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PROVINCIA DI FERRARA

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Academic year: 2022

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(1)

Originale Firmato Digitalmente

PROVINCIA DI FERRARA

CONSIGLIO PROVINCIALE

Verbale n. 39/2019 - seduta del 27/06/2019

OGGETTO:

APPROVAZIONE DEGLI INDIRIZZI PROVINCIALI E DEI CRITERI DI

ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE REGIONALI PER LE SCUOLE DELL'INFANZIA (2019-2020).

In data sopraindicata, nella Residenza Provinciale, Castello Estense, si è riunito alle ore 09:15 il Consiglio Provinciale.

Sono presenti alla trattazione del presente argomento n. 10 componenti su 13, assenti n. 3 come di seguito riportato:

Cognome Nome Presenti Assenti

PARON BARBARA – Presidente

MINARELLI NICOLA – Vice Presidente BERTOLASI DAVIDE

CELATI ANNA FABIANI PIERO

GUARALDI ALESSANDRO MARESCOTTI DEANNA MOTTOLA ANGELO PENINI SIMONA

PIACENTINI FRANCESCA SARTINI MICHELE

SONCINI GINO ZANELLA MAURO

X X X X X X X X X X

X X X

Hanno giustificato l’assenza i Consiglieri: Sartini, Soncini, Zanella

Partecipa alla seduta il Segretario Generale Dott.ssa CAVALLARI ORNELLA Scrutatori: Bertolasi, Guaraldi, Penini

La Presidente pone in trattazione l’argomento sopra indicato.

(2)

Originale Firmato Digitalmente Proposta n. 1148/2019

IL CONSIGLIO PROVINCIALE Viste le leggi:

- L. 10 marzo 2000, n. 62 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”;

- L.R. 8 agosto 2001, n. 26 “Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita;

- L.R. 30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”;

Vista la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n. 195 del 12/0’2/2019 “Indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia (L.R. 8 agosto 2001, n. 26 – L.R. 30 giugno 2003, n. 12, Delibera di Giunta n. 50 del 21 gennaio 2019)”, con la quale la Regione:

- ha ritenuto opportuno approvare gli indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia per un arco di tempo pari a 18 mesi, dando atto che detti Indirizzi regionali resteranno in vigore fino all’adozione di un nuovo e successivo atto di indirizzo regionale in materia;

- ha previsto che la Giunta regionale provvederà con successivi atti alla programmazione annuale e alla quantificazione delle risorse in base alle disponibilità finanziarie che si evidenzieranno nel bilancio di previsione della Regione Emilia Romagna 2019-2021;

- auspica che vengano definite dagli Enti locali e dai soggetti gestori privati, ciascuno per propria competenza, tariffe di frequenza per le scuole dell’infanzia paritarie comunali sulla base di criteri di equità, ricercando la massima armonizzazione a livello distrettuale;

Richiamata la propria deliberazione n. 61/2016, con la quale ha recepito gli indirizzi e criteri di assegnazione delle risorse regionali per la finalità di cui trattasi relativamente al triennio aa.ss.

2016/2018, scaduto il 31 dicembre 2018;

Ritenuta l’opportunità:

- di recepire gli indirizzi regionali, di cui alla citata deliberazione dell'AL. n. 195/2019, per la durata indicata di 18 mesi e fintantoché la Regione non avrà deliberato i nuovi successivi Indirizzi in materia;

- di definire col presente atto i criteri di assegnazione del programma provinciale in base a quanto indicato nell’allegato A), che forma parte integrante del presente decreto;

Ritenuto inoltre di dare mandato al Dirigente Responsabile del Settore Anticorruzione, Trasparenza, Informatica, Istruzione e F.P. Organismo Intermedio per l’attuazione del piano annuale per il riparto dei fondi che la Regione Emilia Romagna assegnerà all’Ente, in attuazione degli Indirizzi provinciali oggetto del presente atto;

(3)

Originale Firmato Digitalmente

Acquisiti i pareri favorevoli del Dirigente del Settore Anticorruzione, Trasparenza, Informatica, Istruzione e F.P. Organismo Intermedio e del Responsabile del Settore Bilancio in ordine, rispettivamente, alla regolarità tecnica e contabile del presente atto;

