Assemblea ordinaria di Hotelleriesuisse – Ticino Bellinzona, 23 novembre 2006
Ho accolto con vero piacere l'invito a partecipare all’apertura dei lavori della vostra assemblea. A tutti voi, porgo il mio personale e più cordiale saluto, unitamente a quello del Governo, che qui rappresento.
Il turismo è parte integrante del benessere del Ticino, è una delle vocazioni principali del nostro Cantone – nata subito a ridosso dello sviluppo delle vie di comunicazione e dell’apertura del tunnel
ferroviario del S. Gottardo - e influenza, pertanto, l’intero sistema economico. La crescita del nostro Cantone poggia anche su
quest’attività, che crea un indotto economico importante e soddisfa i bisogni di svago e di arricchimento socioculturale di turisti e
residenti.
L’immagine del Ticino che emerge dalle indagini promosse da Ticino Turismo e dall’Istituto di management turistico, è quella di una destinazione dalla natura verdeggiante e dal clima mite, dove si vive sicuri, si mangia bene e si assiste a eventi di grande richiamo.
Le attività predilette dai turisti in Ticino ruotano attorno alla
montagna e all’acqua. La destinazione Ticino è, infatti, considerata come il luogo ideale per l’escursionismo (in virtù del paesaggio, della natura e della rete dei sentieri) e la vacanza balneare (al lago e al fiume).
Le particolarità naturali e culturali del nostro territorio sono quindi un elemento caratterizzante, che va valorizzato e promosso
nell'ambito della politica turistica, con attenzione alle esigenze di tutela delle aree con elevato grado di naturalità.
La vostra associazione e gli operatori privati attivi nel ramo hanno un ruolo preponderante nel sostenere questa attrattiva del Ticino, in particolare migliorando costantemente l’offerta e l’organizzazione turistica – dunque i prodotti e i servizi a disposizione della clientela – e il rapporto qualità/prezzo, che comprende la disponibilità e la cordialità del personale.
Quanto alle autorità politiche, giocano un ruolo importante nel garantire gli altri fattori di competitività e la qualità di vita, determinata anche da un territorio attrattivo, sicuro e non compromesso.
A livello cantonale, lo strumento principale del Governo per orientare le trasformazioni territoriali e quindi lo sviluppo
socioeconomico del Ticino è il Piano direttore. Con la revisione del
PD, attualmente in corso, vogliamo veicolare un’idea: il progetto della “Città-Ticino”.
Il Ticino si trasforma velocemente, ma non deve assolutamente perdere le caratteristiche territoriali che lo contraddistinguono e che lo rendono attrattivo per la residenza, il turismo e per alcune attività produttive. Penso al pregevole paesaggio alpino e prealpino; a un fondovalle sottoposto a forti pressioni, ma non ancora
compromesso; alla buona accessibilità e alla qualità della vita ancora invidiabile.
Il Piano direttore si fa portatore di questo messaggio e propone di appropriarsi dell’idea che il Ticino – tutto il Ticino – può costituire un’unica città, con le sue aree verdi, i suoi quartieri multifunzionali e quelli specializzati, il suo centro degli affari e dei commerci, la sua sede amministrativa, le sue aree produttive, il suo quartiere di
proposte artistiche e culturali. Una città che per funzionare deve sviluppare le potenzialità delle sue parti e unirle in una rete di infrastrutture razionali ed efficienti.
Il progetto di Città-Ticino non è però realizzato dal PD, il quale, piuttosto, deve orientare l’azione dei Comuni e
dell’Amministrazione cantonale, affinché tutti gli sforzi convergano verso un progetto comune. Per far ciò, propone quattro campi
d’azione prioritari (Patrimonio, Rete urbana, Mobilità, Vivibilità) all’interno dei quali coordinare le azioni.
I 4 ambiti tematici sono declinati in 31 Obiettivi pianificatori, che hanno le caratteristiche di normativa di legge e - non appena adottati dal Parlamento - costituiranno la spina dorsale degli indirizzi per la gestione del territorio cantonale. Tutti gli obiettivi, direttamente o indirettamente, interessano l’attività turistica, alcuni di essi in misura maggiore.
Vediamo quali sono quelli che possono concorrere al rilancio del Ticino e alla valorizzazione turistica della nostra regione.
Gli obiettivi 3, 4 e 5, sottolineano la stretta relazione tra l’attività turistica e il nostro territorio. Il paesaggio variegato, le componenti naturali, il clima, l’eredità storica dei manufatti e dei monumenti, così come le tradizioni locali, vanno salvaguardati e valorizzati quali fondamenti della nostra identità. Nel contempo, essi vanno resi
fruibili per la popolazione indigena e i turisti.
In quest’ottica, un ruolo importante potrebbe essere svolto anche dai parchi nazionali, che la Confederazione intende riconoscere.
Interessante, inoltre, l’obiettivo 5, che postula un miglioramento della pubblica fruizione delle rive dei laghi; la promozione, il riordino e il coordinamento delle infrastrutture a lago; la tutela e valorizzazione del paesaggio lacustre. Tutti elementi di forte richiamo per l’attività turistica.
I progetti promossi negli ultimi anni, come ad esempio i Piani di utilizzazione cantonale del Monte Generoso, del Parco delle gole della Breggia, del Parco della Valle della Motta; o la valorizzazione dei laghetti di Origlio e di Muzzano, sono alcuni esempi di come il Cantone, realizzando progetti concreti, sia attento agli aspetti
naturalistici e ambientali da un lato, e al rilancio dell’economia locale e del turismo dall’altro.
