”

Con riferimento ai rapporti tra piano dei fabbisogni di personale e dotazione organica si riportano di seguito alcuni passaggi delle linee guida del Ministero della Pubblica Amministrazione:

2.1 Il superamento della dotazione organica

L’articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come modificato dall’articolo art. 4, del decreto legislativo n. 75 del 2017, introduce elementi significativi tesi a realizzare il superamento del tradizionale concetto di dotazione organica.

Il termine dotazione organica, nella disciplina precedente, rappresentava il “contenitore” rigido da cui partire per definire il PTFP, nonché per individuare gli assetti organizzativi delle amministrazioni, contenitore che condizionava le scelte sul reclutamento in ragione dei posti disponibili e delle figure professionali contemplate.

Secondo la nuova formulazione dell’articolo 6, è necessaria una coerenza tra il piano triennale dei fabbisogni e l’organizzazione degli uffici, da formalizzare con gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti….. La nuova visione, introdotta dal d.lgs. 75/2017, di superamento della dotazione organica, si sostanzia, quindi, nel fatto che tale strumento, solitamente cristallizzato in un atto sottoposto ad iter complesso per l’adozione, cede il passo ad un paradigma flessibile e finalizzato a rilevare realmente le effettive esigenze, quale il PTFP.

Per le amministrazioni centrali la stessa dotazione organica si risolve in un valore finanziario di spesa potenziale massima sostenibile che non può essere valicata dal PTFP. Essa, di fatto, individua la “dotazione” di spesa potenziale massima imposta come vincolo esterno dalla legge o da altra fonte, in relazione ai rispettivi ordinamenti, fermo restando che per le regioni e gli enti territoriali, sottoposti a tetti di spesa del personale, l’indicatore di spesa potenziale massima resta quello previsto dalla normativa vigente.

Nel rispetto dei suddetti indicatori di spesa potenziale massima, le amministrazioni, nell’ambito del PTFP, potranno quindi procedere annualmente alla rimodulazione qualitativa e quantitativa della propria consistenza di personale, in base ai fabbisogni programmati, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2, comma 10-bis, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 e garantendo la neutralità finanziaria della rimodulazione. Tale rimodulazione individuerà quindi volta per volta la dotazione di personale che l’amministrazione ritiene rispondente ai propri fabbisogni e che farà da riferimento per l’applicazione di quelle disposizioni di legge che assumono la dotazione o la pianta organica come parametro di riferimento (vedi, ad esempio, l’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001, che indica un limite percentuale della dotazione organica ovvero, in senso analogo, l’articolo 110 del decreto legislativo n. 267 del 2000).

….. Nel PTFP la dotazione organica va espressa, quindi, in termini finanziari.

…. La declinazione delle qualifiche, categorie o aree, distinte per fasce o posizioni economiche, si sposta nell’atto di programmazione del fabbisogno, che è determinato annualmente, con un orizzonte triennale, secondo i criteri di cui alle presenti linee di indirizzo,…

Con riferimento alla riduzione delle posizioni dirigenziali:

Resta ferma, per quanto riguarda la dirigenza delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, delle agenzie, comprese le agenzie fiscali, degli enti pubblici non

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economici, degli enti di ricerca, nonché degli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la previsione dell'articolo 2, comma 10-bis, del decreto- legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, secondo cui il numero degli uffici di livello dirigenziale generale e non generale non può essere incrementato se non con disposizione legislativa. E’ fatta salva la possibilità di decrementare tale numero, nel qual caso definitivamente, secondo quanto si dirà nel successivo paragrafo per destinare il valore finanziario dei posti dirigenziali a vantaggio della dotazione organica del personale non dirigenziale. Tale possibilità, pur non essendo espressamente prevista dalla norma, può essere dedotta considerando che la riduzione di strutture dirigenziali può essere uno strumento per favorire un più razionale assetto organizzativo, contrariamente all’incremento delle posizioni dirigenziali che necessariamente deve recare, per le amministrazioni interessate, una copertura finanziaria all’interno della legge.

….. Con riferimento alla dotazione organica dirigenziale, fermo restando il vincolo previsto dall'articolo 2, comma 10-bis, del d.l. 95/2012, che non consente di istituire nuovi posti dirigenziali per le amministrazioni centrali, la flessibilità del PTFP potrebbe consentire di destinare il valore finanziario dei posti di prima fascia e seconda fascia, per aumentare la dotazione organica del personale non dirigenziale e non viceversa.”