Udita l’illustrazione della proposta di deliberazione da parte della Dr.ssa Franceschi, Responsabile del Settore Anticorruzione, Trasparenza, Informatica, Istruzione e F.P. Organismo Intermedio (illustrazione acquisita agli atti a mezzo di registrazione su supporto informatico secondo quanto previsto dall’art. 21 del vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio);

Con n. 10 voti favorevoli, espressi per alzata di mano dai n. 10 consiglieri presenti e votanti DELIBERA

1) Di approvare gli Indirizzi provinciali e criteri di assegnazione per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole d’infanzia per la durata di 18 mesi, di cui all’allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in linea con gli Indirizzi regionali di cui alla deliberazione A.L. regionale n. 195/2019 in premessa citata;

2) Di dare atto che:

- gli Indirizzi regionali di cui al punto 1 del presente atto resteranno in vigore fino all’adozione da parte della Regione Emilia Romagna di un nuovo atto di indirizzo in materia;

- l’attuazione degli Indirizzi provinciali per il raggiungimento degli obiettivi indicati nell’allegato A, parte integrante del presente atto, è subordinata al trasferimento all’Ente da parte della Regione Emilia-Romagna delle risorse finanziarie destinate agli interventi di cui al punto 1);

3) Di dare mandato al Dirigente Responsabile del Settore Anticorruzione, Trasparenza, Informatica, Istruzione e F.P. Organismo Intermedio per l’attuazione del piano annuale finalizzato all’assegnazione dei fondi regionali, nel rispetto degli Indirizzi provinciali oggetto del presente decreto, e di provvedere con separati atti alla relativa erogazione delle risorse;

4) Di trasmettere copia della presente deliberazione alla Regione Emilia-Romagna;

5) Di darne pubblicazione, ai sensi della vigente normativa, nella Sezione “Amministrazione trasparente” del sito Internet della Provincia di Ferrara.

rr/

Approvato e sottoscritto

IL SEGRETARIO GENERALE LA PRESIDENTE

(Dott.ssa Ornella Cavallari) (Dott.ssa Barbara Paron)

(4)

1 Allegato A alla Deliberazione del Consiglio Provinciale “Approvazione degli Indirizzi provinciali e criteri di assegnazione delle risorse regionali per gli interventi di qualificazione e miglioramento della proposta educativa nelle scuole dell’infanzia (LL.RR. 26/2001 e 12/2013)”.

Obiettivi

In coerenza con quanto previsto dagli Indirizzi regionali (D.A.L. 195/2018), si indicano di seguito gli obiettivi generali per la programmazione provinciale degli interventi:

1) rafforzare la qualità dell’offerta educativa per i bambini in fascia d’età 3/6 anni, frequentanti le scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e in particolare le scuole dell’infanzia che fanno parte del sistema paritario e degli Enti locali;

2) sviluppare e consolidare un modus operandi attento alla continuità educativa nelle scuole dell’infanzia e al raccordo interistituzionale tra esse, i servizi educativi per la prima infanzia e la scuola primaria;

3) valorizzare il ruolo dei coordinatori pedagogici nelle scuole dell’infanzia, non solo nelle attività destinate alle équipe educative delle scuole coordinate, ma anche nell’impegno a partecipare ad attività formative e di scambio di esperienze professionali nei contesti organizzativi previsti dalla vigente normativa regionale ed in riferimento al Coordinamento Pedagogico Territoriale in capo al Comune di Ferrara (art. 33 ex L.R. 19/2016).

Si indicano di seguito gli ambiti di intervento cui è finalizzata la presente programmazione:

AMBITO D’INTERVENTO A - Dotazione di coordinatori pedagogici, mediante il sostegno ai soggetti gestori privati (facenti parte del sistema nazionale di istruzione) e agli Enti locali, affinché si dotino di questa figura professionale. Qualora il soggetto gestore sia l'Ente Locale, il requisito di accesso al finanziamento è rappresentato dalla popolazione residente pari o inferiore a 30.000 abitanti. Il finanziamento può essere destinato altresì alle forme associative degli Enti locali, anche con popolazione complessiva superiore ai 30.000 abitanti. Le azioni potranno essere finanziate se presentate da associazioni di scuole dell’infanzia, facenti parte del sistema nazionale di istruzione, anche in aggregazione con servizi per la prima infanzia, a condizione però che l’attività prevalente del coordinatore sia svolta a favore delle scuole dell’infanzia.

