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I vari tipi di sequestro e la figura dell'Amministratore Giudiziario”Mercoledì 18 marzo 2015 dalle 15.00 alle 18.00 Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Sede - Bergamo Rotonda dei Mille
GLI ORGANI DELLA PROCEDURA
2.1 La funzione del Pubblico Ministero dall’attività di indagine propedeutica al sequestro
all’assegnazione del bene confiscato.
2.2 Il Giudice Delegato.
2.3 Gli Organi di Polizia Giudiziaria.
Calogero Gaetano Paci - Procuratore della Repubblica
Aggiunto Tribunale di Reggio Calabria .
LE MISURE DI PREVENZIONE
PATRIMONIALI: CATEGORIE CRIMINOLOGICHE
• SONO APPLICABILI NEI CONFRONTI DI SOGGETTI CHE MANIFESTANO UNA PERICOLOSITA’ GENERICA – PERCHE’ ABITUALMENTE DEDITI A TRAFFICI DELITTUOSI O CHE VIVONO, ALMENO IN PARTE, CON I PROVENTI DI ATTIVITA’
DELITTUOSE;
• OVVERO NEI CONFRONTI DI SOGGETTI PORTATORI DI PERICOLOSITA’
QUALIFICATA, OSSIA LEGATA ALL’APPARTENENZA AD UNA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA;
• ENTRAMBE LE FORME DI PERICOLOSITA’ RICHIEDONO RISPOSTE ORDINAMENTALI NON A FATTI COSTITUENTI REATO BENSI A STILI DI VITA E METODICHE COMPORTAMENTALI CHE SI COLLOCANO AL DI FUORI DEGLI ORDINARI SCHEMI DELLA CIVILE CONVIVENZA E DEL SISTEMA DEMOCRATICO:
IN UN CASO SI TRATTA DI ABITUALE DEDIZIONE AL CRIMINE, ELETTO A FONTE DI SOSTENTAMENTO, NELL’ALTRO DI SCELTE ESISTENZIALI E DI SISTEMATICI COMPORTAMENTI, ANTITETICI ALLE REGOLE DEL CONSORZIO CIVILE, MA PUR ESSI ORIENTATI A LOGICHE DI PROFITTO E DI FACILE ARRICCHIMENTO ( CASS.
SEZ. UN. 4880\2015 );
LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI: NATURA E FUNZIONE
• CON LA RECENTE SENTENZA N. 4880\2015 LE SS.UU. HANNO FISSATO LO STATUTO DELLE MISURE PATRIMONIALI:NATURA PREVENTIVA ASSIMILATA ALLE MISURE DI SICUREZZA, POICHE’ PRESUPPONE LA PERICOLOSITA’ SOCIALE ( ART. 200 CP ), E NON SANZIONATORIA POICHE’ RICHIEDERE UN ACCERTAMENTO DI RESPONSABILITA’ ( ART. 11 PRELEGGI, 2 CP E 25 COST. ); CONSEGUENZE IN ORDINE ALL’APPLICAZIONE DEL REGIME GIURIDICO NEL TEMPO
• GIURISDIZIONALIZZAZIONE, COSTITUZIONALIZZAZIONE ( ARTT. 13,42 ),
• ARMONIZZAZIONE CON I PRINCIPI DELLA CEDU: IL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE E’
CONFORME AI PRINCIPI DEL GIUSTO PROCESSO DI CUI ALL’ ART. 6, COMMA 1, MA NON A QUELLI DELLA MATERIA PENALE DI CUI ALL’ART. 7 PER CUI NON VALGONO PER ESSO I PRINCIPI DI IRRETROATTIVITA’ E DI NE BIS IN IDEM; LA GIURISPUREDENZA DELLA CEDU RICONOSCE CHE LA CONFISCA SERVA A 2 BLOCCARE I MOVIMENTI DEI CAPITALI SOSPETTI”;
CONFORMITA’ AL DIRITTO COMUNE EUROPEO IN MATERIA DI CONFISCA SENZA CONDANNA COME IL PUNTO 29 RISOLUZIONE PARLAMENTO EUROPEO DEL 23 OTTOBRE 2013 O ANCORA LA DIRETTIVA DEL 25 FEBBRAIO 2014 SUI BENI DERIVANTI DA CONDOTTE CRIMINOSE;
