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COMUNE DI GRUMO APPULA Area Metropolitana di Bari ASSESSORATO ALL AMBIENTE

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COMUNE DI GRUMO APPULA

Area Metropolitana di Bari ASSESSORATO ALL’AMBIENTE

Prot.n.5324 del 23/04/2019

Al Dirigente Responsabile Ufficio Ragioneria, dott.ssa Francesca Siciliano

Al Capo Settore I, Ufficio Segreteria, dott.Antonio Perchiazzi E p.c. al Segretario Generale, dott.ssa Marilena Cavallo

al Sindaco, Michele d’Atri all’Assessore al Bilancio, dott.Michele Petruzzellis

Oggetto: risposta a nota Prot.5078/19 – Indennità Amministratori comunali

Facendo seguito alla nota Prot.n.5078 del 17/04/2019 del Responsabile del Settore Economico-Finanziario, al fine di procedere alla giusta corresponsione delle indennità di carica agli Amministratori Comunali, si allegano i moduli di dichiarazione sostitutiva per gli anni 2015 – 2016 – 2017 –2018 – 2019 per gli aventi titolo alle indennità previste dal Testo unico 267/00 smi, per gli adempimenti previsti dall’art. 14 D.Lgs. 33/13, al fine di una giusta quantificazione dei compensi degli Amministratori, da formalizzare successivamente con provvedimento di giunta e/o determinazione dirigenziale da parte del 1° Settore AA.GG – Organi istituzionali, per procedere a regolare impegno di spesa.

Come da nota n.3700 del 22/03/2019, si informa che con contratto trimestrale a tempo determinato dal 01/03/2019 al 31/05/2019 il sottoscritto lavora presso la Società “Poste Italiane S.p.A.”, ai sensi dell’art.19, comma 1, del D.Lgs. n.81/2015.

Il contratto a tempo determinato firmato non prevede l’istituto di aspettativa, né prevede alcuna possibilità di assenza dalle ore lavorative in coerenza con il vigente CCNL di “Poste Italiane S.p.A.” per i contratti a tempo determinato.

Come da circolare del Ministero dell’Interno (già allegata con la nota Prot.n.3700 del

22/03/2019), se il contratto del lavoro stagionale a tempo determinato non prevede

l’istituto dell’aspettativa, come da art.82 comma 1 del D.Lgs. 267/2000 l’Assessore avrà

diritto all’indennità di lavoro per intero (qualora invece il contratto preveda l’istituto

dell’aspettativa e il lavoratore non richieda il collocamento in aspettativa, l’indennità di

funzione dell’Amministratore lavoratore dipendente sarà dimezzata).

(2)

Sempre al fine di procedere alla giusta corresponsione delle indennità di carica agli Amministratori Comunali, per gli aventi titolo alle indennità previste dal Testo unico 267/00 smi, da formalizzare successivamente con provvedimento di giunta e/o determinazione dirigenziale da parte del 1° Settore AA.GG – Organi istituzionali, per procedere a regolare impegno di spesa, si segnala che nessuna risposta è pervenuta alla nota del Segretario Generale dott.ssa Antonella Fiore Prot.n.14653 del 08/11/2016, alla nota del sottoscritto Prot.n.3423 del 13/03/2017 e alle note degli Assessori Fanelli-Scorca-Savino Prot.n.3839 del 22/03/2017 e Prot.n.17239 del 29/12/2017.

Tutto ciò perché è giusto effettuare una giusta corresponsione delle indennità di carica agli Amministratori Comunali, sia quando le indennità sono in eccesso, sia quando sono in difetto!

Con Delibera di Giunta n.111 del 30/07/2015 e con Determina Dirigenziale n.62 del 28/08/2015 si approvavano le stesse indennità mensili (lorde) spettanti al Sindaco e ai componenti della Giunta Comunale del 01/04/2010 dell’Amministrazione 2010/2015 nei seguenti importi:

Sindaco € 1.5000,00 Vice Sindaco € 825,00 Assessori € 675,00

già approvati con Delibera di Giunta Comunale n.161/2010 per l’Amministrazione Comunale 2010/2015 e confermati anche dall’Amministrazione Comunale 2015/2020.

Agli stessi importi si deliberava l”obbligo” di ridurre le indennità di funzione ed i gettoni di presenza del 30% rispetto all’importo risultante alla data del 30 giugno 2010 come “sanzione”

per il mancato rispetto di stabilità ai sensi dell’art.7, comma 2 e 3 del D.Lgs.6/9/2011 n.149, visto il mancato Patto di Stabilità 2014, come da Delibera di Consiglio Comunale n.14 del 19/06/2015 con la quale si approvava il rendiconto di Gestione 2014.