AMBITO D’INTERVENTO B - Qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti Locali, mediante progetti presentati da aggregazioni di scuole dell'infanzia del sistema nazionale di istruzione costituite:

- da scuole statali e/o da scuole paritarie sia private che degli Enti Locali;

- da scuole dell'infanzia degli Enti Locali, non aderenti al sistema nazionale di istruzione. Le aggregazioni possono essere formate esclusivamente da scuole di tale tipologia gestionale e rappresentate da un Comune capofila o anche da scuole del sistema nazionale di istruzione, comunque rappresentate da un Comune capofila.

AMBITO D’INTERVENTO C - Miglioramento delle scuole dell’infanzia paritarie private, mediante progetti di innovazione del contesto educativo nonché delle prestazioni offerte, in relazione a quanto stabilito nelle Intese, sottoscritte fra Regione ed Enti locali con le Associazioni delle scuole dell’infanzia paritarie private ai sensi dell’art. 7, comma 3 della L.R. 26/2001.

AMBITO D’INTERVENTO D - Realizzazione di interventi di rilevanza regionale (art. 7, comma 2 della L.R. 26/2001) la cui attuazione però resta operativamente in capo alla Regione stessa.

(5)

2 Le progettazioni di cui agli ambiti d’intervento B e C potranno essere presentate solo su una delle aree (qualificazione o miglioramento), per evitare duplicazioni di finanziamenti a favore della stessa aggregazione di scuole.

Criteri per l’assegnazione delle risorse regionali

Per la definizione del piano provinciale di riparto delle risorse regionali, a favore degli ambiti d’intervento A, B e C, la Provincia, in attuazione delle indicazioni regionali, terrà conto delle scuole dell’infanzia coordinate ed effettivamente coinvolte nell’attività, nonché dei servizi educativi per la prima infanzia aggregati alle scuole stesse.

Sono pertanto individuati e definiti i seguenti criteri di assegnazione delle risorse regionali:

AMBITO D’INTERVENTO A - Dotazione dei coordinatori pedagogici: in base al numero delle scuole dell’infanzia coordinate, anche in aggregazione con i servizi per la prima infanzia.

AMBITO D’INTERVENTO B - Qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali:

- il 50% del budget viene erogato in base al numero delle sezioni di scuole dell’infanzia, coinvolte nelle attività educative;

- il 50% in riferimento alle progettualità ammesse, che dovranno essere orientate verso le tematiche di particolare rilevanza socio-culturale, coerenti con le indicazioni ministeriali relative al curricolo per l’infanzia, prevedendo:

o il supporto nei contesti educativi per il superamento delle problematiche dell'infanzia significative a livello locale;

o una particolare attenzione ad ogni bambino, definendo contesti di crescita e azioni educative capaci di rafforzarne l’inclusione;

o il raccordo tra i servizi educativi per la prima infanzia, le scuole dell’infanzia e la scuola primaria;

o il coinvolgimento delle famiglie nella conoscenza dell’attività educativa delle scuole dell’infanzia;

o la cura della documentazione delle progettualità educative delle quali favorirne la diffusione tra scuole e servizi educativi.

AMBITO DI INTERVENTO C - Miglioramento delle scuole dell’infanzia paritarie private: in base al numero delle sezioni coinvolte nell’attività educativa, da progettarsi tenendo conto delle tematiche sopra indicate per l’Ambito d’intervento B “Qualificazione” del presente Allegato.

Le aggregazioni di scuole dell’infanzia, per accedere ai finanziamenti regionali destinati agli Ambiti d’intervento B e C, dovranno essere costituite da un numero di istituzioni scolastiche non inferiore a due e, per dimostrate e particolari realtà territoriali, potranno essere costituite anche da una sola scuola dell’infanzia, unitamente a uno o più servizi educativi o a scuola primaria.

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