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ALGERIA

Qui di seguito il link al sito ICE con gli ultimi aggiornamenti: News dalla rete ITA (ufficio di Algeri).

Overview: macroeconomia e misure governative adottate Aggiornamento ICE Algeri, 24 maggio 2021

Già dal 19 marzo 2020, l’Algeria ha sospeso fino a data da destinarsi tutti i collegamenti aerei e marittimi internazionali.

Sono tuttavia operativi alcuni voli "speciali" che permettono il rientro in Europa di cittadini stranieri bloccati in Algeria (operati in particolare da Alitalia, Air France e Lufthansa). Per informazioni su tali voli e sulle condizioni per l'imbarco è possibile contattare direttamente le compagnie aeree (si rimanda inoltre a quanto riportato sotto relativamente ai voli Alitalia).

L'ingresso in Algeria per il tramite di tali voli "speciali" è consentito solo a chi disponga di un titolo di ingresso valido nel Paese (visto d'ingresso) e di una specifica autorizzazione nominativa rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri algerino (utilizzabile per 1 solo ingresso nel Paese). Tale autorizzazione può essere richiesta, per il tramite dell'Ambasciata, da personale delle imprese italiane operanti in Algeria. Per informazioni e per conoscere le modalità di presentazione di tali richieste è possibile contattare la sezione commerciale dell'Ambasciata all'indirizzo commerciale.algeri@esteri.it. Si ricorda che il rilascio delle autorizzazioni può richiedere anche diverse settimane e che in ogni caso è obbligatorio impegnarsi al rispetto di un periodo di isolamento di 14 giorni dal momento dell'ingresso in Algeria.

A partire dal 5 dicembre 2020, per chiunque entri in Algeria è inoltre obbligatorio avere un certificato di negatività al COVID realizzato tramite tampone molecolare non oltre 72 ore prima della partenza.

Alitalia prevede al momento i seguenti voli speciali (Roma-Algeri e Algeri-Roma): 10 aprile; 20 aprile; 29 aprile; 9 maggio; 20 maggio; 30 maggio; (Algeri-Roma e Roma-Algeri tbc): 10 giugno, 20 giugno, 30 giugno.

Per i dettagli e per verificare le categorie di passeggeri che possono eventualmente imbarcarsi su tali voli, si

prega di consultare attentamente la seguente

pagina: https://ambalgeri.esteri.it/ambasciata_algeri/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/12/voli- commerciali-speciali-da-e_0.html

INFORMAZIONI E CONDIZIONI PER L'INGRESSO IN ITALIA PER CITTADINI ITALIANI E STRANIERI

Si invita a consultare l'apposito Focus del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: Focus sugli spostamenti dall'estero all'Italia e dall'Italia verso l'estero

E' possibile inoltre compilare un breve questionario per ottenere informazioni "personalizzate" in merito alla normativa vigente in Italia in materia di spostamenti da/per l'estero: Questionario informativo Viaggiare Sicuri

Si attira l'attenzione sull'ordinanza del Ministero della Salute 14 maggio 2021 che introduce l'obbligo, salvo alcune eccezioni, per chi faccia ingresso in Italia da una serie di Paesi tra cui l'Algeria, di esibire al vettore all'atto dell'imbarco certificazione di essersi sottoposto a test molecolare o antigenico nelle 72 ore precedenti. Inoltre, l'ordinanza riduce a 10 giorni il periodo di isolamento fiduciario da osservare dal momento del rientro in Italia, ma con obbligo di sottoporsi ad ulteriore test molecolare o antigenico al termine dello stesso. Infine, l'ordinanza prevede l'obbligo, prima dell'ingresso in Italia, di compilare un modulo di localizzazione in formato digitale.

Durante i due primi mesi del 2021, le importazioni dall'Algeria hanno raggiunto i 5,65 miliardi di dollari USA contro i 6,13 miliardi di dollari USA dello stesso periodo nel 2019. Questi i dati resi noti dalle Dogane Algerine. Durante il periodo in esame la Cina rimane il primo fornitore dell'Algeria con il 18,33%

delle importazioni globali, seguita dalla Francia (il 9,72%), dalla Germania (il 6,89%), dall'Italia (il 6,25%) e dalla Spagna (il 5,70%). L'Italia è il primo cliente dell'Algeria con il 17,45% delle esportazioni, seguita dalla Francia (il 15,48%), la Turchia (il 15,25%), la Spagna (il 8,58%) e i Paesi Bassi (il 5,47%).

Il debito pubblico dell'Algeria è aumentato del 5,8%, passando dal 45,6% del prodotto interno lordo (PIL) nel 2019 al 51,4% nel 2020. A rilevarlo e' l'ultimo bollettino della Banca mondiale relativo alla

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regione Medio Oriente e Nord Africa (Mena). La stessa fonte stima che il debito dell'Algeria dovrebbe aumentare del 4,7% nel 2021, raggiungendo così il 56,1% del PIL. Il debito interno dell'Algeria è stimato al 50,8% del PIL nel 2020 rispetto al 45% del 2019. Il debito estero del Paese resta basso: 0,6% del PIL.

L'istituzione Bretton Woods ha infine indicato che la crescita media annua del PIL reale ha raggiunto il 3,3% tra il 2010 e il 2016, prima di scendere all'1,1% dopo il 2017, registrando una crescita negativa del PIL pro capite.

Secondo le ultime previsioni della Banca africana di sviluppo (BAD ), la crescita dell'economia algerina dovrebbe rimbalzare nel 2021 raggiungendo il 3,4%, dopo il calo del suo PIL lo scorso anno, a causa della pandemia di Covid-19.Secondo la BAD il ritorno ad un livello positivo di crescita permetterebbe all'Algeria una riduzione «importante» del disavanzo del bilancio globale che passerebbe dal 13,6% del PIL al 10,3 % nel 2021 e al 8,7 % nel 2022.La tendenza sarebbe simile per il disavanzo delle partite correnti, che si ridurrebbe dal 14,8% del PIL al 13,8% nel 2021 e all'11,1% nel 2022.Sul piano regionale, la BAD prevede una ripresa «robusta» per le economie dell'Africa del Nord, stimata in media al 4% nel 2021 e al 6% nel 2022.

Il confronto tra l'evoluzione dei prezzi al consumo alla fine del mese di gennaio scorso e quella della crescita economica continua a evidenziare una diminuzione del potere d'acquisto degli algerini.

L'Ufficio nazionale di statistica (ONS) ha rilevato che la perdita di potere d'acquisto è pari a - 8,1 %.Le famiglie algerine sono seriamente colpite dall'evoluzione dei prezzi soprattutto dei prodotti di largo consumo, come i prodotti agricoli freschi (le verdure hanno visto il loro indice aumentare del 6,7 %, gli oli e i grassi del 4,4%, lo zucchero e i prodotti zuccherati del 2,3 %)

I dati di consuntivo del 2020 potrebbero indicare per l'Algeria una contrazione di almeno 8 punti del Prodotto Interno Lordo. Questa la stima di Crédit Agricole che ha appena pubblicato le sue ultime

"Previsioni economiche e finanziarie". Il gruppo bancario francese ritiene tuttavia che la crescita del PIL dovrebbe riprendersi del 2,9% nel 2021 e del 2,0% nel 2022. D'altro canto le istituzioni locali - lo ricordiamo - con la legge finanziaria 2021 prevedono per quest'anno una crescita del prodotto interno lordo del 3,98%, contro una previsione di chiusura in campo negativo per il 2020 ( -4,6%). Il tasso medio di inflazione, secondo le previsioni del gruppo bancario francese, dovreb be infine subire ancora un'accelerazione passando al 3,8% nel 2021 al 5% nel 2022.

