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Dr. Luigi Tarricone
CREA-VE, Centro ricerca Viticoltura ed Enologia, Turi (BA)
RISULTATI SPERIMENTALI SULLA GESTIONE DEL SUOLO IN
VITICOLTURA DA TAVOLA
Uva da tavola: trend e innovazioni
AMPLIAMENTO BASE AMPELOGRAFICA A FAVORE DI VARIETA’ APIRENE
AUMENTO DELLE SUPERFICI INVESTITE A BIO
MODIFICA DELLA FORMA DI ALLEVAMENTO A TENDONE VS SISTEMA A Y
INTRODUZIONE DI TECNICHE DI GESTIONE DEL SUOLO ECO-SOSTENIBILI (sovescio, inerbimenti, apporto s.o. ecc. )
AUMENTO SUPERFICI PROTETTE CON FILM PLASTICO
INTRODUZIONE DI SISTEMI DI MONITORAGGIO MICROCLIMA VIGNETO E STATO IDRICO DEL SUOLO
CAMBIAMENTO CLIMATICO
25/10/2020 2
25/10/2020 3
Fonte: (FAO land and water bullettin n. 10, 2004) 4
25/10/2020 5
Sicilia: vigneti cv Italia coperti con film plastico.
Sicilia: vigneto cv Italia coperto con rete ed inerbito Puglia: vigneto cv Italia coperto con film plastico e lavorato
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Inerbimenti in
viticoltura da tavola
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OBIETTIVI DELLE TECNICHE DI GESTIONE DEL SUOLO IN VITICOLTURA
- Controllo delle erbe spontanee (competizione idrico- nutrizionale, allelopatie, ecc.)
- Favorire il raggiungimento della giusta porosità del terreno (rapporto particelle/spazi vuoti e rapporto aria/acqua) per ottenere l’habitat ideale per microorganismi e apparati radicali
(benessere radicale)
- Ridurre le azioni negative sulla struttura del terreno a seguito di compattamento da mezzi meccanici.
- Evitare le condizioni che favoriscono l’erosione del suolo.
- Mantenere un ottimale contenuto in s.o., favorire l’umificazione, migliorare la struttura del terreno.
GESTIONE DEL SUOLO - Lavorazioni
- Pacciamatura - Inerbimento
- Diserbo
- Soluzioni miste
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Consiste nel lasciare crescere un tappeto erboso, che può essere spontaneo o appositamente seminato, da
controllare a mezzo di sfalci o trinciature.
INERBIMENTO
Vantaggi: transitabilità del terreno anche in condizioni di bagnato e maggiore portanza dello stesso con minore compattamento; formazione di s.o. dovuta alla vegetazione lasciata in loco; contenimento dell’erosione; traslocazione in profondità di fosforo e potassio contenendo tra l’altro il dilavamento dei nitrati; economicità di intervento per la velocità di esecuzione delle trinciature (4-5 volte in una stagione).
Svantaggi: sottrazione idrico-nutrizionale; impossibilità di interrare i concimi e i residui di potatura.
L'INERBIMENTO
VANTAGGI
< EROSIONE SUOLA DI
LAVORAZIONE
STRUTTURA
SVILUPPO RADICALE
< FISIOPATIE
SOSTANZA ORGANICA
PORTANZA
LISCIVIAZIONE NITRATI
EFFETTO DELLA GESTIONE DEL SUOLO SUL CONTENUTO IDRICO 11
DEL SUOLO
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Accumulo di rame nel suolo dei vigneti bio
Confronto tra diverse cover crops quali Avena sativa, Trifolium incarnatum, Chenopodium, Vicia villosa, Secale cereale, Brassica napus L. partim).
Secale ha prodotto la maggiore quantità di biomassa (35.532 kg s.s. ha
-1) e ha rimosso la >
quantità di rame (14920 mg Cu ha
-1). Bassa
efficienza di estrazione delle cover crops dato
che il tasso annuale max di rimozione è stato di
0,033 kg Cu ha
-1.
Possibile contaminazione delle risorse idriche.
Effetto degli inerbimenti nel ridurre la
lisciviazione del glifosate e del suo metabolita
AMPA (acido amminometilfosfonico). 0,02% e
0,03% nel suolo con cover crops rispetto al
0,06% e 0,15% nel suolo lavorato in vigneti del
Burgundy - Francia - (Landry et al.; 2005).
