ACCADEMIA
FIORENTINA DI
RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUITA...
Accademia di religione cattolica
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ACCADEMIA
FIORENTINA
D
IRELIGIONE CATTOLICA
ISTITUITA
SOTTO
GLI AUSPICJD
ISUA MiVESTÀ MARIA LUISA
INFANTA DI SPAGNA
REGINA REGGEN TE
DEL REGNO D'ETRURI A
&c.&c
«te.»
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ARCIVESCOVO DI MIRA PRESIDENTE DELL'ACCADEMIA
DI RELIGIONE CATTOLICA
Alli
Chiarissimi Signoridella nuova
Società sottro ilmedesimo
titolo eretta in firenzeJLissendosi nel Consiglio dell'Accade- mia
diReligione
Cattolica,tenuto
il gior-no
s5. dinovembre
diquest'anno i8o5.,
fatto ilrapporto
dell'erezionesaviamente
posta,ed ora felicemente eseguita
inco-
testaReale
Città diuna
dottaSocietà
, sulmedesimo piano, e
collemedesime
leggi,e
istituzioni diquesta Romana
,ed
essen-dosi
inoltreesposta
ladomanda
dellana- scente Società Fiorentina
di essereaggre- gata
all'Accademia Romana per
cospira-re concordemente
almedesimo impor- tantissimo oggetto
d' illustrare,e difen- dere
lanostra SS. Religione: venne
dalragguardevoli prò-
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detto
Consiglio siccome altamente com- mendato, ed applaudito
ildisegno
di taleerezione,
cosisommamente
aggradita,ed approvata
ladomanda dell'aggregazione:
sulla
quale
fadecreto come appresso
.
La Società
erettanellaRea!
città di Fi-renze
sotto il titolo diReligione
Cattoli-ca è aggregata
all'Accademia
di Religio-ne
Cattolica istituitanell'alma
Cittàdi
Roma,
sotto gli auspici diSua
Santità ilregnante Sommo Pontefice Pio Settimo.
L'Adunanza generale
di essaSocietà
sicreerà
tra gliAccademici Romani
ivi di-moranti un capo
triennale col titolo divice Presidente
, ilquale non potrà
entra-re
in carica, senon dopo ricevuta
lapa-
tentedal Presidente Romano; e creerà
altresì gli altri ufficiali, de' quali si
man- derà ogni
voltanota
alPresidente
,o
al
Segretario Romano
.Le
creazioni,e
leconferme
sifaranno a norma
delleLeggi
.
Potrà l'adunanza generale
dellaSocietà Fiorentina
fare particolari Statuti,e de-
creti
secondo
le respettiveesigenze, ed
occorrenze, ma non
legginuove, nè
al- terare inalcun modo
quelledell'Acca-
demia Romana senza partecipazione
,ed approvazione
diquesta
.'
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Potrà
ilConsiglio
dellaSocietà Fioren-
tinaeleggere
i suoiSoci
,ma però
di soli nazionaliEtruschi
,o Domiciliati nel Re- gno
diEtruria
, colle qualità richieste,e
nellaforma
prescritta dalle leggi;de'qualiSoci
simanderà nota ogni anno
all'Ac-cademia Romana.
Potrà
laSocietà Fiorentina usare
ilme- desimo
Sigillodella PontificiaRomana con questa legenda:
Colonia Fiorentina dell'Ac- cademia
diReligione Cattolica,o con
quest'al- trapiù breve
:Accademia
Fiorentina di Reli-gione Cattolica.
Essa prenderà V una
,o
l'al- tradenominazione
,e non
altra, intutti isuoi
atti•Non dovendo alcuno a tenor
delle leggiusare in istampa
il titolo diAccademica
di
Religione
Cattolica, senon
colla facol- tà in iscrittodel Vice Presidente
,previa T approvazione
didue Censori da
luide-
putati,quest'approvazione
sarà regolataed
espressasecondo
laformula Romana.
L' Accademia madre aggradirà
ditem- po
intempo
ilragguaglio
de' progressi dellaSocietà Fiorentina,
l'indicazioneogni an-
no
de'temi
delle dissertazionida
dirsi nelleadunanze ordinarie dell'anno
se-guente
,e
dette nelleadunanze straordU
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6
narie del passato
,e
lapresentazione per
lanostra
Bibliotecad'una, o due copie
delleproduzioni
,che usciranno
allaluce
da'Soci
Fiorentini, allusive agli oggetti dell'Accademia
.
Tale
è> valorosi Soci,iltenore
della ri-soluzione presa dal Consiglio
sullevostre
virtuoserappresentanze
,e
registratanegli
atti della
nostra
PontificiaAccademia
diReligione
Cattolica;dellaquale
Risoluzio-ne
cifacciamo premura
diSpedirne
lapresente testimonianza
,da
registrarsi ne*vostri atti
muniti del
Sigillodell'Acca-
demia
stessae
dellanostra
sottoscrizione.Dato
dall'Archiginnasio
dellaSapienza
diRoma nel giorno
io.Dicembre i8o5.
Anno quinto aelT Accademia
.
Domenico Coppola Arcivescovo
diMira
Presidente.JD. Francesco Fontana Proc. Gen. de'Bernabiti Segretario.
-
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LEGGI
«
r
IA Oggetto
di.questa1 Accademia
, sarà; di prò*movere
lo studio della Religione Cattolica per far argine agli errori correnti,e preser- varne la gioventùanche
secolare.IL
Sarà
composta
di'Accademici non meno
Lai- ci,che
Ecclesiastici, e siammetteranno
dei giovani,che formeranno
la Classede'Can-
didati*Uh
L'Accademia
avrkun
vice Presidente,due
Promotori, quattro Censoridi esercizio,un
Segretario,un
Archivista.IV.
Si terrannoall'occorrenza delle
adunanze
par-ticolari, col
nome
di Consiglio,composte
delVice
Presidente,de'Promotori,de'Cen-
sori, e del Segretario, e delleadunanze
ge- nerali, nelle quali oltre i suddettiavranno
luogo tutti gliAccademici.
