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RETI DI CALCOLATORI II

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Academic year: 2021

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RETI DI CALCOLATORI II

Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

Ing. DANIELE DE CANEVA

RETI DI CALCOLATORI II

Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

a.a. 2009/2010

ARGOMENTI DELLA LEZIONE

ROUTING DINAMICO oOSPF

oBGP

ROUTING BROADCAST oN VIE

oFLOODING oRPF

oALBERO DI COPERTURA

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

Sviluppato nel 1959 da Dijkstra

1. a tutti i percorsi associato un costo infinito 2. si definisce come working node il nodo di origine 3. ciclo che termina quando tutti i nodi hanno etichetta

permanente:

I. aggiorna il costo dei nodi adiacenti al working node II. tra tutti i nodi con etichetta non permanente si

definisce come working node quello con costo minore e si contrassegna la sua etichetta come permanente

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROU

TING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

(2)

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROU

TING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROU

TING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

(3)

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROU

TING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

ROUTING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST ROU

TING DINAMICO

ALGORITMO SHORTEST PATH FIRST

(4)

ROUTING DINAMICO

OSPF

 Sviluppato per dare risposta ai grossi problemi di scalabilità e velocità di convergenza del protocollo RIP

 1988 l’IETF iniziò a lavorare su OSPF (Open Shortest Path First), standardizzato nel 1990 con RFC 2338

 Attualmente alla versione 2, è utilizzato dagli ISP di livello superiore

ROUTING DINAMICO -OSPF

OBIETTIVI PERSEGUITI DALL’IETF:

 basato su standard aperto

 diverse metriche

 dinamico e rapido

 routing basato su tipo del servizio (type of service IP)

 funzionalità rimossa in seguito

 supporto per sistemi gerarchici

 sicurezza

ROUTING DINAMICO -OSPF

CARATTERISTICHE

 triggered updates incrementali

 anche periodico (30 min) per robustezza

 classless

 metrica: non viene imposta una politica dei pesi, costi definiti dall’amministratore

 hop

 capacità del link = inverso della banda dell’interfaccia

 sicurezza: possibile autenticazione

 password in chiaro

 firma MD5 con numeri di sequenza per protezione da attacchi ripetuti

ROUTING DINAMICO -OSPF

CARATTERISTICHE

 multipath load balancing: fino a 16 equal-cost route per ogni destinazione (utilizzati 4 di def)

 supporto multicast: MOSPF

 instradamento gerarchico

 riconosce aree e AS

ROUTING DINAMICO -OS

SVANTAGGI

 memoria: più memoria per contenere topologia e tabella routing

 carico computazionale: richiede extra CPU

ROUTING DINAMICO -OS

GERARCHIA

gerarchia a 2 livelli: backbone + aree

area 0

(5)

ROUTING DINAMICO -OSPF

AREE

CARATTERISTICHE:

non si sovrappongono

la topologia di un’area è invisibile all’esterno

tutte le aree sono collegate alla dorsale

ROUTING DINAMICO -OSPF

ROUTING DINAMICO -OSPF

4 CLASSI DI ROUTER

internal router: completamente interno a un’area

border router: collegamento tra 2 o più aree

backbone router: appartiene alla dorsale

boundary router: router di confine con altri AS

 le classi possono sovrapporsi! es. router di confine sono anche di dorsale

ROUTING DINAMICO -OSPF

3 TIPI DI PERCORSO

intra-area: il router sorgente conosce già il percorso più breve

inter-area: dalla sorgente alla dorsale, attraverso alla dorsale, fino alla destinazione

inter-AS

ROUTING DINAMICO -OS

ROUTER ID

ID univoco su tutta la rete

criteri di scelta dell’ID:

1. l’indirizzo IP più alto sulle interfacce di loopback del

ROUTING DINAMICO -OS

SCAMBIO LSA

lo scambio di LSA avviene tra nodi adiacenti

 non equivale a dire vicini

 una coppia di router devono creare un’adiacenza per essere considerati “neighbors” e scambiare LSA

(6)

ROUTING DINAMICO -OSPF

SCAMBIO LSA

Per ottenere adiacenza:

numero area

tempi di hello e dead sulle interfacce connesse

password preconfigurata (se presente)

area stub flag che indica il tipo di area

dimensione massima MTU sulle interfacce

ROUTING DINAMICO -OSPF

SCAMBIO LSA

raggiunto il two-way state si verifica un processo di elezione

ROUTING DINAMICO -OSPF

SCAMBIO LSA

Per evitare inefficienza viene creato un design client/server per ogni segmento di broadcast

 fanno eccezione i point to point WAN

Designated router: nodo che mantiene le informazioni aggiornate di topologia e le propaga in tutto il segmento di broadcast