13Composizione
cotico erboso Durata Entità superficie inerbita
Naturale
Artificiale
Permanente
Temporaneo
Totale
InterfilareL'INERBIMENTO
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TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
NATURALE O ARTIFICIALE
Gli inerbimenti naturali consistono nel far sviluppare un tappeto erboso spontaneo da controllare a mezzo di trinciature prevedendo di lasciare i residui sul posto.
Gli inerbimenti artificiali prevedono invece di far sviluppare un tappeto erboso derivante da semina del seme o del miscuglio a fine inverno-inizio primavera su terreno opportunamente preparato, provvedendo successivamente allo sfalcio della vegetazione erbacea a 25-30 cm di H;
alle concimazioni fosfatiche e magnesiache prima dell’inverno e alle concimazioni azotate (più abbondanti nei primi 2-3 anni, 120-150 unità/ettaro) prima del germogliamento (55-60%) e a fine primavera (40- 45%).
16
L’inerbimento, sia spontaneo che artificiale, di norma provoca nei primi anni rispetto alle tradizionali lavorazioni, una
riduzione della produzione della vite, talvolta abbinata ad aumenti nella gradazione zuccherina.
Successivamente gli effetti positivi tendono a ridursi. Gli aumenti del grado zuccherino sembrano in gran parte
dipendere dalla diminuita produzione, mentre le deficienze di maturazione, talvolta notate su suolo inerbito, parrebbero dovute alle condizioni di carenza idrica della vite a causa della
concorrenza con le piante erbacee.
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
NATURALE O ARTIFICIALE
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Inerbimenti artificiali con consociazione di Lolium perenne con festuche minori.
Inerbimenti con cotici di “seconda generazione”, costituiti da specie annuali autoriseminanti che si sviluppano nel periodo autunno-primaverile e si “estinguono” in estate evitando quindi
qualsiasi competizione idrica o nutrizionale con il vigneto.
Utilizzo di leguminose annuali Medicago polymorpha, Trifolium subterraneum e Trifolium brachycalicynum e specie poliennali quali
Trifolium fragiferum, Lolium perenne e Festuca rubra.
INERBIMENTO ARTIFICIALE
Inerbimento artificiale temporaneo
Le specie comunemente utilizzabili nei vigneti per la composizione dell’erbaio sono le seguenti:
Graminacee Lolium multiflorum, Secale cereale
Leguminose Vicia villosa, Trifolium subterraneum,
Trifolium incarnatum, Vicia faba minor, Pisum arvense, Lupinus spp.,Lathyrus sativus
Crucifere Sinapis alba,Brassica rapa
Consociazioni Segale + Veccia vellutata,Orzo + Veccia vellutata
Avena + Veccia vellutata, Avena + Trifoglio incarnato
Le specie utilizzabili
Segale (Secale cereale)
E’ una graminacea vernina. Viene seminata in ottobre, quando le condizioni di umidità del terreno sono particolarmente favorevoli.
Si adatta meglio a terreni di medio impasto che non a quelli argillosi.
Sembra che svolga un attività allelopatica nei confronti di specie spontanee quali amaranto, farinaccio, tarassaco e stoppione . E’ la graminacea più resistente al freddo ed ha un rigoglioso accrescimento invernale. Per la semina occorrono da 60 a 130 Kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Veccia vellutata (Vicia villosa)
Pianta particolarmente resistente al gelo; ha esigenze molto ridotte per terreno e clima.
Questa specie ricopre abbastanza uniformemente il terreno e, quindi, è particolarmente efficace contro l’erosione; riesce, inoltre, a
produrre anche 300 q/ha di massa verde. Si semina ad una profondità di 2-3 centimetri, con 30-45 Kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Trifoglio sotterraneo (Trifolium subterraneum)
La particolarità di questa specie è che i frutti in fase di maturazione crescono nel terreno e quindi si autodisseminano, formando una
buona copertura del terreno. Questa specie di trifoglio costituisce una buona difesa dall’erosione oltre che assicurare il contenimento delle
infestanti. La densità di semina è di 30 Kg/ha; la produzione di sostanza secca è di 8-10 q/ha, mentre l’azoto fissato dalla pianta nel terreno è di circa 40-50 kg/ha.
Le specie utilizzabili
Trifoglio incarnato (Trifolium incarnatum)
Le robuste radici fittonanti di questa pianta penetrano
profondamente nel terreno
riescendo ad aerare anche i suoli più costipati. E’ una specie poco esigente in fatto di terreno ed è ben resistente alla siccità.