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V.
Sul finire de' tre anni anelerà a partito nell'a-
dunanza
generale laconferma
di tutti quel- li,che avranno
officio nell'Accademia,da
durare per altri tre anni; la qualeconferma
si farà colla pluralità de'voti segreti
.
VL
In luogo di quelli ,
che avranno
cessato dal loro impiego, il vecchio Consiglio riterràil diritto di proporre tre
Accademici
per ciaschedun'officio, e l'adunanza generale sceglieràuno
di essicon
pluralità di voti segreti•VII.
Colla stessa
forma
di elezione, qualche sog- getto di straordinaria riputazione potrà es- sereammesso nell'Accademia
col titolo diCensore
onorario»Vili.
Se nel decorso de' tre anni vacherà per qua- lunque causa alcuno de' detti offici, sarà su- bito conferito dal Consiglio ad altro
Acca- demico
pel rimanente de' tre anni.•
IX.
Dal
Consiglio si sceglieràun
certonumero
diAccademici
perDirettoridella classede'Can- didati.>
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Al
Consiglio apparterrà diammettere
conplu- ralità di voti segreti i nuoviAccademici da
proporsi dal Presidente.
XI.
Sarà inarbitrio del
Vice
Presidente diricevere nella classe de'Candidati que' giovani,che
saranno presentatida
alcuno de' Direttori della loro Classe.XII. .. .
Officio de'Promotori sarà il
promovere
intut- to i vantaggi, ed il decoro dell'Accade- mia
;l'invigilare sull'esatta osservanza delle Leggi.XIII.
Non
sarà elettoperCensore
di esercizio,o
per Segretario, soggetto alcuno per quanto ec- cellente inqualunque
altro genere di lette- ratura, senon
sarà ancora generalmente ri-putato di sana dottrina, e lontano
da
ogni spirito di partito.XIV.
I Soggetti
da
ascriversi nelnumero
degliAc-
cademicidovranno
essere forniti dimolto
talento, e dinon comune
dottrina,almeno
nelle materie filosofiche/
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IO
XV.
Per entrare nella classe de'Candidati dovran-
no
iGiovani
avercompito Tanno
sedicesi-mo
di loro età,ed
aver mostrata dell'abi- lità,ed
inclinazione pei buoni studi.XVI.
Sarà necessaria in tutti
una
nonordinaria pro- bità di costumi senza la qualeniuno
potrà essereammesso,
sia frà gliAccademici,
sia fra i Candidati.XVII.
Si terranno le
Accademie
ordinarie in tutti iGiovedì
fuori dellevacanze che
si stabili-ranno;
e si reciterà inesseprima un
dialogoda
due,o
più Candidati,da
durare circamezz'
ora; e poi si leggeràda
unAccade- mico una
dissertazioneda
durare circa al- trettanto.XVIII.
Assisterà a ciascuna
Accademia
uiipalmeno
de'Censori di esercizio.
XIX.
Le
dissertazioni degliAccademici dovranno
trattare per ordine gli
Argomenti
,che
siproporranno, ed avranno
specialmente perDigitizedbyGoogle
Il iscopo di
ben
fissare i giusti principe ed ifondamenti
delle dottrine Cattoliche .« «
XX.
I Dialoghi de'Candidati saranno
come una
rc- petizione delle dissertazioniprecedenti,dalle qualinon dovranno
dipartirsi.XXI.
Le
dissertazioni degliAccademici prima
dire-citarsi
dovranno
essere approvate, e sotto- scritteda uno
de*Censori
di esercizio, e idialoghi de'Candidati
da uno
de'Direttori della loro classe: i soli Censori saranno e- sentida
questa legge.
XXII.
Oltre le
Accademie
ordinarie, vene
potranno essereanche
delle straordinarie; TaliAcca- demie
straordinarie si terranno, qualora al-cuno
de'Censori voglia trattare a parteun argomento
analogo all'istituto dell'Accade-mia, che non
sianell'elencodi quell'anno;ovvero
si abbia a leggere qualche scritto di lontanoAccademico
. .XXIII.
In
uno
de' giovedì di Settembre si chiuderàl'Accademia
per levacanze
autunnalicon un'Orazione
adattata alla circostanza,nella^
DigitizedbyGoogleI*
quale sifarà
un
epilogo degli argomentitrat- tati in quell'anno.XXIV.
Si riaprirà
P Accademia
inuno
de'giovedì diNovembre con
altraOrazione
direttaad
in- fervorare glitinimi nello Studio della Reli- gione Cattolica.XXV.
Tanto
per l'una,che
per l'altraAccademia
il
Vice
Presidente sceglierà l'Oratore dalCorpo
stesso degliAccademici
.
XXVI.
Di
tutto quello,che
si reciterà nell'Accade- mie
,dovrà darsi copiaalSegretarioper con- servarsi in Archivio.XXVII.
Niuno
dell'Accademia
diqualunque
classe egli sia,potràdareallestampe
produzione alcuna con intitolarsi Socio,o membro
dell'Acca-demia,
senza la permissione in iscritto delVice
Presidente,il quale destineràdue Cen-
sori per rivederla. .
XXVIII.
Il Consiglio pubblicherà ogni
anno
nelmese
di
Agosto
Telenco degli argomentida
trat- tarsiper tuttol'anno seguente.DigitizedbyGoogle
XXIX*
* *
Dovrà
il Segretario fareun
ristretto di cia-scheduna
dissertazioneche
saràstata recitata nelleAccademie
tanto ordinarie che straor- dinarie: ilqual ristrettonon
potràesser pub- blicato senza l'approvazione del Consiglio.Dovrà
inoltre registrare gli Atti, e le deli- berazioni tutte dell'Accademia,emantenere
lacorrispondenza
anche con
iSociforestieri.•
:
xxx.
'
Qualorasi creda necessario alcun
nuovo
stabi- limento, dovràprima
approvarsicon due
terzi de* voti dal Consiglio, e poi proporsi
all'
Aduna
nza generale per essercon
plura- lità di voti,o
accettatoo
rigettato.XXXI.
