SCUOLA: I.I.S.S. “P.COLONNA”- GALATINA a.s.2017/2018
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
PREMESSA
L’attuale normativa scolastica prevede la formulazione del Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.
o Piano delle Attività Inclusive) che deve essere predisposto dal GLI, cioè dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, e approvato dal Collegio dei Docenti.
Esso mira ad individuare i punti di forza e di debolezza della attività inclusive della scuola, per impostare, in vista dell’anno scolastico successivo, un piano di risorse da offrire e da richiedere per una migliore accoglienza degli alunni che presentano particolari difficoltà, con Bisogni Educativi Speciali (BES) o di alunni che necessitano di particolari attenzioni. Il documento deve essere parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.), di cui è premessa.
La Circolare Ministeriale 8/13 ha previsto che il PAI debba essere approvato annualmente entro giugno; inoltre il Ministero ha diramato una specifica Nota (Protocollo n. 1551, del 27 giugno 2013), che recita : “… Il P.A.I. non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”. Si precisa che nella letteratura internazionale il concetto di “inclusione” si applica a tutti gli alunni come garanzia di partecipazione alla vita scolastica e di raggiungimento del massimo in termini di apprendimento e partecipazione, quindi si tratta di riconoscere e di rispondere efficacemente ai bisogni e ai diritti di individualizzazione di tutti gli alunni con particolare attenzione a quelli con bisogni educativi speciali.
Questa è la linea di pensiero che sottende alla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e alla successiva
Circolare del 6 marzo 2013.
Il concetto di “Bisogno Educativo Speciale” è una macrocategoria che comprende in sé tutte le possibili difficoltà educative e apprenditive degli alunni, sia le situazioni di disabilità, sia quelli di disturbi specifici di apprendimento, di deficit attentivo, e altre varie situazioni di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, socio-culturale.
Si tratta di situazioni diverse l’una dall’altra, ma consideriamo i diversi aspetti normativi relativi alle tre categorie di BES sotto il profilo dei beneficiari, degli interventi didattici e della valutazione.
BENEFICIARI:
- Alunni con disabilità, per i quali si fa riferimento alla Legge 104/92, al DPR del 24 febbraio 1994 e a tutta la normativa vigente inerente l’integrazione scolastica;
- Alunni con DSA, per i quali si fa riferimento a partire dalla Legge 170/2010 alle Linee guida;
- Alunni con altri BES per cui, in mancanza di diagnosi mediche, occorre fare riferimento a situazioni oggettive di disagio e problematicità e/o individuati dai docenti del Consiglio di Classe che, se l’alunno versa in una situazione di svantaggio o disagio, può adottare anche per essi particolari misure e strumenti.
STRUMENTI DIDATTICI:
- Alunni con disabilità tutti gli strumenti e le misure previste dalla normativa vigente in materia e esplicitati nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) di ciascun alunno;
- Alunni con DSA gli strumenti compensativi e dispensativi predisposti nel PDP (Progetto Didattico
Personalizzato);
- Alunni con altri BES per i quali il Consiglio di Classe sceglie di estendere strumenti compensativi e/o
dispensativi e predisporre un calibrato PDP.
VALUTAZIONE:
- Alunni con Disabilità criteri e parametri previsti dalla normativa e adottati dalla scuola;
- Alunni con DSA criteri e parametri previsti dalla normativa e adottati dalla scuola;
- Alunni con altri BES data la novità del comma 4 dell’art 18 relativo ai nuovi BES, per gli alunni che non hanno né certificazione di disabilità né diagnosi di DSA, la norma prevede che siano
“formalmente individuati dal Consiglio di Classe” e cioè con necessaria produzione di delibera del Consiglio di Classe con la motivazione e con l’individuazione di eventuali misure e strumenti compensativi o dispensativi, come stabilito dalla Circolare del 6 marzo 2013.
La Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 precisa altresì che il PAI non è un piano “per i soli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)”, riguarda invece la programmazione generale della didattica della scuola, al fine di incrementare la crescita della qualità dell’offerta formativa e sviluppare una didattica attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno.
