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Gli studenti dell Einaudi Protagonisti dell informazione

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Academic year: 2022

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Periodico di informazione dell’IIS “L. Einaudi” Siracusa Direttore: Salvatore La Delfa - Vice direttrice: Assunta Tirri

Editore: IIS “L. Einaudi” Siracusa – Dirigente Scolastico: Teresella Celesti

Anno I n.1

Giovedì 03 Dicembre 2020

Gli studenti dell’Einaudi Protagonisti dell’informazione

La Dirigente

Teresella Celesti:

“Inizia il nuovo progetto editoriale dell’Einaudi”

di Teresella Celesti

Abbiamo sempre pensato che l'esercizio della parola sia il migliore antidoto alla stupidità della violenza verbale, al facile insulto, alla disinformazione.

Abbiamo voluto che i nostri ragazzi si riappropriassero di uno strumento di comunicazione che parlasse di loro,a tutti noi.

Siamo davvero lieti , ed anche un po' orgogliosi, di questo battesimo di scrittura. Scrivere e ' sempre atto di responsabilità.

Avanti tutti einaudini!

di Salvo La Delfa

Iniziamo questa avventura. Un gruppo motivato di studenti che ha iniziato questo progetto con tanta volontà e determinazione. Non importano gli errori, i difetti, le inesattezze che sono presenti in questo primo numero de „L’Enaudito”.

Ciò che ci interessa da educatori è l’entusiamo che i nostri studenti profondono in questa idea editoriale in cui loro, creando l’informazione, sono i protagonisti ed esprimono in questo modo la loro visione del mondo, il loro punto di vista, i loro desideri e i loro bisogni. E tutto questo è vita, energia, è luce nel parodassale tempo dell’incomunicabilità che stiamo vivendo.

Buona lettura a tutti!

Sebastiano Tinè, uno studente dell’Einaudi all’isola di Wight con Intercultura

di Giulia Criscione Sebastiano Tinè è uno studente dell’Einaudi che frequenta la classe 4AS dell’indirizzo scienze applicate che ha intrapreso un viaggio che gli sta cambiando la vita. Con Intercultura si è trasferito per un anno nell’isola di Wight, in Inghilterra, dove sta frequentando il college locale. Quest’esperienza è un sogno che si porta da piccolo, ha sempre voluto viaggiare e vivere in un paese completamente diverso dal suo per……

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Matteo Melluzzo, un campione come noi

di Francesca Adornato Un campione di fama non solo italiana come compagno di scuola non è una cosa che capita a molti.

Per noi dell’Einaudi invece è una cosa del tutto normale, per noi lui è semplicemente un amico. Matteo Melluzzo è un campione come noi, nonostante i numerosi titoli vinti, tra cui quello dei 60 metri corsi da lui in 6’’81 e…

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All’interno

Luca Santoro, il più votato rappresentante di Istituto dell’Einaudi

di Fabrizio Iurianello Nelle recenti votazioni per il rinnovo del consiglio di Istituto dell’Einaudi Luca Santoro è stato tra gli eletti il più votato (oltre a lui fanno parte ora del consiglio di Istituto anche Sara Pennino, Mattia Russo ed Enrico Cannarella).

Luca, che frequenta ora la classe quinta del liceo scientifico tradizionale desiderava fin dall’inizio….

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Il Covid e il suo impatto sui giovani di oggi

di Giulia Valvo Martinapia Cappuccio Giovedì 26 novembre il Dott. Roberto Cafiso, responsabile dell’ASP per le dipendenze, ha tenuto un incontro on line dal titolo

“La gioventù al tempo del Covid”. A quest’ incontro ha anche partecipato Alessio Di Modica a cui abbiamo posto alcune domande….

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“Studiare al tempo del Covid”

di Simone Greco

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Sebastiano Tinè, uno studente dell’Einaudi all’isola di Wight con Intercultura

di Giulia Criscione Sebastiano Tinè è uno studente dell’Einaudi che frequenta la classe 4AS dell’indirizzo scienze applicate che ha intrapreso un viaggio che gli sta cambiando la vita. Con Intercultura si è trasferito per un anno nell’isola di Wight, in Inghilterra, dove sta frequentando il college locale.

Quest’esperienza è un sogno che si porta da piccolo, ha sempre voluto viaggiare e vivere in un paese completamente diverso dal suo per conoscerne e apprenderne cultura, tradizioni e modo di vivere. L’abbiamo sentito per saperne di più.

Quali erano le tue sensazioni prima di partire?

<<Mi sentivo emozionato e non vedevo l’ora di buttarmi in questa nuova realtà, volevo conoscere la mia famiglia, le persone che mi stanno guidando in questo cammino, ma allo stesso tempo ero molto spaventato perché non avevo idea di come mi sarei potuto trovare e se avessi avuto difficoltà a trovare amici.>>

Quando sei arrivato come ti sei sentito?

<<Ero un po' spaesato, non sapevo dove andare, molte volte ho preso l’autobus che mi hanno portato dall’altra parte dell’isola, non sapevo con chi stare ma fortunatamente c’è il mio compagno di esperienza, double placement, il ragazzo tedesco che vive nella mia stessa casa.

Siamo molto diversi ma sono proprio le diversità che ci accomunano. Proprio in questo modo oltre che conoscere la cultura inglese sto anche conoscendo quella tedesca.>>

Avresti mai rinunciato a questa esperienza?

<<Si, perché ero molto scoraggiato dalla lontananza dalla mia famiglia, dai miei amici e anche dalla situazione Covid, per la quale non potevo uscire o incontrare molte persone. Mesi molti duri che sono per fortuna giunti al termine>>

Noti differenze tra la scuola italiana e quella inglese?

<<Scuola inglese e scuola italiana sono due rette parallele, totalmente diverse. La scuola inglese ti tratta come persona già matura, ti responsabilizza perché devi essere tu a gestirti il tutto e devi stare molto attento a non saltare le ore. Invece la scuola italiana ti fa maturare, ti da nozioni di cultura generale cosa che invece non accade in Inghilterra poiché le materie da studiare sono solo 3. In più non vi sono interrogazioni, uno dei tanti aspetti super positivi>>

Cosa ti manca dell’Einaudi?

<<Sicuramente il rapporto che si instaura tra alunni e professori, i miei compagni di classe che davvero reputo la mia seconda famiglia perché oltre che essere compagni sono anche e soprattutto amici.>>

Com’è la tua vita inglese rispetto a quella italiana?

<<La mia vita non è cambiata molto, esco molto di meno ma non noto grandi differenze.>>

Che rapporti hai instaurato con la famiglia?

<<All’inizio mi sentivo estraneo, fuori posto, in più, ma adesso mi sento come se fossi a casa mia, ho un ottimo rapporto sia con i miei host parents sia con i miei host brother>>

Vivresti mai in Inghilterra?

<<No, principalmente perché sono molto legato alla mia terra, alle mie origini e soprattutto alla mia famiglia>>

Consiglieresti quest’esperienza a qualcuno?

