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2021_11_19_Relazione integrativa (1814 KB)

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Academic year: 2022

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(1)

Mastergroup S.r.l.

viale Carducci, 27 - 31015 Conegliano (TV)

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Comm.

9100/21

Data : 04/11/2021

Revisione n° : 00 Relazione Integrativa ING.MARTINI ING.M.TONA ING.M.TONA Pag.1/10 Eseguito Verificato Approvato

Settore Ambiente Settore Ambiente Settore Ambiente Settore Ambiente

R R EL E LA AZ ZI IO ON N E E I I N N TE T EG G RA R A T T IV I V A A

A A L L L L O O S S T T U U D D I I O O P P R R E E L L I I M M I I N N A A R R E E A A M M B B I I E E N N T T A A L L E E

PE P ER R

M M O O D D I I F F I I C C A A I I M M P P I I A A N N T T O O E E S S I I S S T T E E N N T T E E D D I I R R E E C C U U P P E E R R O O R R I I FI F I UT U TI I N N ON O N P P ER E RI I CO C OL L OS O S I I – – VE V ER RI IF FI IC CA A

A A SS S SO OG GG G E E T T T T A A BI B IL L I I TA T A’ ’ AL A L L L A A V. V . I I . . A. A .

CA C AN N T T I I ER E RE E D D I I V V OL O L P P A A GO G O D D E E L L MO M ON NT TE E L L L L O O

Superbeton Spa

Via Antiga - Volpago del Montello – TV

(2)

Settore Ambiente

I

INNDDIICCEE

0

0 PPrreemmeessssaa ... 3 3 1

1 DDeessccrriizziioonnee mmooddiiffiicchhee... 3 3 3 3 SSiittuuaazziioonnee aattttuuaallee ... 6 6 4 4 VVaalluuttaazziioonnee iimmppaattttii ... 8 8 5 5 CCoonncclluussiioonnii ... 1100

(3)

Settore Ambiente

Comm. 9100/21 Relazione integrativa 3/10

0 0 P P r r e e m m e e s s s s a a

Il presente elaborato viene predisposto al fine di riassumere le modifiche apportate allo stabilimento Superbeton di Volpago del Montello dal 2012, anno di presentazione della domanda di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A., ad oggi.

Si illustrerà quindi lo stato di fatto in modo da poter correttamente valutare gli eventuali impatti che il progetto di incremento del quantitativo di rifiuti non pericolosi trattabili in impianto può avere sull’ambiente circostante.

1 1 D De es sc cr ri iz zi io o ne n e m m od o di if fi ic c h h e e

Nel 2017 sono stati portati a termine i lavori di adeguamento all’art. 39 del Piano di Tutela della Acque della Regione Veneto. I lavori sono stati eseguiti secondo quanto autorizzato dalla Provincia di Treviso e seguendo quanto previsto dal progetto presentato agli Enti nel 2013 assieme ai documenti integrativi per lo Screening V.I.A..

I lavori sono consistiti nel realizzare, nel settore 4 dello stabilimento, un sistema di raccolta acque costituito da caditoie/pozzetti e tubazioni interrate di collegamento. Tale settore è quello occupato dall’impianto di selezione e vagliatura dei rifiuti non pericolosi (scarti di ghiaia e pietrisco, scarti di ceramica, materiali da costruzione, materiali a base di cemento, miscele bituminose, terre e rocce, ecc). Il settore risultava pavimentato ma privo di un sistema di raccolta e gestione delle acque di dilavamento.

E’ stato inoltre pavimentato il settore 6, dedicato al deposito dei materiali in uscita dall’impianto di trattamento (selezione e vaglio), e creato il relativo sistema di raccolta acque. Come da progetto e da autorizzazione la pavimentazione è stata così realizzata (dall’alto verso il basso):

- 50/60 cm di misto stabilizzato riciclato;

- 20/30 cm di sabbia;

- TNT di grammatura non inferiore ai 250 g/mq;

- Telo HDPE da 2 mm inclinato (pendenza di circa l’1%) convogliante verso un pozzetto di raccolta.

- TNT di grammatura non inferiore ai 250 g/mq;

- Terreno in posto.

Il telo HDPE consente di bloccare l’acqua meteorica nel suo flusso verso il basso che quindi può essere raccolta tramite i pozzetti e le tubazioni interrate che sono stati installati.

(4)

Settore Ambiente

Le acque raccolte nel settore 4 e nel settore 6 vengono convogliate in un pozzettone dotato di pompa che, tramite condotta interrata, invia le acque al chiarificatore esistente (P2).

Per i suddetti lavori è stato presentato il Certificato di Regolare Esecuzione.

Contestualmente ai lavori di adeguamento al PTA la Ditta ha pavimentato anche una ulteriore piccola porzione adiacente al settore 4. Per tali lavori è stata presentata relativa pratica edilizia: CILA , Comunicazione di fine lavori, Certificato di Collaudo.

