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Secondo anno del biennio di Grafica d Arte Anno Accademico 2019/2020. Progetto Cura e malattia. Coordinatrice Prof.ssa Maria Agata Amato

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Academic year: 2022

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La malattia o l’alterazione delle funzioni vitali di un qualsiasi organismo rappresenta sia un processo naturale sia un’aberrazione della natura. La malattia è un disturbo, una morbosità e un malcontento. È un male che può riguardare individui, nazioni, l’intera società. È associata a un esaurimento o a un logoramento organico, ma anche a un’invasione, un eccesso, una mancanza, un disordine, uno squilibrio o un’alterazione. È, a volte, il primo indizio terrificante della nostra mortalità.

La psiche raffigura la malattia come la visita di un estraneo minaccioso, come il vacillare dell’animale demoniaco o la rovina della vegetazione lussureggiante;

una crepa nei contenitori dell’identità, dell’immagine di sé e della padronanza di sé. La malattia appartiene al regno delle divinità della morte e della distruzione, come Kali con la collana di teschi, Shiva con la chiesa di serpenti e Artemide con l’arco a forma di falce. Ma, allo stesso tempo, è fatta dell’essenza del loro contrario, perché Kali è anche il terreno della rinascita e del processo infinito;

Artemide accudisce i neonati; da Shiva scaturisce la sua amata consorte, la vibrante e attiva Shakti.

Il termine sintomo, che condivide con simbolo la radice syn (con, insieme), evocando il mettere insieme una cosa con il suo significato esprime avvertimento e presagio: un’analogia somatica del conflitto psichico. Gli uomini primitivi, esprimendo intuitivamente l’esperienza della malattia vissuta dalla psiche, la raffiguravano come l’anima presa o rubata, come l’attivazione di spiriti malvagi e di impurità rituali, come la violazione di un tabù, come il rapporto sbagliato con una divinità e come possessione divina, vocazione sciamanica, processo iniziatico, trasmutazione, alchimia e discesa agli inferi. Ad ogni modo, la malattia è sofferenza. E se, da un lato, può essere vissuta come un passaggio significativo e rivelatore, dall’altro può rappresentare una partecipazione alle vaste e cosmiche energie della natura: intricate, impersonali e in continuo mutamento.

Vogel S. M., African Aesthetic, NY, 1986

Secondo anno del biennio di Grafica d’Arte Anno Accademico 2019/2020

Progetto Cura e malattia Coordinatrice

Prof.ssa Maria Agata Amato Progetto grafico

Roberta Dibenedetto Revisione testi Elisa Negroni In copertina Anatomia II Maya Adar Walling

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Antonluca Cavicchia Dario Cecchin Jiagen Zhou Jun Liu Lorenzo Marzola Elisa Negroni Silvia Benedetti

Shiyang Fu Alberto Fanni

Maya Adar Walling Francesco Levoni Mingwei Song Alessandro Martufi Roberta Dibenedetto Xi Chen Denise Duina Serena Salerno Riccardo Liberini Le creature sovrannaturali che si palesavano durante le visioni erano

considerate emissarie del regno divino e le loro sembianze venivano ricreate per fabbricare contenitori di energia guaritrice.

Il “fagotto medicinale” dell’aquila degli indiani Crow del Montana meridionale non potrebbe rappresentare un contrasto più netto con la medicina moderna fatta di capsule multicolore, chemioterapia, farmaci sintetici.