<< Si perché fa maturare molto. Ho imparato a fare cose che a Siracusa non avrei mai fatto, come ad esempio il bucato, stirare e chi più ne ha più ne metta. Inoltre, è un’esperienza che ti segna e ti forma, ti mette alla prova perché stare un anno lontano dalla tua famiglia, dai tuoi amici e dai tuoi comfort vi assicuro che non è per nulla semplice>>

Matteo Melluzzo, un campione come noi

di Francesca Adornato Un campione di fama non solo italiana come compagno di scuola non è una cosa che capita a molti. Per noi dell’Einaudi invece è una cosa del tutto normale, per noi lui è semplicemente un amico. Matteo Melluzzo è un campione come noi, nonostante i numerosi titoli vinti, tra cui quello dei 60 metri corsi da lui in 6’’81 e quello nei 100 metri in 10”49, da non dimenticare anche il secondo posto a Baku al Festival olimpico della gioventù europea.

Matteo Melluzzo è già entrato a far parte dei nomi che contano nell’atletica, e da considerare uno di quelli da non sottovalutare mai durante una competizione, nonostante abbia solo 18 anni, e si trovi molto spesso a doversi interfacciare con atleti più grandi di età e con più competizioni alle spalle. Ad allenare Matteo c’è il padre Gianni preparatore sportivo molto competente, in grado di scindere in modo perfetto casa e campo.

Pur essendo stato fermo durante tutto il periodo del lockdown, Matteo al momento ha ricominciato tutto il lungo e faticoso periodo di preparazione, che comprende non solo gli allenamenti ma anche tutto ciò che riguarda la sua alimentazione per cui viene seguito da specialisti.

Quali sono i tuoi progetti futuri, Matteo?

“I miei obiettivi sono due e sono il mondiale che si terrà a Nairobi nell’estate del 2021 e l’europeo che si svolgerà a Tallinn”.

I sogni di Matteo sono tanti e di una certa portata ma questo, sicuramente, non lo fermerà dal dare il meglio di sé.

Una novità è l’inizio del percorso di Matteo con le Fiamme Gialle: la Guardia di Finanza ha aggiunto così un altro talento nel suo gruppo sportivo. Questo inizio segna però un grande addio da parte di Matteo alla “sua” società, la Milone Siracusa, dove ha passato gli ultimi dieci anni. Come anche ribadito più di un volta dell’atleta tutti i momenti vissuti, belli o brutti che siano, con indosso la maglia con il nome della società saranno per sempre indelebili nella sua memoria. Questo è soltanto un Arrivederci.

Riapertura scuole: la ministra Azzolina vorrebbe aprire a dicembre

di Giulio Landolina Torneremo a scuola prima di Natale? Questa è la domanda che milioni di persone, in special modo gli studenti, si continuano a chiedere. Anche su questa decisione da prendere ci sono diversi punti di vista. Giorni fa sul giornale „Repubblica”

è stato pubblicato un articolo, nel quale si affermava che la ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina avesse dichiarato che la data del 9 dicembre sarebbe troppo vicina per la riapertura scolastica, ma questa affermazione è stata smentita dalla ministra stessa scrivendo nella sua pagina Facebook: “ su „Repubblica” mi vengono attribuite parole mai pronunciate, in riferimento alla riapertura delle scuole, è falso che al Ministero dell’Istruzione si dà ormai per scontato che anche a dicembre tutti gli studenti resteranno a casa; l’unica cosa per me scontata è che siano tutti d’accordo, e che tutti

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collaborino, per riportare quanto prima in classe studentesse e studenti che al momento stanno facendo didattica digitale a distanza”.

La ministra quindi vorrebbe il ritorno graduale di studenti e studentesse a partire dalla metà di dicembre, subito dopo la festa dell’Immacolata Concezione. Con Lucia Azzolina sembra essere d’accordo il premier Giuseppe Conte, che ospite a Otto e mezzo ha affermato: “Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale. Stiamo lavorando per questo”. Chi è d’accordo con la riapertura pre-Natale è anche il comitato tecnico scientifico, il coordinatore Miozzo spiega: “La scuola non è luogo di rischio e con le dovute precauzioni la priorità è riaprire”. Teoria appoggiata anche da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità: “La scuola ha ruolo marginale sui contagi”. Se da una parte quindi, il premier, la ministra e il Comitato Tecnico Scientifico vogliono riaprire a dicembre dall’altra parte i presidenti delle regioni hanno incontrato in una riunione il ministro della salute Roberto Speranza e il ministro per gli affari regionali Boccia per ribadire la loro posizione sulla scuola, chiedendo la riapertura dopo l’Epifania. I presidenti Luca Zaia (Veneto) e Vincenzo De Luca (Campania) sono i più determinati a non aprire e quest’ultimo ha dichiarato:” Sconvolgente la posizione di Azzolina e Conte sulla scuola”.

Perr tutto il mese di Settembre e Ottobre noi ragazzi siamo stati attenti a rispettare le distanze, metterci sempre la mascherina e disinfettarci le mani, ma questo non è bastato: la curva ha raggiunto purtroppo livelli record, superando i 40mila casi giornalieri. Il problema a settembre è stato quello dei trasporti e tutt’oggi non è stato ancora risolto. Sono veramente tanti gli studenti della nostra provincia che tutte le mattine prendono gli autobus per dirigersi nelle scuole siracusane. Il numero dei bus nella nostra provincia è molto limitato, se non del tutto assente. La stessa la ministra dei trasporti De Micheli ha affermato: “la scuola non potrà aprire perché non ci sono abbastanza mezzi pubblici”.

Hanno proposto tantissime soluzioni a questo problema, alcune fantascientifiche come uno scaglionamento degli ingressi e delle uscite tra le 8 e le 20, con la possibilità di fare lezioni sabato e domenica. Riaprire tutto sarebbe l’errore più grande, bisogna lavorare per la riapertura a gennaio nel migliori dei modi, rinforzando trasporti e garantendo la scuola in presenza ma soprattutto in sicurezza.

By bus: Gli studenti di Sortino si raccontano in viaggio

di Flavio Gigliuto Ogni anno sono sempre di più i ragazzi sortinesi che finita la scuola media decidono di iscriversi al Liceo “Einaudi” di Siracusa; la nuova struttura dell’istituto di fatto accoglie oggi circa 50 studenti sortinesi. Dopo un viaggio di circa 40 minuti (tra chi dorme, chi parla e chi ripassa) i pendolari arrivano un po’ assonnati a scuola giusto in tempo per iniziare le loro lezioni. Ma non sarebbe meglio e opportuno prima fare una abbondante colazione salutare?

Purtroppo il bar non è presente a scuola. Molti studenti hanno fatto la richiesta di apertura di un bar/panificio dove i ragazzi potrebbero ricaricarsi prima di trascorrere l’intera giornata a scuola. Ogni anno gli studenti sortinesi dell’Einaudi si legano tra di loro creando una nuova famiglia, che vede partecipi tutti. A scuola, ovunque vai trovi sempre un sortinese: in bagno, alla macchinetta, in cortile, ed è proprio questo che spinge sempre più studenti alla scelta di questa scuola.

Dopo le cinque/sei ore di lezione ci si reincontra all’uscita dove tra chiacchere, risate e tanta fame si aspetta l’autobus che si pensa “non arrivi mai”: purtroppo gli studenti sortinesi attendono quasi ogni giorno circa 25- 30 minuti alla fermata, attesa che può diventare pesante dopo una dura giornata di studio. Il problema non è solamente l’attesa, ma anche l’assenza di strutture e tettoie per ripararsi dalla pioggia. Noi studenti fuorisede abbiamo inoltrato richiesta alla scuola ma attendiamo ancora un riscontro, che probabilmente si avrà al rientro dalle vacanze di Natale.