Richiamata la relazione sulla programmazione del fabbisogno del personale 2020-2022 quale allegato alla deliberazione n. 31/2020;

richiamata la previsione testuale degli art. 12, 13, e 17 del CCN: comparto Enti locali del 21 maggio 2018 che di seguito si riportano testualmente:

“ Art. 12 Conferma del sistema di Classificazione”

1. Si conferma il sistema di classificazione del personale previsto dall’art.3 del CCNL del 31.3.1999, con le modifiche di seguito riportate. 2. Il sistema di classificazione del personale resta articolato in quattro categorie, denominate rispettivamente A, B, C e D. Nelle categorie è previsto un unico accesso corrispondente alla posizione economica iniziale di ciascuna categoria, salvo che per i profili della categoria B di cui all’art. 3, comma 7, del CCNL del 31.3.1999, come sostituito dal comma 3 del presente CCNL, e di cui all’allegato A, paragrafo “categoria B”, ultimo periodo, del medesimo CCNL, che resta pertanto confermato. 3. L’art. 3, comma 7, del CCNL 31.3.1999 è sostituito dal seguente: “Nell’allegato A sono altresì indicati, per la categoria B, i criteri per la individuazione e collocazione di particolari profili professionali, per i quali l’accesso dall’esterno avviene nella posizione economica B3”. 4. Per effetto di quanto previsto al comma 2, nell’ambito dell’Allegato al CCNL del 31.3.1999, Declaratorie, è disapplicato, con riferimento alla categoria D, la sezione recante: “Ai sensi dell’art. 3, comma 7, per i profili professionali che, secondo la disciplina del DPR 347/83 come integrato dal DPR 333/90, potevano essere ascritti alla VIII qualifica funzionale, il trattamento tabellare iniziale è fissato nella posizione economica D3.”. 5. A seguito delle modifiche introdotte nel sistema di classificazione dai commi precedenti, al personale che, alla data di entrata in vigore del presente CCNL, è inquadrato in profili della categoria D, per i quali, ai sensi della previgente formulazione dell’art.3, comma 7, del CCNL del 31.3.1999 e dell’Allegato A al medesimo contratto, l’accesso dall’esterno avveniva nella posizione economica D3 sono conservati il profilo posseduto e la posizione economica acquisita nell’ambito della categoria. 6. Relativamente al personale inquadrato nei profili di cui al comma 5, l’ammontare delle risorse stabili destinate a finanziare la progressione economica continua ad essere quantificato sulla base del differenziale tra la posizione economica già posseduta o da attribuire e quella iniziale di accesso per gli stessi precedentemente prevista in D3. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, a qualunque titolo, del suddetto personale, solo tale ammontare rientra tra le risorse stabili disponibili per il finanziamento dei vari istituti del trattamento economico del personale. 7. Al personale assunto viene attribuito il trattamento tabellare corrispondente alla posizione economica iniziale prevista per la categoria cui il profilo di assunzione è ascritto, salvo

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per i profili della categoria B di cui al comma 2, per i quali il trattamento tabellare iniziale corrisponde al trattamento tabellare della posizione economica B3. 8. In caso di passaggio tra categorie, nonché di acquisizione dei profili della categoria B di cui al comma 2, ai sensi dell’art.22, comma 15, del D.Lgs.n.75/2017, al dipendente viene attribuito il trattamento tabellare iniziale previsto per la nuova categoria o per i nuovi profili. Qualora il trattamento economico in godimento, acquisito per effetto della progressione economica, risulti superiore al predetto trattamento tabellare iniziale, il dipendente conserva a titolo di assegno personale la differenza assorbibile nella successiva progressione economica. 9. Nel caso in cui, alla data di entrata in vigore del presente CCNL siano tuttora in corso procedure concorsuali per l’assunzione di personale nei profili professionali con accesso nella posizione economica D3, secondo il previgente sistema di classificazione, il primo inquadramento avviene nei suddetti profili della categoria D.