Tuttavia entrambe le tipologie curative traggono origine ed efficacia dalla natura:

la forza vitale degli animali, racchiusa nella pelle, nelle zanne, negli artigli, nelle piume, nelle corna e nella pelliccia; il pharmakon paradossale rimedio e veleno al tempo stesso; le proprietà curative dei minerali e delle piante. L’uomo ha scoperto, procedendo per tentativi ed errori, la grande abbondanza di palliativi offerti dalla natura, preparando infusioni con foglie e radici; oli e unguenti da sfregare sulla pelle febbricitante o per medicare le ferite; decotti misteriosi ed efficaci. Tanto spirituale quanto materiale, la medicina era rappresentata anche dal potere bivalente di alcuni oggetti e individui, uomini e donne, medicina, sciamani, streghe, erboristi, levatrici e medici, e delle divinità che li guidavano. Chirone, centauro e guaritore ferito dell’antica Grecia, esprime coscienza radicata nel corpo e rivelò i semi medicinali della luce nell’oscurità psicosomatica. Asclepio evoca il morso guaritore del “serpente” demoniaco della psiche come sogno, riflessione, comprensione e discernimento.

La dea egizia Iside consente la trasmutazione del veleno in antidoto. I principi curativi dell’Oriente si palesano nella trasformazione dei centri del corpo sottile, nei lievi movimenti dei fluidi organici e nel ristabilire l’equilibrio e il flusso. La medicina alchemica è semina e comparsa, è la comprensione dell’occulto, è il mistero della materia inanimata che diventa nuovo tessuto psichico. La medicina è coincidenza e corrispondenza, lapis e meta, è panacea, elisir e balsamo. Tuttavia, la medicina è anche ciò che è difficile assumere ma che deve essere inghiottito, è ciò che può far star male prima del sollievo, è ciò che può far morire prima di salvare.

The Book of Symbols,Taschen, 2011

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If I were a virus è un autoritratto nelle vesti di un parassita.

Mi piaceva l’idea di immaginarmi infido e contagioso come un virus e di dargli un volto quasi umano, così ho pensato di dise- gnare e in seguito trasferire su lastra, la sagoma del mio volto mescolata con quella di un microrganismo batterico immagi- nario. Potrebbe essere interessante questo processo di “uma- nizzazione” del virus sperimentandolo su più volti, in modo che saltino fuori varie versioni differenti tra loro.

If I were a virus Antonluca Cavicchia 2020

Biro su carta 41,7x29,7 cm

If I were a virus - Antoluca Cavicchia

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Chiuso in camera in un giorno qualunque all’inizio della qua- rantena, mi accorgo che l’ombra di due bottiglie d’acqua vuote riflessa sul muro, delineava in modo anche abbastanza chiaro, la forma di due volti, ineguali tra loro per le diverse angolazioni che avevano, così decido di tracciare grossomodo le forme sul muro con una matita, per poi trasferire il tutto su carta e su lastra, giocando un po’ con le forme, in alcuni casi, anche stra- volgendole.

Messages in the bottles Antonluca Cavicchia 2020

Biro su carta 48x33 cm

Messages in the bottles - Antoluca Cavicchia

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Ho cercato di rappresentare la conoscenza e la consapevolezza del pericolo che un malato affronta nell’arco di una guarigione.

In questo elaborato possiamo osservare al centro un soggetto, rappresentato in maniera stilizzata e leggermente informe caratterizzato da un colore bianco, simbolo in questo contesto di rinascita. Lo sfondo è composto da sfumature di colore da calde a fredde, scure e chiare, che delineano le varie fasi della malattia dallo sconvolgimento fisico e psicologico fino all’ottenimento della desiderata guarigione. Infine, un tunnel composto da linee nere, che solcano in verticale il progetto realizzando un percorso opposto rispetto alla stesura dei colori, rappresentano l’inizio e la fine della malattia, la confusione generata dall’essere dentro al tunnel e la libertà data dall’uscirne.

Conoscenza e consapevolezza Dario Cecchin

2020

Disegno e acrilico su cartonlegno 50x35 cm

Conoscenza e consapevolezza - Dario Cecchin

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Il coronavirus ha avuto un grande impatto sulla mia vita e sulla vita delle persone di tutto il mondo, le malattie sono general- mente associate alla morte, le persone sono in preda al panico, incapaci di uscire e persino spaventate dal contatto con altre persone. Le nostre vite sembrano perdere colore. Tuttavia, la vita deve essere continuata e le malattie saranno curate; tutti e tutto il mondo stanno lavorando per combattere il virus, tutti sono ottimisti, forti e pieni di speranza. Penso che questa sia l’arma migliore per combattere le malattie.