I programmi di riduzione delle tariffe e la finalizzazione delle regole di origine, due elementi essenziali per l’operatività del nuovo Accordo di libero commercio africano (Afcfta), saranno completati entro luglio. A dirlo ieri, parlando con l’agenzia di stampa Reuters, è stato Silver Ojakol, responsabile della Segreteria dell’AfCFTA, ricordando che i paesi africani hanno iniziato a commerciare ufficialmente nell'ambito dell'Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA) il 1° gennaio, dopo mesi di ritardi causati dalla pandemia globale di coronavirus.Gli esperti, tuttavia, affermano che la piena attuazione dell'accordo richiederà probabilmente anni.In base all'accordo che istituisce l'AfCFTA, i membri devono eliminare gradualmente il 90% delle linee tariffarie nei prossimi cinque -dieci anni. Un ulteriore 7% di voci tariffarie, considerate più sensibili, avrà più tempo, mentre il 3% potrà essere inser ito in una lista di esclusione.Finora, ha sottolineato Ojakol, ben 41 dei 54 Stati membri della zona hanno presentato programmi di riduzione tariffaria. Nel frattempo, devono essere completate anche le regole di origine - un passaggio essenziale per determinare quali prodotti possono essere soggetti a tariffe e dazi.

Tuttavia Ojakol ha detto alla Reuters che quasi il 90% delle regole di origine è stato concordato. "Quindi il restante 10% deve essere completato entro luglio di quest’anno - ha detto - "Entro la fine di giugno dovremmo riuscire a completare sia la programmazione tariffaria che le regole di origine".L'AfCFTA mira a riunire 1,3 miliardi di persone in un blocco economico da 3.400 miliardi di dollari.

Secondo gli indicatori previsionali preliminari di consuntivo 2020, le importazioni dell'Algeria hanno registrato lo scorso anno un calo del 18% (34,4 miliardi dollari) rispetto all'anno 2019 (42 miliardi di dollari), mentre le esportazioni sono diminuite del 33% pari a 23,8 miliardi di dollari, cont ro 35,8 miliardi di dollari nel 2019, con un deficit della bilancia commerciale di 10,6 miliardi di dollari. Questi i dati illustrati dal Direttore Generale del Commercio Estero presso il Ministero algerino del Commercio, Khaled Bouchelaghem, in un'intervista concessa all'APS - Agenzia Ufficiale di Stampa."Tale diminuzione delle esportazioni - si legge - è dovuta alla caduta dei prezzi del petrolio sui mercati mondiali e alla recessione della domanda indotta dal blocco economico. Il 2020 è stato un anno par ticolare in termini di esportazioni e importazioni, a causa della crisi sanitaria che ha indotto il governo ad adottare diverse misure al fine di preservare i stock dei prodotti di base, attraverso la creazione di un elenco di 30 prodotti vietati all'esportazione per un periodo di 6 mesi rinnovabili. Gli ultimi tre mesi - continua Bouchelaghem - hanno

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registrato una progressiva ripresa delle attività commerciali, affermando che il totale degli scambi commerciali (importazioni/esportazioni) ha raggiunto nel 2020 58 miliardi di dollari".Nel 2020, la Cina è il primo partner dell'Algeria, con il 17% delle importazioni, seguita dalla Francia (10%), dall'Italia (7%), dalla Germania (6,5%) e dalla Spagna (6,2%).

Il Presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune ha presieduto il 4 gennaio, a pochi giorni dal suo ritorno nel Paese dopo il periodo di convalescenza trascorso in Germania, una riunione del Consiglio dei ministri dedicata alla valutazione del bilancio annuale 2020 di vari settori ministeriali e ha fornito istruzioni di massima per rilanciare l'attivita' nel corso del 2021. Per il settore delle finanze, il Presidente ha dato istruzioni di rivedere il sistema bancario attraverso un lavoro di ispezione a livello di tutte le banche, in particolare per la trasparenza nella concessione di crediti. Per il settore delle miniere, ha sottolineato la necessità di proseguire gli sforzi per valorizzare le risorse minerarie del Paese, sottolineando l'importanza di avviare al più presto l'effettivo sfruttament o della miniera di ferro di Ghar- Djebilet e del giacimento di zinco e di fosfato di Oued Amizour, nonché la necessità di completare le procedure di lancio dei grandi progetti strutturali nel settore.Per quanto riguarda il comparto agricolo e dello sviluppo rurale ha incaricato il ministro delle Finanze di effettuare un audit presso l'Ufficio algerino interprofessionale dei cereali (OAIC).Per il settore dell'industria farmaceutica ha sottolineato l'esigenza di aumentare le capacità nazionali di produzione di vari prodotti farmaceutici e di ridurre drasticamente le importazioni gia' dall'inizio dell'anno in corso. Nell'ambito del settore della pesca il Presidente Tebboune ha dato istruzioni di fornire tutte le facilitazioni necessarie per l'avvio di un industr ia navale locale che consenta di sviluppare la flotta nazionale e aumentare le capacità di produzione per l'approvvigionamento del mercato

L'ufficio nazionale algerino di statistica (ONS) prevede un tasso di inflazione medio vicino al 5% per il 2021, un trend che avrà come conseguenza l'aggravarsi della precarietà sociale nel Paese. Nel suo ultimo bollettino di fine dicembre l'ONS ha rilevato che nell'ultimo trimestre 2020 il tasso d'inflazione medio annuo in Algeria si era attestato attorno al 2,6%.Le stime delle autorita' algerine ricalcano quelle del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca Mondiale che prevedono nel 2021, in Algeria, una crescita dei prezzi al consumo - rispettivamente - del 3,8% e del 5,9%.

