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RADIAZIONI IONIZZANTI

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Academic year: 2022

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CONOSCERE IL RISCHIO

RADIAZIONI IONIZZANTI

Autore: Piero La Pegna

Contarp 1

Il regime autorizzativo

1. Premessa

Per l’impiego di radiazioni ionizzanti, in relazione all’entità dei rischi per i lavoratori e per la popolazione che queste comportano, può essere sufficiente una semplice comunicazione preventiva (art. 22 del d.lgs. 230/95) o può essere necessaria una specifica autorizzazione da parte delle autorità competenti (art. 27 del d.lgs. 230/95).

Le comunicazioni preventive e, in misura assai maggiore, le richieste di autorizzazione, devono essere corredate da dettagliate relazioni tecniche atte a dimostrare l’adeguatezza dei sistemi di protezione per lavoratori e popolazione. Nella seguente tabella sono riassunti gli adempimenti, descritti poi nei paragrafi seguenti.

Tabella n. 1 Comunicazioni e autorizzazioni ai sensi

del d.lgs. 230/95

Tipo pratica Adempimenti

Pratiche che non soddisfano i requisiti di cui all’allegato I del

d.lgs. 230/95 Nessuno

Tutte le pratiche che soddisfano i requisiti di cui all’allegato I del d.lgs. 230/95 e non richiedono i nulla osta di categoria A o B

Comunicazione preventiva Macchine radiogene che accelerino gli elettroni con tensioni

superiori a 200 keV

Sorgenti di radiazioni con produzione di neutroni maggiore di 104 neutroni al secondo

Nuclidi di attività maggiore dei valori riportati in apposite tabelle del d.lgs 230/95

Nulla osta categoria B

Macchine radiogene che accelerino gli elettroni con tensioni superiori a 25 MeV

Sorgenti di radiazioni con produzione di neutroni maggiore di 107 neutroni al secondo

Nuclidi di attività maggiore dei valori riportati in apposite tabelle del d.lgs 230/95

Nulla osta categoria A

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Il regime autorizzativo

Conoscere il rischio – Radiazioni ionizzanti 2

2. Comunicazione preventiva di pratiche

Prima di intraprendere qualsiasi “pratica”1, ai sensi dell’art. 22 del d.lgs. 230/95, è necessario darne preventiva comunicazione2 a una molteplicità di soggetti3 allegando una particolareggiata documentazione tecnica predisposta e firmata, per quanto di competenza, dall’Esperto qualificato.

La documentazione, dettagliata al punto 3 dell’Allegato VII del d.lgs. 230/95, comprende ad esempio:

• la descrizione della pratica che si intende svolgere compresi gli elementi per effettuare il processo di giustificazione4;

• l'ubicazione dei locali e delle aree destinati alla pratica che si intende svolgere;

• per ogni macchina radiogena: il tipo e l'energia massima di accelerazione delle particelle cariche e la corrente massima;

• per le materie radioattive: le quantità totali di radioattività dei radionuclidi, distinguendo tra sorgenti non sigillate e sorgenti sigillate, che si intende detenere contemporaneamente e ricevere in ragione di anno solare;

• l’eventuale presenza di zone classificate;

• la valutazione delle dosi per i lavoratori e per i gruppi di riferimento della popolazione in condizioni di normale attività.

Eventuali variazioni dei dati precedentemente comunicati e l’intenzione di cessare una pratica devono essere altresì comunicate secondo le modalità previste dell’Allegato VII del d.lgs. 230/95: anche in questi casi l’Esperto qualificato dovrà predisporre e firmare le parti di propria competenza.

3. Nulla osta di impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti

Qualora le sorgenti di radiazioni ionizzanti e/o le attività dei radionuclidi superino appositi valori fissati dalla legge, per intraprendere la pratica è necessario ottenere preliminarmente un nulla osta dalle autorità competenti. I nulla osta possono essere

1 Per “pratica”, nell’ambito del d.lgs. 230/95, si intende una “attività umana che è suscettibile di aumentare l’esposizione degli individui alle radiazioni ….”.