• LA LORO FUNZIONE NON CONSISTE SOLTANTO NEL SOTTRARRE LE RICCHEZZE ALLE PERSONE PERICOLOSE, PER EVITARE CHE POSSANO DELINQUERE, MA ANCHE NELL’ELIMINARE DAL CIRCUITO ECONOMICO IL BENE ILLECITAMENTE ACQUISITO PERCHE’ GENETICAMENTE ILLECITO;
UN PO’ DI NUMERI
L’ULTIMA RILEVAZIONE STATISTICA E’ RELATIVA ALL’ANNO 2013
PROCEDIMENTI ISCRITTI: 2850 NORD: 199
CENTRO: 143 SUD: 1254 ISOLE: 926
CASSAZIONE: 328
DEFINITI: 2294
IL PUBBLICO MINISTERO
• HA LA TITOLARITA’ DEL POTERE DI PROPOSTA CHE PUO’ ESSERE ESERCITATO DAL PROCURATORE DISTRETTUALE PER LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI C.D. ANTIMAFIA ( ART. 17, C° 1 ) OVVERO DAL PROCURATORE CIRCONDARIALE PER QUELLE ORDINARIE EX ART. 4, LETT. C ( ART. 17 C° 2 );
• CONDIVIDE QUESTO POTERE CON IL QUESTORE ED IL DIRETTORE DELLA DIA ( ART. 17 C. 1° ) ED E’ RESPONSABILE DELLA TENUTA E DELLA GESTIONE DEL REGISTRO OVE DEVONO ESSERE IMMEDIATAMENTE ANNOTATI I NOMI DELLE PERSONE NEI CUI CONFRONTI VENGONO DISPOSTI ACCERTAMENTI PERSONALI E PATRIMONIALI ( ART. 81 );
• E’ L’UNICO ORGANO CHE SOSTIENE L’ACCUSA INNANZI AL TRIBUNALE CIRCONDARIALE O DISTRETTUALE E NON HA ALCUN POTERE DI VETO VERSO L’INIZIATIVA DEGLI ALTRI TITOLARI DEL POTERE DI PROPOSTA ANCHE SE NON E’ VINCOLATO DALLE LORO CONCLUSIONI IN GIUDIZIO ( CONDIZIONE DI ASIMMETRIA PRIVA DI REGOLAMENTAZIONE LEGISLATIVA CHE TROVA VARI CORRETTIVI NELLA PRASSI MEDIANTE L’ADOZIONE DI PROTOCOLLI DI INTESA TRA I TITOLARI EX ART. 17 );
IL P.M.: SEGUE
• SVOLGE LE INDAGINI “ SUL TENORE DI VITA, SULLE DISPONIBILITA’
FINANZIARIE E SUL PATRIMONIO” NONCHE’ “ SULL’ATTIVITA’ ECONOMICA
…ANCHE ALLO SCOPO DI INDIVIDUARE LE FONTI DI REDDITO”( ART. 19 );
• SI AVVALE “ DELLA GUARDIA DI FINANZA O DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA” LE CONDIZIONI PATRIMONIALI DEI PROPOSTI, DEL CONIUGE E DEI FIGLI NONCHE’
DI COLORO CHE NELL’ULTIMO QUINQUENNIO VI HANNO CONVISSUTO, ACCERTANDO LA TITOLARITA’ DI LICENZE O CONCESSIONI, LA RISCOSSIONE DI CONTRIBUTI PUBBLICI, NONCHE’ LA DISPONIBILITA’ DI CONTI BANCARI;
• NON DISPONE DEI POTERI TIPICI DI ACCERTAMENTO PREVISTI DAL CPP, AD ACCEZIONE DEL SEQUESTRO DI DOCUMENTI CHE PUO’ DELEGARE ALLA P.G. E DELLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATE ESCLUSIVAMENTE PER CONTROLLARE LA REGOLARE ESECUZIONE DELLE MISURE PERSONALI E SENZA ALCUN VALORE PROCESSUALE ( ART. 78 );
• HA NECESSITA’ DI ACCEDERE AL PATRIMONIO INFORMATIVO, INDIZIARIO E PROBATORIO DEL PROCEDIMENTO PENALE MA A QUESTO PUO’ DARE ORIGINE DAGLI ELEMENTI ACQUISITI IN SEDE DI INDAGINE DI PREVENZIONE.