La legge di Finanza 2021 (LF), firmata ad Algeri dal presidente della Repubblica, il Sig. Abdelmadjid Tebboune, introduce una serie di misure legislative e fiscali per la razionalizzazione delle risorse finanziarie, l'ampliamento della base imponibile, il miglioramento del clima degli investimenti e la promozione delle esportazioni.In materia di importazioni, quelle relative alle collezioni in kit SKD e CKD saranno esenti da dazi doganali e dall'IVA quando destinate alle attività che rientrano nel settore economico dell'Esercito nazionale popolare (ANP), per la produzione o il montaggio di veicoli. A favore dei giovani imprenditori e degli esportatori, la LF 2021 ha introdotto diverse misure fiscali: sulle attività per le imprese con il marchio "start-up" viene introdotta l'esenzione dell'imposta sull'attività professionale (TAP) e dell'imposta sugli utili delle società (IBS) per un periodo di due anni. Le attrezzature acquistate da queste imprese, che entrano direttamente nella realizzazione dei loro progetti d'investimento, saran no esenti anche dall'IVA e soggetti al 5% dei dazi doganali.Per quanto riguarda le imprese che dispongono del marchio "incubatore', saranno esentate dalla TAP, dell'IBS o dell'imposta globale sul reddito (IRG) per un periodo di due anni a decorrere dalla data di ottenimento del loro marchio.La LF 2021 concede inoltre una riduzione dell'imposta sull'IBS per un periodo di 5 anni a favore delle società, le cui azioni ordinarie sono quotate in borsa, a decorrere dal primo gennaio. La riduzione è pari al tasso d i apertura del capitale sociale in borsa. Inoltre, le operazioni di esportazione di beni e servizi, "generatori di valuta", realizzate da persone fisiche, beneficeranno di un'esenzione "permanente" in materia dell'IRG.Per quanto riguarda le assicurazioni, la LF 2021 prevede la sospensione della tassa annuale sugli autoveicoli. Per quanto riguarda le agevolazioni concesse agli esportatori, la LF 2021 comprende una misura che consente di liberare la merce all'esportazione in caso di controversie che potrebber o sorgere dopo la sottoscrizione della dichiarazione in dogana; cio' al fine di evitare ritardi nel trattamento delle operazioni di esportazione e dei costi che ne possono derivare. In tema di previsioni economiche, la LF stima che nel 2021 i proventi delle esportazioni petrolifere dovrebbero aumentare a 23,21 miliardi di dollari, sulla base di un prezzo di riferimento del barile di petrolio di 40 USD. Secondo le stime del governo il disavanzo di bilancio previsto per il 2021 dovrebbe, infine, aumentare al 13,57 % del PIL a fronte del 10,4 % della LF 2020.

Secondo i dati rilasciati dall'istituto nazionale di statistica e appena resi noti da APS -Algérie Presse Service , il tasso d'inflazione medio annuo in Algeria ha raggiunto il 2,2% alla fine dello scorso ottobre. Questa variazione al rialzo registrata nei primi dieci mesi del 2020 si spiega con aumenti dello

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0,8% dei prodotti alimentari industriali, del 5,2% dei beni manufatti e dell'1,8% dei servizi. Nel 2019, il tasso d'inflazione in Algeria aveva raggiunto il 2%.

Il disavanzo del bilancio pubblico algerino rimane ancora elevato, in un contesto in cui tutti gli indicatori sono al livello di allarme: dovrà aumentare al 13,75% del PIL, c ontro una previsione del 10,4%

della LFC 2020 (legge finanziaria complementare). La preponderanza dei redditi petroliferi nella composizione delle entrate del paese e nelle spese rende poi complessa, anche in prospettiva, la conduzione della politica di bilancio. D'altra parte, i vincoli di bilancio che conosce il paese trovano la loro origine nella sua struttura economica molto poco diversificata e la sua dipendenza esagerata dagli idrocarburi. Il disavanzo di bilancio previsto nel Progetto di Legge Finanz iaria 2021 sarà finanziato utilizzando i meccanismi di politica monetaria: "si puntera' ad utilizzare una parte delle riserve e delle assegnazioni costituite dalla banca centrale" ha dichiarato il Ministro algerino delle Finanze. Nel quadro di questi meccanismi si procederà anche all'investimento di una parte dei fondi propri della Banca d'Algeria in buoni del Tesoro conformemente all'articolo 53 dell'ordinanza n. 03 -11 relativa alla moneta e al credito. Quest'ultimo stabilisce che «la Banca d'Algeria può i nvestire i suoi fondi propri in immobili in titoli emessi o garantiti dallo Stato in operazioni di finanziamento di interesse sociale o nazionale dopo autorizzazione del ministro delle Finanze in titoli emessi da organismi finanziari disciplinati da disposizioni di legge particolari. Misure dettate dall'urgenza di equilibrare i conti dello Stato in attesa di un inquadramento di bilancio a medio termine (2021-2023) che dovrà permettere di completare l'attuazione della strategia del governo basata sul controllo della spesa pubblica e il miglioramento del gettito fiscale, proiezioni che dipendono ancora dalle riforme globali avviate dalle autorità pubbliche in tutti i segmenti del settore finanziario in particolare le banche e l'amministrazione fiscale.

Secondo l'APS (Algérie Presse Service), l'Algeria ha visto le sue importazioni diminuire di quasi il 25%

nei primi sette mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.Il Ministro del Commercio, il Sig.

Kamel Rezig ha dichiarato che la fattura delle importazioni è calata di 7 miliardi di dollari nel primo semestre 2020. La diminuzione delle importazioni - e' stato rilevato dalle autorità' algerine - contribuirà a riassorbire il disavanzo globale della bilancia dei pagamenti che ha registrato un calo di quasi il 57%

durante il primo trimestre del 2019, passando da 5,9 miliardi di dollari a 2,5 miliardi di dollari. Negli ultimi cinque anni, i governi che si sono succeduti si sono adoperati per frenare le importazioni, dando un giro di vite - ad esempio - agli acquisti di grano e di latte in polvere, due prodotti che costituiscono più della metà del totale delle importazioni alimentari in Algeria, alle importazioni di materiali da costruzione e bloccando completamente l'importazione di veicoli nuovi.

La Euler Hermes (agenzia di assicurazione dei crediti), filiale del gruppo tedesco Allianz, classifica l'Algeria nella categoria C4 per il rischio relativo al paese, puntando un rischio elevato per le imprese. La Euler Hermes prevede una contrazione del prodotto interno lordo (PIL) dell'Algeria di - 6,7% per l'anno corrente, prima di risalire a + 3,4% nel 2021 sotto la spinta di un aumento dei prezzi degli idrocarburi e da un effetto di recupero meccanico. Euler Hermes conferma che l'epidemia da Covid-19 ha duramente colpito l'economia algerina mentre la dinamica di crescita stava già in sordina. Il forte calo dei prezzi degli idrocarburi e le misure di distanziamento sociale per contenere la diffusione del virus hanno fortemente gravato sull'attività economica. Secondo Euler Hermes, il PIL è aumento soltanto da +0,7% nel 2019 rispetto a +3,2% nel 2016, sottolineando la dipendenza dell'economia algerina agli idrocarburi. Le riserve valutarie che hanno raggiunto 195 miliardi di dollari nel 2013 (circa tre anni di copertura delle importazioni) hanno registrato un notevole calo di circa 62 miliardi di dollari (circa 11 mesi di copertura delle importazioni) a dicembre 2019. Euler Hermes prevede un incremento del disavanzo del conto corrente di - 18% del PIL nel 2020 rispetto a - 11% del PIL nel 2019. Si prevede un aumento del deficit di bilancio che potrebbe raggiungere -15% del PIL quest'anno. Euler Hermes sostiene infine che l'instabilità politica resta un rischio notevole in Algeria che pesa sulle decisioni d'investimento e di consumo con un impatto negativo sul commercio.