Trasporti scolastici: disagi per i pendolari

di Alessia Valenti Che esistono problemi nei trasporti pubblici, soprattutto in quello scolastico è evidente.

Molte lamentele sono infatti arrivate dai ragazzi pendolari che frequentano la scuola. Gli

studenti affermano che le misure restrittive anti- COVID per i trasporti scolastici, prima che venisse avviata la didattica a distanza, non erano del tutto rispettate: non venivano mantenute le giuste distanze a causa della mancanza di posti in relazione al numero degli studenti , e non tutti i passeggeri o autisti indossavano la mascherina.

La mancanza di posti è un problema presente da molto tempo, spesso infatti gli studenti pendolari sono costretti ad attendere, anche per diverse ore, l’arrivo di un ulteriore autobus per poter trascorrere il tragitto da seduti. Se osserviamo le condizioni dei sedili danneggiati, lo stato di pulizia e i disagi che porta la pioggia, possiamo notare anche la mancata manutenzione di alcuni autobus. Per far fronte a questi disagi molti di essi sono stati sostituiti lo scorso anno con autobus nuovi, dotati anche di aria condizionata, ma purtroppo non questa sostituzione non ha risolto l’atavico problema della mancanza di posti.

Cosa proporreste per far fronte a questi disagi?

“Orange the world”, il tema della giornata contro la violenza di genere. Anche a Siracusa il problema è presente

di Orazio Alessi

“Orange the world” è il tema della giornata contro la violenza di genere e in particolare sulle donne tenutasi lo scorso 25 novembre a livello internazionale.

L’art.1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne recita:

<<È “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. >>

In Italia i dati ISTAT aggiornati al 2020 mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita qualche forma di violenza fisica o sessuale; dati destinati ad aumentare durante il lockdown. Essi dimostrano l’importanza del problema in Italia, e costituisce una grande violazione dei diritti umani, in quanto la donna

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coinvolta può riportare effetti negativi a lungo termine.

Il numero rosa antiviolenza e antistalking 1522 fornisce assistenza e supporto 24 ore su 24, alle vittime di violenza.

Anche nel nostro territorio si sente spesso parlare di violenza contro le donne. Bisogna prevenire che si ripetano nuovamente eventi del genere e, per questo motivo, consiglio sempre di parlare con un professore o con una figura adulta di un possibile caso di violenza che si sta vivendo. Perchè chiedere aiuto non è da deboli ma è un segno di coraggio e di forza.

Arrivato anche all’Einaudi un bastimento carico carico di…banchi con le rotelle. Ci sfideremo a ricreazione in una gara di velocità?

di Assunta Tirri

“Com’è bello andare in giro con le ali sotto i piedi”

Eccoli. Arancio e nero. Sedile, banchetto e rotelleee. Finalmente ce li abbiamo anche noi. Li abbiamo visti sui social, voluti, invidiati, sognati per farci una gara di corsa, e ora che noi non ci siamo loro sono lì. Ma aspettateci. Stiamo per tornare.

Arrivato anche all’Einaudi un bastimento carico carico di…. banchi con le rotelle. Comodi, ergonomici, costosi, colorati, ma soprattutto mobili. Abbiamo sempre avuto banchi e sedie fissi, dall’asilo fino alle superiori, trappole a volta anguste nelle quali muoversi è complicato, testimoni di un’idea di scuola autorevole ma un po’ pesante. Ma adesso cambia tutto. A scuola ci si muoverà, e non solo in palestra.

Cammineremo da seduti, passeggeremo comodi tra i saperi, ci incontreremo a gruppi, senza assembrarci, e a ricreazione ci sfideremo in una gara di velocità. Noooooooo

Che ne sai tu di un campo di grano?

di Simone Greco

Inaugurata l’oliera per oli vegetali esausti installata nel piazzale dell’Istituto Einaudi, disponibile per tutti i cittadini siracusani

di Salvo La Delfa E’ stata inaugurata, nel piazzale dell’IIS “L.

Einaudi”, in via Canonico Nunzio Agnello, l’oliera per la raccolta degli oli vegetali esausti installata dalla società della Ionica Ambiente che ne curerà la gestione. Nell’oliera possono versare gli oli vegetali esausti i docenti, i genitori degli studenti e tutti gli abitanti della città (in particolare quelli della zona della Pizzuta, dove la scuola è ubicata) che, limitatamente al conferimento e rispettando tutte le norme anti Covid, potranno accedere all’interno del piazzale della scuola durante gli orari di apertura. All’inaugurazione erano presenti oltre ai docenti e agli studenti dell’Einaudi, il sindaco del Comune di Siracusa, Francesco Italia, la dirigente scolastica dell’Istituto, Teresella Celesti, il responsabile della società Ionica Ambiente, Salvo Patti e il vice comandante della polizia comunale, Romualdo Trionfante.

Soddisfatta la dirigente Celesti che ha auspicato che tale iniziativa possa essere accolta anche da altri istituti della città e ha sottolineato che l’installazione del contenitore per la raccolta degli oli esausti si inquadra all’interno delle diverse attività che l’Istituto sta portando avanti con il progetto “Einaudi Ambiente Sostenibile”.

“Sotto il profilo della educazione alla sostenibilità ambientale si sta realizzando qualcosa di veramente importante”, ha dichiarato il sindaco Francesco Italia, che ha,

Inoltre, sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale per portare avanti iniziative di questo tipo. “L’olio vegetale esausto una volta che viene conferito nell’oliera”, ha dichiarato Salvo Patti, responsabile di Ionica Ambiente, “viene raccolto e come materia prima seconda diventa un prodotto importante per l’industria italiana che lo trasforma in biodiesel o in glicerina per i

saponi”.

L’oliera ubicata nel piazzale dell’Einaudi è l’ultima installata a Siracusa (le atre si trovano nel parco di piazza Adda, nel giardino

di via

Padova, nel giardino di via Oznam, all’Istituto comprensivo Woitjla, nei locali della protezione civile di Cassibile, nel centro comunali di raccolta Targia, nel centro comunale di raccolta di Via Elorina, nell’area di servizio Xoil Plemmirio, in Via Vittorio Veneto, di fronte ex carcere, nel Doggy Park via Piazza Armerina).

Possono essere conferiti nella oliera gli oli diverse attività che l’Istituto sta portando avanti con il progetto “Einaudi Ambiente Sostenibile”.

“Sotto il profilo della educazione alla sostenibilità ambientale si sta realizzando qualcosa di veramente importante”, ha dichiarato il sindaco Francesco Italia, che ha, Inoltre, sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale per portare avanti iniziative di questo tipo. “L’olio vegetale esausto una volta che viene conferito nell’oliera”, ha dichiarato Salvo Patti, responsabile di Ionica Ambiente, “viene raccolto e come materia prima seconda diventa un prodotto importante per l’industria italiana che lo trasforma in biodiesel o in glicerina per i saponi”.