L’istituzione scolastica ha il compito della presa in carico di tutti gli studenti, attraverso la programmazione
di un calibrato P.A.I., dovrà rispondere in modo funzionale alle esigenze e ai bisogni di ogni singolo alunno,
con obiettivi programmatici e interventi pedagogico-didattici. La scuola dovrà progettare una forma didattica più inclusiva, deve cioè adottare maggiore inclusività nella didattica ordinaria, maggiore adattabilità e flessibilità per accogliere individualizzazioni e personalizzazioni.
Il P.A.I. deve annualmente individuare gli aspetti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e quindi predisporre un piano delle risorse da offrire e richiedere a soggetti pubblici e del privato sociale, per impostare, in vista dell’anno scolastico successivo, una migliore accoglienza degli alunni che richiedono particolare attenzione e di quelli con diversi Bisogni Educativi Speciali.
Il nostro istituto, come si evince dal Rav, è sensibile alle problematiche riguardanti l'inclusione.
Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci poiché l'istituzione effettua un'analisi dei loro bisogni formativi e mantiene la comunicazione con le famiglie.
In generale, le attività didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Gli studenti che necessitano di inclusione raggiungono gli obiettivi educativi previsti che, comunque, sono costantemente monitorati. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è ben strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità' di verifica degli esiti.
Sono efficaci le attività realizzate per gli studenti destinatari delle azioni di differenziazione anche perché gli interventi in itinere individualizzati, nel lavoro d'aula, sono piuttosto diffusi a livello di scuola. La scuola organizza attività di sensibilizzazione sui temi della diversità e promuove l’inclusione con molteplici attività favorendo, grazie anche al G.L.I., la collaborazione delle famiglie.
La scuola promuove il successo scolastico dello studente; le azioni integrative e di sostegno realizzate dai docenti specializzati e dai consigli di classe coinvolti, sono state sempre improntate ad un’ottica inclusiva e realmente rispondenti ai bisogni emergenti.
Come si può leggere nei documenti agli Atti della scuola, sono state opportunamente predisposte e realizzate attività integrative e di sostegno nel PEI di ciascun alunno, che hanno accompagnato gli alunni nel loro progetto di vita dall’ingresso alla maturità.
Per gli alunni con DSA sono stati predisposti accurati PDP e sono state attivate una serie di misure e di interventi mirati, nonché calibrati strumenti adeguati ai singoli casi.
Sono stati, inoltre, realizzati Progetti di Istruzione domiciliare, e Incontri di raccordo con le scuole di provenienza dei nuovi iscritti.
A fronte di queste significative esperienze, però sono stati rilevati i seguenti punti di criticità:
- Insufficiente azione mirata e sistematica volta a rilevare difficoltà di apprendimento in generale e disturbi specifici di apprendimento o altri bisogni educativi speciali, che possono costituire fattori di disagio e di rischio di abbandono o di dispersione scolastica.
- Gli spazi dedicati alle attività di sostegno non sempre sono adeguatamente attrezzati;
- difficoltà di passaggio di informazioni fra i consigli di classe e docenti ed operatori responsabili degli interventi integrativi con conseguente ricaduta nella valutazione curricolare;
Pertanto, alla luce di quanto fin qui analizzato e della normativa vigente, il P.A.I. dell’IISS del Liceo
“P.Colonna” sarà così articolato:
Parte I: A. Rilevazione dei BES a.s. 2017/2018.
B. Sintesi dei punti di forza e criticità rilevati.
Parte II: Azioni e Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno prossimo.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista
minorati udito 1
Psicofisici 18
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 7
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali 26
% su popolazione scolastica 3%
N° PEI redatti dai GLHO 19
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 0
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo NO
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo SI
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento SI
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva NO Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva NO Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva NO Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione / laboratori integrati NO Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità
e psicopedagogia dell’età evolutiva NO Coinvolgimento in progetti di inclusione NO Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante NO
Altro: contatto costante con la famiglia SI
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità NO
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili NO Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili SI
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola NO
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro: contatti con Unità Multidisciplinare
ASL SI
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati NO
Progetti integrati a livello di singola scuola NO Progetti a livello di reti di scuole NO
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe SI Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva SI Didattica interculturale / italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) SI
Altro:
1) Sintesi dei punti di criticità e di forza rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Partecipazione del C.d.C. ai G.L.H.O. X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività
Azioni e Obiettivi del PAI
- avviare azioni mirate di osservazione, rilevazione e monitoraggio dei BES
- corso/i di formazione per i docenti dei C.d. C. frequentati da alunni con BES e coinvolgimento dei docenti curriculari, del personale della scuola, dei genitori, attraverso incontri, convegni e seminari, corsi di formazione e aggiornamento su tematiche e bisogni specifici , disabilità, DSA, BES, aperti al territorio
- individuare strategie e metodologie inclusive nell’elaborazione di PEI e PDP - attuare strategie e piani inclusivi, metodologie didattiche inclusive
-praticare in classe strategie più coinvolgenti di quelle tradizionali (apprendimento
cooperativo; lavori a piccoli gruppi; laboratori di cittadinanza attiva; studio guidato; utilizzo di percorsi interdisciplinari, su tematiche civiche e ambientali, con materiali e sussidi multimediali).