Il progetto preliminare della legge finanziaria per l'anno 2021 prevede diverse misure fiscali a favore dei giovani imprenditori e degli esportatori, nonostante le difficoltà che caratterizzano la situazione finanziaria del paese, in particolare con la diffusione della pandemia del coronavirus ed il suo impatto economico. Il testo propone di esentare le imprese dotate dal label "Start-up" della tassa sull'attività professionale (TAP) e dell'imposta sugli utili delle società (IBS) per un periodo di 2 anni a decorrere dalla data dell'attribuzione del marchio. Le attrezzature acquisite dalle imprese relative alla realizzazione dei loro progetti d'investimento saranno anche esenti dall'IVA e sottoposte al 5% dei dazi doganali. Inoltre, le operazioni di esportazione di beni e servizi portatrici di valuta realizzate dalle persone fisiche, usufruiscono di un'esenzione permanente di tassazione sul reddito globale (IRG).Il testo prevede entrate di 5328,18 miliardi di dinari di cui 1919,23 miliardi di dinari di imposte sul petrolio. Si prevede un bilancio

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di finanziamento di 5314,5 miliardi di dinari ed un bilancio degli investimenti di capitale (stanziamenti di pagamento) di 2798,5 miliardi di dinari di cui 2236,28 miliardi per l'investimento e 562,24 miliardi per le operazioni in conto capitale.

Notizie settoriali Aggiornamento ICE Algeri, 24 maggio 2021

Il Ministro Algerino della Transizione Energetica e delle Energie Rinnovabili, Chems Eddine Chitour, ha indicato ad Algeri che le auto elettriche saranno gradualmente generalizzate in Algeria nei prossimi 10 anni. A margine della 25a edizione dell'Energy Day, Il Ministro ha precisato che l'Algeria

"intende generalizzare gradualmente le auto elettriche che sostituiranno gradualmente le auto a benzina e diesel entro il 2030 per ridurre il consumo di carburante". Il ministro ha dichiarato che questa azione inizierà con l'acquisizione di 5.000 auto elettriche e l'installazione di stazioni di ricarica per questa tipologia di veicoli, precisando che "la ricarica delle auto elettriche costa cinque volte meno del rifornimento delle auto alimentate a carburante.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, il decreto esecutivo recante nuove condizioni per l'esercizio dell'attività di concessionaria di autoveicoli nuovi, rendendo effettivo, tra l'altro, l'obbligo di limitare la cilindrata dei veicoli importati a 1,6 litri e l'assegnazione di una quota del 15% ai veicoli elettrici. Si tratta del Decreto Esecutivo n. 21-175, firmato il 3 maggio 2021 dal Primo Ministro che modifica e integra alcune disposizioni del Decreto Esecutivo n. 20-227 del 19 agosto 2020 che stabilisce le condizioni e le modalità di esercizio del l'attività di concessionaria di autoveicoli nuovi. Il nuovo decreto indica che la concessionaria, persona giuridica, può richiedere una sola autorizzazione che gli consenta di esercitare l'attività e rappresentare fino a due marchi per autoveicoli nuovi, rimorchi e semirimorchi o tre marche per i materiali rotabili. I candidati all'attività di concessionaria di autoveicoli nuovi devono fornire luna copia del contratto di concessione esclusiva con una validit à di almeno cinque anni". Inoltre, le concessionarie sono tenute di disporre di un deposito di stoccaggio, di assicurare la post -vendita, e la disponibilità dei pezzi di ricambio nonchè di strutture di esposizione e vendita in proprietà o affit to per un periodo minimo di dieci anni. Nell'ambito della propria rete di distribuzione, la concessionaria "è tenuta ad avere una propria infrastruttura e / o ad avvalersi di agenti autorizzati", ha aggiunto il testo. Le concessionarie "devono garantire, nella loro gamma di autovetture, la promozione dei veicoli elettrici"

essendo "tenuti a onorare qualsiasi ordine espresso per i veicoli elettrici fino al 15% del totale dei veicoli passeggeri venduti". Inoltre, il decreto prevede che, “solo le autovetture la cui cilindrata è uguale o inferiore a 1600 cc equivalenti a 1,6 litri" sono "autorizzate all'importazione" dalle concessionarie di autoveicoli nuovi .I candidati che hanno già presentato una domanda di autorizzazione prima della pubblicazione del nuovo decreto, devono reintrodurre una nuova pratica e sottoscrivere al nuovo capitolato per ottenere l’autorizzazione di esercitare l’attività di concessionaria auto .

Lo ha affermato il ministro algerino dell'Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, parlando all'emittente pubblica nazionale. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa NOVA è stato completato finora il 95%

dei testi relativi all'applicazione di una legge che, nelle intenzioni delle autorità, dovrà incoraggiare gli operatori internazionali del settore a investire in Algeria. Il ministro ha detto che è stata avviata anche un'attività di sensibilizzazione a livello internazionale, in particolare attraverso col loqui con rappresentanze diplomatiche accreditate nel Paese, per incoraggiare le imprese attive nel settore degli idrocarburi ad investire nel Paese nordafricano

E' stato pubblicato nella gazzetta ufficiale algerina n°30 del 22 aprile 2021 il decreto esecutivo n° 21-145 17 aprile 2021 che fissa l'elenco delle attività considerate come strategiche (energetico e minerario, industria farmaceutica e trasporti), per le quali la maggioranza del capitale (51%) dovrà necessariamente essere nazionale. - Attività legate al settore dell'industria farmaceutica: Fabbricazione di prodotti farmaceutici, fabbricazione di dispositivi medici, commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici, distribuzione all'ingrosso di dispositivi medici, organizzazioni di ricerca a contratto (CRO), stabilimento farmaceutico di gestione delle decisioni di registrazione dei prodotti farmaceutici, stabilimento farmaceutico di gestione delle decisioni di approvazione dis positivi medici, società di promozione e informazione medico-scientifiche sui prodotti farmaceutici.- Attività legate al settore energetico e minerario: Estrazione di idrocarburi liquidi e gas, trasporto di idrocarburi liquidi e condensati mediante condotte, estrazione e preparazione del minerale di ferro, estrazione e preparazione della bauxite, estrazione e preparazione di minerali di metalli non ferrosi, estrazione e preparazione di minerali di metalli non ferrosi, estrazione e preparazione di minerali d i metalli preziosi, estrazione e preparazione di vari minerali metallici, estrazione e preparazione di minerali di uranio e minerali radioattivi, estrazione e preparazione di pirite, produzione di zolfo, estrazione e preparazione di vari prodotti minerali, estrazione del carbone, sfruttamento di cave di pietra da taglio per l'edilizia e l'industria, estrazione e preparazione di vari prodotti di cava non destinati a materiali da costruzione, estrazione e preparazione del sale di potassio, estrazione e preparazione di sali comprese le saline, estrazione e preparazione dei

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fosfati.- Attività legate al settore dei trasporti: Trasporto ferroviario di passeggeri, trasporto ferroviario di merci, trasporto aereo di passeggeri, trasporto aereo di merci, servizio aere o di trasporto, servizio aereo per l'agricoltura, trasporto marittimo di passeggeri, trasporto marittimo di merci, cabotaggio marittimo, trasporto marittimo urbano, manutenzione, gestione delle infrastrutture di trasporto terrestre, società di servizi portuali, servizi aeroportuali, raccomandatario della nave, raccomandatario del cargo, agente marittimo, utilizzo di un servizio di aviazione leggera, noleggio aereo charter.

