Scuola Media Leopardi
Istituto Comprensivo Pirri 1 Pirri 2 Via dei Partigiani n.1 Cagliari
Classe 2C
Alla scoperta del massiccio
del Gennargentu
Noi alunni e alunne progettiamo e presentiamo una gita Alla scoperta della biodiversita ,degli insediamenti rurali
prodotti tipici della nostra regione ,verificandone la
fattibilita.
Vi presentiamo il percorso per arrivare dalla nostra scuola al Monte Santa Vittoria.
Abbiamo realizzato due slide: una con il percorso in auto e l’altra con i mezzi pubblici.
Il Monte Santa Vittoria è una montagna della Sardegna che raggiunge l’altezza di 1.220 metri sul livello del mare, si trova nel
territorio del comune di Esterzili. Dalla cima si può avvistare buona parte del territorio della Sardegna, dal Gennargentu
all’Ogliastra e alle sue coste e nelle giornate più limpide le pianure del Cagliaritano e dell’Oristanese.
Veduta dal Monte Santa Vittoria
Per arrivare al Monte Santa Vittoria, partendo dalla nostra scuola, la Giacomo Leopardi, situata in Pirri – Cagliari, ci si impiegherebbe 1h e 32min (ad una velocità media), percorrendo 86,3km. Questo passando dalla strada statale 387 del Gerrei.
Mentre percorrendo la s.s. 128 e la s.s. 198 di Seui e Lanusei ci si impiegherebbe 1h e 41m (sempre ad una velocità media) percorrendo 95,8 km. Questo percorso consente di fare delle deviazioni nei paesi di Mandas, Nurri, Orroli ed Esterzili, dove si possono ammirare il caseificio Antonio Garau di Mandas, il caseificio storico Unione Pastori Nurri e il panificio Kentos Srl di Orroli. Una volta giunti ad Esterzili percorrendo la s.p. 53 per 6,4 km si può arrivare al Monte Santa Vittoria.
Per arrivare a Esterzili dalla nostra Scuola con i mezzi pubblici ci vogliono 3 h e 51 min con un totale di 96 km.
Per arrivare alla fermata del primo mezzo pubblico bisogna fare una camminata di circa 5 minuti.
Si deve prendere la linea Arst numero 108 che ti porta fino al Cimitero di Escalaplano.
Da lì si prenderà la linea Arst numero 9119 che porterà alla Caserma dei Carabinieri di Esterzili.
In seguito si prenderà il percorso di 5,6
km per arrivare al Monte Santa Vittoria.
Il Massiccio del Gennargentu è un’ area montuosa di grande estensione, situata nella zona centro-orientale della Sardegna (provincia di Nuoro) e comprende le cime più elevate dell’isola.
Il paesaggio del Gennargentu si differenzia in: paesaggio naturale, seminaturale e antropico.
In natura possiamo trovare boschi di:
ROVERELLA, CASTAGNO, NOCE, AGRIFOGLIO, PIOPPO, TREMOLO, GINEPRO, ONTANO NERO, CORBEZZOLO, ERICA ARBOREA, BIANCOSPINO, GINESTRA, GINEPRO NANO, LA ROSA DI SERAFINO, TIMO, PEONIA, FELCE, VALERIANA MONTANA, ELICRISO, CARDO SELVATICO etc….
Nell’area del Gennargentu, a parte qualche lembo di terreno di culture agricole, limitato a qualche centinaia di m2, si può dire che oggi l’agricoltura è quasi del tutto scomparsa.
Nel territorio di Desulo si coltiva l’orto estivo, dove si producono patate e dove era attiva la NEVIERA per la conservazione del ghiaccio per il periodo estivo.
Attorno agli ovili, dove talvolta si coltivavano ortaggi, resta solo qualche albero da frutto, come il ciliegio, castagno e pero.
Nel Massiccio del Gennargentu troviamo pascoli di ovini, caprini e bovini che prevalgono in tutta l’area.
Sono pur presenti cavalli ed asini ma in modo poco consistente.
Agli animali da pascolo si aggiungono i mufloni e molti cinghiali presenti nonostante la caccia.
La transumanza praticata in modo costante, attualmente è piuttosto rara.
Il bestiame è allevato allo stato brado, con gli animali delle diverse specie che pascolano assieme e si alimentano di vegetazione naturale nei pascoli d’altura.
Storia
Già nell'epoca prenuragica e nuragica viene riconosciuta l'importanza di questo territorio, sono infatti numerosi e di grande rilevanza i ritrovamenti archeologici intorno a quest'area: ben settantasette siti sono stati censiti nel suo territorio: templi, tombe dei giganti, domus de janas, nuraghi, bronzetti sardi. La maggior parte di essi allo stato attuale risulta fortemente danneggiata, ma altri si presentano ancora perfettamente integri e di ottima fattura.
La struttura più importante, in questo senso, è l'edificio megalitico detto Domu de Orgia.
All'epoca romana risale la cosiddetta Tavola di Esterzili, una lastra in bronzo recante un'iscrizione in latino che descrive una diatriba fra due popolazioni dimoranti nel territorio in quel periodo, i Patulcenses Campani e i Gallilensi.
Esterzili
ORROLI
Storia
L'area fu abitata già in epoca nuragica, per la presenza nel territorio di diversi nuraghi. Intorno al VI secolo a.C. subì la dominazione cartaginese (punica) e poi romana, delle quali si trovano tracce nel territorio.