Pertanto le indennità deliberate subivano una sanzione del 30% nell’anno 2015 e nell’anno 2016 e venivano rideterminate in questo modo:

Sindaco € 1.050,00 Vice Sindaco € 577,50 Assessori € 472,50

Ma secondo il parere del Consiglio di Stato n.57 del 20/01/2016 (già allegato più volte) nel caso di specifico, il Ministero dell'Economia e delle Finanze aveva chiesto ai Giudici di Palazzo Spada chiarimenti circa il corretto ambito applicativo della sanzione della decurtazione del 30%

delle indennità degli Amministratori, nel caso in cui sia intervenuta una sostituzione delle persone fisiche, che compongono i collegi politici interessati alla decurtazione.

Analizzando la norma in esame, il Consiglio di Stato ricorda che essa dispone testualmente che

"l'ente locale inadempiente, nell'anno successivo a quello dell'inadempienza: .... e) è tenuto a

rideterminare le indennità di funzione ed i gettoni di presenza indicati nell'articolo 82 del citato

testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e successive modificazioni, con una

riduzione del 30 per cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2010", non

indicando esplicitamente a quali Amministratori debbano ridursi i gettoni di presenza e le

indennità di funzione. Pertanto, al fine di individuare gli Amministratori ai quali la norma

faccia riferimento, non possono che soccorrere i principi generali di cui si è detto sopra, tra i

quali vi è per l'appunto quello della personalità della sanzione amministrativa.

(3)

Conclusivamente, la sanzione di cui all'art.31, comma 26, lettera e), legge 12 novembre 2011, n.183, come sostituito dall'art. 1, comma 439, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, sempre secondo il parere del Consiglio di Stato n.57 del 20/01/2016, debba ritenersi riferita specificatamente ai soli Amministratori in carica (nel 2015) nel momento in cui si è verificata la violazione del Patto, non potendosi evidentemente equiparare a questi, unici responsabili dello sforamento, le posizioni degli Amministratori che, in ipotesi, abbiano sostituito i primi e che dunque tale bilancio ed annesso sforamento abbiano ereditato, senza esserne neppure indirettamente responsabili. Una diversa interpretazione incorrerebbe ovviamente in un’evidente violazione del principio di uguaglianza.

Pertanto gli Assessore Fanelli, Savino e Scorca, non presenti in Giunta Comunale nel 2014, anno di sforamento del Patto di Stabilità, non erano soggetti alla sanzione della riduzione del 30% rispetto alle indennità stabilite come da Delibera di Giunta e Determina Dirigenziale.

Sempre al fine di procedere alla giusta corresponsione delle indennità di carica agli Amministratori Comunali, bisogna pertanto integrare il Capitolo 14/0 del Bilancio 2019

“Sindaco, assessori, consiglieri comunali – indennità” con i sei mesi di integrazioni 2015 per i tre nuovi Assessori Comunali del 2015, vale a dire 202,50€/mensili lordi per 6 mesi, vale a dire 1.215€/lordi per Assessore per i tre Assessore Fanelli – Scorca – Savino (Tot. 3.645,00€).

Inoltre, come da nota Prot.n.14653 del 08/11/2016 del Segretario Generale, dott.ssa Antonella Fiore, si richiama quanto riportato dalla Corte dei Conti sez.Lazio n.208/2015 (già allegata): ”Già la Sezione controllo Piemonte (deliberazione n.278/2012), seppure in epoca anteriore alla emanazione della legge Del Rio aveva espresso un analogo principio di carattere generale, affermando che è possibile al Comune virtuoso riespandersi nei limiti di legge nel caso in cui abbia operato una riduzione di emolumenti maggiore di quella imposta dalla soglia legale, trattandosi di “rinunce volontarie ad una parte dell’indennità, che non hanno alcuna influenza sull’ammontare della stessa per gli esercizi successivi”. Ciò costituisce principio applicabile, a parere della Sezione, anche ai fini del computo della predetta invarianza, che andrà calcolata quindi con riferimento all’astratto meccanismo di determinazione dell’indennità prevista in favore degli Amministratori locali nella Tabella A del D.M. n. 119/2000, connesso alla classe demografica di appartenenza del Comune, per poi applicare a tale tetto la riduzione del 10%”.