Le Adunanze
tanto generali,che
particolaridovranno
intimarsi dalVice
Presidente,o inmancanza
di esso dal più anziano delCon-
sigho.
XXXII.
/Non
saràpermessa
la lettura diMemorie
,o
Dissertazioni sopra Articoli controversi fra le scuole Cattoliche.
XXXIII.
Qualunque
DecisionedelSommo
Ponteficesullematerie tanto
Dommatiche
,che
diDiscipli-Digitizedby
*4
na,
sarà considerata,come
è realmenteuna
Decisione della Chiesa.XXXIV.
Non
saràammessa
alcuna contradizionea'De-
creti delle SacreCongregazioni, finche
sono
in vigore, per quel rispetto,
che
sidee
atali rispettabili Collegi
.
XXXV.
L*Archivista
non
potrà daread
alcuno ancorche
siaAccademico
le Dissertazioni lette, e consegnate alla sua Custodia,come pure qualunque
altra Carta,che
riguardi 1Ac- cademia,
senzauna
preventiva licenza del Consiglio.\
DigitizedbyGoogle
E L E N G O
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f[R ORDINE ALFABETICO
DEGLI ACCA D E MICI
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ACCADEMICI
,l'i ii • » t
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CENJOM
ONORABft/
.lbergotti
IJJwtrtoo,
e ReveFenfHjsimo Monsi- gnore Agostino Vescovo di Arezzo, e Socio dell'AccademiadiReligione CattolicadiRoma,
ornerai* Illustri**Q'X**mu&m
Mptifignorefar
civesGOvo FràfteefipQ.
Cariati
Jllwtgm
, e Reseren4ifs. UQff^gHpre. Pelle- grino Vescovo di Montepulciano.
CostagutiIllustriss.;,
$
JMirerQBfdjss. Monsignore Ro- bertoVescovo di Borgo S. Sepolcro.
Ee&à Rewwrihft?.
JJoo^Histp .4^^t«^feaer^
4eJU GongRega^onq 4i Valle Qa^rpsa.
frumsvki
IUitfjjrip.,*Pavere,«4^.JJPWgnW An-
giolo Arcivescovo di Pisa,
. .
GanucciIllustriss ,eReverendiss.MonsignorFilippo Vescovo di Cortona; ;
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LaparelliIllustriss., e Reverendiss. Monsignor Nic- colò Vescovo di Colte. .- "* -
Mangiai ìitawri^,; e
ift^sw p.^
sieriVe$<*)iw di tPi^le,
Martini Illustriss., e Reverendiss. JJoftsifnp^re
An-
-(Jorio Awi^ewovio di*Firepz*... .
Morozzo S. E. RevwendUs.
MoowgA9r Qwsee&t
1
Digitizedby
*6
civescovo di Tebe, e Nunzio Apostolico ali*
Real Corte di Etruria
.
Pnccinelli Illustrasse Reverendiss. MonsignorFran- cesco Priore della Chiesa Conventuale de'Ca-
valieri di Pisa,e Provveditoredell'Università
.
Riva Reverendiss. P.
Don
Vitaliano ex Generale Vallombrosano, e Abbate di S. Trinità .Sardi Illustriss., e Reverendiss. Monsignor Filippo Arcivescovo di Lucca
.
Zondadari Erainentissimo Sig. CardinaleAnton Fa**
lice Arcivescovo di Siena
.
ACCADEMICI OFFICIALI
. / , . -TICE PRESIDENTE
( , .
•
Muzzi Sig. Giuseppe OttavioCanonicoTeologodella Chiesa Metropolitana Fiorentina, e Sociodell*
Accadèmiadi Religione Cattolica di
Roma
.
••< f • .'
• .>•»-«
:'
.
PROMOTORI
Bazzetta P. Abbate
Don
FedeleVisitatoreGenerale della Congregazione di Valle Ombrosa, Socio dell'AccademiadiReligioneCattolicadiRoma.- Tapparelli Sig. Marchese Cesare.CENSORI DI ESERCIZIO
• *" • mm "
• '
' •/»'»,' l'I.
Benci Sig. Can. Marcello, v ~ > ^ •
BronzuoliSig. Ab. Venceslao CappellanodellaReal- Corte di Etruria, e Confessore di S. M.laRe- ggina1 Reggerne. . rV..Jj .i
f
Canovai P.StanislaodelleScuolePie Professore Oncrr ratio nell'Università di Fisa; . :. '
-
:-Digitized
«2 Mancini Sig.Canonico GiuseppePatrizioFiorentino;
Tramontani Sig. Dottor Luigi Sociodell'Accademia
diReligione Cattolica di
Roma
.
-% »
SEGRETARIO
Cantini Sig. Dottor Lorenzo Socio dell'Accademia di Religione Cattolica di
Roma.
...
-,
.
ARCHIVISTA
;Il Segretario. ; • *
DIRETTORI DE" DIALOGHI
Battini P. Maestro Costantino dell'Ordine de'Servi
di Maria. ,
Bucelli Sig. Abate Dottor Francesco.
ACCADEMICI RESIDENTI
de Barrerà Sig. Abate Dottor Ferdinando.
del Benino Malevolti Sig.Cav. Conte Orlando Pa- trizio, e Senator Fiorentino, e Gentiluomo di
Camera di S.
M.
il Re.Biddulph Sig. Giovanni.
Bruni
Don
Averardo Abbate Vallombrosano.
Camajori Sig. Francesco.
Camici Sig. Abate Luigi. : ,
Cappelli P. Lettore
Don
Aurelio Agostino Camal- dolese.Capponi Sig. Marchese PieroRoberto Patrizio Fio- rentino, e Consigiier di Stato,e di Finanzedi S. M. il
Re
d'Etruriada
CepparelloSig,Cav. LeopoldoPatrizio Fiorentino.
Digitizedby
i8
Compagni
Sig. OttavianoPatrizio Fiorentino.Ducei P. Maestro
Don
Innocenzo Vallombrosano«Fanfani Sig. Abate Marco..