Le imprese di Stato algerine Sonatrach (Società nazionale di idrocarburi) e Sonelgaz (Società nazionale di elettricità e di gas) hanno sancito l'atto costitutivo della nuova società di "Shariket Kahraba El Djazaïr"

(SKE), frutto della fusione di 4 filiali di Sonelgaz (SKS, SKB, SKD et SKT). Si tratta di una partnership per la creazione di un nuovo soggetto pubblico algerino per lo sviluppo delle energie convenzionali e non convenzionali. Un'operazione che raggruppa Sonelgaz e Sonatrach, rispettivamente per il 51% e il 49% Il Presidente e Direttore Generale della neonata SKE sarà Khaled Nouasri. L'obiettivo assegnato a SKE è la copertura della domanda nazionale e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Si tratta della «mutualizzazione» delle risorse energetiche incluse nella strategia di Sonatrach nella sua politica di sviluppo per il 2035.

La Federazione algerina dell'industria e dei servizi della CIPA - Confederazione degli industriali e produttori algerini ha creato la filiera "Industria meccanica, elettronica e montaggio". Si tratta del primo passo per avviare un progetto che raggrupperà le due federazioni della CIPA (l'industria e la transizione energetica ed energie rinnovabili) con l'obiettivo di produrre veicoli elettrici in Algeria. Capofila sarà l'azienda cinese Baic che - secondo quanto riportato dal quotidiano Libertè - ha programmato la produzione di auto elettriche nel Paese con subappaltatori algerini. In una prima fase, la società svizzera Terra Sola Algeria, un investitore e un uno sviluppatore di progetti di en ergia fotovoltaica integrati, avranno la missione di produrre le stazioni di ricarica elettrica da installare per i futuri veicoli elettrici. La produzione e l'installazione si faranno in partenariato con la società algerina Naftal entro il prossimo mese di giugno. Si stima che Baic Algeria potrà produrre entro la fine del 2021 i primi prototipi di automobili elettriche "made in Algeria" .Il presidente della Cipa, il Sig. Abdelwahab Ziani ha affermato che le stazioni saranno prodotte per il 90% da subappaltatori algerini. I veicoli dovrebbero essere conformi alle norme Euro 6 per poter essere poi esportati verso tutti i continenti, a cominciare dall'Europa.

L'esportazione figura tra gli obiettivi tracciati dalle autorità algerine per questo ambizioso progett o.

Le imprese di Stato algerine Sonatrach (Società nazionale di idrocarburi) e Sonelgaz (Società nazionale di elettricità e di gas) hanno sancito ieri l'atto costitutivo della nuova società di

"Shariket Kahraba El Djazaïr" (SKE), frutto della fusione di 4 filiali di Sonelgaz (SKS, SKB, SKD et SKT). Si tratta di una partnership per la creazione di un nuovo soggetto pubblico algerino per lo sviluppo delle energie convenzionali e non convenzionali. Un'operazione che raggruppa Sonelgaz e Sonatrach, rispettivamente per il 51% e il 49% Il Presidente e Direttore Generale della neonata SKE sarà Khaled Nouasri. L'obiettivo assegnato a SKE è la copertura della domanda nazionale e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Si tratta della «mutualizzazione» delle risorse e nergetiche incluse nella strategia di Sonatrach nella sua politica di sviluppo per il 2035

Il ministro algerino dell'Energia e delle Miniere, Mohamed Arkab, ha affermato che Algeria potrà rinunciare all'importazione del ferro entro il 2025. Ciò grazie al progetto di Gara "Djebilet" che dovrebbe peraltro consentire di orientarsi verso l'esportazione. Il progetto prevede la produzione di12 milioni di tonnellate di ferro/anno, a partire dal 2025 e dovrebbe permettere a questa miniera (che ha una riserva di 3,5 miliardi di tonnellate di ferro) di coprire l'intera attività di trasformazione del ferro in Algeria. Secondo il ministro, il Tesoro algerino potrà cosi risparmiare quasi 2 miliardi di dollari/anno, una volta che l'importazione di questo metallo sarà completamente cessata. Per lo sfruttamento del marmo e del granito, il ministro ha indicato che l'Algeria può «coprire il 200 % del suo fabbisogno», grazie ai giacimenti di cui è ricca, sapendo che la maggior parte di questi giacimenti non è sfruttata.

La società algerina di idrocarburi Sonatrach ha annunciato la messa in servizio del progetto Boosting III del giacimento gasifero di Hassi R'mel con le sue tre stazioni sud, centro e nord. Il servizio è partito dopo il completamento della fase di commissioning dell'ultima stazione "Nord". Questo progetto è stato completato dalle imprese nazionali Engtp, Enac (Entreprise Nationale De Canalisations), Sarpi e Cosider Pipelines e mira a mantenere un livello di produzione stimato in 180 milioni di metri cubi al giorn o e a recuperare riserve aggiuntive stimate in 400 miliardi di metri cubi di gas naturale. Secondo un comunicato stampa di Sonatrach, questo risultato consente all'azienda di rafforzare le sue attuali capacità di produzione per continuare a soddisfare le crescenti esigenze del mercato nazionale del gas e anche di onorare i suoi obblighi contrattuali di esportazione, soprattutto in tempi di forte domanda di gas. Durante la fase di costruzione, il progetto ha anche consentito la creazione di più di 10 mila po sti di lavoro, la maggior parte dei quali a beneficio della forza lavoro nazionale. Sonatrach ha annunciato il 30

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dicembre 2020, un programma di investimenti quinquennale di 40 miliardi di dollari, di cui il 51 per cento in dinari. Il primo gruppo petrolifero del continente africano (33 miliardi di dollari di ricavi petroliferi nel 2019 e 21 miliardi di dollari stimati nel 2020) assicura che continuerà a soddisfare le crescenti esigenze del mercato nazionale, stimato in 70 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) all'anno, pur mantenendo un livello di export superiore a 90 milioni di Tep, grazie alla messa in servizio di nuovi giacimenti nelle regioni sud-ovest e sud-est.

Presiedendo un incontro nazionale con i direttori regionali della Società al gerina di distribuzione dell'elettricità e del gas (SADEG), il Ministro dell'Energia Abdelmadjid Attar ha annunciato un'imminente modifica della legge del 2002 che disciplina la produzione, la trasmissione e la distribuzione di elettricità e di gas. Per quanto riguarda il programma di sviluppo di Sonelgaz (la Società pubblica per l'Energia e il Gas), Attar ha rilevato che il fabbisogno energetico del Paese entro il 2030 (stimato in 27.000 MW ) sarà inferiore alle previsioni del piano di sviluppo della Società di Stato (38.000 MW). "Occorre quindi ridurre il numero di progetti destinati all'aumento di la capacità di produzione di elettricità dal gas naturale e investire in energie rinnovabili. Potremmo eventualmente dividere gli investimenti in due proporzioni uguali tra convenzionali e rinnovabili ” ha ragionato il ministro.