“Tale principio – scriveva il Segretario Generale, dott.ssa Antonella Fiore – a parere dello scrivente, è applicabile anche al caso in esame di Grumo Appula. (…) in mancanza di altre sanzioni comminate dalla Legge, deve applicarsi l’indennità nella misura fissata, secondo i criteri di cui all’art.82, comma 8, del D.Lgs.18/08/2000, n.267 e gli interventi legislativi successivi, fermo restando l’abbattimento percentuale previsto dalla Legge 266/2005, del 10%

e in base alle singole posizioni lavorative o professionali”.

La stessa Corte dei Conti del Lazio continua affermando quanto segue: “Ne consegue che ove

l'importo dell'indennità di carica del Sindaco, preso come riferimento per calcolare gli

emolumenti spettanti agli amministratori locali, sia stato mantenuto nel tempo, per espressa

volontà dell’Ente locale al di sotto della soglia consentita dalla legge (individuabile in astratto

nella misura di cui al D.M. 119/2000 con la riduzione del 10% ex art. 1, comma 54, della

legge 23 dicembre 2005, n. 266) sussiste la possibilità di rideterminare detta indennità

rielevandola alla misura teorica massima legale, secondo i criteri di cui all’art. 82, comma 8,

del D. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e gli interventi legislativi successivi, fermo restando

l’abbattimento percentuale previsto dalla legge 266/2005, da applicarsi all'ammontare

(4)

dell'indennità risultante alla data del 30/9/2005, secondo gli orientamenti ribaditi dalla costante giurisprudenza contabile”.

Si fa dunque sempre riferimento come indennità del Sindaco (nei Comuni tra i 10.000 e 20.000 abitanti il Vice Sindaco prende il 40% del Sindaco e gli Assessori il 30% del Sindaco) alla Tabella A del D.M. n. 119/2000:

successivamente sostituita dalla seguente “TABELLA A”:

(5)

Dunque al Sindaco di Grumo Appula, paese tra i 10.000 e 20.000 abitanti spetterebbe come da

“Tabella A” un’indennità di 2.893,00€, ma a questa indennità il Sindaco e l’Amministrazione hanno provveduto sia nel 2010, sia nel 2015 ad un taglio del 52%, raggiungendo un’indennità (sempre “lorda”) di 1.500,00€.

Sindaco € 2.893,00 Vice Sindaco € 1.157,20 Assessori € 867,90

Mentre per il Sindaco il taglio volontario è del 52%, per il Vice Sindaco il taglio è del 28,7% e per gli Assessori il taglio è del 22,2%.

La stessa “Tabella A” viene anche ripresa da un’altra sentenza, quella della Corte dei Conti n.35/SEZAUT/2016/QMIG (che si allega) secondo cui:

“(…) non è oggetto di rideterminazione l’indennità di funzione relativa all’esercizio dello status di Amministratore, che spetta nella misura prevista dalla Tabella A del DM 119/2000, con la riduzione di cui all’art.1, comma 54, della L.n.266 del 2005”.

Dunque non spettava alcun taglio e alcuna riderminazione per coloro che avevano scelto di ridursi le indennità rispetto alla “Tabella A”, e nel caso di Grumo Appula sia nel 2010 sia nel 2015 il Sindaco e l’Amministrazione rispetto alla “Tabella A” hanno già effettuato una riduzione di oltre il 20% e, pertanto, non era assolutamente dovuto un ennesimo taglio del 30% dovuto al non rispetto del Patto di Stabilità.

In questo caso, per i sei mesi del 2015 e per l’anno 2016, sempre al fine di procedere alla giusta corresponsione delle indennità di carica agli Amministratori Comunali, bisogna pertanto integrare il Capitolo 14/0 del Bilancio 2019 “Sindaco, assessori, consiglieri comunali – indennità” con 3.645,00€/lordi per Assessore (202,50€/lordi per 18 mesi).

Si allegano i moduli di dichiarazione sostitutiva per gli anni 2015 – 2016 – 2017 –2018 – 2019 per gli aventi titolo alle indennità previste dal Testo unico 267/00 smi, per gli adempimenti previsti dall’art. 14 D.Lgs. 33/13, al fine di una giusta quantificazione dei compensi degli Amministratori, da formalizzare successivamente con provvedimento di giunta e/o determinazione dirigenziale da parte del 1° Settore AA.GG – Organi istituzionali, per procedere a regolare impegno di spesa.