Successivamente, si applica quanto previsto dal comma 5. 10. La disciplina di cui al comma 9 trova applicazione anche per le assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato di personale a tempo determinato, secondo le previsioni dell’art. 20 del D. Lgs. n. 75/2017. 11. L’importo dell’assegno personale di cui al comma 8, fino al suo completo riassorbimento, è ricompreso nella nozione di retribuzione di cui all’art.10, comma 2, lett. b), del CCNL del 9.5.2006. 12. Dalla data di entrata in vigore del presente CCNL è definitivamente disapplicata anche la disciplina: a) del previgente art. 3, comma 7, del CCNL del 31.3.1999; b) dell’art.13 del CCNL del 31.3.1999; c) dell’art.15 del CCNL del 31.3.1999; d) dell’art. 9 del CCNL del 9.5.2006.

Art. 13 Area delle posizioni organizzative

1. Gli enti istituiscono posizioni di lavoro che richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato: a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa; b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità, comprese quelle comportanti anche l’iscrizione ad albi professionali, richiedenti elevata competenza specialistica acquisita attraverso titoli formali di livello universitario del sistema educativo e di istruzione oppure attraverso consolidate e rilevanti esperienze lavorative in posizioni ad elevata qualificazione professionale o di responsabilità, risultanti dal curriculum. 2. Tali posizioni possono essere assegnate esclusivamente a dipendenti classificati nella categoria D, sulla base e per effetto di un incarico a termine conferito in conformità all’art. 14.

Omissis……

Art. 17 Disposizioni particolari sulle posizioni organizzative

1. Negli enti privi di personale con qualifica dirigenziale, i responsabili delle strutture apicali, secondo l’ordinamento organizzativo dell’ente, sono titolari delle posizioni organizzative disciplinate dall’art. 13. 2. In materia di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa nell’ipotesi considerata nell’art. 13, comma 2, lett. a), trova applicazione, in via esclusiva, la disciplina della suddetta clausola contrattuale per la parte relativa alla individuazione della categoria dei lavoratori che possono essere incaricati della responsabilità delle posizioni organizzative negli enti privi di personale con qualifica dirigenziale, anche nella vigenza dell’art.

109, comma 2, del D.Lgs.n.267/2000. 3. In deroga a quanto previsto dall’art. 13, comma 2, nei comuni privi di posizioni dirigenziali, la cui dotazione organica preveda posti di categoria D, ove tuttavia non siano in servizio dipendenti di categoria D oppure nei casi in cui, pure essendo in servizio dipendenti inquadrati in tale categoria, non sia possibile attribuire agli stessi un incarico ad interim di posizione organizzativa per la carenza delle competenze professionali a tal fine richieste, al fine di garantire la continuità e la regolarità dei servizi istituzionali, è possibile, in via eccezionale e temporanea, conferire l’incarico di posizione organizzativa anche a personale della categoria C, purché in possesso delle necessarie capacità ed esperienze professionali. 4. I comuni possono avvalersi della particolare facoltà di cui al comma 3, per una sola volta, salvo il caso in cui una eventuale reiterazione sia giustificata dalla circostanza che siano già state avviate le

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procedure per l’acquisizione di personale della categoria D. In tale ipotesi, potrà eventualmente procedersi anche alla revoca anticipata dell’incarico conferito. 5. Il dipendente della categoria C, cui sia stato conferito un incarico di posizione organizzativa, ai sensi del comma 3, ha diritto alla sola retribuzione di posizione e di risultato previste per la posizione organizzativa nonché, sussistendone i presupposti, anche ai compensi aggiuntivi dell’art.18, con esclusione di ogni altro compenso o elemento retributivo, ivi compreso quello per mansioni superiori di cui all’art.8 del CCNL del 14.9.2000. 6. Nelle ipotesi di conferimento di incarico di posizione organizzativa, a personale utilizzato a tempo parziale presso altro ente o presso servizi in convenzione, ivi compreso il caso dell’utilizzo a tempo parziale presso una Unione di comuni, secondo la disciplina già prevista dagli artt. 13 e 14 del CCNL del 22/1/2004, le retribuzioni di posizione e di risultato, ferma la disciplina generale, sono corrisposte secondo quanto di seguito precisato e specificato: - l’ente di provenienza continua a corrispondere le retribuzioni di posizione e di risultato secondo i criteri nello stesso stabiliti, riproporzionate in base alla intervenuta riduzione della prestazione lavorativa e con onere a proprio carico; - l’ente, l’Unione o il servizio in convenzione presso il quale è stato disposto l’utilizzo a tempo parziale corrispondono, con onere a proprio carico, le retribuzioni di posizione e di risultato in base alla graduazione della posizione attribuita e dei criteri presso gli stessi stabiliti, con riproporzionamento in base alla ridotta prestazione lavorativa;