Si semina in superficie utilizzando 25-30 kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Favino (Vicia faba minor)
Specie dotata di radice fittonante molto profonda e di radici laterali
massicciamente colonizzate da rizobi.
Forma un buon quantitativo di massa verde e lascia nel terreno 50-60 kg/ha di azoto.
Prima di sovesciare le piante, è bene
trinciarle e farle parzialmente appassire al fine di evitare eccessiva acidificazione del terreno.
Si seminano 30-40 kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Pisello (Pisum arvense)
Specie caratterizzata da rapida crescita e dalla formazione di molta massa verde.
Ha basse esigenze in fatto di clima e di terreno e può facilmente insediarsi in terreni secchi, purchè leggeri. E’
un’ottima specie azotofissatrice.
Si seminano 100-150 kg/ha di seme.
Specie utilizzabili
Lupino amaro (Lupinus spp.)
Specie dotata di radici molto profonde e ricche di batteri azotofissatori. I lupini, infatti, possono lasciare nel terreno fino a 60-70 kg/ha di azoto. La pianta è in grado di rifornirsi di acqua anche da notevoli profondità e quindi può essere particolarmente adatta in zone secche. Si seminano 150-200 kg/ha di seme.
Senape bianca (Sinapis alba)
E’ una specie caratterizzata da una crescita molto veloce e da una buona copertura del campo. Riesce a produrre anche 250 kg/ha di massa verde e una quantità di sostanza secca pari a 25- 35 q/ha. Si seminano 15-30 kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Cicerchia (Lathyrus sativus)
Viene seminata in autunno, spesso in consociazione con trifoglio incarnato, orzo o avena. Produce una massa verde piuttosto limitata, che ben si adatta a terreni poveri e piuttosto siccitosi.
Si seminano circa 150 kg/ha di seme.
Le specie utilizzabili
Rapa invernale (Brassica rapa)
Cresce molto velocemente e spesso può essere consociata al favino.
Per un ottimale impianto, è conveniente una concimazione con guano o letame, data l’esigenza di azoto di questa coltura.
Si seminano 12-14 kg/ha di seme.
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TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
INERBIMENTO
TOTALE INERBIMENTO
PARZIALE CON
LAVORAZIONE SULLA FILA
ROLLER CRIMPLER
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30
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
TEMPORANEO O PERMANENTE
Trifolium subterraneum L. ssp brachycalycinum cv Antas 31
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
TEMPORANEO
San Severo (FG) 8 ottobre 2003
Trifolium subterraneum L. ssp brachycalycinum cv Antas 32
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
TEMPORANEO
San Severo (FG) 8 agosto 2004
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In alcune aree del nord barese si attua l’inerbimento temporaneo spontaneo nel periodo invernale ( da settembre a marzo) cui fa seguito, nel corso della stagione vegetativa, interramento della biomassa prodotta mediante lavorazioni. Segue a fine stagione, trinciatura di erbe e sarmenti. La “vegetazione residente”, costituita da miscuglio di specie adattate all’ambiente, può costituire la migliore flora da inerbimento. Utilizzo di tecniche atte a modificare la composizione floristica mediante l’impiego di erbicidi selettivi e/o di interventi atti a sopprimere la formazione di semi di specie indesiderate.
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
TEMPORANEO
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Ulteriore possibilità: semina nel mese di ottobre di 150 kg/ha di veccia, completa copertura del suolo già
dal mese di dicembre, produzione di biomassa pari a 4-6 tonnellate di sostanza secca per ettaro e una quantità di azoto interrato compreso tra 88 e 144 kg
per ettaro.
L’inerbimento spontaneo consente di ottenere valori simili della biomassa prodotta ma inferiori di azoto
che viene interrato (40-70 kg/ettaro). Nei vigneti inerbiti si registra nel suolo un andamento dell’azoto
più coerente con le esigenze della vite.
35
Inerbimento con favino
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Lolium perenne, ha evidenziato una velocità di insediamento superiore, associata a una buona persistenza nel tempo, per contrastare fenomeni di erosione in ambienti collinari, e contrastare la flora di sostituzione, spesso vivace, aggressiva e forte produttrice di biomassa e quindi potenziale competitrice della vite.