Il progetto “Einaudi Ambiente Sostenibile”, fiore all’occhiello dell’Einaudi

L’oliera ubicata nel piazzale dell’Einaudi è l’ultima installata a Siracusa (le atre si trovano nel parco di piazza Adda, nel giardino di via Padova, nel giardino di via Oznam, all’Istituto comprensivo Woitjla, nei locali della protezione

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civile di Cassibile, nel centro comunali di raccolta Targia, nel centro comunale di raccolta di Via Elorina, nell’area di servizio Xoil Plemmirio, in Via Vittorio Veneto, di fronte ex carcere, nel Doggy Park via Piazza Armerina).

Possono essere conferiti nella oliera gli oli vegetali e grassi animali usati per fritture, per la preparazione degli alimenti o per la loro conservazione (es. sottoli, tonno, funghi, carciofini, condimento per riso ecc.) e gli oli e grassi alimentari deteriorati e scaduti (lardo, strutto, burro).

L’Einaudi per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne

di Salvo La Delfa L’Istituto “Einaudi” di Siracusa partecipa all’iniziativa di Soroptimist Siracusa “A global voice for women” per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con un bellissimo video prodotto dagli studenti della classe 4A del liceo scientifico tradizionale guidati dalla prof.ssa Donata Pensavalle.

“Le leggi esistono ma per contribuire alla formazione di una coscienza civile è necessario che anche noi studenti facciamo la nostra parte”, sottolinea la voce narrante del video, in cui alle immagini a colori dei quadri di Artemisia, una pittrice vissuta nel XVI secolo, che dopo un abuso subito “produsse dipinti di denuncia ed ebbe la forza e la capacità di parlare e raccontare”, si contrappongono le foto in bianco e nero di donne terrorizzate, impaurite e maltrattate.

Parlare e raccontare, capisci, parlare e raccontare”

“Per fortuna non viviamo più nel XVI secolo. Ma tu pensi che oggi le cose vadano meglio davvero”? Si chiedono i ragazzi dell’Einaudi in questo gesto di impegno e di sensibilizzazione, voluto fortemente dalla dirigente scolastica, prof.ssa Teresella Celesti.

“Parlare e raccontare, capisci, parlare e raccontare”, rimarcano gli studenti della classe 4A che invitano tutti a promuovere nei prossimi giorni, fino alla giornata per i diritti umani del 10 dicembre, iniziative di riflessioni e di meditazione su questi temi.

“Siamo amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne”, con questa poesia di Alda Merini su un tappeto di scarpe rosse L’Einaudi desidera ricordare tutte le donne che per la violenza subita adesso non ci sono più.

Per la classe 4A Liceo Scientifico tradizionale hanno partecipato: Ludovica Cardoville, Enrico Cannarella, Roberta Circasa, Maia Inì, Luca Geracitano, Emanuele Tinè Domenico Salafia.

“Siamo amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne”

La DAD, i problemi tecnici e la fiducia negli studenti

di Fabio Russo Dopo pochi mese dall’apertura della scuola, la didattica a distanza torna a far parte della quotidianità degli studenti dell’Istituto Einaudi.

Diversamente dalla DAD vissuta durante l’anno scolastico 2019/2020, quest’anno la scuola ha preparato un rigido regolamento da seguire per permettere a studenti e professori di continuare la propria attività da casa

Nonostante le buone intenzioni tutto ciò ha comportato però dei disagi. La scuola, per ovviare a parte di questi problemi, ha fornito dispositivi e connessioni internet a chi ne ha avuto di bisogno, ma in molti casi ciò non è stato abbastanza.

Tutti stiamo scoprendo adesso questo nuovo modo di far lezione, e spesso insorgono problemi che possono disturbare la lezione.

Quante volte, in queste settimane, abbiamo assistito a compagni o professori che non riuscivano a farsi sentire per problemi di connessione? Sicuramente almeno una volta, e solitamente in questi casi non è possibile porre rimedio al problema, generando disagi e, soprattutto, incomprensioni.

Un altro dei problemi più frequenti è il ritardo dell’uscita audio o video, o l’impossibilità di vedere o sentire ciò che viene detto durante la riunione; questi disagi vengono generati da connessioni o dispositivi poco performanti ed è difficile porvi rimedio.

Ciò che non dipende da problemi hardware è la verifica, orale o scritta, che diventa una vera e propria sfida per il professore a distanza, infatti è difficile capire se l’alunno abbia veramente capito o meno la lezione e che non stia copiando da qualche parte. Ovviamente queste possibilità non devono interferire con il voto finale dell’alunno, e l’unico modo per evitare questi problemi è la fiducia.

Il problema maggiore che abbiamo visto in questo periodo è proprio questo: la fiducia di alcuni professori o professoresse che devono a loro volta fidarsi delle parole degli alunni e credere ai problemi che denunciano, e ciò è possibile solo se gli alunni dimostrano maturità e serietà durante le lezioni.

É un periodo difficile per studenti e professori, e sicuramente ognuno ne uscirà più forte di prima, sperando di poter tornare a fare lezione in presenza il prima possibile e, soprattutto, in sicurezza.

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Babbo Natale ci regalerà il rientro a scuola o la

Befana ci porterà del carbone?

di Giulia Attardo Nel 2020, a causa dell’emergenza Covid in Italia, come nel resto del mondo, si sta utilizzando sempre più la didattica a distanza, brevemente chiamata con l’acronimo DAD. Essa è stata utilizzata per la prima volta nel marzo del 2020, durante il primo lockdown e successivamente per il periodo autunnale dello stesso anno, visto l’aumento dei contagi, soprattutto in Sicilia.

Anche gli studenti e i docenti dell’Einaudi si sono adeguati a questa terribile situazione che il mondo intero sta vivendo.

La didattica a distanza è stata sicuramente molto utile poiché, grazie ad essa, non si è perso né lo studio, né il rapporto professore-alunno. Essa, inoltre, ha fatto sì che gli studenti diventassero più puntuali nella consegna dei compiti così come per l’inizio delle lezioni. La didattica a distanza ha anche aiutato professori e alunni a interagire sempre meglio con le tecnologie.

Nonostante ciò dalla DAD si sono riscontrate alcune difficoltà, come i problemi di connessione che avvengono durante le lezioni e che fanno sì che l’alunno si perda parte della lezione, o problemi inerenti al funzionamento dei computer, come la mancanza della videocamera o il malfunzionamento del microfono. Ma un problema fondamentale è sicuramente quello del tempo che gli alunni passano davanti allo schermo. Per ovviare a ciò, l’IIS L. Einaudi ha deciso di rimodulare, a livello sperimentale, l’orario scolastico, per la durata di due settimane. La rimodulazione prevede 40 minuti di attività sincrona, ovvero l’attività normalmente svolta con i professori, e 10 minuti di attività asincrona, ovvero lezioni svolte attraverso mappe concettuali o attraverso materiali lasciati dagli stessi professori. In aggiunta a ciò in ogni ora è prevista una pausa di 10 minuti così che gli studenti possano riposare la vista e staccarsi per qualche minuto dalla tecnologia che ormai li circonda giornalmente.

Con l’arrivo del nuovo anno cambierà qualcosa?

Babbo Natale ci regalerà il rientro a scuola o la Befana ci porterà del carbone?