Antagonismo Jiagen Zhou 2020

Elaborato digitale 50x35 cm

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Antagonismo - Jiagen Zhou

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Ciò che ho cercato di rappresentare è il processo del virus dallo stato normale e di stasi, all’attivazione e diffusione. Da uno sta- to di ordine il virus comincia a mutare, a diventare sempre più disordinato, a ingrandirsi fino ad essere completamente fuori controllo, fino a diventare un disastro e a portare alla distruzio- ne del corpo.

Ho trovato interessante paragonare le bolle d’acqua al virus perché se come forma possono essere simili il significato dei due è completamente opposto.

Il significato dell’acqua è l’origine della vita, il virus invece por- ta la vita alla fine. Unendo questi due significati opposti, quello che voglio esprimere è che l’acqua e i virus sono le cose più antiche su questa terra, che esisteranno sempre, non cambie- ranno mai; ciò che cambia siamo solo noi umani. E la colpa è dell’umanità che permette a questo virus di diffondersi nella società e causare un danno così grande. Dobbiamo rispettare la natura e proteggerla per proteggere anche noi stessi.

Mutamento Jun Liu 2020

Fotomanipolazioni digitali

50x35 cm (trittico) Mutamento - Jun Liu

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Mutamento - Jun Liu

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Il processo è questo: spargo l’inchiostro sulla carta, spruzzo ac- qua sull’inchiostro e quando l’acqua non si è ancora asciugata faccio gocciolare dell’alcool. Poi cospargo un po’ di sale. Quando tutto è secco il risultato è molto casuale.

Quello che voglio esprimere è che il virus di per sé non è buono o cattivo, ma a causa di alcuni cambiamenti, diventa pericoloso.

Penso che questo virus sia un avvertimento della natura all’uo- mo.

L’avvertimento Jun Liu 2020 Acquerello 50x35 cm (dittico)

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L’avvertimento - Jun Liu

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Per il progetto Malattia e cura ho realizzato un collage digitale dove quello su cui mi sono concentrato è il concetto di malattia in modo universale.

La malattia in questo caso è creata dalla prepotenza dell’essere umano che è abituato a prendersi più di ciò che gli spetta.

L’essere umano approfitta e sfrutta eccessivamente le risorse a disposizione, in modo particolare per arricchirsi individualmen- te, non pensando di conseguenza al bene comune e creando un forte squilibrio sociale e con la terra. Anche se la malattia in senso comune riguarda il corpo e i suoi organi, essa parte a volte anche dal pensiero della mente umana e dalle azioni degli uomini.

Senza titolo Lorenzo Marzola 2020

Collage digitale 50x35 cm

Senza titolo - Lorenzo Marzola

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In questo lavoro volevo concentrarmi sul corpo che è il luogo in cui la malattia si manifesta; non sulla malattia vera e propria ma su ciò che porta con sé.

Questi due corpi sono quelli di una madre e di una figlia, due corpi che di conseguenza solo legati a doppio filo. Per una la malattia è del corpo e per l’altra è riflessa. Questo perché la ma- lattia di chi amiamo è anche nostra, non è solo fisica ma anche dello spirito. Sono due corpi che soffrono insieme. Il momento del sonno è quello in cui si cerca tranquillità e riposo, in realtà è proprio il momento in cui ci si trova da soli con sé stessi e si viene sopraffatti dai pensieri e dalle angosce, sia per l’una che per l’altra.

La malattia ci ricorda con brutalità della nostra morte, la rende una realtà plausibile impossibile da comprendere.

