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Maria Grazia Mazzocchi

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Academic year: 2022

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Maria Grazia Mazzocchi è ricercatrice alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, dove si occupa di ecologia dello zooplancton marino. Oggetto delle sue ricerche sono le distribuzioni spaziali e temporali delle comunità zooplanctoniche in relazione alle caratteristiche dell’ambiente e alla sua variabilità, soprattutto in ambito Mediterraneo. Dal 1984 segue la dinamica a lungo termine dello zooplancton nel Golfo di Napoli alla stazione LTER-MC. Oggetto dei suoi studi è, in particolare, il gruppo dei copepodi, delle cui specie analizza le nicchie ecologiche, il ruolo trofico, ed il comportamento a livello individuale. È impegnata in attività di coordinamento nell’ambito della Rete Italiana di Ricerche a Lungo Termine (LTER-Italia).

Solcare i mari ... e osservare l’invisibile

Il mare brulica di miriadi di micro-organismi di cui non abbiamo percezione diretta perché invisibili al nostro occhio. Si tratta del plancton, l’insieme di tutti gli organismi vegetali (fitoplancton) e animali (zooplancton) che vivono in sospensione nell’acqua e al quale il mare deve la sua vita e il suo funzionamento. Per studiare il plancton marino su scale spaziali oceaniche viene utilizzato uno strumento denominato Continuous Plankton Recorder (CPR), trainato da navi di opportunità quali mercantili, traghetti, petroliere, etc. Il CPR opera con continuità dagli anni ’30 nel Nord Atlantico e le sue rotte interessano ora tutti gli oceani fornendo dati che costituiscono uno dei più lunghi ed estesi programmi di monitoraggio marino al mondo. La nostra conoscenza della dinamica del plancton alla scala oceanica e a quella decadale non sarebbe stata raggiunta senza il CPR, che ha permesso anche di stabilire gli effetti dei cambiamenti globali sulla variabilità del plancton e le conseguenti ricadute sulla pesca. Una rotta del CPR è stata avviata recentemente anche in Mediterraneo ed è in programma l’estensione dell’utilizzo del CPR in altre zone di questo bacino, considerato un ambiente cruciale per la biodiversità marina e particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici.

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