Carmelo Italia, dall’età di dodici anni tanti sacrifici e tanti riconoscimenti con il suo Judo

di Antonio Ferranti Noi, ragazzi della 5Bs, lo conosciamo come il compagno di classe con la battuta sempre

pronta e capace di rompere la monotonia delle lezioni. Ma siamo sicuri che Carmelo sia solo questo? Carmelo frequenta il quinto anno dell’Einaudi ed è un atleta diciottenne di Judo, un’arte marziale che consiste nel buttare a terra l’avversario, facendo in modo di fargli toccare terra con la schiena, così da conquistare la vittoria immediata. Pratica questa disciplina da quando aveva solo quattro anni e, appena dodicenne, conquista il suo primo titolo, diventando campione regionale 2014.

Da quel momento Carmelo continua a praticare il Judo da agonista, gareggiando con la “Fijlkam”

e conquistando vari titoli: nel 2016, 2017 e 2018 viene nominato campione regionale, ottiene il trofeo nazionale di esordienti B a Pordenone e si qualifica terzo al campionato italiano del 2018.

Carmelo si allena con costanza al Dojo Futura Club di Siracusa, due ore al giorno, 6 giorni a settimana, seguendo anche una dieta appositamente bilanciata. Riesce anche a conciliare studio e sport, allenandosi il pomeriggio e studiando la sera. Carmelo ha intenzione di praticare il Judo fino a quando ne avrà la possibilità e magari, un giorno, inizierà ad insegnare il “suo” Judo.

Intervista a Luca Santoro, il più votato rappresentante di Istituto dell’Einaudi. “La mia scuola non è solo un luogo

d’apprendimento ma

soprattutto di educazione e socializzazione tra i ragazzi”

di Fabrizio Iurianello Nelle recenti votazioni per il rinnovo del consiglio di Istituto dell’Einaudi Luca Santoro è stato tra gli eletti il più votato (oltre a lui fanno parte ora del consiglio di Istituto anche Sara Pennino, Mattia Russo ed Enrico Cannarella).

Luca, che frequenta ora la classe quinta del liceo scientifico tradizionale desiderava fin dall’inizio del suo percorso scolastico di rappresentare gli studenti all’interno del consiglio di Istituto e in questi anni si è sempre contraddistinto per essere stato promotore di diverse iniziative e per non essersi mai tirato indietro nelle attività che si sono svolte a scuola. “Per me rappresentare la scuola e tutti noi studenti è un onore”, ci ha

confidato emozionato quando ha saputo di aver coronato il suo sogno. “Non ho mai avuto ripensamenti nonostante la situazione che stiamo vivendo e ritengo che sia per me un dovere di ricoprire questa carica nel migliore dei modi possibili”.

Nel suo programma elettorale, Luca aveva proposto la pubblicazione del giornalino scolastico, la creazione di tornei sportivi amatoriali d’istituto e l’organizzazione di un ballo d’istituto in pieno stile college americano.

Luca intende la scuola non solo come un luogo d’apprendimento ma anche di educazione e soprattutto socializzazione tra i ragazzi, un luogo che prepari ad essere un ottimo cittadino del futuro. Nelle poche settimane passate a scuola quest’anno Luca ha verificato che tutto il corpo docenti e tutti gli alunni si sono impegnati al massimo per rispettare le regole anti covid. Per la didattica digitale integrata Luca, in collaborazione con gli altri nuovi rappresentanti d’istituto, ha proposto una ottimizzazione e rimodulazione dell’orario scolastico in maniera da avere attività sincrone ed attività asincrone.

Ritiene che durante questi 5 anni sia diminuito il senso di appartenenza alla scuola ma sostiene che riuscirà a riportare la situazione agli splendori originali, in maniera tale che ogni studente si possa ritenere un vero “einaudino”.

Egli è convinto che essere iscritto all’Einaudi sia un vero onore e che ogni ragazzo che si iscrive debba sempre rispettare l’istituto e ritenersi fortunato per far parte di quella che a tutti gli effetti è una grande famiglia.

Luca Santoro durante la sua esperienza di Intercultura nella Repubblica ceca durante l’anno scolastico 2019/2020

Relativamente alle ultime votazioni Luca ha espresso qualche perplessità per la modalità di assegnazione della quota rosa, inserita tra le regole di conteggio dei voti nell’ anno scolastico

2019/2020: “E’ un meccanismo

controproducente perché sembra che una ragazza per poter essere eletta abbia bisogno di un posto riservato, quando invece tutti dovrebbero essere posti sempre allo stesso livello. Il mio obiettivo è la rimozione di tale regola tramite votazione collettiva”. Il neo- rappresentante ci tiene ad augurare un buon proseguimento di anno scolastico a tutti gli studenti e professori sperando in un veloce rientro a scuola, ovviamente nel pieno rispetto delle regole e delle norme sanitarie anti contagio. “Ho l’obiettivo di contribuire, nel mio piccolo, a migliorare la scuola in questo anno di mia rappresentanza”, ci confida Luca alla fine dell’intervista. E noi tutti speriamo che possa farcela. Auguri Luca Santoro, buon lavoro.

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Donazione del sangue, un gesto altruistico che aiuta gli altri.

Anche gli studenti dell’Einaudi partecipano

di Lorenzo Iacono La donazione del sangue è un gesto fondamentale per il buon funzionamento degli ospedali e dell’azienda sanitaria in generale, soprattutto in questo ultimo periodo di grande difficoltà. Sembrerà strano ma un piccolo gesto come la donazione del sangue può aiutare.

Fortunatamente dal 2018 a questa parte il numero di donatori sta aumentando, dopo il calo che si era verificato negli anni precedenti. Di recente La Prof.ssa Sinatra grazie al progetto

“Educazione alla salute” (avviato da dieci anni nell’istituto Einaudi) ha proposto ai suoi studenti di quinta di diventare donatori. Alcuni studenti hanno accettato l’invito e si sono recati presso il centro Avis sopponendosi alla loro prima donazione di sangue. Erano contenti e felici di aver donato il loro sangue, un modo altruistico di occuparsi degli altri.

Una donazione consiste in un semplice prelievo di sangue che viene eseguito, una volta iscritto all’associazione AVIS, ogni 90 giorni circa, ma bisogna avere dei requisiti ben precisi tra cui ad esempio bisogna essere almeno 18enne, essere in buono stato di salute, avere uno stile di vita che non possa compromettere il nostro stato di salute ed/od quello del ricevente, bisogna inoltre superare una valutazione clinica da parte di un medico e soprattutto una serie di esami di laboratorio. Ci sono dei requisiti alquanto restrittivi, questo affinchè l’associazione possa garantire la sicurezza di tutti.

Per diventare un donatore basta recarsi presso la sede AVIS più vicina ed effettuare l’iscrizione fornendo i propri dati, se i requisiti sopracitati verranno soddisfatti si verrà contattati per effettuare la prima di una si spera lunga serie di donazioni.