TIPOLOGIE DI INERBIMENTO
PERMANENTE
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Caratteristiche di alcune essenze utilizzabili per l’inerbimento del vigneto
Essenza Caratteristiche Dose di semente (solo interfila) Festuca arundinacea Perenne, rustica (sia per
eccessi che per carenza di acqua). Competizione con la
vite piuttosto elevata (riduzione vigoria, meglio in
aree senza problemi idrici)
60 kg/ha
Festuca rubra Insediamento un po’ lento (meglio seminare precocemente a fine
inverno)
50 kg/ha
Festuca ovina Buona copertura, buona resistenza al
calpestamento,
mediamente esigente per i nutrienti, non molto esigente per l’acqua.
50 kg/ha
Bromus inermis Buona rapidità di insediamento,non molto
resistente al calpestio.
80 kg/ha
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Agroecosistema vite-prato: gli effetti negativi della competizione idrico-nutrizionale del prato, vanno rivisti in quanto il prato, con il
rilascio dei residui del taglio, non asporta macro e microelementi, ma li disloca
diversamente e che l’evaporazione di un terreno nudo assume valori non molto diversi
da quelli di un cotico erboso adatto (ad esempio graminacee microterme con stasi
vegetativa estiva).
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INERBIMENTO CON MISCUGLIO
Caratteristiche dei miscugli per l’inerbimento: facilità e rapidità di insediamento, resistenza al calpestamento e alla colonizzazione di flora spontanea, esigenze di sfalcio, produzione di biomassa, competività idrica e nutrizionale
ridotta.
Inerbimenti artificiali a precoce insediamento (a base di Lolium multiflorum e Bromus willdenowii) ma a scarsa persistenza, idonei per terreni esposti a forte erosione e con flora
spontanea non molto competitiva.
Inerbimenti artificiali a più lento insediamento ma più persistenti (a base di Festuca arundinacea) per ambienti molto fertili e con flora spontanea molto competitiva.
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Caratteristiche di alcune essenze utilizzabili per l’inerbimento del vigneto
Essenza Caratteristiche Dose di
semente (solo interfila) Lolium perenne Presenta la più elevata rapidità di copertura
del terreno. Piuttosto competitiva, richiede sfalci frequenti.
Dactilis glomerata Non molto competitiva, tende ad essere sopraffatta da altre essenze, spontanee o
seminate.
Trifolium repens Lotus corniculatus
Specie miglioratrici della fertilità (adatte in collina) da aggiungere in piccola quantità ai
miscugli
3-4 kg/ha
Miscugli Loietto (50%) + F. arundinacea (50%);
F. Arundinacea (60%) + F. rubra (40%);
Dactilis glomerata (50%) + F. rubra (45%) + Ginestrino (5%)
60-70 kg/ha
41
Adottare soluzioni miste:
- lavorazione e inerbimento a filari alterni;
- lavorazione sulla fila e inerbimento temporaneo o permanente;
- diserbo sulla fila e inerbimento temporaneo o permanente dell’interfila;
- utilizzo di essenze da sovescio e lavorazioni.
Inerbimento interfilare
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Specie utilizzabili per l’inerbimento artificiale temporaneo
N o m e v o l g a r e N o m e s c i e n t i f i c o B i o m a s s a p r o d o t t a ( K g / h a )
G r a m i n a c e e
L o i e s s a L o l i u m m u l t i f l o r u m 4 0 - 5 0
S e g a l e S e c a l e c e r e a l e 1 0 0 - 1 5 0
L e g u m i n o s e
V e c c i a c o m u n e V i c i a s a t i v a 1 0 0 - 1 5 0
V e c c i a v e l l u t a t a V i c i a v i l l o s a 3 0 - 4 5
T r i f o g l i o a l e s s a n d r i n o T r i f o l i u m a l e x a n d r i n u m 3 0 - 4 0 T r i f o g l i o s o t t e r r a n e o T r i f o l i u m s u b t e r r a n e u m 3 0 - 5 0
F a v i n o V i c i a f a b a m i n o r 3 0 - 4 0
P i s e l l o P i s u m a r v e n s e 1 0 0 - 1 5 0
L u p i n o a m a r o L u p i n u s s p p . 1 5 0 - 2 0 0
C i c e r c h i a L a t h y r u s s a t i v u s 1 5 0
C r u c i f e r e
S e n a p e b i a n c a S i n a p i s a l b a 1 5 - 3 0
R a v i z z o n e B r a s s i c a c a m p e s t r i s 1 5 - 3 0
R a p a i n v e r n a l e B r a s s i c a r a p a 1 5 - 3 0
R a f a n o o l e i f e r o R a p h a n u s s a t i v u s 1 5 - 3 0
A l t r e f a m i g l i e
F a c e l i a P h a c e l i a t a n a c e t i f o l i a 1 0 - 2 0
G r a n o s a r a c e n o F a g o p y r u m e s c u l e n t u m 7 0 - 1 0 0 C o n s o c i a z i o n i
S e g a l e + V e c c i a v e l l u t a t a 1 2 5 + 4 5
O r z o v e r n i n o + v e c c i a v e l l u t a t a 1 1 2 - 4 5
Specie Caratteristiche principali Varietà Lolium perenne rapido insediamento, durata
limitata
Apollo, Bacredo, Barrage, Elka.