IL P.M.: SEGUE
• ESERCITA L’AZIONE DI PREVENZIONE INDIPENDENTEMENTE DALL’AZIONE PENALE ( ART. 29 ) E PUO RICHIEDERE IL SEQUESTRO DI BENI GIA’ SOTTOPOSTI A SEQUESTRO PENALE ( 30 );
• PUO’ RICHIEDERE LA MISURA PATRIMONIALE DISGIUNTAMENTE DA QUELLA PERSONALE ED ANCHE IN CASO DI MORTE DEL PROPOSTO, PURCHE’ NEL QUINQUENNIO ( ART. 18 );
• PUO’ RICHIEDERE IL SEQUESTRO DEI BENI DEI QUALI IL PROPOSTO DISPONE, DIRETTAMENTE OD INDIRETTAMENTE, QUANDO IL LORO VALORE E SPROPORZIONATO RISPETTO AL REDDITO DICHIARATO OVVERO QUANDO SI HA MOTIVO DI RITENERE, SULLA BASE DI SUFFICIENTI INDIZI, CHE GLI STESSI SIANO IL FRUTTO DI ATTIVITA’ ILLECITE O NE COSTITUISCANO IL REIMPIEGO ( ART. 20 );
• PUO’ RICHIEDERE D’URGENZA IL SEQUESTRO SE VI E’ IL CONCRETO PERICOLO CHE I BENI VENGA DISPERSI, SOTTRATTI OD ALIENATI ( ART. 22 );
• PUO RICHIEDERE IL SEQUESTRO O LA CONFISCA DEL VALORE EQUIVALENTE DEI BENI CHE IL PROPOSTO DISPERDE, DISTRAE, OCCULTA O SVALUTA OVVERO CHE HA CEDUTO LEGITTIMAMENTE A TERZI DI BUONA FEDE ( ART. 25 ), SALVO CHE SIA DIMOSTRATA ( IN CONCRETO O PER PRESUNZIONE )LA FITTIZIETA’ DEL TRASFERIMENTO ( ART. 26 ) ;
IL P. M. : ONERI PROBATORI
• DEVE DIMOSTRARE LA CORRELAZIONE TEMPORALE TRA EPOCA DELL’ACQUISTO DEL BENE E MANIFESTAZIONE DELLA PERICOLOSITA’ DEL PROPOSTO;
• NON OCCORRE DIMOSTRARE ANCHE L’ATTUALITA’ DELLA PERICOLOSITA, TANT’E’
CHE LA CONFISCA PUO’ COLPIRE ANCHE IL PATRIMONIO DEL DECEDUTO SUL QUALE SI OGGETTIVIZZA LA PERICOLOSITA’ CHE DIVENTA UNA CARATTERISTICA INDEFETTIBILE DEL BENE E NE GIUSTIFICA LA SUA SOTTRAZIONE DAL CIRCUITO ECONOMICO ( SS.UU.4880\2015 );
• LA PERICOLOSITA’ SEGNA LA “ MISURA TEMPORALE “ DELL’ABLAZIONE SICURAMENTE CON RIFERIMENTO ALLA PERICOLOSITA’ GENERICA CHE DOVRA’
ESSERE DIMOSTRATA ATTRAVERSO INCONTROVERTIBILI PARAMETRI DI RIFERIMENTO;
• MAGGIORMENTE PROBLEMATICA E’ LA INDIVIDUAZIONE DELLA “ MISURA TEMPORALE” CON RIFERIMENTO ALLA PERICOLOSITA’ QUALIFICATA CHE NORMALMENTE INVESTE L’INTERO PERCORSO ESISTENZIALE DEL PROPOSTO: IN TAL CASO LA CONFISCA POTRA’ COMPRENDERE TUTTI I BENI DEI QUALI IL SOGGETTO NON E’ IN GRADO DI GIUSTIFICARE LA LEGITTIMA PROVENIENZA,
• L’EVASIONE FISCALE PUO’ SCRIMINARE LA SPROPORZIONE?