Un comunicato del Club Energia - un think tank specializzato in questo settore - ha riportato che cinque operatori del settore delle energie rinnovabili hanno firmato un protocollo d'intesa per sviluppare in comune progetti solari in Algeria. Si tratta delle seguenti società: Zergoun Group, SPS, Miltech, Ozgun e Nerta Solar Algérie (una joint venture algero-spagnola).L'Agenzia ufficiale di stampa algerina, che riporta la notizia, sottolinea come questi cinque operatori rappresentino l'intera catena di valore di un progetto fotovoltaico: dell'engineering alla fornitura delle attrezzature necessarie (pannelli, strutture portanti)

Nel 2020 l'Algeria ha esportato in Italia un volume di gas pari a 14,8 miliardi di m3 con una progressione del 12% rispetto al 2019. La sua quota di mercato è aumentata a un livello del 22% nel 2020 contro il 18% dell'anno precedente. A fornire questi dati è la Sonatrach - Società Nazionale algerina per la ricerca, la produzione, il trasporto, la trasformazione e la commercializzazione degli idrocarburi, in un comunicato stampa. Lo scorso anno l'Algeria ha poi consolidato la sua posizione di primo fornitore di gas della Spagna, con un volume di esportazione di 9,6 miliardi di m3 (di cui una parte destinata al Portogallo) che rappresenta una quota di mercato superiore al 29%. Le importazioni di gas dalla Spagna sono diminuite di circa il 13,5% nel 2020 rispetto al 2019 attestandosi a 32,6 miliardi di m3. Questi volumi di gas sono stati forniti via gasdotti attraverso Medgaz e GME verso la Spagna, via GEM verso l'Italia e dalla flotta di metaniere di Sonatrach (GNL).

Quattro piattaforme tecnologiche sperimentali dedicate all’energia solare fotovoltaica, all’energia solare termodinamica, all’idrogeno rinnovabile e infine all’applicazione dell’energia solare nell’agricoltura sahariana: questo il contenuto del progetto Technopol Renewable Energies, lanciato qualche settimana fa a Ghardaia, nel nord del paese, a 500 chilometri a sud della capitale Algeri. Denominato Manar, il progetto sarà realizzato dall’Unità di Ricerca Applicata nelle Energie Rinnovabili dell’Alta scuola per le Scienze e le Tecnologie (Epst) e dal Centro di Sviluppo delle Energie Rinnovabili (Cder), con il supporto e la supervisione della Direzione Generale della Ricerca Scientifica e dello Sviluppo Tecnologico

Il Ministro Algerino della Transizione Energetica e delle Energie Rinnovabili ha recentemente annunciato la creazione di una società specializzata nella produzione e distribuzione di energie rinnovabili durante il primo trimestre del 2021. Essa avvierà 10 bandi di gara a livello di dieci Wilaya, in particolare nelle zone degli altipiani e nelle regioni del sud che hanno un grande potenziale solare.Il Ministero ha anche segnalato che la creazione di una stazione solare costerà circa 800 mil ioni di dollari, consentendo nel contempo di risparmiare 200 milioni di m3 di gas naturale e che la concretizzazione di questo obiettivo avverrà solo attraverso la creazione di partnership "win -win" con paesi dotati di una vasta esperienza nel settore, come la Cina e la Germania

L'Algeria possiede uno dei più grandi giacimenti solari del mondo, un potenziale energetico inesauribile che consentirebbe di produrre circa 3.000 KW/ora per metro quadrato. Tale potenziale resta ad oggi poco utilizzato. Ne sono consapevoli le autorità' locali che hanno annunciato l'avvio - a partire dal 2021 - di un importante programma di costruzione di centrali solari in varie regioni delle zone sahariane e degli altipiani. Ad annunciarlo il ministro della transizione energetica e delle energie rinnovabili, Chitour, che ha anche rilevato come sia "urgente procedere verso la transizione energetica, lottando al contempo contro lo spreco attraverso un programma di risparmio"

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Il Consiglio nazionale economico e sociale (CNES) e il Commissariato per le energie rinnovabili e all'efficienza energetica (CEREFE) hanno firmato, domenica ad Algeri, una convenzione di cooperazione nel settore della promozione degli usi delle energie rinnovabili e della realizzazione dell'efficienza energetica. La convenzione permettera' di elaborare una tabella di marcia per le attività dei due organi al fine di evidenziare le potenzialità offerte dal Paese. Secondo il Sig. Réda Tir, presidente del CNES, la convenzione contribuirà a definire e valutare i costi e i benefici da presentare al governo per la valutazione dei progetti attraverso il settore privato ed in collaborazione con lo Stato. Il fine ultimo sara' l'elaborazione di corsie preferenziali, a burocrazia snella, che permettera' ai capitali stranieri di investire in Algeria, ha spiegato Tir. A questo proposito, saranno elaborati studi, analisi e un piano d'azione per essere concretizzati nel più breve tempo possibile per la creazione di PMI, i posti di lavoro e di formazione tecnica

Il ministro algerino dell'energia, il Sig Abdelmadjid Attar, ha presieduto ieri una riunione del comitato direttivo per l'elaborazione e la finalizzazione dei testi di applicazione della nuova legge sugli idrocarburi. Lo scorso ottobre il ministro aveva sottolineato che "l'investimento estero nel settore degli idrocarburi sarà rilanciato con nuovi meccanismi in modo da stimolare l'economia nazionale". La nuova politica dello Stato mira a rafforzare le opportunità offerte nel settore in particolare in materia di prospezione e perforazione. Questi meccanismi tradotti nei testi della nuova legge sugli idrocarburi sono suscettibili di rafforzare le prospettive degli investimenti esteri nel settore, a favore delle agevolazi oni fiscali ma anche dell'attenuazione degli oneri amministrativi. L'obiettivo è di creare un clima attraente conforme alle norme internazionali in vigore per le società straniere attive nel settore dell'energia.

L'esportazione di gas dall'Algeria dovrebbe diminuire del 4,7% quest'anno a causa del calo della domanda europea e della concorrenza di approvvigionamenti americani (più economici).In una dichiarazione a Reuters, il ministro algerino dell'energia, il Sig. Abdelmadjid Attar, prevede una caduta in volume a 41 miliardi di metri cubi delle esportazioni di gas del paese quest'anno, contro 43 miliardi di metri cubi nel 2019.Il ministro prevede che i proventi da idrocarburi - che pesano per il 95% nella struttura delle esportazioni - si attestano a 23 miliardi di dollari quest'anno contro 33 miliardi di dollari nel 2019. La pressione del gas americano sulle quote di mercato dell'Algeria sul vecchio continente rimane elevata. Il bilancio 2019 del settore energetico, pubblicato qualche giorno fa, segnalava gi a' un calo del 30,7% delle esportazioni di gas naturale l'anno scorso. Quest'anno il contesto della pandemia che colpisce la crescita mondiale gioca a pieno ritmo contro il dinamismo delle esportazioni.

Il bilancio del Ministero algerino dell'Energia sottolinea un aumento del 3% del consumo nazionale totale di energia che si attesta a 66,9 milioni di tonnellate equivalente petrolio (Tep) nel 2019, rappresentando quasi il 43% della produzione totale. Quest'ultima aveva raggiunto l'anno scorso 157,4 milioni di tonnellate equivalenti petrolio in calo (-4,8%) rispetto ai risultati del 2018.Il consumo finale di energia è, invece, aumentato del 4,6% per attestarsi al 50,4 milioni di Tep. Questa la composizione: gas naturale ( 6,1%), GPL ( 9,6%), prodotti petroliferi ( 4,1%) elettricità ( 2,7%). Il consumo finale dei prodotti petroliferi compreso il GPL è aumentata del 4,9% nel 2019 per attestarsi al 19 milioni di Tep, si legge sempre nel bilancio del Ministero dell'Energia. Nel settore della produzione, le variazioni al ribasso hanno caratterizzato l'insieme dei ricavi con una diminuzione del -7,3% del gas naturale, -0,4% del petrolio greggio e -7,6% del condensato. Solo la produzione di elettricità primaria ha registrato una variazione verso l'alto nel 2019 passando da 783 a 835 Gwh con un aumento del 30% della produzione dell a filiera idraulica. "La struttura della produzione di energia primaria commerciale rimane dominata dal gas naturale per il 54%", si legge nello stesso bilancio.Di fronte ad una produzione che diminuisce di anno in anno, il consumo evolve a ritmo sostenuto. Per quanto riguarda gli scambi di energia, il bilancio ufficiale indica un forte aumento delle importazioni nel 2019, ossia del 98,3% a 3,1 milioni di Tep in seguito alla cessazione delle operazioni di processing di petrolio greggio all'estero. Per contro, le esportazioni di energia hanno raggiunto 92 milioni di Tep riflettendo un calo del -8,7% rispetto alle realizzazioni del 2018 in particolare a causa del calo delle esportazioni di gas naturale mediante gasdotti ( -31%). Il bilancio degli scambi di energia evidenzia così un saldo netto di 89 milioni di Tep in calo ( -10,4) rispetto al 2018.