Madre-Figlia Elisa Negroni 2020

Matita, pastello a cera, pastello ad olio, inchiostro e pennarello su carta 50x35 cm (dittico)

Madre + figlia - Elisa Negroni

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L’opera è intitolata Cellula Compromessa ed è impostata come se fosse una scheda tecnica realizzata da uno scienziato al mi- croscopio, frutto di uno studio finalizzato a registrare le varie fasi che si susseguono nell’alterazione di una cellula. La cellula, di forma cubica e spigolosa, una volta sezionata rivela variazio- ni di pattern dovuti al deterioramento del tessuto.

Niente è in nostro potere per fermarne la putrefazione.

Cellula compromessa Silvia Benedetti 2020

Pittura digitale 50x35 cm (dittico)

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Cellula compromessa - Silvia Benedetti

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Sostituendo il virus con la superficie lunare, i due hanno appa- renze simili, sperando che gli umani possano vincere e conqui- stare il virus come se fosse la luna. Il rosso e il bianco simbo- leggiano le cellule del corpo, ogni cellula sta combattendo e il verde è la speranza.

Micro-Macro Shiyang Fu 2020

Pittura digitale 30x21 cm

Micro-Macro - Shiyang Fu

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L’ispirazione viene dall’elettrocardiogramma: l’intera immagine è una simulazione dello stato mentale ed è un sentimento soggettivo.

La sovrapposizione di cerchi e colori nella parte inferiore rappresenta la complessità psicologica di diversi tempi e spazi.

Polso Shiyang Fu 2020

Pittura digitale 30x21 cm

Polso - Shiyang Fu

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Il progetto racconta una serie patologie da me riscontrate in alcune fasi della mia crescita. L’andamento dell’opera si muove dal basso ver- so l’alto, in progressione cronologica.

Nella prima lastra viene rappresentata una patologia renale, la sindro- me di Berger, resa tramite la cancellazione della parte interessata, per l’appunto i reni, con una spugna abrasiva; nella lastra centrale viene raccontata l’asma presentatasi durante l’adolescenza. Questa è con- nessa ad un eccessivo uso di droghe, responsabili inoltre di acuti at- tacchi di panico, fame d’aria e stati d’ansia, raccontati nella terza parte dell’opera.

Le tecniche utilizzate sono punta secca, acrilico e fiamma ossidrica su lastra radiografica.

Senza Titolo Alberto Fanni 2020

Tecnica mista su lastre radiografiche 35x96 cm

Senza titolo - Alberto Fanni

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Anatomia Untitled

Maya Adar Walling 2020

Inchiostro e tempera su carta Olio su carta

In tante culture e religioni esiste una netta separazione tra l’a- nima e il corpo. L’anima è eterna, esiste prima del corpo e so- pravvive al dissolvimento materiale che avviene con la morte. Il corpo invece è effimero, è origine della vita fisica ma al tempo stesso comprende in sé stesso la morte. L’interno del corpo è uno spazio di mistero, i cui processi organici e biologici sono sottratti ai nostri sensi e alla nostra consapevolezza. Il lavorio silenzioso e costante che si svolge al suo interno sfugge del tut- to alla nostra percezione e al nostro controllo. Il corpo è il no- stro essere più intimo ma non possiamo veramente conoscerlo né possederlo. Noi siamo il nostro corpo, ma al tempo stesso sussiste con esso una separazione che ci rende estranei a noi stessi, ci impone il dubbio sulla reale natura del nostro stato di coscienza e ci fa temere l’ignoto che viene da dentro di noi.

Io sono interessata a indagare questa alienazione della coscien- za umana dal proprio corpo e l’ansia che ne deriva. In particola- re, mi interesso alla malattia come materializzazione di questa scissione dolorosa e della paura dell’invasione del nostro cor- po. Ho cercato di lavorare con modelli anatomici ed elementi estranei al corpo umano i quali però rappresentano la malattia o la violazione del corpo.

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Anatomia - Maya Adar Walling Untitled - Maya Adar Walling

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La condizione di maternità è fonte di cambiamenti fisici e psichici per la donna. L’atto creativo di generazione di un essere umano, innesca nella donna la consapevolezza del fatto che la sua stessa vita cambierà inevitabilmente in funzione di quelli che sono i bisogni della prole.