Poa pratensis Longeva, resistente al calpestio Barcellona, Baron, Geronimo, Geronimo, Limousine.
Festuca rubra
(subsp. commutata, trychophylla, rubra)
Scarse esigenze idriche e nutrizionali
Bargena, Clip,
Ensylvia,Barcrown, Bastide, Manoir, Banner, Soprano Festuca ovina (subsp.
Duriuscula, tenuifolia) (come per F. rubra) Barreppo, Barfina, Clio, Barok.
Festuca arundinacea Resistente al calpestio ed alla siccità
Arminda, Barfelix, Eldorado, Silverado.
Trifolium repens Rapido insediamento Barbian, Huia.
Specie utilizzabili per l’inerbimento artificiale permanente
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Graminacee annuali (Lolium multiflorum)
Cereali – Orzo (Hordeum vulgare), Avena (Avena sativa), Triticale (Triticosecale hexaploide) e Grano (Triticum aestivum)
Secale (Secale cereale)
Trifogli (Trifolium spp.) – (T. incarnatum), (T.
hirtum), (T. subterraneum) Pisello (Pisum sativum)
Medica (Medicago spp.) – (M. polymorpha), (M.
truncatula), (M. lupulina)
(Brassica and Sinapsis spp.) – (Sinapis alba), (B.
juncea), (B. napus)
Veccie (Vicia spp.) – (V. villosa) e (V. sativa)
Specie poliennali
Festuche (Festuca spp.) – (F. arundinacea), (F.
ovina), (F. rubra)
Oryzopsis hymenoides or Achnatherum hymenoides Hordeum brachyantherum
Loietto perenne (Lolium perenne)
Cereali perenni – (Agropyron cristatum or A.
desertorum), Cereali intermedi (A. intermedium), (A.
trichophorum)
Trifoglio bianco (Trifolium repens) Miscugli di fiori selvatici
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ESEMPIO DI INERBIMENTO ARTIFICIALE TEMPORANEO
Il «Trifoglio sotterraneo»
Ideale per le regioni meridionali in quanto:
accumula biomassa (30-50 Kg/Ha di azoto) nel periodo più critico per gli effetti negativi dell’erosione ;
interra il seme e muore quando iniziano le carenze idriche; non entra, perciò, in competizione con le piante, anzi contribuisce, specialmente se sfalciata, alla tesaurizzazione dell’umidità del terreno.L'INERBIMENTO
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Trifolium subterraneum cv. Antas San Severo (FG) 8 agosto 2011 Trifolium subterraneum cv. Antas
San Severo (FG) 8 ottobre 2003
INERBIMENTO CON TRIFOGLIO
INERBIMENTO ARTIFICIALE PERMANENTE
E’ una pratica che è proponibile in condizioni pedoclimatiche e colturali caratterizzate da elevate disponibilità idrico- nutrizionali. Il prato deve possedere le stesse caratteristiche indicate per l’inerbimento naturale ed, inoltre:
bassa manutenzione;
resistenza al calpestamento;
equilibrio autonomo con l'ambito pedoclimatico;
moderata concorrenza idrico-nutrizionale verso la pianta coltivata;
capacità di smaltimento di eccessi idrici.L'INERBIMENTO
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PERFORMANCE DELLA VARIETÀ APIRENA AD UVA DA TAVOLA SUGRATHIRTEEN® DA AGRICOLTURA BIOLOGICA IN
RELAZIONE A GESTIONI DEL SUOLO DIFFERENTI
Sugrathirteen® (Midnight beauty®) è una varietà precoce di uva da tavola senza semi ottenuta da David W. Cain a Wasco, (California) e sviluppata su licenza in tutto il mondo da Sun World Int., (Coachella, California, USA). Si caratterizza per l’elevata produttività, la croccantezza delle bacche, la bassa acidità, la precocità di maturazione (matura insieme Superior Seedless), bacche nere allungate, naturalmente grandi (non richiedono applicazioni esogene di acido gibberellico per ottenere bacche di dimensioni commercialmente accettabili;
USPP N ° 10,434; Gentilesco et al., 2011).