Il nostro territorio costituisce una ricchezza unica e non rinnovabile.
Il suo uso parsimonioso e razionale è dunque un obiettivo irrinunciabile per garantire e sviluppare ulteriormente le basi produttive e la qualità della vita dei residenti e dei turisti.
Con gli obiettivi 16 e 17 – in favore di spazi pubblici più attrattivi e spazi verdi per lo svago e il tempo libero in prossimità degli
agglomerati - vogliono migliorare la funzionalità e la fruibilità delle aree di svago, che hanno un ruolo determinante dal profilo sociale, economico e ambientale. Lo spazio pubblico è fondamentale in termini di incontro, sicurezza e identità, e influisce sull’attrattiva e quindi anche sulla competitività di una località.
L’obiettivo 10, inoltre, auspica una maggiore considerazione dello spazio alpino ticinese quale tassello dell’intero arco alpino. Spazio alpino che vogliamo valorizzare attraverso un progetto più ampio di rilancio economico e accessibilità turistica, migliorando le
relazioni con i Cantoni e le regioni vicine e rilanciando la tratta ferroviaria di montagna del S. Gottardo (Citare il progetto PREGO).
Il paesaggio e il territorio, per essere fruibili devono essere
facilmente accessibili. Perciò il tema della mobilità è prioritario: gli spostamenti devono essere garantiti, sia internamente, sia fra il Ticino e la rete delle città svizzere ed europee.
I nostri progetti di punta in questo settore sono AlpTransit e TILO (il servizio ferroviario Ticino-Lombardia), che hanno l’obiettivo di rendere più fluido e sicuro il traffico e ridurre il carico ambientale.
Per favorire gli spostamenti lenti sul territorio e allargare l’offerta turistica, abbiamo poi valorizzato la rete dei sentieri escursionistici e completato quella delle piste ciclabili. Il Ticino, inoltre, ha
moltiplicato gli sforzi per restituire qualità di vita agli agglomerati, tramite la progressiva attuazione dei Piani dei trasporti regionali, che offrono a tutti una valida alternativa all’uso dell’automobile.
Anche gli investimenti per il completamento della rete stradale sono elementi essenziali per garantire l’accessibilità alla nostra regione.
Gli obiettivi 18, 21, 23 e 24 ribadiscono l’importanza di realizzare tali progetti migliorando, in particolare, le relazioni con il territorio insubrico.
L’obiettivo 19 fa un passo supplementare a beneficio
dell’accessibilità, non solo per gli abitanti del Cantone, ma anche per i turisti che visitano le nostre splendide valli.
L’obiettivo 20, centrato sulla ripartizione modale e la
complementarità tra i diversi mezzi di trasporto, mira in particolare a recuperare la mobilità lenta all’interno delle aree residenziali, per facilitare e rendere più sicuri e attrattivi gli spostamenti a piedi e per fornire un ulteriore elemento qualificante alle nostre città.
L’obiettivo 22, punta sulla riqualifica urbanistica, con la
realizzazione di nuove stazioni e il loro ammodernamento. Ciò si inserisce in un discorso più ampio, volto a garantire la qualità e lo sviluppo economico.
Se la politica della mobilità integrata offre la possibilità di spostarsi e visitare il nostro territorio, la qualità di vita del nostro Cantone è uno degli aspetti essenziali per il suo futuro e per la sua immagine turistica. Un ambiente sano, un insediamento accogliente, la
sicurezza del nostro habitat, anche in relazione ai pericoli naturali, e un approvvigionamento idrico ed energetico sicuro, costituiscono premesse essenziali.
Gli obiettivi 25 e 26, indicano in che modo la politica territoriale e la politica ambientale intendono intensificare nei prossimi anni le
azioni volte a salvaguardare la nostra qualità di vita. Il contenimento dei carichi ambientali, in particolare l’inquinamento atmosferico e fonico, presuppongono scelte attente ed equilibrate.
Ecco che questa breve carrellata tra i 31 obiettivi del PD mostra bene le molteplici relazioni tra il turismo, lo sviluppo degli insediamenti e la politica di gestione del territorio.
Recentemente, con la consegna al Parlamento di questi Obiettivi, si è conclusa la prima fase dei lavori di revisione. La seconda, già avviata, affronterà invece progetti e misure atti a concretizzare gli obiettivi, mirati a un’organizzazione del territorio che stimoli l’economia, valorizzi l’ambiente e il paesaggio, e promuova la coesione sociale.
Il Ticino – lo sappiamo bene – conquista soprattutto per il suo paesaggio. Un territorio relativamente piccolo offre, infatti, una ricchezza e una varietà di luoghi sorprendenti: componenti naturali pregiate, beni culturali, montagne, laghi, zone urbane e spazi verdi.
Tale diversità costituisce un punto di riferimento fondamentale della nostra identità e della nostra qualità di vita.
La competitività del Ticino dipende quindi dalla capacità di
preservare queste caratteristiche, che potranno, se adeguatamente valorizzate, risultare essenziali per il rilancio socioeconomico e turistico del Cantone. Con questa considerazione, che vuole essere anche un auspicio, concludo il mio intervento e vi auguro di trarre il massimo profitto dai lavori della vostra assemblea.