La riduzione del proprio tempo personale, le responsabilità verso un essere fragile e indifeso e i cambiamenti del proprio corpo in periodo di pre e post gravidanza, possono portare la donna a sentimenti negativi verso i propri figli.

Diventare madre non è istintivo, l’amore materno non è scontato né incondizionato.

La società considera sacro ed indiscutibile l’amore materno, quando invece è una ambivalenza di amore e odio.

Madre

Francesco Levoni 2020

Collage digitale 50x35 cm

Madre - Francesco Levoni

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L’essere umano è composto dalla coesistenza di varie personalità all’interno di uno stesso individuo. L’individuo stesso, viene percepito in maniera soggettiva dalle persone con le quali interagisce, le quali generano a loro volta una propria interpretazione della persona.

Il risultato di questo processo, che a sua volta differisce dalla visione personale del sé dello stesso individuo, porta ad un’inevitabile scom- posizione e rottura dell’identità.

Untitled

Francesco Levoni 2020

Collage digitale 50x35 cm

Untitled - Francesco Levoni

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Alcune delle emozioni che ho provato quando sono tornata in Cina dopo il Capodanno cinese: Il 28 febbraio l’Italia aveva ap- pena iniziato a combattere il nuovo coronavirus e mi sono resa conto di essere tornata sul serio in Cina. Questi due viaggi mi hanno fatto sentire che l’esclusione umana, la discriminazione e l’egoismo non conoscono confini.

Ho sentito molte voci.

Nelle notizie, nella vita di tutti i giorni, da persone che conosco e che non conosco; ci sono istinti di autoprotezione più positivi e altri meno.

Ecco alcuni miei pensieri.

Virus Shadow Mingwei Song 2020

Disegno digitale 50x40 cm (dittico)

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Virus Shadow - Mingwei Song

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Cos’è la cura e cos’è la malattia? I due termini si alternano in un eterno conflitto a seconda del punto di vista da cui si osserva.

La natura cerca costantemente un equilibrio. Il ciclo di esisten- za di ogni essere vivente viene mutato in esigenza di questo equilibrio, evitando in questo modo il sovraffollamento e la su- premazia di una specie sull’altra, dalla più piccola e all’apparen- za insignificante alla più grande e illusoriamente onnipotente.

L’agglomerato di molecole - entità, presenze - viene soffiato via da una dolce corrente come degli organismi inconsistenti, privi di un peso specifico, permettendo così il ristabilirsi di un equili- brio essenziale e vitale per la coesistenza sul pianeta.

Cura o malattia?

Alessandro Martufi 2020

Disegno a mano con punte in gel micron da 04 e da 005 su Carta Fabriano 120 gr 42x29,7 cm

Cura o malattia? - Alessandro Martufi

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Patologia, alterazione.

La malattia è vista come un mutamento delle funzioni vitali.

A livello corporale ci accorgiamo di aver perso il controllo della nostra salute e come un batterio, il male divora le carni anni- dandosi in un corpo che non più riconosciamo.

Tutto quello che cerca di trattenere le nostre viscere non sono altro che sottili legamenti pronti a cedere.

Modern Virus

Roberta Dibenedetto 2020

Linoleografia e calcografia 50x45 cm

Modern Virus - Roberta Dibendetto

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Guardando al microscopio le immagini di un tessuto sano si possono scorgere interessanti texture composte da moduli che si ripetono all’infinito.

Nelle immagini di un tessuto malato invece questi moduli subi- scono delle variazioni nella forma e nel volume.

Octopus presenta l’elaborazione digitale dell’immagine di un batterio visto al microscopio.

Le bolle e vescicole che vengono a crearsi danno l’impressione di “staccarsi” dall’immagine restrostante dei tessuti ancora in salute.