British Petroleum ha recentemente pubblicato nel suo ultimo report annuale la classifica dei maggiori produttori di oro nero del 2019. In Africa l'Algeria è salita di un posto sul podio e si posiziona così al secondo posto nella lista dei più grandi paesi produttori. Secondo BP, l'Algeria con una produzione media di 1,49 milioni di barili al giorno occupa il secondo posto che ha conquistato all'Angola che passa al terzo posto con una produzione media di 1,42 milioni di barili per giorno seguito della Lybia con una produzione media di 1,23 milioni di barili al giorno. Sul piano internazionale, l'Algeria occupa il 16º posto nel continente africano. Secondo la stessa fonte i paesi africani nel corso dell'anno 2019 hanno prodotto in media 8,4 milioni di barili al giorno che rappresenta il 9% della produzione mondiale di petrolio.

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L'insieme della produzione africana cumulata rimane dietro la produzione giornaliera del primo pr oduttore mondiale di petrolio: gli Stati Uniti, valutata a 17,05 milioni di barili. Inoltre la relazione segnala che la Cina è ormai il paese più dipendente dalla produzione mondiale di petrolio con un consumo del 14,5 milioni di barili al giorno.

Nonostante il calo generalizzato dei prezzi, il greggio di riferimento algerino - il Sahara Blend - ha mantenuto il suo terzo posto tra i più cari del paniere dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opep) nel 2020.Nella sua ultima relazione mensile, l'Opep precisa che la media annua del prezzo del greggio algerino è passato da 64,20 dollari/barile nel 2019 a 41,27 dollari fino a ottobre 2020.Il greggio algerino si classifica così dopo quello dell'Emirati Murban (42,31 dollari/barile) e l'ango lano Girassol (41,59 dollari/barile). Nel 2019, il Sahara Blend è stato il sesto greggio più costoso dopo l'angolano Girassol, il Guineano équatorial Zafiro, il Nigeriano Bonny light, il Saudita Arab light e l'Emirati Murban.Il prezzo del greggio algerino è stabilito in funzione dei corsi del Brent, greggio di riferimento del Mare del Nord lato sul mercato di Londra con un premio aggiuntivo supplementare per le sue qualità fisico - chimiche apprezzate dai raffinatori.

Il complesso siderurgico "Tosyali" insediato a Bethioua (Orano) continua la produzione di tubi di acciaio a spirale di grande volume e rafforza i flussi di esportazione all'estero. Il complesso siderurgico ha informato che 60 tubi a spirale di grande calibro, per un totale di 708 metri, sono sta ti esportati questa settimana, dal porto di Orano a quello di Dakar, precisando che si tratta dell'ottava operazione di esportazione di prodotti del complesso effettuati quest'anno. D'altra parte, è attesa, nel corso in questo mese di novembre, l'esportazione di 5.000 tonnellate di filo metallico verso la Romania che rappresentera' la terza operazione di esportazione di questo materiale nel corso del difficile anno 2020. Il complesso "Tosyali" ha esportato, durante l'anno in corso, oltre 67.000 tonnellate d i tondini per cemento armato verso la Gran Bretagna, il Canada e gli Stati Uniti d'America, nonché 3.000 tonnellate di tubi metallici verso l'Angola e oltre 3.000 tonnellate di filo metallico verso il Senegal

Sulla stampa locale il Ministro algerino dell'energia, Abdelmadjid Attar, ha rilevato l'Algeria dispone di una carta vincente per far fronte alla pressione della concorrenza sul mercato europeo, segnalando in particolare che "per l'Algeria, la priorità è il mercato interno". Ha anche indicato che le esportazioni dei paesi membri del GECF (Gas Exporting Countries Forum) sono diminuite del 16% per canalizzazione e del 2,5% per il gas liquefatto. Ciò è dovuto in particolare al calo del consumo mondiale, che è diminuito durante il 2020 (fino al mese di ottobre), del 3,5%. "I mercati spot sono stati i più colpiti; la diminuzione dei prezzi è stata compresa tra il 38 e il 42%", ha spiegato il sig. Attar. "L'Algeria non era pronta a svendere il suo gas in perdita o senza profitto." ha inoltre sottolineato il M inistro. Ha inoltre rimarcato come ci si attenda che l'approccio algerino sia «realistico», in un contesto fortemente concorrenziale caratterizzato da una presenza in Europa (mercato tradizionale dell'Algeria) del gas naturale russo e del gas naturale liquefatto (GNL) americano e qatariano. Vari parametri sono stati presi in considerazione al momento della negoziazione di contratti. Il volume e la natura dell'investimento dei partner in Algeria sono fattori importanti in questo processo. A questo proposito, Attar ha citato - in positivo - l'esempio del gruppo italiano ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) impegnato in una dozzina di contratti di esplorazione e di sviluppo sul territorio algerino.

In occasione di una tavola rotonda ministeriale sull'energia, nel quadro della conferenza Africa Energy Forum (AEF2020) che si tiene in videoconferenza fino al 13 novembre, il ministro algerino dell'Energia, Abdelmadjid Attar, ha tenuto a confermare "la ferma volontà dell'Algeria di rafforzare i legami e di accentuare gli scambi con i paesi africani fratelli nel settore dell'energia , nonché con i paesi partner dell'Africa per sviluppare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa privilegiando le vie che conducono verso lo sviluppo sostenibile". Il ministro ha comunque precisato che "l'assenza di interconnessioni regionali, la mancanza di know-how e la problematica del finanziamento dei progetti sono fattori importanti che spiegano il paradosso tra risorse a bbondanti e il deficit energetico". L'Algeria ha raccolto numerose sfide legate alla copertura delle crescenti esigenze del mercato nazionale dell'energia, per garantire lo sviluppo economico e sociale del paese, sottolinea il ministro citando ad esempio il tasso di elettrificazione delle famiglie a livello nazionale, che ha raggiunto il 99 % e l'accesso dei cittadini ad altre forme di energia, come il gas e i prodotti petroliferi in modo molto soddisfacente. A tal fine, ha presentato i vari segmenti di competenze in cui le imprese energetiche algerine potrebbero intervenire in Africa, come il petrolio a monte e il gas, la perforazione, la distribuzione di prodotti petroliferi e gas, l'elettrificazione rurale, il solare fotovoltaico, la realizzazione di reti elettriche e di gas, la costruzione e il montaggio di centrali diesel.