Cordiali saluti

Grumo Appula, 23/04/2019

L’ASSESSORE COMUNALE

(ing.Domenico Savino)

(6)

Il sottoscritto DOMENICO SAVINO, nato a Grumo Appula (BA) il 12/02/1979, Cod.Fisc. SVNDNC79B12E223Y, residente a Binetto (Ba) in Via Estramurale n.50, ai sensi degli artt. 46 e 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, consapevole delle responsabilità e della normativa prevista per gli amministratori pubblici nel D.Lgs. 267/2000 (artt. 81, 82, 83 e 86) e dell’art. 1 del D.M. 25/05/2001 (oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi), in qualità di ASSESSORE

DICHIARO per l’anno 2015

B) di NON ESSERE lavoratore dipendente e di essere iscritto alla seguente forma previdenziale: INPS come LIBERO PROFESSIONISTA, titolare della Ditta “Webinvent di Savino Domenico” con partita I.V.A. n.

07435790725;

F) di non ricoprire cariche in nessun altro Ente Pubblico;

H) di non avere ulteriori altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica

DICHIARO inoltre (ai sensi artt. 21, 47 e 71 D.P.R. 445/2000)

1. Di aver rilasciato dichiarazione in ordine alla insussistenza delle cause di inconferibilità ed incompatibilità previste dal D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39;

2. Di impegnarmi a comunicare tempestivamente ogni variazione ai dati di cui al presente ed a trasmettere la documentazioni inerente le informazioni di cui alle presenti dichiarazioni;

3. Che indennità, rimborsi e compensi dovranno essere liquidati presso:

“BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CASSANO MURGE & TOLVE”

Agenzia di Grumo Appula

IBAN:IT10 J084 6041 5100 0401 2020 307

INTESTATO a SAVINO DOMENICO

Grumo Appula, lì 23/04/2019

In fede

(7)

Il sottoscritto DOMENICO SAVINO, nato a Grumo Appula (BA) il 12/02/1979, Cod.Fisc. SVNDNC79B12E223Y, residente a Binetto (Ba) in Via Estramurale n.50, ai sensi degli artt. 46 e 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, consapevole delle responsabilità e della normativa prevista per gli amministratori pubblici nel D.Lgs. 267/2000 (artt. 81, 82, 83 e 86) e dell’art. 1 del D.M. 25/05/2001 (oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi), in qualità di ASSESSORE

DICHIARO per l’anno 2016

B) di NON ESSERE lavoratore dipendente e di essere iscritto alla seguente forma previdenziale: INPS come LIBERO PROFESSIONISTA, titolare della Ditta “Webinvent di Savino Domenico” con partita I.V.A. n.

07435790725;

F) di non ricoprire cariche in nessun altro Ente Pubblico;

H) di non avere ulteriori altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica

DICHIARO inoltre (ai sensi artt. 21, 47 e 71 D.P.R. 445/2000)

4. Di aver rilasciato dichiarazione in ordine alla insussistenza delle cause di inconferibilità ed incompatibilità previste dal D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39;

5. Di impegnarmi a comunicare tempestivamente ogni variazione ai dati di cui al presente ed a trasmettere la documentazioni inerente le informazioni di cui alle presenti dichiarazioni;

6. Che indennità, rimborsi e compensi dovranno essere liquidati presso:

“BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CASSANO MURGE & TOLVE”

Agenzia di Grumo Appula

IBAN:IT10 J084 6041 5100 0401 2020 307

INTESTATO a SAVINO DOMENICO

Grumo Appula, lì 23/04/2019

In fede

(8)

Il sottoscritto DOMENICO SAVINO, nato a Grumo Appula (BA) il 12/02/1979, Cod.Fisc. SVNDNC79B12E223Y, residente a Binetto (Ba) in Via Estramurale n.50, ai sensi degli artt. 46 e 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, consapevole delle responsabilità e della normativa prevista per gli amministratori pubblici nel D.Lgs. 267/2000 (artt. 81, 82, 83 e 86) e dell’art. 1 del D.M. 25/05/2001 (oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi), in qualità di ASSESSORE

DICHIARO per l’anno 2017

B) di NON ESSERE lavoratore dipendente e di essere iscritto alla seguente forma previdenziale: INPS come LIBERO PROFESSIONISTA, titolare della Ditta “Webinvent di Savino Domenico” con partita I.V.A. n.