Orientamento in ingresso, un modo per conoscere la scuola che poi diventa una seconda casa

di Ludovica Faranda Negli anni precedenti i nostri open day sono sempre stati molto accoglienti, quest’anno, considerata la situazione in cui ci troviamo in questo periodo, non ci sarà la possibilità di effettuare un orientamento in ingresso così come negli anni passati. Purtroppo quest’anno a differenza degli anni precedenti, gli alunni delle classi terze non avranno l’occasione di poter partecipare all’open day, dove si viene accolti dagli alunni e ti viene mostrata la struttura scolastica, oppure ai mini stage facendo laboratori di latino, scienze, matematica, fisica e infine poter assistere ad alcune lezioni durante l’orario scolastico. Nonostante questo, le famiglie interessate avranno la possibilità di poter conoscere la scuola meglio attraverso quattro incontri pomeridiani in modalità online.

L’anno scorso è stato molto interessante partecipare all’open day perché si riesce a vedere la scuola da un’altra prospettiva. Quando entri all’Einaudi per la prima volta ti sembra una grande struttura impersonale e spesso può anche spaventare, ma poi ti abitui e spesso diventa anche una seconda casa. Ripensando al primo orientamento mi sono divertita molto, ho avuto la possibilità di conoscere i professori e l’ambiente che mi avrebbe circondato negli anni successivi. Nonostante questo, spero che i ragazzi delle classi terze avranno modo di poter provare le nostre stesse esperienze, anche se in modo differente.

Scientifico scienze applicate…

o tradizionale?

di Giulia Floridia

Il nostro liceo Einaudi ha due indirizzi: scientifico tradizionale e scientifico scienze applicate, offre in entrambi una formazione completa, spesso

però i ragazzi che escono dalle medie sono confusi nella scelta. La differenza tre i due indirizzi è che nell’indirizzo scienze applicate non È previsto nel piano di studi il latino, quest’indirizzo è più incentrato sullo studio di materie scientifiche come la biologia, la chimica e l’informatica e sono previste anche delle ore di laboratorio; infatti le ore di scienze arrivano a cinque dal terzo anno in poi. Nel tradizionale invece è previsto il latino e non l’informatica e le ore di scienze rimangono tre.

A mio parere non c’è un indirizzo più semplice dell’altro, la scelta va fatta in base all’idea che si ha del proprio futuro e in cosa si è più portati.

Io ho scelto l’indirizzo scienze applicate perché ho sempre preferito le materie scientifiche a quelle umanistiche e non mi sono mai pentita di questa scelta perché anche essendo difficili l’informatica e le scienze, specialmente dal terzo in poi, sono molto interessati, soprattutto nelle ore di laboratorio sono molto più propensa a studiare guardando degli esempi pratici di quello che viene spiegato in classe.

Troppi studenti in un solo plesso, ecco la strategia dell’Einaudi

di Lorenzo Ranno A causa dell’elevato numero di iscrizioni di alunni all’ Einaudi, sette classi del terzo, quarto e quinto anno degli indirizzi liceali sono state costrette a lasciare la sede centrale per recarsi nel plesso “Filippo Juvara”. Le classi ruoteranno ogni 11 settimane e si alterneranno con altre classi del liceo allo scadere delle 11 settimane.

La scelta del numero di classi che si sono spostate è stata determinata dagli spazi disponibili che consentono di contenere un certo numero di alunni.

Una misura adottata dalla preside, dal vice preside, prof. Maurizio Manfrè, e dal referente del plesso il prof. Michele Tarantello che hanno lavorato già dal mese di luglio per dare una sistemazione adeguata con le giuste misure precauzionali anti-covid quali: il distanziamento tra i banchi, la disposizione dei nuovi ingressi per ogni scuola, perché ricordiamo che nel plesso sono presenti oltre alle classi del liceo anche quelle del Geometra e dei servizi commericiali ma anche le classi della succursale dell’Alberghiero.

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Nonostante gli sforzi fatti per la sistemazione, ci sono stati diversi disagi con i quali gli studenti ospitati sono stati costretti a convivere, come ad esempio: l’impossibilità di utilizzare la palestra per le attività motorie che si dovrebbe condividere con le classi dell’Alberghiero. In effetti, nel plesso Juvara è presente un’altra palestra ma è da anni stata dichiarata inagibile per motivi strutturali e, quindi, non è consentito l’utilizzo di tali spazi. Tutto ciò ci ha costretto a svolgere educazione fisica nel cortile della scuola, facendoci correre alcuni rischi come l'eventuale caduta dei calcinacci della struttura che è datata, e dal continuo movimento di macchine all’interno del cortile che viene utilizzato come parcheggio. Un altro disagio più che altro olfattivo è stato causato dalla scelta di igienizzanti nauseabondi, distribuiti nelle classi.

Se il plesso centrale avesse avuto maggiori spazi per contenere le numerosi classi si sarebbe potuto evitare la rotazione e utilizzare i locali in maniera più funzionale alle attività didattiche.

La comunicazione genitori figli al tempo della DAD. “Pasta con tonno?”

di Mattia Bramante Tra gli studenti e i docenti dell’Einaudi, durante la didattica a distanza, spesso si verificano situazioni che trasmettono emozioni positive e che, di conseguenza, si contrappongono al clima cupo causato dalle limitazioni dovute alla pandemia.

Tra queste circostanze possiamo trovare vari esempi, che sono spesso scaturiti dalla dimenticanza nel disattivare il microfono o la videocamera, violando inconsapevolmente la propria privacy.

Un altro tipo di disagio, principalmente vissuto dagli alunni, è affrontare le lezioni in presenza degli altri componenti della famiglia, che a volte può creare contesti alquanto divertenti e ironici.

Solitamente i comportamenti dei genitori si distinguono in due atteggiamenti: coloro che disturbano involontariamente l’attenzione del proprio figlio; e altri che dimostrano una rilevante, a volte esagerata, accuratezza nell‘agevolare l’alunno.

In particolare, ho assistito personalmente a quest’ultimo caso: quasi al termine della lezione, in prossimità dell’ora di pranzo, mia madre, concentrata a farmi avere il miglior rendimento scolastico, per non disturbarmi ha avuto la brillante idea di comunicare in un modo alternativo. Per non distrarmi minimamente, mi ha proposto un piatto per il pranzo scrivendolo su un foglio che mi ha mostrato attraverso la porta. Io ho visto la porta aprirsi così poco, da permetterle di esporre esclusivamente il braccio con il foglio in mano. La prima cosa che mi sono sentito di fare, oltre alle mille risate, è stata prendere il mio telefono per scattarle una foto ricordo, riportata qui in seguito, per immortalare questo momento che ricorderemo entrambi per sempre.

Papere in video lezione, un modo per rendere meno pesante la giornata scolastica

di Tharun Weerasinghe Questa pandemia ci ha davvero preso di sorpresa. La scuola italiana, come quelle di tutto il mondo, ha trovato una soluzione per permettere agli studenti di partecipare alle lezioni a distanza da casa. Ciò è stato reso possibile grazie a vari programmi, precedentemente sviluppati per le riunioni, adesso adeguati alla didattica a distanza. Non sono venute a mancare però diverse situazioni abbastanza esilaranti, a causa della sbadataggine degli studenti e, talvolta, pure dei professori.

Sono state raccolte diverse storie accadute su Meet: studenti che si dimenticano la fotocamera o il microfono acceso e professori che non riescono ad usare questi nuovi programmi e dispositivi tecnologici.