2Al punto 4 dell’Allegato VII del d.lgs. 230/95 sono indicate le situazioni per le quali vi è l’esenzione dalla comunicazione preventiva di pratiche comportanti la detenzioni di sorgenti di radiazioni. sono anche esentate, in quanto escluse dalle disposizioni del suddetto decreto, le macchine radiogene che non abbiano le caratteristiche riportate al punto 8 dell’allegato I. Inoltre è possibile l’esenzione dell’obbligo di comunicazione per alcune “Sorgenti Riconosciute”, ai sensi dell’art. 26 e dell’allegato VIII.

3 Comando provinciale dei vigili del fuoco e organi del Servizio sanitario nazionale. In alcuni casi, in base alla specifica situazione, anche alle Agenzie regionali, all’Ispettorato provinciale del lavoro, al Comando di porto, all’Ufficio di sanità marittima e alle Agenzie delle provincie autonome.

4 Con “giustificazione” si intende quanto riportato all’art. 2 comma 1 del d.lgs. 230/95 e cioè che “nuovi tipi o nuove categorie di pratiche che comportano un'esposizione alle radiazioni ionizzanti debbono essere giustificati, anteriormente alla loro prima adozione o approvazione, dai loro vantaggi economici, sociali o di altro tipo rispetto al detrimento sanitario che ne può derivare”.

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Conoscere il rischio – Radiazioni ionizzanti 3

di categoria B e di categoria A: le modalità di classificazione nelle categorie e l’iter per la richiesta dei nulla osta sono riportati nell’Allegato IX del d.lgs. 230/95.

Il nulla osta di categoria B va richiesto nel caso di impiego di sorgenti che accelerino gli elettroni a energie superiori a 200 KeV, nel caso di sorgenti che emettano più di 104 neutroni al secondo e per attività di nuclidi che superino valori riportati in apposite tabelle.

Il nulla osta di categoria B è rilasciato dal Prefetto, nel caso di impieghi non sanitari, e dalle autorità individuate da apposite leggi regionali per gli impieghi sanitari.

Il nulla osta di categoria A va richiesto nel caso di impiego di sorgenti che accelerino gli elettroni a energie superiori a 25 MeV, nel caso di sorgenti che emettano più di 107 neutroni al secondo e per attività di nuclidi che superino valori riportati in apposite tabelle. Il nulla osta di categoria A è rilasciato dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato di concerto con i Ministeri dell’ambiente, dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, della sanità e sentite l’ISPRA e le Regioni territorialmente competenti.

L’istanza per il rilascio del nulla osta, dettagliata al punto 4 dell’Allegato IX del d.lgs.

230/95, deve essere corredata da una corposa e dettagliata documentazione, predisposta e firmata dall’Esperto qualificato, relativa a tutti gli aspetti inerenti la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione.

Qualora concessi, i nulla osta contengono le specifiche prescrizioni tecniche dell’Autorità che autorizza.

Ogni 7 anni sarà cura del titolare dell’autorizzazione inoltrare l’eventuale aggiornamento della documentazione a suo tempo trasmessa e i “dati degli elementi relativi agli aspetti di sicurezza e di radioprotezione connessi con l’attività svolta”5. Sempre nell’Allegato IX del d.lgs. 230/95 sono inoltre dettagliate le modalità per comunicare eventuali variazioni e per richiedere l’autorizzazione alla cessazione della pratica.

Bibliografia

- Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 “Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom e 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti” (G. U. Suppl. Ordin. n° 136 del 13/06/1995)

Data di chiusura del documento 25/08/2017

5 Allegato IX, punto 5.4.

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Il regime autorizzativo

Conoscere il rischio – Radiazioni ionizzanti 4

Conoscere il rischio

Nella sezione Conoscere il rischio del portale Inail, la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp) mette a disposizione prodotti e approfondimenti normativi e tecnici sul rischio professionale, come primo passo per la prevenzione di infortuni e malattie professionali e la protezione dei lavoratori. La Contarp è la struttura tecnica dell’Inail dedicata alla valutazione del rischio professionale e alla promozione di interventi di sostegno ad aziende e lavoratori in materia di prevenzione.

Per informazioni contarp@inail.it

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