PAVIMENTATA

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Settore Ambiente

Comm. 9100/21 Relazione integrativa 5/10

La pavimentazione è stata realizzata in modo che le acque di dilavamento scolino verso i pozzetti di raccolta presenti nel settore 4 e da qui possano essere inviate al chiarificatore P2 come sopra descritto. La Ditta ha provveduto ad inviare una Comunicazione alla Provincia di Treviso della suddetta modifica non sostanziale dell’AUA in essere (Decreto n°70/2017).

La pavimentazione si è resa necessaria al fine di poter installare un nuovo macchinario che integra l’impianto di vagliatura e selezione di rifiuti. Si tratta di un macchinario che consente di separare, in modo automatizzato, legno e plastiche dai rifiuti da recuperare, attività che prima richiedeva la presenza di personale. La Ditta è stata autorizzata alla modifica impiantistica con Decreto n°276/2017. Per tale intervento sono stati prodotti e consegnati la Dichiarazione di fine lavori, il Certificato di Regolare esecuzione, il Collaudo funzionale dell’impianto e la Comunicazione di avvio impianto.

Gli altri impianti presenti nel sito della Cava Bombarda:

• impianti inerti,

• impianto produzione calcestruzzo

sono rimasti invariati. Negli anni sono stati eseguiti i lavori di manutenzione necessari a garantire il buon funzionamento degli impianti, l’efficienza e la sicurezza.

(6)

Settore Ambiente

3 3 S S i i t t u u a a z z i i o o n n e e a a t t t t u u a a l l e e

All’interno della cava sono presenti due impianti di selezione e lavaggio inerti, un impianto per la produzione di calcestruzzo (con recupero ceneri), l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi, l’impianto per lavaggio automezzi, magazzini/depositi, uffici.

L’impianto di recupero rifiuti originario è costituito da tramoggia di carico, alimentatore vibrante primario, vaglio vibrante sgrossatore, mulino, estrattore vibrante e una serie di nastri trasportatori che consentono di trasferire i materiali, separati in base alle granulometrie, in cumuli distinti. E’ presente un deferrizzatore per l’eliminazione del ferro.

L’impianto è stato integrato con un impianto che consente la separazione delle frazioni indesiderate (legno e plastica) in modo del tutto automatico, senza la presenza di alcun operatore. Il nuovo impianto è costituito da: stazione di aspirazione e separazione delle frazioni indesiderate, pedana vibrante, pompa di aspirazione, condotto di aspirazione, scivolo di espulsione degli scarti. Il flusso d’aria in aspirazione separa il materiale estraneo dagli inerti sollevandolo verso la stazione di aspirazione, un nastro trasportatore intercetta il materiale di scarto e lo trasporta nella canala di scarico. Per i dettagli tecnici si rimanda alla documentazione consegnata in precedenza agli Enti e già agli atti.

Per quanto riguarda la gestione, la raccolta e il trattamento delle acque di dilavamento si rimanda alla Tavola A1 (allegato E5_9067 Acque) che consente di avere una visione generale del sistema adottato all’interno dello stabilimento di Volpago. Di seguito se ne riporta un estratto.

Tutti i settori in cui è stata convenzionalmente suddivisa l’area dello stabilimento sono pavimentati e dotati di sistema di raccolta delle acque di dilavamento. Le acque raccolte vengono riutilizzate nel ciclo produttivo e quindi non vi è scarico di acque meteoriche.

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Settore Ambiente

Comm. 9100/21 Relazione integrativa 7/10

Le acque di dilavamento del settore 1, dove si trovano anche il settore di conferimento dei rifiuti in ingresso e l’impianto di calcestruzzo con il recupero delle ceneri, vengono raccolte in delle vasche, inviate al chiarificatore P1 e reimpiegate nel ciclo produttivo. Le acque di lavaggio mezzi, dopo essere state depurate, vengono inviate nel canale Antiga (come da Autorizzazione).

Le acque meteoriche che cadono sul settore 2 vengono raccolte in una vasca, inviate al chiarificatore P1 e riutilizzate. Medesimo trattamento è riservato anche alle acque di lavaggio impiegate nell’impianto di lavorazione inerti presente nel settore 2.

Le acque di dilavamento del settore 3 vengono raccolte in delle vasche, inviate al chiarificatore P2 e reimpiegate. Stesso percorso seguono anche le acque di lavaggio impiegate nell’impianto di lavorazione inerti presente nel settore 3.

Le acque meteoriche ricadenti nel settore 4 vengono raccolte in alcuni pozzetti, inviate al chiarificatore P2 e riutilizzate nel ciclo produttivo.

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Settore Ambiente

Le acque di dilavamento del settore 5 , area di messa in riserva funzionale all’impianto di recupero rifiuti, convogliano in una vasca di raccolta e da qui vengono inviate al chiarificatore P1 per essere reimpiegate.

Le acque di dilavamento del settore 6, area di stoccaggio dei materiali in uscita dall’impianto di recupero rifiuti, vengono raccolte in alcuni pozzetti, inviate al chiarificatore P2 e riutilizzate nel ciclo produttivo.

La Ditta è autorizzata allo scarico delle acque provenienti dagli impianti di lavorazione inerti in caso di arresto dei chiari-flocculatori a condizione che non vi sia impiego di sostanze e reattivi chimici nel ciclo di lavorazione.