-condividere le linee metodologie e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo.
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola - incentivare la collaborazione tra le istituzioni (scuola/e, famiglia, territorio)
- promuovere attività di ricerca, sperimentazione e documentazione delle esperienze.
Sintesi delle azioni messe in opera per migliorare l’inclusività Costituzione del GLI di Istituto.
Visto il ruolo che l’inclusione va assumendo nel contesto di una scuola sempre più aperta e capace di garantire a tutti un adeguato e giusto percorso scolastico, è stato istituito il GLI di Istituto, costituito dai Professori: D’Errico Wilma (Sostegno area tecnica),Congedo Ada (Sostegno area Umanistica Zappatore Giuseppe (Sostegno area tecnica), Chiara Zurro (Lettere, Latino e Greco), Funtò Francesca (Scienze Motorie), Specchia Domenica (Storia dell’Arte.)
Come si evince facilmente, la Commissione è formata da docenti di diverse aree disciplinari, (linguistico-letteraria, scientifica, tecnica e motorio-prassica) in modo da avere un rappresentante del GLI nella maggior parte dei dipartimenti.
Servizio di Sportello d’Ascolto
A partire dal mese di settembre-ottobre 2015 ha preso avvio il servizio di Sportello d’Ascolto psicologico al fine di fornire su richiesta degli alunni, dei docenti e delle famiglie consulenza e supporto psicologico. In particolare le classi seconde con il progetto Ben-essere hanno incontrato gli operatori del Consultorio Familiare di Galatina nel corso dei quali sono state affrontate diverse problematiche.
Progetti
Per quanto concerne l’attuazione di una scuola inclusiva durante l’a.s. 2016/17 si è avuto il coinvolgimento in diversi progetti curriculari ed extra di alcuni alunni con BES.(Progetto Teatrale Leggere, parlare, raccontare, Progetto incontro con l’autore.)
Obiettivi di incremento per l’inclusività proposti per il prossimo a.s.
Formazione e aggiornamento
Per quanto concerne l’attuazione di una didattica inclusiva con metodologie digitali innovative, si lavorerà di concerto con l’Animatore Digitale e il Team per l’Innovazione didattica, al fine di sensibilizzare tutte le componenti della scuola sulle più innovative metodologie. La formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica e la creazione di soluzioni innovative previsti nel PNSD triennale (cui si rimanda) hanno una forte valenza inclusiva.
Collaborazione interna.
Si intende promuovere il discorso sulla formazione dei docenti attraverso incontri con esperti esterni o corsi di aggiornamento.
A tale scopo si auspica la formazione di un team di docenti che lavori sinergicamente al fine di facilitare l’impegno di interscambio e la creazione di un archivio di tutto il materiale didattico prodotto dai Consigli di Classe e dai singoli docenti in materia di Inclusività (PDP, strategie didattiche individuali studiate per le singole discipline in rapporto a diverse tipologie di disabilità o disagio).
A questo scopo si individueranno forme di comunicazione tramite strumenti tecnologici quali il sito web, già attivo per numerose finalità scolastiche, per favorire la circolazione di informazioni, materiali e strumenti didattici, buone prassi, il tutto frutto del lavoro svolto da singoli docenti o gruppi di essi, anche in relazione a situazioni specifiche.
