Nova – Pag. 3 14 giugno 2007
NUTRIZONE IN SARDEGNA
Integratori supermirati
Nutrisearch si occupa di nutrizione personalizzata, lo fa attraverso ricerca di alto livello e applicando il modello di business che genera ricavi dalle attività di trasferimento tecnologico e creazione di brevetti, ricavi utilizzati per finanziare nuove attività di ricerca.
«La società è nata da poco meno di un anno fa – racconta Sebastiano Banni, presidente di Nutrisearch – sotto forma di spin-off accademico dell’Università di Cagliari, ha sede presso il bioincubatore all'interno del Parco scientifico e tecnologico di Sardegna Ricerche ed è sostenuta da un programma triennale finanziato dalla Regione Sardegna».
Nutrisearch è impegnata nello sviluppo di integratori alimentari di altissima qualità che si propongono di aiutare efficacemente e in modo personalizzato persone che hanno problemi di alimentazione. Per fare ciò i ricercatori di Nutrisèarch lavorano con tecnologie avanzate che permettono di caratterizzare in modo altamente raffinato il prodotto agendo su proprietà chimiche, biologiche, sulla biodisponibilità e l'efficacia nutrizionale in relazione alle caratteristiche di popolazioni di individui ben definite. In particolare Nutrisearch utilizza l'approccio della cosiddetta "omica" che consente la rilevazione pressoché totale di una determinata classe di composti da campioni biologici: «Nel campo dei lipidi, per esempio, la lipidomica si prefigge di rilevare la totalità delle molecole liofile in un dato campione biologico verificando l'effetto sul metabolismo», spiega Banni. Oggi la società vanta alcuni contratti con una serie di aziende, per la gran parte straniere, per lo sviluppo di ricerche sull'attività biologica degli integratori alimentari e, sempre in collaborazione con un' azienda straniera, lavora allo sviluppo di un integratore lipidico che al momento è in corso di brevetto. «Il campo della nutrizione lipidica, quindi gli integratori e cibi funzionali a base di grassi, è quello per noi di maggiore importanza, - aggiunge Banni - ciò non solo in relazione all'apporto calorico, ma anche per gli importanti effetti farmacologici. Al momento stiamo lavorando sugli acidi grassi omega 3 e sull' acido linoleico coniugato che in fase di esperimenti hanno dimostrato di avere proprietà anticancerogene e antiaterogene». La società, che organizza anche corsi di formazione per giovani laureati interessati a questo particolare settore e porta avanti azioni di divulgazione scientifica con pubblicazioni e giornate di studio; non a caso, rileva il presidente, ha sottoscritto i suoi primi contratti con aziende straniere: «Fare innovazione in Italia sconta le difficoltà burocratiche e strutturali di un Paese dove la ricerca scientifica, soprattutto quella applicata all'industria, non è purtroppo ai primi posti dell’interesse generale e dove la frammentazione delle imprese non agevola le aziende che si impegnano nella ricerca di prodotti innovativi. Ciononostante resto ottimista».
D'altra parte Banni sottolinea come assai positivo il supporto ricevuto dalla Regione Sardegna e come nel contesto del bioincubatore si formano collaborazioni tra diverse realtà e competenze che costituiscono un importante valore aggiunto.
Emil Abirascid