Nel Medioevo il paese appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano e dal 1324 sotto quello aragonese. Quando gli aragonesi convocarono a Cagliari l primo parlamento sardo nel 1355, Orroli vi inviò i suoi rappresentanti; la villa andò poi via via decadendo.
Gli aragonesi nel 1604 incorporarono il paese nel ducato di Mandas, feudo dei Maza. In epoca sabauda la signoria passò ai Tellez-Giron d'Alcantara, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
GASTRONOMIA
Terra di pascolo e boschi folti, ideale rifugio per una variegata fauna, la Barbagia rispecchia anche a tavola queste sue caratteristiche primarie.
I piatti tipici essenziali, come l’agnello e il maialetto, vengono cotti sugli spiedi, secondo una secolare tradizione che proviene dalla cultura agropastorale ancora radicata nel territorio.
Le pietanze dai sapori rudi e generosi, come l'agnello, il cinghiale o il maialetto, sono accompagnati dai primi piatti quali i 'culurgiones', ravioli di patate, 'sa fregula' di Austis, palline di semola condite con le arselle, i malloreddus con il sugo e la
salsiccia;
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le diverse qualità di pane: coccoetti, civraxiu, il pane carasau, salumi e formaggi, il miele di castagne, di corbezzoli e di cisto.
Come si usa dire «Dulcis in Fundo» si possono gustare tante prelibatezza dolciarie, come il 'gattò' di Tiana e Atzara, un croccante di
mandorle alto non più di un centimetro; i 'fruttinas' di pasta di mandorla, prodotti in particolare a Ovodda e Tiana; i 'caschettes' di Belvì, dolci di sfoglia sottilissimi, ottenuti da un impasto di miele e nocciole; i 'pistiddi' e il 'maricosu', una sorta di meringa,
caratteristici di Ovodda; i 'candelaos', dalle forme raffinate fatti ad Atzara con pasta di mandorle tritate e zucchero.
Da non dimenticare che ogni pasto deve essere accompagnato da un buon
bicchiere di vino come il Cannonau, il Moscato e da un digestivo come il Mirto e il Fill’ e Ferru!
BRUNCU SPINA FONNI
Le località sciistiche principali in Sardegna si trovano sui
versanti del Bruncu Spina , che con i suoi 1.829 metri è una della punte più alte del Massiccio del Gennargentu , seconda solo a Punta la
Marmora, alta 1.834 metri.
Progetto didattico
“ Il paesaggio dell’alpe nel massiccio del Gennargentu ”
Scoprire la geografia la natura l’agricoltura gli insediamenti abitativi e quelli storico culturali, le tradizioni e il cibo, delle terre alte della Sardegna.
E’ questo l’obiettivo del progetto didattico “Il paesaggio dell’alpe nel massiccio del Gennargentu “ proposto nella classe 2C della Scuola Media Leopardi di Pirri Municipalità della città di Cagliari.
La classe ha lavorato in piena autonomia divisa in piccoli gruppi di ricerca e discussione.
La nostra scuola è situata in area ad alta urbanizzazione e con una importante densità abitativa,è molto distante come usi e costumi dai paesaggi dell’alpe del Massiccio del Gennargentu.
Il progetto didattico è stato quindi l’occasione per conoscere e favorire l’attenzione verso una realtà lontana emotivamente, ma in fondo vicina poiché è raggiungibile dalla nostra Scuola con qualche
ora di viaggio.
La classe dopo avere svolto le ricerche sul massiccio ha progettato una escursione al Monte Santa Vittoria nel comune di Esterzili alla scoperta delle bellezze e delle tradizioni della estrema
propaggine sud del Gennargentu.
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Conoscere il massiccio del Gennargentu
●Il territorio del comune di Esterzili, è il luogo dove si trova il monte Santa Vittoria, è la destinazione e la proposta per il nostro viaggio.
● La montagna raggiunge l'altezza di 1.220 metri sul livello del mare. Il paese di Esterzili si trova ai piedi del monte a 850 metri s. l.
●Data la sua posizione particolare il crinale estrema propaggine sud del Gennargentu, è interrotto insieme al monte Perdedu,dal percorso del fiume Flumendosa
● Dal Monte Santa Vittoria si può avvistare una buona parte del territorio della Sardegna, dal restante Gennargentu, all' Ogliastra ed alle sue coste, fino al Sarrabus-Gerrei, nelle giornate più limpide, le pianure del cagliaritano ( dove è situata la nostra Scuola Media di Pirri)e
dell'oristanese.
●Il territorio di Esterzili fu abitato sin dalla preistoria. Sono stati censiti 77 siti archeologici:
domus de Janas, nuraghi, templi, tombe di Giganti e bronzetti.
● Il più importante è il tempio nuragico Domu de Orgia, inerpicato a mille metri d’altitudine. È il tempio con tipologia a megaron più importante dell’Isola, risalente alla seconda metà del II millennio a.C.: è composto da due camere precedute da un vestibolo e racchiuso da un recinto sacro. Dai suoi scavi sono emersi vari bronzetti. Altra importante testimonianza ma di età romana, una delle
principali rinvenute in Sardegna, è la Tavola di Esterzili, una lastra di bronzo recante un’iscrizione in latino che descrive la controversia fra popoli della zona, i Patulcenses Campani e i Gallilensi.