Farolfi Sig. Abate Zanobi
.
Fiacchi Sig. Abate Luigi.
Cattaui Sig.
Don
Filippo Principe di Teano*Garzoni Sig. Marchese Paolo.
Gentili Sig. Canonico Conte Marcantonio.
della Gherardesca feig. Canonico Conte
Tommaso
Patrizio Fiorentino, e Pisano.
Ghinetti Sig. Abate Filippo Priore della Cbiesi de'SS. Apostoli.
Giraldoni Sig. Canonico Angiolo.
Grifoni Sig. Canonico Domenico.
Lanzi Sig. Abbate Luigi Antiquariodi S. il
Re
d'Etruria, e Socio dell'Accademia di Religio- ne Cattolica di
Roma
.
Marcucci P. Abbate
Don
Angiolo Vallombrosano Visitatore Generale delia sua Congregazione.Martelli Sig. Cav. Bali Marco Senatore, e Patrizio Fiorentino.
Mìnucci Sig. Can. Ferdinando Patrizio Fiorentino.
Morelli Sig Can. Cavaliere PrioreGiuseppe Vicario Generale della Diogesi di Fiesole*
Moreni Sig. Canonico
Domenico
.
DiLL'
Ogna
Sig.Abate Antonio Pievanodella Chiesa di S. Giovanni Maggiore inMugello,e Rettore del Seminario Arcivescoviledi Firenze.Orsini òVRilli'Sig. Conte Luigi.
Parretti Sig. Abate Giov. Battista
.
Pedani Sig. Abate Giovanni.
Raynal P.
Don
Francekd Vallombrosano Pubblico Professore di Lingue Orientali'.R
wttsoliSig. Cav. ftiois Leopoldo Gentiluomo diDigitizedbyGoogle
Camera
di S. M. ilRe,
eSeda
dell'Accade*mia di Religione Cattolica di
Roma
.
bEL Ricco P. Gaetano delle Scuole Pie Professore Onorario neirUui*et*itàdi Pisa.
Rossi P. Priore
Don
Giuseppe Cassinense.Salviati Sig.Marchese
Tommaso
Gentiluomo di Ca- mera, eGran
Cacciatore di S. Maestà il Re.Sassi della TosaSig.FraaceacoPatrizio Fiorentino, e Socio dell'Accademia diReligione Cattolica di
Roma
.
Sborgi Sig. Abate Francesco.
Tommasi
Sig.Can.Cav.AnnibalePatrizioCortonese.Vannini P. Maestro Federigo dell'Ordine de'Servi di Maria.
Velluti Zati Sig.
Don
SimoneDuca
di'S/Clemente.delVivo Sig. Abbate FrancescoPriore dellaChiesa di S. Ambrogio. . . ...
Zuccagrii Sig. Dott. Attilio.
r» >• ««€» v_». . .« ... • ^_
* Jtt
ACCADEMICI
f.ASSENTI.
Capigatti
Don
Teodoro VallombroknoPrefetto de- gli Studjdi sua Congregazione{Frignano
).
Casini Sig. Abate I*Uca Canonico,Teologo deila Collegiata di Castel Fiorentino
.
Kayser D. Bernardo Abbate dell*Archiqenobio di Vallombrosa.
LucchesiniSig. Marchese tesare trucca).
Mansi Sig.Canonico NiccoliPrimicerio della Cat- tedrale di Lucca.
Uccelli
Don
Serafino Vallombrosano Prefetto alle Reali Stuoie diArezzo. j oì.j iVolpi Sig. Abate Gaetano (Pisa)
.
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fio
- CANTATA
'.: ....
; » li ; .DELL* ILLUSTRISSIMO E REVERENDISSIMO
: • '« . • «
SIG. CANONICO GIUSEPPE MANCINI
!
• »; J • . «1. ' . .- s f- i .«
PATRIZIO FIOR1NTINO
Eseguita in
Musica
0-
CORO DI GENJ CELESTI
S ...
/J f J ! • ' 1
Truggi il drappello
immondo
,
1 1
Abbatti
un
popolémpio,
'Dona
giustizia al-mondo
,
Adoratori al
Tempio,
E
vindici allaFè.
:'• Figlia gentil di Flora . ' ;
T' agiti invitto aelo,
Onora
ilRe
de'Re.
Il
del
ti guida; il Cielo- Trionferà per te. ; >iT
;
V
LA SAPIENZA
Io che vita all'orbe/infusi, . .
E
degli Esseri alle schiere. .. ,Spinsi il
mar,
curvai le sfere,-
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21 Stesi l'aere, accesi il Sole
A
te prole avventurata Invocata affretto il pièImmensa
luce In te siaccenda
,
Da me
discenda,
Ritorni a
me.
Odi
Schiera di Saggi?A
te favellaEterna Deità. Quella al cui
Trono
Striscia il fulminee iltuono; a cui davante Stà natura tremante.
A
lei concordePer la Stellata Reggia Moltitudine echeggia D'armoniosi alati,
Che
i Saggiaspira,e fa canoriiVoti.Segui l'auspice
Nume: Audace
schiudi In sulla Etrusca arenaFilosofica scena; e quivi
armata $
Del
Nume,
e di te stessa : Religione oppressaT'accingi a sostener.
Tuoi
caldi spirtiDe'
suoi rai fulgidissimi penetriPrima
ragion degli Esseri motrice De*mondi
ordinatrice, ed'altapossa,
Qual
di ferrea lorica,Il sen ti cinga irresistibil
Vero,
Serba allaFè
Vimpero
,
Le
vie del Ciel disserra,
Disarma
il forte,ed
ilsuperboatterra*Te
dispeme argomento
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22
Nobil
turba d\Eroi dalTcbro
invita>E
sue leggi t'addita,E
vera di se parteanco
tinomai E
spira in te la maestà diRoma.
Dal
Vatican sublimeNembo
di gloria sovra te si spande,E
la destra adorataStende su te di benedirti in atto
Quei che
sostiene ilpondo
Delle Chiavi del Ciel, Visibil
Nume*
E
tuo gentilcostume
.