Si procederà alla predisposizione di un modello PDP/PEI unico per l'istituto quale suggerimento operativo flessibile, che i singoli Consigli di Classe potranno adattare alle specifiche esigenze Rapporti con le Famiglie
Sarà opportuno anche incrementare la disponibilità, già presente e praticata in questa scuola, ad aprirsi ad un dialogo sempre più collaborativo e produttivo con le famiglie degli studenti in situazione di disagio, al fine non solo di definire con cura i percorsi educativi individualizzati o personalizzati (differenziati ma con obiettivi comuni; differenziati anche negli obiettivi) più adatti a raggiungere il successo educativo e formativo, ma anche di garantire un rapporto sereno e fiducioso capace di consentire ai ruoli professionali interagenti (Docenti, Dirigenza, personale ATA) di raggiungere il massimo della loro efficacia e produttività.
Strategie organizzative
Per i punti sinteticamente sopra elencati in Azioni e Obiettivi del presente PAI, si incentiveranno:
- Sensibilizzazione di genitori e studenti sulle problematiche legate ai BES.
- Organizzazione incontri con l’equipe medico-psico-pedagogica e con i servizi assistenziali per analizzare situazioni riconducibili a bisogni educativi speciali, ai sensi della legge 104/1992 e seguenti (legge 170- 2010 e delle linee guida del 2012, nonché della direttiva Min.del 27-12 2012).
- Promozione di azioni formative sulle tematiche inclusive con figure qualificate e specializzate.
- Strutturazione e attivazione di percorsi specifici di formazione e di aggiornamento per gli insegnanti, corsi, seminari e convegni.
- Raccolta, lettura e organizzazione della documentazione riguardante i percorsi didattici ed educativi degli alunni con bisogni educativi speciali.
- Elaborazione di Piani Educativi Individualizzati e Piani Didattici Personalizzati e monitoraggio, relativamente ai ragazzi con bisogni educativi speciali con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati (docenti, famiglie, esperti).
- Predisposizione della documentazione necessaria per la richiesta di organico di sostegno da inoltrare all’USP di competenza.
- Predisposizione della documentazione necessaria per l’assegnazione di altre risorse, quali, ad esempio, inoltro delle richieste pervenute da parte delle famiglie per assistenti igienico-sanitari, assistenti alla comunicazione, assistenti all’autonomia agli Enti di competenza preposti.
- Organizzazione di incontri di discussione dei Gruppi di lavoro che si occupano dei problemi legati all’inclusione.
- Promozione e attivazione di percorsi didattici personalizzati per gli alunni con BES, individuando anche eventuali misure dispensative o strumenti compensativi da adottare.
- Confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie metodologiche-didattiche e di gestione delle classi.
- Attivazione di uno sportello di ascolto sui BES (con funzione di informazione, mediazione tra docenti, famiglie, studenti, operatori dei servizi sanitari, enti locali, agenzie formative, ecc.) - Confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie metodologiche-didattiche e di gestione delle classi.
- Promozione di progetti di prevenzione e di riduzione del disagio anche in rete con altre istituzioni educative.
- Collaborazione scuola-famiglia per una più adeguata presa in carico delle situazioni di difficoltà e di disagio.
- Promozione di forme di flessibilità organizzativa e didattica.
- Promozione di operazioni di raccordo e di azioni di continuità da un ordine di studio al successivo favorendo forme di consultazione tra docenti dei diversi ordini di scuola al fine di consentire continuità operativa e la migliore applicazione delle esperienze già maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con alunni con bisogni educativi speciali.
- Promozione di azioni di collaborazione tra scuola, territorio e CTS Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Dovendo far fronte ad una molteplicità di tipologia di bisogni, tenendo conto delle indicazioni della normativa in materia di inclusione, i docenti del consiglio di classe, dopo una fase di osservazione iniziale, predispongono PEI e PDP, in cui vengono sintetizzati gli obiettivi che si intendono raggiungere, le metodologie, gli spazi, i tempi, le modalità di valutazione, ecc., una progettazione educativa finalizzata alla costruzione di un progetto di vita.
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie che la favoriscono, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo, il tutoring, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici, ecc.
Un sistema inclusivo considera l’alunno in senso olistico e secondo un modello biopsicosociale (ICF dell’OMS), che tiene conto non solo della condizione o dello stato, ma implica una visione più ampia della vita e della sua qualità.
Per il livello di inclusività della scuola si adotteranno opportuni strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione.
Indicatori per la valutazione:
1. Per gli alunni con disabilità e per gli alunni con DSA si fa riferimento ai parametri e ai criteri di valutazione già adottati dalla nostra scuola in ottemperanza alla normativa vigente.