Con delle piccole ramificazioni questi elementi simili alle ven- tose di un tentacolo, si arrampicano e ricoprono i tessuti pren- dendone il controllo assoluto.

Octopus

Roberta Dibenedetto 2020

Elaborazione digitale e pennarelli 50x45 cm

Octopus - Roberta Dibenedetto

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Nel mio lavoro ho voluto esprimere la natura multiforme del vi- rus: per l’uomo il virus è qualcosa di brutto e mortale, ma per la terra il virus è un modo per controllare il numero di umani du- rante un periodo come il nostro di esplosione della popolazione mondiale. In verità, belli sono tutti i tipi di virus; letali e brutti siamo noi umani, la vera causa di questo male.

Bella Colpa Xi Chen 2020 Acquerello 28x16 cm (dittico)

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Bella colpa - Xi Chen

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Cura e malattia, o possibile cura di malattie invisibili che di- struggono l’esistenza di chi le vive e occupano lo spazio del pro- prio io, sostituendolo, stravolgendolo.

L’io come casa che ci rappresenta, come sosteneva Bachelard, con tutte le sue stanze e ambienti che viene messa sottoso- pra da malattie invisibili, rendendola inutilizzabile e infine sosti- tuendola con una casa che non ci rappresenta più che ormai è diventata malattia, in questo caso malattia mentale.

Psyché Denise Duina 2020

Collage digitale 50x35 cm

Psiché - Denise Duina

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Questa immagine nasce dalla mia visione del Cosmo, del Tutto, dell’intero. In poche parole per me l’uomo è l’insieme delle sue parti (corpo-mente-spirito) e poiché nell’universo tutto è col- legato, io credo che la materia e lo spirito non possono essere scissi in nessun caso, tanto meno se si parla di “malattia e cura”.

In questo periodo e momento di Caos generale portato dal Co- vid19, nonostante l’incessante fluire di energie negative, sono riuscita a meditare e ad osservarmi in silenzio molto più del so- lito, ed è stato così immediato vedere come i pensieri e le emo- zioni influiscono sulla realtà che viviamo portando fino ad uno stato di malessere, mentale, energetico e di conseguenza an- che fisico. Dal sanscrito “anahata”, facendo riferimento al quar- to chakra alla quale corrispondo gli organi, del cuore, il sistema circolatorio, i polmoni, gli arti superiori e le mani, l’equilibrio tra corpo, mente e spirito, porta alla consapevolezza dell’amor pro- prio e dell’amore verso gli altri e quindi alla guarigione del sé.

Alienazioni Malattia e cura Senena Salerno 2020

Disegno ed elaborazione digitale 50x35 cm

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Alienazioni - Serena Salerno Malattia e cura - Serena Salerno

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Il microcosmo della casa è il punto da cui si sviluppa la serie di lavori per il progetto malattia e cura. Dovendo affrontare quoti- dianamente lo spazio casalingo sono rientrato in contatto con una realtà che apparteneva più profondamente all’infanzia, ri- avvicinandomi agli spazi che, pur essendo sempre gli stessi, avevo iniziato a percepire in maniera più “alta”. Alta intesa nel vero senso della parola, cioè una visione in piedi, quando invece la realtà della casa per il me bambino era il pavimento e l’os- servazione ravvicinata degli oggetti. La malattia quindi è una riflessione su sé stessi; la costrizione allo stare in casa come cura porta a rivivere momenti dimenticati, sarà questa una cura efficace?

Pedagna 1 polvere e appunti

Pedagna 2 L’uomo di tropico del cancro, anche detto La pila di ritagli Pedagna 3 il mobiletto dei liquori

Riccardo Liberini 2020

Collage e disegno digitale 50x35 cm (trittico)

Pedagna 1 polvere e appunti - Riccardo Liberini

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Pedagna 2 L’uomo di tropico del cancro, anche detto La pila di ritagli - Riccardo Liberini Pedagna 3 il mobiletto dei liquori - Riccardo Liberini

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