Già
forse avvolge neldivin pensiero,1
E
di tegode
ragionarcon
Piero.Che
più?Teeo
è ColeiCui
pochi Eroi la TerraPari
ebbe mai
,1*EccelsaDonna
è tecoDell'Emma
Regina,De'
SaggiAmica,
eMadre
j
m Del Primo Augusto
PadreDa'
pensieri indivisaSua
progenieimmortai;
teco è Luisa»Ella ai tuoi voti arride, Ella
con
te divideOpre
e pensier; de*sempiterni dritti Sostenitrice altera; ai fidi èspeme Ai
profani terror•Chi
diLUISA
Narra
le glorie, estolleReligione ancor; questa sul
Trono Sua
destra assicurò; la fèd'un mondo E
delizia, estuar Da'
feriduciIl
Regio
Infanteapprenda
*DigitizedbyGoogle
23 Mille schiere a
domar;
erafumo,
e sangue Mille affrontar perigliMa
di Pace i consigli,Ma
d'onore
i trofeiMa
senno, e gloria impareràda
Lei.Or
la invitade*Regni la cura,Or
le Sfere colguardo
misura,
Grande
in soglio, più grandefraVAre,Maestà
le balena sul ciglio,Le
sorrideClemenza
nel cor.La
rischiara sublime intelletto,Diva fiamma
le ferve nel petto,Quel
diTemi
la lancejappresta ,Tempra
questadelTrono
ilfulgor.'CORO
Etruria felice !
Cui
tal Condottiero, Cui tal Genitrice,Amabile
impera,Magnanima
regge,Con
scetro dipace, Coo
legge diamor.
Di
Flora ),
Di Roma
)esu,Catc
Voi
schiere oronate-,Se
zelo v'inonda,Digitized
Se all.of vi circonda,
Quei
casti sudori,Quei
giovani alloriSull'Arno)
Sul
Tebro)
De'cori laDiva, Del xMondo
il Pastor.ravviva
Discorso introduttorio
DEL SIC DOTTORE
a *
LORENZO CANTINI
I*
ddio queirEnte
eterno infinitamenteGran-
de,infinitamente intelligente,che
con sapien- tissima maravigliosa Provvidenza tutto regge, e governa, per render più.trionfante la Santa Cattolica Religione dalui istituita,ed
insegna- ta, e farne conoscere senza dubitazione alcu-na
la verità,ha permesso, che
da'suoi prin- cipi in ognitempo
fino aNoi
sia stata per parte di alcuni combattuta,come
pretesero nelprimo
secolo del suo nascimento iThe-
butiani, i C leòbiani , i Simoniani, e tanti altri,che additati ci
vengono
dalla Storiadella Chiesa, e ne'tempi
successivi tutti quelli*che
l'esecrando progettoimmaginarono
di ro- vesciarla, e per parte di altri vessata collepiù crudeli persecuzioni,con
lo spargimento del sangue, econ
lamorte
di quelli,che con
E- roicacostanza,ed
ammirabile intrepidezza inmezzo
a'più fieri strapazzi,ed
a'più atrocitormenti hanno
seguitatoa professarla,affinchèmalgrado
tante violenti opposizioni Ellanon
restando oppressa,ed annichilatala
conti-Digitized
26
niiando
ad
esistere,ed
a farsempre
de*rapidiavanzamenti,
sicomprendesse
dagliUomini
di senno, che per lei combatte la verità
ed
ilsuo
Divino
Istitutore.Vidde Roma
laprima
scorrere le sueContrade
del sangue dei valo- rosi Cristiani,che
per disprezzare i supersti- ziosiDomini
della folle Gentilità senzarincre- scimentoperderono
la vita, e vidde dipoi ilMondo
tuttosimili spettacoli d'orrore, i quali invece didistruggerenegliUomini
l'idea della Cattolica Religione, la resero più venerabile,
ed
a misura,che
la spada degliempj
uccide-va
iseguaci delVangelo
,gettò quella più pro-fonde
le sue radici, e la SantaLegge
diDio
estese talmente il suo
Impero
sopra leNazio-
"ni,
che
l'Idolatria, la quale per tanti Secoli sostenuta dalleumane
Potenze,mes*a
inTrO-
i •no
per tutto ilMondo, da
per tuttoaveva
trionfato,non
colla forza del ferro, e delleminacce
,ma
colla solaspada
della ragione re- stò spenta, e proscritta, e quellaCroce, che
stata era istrumento di supplizio per l'
Uomo
Dio
divennel'ornamento
de*Diademi
de'Re.
Nè meno
infausto è stato il fine di tutte le * Sette,che
ne'secoli posteriori sono nate a far guerra alla vera Religione, giacché Esseo
so-no
periteobbrobriosamente nel disprezzo uni- versale,©sono
statealcune seguitate solamen- teda
quelli,che
essendoschiavi dellepiùvili passioni, oditino la verità, e la Virtù'.Ne
poteva avvenirexiivefsamente
,poiché
DigitizedbyGoogle
n
k
falsità diqualunque
dottrina, eh'è contra-ria alla Cattolica,
non
è possibile, che stialungamente
occultaagliocchj degliuomini sag-gi
/perchè non può
esser fondata, che nel vi- zio,o
nell'errore.Quella Religione nel cui se- no,' grazie all'Altissimo,Noi
viviamo, Reli- gionech'avendo
per suo Autore Iddiomede- simo
è santa, pura, tutta dolcezza,e carità,che ha
formato, forma, eformerà mai sem-
pre il vincolo più stretto dell'umana società,eia
felicità unica, e veracedegliuomini
quag- giù\onde
quasi pellegrinando su questaTerra
al possessodi una immortalità beata
un tempo pervengono,
che è la piùferma
sicurezza de-gl'Imperi,
che dà
forza alle leggi,che
favo- risce la Giustizia, la Pace, la pubblica tran- quillità, e tutti gl'impegni
scambievoli riposti sulla certezza della sua Divina Morale,non può
esserche invariabile,giacché dallaNatura
stessa Ella trae i suoi principi, e sulle eterne immutabili relazionidelle cose èoriginalmente appoggiata.