2. Forme di verifica e valutazione personalizzate anche per gli altri BES.
3. Tutti gli alunni partecipano alla vita scolastica e hanno l’opportunità di collaborare alla propria valutazione di rendimento e allo sviluppo, alla realizzazione e alla valutazione dei propri obiettivi di apprendimento.
4. I genitori partecipano e hanno l’opportunità di intervenire (esprimendo le proprie considerazioni, senza che siano vincolanti) nelle procedure di valutazione che riguardano i propri figli.
5. Gli insegnanti utilizzano la valutazione come mezzo per migliorare le opportunità di apprendimento stabilendo obiettivi/target per gli alunni e per se stessi (in relazione all’efficacia delle strategie didattiche promosse per uno specifico alunno) e per offrire stimoli validi allo studio individuale degli alunni e per il proprio patrimonio culturale.
6. La scuola adotta un piano di valutazione che descrive gli obiettivi e l’uso, le regole e le responsabilità della valutazione degli alunni e presenta chiari principi su come la valutazione scolastica sia di supporto alle diverse esigenze degli alunni.
7. Il GLI promuove e valuta le azioni volte a sostenere l’inclusività e i processi di insegnamento e apprendimento attraverso strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione strutturati e non.
Progettazione e Calendarizzazione del Lavoro per il prossimo anno
Settembre-Giugno:
- riconferma o nuova costituzione del GLI
- realizzazione delle priorità e delle strategie progettate nel PAI
- incontro con il Collegio dei Docenti per le priorità e le strategie progettate - azione di rilevazione BES, documentazione e restituzione dati
- priorità e strategie da utilizzare lungo l’intero arco dell’anno - formazione e aggiornamento (corsi, seminari o convegni) - incontri e riunioni con genitori
- valutazione iniziale, in itinere e finale
Novembre/Dicembre e Febbraio/Marzo):
- incontri del GLI per valutazione strumenti e misure e azione predisposte e adottate - predisposizione e adozione PEI e PDP
- monitoraggio risorse
- riunioni con C.d.C., genitori - valutazione in itinere
Maggio:
- elaborazione dati rilevati
- progettazione di priorità e strategie per il prossimo anno scolastico e redazione del PAI per l’anno successivo
- riunioni del GLI per la progettazione - incontro con il Collegio docenti
- incontro del GLI per la redazione del PAI
Giugno:
- condivisione e approvazione del PAI:
- riunione Collegio dei Docenti per l’approvazione - valutazione finale
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 16/06/2017
Scheda di rilevazione dei BES relativa all’alunno
Nella compilazione della scheda non si dovranno barrare tutte le caselle ma solo quelle corrispondenti alle voci che specificano la situazione dell’alunno.
area funzionale
corporea
e cognitiva
* specificare quali
deficit motori * : deficit sensoriali *:
condizioni fisiche difficili (ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni, fragilità, anomalie cromosomiche, anomalie nella struttura del corpo, altro):
La scala di numeri da 1 a 4 rappresenta un indice numerico della ampiezza del bisogno rilevato; si richiede di barrare il numero scelto con una crocetta mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio
corpo
1 2 3 4 difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali
scolastici*
1 2 3 4 mancanza di autonomia negli spazi scolastici 1 2 3 4 mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola 1 2 3 4 DSA :
disgrafia dislessia discalculia disortografia
difficoltà di gestione del tempo 1 2 3 4
necessità di tempi lunghi 1 2 3 4
difficoltà nella pianificazione delle azioni 1 2 3 4
difficoltà di attenzione 1 2 3 4
difficoltà di memorizzazione 1 2 3 4
difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni verbali 1 2 3 4 difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni scritte 1 2 3 4 difficoltà di espressione – restituzione di informazioni
verbali
1 2 3 4 difficoltà di espressione – restituzione di informazioni scritte 1 2 3 4 difficoltà nell’applicare conoscenze 1 2 3 4
1 2 3 4 1 2 3 4 difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla disciplina *:
In particolare nelle attività di
area relazionale
difficoltà di autoregolazione, autocontrollo 1 2 3 4