Si racconta di alunni che, pensando di avere la fotocamera spenta, si curano i capelli, si mettono a sistemare casa o addirittura mangiano.

Altri invece inconsapevoli di avere il microfono acceso, parlano con i propri genitori e familiari, a volte facendo qualche battuta, che rallegra e alleggerisce il giusto la lezione.

La storia che fa più ridere è sicuramente questa:

una ragazza durante la pausa di 10 minuti tra un ora e l’altra si è dimenticata la videocamera ed il

microfono acceso, mentre stava facendo un balletto su una famosa applicazione, mostrando così a tutta la classe le sue doti da ballerina. Non sono mancate, quindi, le risate da parte dei compagni e anche da parte della stessa alunna.

Di sicuro queste situazioni comiche sono abbastanza piacevoli e alleviano la giornata.

Cappa e spada. Lorenzo Pagliaro una promessa della scherma

di Giada Moncada All’Einaudi ci sono molti studenti-atleti, oggi parleremo di uno in particolare, Lorenzo Pagliaro. Lorenzo è un ragazzo come gli altri che frequenta la scuola e i suoi amici, ma la sua passione più grande è la scherma, che pratica da quando aveva solo 6 anni; ha ottenuto grandi risultati grazie alla costanza e alla buona volontà che impiega durante i suoi allenamenti.

Allenamenti tosti che lo vedono interessato tutti i giorni (compreso il sabato) dalle 18 alle 20, e quando non va in palestra si allena a casa, indossa le cuffiette e con l’abbigliamento sportivo inizia il suo allenamento casalingo con i pesi.

Grazie al suo duro lavoro si classifica ottavo nazionale, negli under 16, arrivando così agli europei classificandosi 16esimo (tra cui primo italiano 2004), nella specialità “fioretto”. Atleta della società Club Scherma Siracusa è seguito dagli allenatori Antonino e Adriano Cannarella e Stefano Barrera. Lo scorso anno in due gare non ha dato il massimo, ma non si fa scoraggiare da ciò acquisendo la motivazione necessaria per raggiungere i suoi obiettivi. Infatti, successivamente, grazie alla posizione conquistata agli europei è riuscito a qualificarsi a due gare, di cui una di queste avrebbe dovuto decretare il campione nazionale 2019-2020, ma a causa dell’emergenza Covid entrambe sono state annullate. Inizialmente si è un po’

scoraggiato, ma la voglia di fare meglio ha preso il sopravvento, ricordandosi inoltre che il suo punto di riferimento (Cristiano Ronaldo) non avrebbe mollato e così anche lui ha fatto.

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I Giovani e lo sport. Intervista ad Alexey Villari, campione del lancio del peso

di Martina Ancilletta Karen Agostino E' davvero interessante scoprire che al giorno d'oggi tanti ragazzi riescono ad appassionarsi così tanto allo sport facendolo diventare un vero e proprio motivo di crescita e soddisfazione personale.

Anche Siracusa conosce il talento di un giovane liceale, Alexey Villari, che ha ottenuto, impegnandosi giorno dopo giorno, grandi risultati nel lancio del peso diventando una promessa dell'atletica leggera.

Abbiamo deciso di sentire Alexey per sapere di più su questa sua passione.

Cosa ha fatto scaturire in te questo forte interesse verso lo sport?

<<Mi sono interessato allo sport perché sin da quand'ero bambino i miei me lo hanno fatto praticare e andando avanti negli anni mi è anche piaciuto e ora non saprei farne a meno>>.

Quando hai iniziato a muovere i primi passi nello sport?

<<Ho iniziato a praticare sport all'età di 8 anni quando sono stato adottato e ho avuto la possibilità di farlo>>.

Quali sono, secondo te, i tuoi punti di forza e gli aspetti su cui, invece puoi migliorare?

<<Credo di avere una buona resistenza fisica ma vorrei migliorare nel gestire l'ansia prima di una gara importante>>.

Che cosa ti piace fare nel tempo libero, quando sei lontano da partite e allenamenti?

<<Quando non mi alleno e ho tempo libero mi vedo con gli amici o vicini di casa e ci organizziamo per fare qualche partita a calcio oppure stiamo insieme a chiacchierare>>.

Tu sei uno sportivo, ci racconti qualcosa di questo aspetto della tua vita?

<<Praticare l’attività fisica mi ha permesso di gestire al meglio il mio tempo, dato che l'allenamento mi occupa buona parte della

giornata, mi ha permesso di fare molte esperienze e nuove amicizie in tutto il mondo, ed ormai vedendoli ogni giorno, sono diventati una seconda famiglia per me>>.

Nuova rastrelliera per le bici, L’Einaudi si attrezza alla rivoluzione della mobilità sostenibile

di Salvo La Delfa Considerato il proliferare delle piste ciclabili in città, l’Einaudi non poteva non adeguarsi a questa nuova opportunità di mobilità. Per questo si è dotata, prima scuola siracusana, di una rastrelliera per le bici. Al momento è solamente una la rastrelliera con cinque le postazioni. Al rientro a scuola se, come si spera, gli studenti, stimolati dall’aumento della lunghezza del tracciato ciclabile cittadino e anche dalla presenza della nostra rastrelliera, verranno a scuola in bici, si provvederà a comprarne altre per assicurare a tutti una postazione. Di seguito le foto del nostro nuovo acquisto che ci rende orgogliosi e ci spinge ancora di più a far diventare la nostra scuola

“Ambiente Sostenibile”.

Piste ciclabile urbane, sono davvero sicure?

di Giulia Bongiovanni Durante l’estate del 2020, sono iniziati i lavori per le prime piste ciclabili urbane a Siracusa, che serviranno a collegare le varie zone della città, dalla periferia al centro storico di Ortigia.

Per la realizzazione sono stati stanziati 280 mila euro, di cui 67 mila impiegati per garantire la sicurezza dei ciclisti. Ma le piste sono davvero sicure? Per rispondere a questa domanda, è necessario pensare alla presenza delle fermate degli autobus nel mezzo delle corsie, alla mancata segnaletica, ai parcheggi in prossimità degli attraversamenti ciclabili ma, soprattutto, all’assenza di spazio all’interno del suolo siracusano che crea lunghe code e disagi non solo ai cittadini ma anche ai mezzi riservati alle emergenze. La soluzione a questo punto è solamente una. Lasciare le auto nei garage ed iniziare a muoversi in maniera sostenibile con o un monopattino o una bici elettrica o a pedalata assistita oppure, ancora meglio, con una bici tradizionale che risolve non solo il problema del traffico urbano ma anche quello della forma fisica.

Tutte le vie portano…alla Pizzuta

di Antonio Magnano

Negli ultimi anni, la nostra scuola ha raccolto un numero sempre crescente di iscritti, in particolare, da quando ci siamo trasferiti nella nuova sede in Via Agnello.