51
INTRODUZIONE
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IMPOSTAZIONE DELLA RICERCA
Le tesi poste a confronto sono state: lavorazione tradizionale mediante erpicature e/o fresature tra germogliamento e raccolta (L) sia della fila che dell’interfilare;
inerbimento semi-permanente dell’interfilare con trifoglio sotterraneo (autoriseminante) a stasi estiva ottenuto con seme commerciale di Trifolium subterraneum L. spp. brachycalycinum cv Antas sottosposto a sfalcio periodico e lavorazione della fila; (T); inerbimento spontaneo dell’interfilare e sfalcio periodico del cotico erboso e lavorazione della fila (I).
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MATERIALI E METODI
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PERIODO 2012-2013
LOCALIZZAZIONE Gioia del Colle (Bari),
(lat. 40°47′48″ N and long. 16°55′24″ E) MATERIALE VEGETALE
Vitis vinifera cv Sugrathirteen (Midnight Beauty® brand), innestata su Vitis berlandieri x Vitis rupestris 140 Ruggeri SISTEMA DI ALLEVAMENTO Y trasversale coperto con film plastico
DISTANZE D’IMPIANTO 3.5 x 2.0 m (1.428 viti ha-1) SISTEMA DI POTATURA Capo a frutto (72 gemme/vite)
CARATTERISTICHE DEL SUOLO
Fertilità media Argilloso-limoso
MATERIALI E METODI
TESI
GESTIONI DEL SUOLO:
L: lavorazione sulla fila e nell’interfila I: inerbimento naturale dell’interfila
T: inerbimento semi-permanente dell’interfilare con trifoglio sotterraneo (autoriseminante) a stasi estiva ottenuto con seme commerciale di Trifolium
subterraneum L., ssp. brachycalycinum cv Antas.
IRRIGAZIONE L’irrigazione è stata fornita con sistema a goccia attraverso una singola linea di gocciolatori
autocompensanti con una portata di 10 L h-1 per ceppo.
DISEGNO SPERIMENTALE Blocco completamente randomizzato.
Software statistico: Systat 11 package
(SYSTAT Software Inc., Richmond, California, USA).
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LAVORAZIONE SULLA FILA E NELL’INTERFILA
INERBIMENTO SEMI- PERMANENTE
DELL’INTERFILARE CON TRIFOLIUM SUBTERRANEUM
L., SSP. BRACHYCALYCINUM CV ANTAS
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INERBIMENTO NATURALE DELL’INTERFILA
PARAMETRI MISURATI
POTENZIALE IDRICO DEL FUSTO SCAMBI GASSOSI
COMPONENTI PRODUTTIVE E VEGETATIVE
COORDINATE COLORIMETRICHE DELLA BUCCIA
(L*, a*, b*)
59
60
61
62
EFFETTI DELLA GESTIONE DEL SUOLO SUL PESO DEL LEGNO DI POTATURA DI VITI DI SUGRATHIRTEEN®
In Colonna, medie seguite da lettere differenti sono significativamente differenti per P=0.05 utilizzando SNK test.
Peso del legno di potatura Peso medio tralcio Indice di
(g) (g) Ravaz
L 2767 a 61,30 a 6,76 a
T 2989 a 89,53 a 5,87 a
I 2369 a 59,80 a 6,94 a
Trattamenti
64
CONCLUSIONI
I dati della ricerca consentono di guardare con
rinnovato interesse alle tecniche di inerbimento
dell’interfilare con trifoglio sotterraneo e
all’inerbimento naturale, nell’ottica di tecniche
ecosostenibili di gestione del suolo, da promuovere e
diffondere nella viticoltura da tavola pugliese dato
che, oltre ai numerosi vantaggi menzionati, non hanno
evidenziato effetti negativi sul vigore delle viti e sui
parametri produttivi della varietà apirena
Sugrathirteen
®in coltivazione secondo il metodo di
produzione biologico.
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
L* (luminosità), a* (misura del range di colore dal verde [-] al rosso [+] e b*
(misura del range di colore dal blu [-] al giallo [+]
76
77
78
79
80
81
82
83
Grazie per l’attenzione
84