Backup designated router: per fault tollerance in caso di guasto del designated router

 se DR cade viene sostituito e si elegge un nuovo BDR

Drothers: tutti gli altri nodi

ROUTING DINAMICO -OSPF

ELEZIONE DEL DR

il router con più alta priorità (su 8 bit da 0 a 255, def 1)

 se uguale a zero il router viene escluso dall’elezione

a parità di priorità si sceglie il router con ID più alto

ROUTING DINAMICO -OS

POST-ELEZIONE DEL DR

! un router può fare capo a più DR/BDR se si affaccia su diversi segmenti broadcast

si formano coppie master-slave che portano alla

ROUTING DINAMICO -OS

POST-ELEZIONE DEL DR

In caso di caduta di un collegamento:

1. il router avvisa il DR (multicast 224.0.0.6) 2. il DR propaga l’info agli altri router del segmento

(multicast 224.0.0.5)

(7)

ROUTING DINAMICO -OSPF

POST-ELEZIONE DEL DR ROU

TING DINAMICO -BGP

ROUTING TRA AS

Protocolli diversi per ragioni:

politico-amministrative

scalabilità

prestazioni

ROUTING DINAMICO -BGP

BGP

Attualmente utilizzata la versione 4

 definita nelle RFC da 1771 a 1774

 std de facto per il routing tra AS

Scopi:

• ottenere info raggiungibilità dagli AS confinanti

• propagare tali info all’interno della propria rete

• determinare i precorsi più brevi verso tali destinazioni

ROUTING DINAMICO -BGP

BGP

Caratteristiche:

utilizza sessioni TCP semipermanenti sulla porta 173

 le connessioni tra i router non corrispondono necessariamente a collegamenti fisici

le destinazioni non sono host ma prefissi CIDR

eBGP per scambio dei prefissi

iBGP per inoltro delle info dentro l’AS

ROUTING DINAMICO -BG

BGP ROU

TING DINAMICO -BG

BGP

“route BGP”: prefisso + attributi

tra cui:

AS_PATH: elenco degli AS attraversati

(8)

ROUTING DINAMICO -BGP

BGP

Scelta tra percorsi alternativi:

attributo di preferenza locale: assegnato

dall’amministratore, si sceglie valore preferenza più alto

AS_PATH più breve: hop come metrica

next hop più vicino

 hot potato routing

identificatori BGP

! Nella realtà è più complesso di così

ROUTING DINAMICO -BGP

BGP

Politiche di instradamento:

solo il traffico che ha origine e/o destinazione in una rete cliente

accordi di peering: negoziati privati tra ISP

ROUTING DINAMICO -BGP

MULTIPATH ROUTING? BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

Scopo: inviare pacchetto a tutti i nodi

Tecniche:

UNICAST a N VIE: semplice ma inefficiente, certi segmenti della rete verranno attraversati più volte

 es. origine connessa con singolo segmento questo vedrà N pacchetti, uno per destinazione

! richiede conoscenza dell’indirizzo di tutti i destinatari (propagato in broadcast?)

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

FLOODING CONTROLLATO: ogni nodo invia copia ai propri vicini tranne a quello dal quale ha ottenuto il pacchetto

! in caso di cicli si ottiene broadcast storm

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

FLOODING CONTROLLATO: ogni nodo invia copia ai propri vicini tranne a quello dal quale ha ottenuto il pacchetto

! in caso di cicli si ottiene broadcast storm

(9)

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

FLOODING CONTROLLATO: ogni nodo invia copia ai propri vicini tranne a quello dal quale ha ottenuto il pacchetto

! in caso di cicli si ottiene broadcast storm

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

FLOODING CONTROLLATO

o NUMERO DI SEQUENZA: il nodo origine inserisce un identificatore e un numero di sequenza

 i destinatari possono discriminare se è pacchetto ripetuto e quindi se devono inoltrarlo o meno

! deve mantenere una lista dei pacchetti visti

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

FLOODING CONTROLLATO

o REVERSE PATH FORWARDING (RPF) (detto anche RPB Reverse Path Broadcast):

1. pacchetto inoltrato su tutte le uscite tranne quella dalla quale ho ricevuto il pacchetto 2. l’inoltro avviene solo se il pacchetto è pervenuto

dal percorso più breve che collega origine al nodo

 non è necessario conoscere tutto il percorso da sorgente a nodo, è sufficiente sapere quale interfaccia fa parte del percorso più breve

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

Con flooding controllato evitati i broadcast storm ma permane l’inefficienza legata a pacchetti ripetuti

! consumo di banda e CPU

BROADCAST CON ALBERO DI COPERTURA

assenza di cicli

 albero di copertura minimo: albero per il quale la somma dei costi associati ai lati è minima

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

BROADCAST CON ALBERO DI COPERTURA

 tutti i pacchetti di broadcast seguono sempre l’albero, indipendentemente dalla sorgente

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

BROADCAST CON ALBERO DI COPERTURA

 tutti i pacchetti di broadcast seguono sempre l’albero, indipendentemente dalla sorgente

(10)

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

BROADCAST CON ALBERO DI COPERTURA

! il problema si sposta sulla creazione dell’albero e sul suo mantenimento/aggiornamento

o APPROCCIO BASATO SUL CENTRO

1. viene stabilito un nodo che sarà la radice dell’albero

2. ogni nodo invia alla radice un messaggio di adesione

 si procede per innesti

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING BROADCAST ROUTING

BROADCAST ROUTING

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