problemi comportamentali* 1 2 3 4
problemi emozionali* 1 2 3 4
scarsa autostima 1 2 3 4
scarsa motivazione 1 2 3 4
scarsa curiosità 1 2 3 4
difficoltà nella relazione con i compagni 1 2 3 4 difficoltà nella relazione con gli insegnanti 1 2 3 4 difficoltà nella relazione con gli adulti 1 2 3 4
famiglia problematica
1 2 3 4
pregiudizi ed ostilità culturali
1 2 3 4
difficoltà socioeconomiche
1 2 3 4
ambienti deprivati/devianti
1 2 3 4
Fattori del contesto famigliare
scolastico ed extrascolastico
famiglia problematica
1 2 3 4
pregiudizi ed ostilità culturali
1 2 3 4
difficoltà socioeconomiche
1 2 3 4
ambienti deprivati/devianti
1 2 3 4
* specificare quali
scarsità di servizi cui la famiglia possa fare riscorso*
mancanza di mezzi o risorse nella scuola*
difficoltà di comunicazione e o collaborazione tra le agenzie (scuola, servizi, enti, operatori….) che intervengono nell’educazione e nella formazione*
Bisogni espressi dal team degli insegnanti relativamente alle problematiche evidenziate (strumenti, informazioni, sussidi ….) *
Scheda di rilevazione dei punti di forza
relativamente all’alunno, al gruppo classe e agli insegnanti del team educativo. (Rilevanti ai fini dell’individuazione delle risorse e della progettazione di interventi di supporto e facilitazione)Punti di forza dell’alunno
discipline preferite:
discipline in cui riesce:
attività preferite:
attività in cui riesce:
desideri e / o bisogni espressi
hobbies, passioni, attività extrascolastiche
persone nella scuola, nella famiglia e/o nell’extrascuola significative, o disponibili, o che svolgono attività interessanti …..
Punti di forza del gruppo classe
presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento
per le attività disciplinari
per il gioco
per attività extrascolastiche
Punti di forza del team degli insegnanti
Esperienze di uno o più insegnanti in campi anche non strettamente scolastici:
Competenza di uno o più insegnanti in una disciplina o attività specifica scolastica o non scolastica:
Hobbies, desideri, bisogni che possono trovare spazio in un progetto formativo per la classe o l’alunno:
e dei genitori Presenza di un genitore che svolge una attività di ………..
Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ……….
ii altre figure educative di riferimento
Supporto alle relazioni
Supporto all’identità di genere….
Scheda di rilevazione delle condizioni facilitanti
,che consentono la partecipazione dell’alunno al processo di apprendimento e alla vita della classe.organizzazione dello spazio aula organizzazione dei tempi
aggiuntivi rispetto al lavoro d’aula (mensa, ricreazioni)
attività competenze
insegnanti/adulti compagni
attività in palestra o altri ambienti diversi dall’aula
discipline competenze
insegnanti tempi
uso di strumenti,
sussidi,attrezzatura specifica, strumenti compensativi
discipline competenze
insegnanti tempi
Adattamenti, differenziazioni, accorgimenti messi in atto dagli insegnanti nelle modalità di lavoro in aula
nelle attività di
attività personalizzate in aula:
discipline competenze
insegnanti tempi
attività in piccolo gruppo con lo scopo di facilitare l’alunno (specificare se in aula o fuori)
discipline competenze
insegnanti compagni
spazio tempi
attività individuali fuori dell’aula: discipline competenze
insegnanti tempi
Differenziazione,
semplificazione,riduzione dei contenuti
discipline
Riduzione di discipline discipline
DICHIARAZIONE PER LA FAMIGLIA
(inclusività per svantaggio socio-culturale-economico-linguistico)
Il sottoscritto………in accordo con le indicazioni del Consiglio di classe ………, esprime parere favorevole ad una personalizzazione del percorso formativo del
proprio figlio………. per l’anno scolastico………chiedendo nel contempo di essere tempestivamente informato di eventuali modifiche e procedere, in tal caso, a
nuova sottoscrizione.
Il progetto definisce obiettivi di apprendimento specifici ed adeguati alle effettive capacità dello studente al fine di consentirne lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione alle attività educative e didattiche.
A fine anno scolastico l’esito positivo, cioè il passaggio alla classe successiva/l’ammissione all’esame di stato, dipenderà dal raggiungimento dei risultati previsti dal P.E.P..
Data……….. Firma