Le
sue convenienze col morale si-stema
dell'uomo, e con lo stato delle societàsono
ammirabili, e portano il carattere diuna Divina
Istituzione. Tutte le parti di lei sono cosìbene
fra loro collegate, chenon
è possi- bile alterarneuna
sola, senza rovesciare in-sieme
la totalità del suo piano. Tale unità di disegno, talearmonia
nelle sue partinon
si scorge in alcun'altra Religione, e anzi impos- sibile, che una Religione diversa dalla Religio-DigitizedbyGoogle
28
ne
Cattolica, sia fondata sulla vera Virtùo
possa a questa condurre i suoi seguaci.V Uuotno
èun
Ente suscettibile di per- fezione, e ciòha
luogo nel sistema morale co-me
nejrintellettuale, e nel Politico. Tutte le Virtùconcorrono
a perfezionarlo, e lodirigo-no
per diverse strade almeJesimo
fine;non può mai dunque
esisteretra loroopposizione,
e contrasto; solamente il vizio faguerra alla Virtù, la quale peraltro
rimane
vittoriosa da-gli sforzi de' suoi
Nemici
, e si fasempre
rico- noscere per la superioritàde'suoi effetti: Bre- ve durata infattihanno
avuto in ognitempo
quei sistemi
immaginati da
alcuni per ristrin- gere la loro morale, e limitarelaquantità dei loro doveri, l'imperfezione de* qualicompa-
riscealla jnente dell'
Uomo
saggio,che
consi- dera il favore,che accordano
alleumane
pas- sioni. Per tal cognizione fu prestoabbandona-
ta l'orgogliosa filosofia degli Stoici, disprez- zaci vennero i principi stravaganti di
Dioge-
ne, i voluttuosi, ed abominevoli insegnamenti di Aristippo,e di Epicuro, le fallaci opinioni di Pittagora, e cutte le false dottrine di altri Filosofi,i quali perquanto
le avessero vestite colManto
di un'apparente virtù, furono dal véro Filosofo riconosciute viziose,enon
atte a formare 1'Uomo pienamente morale
, e vir- tuoso, e specialmente allorquando venne
la scienza Evangelica a rischiarare col linguag- gio maestosodella Verità lementi umane. Coi
DigitizedbyGoogle
29 lume
di questa scienza infallibileha
potutoV Uomo
più facilmente conoscere le sue fa- coltà, ravvisare glierrori,che nascono da un
falso raziocinio,
o
dauna non ben
fattame-
ditazione,
ammirare
la grandezza, la Sapien- za,rOnnipotenza
del suo Creatore, e vedere,che
la Religione Cattolica in questa scienzamedesima
fondata, è Tunicada
seguitarsi,per-chè
è opera di Dio, perchè è stabilita nella Virtù, perchè è secondo laNatura
dell'Uo- mo,
perchè i libri delle Divine Scritture tanto dell'antico,che
delnuovo Testamento hanno
tutti relazione al grande oggetto di lei,al
Mi-
stero di
Gesù
Cristopromesso
a'Patriarchi,
predettodai Profeti, descritto dagli Evangeli-
sti, e dagliApostoli in tutta la
Terra
predica- to.Mosè
ilpiùantico Scrittore,delqualesianoa Noi
pervenuti i libri,che
fiorì più secoli avanti Talete, più altriprima
di Pittagora, di Socrate, di Platone, e di Aristotile, i quali furono i più gravi,ed
piùimponenti
Filosofi dellaGrecia
,non
solamenteha
dettomolte
cose,che
riguardano il FigliodiDio
Redento- re delGenere Umano
,ma
per operadelloSpi- rito Santo,come
avverte S. Agostino,ha
an- cora scritto effettivamente di lui,ed Eglistes- so cene
bar-assicuraticon
dire nelVangelo
di S.Giovanni
deme
enim ille scripsit. Isaiaannunziò
la venuta diGesù
Cristo, vidde la gloria delmedesimo,
parlò di lui nel descri- vere quella visione, predisse alcuni patimentiDigitizedbyGoogle
3
o
della di lui Passione, parlò delle sciagure de-
gli Ebrei uccisoridi Esso, vaticinò le loro ca- lamità, e quelle,
che
sarebberopiombate
so- praGerusalemme
, la fondazione deliaChiesa
di
Gesù
Cristo, la distruzione dell'Idolatria,e
sempre
finalmente in tutto il corso dellasua
Profezia, parlò di lui, e della sua Chiesa, co-me
fecero ancora Ezzechielle,Ose3,
Ioele>Giona, Aggeo,
Malachia, Zaccaria,Geremia*
Michea, che
predisse la Nascita del Salvator©nella piccola Citta di
Bethelèm
, econ
altis- simi sensi Danielle per la sua grandissima ca- rità appellato dall'Angelo l9Uomo
de'desideri>il quale predisse il
tempo
preciso della venuta del Messia, la Passione, emorte
del medesi-mo
rivelatagli dall'Arcangiolo Gabbriello, la fondazione del di luiRegno; ed
èammirabile
il
Cantico
diTobia con
cuiDio annunziò
quelloche
dipiùgrande
accaderdoveva
nello stabilimento della Chiesa Cristiana. S. Pietro negli Atti degli Apostoli avverte,che Davidde
ne' suoi Salmiprofetizzòlapena
diGiuda
tra- ditore, ede* perfidi Ebrei uccisori del Messia»che
predisse la Risurrezione di Esso e la di lui Ascensionealla destra dell'Eterno Padre;trovò nel