- al fine di compensare la maggiore gravosità della prestazione svolta in diverse sedi di lavoro, i soggetti di cui al precedente alinea possono altresì corrispondere con oneri a proprio carico, una maggiorazione della retribuzione di posizione attribuita ai sensi del precedente alinea, di importo non superiore al 30% della stessa. 7. Per gli incarichi di cui al presente articolo, in materia di conferimento, revoca e di durata degli stessi, trovano applicazione le regole generali dell’art. 14.

DATO atto che i responsabili di P.O. hanno espresso alcune priorità assunzionali da inserire nella programmazione annuale e triennale;

Con riferimento alla programmazione annualità 2021 e pertanto a modifica delle precedenti programmazioni si prevede quanto di seguito proposto nella mail sindacale dell’ 11.03.2021 ore 12.04 di cui alla tabella che si allega e che costituisce parte integrante e sostanziale del deliberato e che si sintetizza come di seguito :

NUOVO D1 COMANDANTE 2021 NUOVO A1 2021 Serv ammini

NUOVO programmazione e controlli C 1 2021 NUOVO C1 2021 Serv Cittad

NUOVO C1 2021 VIGILE NUOVO C1 Tecn 2021 Infras NUOVO C1 Tecnico 2021 Inf NUOVO D 2021 Urbanistica NUOVO D1 2021 Ragioneria

NUOVO D1 2021 programmazione e controlli NUOVO D1 2021-Cultura/Turismo - Serv Cittad NUOVO D1 2021 Servizi amm

NUOVO D1 2021 URBANISTICA NUOVO D1 2021-Servizi Cittadinanza NUOVO D1 2021 VIGILE

NUOVO D1 Tecn 2021 Infras

NUOVO D1 TECN EDIL SCOLA 2021 NUOVO D1 Tecnico 110 2021

NUOVO A 2022 Servizi ammi

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NUOVO C1 Tecn 2022 Infras

- per l’anno 2021 le seguenti assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici:

- Vigili urbani Si da atto:

- Che gli attuali spazi finanziari non consentono la programmazione di ulteriori figure professionali ancorchè ritenute necessarie quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

- Energy Manager anche con contratto di appalto di servizi, per cui al di fuori del piano assunzionale.

- per rafforzare i sistemi informativi e il processo di attuazione del codice dell’amministrazione digitale, un dipendente di categoria C con profilo informatico per rafforzare il protocollo e la gestione dei flussi documentali.

CONSIDERATO che le politiche del personale sono orientate all’acquisizione di categorie elevate che possano svolgere funzioni complesse di responsabilità in merito ai processi più strategici, in una dimensione che vede rafforzarsi le funzioni di committenza, di controllo degli affidamenti esterni, di informatizzazione.

DATO atto:

-

- Che la presente sarà comunque oggetto di trasmissione al predetto Collegio dei Revisori;

RITENUTO, pertanto, opportuno approvare l’aggiornamento del Piano triennale del fabbisogno di personale 2021-2023, precisando che la dotazione organica costituisce un aggregato finanziario dei limiti di spesa utilizzabili per assunzioni e che le categorie e i profili da assumere sono indicati nel piano dei fabbisogni, mentre per quanto riguarda le modalità di reclutamento si terrà conto delle norme vigenti che prevedono, prima di poter espletare una selezione pubblica ex art 35 dlgs n. 165/2001:

- Il previo avvio della procedura mobilità obbligatoria ex art 34 bis dlgs n. 165/2001 e s.mi.

DATO atto che risulta necessario dare informazione del presente provvedimento ai seguenti soggetti: Organizzazioni Sindacali.