07435790725;

F) di non ricoprire cariche in nessun altro Ente Pubblico;

H) di non avere ulteriori altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica

DICHIARO inoltre (ai sensi artt. 21, 47 e 71 D.P.R. 445/2000)

7. Di aver rilasciato dichiarazione in ordine alla insussistenza delle cause di inconferibilità ed incompatibilità previste dal D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39;

8. Di impegnarmi a comunicare tempestivamente ogni variazione ai dati di cui al presente ed a trasmettere la documentazioni inerente le informazioni di cui alle presenti dichiarazioni;

9. Che indennità, rimborsi e compensi dovranno essere liquidati presso:

“BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CASSANO MURGE & TOLVE”

Agenzia di Grumo Appula

IBAN:IT10 J084 6041 5100 0401 2020 307

INTESTATO a SAVINO DOMENICO

Grumo Appula, lì 23/04/2019

In fede

(9)

Il sottoscritto DOMENICO SAVINO, nato a Grumo Appula (BA) il 12/02/1979, Cod.Fisc. SVNDNC79B12E223Y, residente a Binetto (Ba) in Via Estramurale n.50, ai sensi degli artt. 46 e 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, consapevole delle responsabilità e della normativa prevista per gli amministratori pubblici nel D.Lgs. 267/2000 (artt. 81, 82, 83 e 86) e dell’art. 1 del D.M. 25/05/2001 (oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi), in qualità di ASSESSORE

DICHIARO per l’anno 2018

B) di NON ESSERE lavoratore dipendente e di essere iscritto alla seguente forma previdenziale: INPS come LIBERO PROFESSIONISTA, titolare della Ditta “Webinvent di Savino Domenico” con partita I.V.A. n.

07435790725;

F) di non ricoprire cariche in nessun altro Ente Pubblico;

H) di non avere ulteriori altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica

DICHIARO inoltre (ai sensi artt. 21, 47 e 71 D.P.R. 445/2000)

10. Di aver rilasciato dichiarazione in ordine alla insussistenza delle cause di inconferibilità ed incompatibilità previste dal D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39;

11. Di impegnarmi a comunicare tempestivamente ogni variazione ai dati di cui al presente ed a trasmettere la documentazioni inerente le informazioni di cui alle presenti dichiarazioni;

12. Che indennità, rimborsi e compensi dovranno essere liquidati presso:

“BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CASSANO MURGE & TOLVE”

Agenzia di Grumo Appula

IBAN:IT10 J084 6041 5100 0401 2020 307

INTESTATO a SAVINO DOMENICO

Grumo Appula, lì 23/04/2019

In fede

(10)

Il sottoscritto DOMENICO SAVINO, nato a Grumo Appula (BA) il 12/02/1979, Cod.Fisc. SVNDNC79B12E223Y, residente a Binetto (Ba) in Via Estramurale n.50, ai sensi degli artt. 46 e 71 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, consapevole delle responsabilità e della normativa prevista per gli amministratori pubblici nel D.Lgs. 267/2000 (artt. 81, 82, 83 e 86) e dell’art. 1 del D.M. 25/05/2001 (oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi), in qualità di ASSESSORE

DICHIARO per l’anno 2019

A) di ESSERE LAVORATORE DIPENDENTE presso l’Azienda “POSTE ITALIANE S.p.A.” presso PCL/GO/Macro Al SUD – RAM1, con luogo di lavoro in BARI, sede Centro Distribuzione Bari San Paolo, con contratto trimestrale a tempo determinato dal 01/03/2019 al 31/05/2019 categoria di “impiegato” con appartenenza al livello inquadramentale E per lo svolgimento di attività di “portalettere junior”:

A2 - di non essere collocato in aspettativa poiché lo specifico contratto a tempo determinato firmato con Poste Italiane non prevede l’istituto dell’aspettativa, né prevede la possibilità di assenza dal lavoro in coerenza con il vigente CCNL di Poste Italiane SpA per i contratti a tempo determinato;

B) di ESSERE LIBERO PROFESSIONISTA e di essere iscritto alla seguente forma previdenziale: INPS come, titolare della Ditta “Webinvent di Savino Domenico” con partita I.V.A. n. 07435790725;

F) di non ricoprire cariche in nessun altro Ente Pubblico;

H) di non avere ulteriori altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica

DICHIARO inoltre (ai sensi artt. 21, 47 e 71 D.P.R. 445/2000)

13. Di aver rilasciato dichiarazione in ordine alla insussistenza delle cause di inconferibilità ed incompatibilità previste dal D. Lgs. 8 aprile 2013 n. 39;

14. Di impegnarmi a comunicare tempestivamente ogni variazione ai dati di cui al presente ed a trasmettere la documentazioni inerente le informazioni di cui alle presenti dichiarazioni;

15. Che indennità, rimborsi e compensi dovranno essere liquidati presso:

“BANCA DI CREDITO COOPERATIVO CASSANO MURGE & TOLVE”

Agenzia di Grumo Appula

IBAN:IT10 J084 6041 5100 0401 2020 307

INTESTATO a SAVINO DOMENICO

Grumo Appula, lì 23/04/2019

In fede

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