Deuteronomio
predetta la venuta diGesù
Cristo; e S.»Paolo nella Sinagoga diAn-
tiochia dellaPisidia
provò
agli Ebrei la nasci- ta di Esso nellapromessa
,che aveva
fattadi trarlo dalla stirpe diDavidde,
e ne'Salmisco- prì ladi luiRisurrezione;una
più lunga seriaDigitizedbyGoogle
5*
di simili spiegazioni 6*incontra rielle Lettere dell'
uno,
e delfaltro di questi SS. Apostoli*Non
solamente le Profezie ne*tempidella vecchiaLegge
le quali talvoltarassembrano
piùanticipateIstorie,chesemplici Profezie,ma
tutti i Libri dell'antico
Testamento, conven- gono
i SS. Padri, e tutti quelli,che
una savia, e giudiziosa interpetrazione datohanno
a'mi-
steriosi detti in Essi contenuti,
che
si riferi-scono
aGesù
Cristo, ed alla suaChiesa
, nei qualisempre
l'uno, e l'altra sottoil senso al- legoricosono
annunciatijed
infatti moltissi-mi Avvenimenti
del PopoloEbreo
dinotano quelli delPopolo
Cristiano, e sono la figura delle varie vicende dellaChiesa
,come fanno Vedere
i Santi Evangelisti, ecome
ci assicuraGesù
Cristomedesimo
in varie occasioni, e specialmente allorché parlando aNicodemo,
si
paragonò
al Serpente diBronzo
inalzatoda Mose
nelDeserto,quando
fece intendere agli Scribi, e Farisei,che
Egli era stato figuiatoda Giona, quando annunziò
a'Discepoli lasua Passione,quando
a'medesimi,
ed alle Figlie diGerusalemme
dissenon
esserlontana la ro- vina della loro Città, predizione terribile,che come
tutte le altre restò nella suamaggiore
estensioneadempiuta
,poiché laNazione Ebrea
col rinunziare alVangelo non
solamente per- seGerusalemme,
ilTempio,
il Sacerdozio, ilRegno, ma
fu privata ancora della luce, della sapienza, e del fruttodi tuttii suoi travagliDigitizedby
3
2Ne'
libri tutti finalmente dell'anticoTe-
stamento, negli Storici, nellaLegge,
ne' Sal-mi,
ne' Profeti in ogniparteinsomma
delCo-
diceDivino
èannunziata lagrand'Opera
dellaRedenzione
delGenere Umano,
cioè ilGran
Mistero diGesù
Cristo, e dellasua Chiesa, ilquale
annunzio siccome
fatto tantotempo
in- nanzi, èuna
prova indubitabile della loro ve- rità, e di quella inconseguenza
della nostra Religione Santissima, alla qualprova, per con- fondere viepiù l'Anticristiano,che
ostinato persiste nellasua incredulità, è da aggiungersiP
altra invincibile de' moltissimi Miracoli ,co'quali
Gesù
Cristo venuto alMondo
assi- curò l'Esser suo, e de'grandi avvenimentida
lui profetizzati,
che
poi restaronopienamente
verificati.I prodigi operatida
Gesù
Cristo,da-gli Apostoli,da'Martiri,e
da
tutti i SantidellaChiesa
per il corso di tanti Secoli,sono
certi>chiari, incontrovertibili, riconosciuti da tutti quelli, che
appoggiano
i loro raziociniad una
giustameditazione,
ed
impugnati solamenteda
quelli',
che
pernon
avere opposizione allapra- tica delie loro viziose passioni,hanno imma-
ginato l'empio progetto di distruggere colle lorofalse, e detestabilimassime
quellaFede,
eh' è la base fondamentale dellanostra S.Cat- tolica Religione:Dicono
costoro,qhe
lafama
di alcuni fatti straordinari è stata maliziosa-
mente
inventata, eche
alcuni altri la verità de'qualinon può
impugnarsi,sono
stati ripu-DigitizedbyGoogle
Utii miracolosiiperfanatismo, eper ignoranza, giacché
non
sono,aggiungono
Essi,che
cpse operate dallaNatura
, le qualinon hanno
nqlla diportentoso, e di superioreall'Umana
intel- ligenza,, nèpossono
essere diversi, seguitano a dire,perchè
leLeggi
Naturalinon
possono soffrire alcunaalterazione. Questoè< il linguag- giodi quasi tutti quelli,che pretendono
farsi Autori di unanuova
dottrina, e distruggerei
nostri
Dommi,
e cosìhanno
pensato, e soste- nuto Diderot,Maillet, Rousseu;Làmetrie
,Essi tutto attribuiscono al Caso,ed
alla forza della natura.Con
tal raziocinio questi falsi Filosofi,quantunque
orgogliosi, e superbi,hanno- ecces- sivamtente* avvilita semedésimi, perchè
talira- gionamentidegradano
VUomo
,eh
è 1'Indivi-duo
più nobile,perchè h
l'Iraagirie diDio,
perchè è dotato dellume
della ragione,che
lo rende superiore a tutti gli altri Esserivviventi,
perchè
finalmenteè creatoper godere unbene
interminabile; altre diche con
tali principi Essi offendonograndemente
il Sapientissimo Iddio,, perchè gli tolgono ilmaggiore
attribu- to,che
è quello dell'Onnipotenza.
:\ iliSe si riflette al
modo con
cuiGesù
Cri- stofondò
la sua Chiesa,conosceremo, che
tutto,in Essa è
Divino, che
tutto èaccompa-
gnato;d«t
una
serie continuata, eda una
pie- ncz?a;iadescrivibile di prodigi, di maraviglie,.
impossibili
ad
eseguirsi dalle forzeumane.