4 4 V Va al lu u ta t az zi io on ne e i im m pa p at tt ti i

Le valutazioni sui possibili impatti ambientali del progetto in esame, riportate nella relazione “Descrizione progetto e Studio Preliminare Ambientale” (datata 09/08/2021) e nei documenti prodotti dalla Ditta nel 2012 e successivamente nelle integrazioni del 2013 e degli anni seguenti, sono da ritenersi valide ed attuali.

Infatti, come dichiarato dalla Ditta e descritto nei paragrafi precedenti, le uniche modifiche intercorse dal 2012 ad oggi sono il posizionamento del macchinario per la separazione delle frazioni plastiche/legnose dai rifiuti, la pavimentazione del settore 6 e la realizzazione del sistema di raccolta acque meteoriche del settore 4 e 6.

Il progetto di adeguamento al PTA (pavimentazione settore 6 e sistema raccolta settori 4 e 6), così come è stato realizzato, era già stato presentato dalla Ditta agli Enti nel 2013 e da quel momento in poi era stato sempre preso in considerazione per valutare i possibili impatti sull’ambiente. Il suddetto progetto è stato recepito anche nelle considerazioni e valutazioni della Commissione VIA che hanno portato poi alla decisione finale di escludere l’intervento di aumento del quantitativo di rifiuti dalla procedura di VIA.

Nell’allegato al Decreto n° 1/2014 viene infatti riportata la descrizione dettagliata del progetto di adeguamento al PTA e di tutto il sistema di gestione delle acque meteoriche, attualmente presente.

Da quanto sopra si evince che le valutazioni e le considerazioni sugli impatti ambientali sono attuali e ancora validi e non necessitano di ulteriori approfondimenti a seguito della realizzazione degli interventi di adeguamento al PTA.

(9)

Settore Ambiente

Comm. 9100/21 Relazione integrativa 9/10

L’inserimento dell’impianto di separazione legno/plastica dai rifiuti (progetto del 2017) non comporta alcuna variazione o ricaduta sulla componente acqua e sul suolo. L’impianto è infatti posizionato su un’area pavimentata, dotata di sistema di raccolta acque; i rifiuti provenienti dalla selezione vengono accumulati in cassoni scarrabili in modo da impedire il dilavamento meteorico degli stessi e separarli dal contatto diretto con il suolo. Come dimostrato nella documentazione progettuale consegnata agli Enti, il chiarificatore P2, al quale confluisce l’acqua di dilavamento dell’area del nuovo impianto, è in grado di trattare anche questo incremento di volume di acqua.

Il nuovo impianto non ha pertanto impatti negativi sulle acque superficiali, sotterranee, suolo e sottosuolo.

I rifiuti originatesi dalla separazione automatica venivano già prodotti anche prima dell’inserimento del nuovo macchinario, con l’unica differenza che in passato era necessaria la presenza di un operatore.

Per quanto riguarda la componente aria, la pompa di aspirazione utilizzata per creare il flusso d’aria aspirante nel nuovo macchinario funziona elettricamente e pertanto non vi è emissione di gas. Le eventuali polveri che possono originarsi sono del tutto trascurabili, si ricorda inoltre che l’impianto di recupero rifiuti è dotato di sistemi di bagnatura che agiscono sulla tramoggia di carico e sui nastri in uscita.

Il valore di rumorosità prodotta dal macchinario è contenuta (84 dB(A)); come riportato nella relazione di Previsione di impatto acustico, il contributo al clima acustico del cantiere di Volpago, misurato presso i ricettori, fornito dal nuovo impianto è nullo. Come indicato nella suddetta relazione, si precisa che i valori di partenza utilizzati nella previsione sono i livelli sonori misurati in occasione della stesura della Valutazione di impatto acustico redatta per la procedura di Screening VIA. Pertanto le considerazioni fatte nella Valutazione di impatto acustico e le valutazioni eseguite in merito agli impatti del progetto sulla componente rumore sono da ritenersi ancora validi e attuali.

L’inserimento del nuovo macchinario non comporta alcuna alterazione o variazione del traffico veicolare, in quanto va ad agire sui rifiuti già presenti nel cantiere.

Vista la collocazione del nuovo macchinario e la tipologia di impianto, si può affermare che lo stesso non provochi ulteriori impatti su vegetazione, fauna e paesaggio.

(10)

Settore Ambiente

5 5 C C o o n n c c l l u u s s i i o o n n i i

Per quanto sopra esposto si ritiene che tutte le valutazioni e le considerazioni prodotte in passato in merito ai possibili impatti ambientali del progetto di incremento del quantitativo di rifiuti non pericolosi da trattare presso il cantiere di Volpago del Montello siano ancora valide e applicabili. Alcune delle modifiche (adeguamento al PTA) che sono state apportate erano, infatti, già state previste e prese in considerazione nei documenti prodotti, le altre modifiche (macchinario per la separazione legno/plastiche dai rifiuti) non producono ulteriori impatti sulle componenti ambientali.

Conegliano lì 04/11/2021

IL TECNICO (ing. Mauro Tona)

_________________

LA DITTA

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