In questo modo sono stati agevolati gli abitanti della Pizzuta, una zona destinata a diventare sempre più centrale, ma che già durante gli ultimi anni (prima dell’avvento della DAD) ha vissuto un enorme incremento in termini di traffico. Due “mostri sacri” come l’Einaudi e il Gargallo sono praticamente affiancati, gli orari di ingresso sono coincidenti e a partire dalle 7:50 la confusione per le strade “pizzutine” è ai livelli di Viale Zecchino all’ ora di punta. L’imminente apertura di un nuovo McDonald’s promette un afflusso di persone ancora maggiore, con tutte le problematiche del caso. La domanda è: si può contenere? Una possibile soluzione sarebbe quella di incentivare gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Un passo importante è stato fatto dal Comune con la realizzazione della pista ciclabile nelle strade più trafficate, ma non è ancora sufficiente. Occorre ampliare la pista anche in altre zone come, appunto, la Pizzuta, permettendo spostamenti in sicurezza in tutta la città. Una conseguenza direttamente correlata alla riduzione delle auto sarebbe la riduzione delle emissioni di C02, un obiettivo che nel 2020 deve avere la priorità per le istituzioni.

Nella speranza che dei provvedimenti funzionali vengano presi in considerazione dal sindaco, attendiamo il rientro in presenza previsto per la fine delle vacanze natalizie.

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Einaudi: scuola tra passato e futuro e alla scoperta dei 17 obiettivi dell’agenda 2030

di Barbara Bartolotti

Il CSVE, Centro Servizi Volontario Etneo, ha dato la possibilità agli studenti de nostro Istituto di prendere parte a una esperienza in presenza sul tema degli obiettivi dell’Agenda 2030, considerata come percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento.

Questi incontri sono stati tenuti a Lentini. Noi studenti siracusani siamo stati accolti nella

“cooperativa Beppe Montana Libera Terra”

gestita da Alfio Curcio, membro dell’associazione Libera. Dell’istituto Einaudi hanno partecipato le classi 4ES e 5Acat e gli incontri sono avvenuti nel mese di ottobre. Questi incontri si sono tenuti rispettando tutte le norme anti-covid, quali distanziamento e obbligo di mascherina.

Durante la prima giornata, Alfio Curcio ha presentato la cooperativa, spiegando come questo Bene è stato sottratto e confiscato alla mafia. Ha esposto il fenomeno criminale della mafia, discorrendo su come e quando è nata,

come riesce ad avere influenza nella vita di tutti i giorni, spiegandoci anche il comportamento che dobbiamo seguire per contrastarla.

La dottoressa Rubino, una giornalista catanese, ha elencato e spiegato uno ad uno i 17 obiettivi dell’agenda 2030, invitandoci a riflettere e a scegliere l’obiettivo in cui vogliamo impegnarci.

Durante l’ultimo incontro si è dato spazio ai pensieri e ai sentimenti di noi giovani attraverso vari dibattiti tenuti dalla psicologa Antonietta Germanotta. Inoltre durante questi incontri abbiamo avuto la possibilità di gustare prodotti tipici locali, come spremute di arance e cannoli, prodotti a chilometro zero. In questi tre incontri, oltre a partecipare alle attività, abbiamo avuto modo di passare i momenti di pausa all’aria aperta socializzando tra di noi. Alla fine, il CSVE ci ha regalato della borracce plastic free per sensibilizzarci a delle scelte più ecosostenibili, riducendo l’uso della plastica.

Il Covid e il suo impatto sui giovani di oggi

di Giulia Valvo

Martinapia Cappuccio Giovedì 26 novembre il Dott. Roberto Cafiso, responsabile dell’ASP per le dipendenze, ha tenuto un incontro on line dal titolo “La gioventù al tempo del Covid”. Quest’ incontro è stato organizzato per comprendere gli effetti del coronavirus sulla popolazione e, in particolare, sui giovani. A quest’ incontro ha anche partecipato uno studente dell’Istituto Einaudi, Alessio Di Modica a cui abbiamo posto alcune domande.

Quali sono stati gli argomenti trattati?

<<L’incontro si è incentrato sulla DAD in quanto è un argomento che riguarda tutti gli studenti da vicino. L’ emergenza sanitaria ha causato la carenza dell’istruzione perché, in DAD, gli

studenti sono

maggiormente distratti e

sottovalutano l’

importanza di essa. Ciò è anche causato dalla perdita del contatto tra i giovani e il mondo degli adulti, cioè degli studenti e dei professori>>.

Come vivono i giovani questa situazione?

<<Molti affermano che la seconda ondata sia stata causata dai giovani ma questa affermazione non è del tutto vera. Parte della responsabilità è da attribuire agli adulti che hanno trasmesso le loro perplessità ai figli. Finché il virus non interessa personalmente gli adulti, essi non comprendono la gravità della situazione e

perciò non sono capaci di informare i giovani e dare giuste indicazioni>>.

Invece come vive la società questa situazione?

<<Possiamo dire che la nostra società è molto fragile perché non si occupa delle persone più a rischio, ovvero gli anziani e le persone affette da patologie. La maggior parte degli adulti e dei giovani non prendono le giuste precauzioni perché sanno che il virus non gli porterà gravi conseguenze, al contrario degli anziani>>.

Cosa cambierà nei giovani?

<<Questa situazione e, in particolare DAD, stanno causando danni ai giovani a livello fisico ma soprattutto psicologico. I giovani ne pagano le conseguenze sia come studenti sia come adolescenti. Le limitazioni impediscono loro di svolgere le loro giornate abituali togliendo loro valvole di sfogo e la possibilità di incontrarsi con i coetanei>>.

Secondo Alessio ha inciso molto sui giovani, dal punto di vista psicologico, l’atteggiamento che tutti, soprattutto nel periodo estivo, hanno puntato il dito contro di loro invece di aiutarli e chieder loro come avevano vissuto la situazione del lockdown. Di Modica propone di dialogare di più con gli adulti affinché possano dare consigli utili e aiutarli ad affrontare questa situazione. A tal proposito, il nostro compagno di liceo invita a tutti a lasciare un commento dove esprimere i propri punti di vista in modo tale da comprendere i dubbi e le paure degli studenti stessi. Il video dell’incontro si può trovare nella pagina Facebook “Associazione culturale per la società che vorrei” insieme ad altre nozioni riguardo queste tematiche.

“Mancanze”

di Simone Greco

L’Einaudito

Periodico di informazione dell’IIS „L. Einaudi” di Siracusa

Editore: IIS „L. Einaudi” di Siracusa Via Canonico Nunzio Agnello, s.n.

Direttore Salvatore La Delfa Vice Direttrice: Assunta Tirri Editore: IIS „L: Einaudi” Siracusa

Dirigente Scolastico: prof.ssa Teresella Celesti DSGA: Dott.ssa Maria Anacleta Cannarella

lenaudito@istitutoeinaudi.edu.it www.istitutoeinaudi.edu.it

Impaginazione grafica:

Salvo La Delfa

Hanno collaborato in questo numero:

Francesca Adornato, Karen Agostino, Orazio Alessi, Martina Ancilletta, Giulia Attardo, Barbara Bartolotti, Giulia Bongiovanni, Mattia Bramante, Martinapia Cappuccio, Giulia Criscione, Ludovica Faranda, Antonio Ferranti, Giulia Floridia, Flavio Gigliuto, Simone Greco, Lorenzo Iacono, Fabrizio Iurianello, Giulio Landolina, Antonio Magnano, Giada Moncada, Lorenzo ranno, Fabio Russo, Alessia Valenti, Giulia Valvo, Tharun weerasinghe, Salvo La Delfa, Assunta Tirri

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