IL P.M.: STRUMENTI PREVENTIVI DI BONIFICA
• PUO RICHIEDERE AL TRIBUNALE, MA SOLO PER I SOGGETTI INDICATI ALLE LETT. C,D,E,F,G,H, L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA PER CINQUE ANNI DEI BENI PERSONALI DI TALI SOGGETTI LA CUI LIBERA DISPONIBILITA’ PUO’ AGEVOLARE L’ATTIVITA’ SOCIALMENTE PERICOLOSA ( ART. 33 );
• PUO RICHIEDERE PER SEI MESI L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DEI BENI CONNESSI AD ATTIVITA’ ECONOMICHE QUANDO IL LIBERO ESERCIZIO DI TALI ATTIVITA’ PUO’ AGEVOLARE L’ATTIVITA’ DEL PROPOSTO, OVVERO QUANDO SI TRATTA DI ATTIVITA’ SOTTOPOSTE A CONDIZIONI DI ASSOGGETTAMENTO O DI INTIMIDAZIONE;
• L’ESITO PUO ESSERE LA RICHIESTA DI CONFISCA O LA RESTITUZIONE;
CASO DEL PORTO DI PALERMO
IL GIUDICE DELEGATO
• SOVRINTENDE ALL’ATTIVITA’ DELL’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO, AUTORIZZANDONE GLI ATTI DI GESTIONE E PROPONENDONDONE LA REVOCA AL TRIBUNALE IN CASO DI GRAVI IRREGOLARITA’ O INCAPACITA’ ( ART. 35 );
• FONDAMENTALE E’ IL RUOLO DEL GD CON RIFERIMENTO ALLA RELAZIONE CHE L’A.G. DEVE PRESENTARE ENTRO TRENTA GIORNI ( C.D. BUSINESS PLAN ) DALLA SUA NOMINA SULLA CONSISTENZA DEI BENI E SOPRATTUTTO, IN CASO DI
GESTIONE DI AZIENDE, SULLA DELINEAZIONE DEGLI ELEMENTI PER
DIMOSTRARE LA CONCRETA POSSIBILITÀ DI UNA PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE CHE VA OPERATA TENENDO ANCHE CONTO DELLA
CARATTERIZZAZIONE DELLA STESSA CON IL PROPOSTO ED I SUOI FAMILIARI, DELL’AMBIENTE E DELLE MODALITA’ CON CUI E’ ESERCITATA, DELLA FORZA LAVORO IMPIEGATA, DELLA CAPACITA’ PRODUTTIVA E DEL MERCATO DI RIFERIMENTO;
• QUESTA RELAZIONE SI RIVELA UNA PREZIOSA FONTE DI INFORMAZIONI NON SOLO PER IL TRIBUNALE MA ANCHE PER IL PUBBLICO MINISTERO, PERCHE’ IL 2° C. DELL’ART. 36, COME L’ART. 34, COMMA 6, PREVEDONO CHE L’A.G. DEBBA INDICARE ULTERIORI BENI CHE SIANO ORIGINARIAMENTE SFUGGITI AL SEQUESTRO;
IL G.D.: GESTIONE DEI BENI CONFISCATI
• IL GD HA IL FONDAMENTALE COMPITO DI IMPARTIRE LE DIRETTIVE PIU’ IDONEE PER LA GESTIONE DEI BENE SEQUESTRATO, COINVOLGENDO L’AGENZIA NAZIONALE PER COADIUVARE L’A.G. PER LA MIGLIORE UTILIZZAZIONE DEL BENE IN VISTA DELLA DESTINAZIONE OD ASSEGNAZIONE ( ARTT. 40,38);
• NEL CASO DI SEQUESTRO DI AZIENDE, IL G.D. RICEVE LA RELAZIONE DELL’A.G. ( ENTRO SEI MESI ) ED INSIEME AL TRIBUNALE VALUTA SE SUSSISTONO LE CONCRETE PROSPETTIVE DI PROSECUZIONE DELL’IMPRESA, SENTITO ANCHE IL PUBBLICO MINISTERO ( ART. 41 ); SE QUESTE MANCANO SI DISPONE LA MESSA IN LIQUIDAZIONE DELL’IMPRESA;