L'Unione nazionale degli installatori di kit GPL (UNIAGPL) ha comunicato che l'Algeria ha i mezzi per convertire quasi 500.000 veicoli/anno per l'utilizzo di gas di petrolio liquefatto (GPL), incoraggiando questo approccio per garantire la transizione energetica del paese verso fonti di energia pulita. Il

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tasso di conversione al GPL dei veicoli del parco nazionale non supera attualmente il 15%.Nel 2019, un totale di 100.000 veicoli sono stati convertiti a questo carburante pulito - secondo la stessa fonte - che ha messo in evidenza l'iniziativa del Governo che si è impegnata l'obiettivo di convertire 200.000 veicoli al

«Sirghaz» nel 2021.In tale contesto, l'Unione ha sottolineato la nece ssità di sostenere e accompagnare questo progetto che permetterà allo Stato di risparmiare ingenti somme impegnate per il finanziamento della sovvenzione del carburante convenzionale (benzina).

Il Presidente Direttore Generale di Sonelgaz (Société nationale de l'électricité et du gaz), societa' afferente al gruppo Sonatrach, ha affermato che l'Algeria procederà alla realizzazione "progressiva" di centrali elettriche, finora monopolizzate dalle grandi imprese internazionali.L'Algeria detiene attualmente la gestione, lo sfruttamento e la manutenzione di centrali e intende realizzarle

"progressivamente", indicando che sono state recentemente avviati i lavori di due centrali elettriche a Biskra e ad El Ménéa, da parte della società algerina-coreana, filiale del gruppo Sonelgaz che detiene il 51% del suo capitale. Ha inoltre sottolineato l'importanza di questa operazione, che costituisce un grande passo verso il trasferimento tecnologico al fine di riabilitare i mestieri e le specialità, monopolizzate dalle grandi imprese internazionali.

Il primo ministro algerino, Abdelaziz Djerad, ha inaugurato mercoledì scorso il complesso di produzione di turbine a gas e a vapore "General Electric Algeria Turbine (GEAT) situato nel parco industriale di Ain Yagout, a 30 km della città di Batna (a sud-est di Algeri). L'impianto è stato realizzato nell'ambito di un partenariato tra la Sonelgaz (Società di stato algerina dell'elettricità e del gas) e la General Electric. Per tale impianto industriale di grande portata - che ha comportato un investimento di circa 170 milioni di dollari - la prima turbina di 1.500 megawatt, già realizzata, verrà trasferita verso la centrale elettrica di Oumache nella wilaya di Biskra, mentre la seconda è in fase di realizzazione. Nei piani del governo il nuovo impianto punta a soddisfare l'autosufficienza dell'Algeria in turbine a gas e a vapore necessarie per il funzionamento delle centrali elettriche ed esportare l'eccedenza. Il ministro ha espresso l'intenzione dell'Algeria di sviluppare altri partenariati internazionali in vari settori industriali.

Il gruppo algerino Sonatrach (Società Nazionale per la ricerca, la produzione, il trasporto, la trasformazione e la commercializzazione degli idrocarburi) stima in 10 miliardi di dollari la perdita del fatturato a fine settembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, con un calo del 41% delle esportazioni. Secondo il bilancio del gruppo, reso pubblico ieri dal Ministero algerino dell'Energia, nello stesso periodo anche la Naftal (impresa pubblica petrolifera algerina specializzata nella distribuzione dei prodotti petroliferi) ha registrato un calo di fatturato di 41 miliardi di dinari. Diminuzione del f atturato anche per la Tassili Airlines (- 1,5 miliardi di dinari), compagnia area di proprietà della Sonatrach. Per contenere la contrazione degli incassi del gruppo algerino è stata anche prospettata la riorganizzazione di Sontarach e Sonelgaz, in modo da consentire la concentrazione delle due compagnie sulle rispettive attività di base e da modernizzare i sistemi di gestione ottimizzando anche i costi di esercizio. Secondo il Ministero dell'Energia l'altro obiettivo è quello di ridurre del 17%, il bilan cio di funzionamento delle due imprese pubbliche, pari a un importo totale di 182 miliardi di dinari.

Il Ministro della transizione energetica e delle energie rinnovabili, Chems-Eddine Chitour, ha indicato giovedì ad Algeri che la problematica del consumo elettrico nel Paese impone l'introduzione di energie rinnovabili nel quadro di un modello energetico flessibile con l'obiettivo di raggiungere il 50% di energie rinnovabili entro il 2030. In occasione di una riunione dei Punti focali dei ministeri sulla transizione energia per uno sviluppo umano sostenibile, il Ministro ha rilevato che questo modello energetico deve essere

"flessibile affinché possa gradualmente diminuire la quota dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili. E' necessario realizzare centrali solari in partenariato con paesi sviluppati in questo settore, come la Cina, gli Stati Uniti e la Germania, per risparmiare tempo e passare rapidamente alle energie rinnovabili". E' stata annunciato il progetto di creazione di un istituto specializzato in energie rinnovabili - che dovrebbe essere completato nel 2021 a Sidi Abdellah (Algeri) - per formare esperti nella gestione delle centrali solari. "Si inizierà con una prima promozione di 20 esperti che saranno incaricati dopo la fine della loro formazione a gestire queste centrali che saranno costruite nel quadro di queste partnership", ha spiegato il Sig. Chitour. "Per uno sviluppo di un portafoglio di progetti di energie rinnovabili pluriennale con una media di 1.000 MW/anno in piccole centrali in funzione della domanda (agricoltura, industria e habitat), il ministro ha inoltre annunciato la creazione di "una società di sviluppo e realizzazione di centrali elettriche rinnovabili". Il ministro ha infine dichiarato che l'Algeria mira nel 2021 ad un risparmio di energia elettrica dell'ordine del 10% riducendo il consumo in alcuni settori ed in particolare il settore dei trasporti che da solo assorbe il 40% dell'energia prodotta.

Il ministro algerino dell'Industria, Ferhat Ait Ali Braham, ha comunicato in un'intervista alla radio nazionale algerina, che la misura relativa all'importazione dei veicoli di meno di 3 anni, è stata

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bloccata ma non annullata, non escludendo la possibilità di rilanciare l'operazione a medio termine, dopo l'attuazione delle varie forme finanziarie e economiche. Sempre secondo il ministro, la legge (articolo relativo all'importazione dei veicoli di meno di 3 anni della legge finanziaria 2020) non è stata annullata, ma il ministero sta esaminando la possibilità di rilanciare tale operazione con delle riforme tali da permettere al cittadino algerino di acquisire un veicolo secondo il prezzo di cambio ufficiale ed a prezzi accessibili. La decisione adottata dal ministero dell'industria implica il solo congelamento dell'articolo introdotto nella legge finanziaria 2020, in attesa dei risultati delle misure relative all'industria automobile. Per quanto concerne il mercato dei veicoli nuovi, il ministro ha sostenuto che sarà aperto a tutti i marchi e la loro importazione sarà subordinata alla conformità dei dossiers degli operatori alle specifiche tecniche del nuovo capitolato.

Per ulteriori informazioni: Direzione Marketing, Raffaella Peres, marketing.europe@ucimu.it, +39 02 26255258

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