ATTESA la competenza della Giunta comunale all'adozione del presente provvedimento ai sensi dell'art. 48, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000;

DATO atto che il Responsabile del Procedimento è la dott.ssa Simona Manzo la quale ha curato la fase istruttoria e che ne attesta la correttezza e regolarità dell’azione amministrativa ai sensi dell’art. 147 bis del d.lgs n. 267/2000;

VISTO il parere contabile favorevole espresso dal Responsabile dell’Area Finanziaria;

VISTO il parere del Collegio dei revisori dei conti espresso in data ____ con verbale n.

____;

(11)

TUTTO ciò premesso

DELIBERA

1. Di approvare a modifica ed integrazione delle programmazioni precedenti il Piano triennale del fabbisogno di personale 2021/2023,secondo lo schema di seguito riportato precisando che la dotazione organica costituisce un aggregato finanziario dei limiti di spesa utilizzabili per assunzioni e che le categorie e i profili da assumere sono indicati nel piano dei fabbisogni medesimo mentre per quanto riguarda le modalità di reclutamento si terrà conto delle norme vigenti che prevedono, prima di poter espletare una selezione pubblica ex art 35 Dlgs n. 165/2001:

-il previo avvio della procedura mobilità obbligatoria ex art 34 bis dlgs n. 165/2001 e s.mi - demendando al segretario generale gli adempimenti necessari all’attuazione del presente provvedimento utilizzando gli istituti giuridici che minimizzino i tempi di reclutamento.

si prevede quanto di seguito proposto, nella mail sindacale dell’ 11.03.2021 ore 12.04 di cui alla tabella che si allega e che costituisce parte integrante e sostanziale del deliberato e che si sintetizza come di seguito:

NUOVO D1 COMANDANTE 2021 NUOVO A1 2021 Serv ammini

NUOVO Programmazione e controlli C 1 2021 NUOVO C1 2021 Serv Cittad

NUOVO C1 2021 VIGILE NUOVO C1 Tecn 2021 Infras NUOVO C1 Tecnico 2021 Inf NUOVO D 2021 Urbanistica NUOVO D1 2021 Ragioneria

NUOVO D1 2021 programmazione e controlli NUOVO D1 2021-Cultura/Turismo - Serv Cittad NUOVO D1 2021 Servizi amm

NUOVO D1 2021 URBANISTICA NUOVO D1 2021-Servizi Cittadinanza NUOVO D1 2021 VIGILE

NUOVO D1 Tecn 2021 Infras

NUOVO D1 TECN EDIL SCOLA 2021 NUOVO D1 Tecnico 110 2021

NUOVO A 2022 Servizi ammi NUOVO C1 Tecn 2022 Infras

2. DARE ATTO che:

- le previsione relative alle le assunzioni con tipologia di contratti flessibili per l’anno 2021 le seguenti assunzioni per esigenze straordinarie e temporanee degli uffici:

(12)

- Vigili urbani;

3. sui limiti di spesa di personale sono stati elencati i vari vincoli normativi e finanziari vigenti, a cui si aggiunge la presente adozione del piano dei fabbisogni di personale in coerenza con le linee guida del Ministero della Pubblica Amministrazione in gazzetta ufficiale n. 173 del 27 luglio 2018.

4. di dare atto infine che a seguito della ricognizione disposta in attuazione dell’articolo 33, comma 1, del d.Lgs. n. 165/2001, non sono emerse situazioni di soprannumero o eccedenze di personale;

5. Che il presente provvedimento sia trasmesso al Collegio dei Revisori;

6. Che il presente atto venga inoltrato in informativa alle Rappresentanze Sindacali

(13)

Letto, approvato e sottoscritto.

IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Livio VALVANO F.to Simona MANZO

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il sottoscritto SEGRETARIO GENERALE, visti gli atti d'ufficio,

CERTIFICA che copia della presente deliberazione:

- è stata affissa all'Albo pretorio comunale il giorno 18-03-2021 per rimanervi 15 giorni consecutivi (art.

124, comma 1 del T.U. 267/2000) al N. 484 del Registro Pubblicazioni;

Melfi, 18-03-2021 IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Simona Manzo

CERTIFICATO DI ESECUTIVITA'

Il sottoscritto SEGRETARIO GENERALE, visti gli atti d'ufficio, CERTIFICA

che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno 18-03-2021,

Melfi, 18-03-2021 IL SEGRETARIO GENERALE

Simona Manzo

Copia conforme all’originale

Melfi, 18-03-2021 SEGRETARIO GENERALE

Simona Manzo

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