• FISSA L’UDIENZA DI VERIFICA DEI CREDITI, AMMETTE QUELLI CHE HANNO UN FONDAMENTO LEGALE E NON SIANO STRUMENTALI ALL’ATTIVITA’ ILLECITA O A QUELLA CHE NE COSTITUISCE IL FRUTTO OD IL REIMPIEGO, COMPONE LO STATO PASSIVO E LO RENDE CON DECRETO ESECUTIVO ( ART. 59 ) E NE DISPONE IL PAGAMENTO PREVIA LIQUIDAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI SINO AL CONCORSO DEI CREDITI ( ART. 60 );
• LA CONFISCA DEFINITIVA
UN CASO RECENTE : IL CASO MALARA
• GIUSEPPE MALARA VIENE ARRESTATO PER PARTECIPAZIONE AD ASSOCIAZIONE MAFIOSA PERCHE NELLA SUA ATTIVITA’ DI IMPRENDITORE EDILE AVREBBE FORNITO UN CONTRIBUTO ALL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE PARTECIPANDO ALLA SPARTIZIONE DEI LAVORI EDILI NELLA ZONA GEBBIONE DI REGGIO CALBRIA ESEGUENDO LE DIRETTIVE DEI FRATELLI LABATE;
• VIENE TRATTO A GIUDIZIO PER IL DELITTO DI INTESTAZIONE FITTIZIA DEI BENI ( ART. 12 QUINUIES DL. 306\92 ) MA DA QUESTA IMPUTAZIONE VIENE ASSOLTO;
• DAL PROCEDIMENTO PENALE EMERGONO ALCUNE CONVERSAZIONI DA CUI SI RILEVA CHE IL MALARA, ORIGINARIMANETE UN SEMPLICE OPERAIO, SI ERA AFFERMATO GRAZIE AI FRATELLI LABATE CHE LO FACEVANO LAVORARE NELLE AREE DI LORO INFLUENZA E SECONDO I RAPPORTI DA LORO GESTITI CON ALTRE COSCHE TERRITORIALI;
• IL P.M. HA RICOSTRUITO L’ASCESA IMPRENDITORIALE EL MALARA CARATTERIZZATA ESSENZIALMENTE DALLA SISTEMATICA E PROGRAMMATA DEGLI OBBLIGHI FISCALI E CONTRIBUTIVI CONNESSI ALL’ATTIVITA’ DI COSTRUTTORE EDILE – SVOLTA DAL 1978 AL 1995 SENZ DICHIARARE ALCUN REDDITO DI IMPRESA - CON CONSEGUENTE REALIZZAZIONE DI PROVVISTA FINANZIARIA ILLECITA;
IL CASO MALARA: SEGUE
• IN QUESTO ARCO DI TEMPO IL MALARA REALIZZERA’ BEN 24 IMMOBILI OGGETTO DI ALTRETTANTE COMPRAVENDITE, SENZA NEPPURE AVERE ATTIVATO UNA PARTITA IVA ( CHE AVVERRA’ SOLTANTO NEL 1994 ), SENZA ALCUN DENUNCIA DI ASSUNZIONE DI DIPENDENTI, CHE AVVERRA’ SOLTANTO NEL 2012, E CON LA PRIMA DICHIARAZIONE DI REDDITO DI IMPRESA FATTA NEL 1997;
• IL TRIBUNALE HA CONFISCATO DIVERSE SOCIETA’, NUMEROSI IMMOBILI E VARI RAPPORTI BANCARI E FINANZIARI E NON HA DATO ALCUN RILIEVO SCRIMINANTE ALL’AMMISSIONE DELL’EVASIONE FISCALE POICHE’ LA STESSA E’
STATA CONSIDERATA INDICE CERTO DELL’ORIGINE ILLECITA DELLA PROVVISTA INVESTITA NELL’ARCO DI OLTRE TRENT’ANNI DI ATTIVITA’ IMPRENDITORIALE ESERCITATA CON IL SOSTEGNO DELL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE
