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AGRICOLTURA: ANCORA ALTO IL RISCHIOINFORTUNISTICO DATI

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Academic year: 2022

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1

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

1

GENNAIO 2014 I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Mario G. Recupero Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli

Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione Dati e Statistiche/Periodico statistico Dati Inail

ISSN 2035-5645

AGRICOLTURA: ANCORA ALTO IL RISCHIO INFORTUNISTICO

L’Agricoltura rimane in Italia uno dei settori produttivi a maggior rischio d’infortunio.

Le cause vanno ricercate nella peculiarità del lavoro agricolo (sil- vicoltura, allevamento, coltivazio- ne di fondi, ecc.), caratterizzato dall’impiego di macchine sofisti- cate, potenti e pesanti e dall’utiliz- zo di prodotti non sempre innocui alla salute.

Delle quasi 43mila denunce del 2012, circa il 98% ha interessato eventi occorsi in occasione di lavoro, segnando una contrazione prossima al 20% rispetto al 2008.

La diminuzione non è stata unifor- me, ma più accentuata per le donne (-26,9%) rispetto agli uomi- ni (-17,8%), diversamente da quanto si è verificato nelle altre realtà produttive.

Oltre il 40% degli eventi mortali (104 casi nel 2012) ha interessa- to lavoratori in età compresa tra i 50 ed i 64 anni, con un incremen- to del 27,3% rispetto all’ultimo

quinquennio e in controtendenza al dato complessivo (-17,5%).

La categoria di lavoratori più esposti al rischio è costituita dai titolari e soci delle imprese agrico- le, data l’elevata presenza di aziende di medio-piccole dimen-

sioni a conduzione prevalente- mente familiare. Sono infatti gli autonomi a registrare un’alta per- centuale di infortuni (76%), più di un terzo dei quali nella classe d’età intermedia (35-49).

(Gina Romualdi)

TAV. 1: INFORTUNI DENUNCIATI IN AGRICOLTU- RA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA - ANNO EVENTO 2012

Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013

Nota: I casi mortali si riferiscono ai decessi denunciati all’Istituto e avvenuti entro 180 giorni dalla data in cui si è verificato l'infortunio, con esclusione di quelli per i quali è stata accertata la causa non professio- nale o non tutelata

MODALITÀ DI EVENTO 2008 2009 2010 2011 2012 Var.%

2012/2008 INFORTUNI DENUNCIATI IN AGRICOLTURA PER MODALITÀ DI EVENTO - ANNI EVENTO

2008-2012

In occasione di lavoro 52.209 51.519 49.112 45.958 41.874 -19,8

di cui con mezzo di trasporto 935 935 1.034 917 742 -20,6

In itinere 1.178 1.167 1.121 1.117 1.005 -14,7

di cui con mezzo di trasporto 1.032 1.018 975 987 878 -14,9

Totale 53.387 52.686 50.233 47.075 42.879 -19,7

di cui casi mortali 126 127 111 112 104 -17,5

Centro 20,2%

Nord-est 24,0%

Nord-ovest 18,3%

Mezzogiorno 37,5%

Centro 19,5%

Nord-est 31,3%

Nord-ovest 19,1%

Mezzogiorno 30,1%

INFORTUNI CASI MORTALI

AGRICOLTURA: ANCORA ALTO IL RISCHIO

INFORTUNISTICO

AGRITURISMI:

UNA PECULIARITÀ ITALIANA

10 ANNI DI MALATTIE IN AGRICOLTURA

(2)

2

DENTRO LA NOTIZIA

10 ANNI DI MALATTIE IN AGRICOLTURA

L’Agricoltura è stata protagonista in quest’ultimo decennio di veri e propri record di denunce di malat- tia professionale. Il più clamoroso nel 2009 che ha visto in un solo anno più che raddoppiate le segnalazioni all’Istituto (1.832 nel 2008, 3.927 nel 2009) facendo registrare aumenti eccezionali anche nei due anni successivi, rag- giungendo le 8mila denunce nel 2011. Nel 2012 finalmente una battuta d’arresto nella corsa delle denunce (7.748, circa 200 in meno, -2,8% rispetto al 2011) per un settore che non conosce contra- zioni significative del fenomeno tecnopatico dal 1997; i primi dati per il 2013 sembrano però non confermare un’inversione di ten- denza. Il numero di denunce resta comunque elevatissimo anche nel 2012, al di sopra del dato 2010 e precedenti: bisogna risalire alla fine degli anni ’70 per trovare valori altrettanto elevati.

A parziale giustificazione di tali aumenti, la maggiore consapevo- lezza delle tutele assicurative, gra- zie all’opera di sensibilizzazione da parte degli operatori del setto- re, in prima fila l’Inail, con conse- guente emersione di patologie

“nascoste” in un contesto caratte- rizzato storicamente dal fenomeno della sottodenuncia. Catalizzatori anche iniziative legislative quali il d.m. 09/04/2008 (nuovo elenco delle malattie “tabellate” con pre- sunzione legale di origine lavorati-

va) che hanno inserito in tabella, facilitandone il riconoscimento, le principali malattie muscolo-schele- triche da sovraccarico bio-mecca- nico e movimenti ripetuti.

Queste ultime sono ormai le pato- logie più frequenti, le vere prota- goniste del boom di denunce che hanno scalzato nel tempo malattie

tradizionali quali ipoacusie, respi- ratorie e cutanee. Nel 2012, oltre l’86% (6.703 su 7.748) delle denunce ha riguardato proprio l’apparato osteo-articolare e muscolo-tendineo (soprattutto affe- zioni dei dischi intervertebrali e tendiniti).

(Andrea Bucciarelli)

TAV. 2: MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE IN AGRICOLTURA PER TIPO DI MALATTIA E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA - ANNO MANIFE- STAZIONE 2012

Osteo-articolari e muscolo-tend.

86,5%

Altre e indeterminate 3,9%

Tumori 1,0%

Respiratorie 2,6%

Ipoacusia e sordità 6,0%

Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000

Maschi Femmine

39,1%

60,9%

TIPO DI MALATTIA

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

ANNO Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno ITALIA Variazione %

su anno prec.

MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE IN AGRICOLTURA - ANNI MANIFESTAZIOME 2003-2012

2003 77 347 357 300 1.081 --

2004 66 305 353 354 1.078 -0,3

2005 76 408 430 403 1.317 22,2

2006 73 441 482 450 1.446 9,8

2007 72 410 515 653 1.650 14,1

2008 171 337 495 829 1.832 11,0

2009 275 580 722 2.350 3.927 114,4

2010 343 1.006 1.212 3.830 6.391 62,7

2011 442 1.730 1.701 4.101 7.974 24,8

2012 452 2.169 1.694 3.433 7.748 -2,8

Variazione % 2012 / 2003 ITALIA 616,7%

Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornata al 31.10.2013

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

3

AGRITURISMI:

UNA PECULIARITÀ ITALIANA

Nell’ambito del settore agricolo una specificità del mercato italia- no è l’attività inerente le aziende agricole turistiche. Negli altri Paesi europei, infatti, è regola- mentato soltanto il turismo rurale.

L’agriturismo è definito dalla legge quadro n. 96 del 20/02/2006, che include tutte le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agri- coli attraverso l’utilizzo della pro- pria azienda in rapporto di con- nessione con le attività di coltiva- zione del fondo, di silvicoltura e di allevamento. Rientrano tra queste l’ospitalità in alloggi o spazi aperti; la somministrazione di pasti e bevande costituiti pre-

valentemente da prodotti propri e della zona; l’organizzazione di degustazioni di prodotti azienda- li, di attività ricreative, culturali e didattiche finalizzate alla valoriz- zazione del territorio. L’attività può essere esercitata dall’impren- ditore agricolo e dai suoi familia- ri e da lavoratori dipendenti.

Secondo l’Istat, oltre 20mila sono gli agriturismi autorizzati in Italia nel 2012, di cui più di un terzo gestiti da donne e concentrati per lo più in Toscana (20,2%), nella provincia di Bolzano (14,7%), in Lombardia (6,7%) e in Veneto (6,6%). La domanda per questo tipo di attività è aumentata nonostante il perdurare della crisi

economica: il numero di aziende è cresciuto, infatti, nell’ultimo quinquennio del 10,8%.

Come sostiene Agriturist, associa- zione di settore della Confagricol- tura, grande attenzione viene posta nei confronti dell’ambiente, a partire dall’utilizzazione di energie rinnovabili, produzione con metodi biologici e persino da esperienze di bioarchitettura nel recupero di case rurali. Se a que- sto si somma la diversificazione dei servizi offerti, delineati nella legge quadro, risulta giustificato il riconoscimento del settore come fondamentale nella realtà agrico- la italiana.

(Liana Veronico)

Toscana Bolzano

Lombardia Veneto UmbriaPiemonte Emilia Romagna

Lazio

SardegnaMarche AbruzzoCalabria Sicilia Friuli Venezia Giulia

Liguria Campania

Trento Puglia

Basilicata Molise Valle d'Aosta 0

1000 2000 3000 4000 5000

TAV. 3: AZIENDE AGRITURISTICHE PER REGIONE (Fonte Istat) - ANNO 2012

TIPOLOGIE AGRITURISTICHE 2008 2009 2010 2011 2012 Variazioni 2012/2008

Assolute %

AZIENDE AGRITURISTICHE PER TIPOLOGIA (*) - ANNI 2008-2012

ALLOGGIO

- Aziende 15.334 15.681 16.504 16.759 16.906 1.572 10,3

- Posti letto 189.013 193.480 206.145 210.747 217.946 28.933 15,3

- Piazzole di sosta 7.320 7.785 8.759 9.113 8.363 1.043 14,2

RISTORAZIONE

- Aziende 8.928 9.335 9.914 10.033 10.144 1.216 13,6

- Posti a sedere 337.385 365.943 385.470 385.075 397.175 59.790 17,7

DEGUSTAZIONE

- Aziende 3.304 3.400 3.836 3.876 3.449 145 4,4

ALTRE ATTIVITÀ

- Aziende 10.354 10.583 11.421 11.785 11.982 1.628 15,7

AZIENDE IN COMPLESSO(*) 18.480 19.019 19.973 20.413 20.474 1.994 10,8

(*) Un’azienda agricola può essere autorizzata all’esercizio di una o più tipologie di attività agrituristiche Fonte: Istat

(4)

4

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Novembre 2012 31.477 2.898 34.375

Novembre 2013 29.404 2.716 32.120

Variazione % -6,59 -6,28 -6,56

Dic. 2011 - Nov. 2012 390.221 34.611 424.832 Dic. 2012 - Nov. 2013 349.239 30.759 379.998

Variazione % -10,50 -11,13 -10,55

(1)Per data di definizione.

Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013 Ott2013 Nov2013

0 500 1000 1500 2000 2500

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013 Ott2013 Nov2013

0 140 280 420 560 700

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

Dic2012 Gen2012 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013 Ott2013 Nov2013

0 35 70 105 140

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Novembre 2012 2.124 269 2.393

Novembre 2013 1.963 265 2.228

Variazione % -7,58 -1,49 -6,90

Dic. 2011 - Nov. 2012 25.525 3.542 29.067 Dic. 2012 - Nov. 2013 24.458 3.414 27.872

Variazione % -4,18 -3,61 -4,11

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Novembre 2012 575 98 673

Novembre 2013 575 118 693

Variazione % 0,00 20,41 2,97

Dic. 2011 - Nov. 2012 7.067 1.196 8.263

Dic. 2012 - Nov. 2013 6.881 1.216 8.097

Variazione % -2,63 1,67 -2,01

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Novembre 2012 91 20 111

Novembre 2013 105 21 126

Variazione % 15,38 5,00 13,51

Dic. 2011 - Nov. 2012 1.299 188 1.487

Dic. 2012 - Nov. 2013 1.124 150 1.274

Variazione % -13,47 -20,21 -14,32

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Dic2012 Gen2013 Feb2013 Mar2013 Apr2013 Mag2013 Giu2013 Lug2013 Ago2013 Set2013 Ott2013 Nov2013

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

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