Gli Apostoli,che
furono eletti a predicar questaDigitized
34
Chiesa,
e la Religione,£he ne
derivi) tutta pura*, tutta santa ne* suoi principj, ne' suoi precetti, eranoUomini
senza lettere, e diven-*nero
in un'istante tanto dotti,che
poterono senzail soccorso dello studio spiegarecon
lamaggióre
intelligenza le Divine Scritture, co- noscere le sentenze, e i detti diMosè
, e di tutti gli altriProfeti,edimostrarglipienamente
verificati in
Gesù
Cristo:Erano Uomini
,che non
parlavano altro linguaggio!che
quelloap- preso neir infanzia,ed
inun
subitofuronopos- sessori delle lingue di cotte leNazioni
: Era-no Uomini
timidi, e deboli,ed
inun mo- mento
cangiata, per così dire, la loro natu- ra, furono ripieni di foeza, e dinon
ordina- rio coraggio:Erano
uomini senz'armi, enon
ostante si fecero ascoltareda'Principi
de
9Giu-
dei, implacabilinemici
delnome
Cristiano,e
parlarono lorocon
nobiltà, econ
chiarezza.Questi
uomini
arricchiti dello Spirito del Si-gnore combatterono
sullaTerra
quellaimmensa
quantità di errori, e di superstizioni,
che
per.tanti secoli
formato avevano
ilDomina
Reli-gioso di molti Popoli, predicaronocotte leve*
rick Evangeliche,
che
perquanto
predettefos- sero da' Profeti più secoliavanti,erano
ignote a molte Nazioni, insinuarono la vita peniten- te, e virtuosaad uomini immersi
in ogni ge- nere di piacere, e divoluttà,ed
assuefatti per la forza dell'educazione ariguardareilorovizicome
caute virtù» QuestiUomini
finalmenteDigitizedby
persuasero molti della verità di questa loro Santa Predicazione co* Miracoli, colla purità delle
massime, ed
insegnaronouna Morale
Di- vina, e perfettamente Santa in tutte le sue parti;che
fecero abbracciare a molti, i quali vissero santamente, soffrironocon
costanza, e versarono lieti il loro sangue,che
fece na- scer de'nuovi Cristiani, e quanto più la Reli- gione diGesù
Cristo fù odiata,e
perseguitata,tanto più dall'Orto all'
Occaso
Còli sorpren-dente
celerità si dilatò, e si estese.Tutto
itiGesù
Cristo èsommamente
venerabile, gran-de,
esovrumano, non v'h^ uomo quantunque
Potentissimo,
che
possanon
solamente imitar- lo,ma ne anco
avvicinarsialle di luiammira-
bili operazioni.
La
perfezioneeSantitàdi que- sta Religione,ben
*i conosce considerandò I*grandezza,
ed importanza
de* precettiEvange-
lici,
che sona
appoggiati alle più belle, è più facili virtù, a quelle cioè,che
sono indispen>- sabili all'Uomo
consideratotanto nel stfosenv- plice particolare,quanto come
Cittadino, per-chè
sono piùconformi
al suoCuore,
eperchè non può
senza di esse viver tranquillo, fcd itipace.
L'obbedienza,
l' umiltà, la castità, latemperanza
sono tutte virtùcomandate
dalla Religione istituita daGesù
Cristo, le quali se fossero nella loro maggiore estensione dall'u-mana
società seguitate, ignoti sarebbero nelMondo
molti di quei grandissimi mali,che
di Continuoci angustiano;non
sitemerebbe
ilHa-Digitizedby
gello della guerra,
non
si sentirebbe il peso diuna
luttuosa miseria,sisaprebbefrenare laforza de'tanti nostridesiderj,nonsaremmo
costretti a difendereilnostro onore,lenostreproprietà,
i nostri diritti,
uno
scambievoleamore
leghe- rebbe inostri cuori. Questa Religioneprotegge le Società Civili, le quali, senza il di lei soc- corso,sarebbero esposte a de'frequenti,e su- bitanei rovesci, la sicurezza! de'Governi,
il ri- spettoalle leggi, le qualinon
averebbero,nel difetto diuna
tal Religione , altra forza, che quella, la quale nasce dal timore dellapena, che impongono,
gl'impegni scambievoli,labe- neficenza, la gratitudine, la subordinazione, la fedeltà, la giustizia:Qual
Religionepuò
tro- varsi più santa, più perfetta, più adattataall'
Uomo
di questa,che
jcuna
sorgente ine- sausta di beni spirituali, etemporali?Che
sola è capace diconsolarP Uomo
nelle tribolazioni, di fargli conoscere il prezzodella vita, eh' è creato per essere immortale, per /godere nella visione del suo Creatoreuna
beata eternità?Gl'increduli,
ed
i libertini perònon
si arre- stano a queste verità colle loro false medita- zioni, e riguardano le virtù Evangeliche, co-me
vizi,che rompono
i legamidell'Umana
Società: Essi considerano la mansuetudine, e la pazienta,come
gli effetti della pusillanimi»tà; l'obbedienza,
come
effetto diuna
cieca, e vile servitù, incompatibile colla libertà natu- rale dell'Uomo;
la Castità,e laTemperanza
sDigitizedbyGoogle
una come
privazione,indebitai
crudelediquei piaceri, a'quali c'invita la Natura.Le prime
duedi questeinsigni Virtù in vece di scioglie- re, stringono vie più i vincoli sociali,fanno
mirabilmente agire VUomo con prudenza
sen- zatimore,con
coraggio senza inconsideratez- za, loallontanano da'furori dell'odio, e dagli eccessi della vendetta;ed
è falso,che
laNa-
tura inviti gli
Uomini
a quei piaceri disordi- nati,che
sioppongono
alla Castitàed
allatemperanza,
poiché questi indeboliscono le loro forze, ed abbreviano il corso della loro vita,la sola passione gliconduce
a'medesimi.
Essi
con
tali errorifanno
guerra allaReligione,non
giàperchè
credino di riuscire a distrug- gerla,ma
per togliergli il soccorso delleLeggi umane
,per evitare quella punizione a cuivan-no
incontro per le loro detestabili azioni. A.questi Pensatori nemici della verità, edell'or- dine, che
fanno
uso diuna
falsa Filosofia per pervertire gliUomini,
fad'uopo
contrapporliuna
vera Filosofia,che
dimostri la loroimpo-
stura,le loro
menzogne,
el'empietàdellemas-
sime,che spargono
per avvelenare ilCuore umano
.
. In tutti i tempi,
dopo che
furono passati quei Secoli lacrimevoli d'ignoranza, e di bar- barie descritti da PaoloDiacono,
a misurache
gli
Uòmini hlnno
conosciuto l'importanza delle Scienze,e delle Lettere sono state erette delle Cattedre, delleAccademie
, delle Uni-Digitizedby